2. DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81
Art. 173. Definizioni
1. Ai fini del presente decreto legislativo si intende per:
a) videoterminale: uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere
dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato;
b) posto di lavoro: l'insieme che comprende le attrezzature munite di
videoterminale, eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di immissione
dati, incluso il mouse, il software per l'interfaccia uomo-macchina, gli accessori
opzionali, le apparecchiature connesse, comprendenti l'unità a dischi, il
telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano
di lavoro, nonché l'ambiente di lavoro immediatamente circostante;
c) lavoratore: il lavoratore che utilizza un'attrezzatura munita di
videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali,
dedotte le interruzioni di cui all'articolo 175.
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3. POSTAZIONE DI LAVORO
DEFINIZIONI
Art. 173 – D.Lgs.81/2008
videoterminale
tastiera
sedia
piano di lavoro
Inoltre gli accessori e l’ambiente immediatamente circostante
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4. OBBLIGHI DI VALUTAZIONE
Art. 174 – D.Lgs. 81/08
Il datore di lavoro deve valutare i rischi riguardanti:
- rischi per la vista e per gli occhi;
- problemi legati alla postura ed
all’affaticamento fisico e mentale;
- alle condizioni ergonomiche e di igiene
ambientale;
- il lavoro deve essere organizzato in modo
da evitare il più possibile la ripetitività e la
monotonia delle operazioni.
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CHI È UN LAVORATORE VIDEOTERMINALISTA?
Un lavoratore che utilizza in
modo sistematico o abituale
per almeno 20 ore
settimanali un’attrezzatura
munita di videoterminali.
N.B.: un impiegato non è
necessariamente è un
videoterminalista come inteso
nel D.Lgs.81/08.
6. SORVEGLIANZA SANITARIA
I lavoratori videoterminalisti effettuano
visita medica preventiva al fine di
essere classificati in:
- Idonei (con o senza prescrizioni)
- Non idonei
Periodicità visite mediche:
- Biennale per i lavoratori idonei con prescrizioni
- Biennale per i lavoratori che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età
- Quinquennale per tutti gli altri casi
Il lavoratore in caso di sospetta alterazione della funzione visiva può richiedere
visita oftalmologica (oculistica).
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7. SVOLGIMENTO QUOTIDIANO DEL LAVORO
Il lavoratore ha diritto almeno ad una
pausa ovvero cambiamento di
attività di 15 min. ogni 120 min. di
applicazione continuativa al
videoterminale
- I minuti di pausa non sono
accumulabili
- La pausa è parte integrante
dell’orario di lavoro
- Le modalità e la durata delle
interruzioni possono essere stabilite
temporaneamente a livello
individuale ove il Medico
Competente ne evidenzi la
necessità.
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USO DEL VDT: PRINCIPALI RISCHI
Per gli addetti la cui mansione comporta l’uso del VDT, i dati statistici
consentono di evidenziare i seguenti rischi principali:
FATICA MENTALE
STRESS
DISTURBI OCULO-VISIVI
DOLORI MUSCOLO-SCHELETRICI
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USO DEL VDT: PRINCIPALI RISCHI
I disagi ed i rischi di eventuali disturbi fisici, anche per coloro che
utilizzano il VDT in modo non continuativo, spesso sono provocati da una
serie di movimenti e/ di posture non corrette, che causano contrazioni di
alcune parti del corpo quali il collo, le spalle, le ginocchia, la colonna
vertebrale.
Quindi di primaria importanza risulta essere non solo il VDT, ma anche le
attrezzature circostanti del posto di lavoro che devono rispondere a ben
precise norme e studi (UNI e ISO) che ne caratterizzano l’ergonomia.
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USO DEL VDT: PRINCIPALI RISCHI
Le attrezzature munite di VDT di per sé non
provocano questi disturbi: è piuttosto l’uso
non corretto che viene fatto delle macchine la
causa dell’insorgenza di eventuali malesseri.
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AFFATICAMENTO MENTALE / STRESS
L’affaticamento mentale lavorativo si determina quando le capacità di una
persona non sono adeguate (o ritenute tali da chi ne soffre) rispetto al tipo
e al livello delle richieste lavorative.
Lo stress si manifesta a seguito di
esposizione prolungata
all’affaticamento mentale in un
contesto lavorativo.
Va precisato che le condizioni di stress possono dipendere e sono
notevolmente influenzate dalla soggettività del lavoratore esposto.
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AFFATICAMENTO MENTALE / STRESS: PRINCIPALI CAUSE
RAPPORTO CONFLITTUALE
UOMO-MACCHINA
COMPLESSITA’ DEL LAVORO
E/O DELLA MANSIONE
13. www.seagruppo.it Attrezzature munite di VDT
AFFATICAMENTO MENTALE / STRESS: PRINCIPALI CAUSE
L’INTERAZIONE TRA LE PERSONE
LA FUNZIONALITA’ OPERATIVA
E LE PRESTAZIONI DELLA MACCHINA
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AFFATICAMENTO MENTALE / STRESS: PRINCIPALI CAUSE
Per gli addetti al VDT la componente del lavoro monotono e ripetitivo
rappresenta la maggiore causa di sintomatologie da stress lavorativo.
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DISTURBI OCULO-VISIVI
I principali disturbi oculo-visivi associati all’utilizzo di attrezzature munite
di VDT sono:
- bruciore, lacrimazione;
- senso di corpo estraneo;
- ammiccamento frequente;
- fastidio alla luce, pesantezza;
- visione annebbiata o sdoppiata;
- stanchezza alla lettura;
- cefalea.
NEL COMPLESSO SI TRATTA COMUNQUE DI DISTURBI REVERSIBILI
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DISTURBI OCULO-VISIVI: ASTENOPIA
Il lavoro al VDT può sottoporre i muscoli degli occhi ad uno sforzo
notevole: se i contrasti luminosi tra schermo, documento e testiera sono
eccessivi possono avvenire fino a 25.000 movimenti al giorno di
adattamento alla luce.
Si definisce ASTENOPIA la sindrome patologica che può insorgere da
situazioni di sovraccarico dell’apparato visivo.
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DISTURBI OCULO-VISIVI: PRINCIPALI CAUSE
LUCE DIRETTA (NATURALE O
ARTIFICIALE) SU MONITOR O OCCHI
PRESENZA DI SUPERFICI DI
COLORE ESTREMO
(BIANCO O NERO)
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DISTURBI OCULO-VISIVI: PRINCIPALI CAUSE
MONITOR INADEGUATO
IMPEGNO VISIVO STATICO,
RAVVICINATO, PROTRATTO NEL TEMPO
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DOLORI MUSCOLO-SCHELETRICI
I dolori muscolo-scheletrici sono legati al mantenimento prolungato e
fisso, talvolta non ergonomicamente corretto, della posizione di lavoro.
Inoltre se si digita sulla tastiera senza appoggiare le braccia, ai muscoli
affluisce meno sangue del necessario; di conseguenza il muscolo, mal
nutrito, si affatica e diventa dolente.
Le principali parti del corpo
colpite sono: i dischi
intervertebrali, la mano e
l’avambraccio.
21. www.seagruppo.it Attrezzature munite di VDT
DOLORI MUSCOLO-SCHELETRICI: SINTOMI
• TENDINITI: dolori a livello delle articolazioni del braccio o della mano
durante i movimenti.
• SINDROME DEL TUNNEL CARPALE: indolenzimento, torpore,
formicolio alle mani, perdita di forza nelle mani.
• ARTROSI CERVICALE: indolenzimento, senso di peso, dolori al collo e
alle braccia.
22. www.seagruppo.it Attrezzature munite di VDT
DOLORI MUSCOLO-SCHELETRICI: PRINCIPALI CAUSE
POSTAZIONE DI LAVORO
INADEGUATA
POSIZIONE DI LAVORO FISSA
E TEMPI PROLUNGATI
23. www.seagruppo.it Attrezzature munite di VDT
DOLORI MUSCOLO-SCHELETRICI: PRINCIPALI CAUSE
MOVIMENTI RAPIDI
E RIPETITIVI
SCORRETTA POSIZIONE
DELL’OPERATORE
24. www.seagruppo.it Attrezzature munite di VDT
ERGONOMIA
L’ergonomia può essere definita come un insieme di regole finalizzate
all’analisi ed alla valutazione del processo progettuale dei posti di lavoro,
nel rispetto e nella tutela della sicurezza, della salute e del benessere
degli operatori.
La progettazione ergonomica dei posti di lavoro deve quindi tenere conto
anche dei rapporti di compatibilità tra UOMO – MACCHINA /AMBIENTE.
26. LA POSTAZIONE AL VDT DEVE ESSERE:
In un ambiente adeguatamente
climatizzato, illuminato, areato
e spazioso
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27. www.seagruppo.it Attrezzature munite di VDT
LA POSTAZIONE AL VDT DEVE ESSERE:
Priva di impedimenti ed
elementi pericolosi (ad es.
cavi di intralcio, infissi
pericolosi, ecc.)
28. www.seagruppo.it Attrezzature munite di VDT
LA POSTAZIONE AL VDT DEVE ESSERE:
Realizzata in modo tale che
l’operatore possa assestare
comodamente la propria
postura, con la possibilità di
regolare i vari elementi e
garantendosi l’agevole
fruibilità di tutte le
attrezzature.
29. www.seagruppo.it Attrezzature munite di VDT
LA TASTIERA E IL MOUSE
La tastiera deve essere separata dallo schermo e facilmente regolabile e
dotata di meccanismo di variazione della pendenza onde consentire al
lavoratore di assumere una posizione confortevole e tale da non
provocare l’affaticamento delle braccia e delle mani.
Lo spazio sul piano di lavoro deve
consentire un appoggio degli
avambracci davanti alla tastiera nel
corso della digitazione, tenendo
conto delle caratteristiche
antropometriche dell’operatore.
30. www.seagruppo.it Attrezzature munite di VDT
LA TASTIERA E IL MOUSE
l mouse o qualsiasi dispositivo di puntamento in dotazione alla
postazione di lavoro deve essere posto sullo stesso piano della
tastiera, in posizione facilmente raggiungibile e disporre di uno spazio
adeguato per il suo uso.
31. LINEE GUIDA D’USO DEI VIDEOTERMINALI
D.M. 2 ottobre 2000
È stata messa a punto per
fornire le indicazioni
fondamentali per lo
svolgimento dell’attività
videoterminale al fine di
prevenire l’insorgenza dei
disturbi muscolo-scheletrici,
dell’affaticamento visivo e
della fatica mentale che
possono essere causati
dall’uso del videoterminale.
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32. CARATTERISTICHE DELL’ARREDO DELLA POSTAZIONE VDT
(D.M. 02/10/2000, punto 2)
Piano di lavoro:
- superficie sufficientemente ampia
- consentire in appoggio per gli avambracci
davanti la tastiera
- profondità tale da assicurare una corretta
distanza visiva dalla schermo
- colore superficie chiaro (possibilmente
non bianco) e comunque non riflettente
- stabile e di altezza, fissa o regolabile,
indicativamente fra 70 e 80 cm
- spazio idoneo per l’alloggiamento e la
movimentazione degli arti inferiori e per
infilarvi il sedile
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33. Sedile:
- di tipo girevole, dotato di basamento
stabile o a cinque punti di appoggio
- piano e schienale regolabili
- bordi del piano smussati, in materiale non
troppo cedevole, permeabile al vapore
acqueo e pulibile
- essere facilmente spostabile in rapporto
al tipo di pavimento
- qualora fosse necessario, dotato di un
poggia-piedi separato
CARATTERISTICHE DELL’ARREDO DELLA POSTAZIONE VDT
(D.M. 02/10/2000, punto 2)
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34. INDICAZIONI SUGLI AMBIENTI DELLA POSTAZIONE VDT
(D.M. 02/10/2000, punto 3)
Ambienti:
- Rumore: eliminare i problemi determinati
dalle stampanti
- Microclima: quelle minime previste dal
D.Lgs.81/08, con particolare attenzione
alla velocità ed al grado di umidità dell’aria
- Illuminazione: vanno evitati i riflessi sullo
schermo generati dalle sorgenti di luce
qualunque sia la loro origine (naturale ed
artificiale)
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35. INDICAZIONI ATTE AD EVITARE L’INSORGENZA DI DISTURBI
MUSCOLO-SCHELETRICI (D.M. 02/10/200, punto 4)
- Postura: piedi ben appoggiati al
pavimento e schiena appoggiata allo
schienale nel tratto lombare (regolando
l’altezza e l’inclinazione della sedia)
- Schermo: lo spigolo superiore dello
schermo sia posto un po’ più in basso
dell’orizzonte che passa per gli occhi
dell’operatore, a distanza dagli occhi pari a
circa 50-70 cm
- tastiera e mouse sullo stesso piano di
lavoro (salvo uso saltuario del VDT)
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36. INDICAZIONI ATTE AD EVITARE L’INSORGENZA DI PROBLEMI VISIVI
(D.M. 02/10/2000, punto 5)
- Illuminazione corretta (possibilmente
naturale), utilizzando sistemi di regolazione
dell’illuminazione naturale
- Orientare ed inclinare lo schermo per
evitare la presenza di riflessi sulla sua
superficie
- Eventuale porta-documenti alla stessa
distanza ed altezza del monitor
- Distogliere periodicamente lo sguardo dal
video per guardare gli oggetti lontani, al
fine di poter ridurre l’affaticamento visivo
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37. - Durante le pause ed i cambiamenti di
attività previsti dal D.Lgs.81/2008 è
opportuno non dedicarsi ad attività che
richiedano un intenso impegno visivo,
come ad esempio la correzione di un testo
scritto
- Pulire periodicamente la tastiera, il
mouse e lo schermo
- si raccomanda l’utilizzo di eventuali mezzi
di correzione della vista se prescritti
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INDICAZIONI ATTE AD EVITARE L’INSORGENZA DI PROBLEMI VISIVI
(D.M. 02/10/2000, punto 5)
38. www.seagruppo.it Attrezzature munite di VDT
INDICAZIONI ATTE AD EVITARE L’INSORGENZA DI DISTURBI
DA AFFATICAMENTO MENTALE (D.M. 02/10/200, punto 6)
- Considerando le difficoltà degli operatori
generate dal continuo aggiornamento dei
software, l’attività di VDT richiede pertanto
adeguata formazione all’uso dei programmi
e delle procedure informatiche.
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INDICAZIONI ATTE AD EVITARE L’INSORGENZA DI DISTURBI
DA AFFATICAMENTO MENTALE (D.M. 02/10/200, punto 6)
E’ utile al riguardo:
- seguire le indicazioni sufficienti per acquisire
le necessarie competenze ed abilità;
- disporre di tempo sufficiente per acquisire le
necessarie competenze ed abilità;
- rispettare la corretta distribuzione delle pause;
- utilizzare solo software per i quali si è ricevuta
l’informazione necessaria, ovvero facili da
usare;
- in caso di anomalie del software e delle
attrezzature VDT, è bene che l’operatore possa
disporre di un referente per la soluzione del
problema.