2. Per trascendere il mondo, bisogna che il mondo ci sia.
Per attingere il sovrannaturale, è necessario che ci si
rappresenti il naturale
E. Zolla, I mistici dell’Occidente
10. “Edificare il regno dei cieli sulla terra”
presuppone che si sappia in cosa esso debba
consistere
Hans Jonas
11. Mi sembra talvolta che niente sia così sporco
come le parole, esse sono ricoperte dalla bava
disseccata di cento generazioni di mentitori
professionisti.
Renè Daumal
12. Gli esseri umani sanno che il cosmo è ordine, e
allineano le loro opere sulle linee del cielo
Concezione tradizionale
Nell’universo arcaico tutte le cose erano segni e signature
l’una dell’altra, iscrizioni nell’ologramma da divinarsi con
sottigliezza […] E’ un vero e proprio edificio, una specie di
matrice matematica, regolata in ogni sua parte da una
rigorosa misura
G. De Santillana, E. Von Deckend, Il mulino di Amleto
13. Epistemologia
(ἐπι- -ιστήµι: “stare sopra”) La conoscenza dei princìpi
Theoria
Ethos (vita activa)
Agire (praxis): governato dalla prudentia
Produrre (poiesis): governato dall’arte (tekne)
Oiko-nomia Lavoro: l’attività legata alle necessità
biologiche del corpo umano
Bios: vita quam vivimus (Psyche: Principium individuationis)
Zoe: vita qua vivimus
La gerarchia tradizionale
15. Conoscenza di ciò che “sta sopra” al cangiante divenire fenomenico
“Verità”: αλήθεια (alètheia): α- λῆθω, “essere sconosciuto, nascosto”
Beekes, 2010; Chantraine, 1968
La conoscenza
Verità/a-letheia: dis-velamento di ciò che è nascosto dietro i fenomeni
mutevoli ovvero le leggi che governano il cosmo (Dharma)
Velata da Maya: l’illusione cosmica della manifestazione (o teofania)
dietro la quale si cela il principio creatore/essere
Danielou,1992; Tucci, 2005, Zimmer, 1953
16. “Ciò che è nascosto” ( Platone): mondo intelligibile velato dalla
sua proiezione manifesta
“Contemplazione”
Da cui discende l’epistème-conoscenza dei “principi”, la realtà
“superiore” della quale la realtà fenomenica è maschera e immagine
imperfetta
La conoscenza
θεωρία (theorìa), da θέα, “visione”
(Beekes, 2010; Chantraine, 1968)
17. ἔθος (ethos) da IE su̯ ē̆ dh-
Radici su̯ e-, suo, proprio, e dhē- “porre”, “posizionare”
Beekes, 2010, Chantraine, 1968, Pokorny, 2007
Da esso deriva anche il skt. svadhā, “ciò che è stabilito per sé”,
Da dhē- deriva il skt. dhāman, “legge”.“stabilire nell’esistenza”
Benveniste, 2001
Etica
18. “Epistemologia” ed “etica” medesimo campo di significanti.
Da una parte, episteme allude a ciò che è “stabilito” e “sta sopra”,
“principi”, ordine stabilito nel macrocosmo.
Dall’altra, èthos-svadhā è ciò che è stabilito nell’ordine del
microcosmo sociale o individuale.
Epistemologia ed etica
Ciò che accomuna i due concetti è il riferirsi ad un
“ordine oggettivo”
19. L’ordine del cosmo
Rta: ciò che è connesso correttamente
L’ordine che regola l’andamento dell’universo, i movimenti degli degli astri, la
periodicità delle stagioni, i rapporti tra uomini, e tra uomini e dei”
Benveniste, 2001
Secondo i Veda è ciò che è responsabile del funzionamento corretto
dell’ordine naturale, morale e sociale
Griffith, 1896; Panikkar, 2002
Rta: radice IE *ar- ar-1*,
ἀραρίσκω: aggiustare, adattare, congiungere
ars (arte), ritus (rito) e artus (arto)
Secondo il Pokorny anche ἀρετή (arete: virtù, eccellenza, coraggio).
Benveniste, 2001; Beekes, 2010; Chantraine, 1968, Pokorny, 2007
20. L’ordine del cosmo
Dharma
IE dher-2 "tenere assieme, sostenere”
“Mantenimento, statuto”
Dharma:“ciò che sostiene, ciò che è stabilito”, “legge che governa il
cosmo”
Pokorny, 2007; Benveniste, 2001
“Ciò che mantiene l’universo e sostiene i popoli”
Mahabharata, XII,109
“Esiste nel mondo un ordine ontologico reale, non solo come
ordinamento estraneo alla natura delle cose,ma come sua
struttura ontica fondamentale”
Raimon Panikkar
Questo ordine regola la vita del cosmo, nonchè quella
dell’individuo e della società
21. Religione:
Re-ligare: legare assieme , tenere uniti
“Ethos- svadhā”: indicano che il nostro destino si compie
adeguando il nostro essere all’armonia cosmica
(Dharma, Providentia, Dispositio/Oikonomia, Ordo)
22. La meraviglia (θαυµάζειν) è il principio della filosofia
Platone, Teeteto, 155 d. Aristotele, Metafisica, I,II, 982b
“Theoria", in effetti, è solo un'altra parola per "thaumazein"; la
contemplazione della verità alla quale arriva infine il filosofo: è la
meraviglia muta, filosoficamente purificata, con cui aveva cominciato.”
Hannah Arendt, 1967
23. Se dunque la felicità è attività conforme a virtù, logicamente sarà
conforme alla virtù suprema; e questa è la virtù della parte migliore
dell’anima.
Infatti non in quanto uomo egli vivrà in tal maniera, ma in quanto in
lui v’è qualcosa di divino
Non bisogna però seguire quelli che consigliano che, essendo
uomini, si attenda a cose umane ed, essendo umani, a cose mortali
bensì, per quanto possibile, bisogna farsi immortali e far di tutto per
vivere secondo la parte più elevata che c’è in noi
Aristotele. Etica Nicomachea, 1177
Lo scopo della vita
24. Cultura
Ciò che è coltivato
Mondo umano
(creazione dell’uomo)
Natura
Ciò che è generato spontaneamente
Cosmo
(creazione demiurgica, teofania)
Natura e cultura
25. Il prototipo di ogni creazione umana è la Creazione
Il mondo sensibile è la proiezione del mondo intelligibile
Platone, Timeo, 39 ss
In ogni società tradizionale qualsiasi gesto responsabile riproduceva
un modello mitico, transumano, ciò che gli dèi e gli eroi avevano
vissuto "in illo tempore".
Mircea Eliade: Miti sogni e misteri
Paradigma di ogni atto umano significativo
Mito: Modo per partecipare alla sacralità del cosmo
Analogia tra macrocosmo e microcosmo
Adequatio rei et intellectus
26. L’uomo conquista infaticabilmente il mondo, lo
organizza, trasforma il paesaggio.
In virtù del modello esemplare rilevato dal mito
cosmogonico, l’uomo diviene a sua volta creatore
Il territorio sconosciuto (il caos), si trasforma in
Cosmo, diventa una Imago Mundi
Natura/Cultura
27. Tradizione
Trasmissione dell’idea dell’essere nella sua perfezione.
Gerarchia tra gli esseri relativi fondata sul loro grado di distanza dall’essere
Trasmessa da uomo a uomo o teofania
Tramite sacramenti, simboli, riti, discorsi, pratiche, suoni
Tradizione e Trasmissione
La perfezione umana consiste nel coincidere con la sapienza cosmica,
riflettendone nella mente gli archetipi, le forme formatrici, sognando e
immaginando al modo stesso in cui la Natura si svolge, organicamente
Elemire Zolla
Trans-dare
Trans-mittere
28. Come si può vedere al di là di questa divina illusione di Vishnu
(Maya)?
In verità quest’illusione è difficile da superare. Solo coloro che
cercano la verità hanno la possibilità di andare al di là di essa
Bhagavad Gita With Sri Shankaracharya commentary. VII. 13-14
Essere e divenire (Maya)
29. Il sovrano Yao Fece regnare l’ordine fra i popoli e mantenne
la pace fino ai quattro mari. Andò a trovare i quattro maestri
sul lontano mante Gu-She.
Al suo ritorno, a sud del fiume Fen, si accorse con
malinconia che il nostro mondo non esisteva più per lui
Chuang Tzu
Divenire (Maya) e Essere
30. Tradizione e Maya
Ogni cosa transitoria è un inganno, tuttavia nel contesto delle
cose adiacenti avvicina o allontana dall’intuizione dell’essere
Primo passo verso la tradizione è la critica delle fantastiche
seduzioni di cui si ammanta il mondo sensibile; quelo dell’individuo
o quello della società
Non esiste un bene terrestre che la tradizione non critichi
mostrandolo fallace, in divenire, menzognero
Elemire Zolla
31. La civiltà moderna, dopo il suo divorzio da ogni principio, può essere
paragonata ad un corpo senza testa, i cui ultimi moti non sono altro che
convulsioni senza significato
Ananda K. Coomaraswami
Un tempo, l’arte, la letteratura, la filosofia si sforzavano di esprimere il
significato delle cose e della vita, di dare voce a tutto ciò che è muto […]
di chiamare la realtà col suo vero nome. Oggi alla natura è stata tolta le
facoltà di parlare. Una volta si credeva che ogni frase, parola, grido o
gesto avesse un intrinseco significato; oggi sono solo un incidente
Max Horkheimer
Tradizione e modernità
32. La civiltà occidentale , guardata sotto questo profilo, è un campo dove
l’uomo si trova a scengliere tra due tradizioni opposte e non conciliabili,
se non attraverso la mediazione della viltà o dell’obnubilamento
concettuale: la tradizione metafisica da un lato e quella storicistica
ovvero distruttiva dall’altro
Elemire Zolla
Dacché Dio si ritira dal mondo, nella sua trascendenza radicale, ogni
umano tentativo di sondarne le intenzioni cozza contro un terribile
silenzio. Questo silenzio di Dio è in realtà il silenzio del mondo, il
silenzio della natura
Joan Petru Culianu
Tradizione e modernità
33. Relativismo (etico, epistemologico, ontologico)
Pseudo-riti (mindfulness, new age, “meditazioni” varie, ecc.)
Esaltazione della novità
Avversione alla norma, dunque alla forma
Idee, modalità o motivazioni “profane”
Se la Tradizione scompare, si cerca di sostituirla con una specie di
parodia, allo scopo di colmare il vuoto lasciato da questa ancanza
Renè Guenon
Parodia della Tradizione
34. Parodie della Tradizione
Nel capitalismo si deve vedere una religione […] E’ un pura
religione cultuale, forse la più estrema che sia mai esistita.
In essa tutto ha significato solo in relazione al culto, non
conosce una specifica dogmatica, una teologia
Walther Benjamin
35. Domanda: “Come si fa a riconoscere l’insegnamento
autentico, visto che ci sono tanti Lama?”
Risposta: “Se è per questo, ci sono tanti lama anche in
Perù”
Il lignaggio
36. Origine “non-umana”
Parola di Dio trasmessa ai Profeti
Manifestazioni del Sambhogakaya
Mundus Imaginalis
Il lignaggio
Tradizione “spirituale”
Influenze spirituali
Trasmissione diretta ed ininterrotta (“catena iniziatica”)
Reale ed effettiva
37. Se l’acqua non arriva a 100 gradi non bolle
G.I.Gurdjieff
1) Qualificazione individuale
(qualificazione “ontologica”, lavoro interiore, studio e ricerca)
2) Trasmissione
3) Pratica
L’adepto
38. Là dove la vita è ritenuta un sogno, i sogni sono ritenuti vita.
Così ora, dal momento che ogni realtà si presenta come
fantasma, ogni fantasma dà l’impressione di essere reale
Gunther Anders, L’uomo è antiquato