1. «Starei in un guscio di noce
e mi reputerei re dello
spazio infinito, se non fosse
che ho cattivi sogni»”
Amleto
2. QUAL E’ IL SENSO DEL NOSTRO ESISTERE
DI ESSERI UMANI NELL’UNIVERSO?
CHE POSTO ABBIAMO IN QUESTO MONDO
NOI CHE CI EMOZIONIAMO, PERCEPIAMO,
PENSIAMO, RIDIAMO, PIANGIAMO, SIAMO
PIENI DI GIOIA O DI SOFFERENZA?
DA CHE PARTE STA LA VERITA’?
5. FILOSOFIA = SCIENZA = VERITA’
ESSERE – DIVENIRE
Parmenide : L’essere rappresenta la dimensione dell’eternità, ciò che è.
Eraclito: Il divenire è la dimensione in cui “tutto scorre” e si determina il passaggio continuo da uno status all’altro. Il
divenire comporta l’ingresso nella dimensione del tempo, in cui tutte le cose nascono, si trasformano, muoiono,
secondo la condizione che appartiene agli enti finiti.
Parmenide: L’uomo può avere un’esperienza fondata e non illusoria di sé e della realtà e può imparare a distinguere
in modo certo ciò che è vero da ciò che è falso solo attraverso il pensiero che si riferisce alle cose in quanto enti. Gli
enti sono tutto ciò di cui possiamo dire: che è, di cui cioè affermiamo l’essere. L’acqua è, l’aria è, il fuoco è. Il pensiero,
dunque, è in grado di cogliere l’essere, in modo stabile e certo, che esclude qualsiasi mutamento.
Eraclito: Il divenire delle cose è il loro continuo trasformarsi. “Tutto scorre” e ogni realtà passa da un opposto
all’altro, secondo la legge dei contrari. Ogni cosa trae significato dal suo contrario. I contrari, infatti, non sono che due
aspetti indissolubili della stessa realtà.
Filosofia Classica: la Verità, dunque, è solo nell’Essere! E’ immanente, se per ricercarla scaviamo nel divenire fino a
trovare ciò che non muta. E’ trascendente se è al di là dell’esperienza sensibile e della percezione umana.
6.
7. DEMOCRITO – PLATONE – ARISTOTELE
Democrito: se il mondo è un pullulare di atomi intesi come enti, noi siamo
materia, spazio, agglomerati contraddistinti dalla necessità di vivere e morire
disgregandosi
Platone: se il mondo è un pullulare di fenomeni che derivano dalle idee, noi
siamo copie che tendono a ricercare la perfezione attraverso il pensiero
Aristotele: se il mondo è un pullulare di fenomeni che nascono e si modificano
passando dalla potenza all’atto, noi siamo sinoli in cui la sostanza non muta nel
cambiamento implicato dal divenire. I nostri valori, i nostri sogni, le nostre
emozioni, il nostro stesso sapere derivano dalla ricerca del bene supremo che è
la felicità, “l’attività dell’anima secondo virtù”.
DETERMINISMO
Il pensiero greco ammise l’idea di una Natura conforme a leggi. Le spiegazioni
dei fenomeni si fondano oltre che sulla causalità meccanica sulla causa finale.
9. «Questa è la somma stoltezza del
mondo: che quando la fortuna ci
vacilla, diamo al Sole, alla Luna ed alle
stelle la colpa della nostra malasorte»
Re Lear
10. SCIENZA = VERITA’
LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA
- lo studio scientifico della natura viene indirizzato non più
alla conoscenza della sostanza, ma a quella del meccanismo
sotteso ai fenomeni
- Le conoscenze scientifiche si basano sulle “sensate
esperienze”, esperienze prodotte grazie ai sensi in risposta
alla interrogazione della natura, e sulle “necessarie
dimostrazioni”, ragionamenti matematici certi nel loro
rigore deduttivo.
11. Galileo Galilei
“La filosofia è scritta in quel grandissimo libro che
continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico
l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a
intender la lingua, e conoscer i caratteri, né quali è scritto. Egli
è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli,
cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è
impossibile a intender umanamente parola; senza questi è un
aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto” (Il Saggiatore)
12. Che cosa aveva permesso di scoprire le verità scientifiche, a
differenza del passato?
Come la conoscenza poteva affermare il valore oggettivo delle sue
scoperte?
13. IDENTITA’ TRA MATEMATICA E NATURA
- La natura è una perfettissima macchina,
strutturata secondo rapporti determinati che
trovano la loro espressione nella matematica
DETERMINISMO
- la matematica porta alla luce l’ordine del
mondo.
14. Se il mondo è un pullulare di meccanismi che rispondono alle leggi
matematiche della fisica,
noi siamo corpi che funzionano secondo tali leggi ed esseri pensanti
che interrogano la natura con metodi induttivi, deduttivi,
sperimentali, al fine di progredire nella conoscenza della struttura di
quel grande meccanismo-orologio che è l’universo.
I nostri valori, i nostri sogni, le nostre emozioni, il nostro stesso
sapere sono spiegabili attraverso la ricerca scientifica.
15. Hume: “Noi siamo determinati soltanto dall’abitudine a
supporre che il futuro sia conforme al passato.
Quando vedo una palla da biliardo che si muove verso un’altra, la mia mente è
immediatamente spinta dall’abitudine verso il consueto effetto ed anticipa la mia vista
concependo la seconda palla in movimento ….. Non è dunque la ragione la guida della
vita, ma l’abitudine. Essa soltanto muove la mente, in tutti i casi, a supporre il futuro
conforme al passato” (Trattato sulla natura umana)
16. La crisi dei fondamenti della scienza
Geometrie non
euclidee
La fisica quantistica
La teoria della relatività
18. “Contare gli atomi è facile quanto
rispondere alle domande degli
innamorati”
La dodicesima notte
19. La realtà non è come ci appare.
Lo spazio non è qualcosa di diverso dalla materia, è una delle componenti materiali del mondo.
Un’entità che ondula, si flette, s’incurva, si torce. Siamo immersi in un gigantesco mollusco
flessibile.
Il sole piega lo spazio intorno a sé , la Terra corre diritta in uno spazio che si inclina, così i pianeti
e le cose cadono perché lo spazio si incurva. Infatti, lo spazio si incurva là dove c’è materia.
20. INDETERMINISMO
Il termine “indeterminismo” si afferma negli anni ’20 e ’30 del Novecento con l’avvento
della meccanica quantistica, preceduta dalla teoria della relatività ristretta e della
relatività generale di Einstein.
A scardinare il modello meccanicistico- positivistico della meccanica classica è il
principio di indeterminazione di Heisemberg nel 1927.
Esso afferma che nella fisica subatomica è impossibile calcolare, nello stesso tempo, la
posizione di una particella e la sua velocità; tutto ciò che si può fare è determinare la
probabilità che la particella si trovi in un punto anziché in un altro, oppure abbia una
velocità invece che un’altra. Sul comportamento della particella si possono cioè fare
solo previsioni probabili e calcoli statistici. Il principio di indeterminazione, figlio della
fisica quantistica, è all’origine di una ridefinizione del rapporto tra soggetto e oggetto,
della concezione probabilistica della realtà. Di qui, l’indeterminismo non attiene
solamente all’indagine scientifica, ma apre questioni e suscita domande che
attraversano tutti i campi del sapere.
21. Che posto abbiamo noi esseri umani che percepiscono,
decidono, ridono, piangono?
Se il mondo è un pullulare di effimeri quanti di spazio e
materia, in un immenso gioco a incastri di spazio e particelle
elementari, noi cosa siamo? Ma allora da dove viene quella
sensazione di esistere individualmente, singolarmente?
Allora che cosa sono i nostri valori, i nostri sogni, le nostre
emozioni, il nostro stesso sapere? Che cosa siamo noi in
questo mondo sterminato e rutilante? (C. Rovelli)
22. FALSIFICAZIONISMO
La scienza non è il mondo delle verità certe e definitivamente
verificate, ma l’universo delle ipotesi che per il momento non sono
ancora falsificate. La storia della scienza è una serie ininterrotta di
congetture e di falsificazioni, in quanto non vi è la possibilità di
dimostrare vera un’ipotesi. La verità della scienza consiste in un
insieme di teorie che in un dato momento storico sono accolte
dalla comunità scientifica perché hanno resistito ai controlli
effettuati. Di conseguenza, alla tradizionale immagine della scienza
come edificio stabile basato su una solida roccia bisogna
contrapporre l’immagine della scienza come costruzione precaria
eretta su fragili palafitte.
(Popper)
23. Popper: La scienza presenta come tratto costitutivo la fallibilità e
l’autocorreggibilità.
All’uomo non compete il possesso della verità; essa non è mai conclusa (socratismo)
Thomas Kuhn
Siamo “costretti ad abbandonare la
convinzione esplicita o implicita che
mutamenti di paradigmi portino gli
scienziati, e coloro che ne seguono gli
ammaestramenti, sempre più vicini
alla verità”.
Imre Lakatos
Lo scopo della scienza è
quello di aumentare il grado
di verosimilitudine, ma
questo non vuol dire migliore
approssimazione alla verità
oggettiva.
Fayerabend: “Per coloro che non vogliono ignorare il ricco
materiale fornito dalla storia, e che non si propongono di
impoverirlo per compiacere ai loro istinti più bassi, alla loro
brama di ricchezza intellettuale nella forma della chiarezza,
della precisione, dell’obiettività, della verità, diventerà chiaro che
c’è un solo principio che possa essere difeso in tutte le
circostanze e in tutte le fasi dello sviluppo umano. E’ il principio:
qualunque cosa può andar bene”
DAL FALSIFICAZIONISMO ALL’ANARCHIA
24. Il Relativismo è fondato sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non
oggettivo o necessario, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (relativismo
gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (relativismo etico), variando tutti da
individuo a individuo, da cultura a cultura, da epoca ad epoca.
Il giusto e l’ingiusto, il bene e il male si declinano secondo diverse prospettive e
contesti storico - culturali.
Anche nel campo della scienza si è passati dalla ricerca della Verità sul piano
ontologico, attraverso i procedimenti e le categorie della filosofia, ad una indagine
condotta con il metodo sperimentale in ambito scientifico, al fallibilismo, ad una
visione disincantata (se non anarchica) della scienza.
RELATIVISMO
25. LA RESPONSABILITA’ DELLE SCELTE
Il relativismo si afferma nella condizione post-moderna e
richiama gli uomini alla responsabilità delle scelte.
26. I CORSISTI
• Maria Carmen Amoruso • Santina Eramo
• Cataldo Cappelluti • Edmea Fantazzini
• Maria Castoro • Sara Fiorese
• Chiara Cicco • Antonia Florio
• Angela Maria d’Addosio • Carme Fortunato
• Caterina D’antoni • Vito Mangialardo
• Anna D’Errico • Betty Mintrone
• Giuseppina De Mastro • Grazia Misceo
• Rosalba Di Lorenzo • Angela Ostuni
• Anna Divella • Mafalda Trivisani