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La dissoluzione dell’Etica nell’età della Tecnica 
Impossibilità e necessità dell’etica nel Regno della quantità 
Pier Paolo Dal Monte 
Bologna, Italia 
Società Italiana di Chirurgia 
nell’Ospedalità Privata 
XII Congresso 
SICOP 
Chirurgia 
Privata Accreditata 
Realtà ed 
Eccellenze 
Medaglia di Rappresentanza Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano 
Presidente del Congresso Daniele Enrico Maria Maggiore 
8-9-10 settembre 2011 
Varese, ATA Hotel 
In collaborazione con 
WWW.XIICONGRESSOSICOP.IT 
mercoledì 6 novembre 2013
La vita della comunità è retta dall’immaginazione. 
L’intero maestoso spiegamento di ordine e stabilità è 
compaginato da un delicatissimo velo di sogni. Una 
trama di archetipi lo eresse e incessantemente lo 
regge 
Elemire Zolla 
mercoledì 6 novembre 2013
mercoledì 6 novembre 2013
Quale etica per quale società? 
Libertà-uguaglianza-fraternità? 
Etica kantiana? 
Etica liberale? 
I dieci comandamenti? 
Shar’ia? 
“Mano invisibile del mercato”/ lassaiz faire? 
Etica capitalistica e “ascesi mondana”? 
mercoledì 6 novembre 2013
“Edificare il regno dei cieli sulla terra” 
presuppone che si sappia in cosa esso debba 
consistere 
mercoledì 6 novembre 2013
Benessere e “felicità” 
PIL e indicatori alternativi di benessere 
Il Genuine Progress Indicator (GPI), 
Human Development Index 
Better Lives Dashboard (OECD) 
Buthan: FIL 
Gross National Nappiness 
(Felicità interna lorda) 
mercoledì 6 novembre 2013
Benessere? 
Felicità? 
Salute 
Prosperità 
Famiglia felice 
Lavoro sicuro 
Carriera 
Viaggi 
Donne 
Serenità 
Tempo libero 
Sicurezza 
Lunghe vacanze 
etc etc etc 
mercoledì 6 novembre 2013
Reggente del Buthan: Dharmaraja 
“Governatore del Dharma” 
mercoledì 6 novembre 2013
Dharma: indoiranico dhar- "tenere assieme, sostenere" 
indoiranico Dhe- “stabilire” 
Dharma: “ciò che sostiene, ciò che è stabilito” 
Mahabarata: “ciò che mantiene l’universo e sostiene i 
popoli” 
Dhe- gr. themis: “legge divina” (nomos basileus) 
Religione: Re-Legere: riunire, raccogliere 
Re-ligare: legare assieme , tenere uniti 
mercoledì 6 novembre 2013
Dharma: “Ordine cosmico” 
Ordo 
Kosmos 
“Esiste nel mondo un ordine ontologico reale, non 
solo come ordinamento estraneo alla natura delle 
cose,ma come sua struttura ontica fondamentale” 
Raimon Panikkar 
Questo ordine regola la vita del cosmo, nonchè quella 
dell’individuo e della società 
mercoledì 6 novembre 2013
L’obbligo dell’individuo consiste nel seguire il 
proprio Dharma (Svadharma) cioè la legge che 
regola il corso della sua esistenza nell’armonia 
del cosmo e della società (destino) 
Chi esce dal proprio destino senza farvi ritorno 
vedrà morta la propria anima 
Chuang Tzu 
mercoledì 6 novembre 2013
Etica 
mercoledì 6 novembre 2013
L’idea del bene è quella scienza suprema in 
riferimento alla quale le cose giuste e le altre 
diventano utili e giovevoli. 
E se noi non conosciamo questa scienza, anche 
se conoscessimo esattamente tutte le altre 
cose, non ne deriverebbe alcun vantaggio. 
Platone, Repubblica VI.505a-b 
Etica 
mercoledì 6 novembre 2013
Il possesso di molte scienze, quando non è 
accompagnato dalla scienza di ciò che è meglio, 
poche volte è utile e il più delle volte danneggia 
Platone, Alcibiade II 
Etica 
mercoledì 6 novembre 2013
Etica e epistemologia 
Epi-steme: ciò che sta sopra 
Primato della Theoria sulla praxis 
(della contemplazione sull’azione) 
L’azione doveva essere guidata dai Principi 
Primato dell’etica sulla tecnica 
mercoledì 6 novembre 2013
mercoledì 6 novembre 2013
Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si 
aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, 
conoscendo il bene e il male" 
Genesi, 3.5 
Il Signore Dio disse allora: "Ecco l'uomo è 
diventato come uno di noi, per la conoscenza 
del bene e del male. Ora, egli non stenda più 
la mano e non prenda anche dell'albero della 
vita, che ne mangi e viva sempre!" 
Genesi, 3.22 
mercoledì 6 novembre 2013
CORO: Non sei forse trascorso ad altro eccesso? 
Promèteo: Dal fissare il destin distolsi gli uomini. 
CORO: Quale farmaco a tal morbo trovasti? 
Promèteo: Nei lor petti albergai cieche speranze. 
CORO: Gran beneficio fu questo per gli uomini. 
Promèteo: Ed oltre a questo, il fuoco a lor donai. 
CORO: Il fuoco, occhio di fiamma, ora posseggono? 
Promèteo: E molte arti dal fuoco apprenderanno. 
CORO: E Giove, dunque, per queste ragioni... 
Eschilo: Prometeo incatenato 
Ma lo scaltro Prometeo l’ingannò 
quando nascose in una canna cava 
la scintilla del fuoco esuberante 
che si accende e riluce di lontano 
Zeus grande tuono si sdegnò nel cuore 
quando vide brillare tra i mortali 
il fuoco che si vede di lontano. 
Esiodo: Teogonia 905-915 
mercoledì 6 novembre 2013
Tecnica e etica 
“L’arte è molto più debole della necessità” 
(La tecnica è molto più debole della natura) 
Eschilo: Prometeo incatenato, v.514 
Sfera della technè: neutrale dal punto di vista etico, 
L’uomo era troppo piccolo rispetto agli elementi 
Le imprese dell’uomo non potevano influenzare il caratere 
immutabile della natura 
mercoledì 6 novembre 2013
L’avvento dell’età moderna (rivoluzione 
scientifica, cartesianesimo) ha cambiato i modi di 
pensare dell’uomo. 
Mutamento della visione del mondo, della 
concezione e del metodo della conoscenza 
mercoledì 6 novembre 2013
Età Moderna 
Perdita del primato della Vita contemplativa sulla vita attiva 
Galileo, Bacone, Keplero, Newton: Moderne scienze sperimentali 
La conoscenza deriva dall’esperimento effettuato mediante 
strumenti tecnici 
Bacone 
Scienza: “Dissezione della natura” -> Isolamento delle sue parti 
Prescinde da tutti gli aspetti della natura che non 
sono “quantitativi” 
mercoledì 6 novembre 2013
L’uso degli esperimenti a fini conoscitivi venne a 
significare che si può conoscere solo ciò che si fa 
Verità e Conoscenza potevano essere raggiunte 
solo dall’azione e non dalla contemplazione 
La natura poteva essere conosciuta solo se 
scomposta in “processi”che l’uomo poteva 
riprodurre in esperimenti 
Hannah Arendt 
Età Moderna 
Moderna concezione scientifica 
mercoledì 6 novembre 2013
Età Moderna 
Moderna concezione scientifica 
Galileo 
(Qualità “primarie e qualità “secondarie”): 
Carattere quantitativo della realtà naturale. 
La conoscenza vera della realtà naturale è la conoscenza della quantità 
La conoscenza matematica, è la conoscenza della natura 
mercoledì 6 novembre 2013
Età Moderna 
Moderna concezione scientifica 
Cartesio: 
Res cogitans e res extensa: Natura come “meccanismo” 
Scissione tra “Mondo dello spirito” e mondo della materia (estensione) 
Conoscenza scientifica della rex extensa: 
geometria, calcolo matematico 
” Dopo che l’ordine oggettivo della natura si è liquidato come mito e 
pregiudizio, rimane la natura come massa di materia” 
T.W.Adorno, M. Horkeimer: Dialettica dell’illuminismo 
mercoledì 6 novembre 2013
Età Moderna 
Moderna concezione scientifica o “Metafisica della scienza” 
La natura è priva di significato e tendenza finalistica 
Non esistono teleologie ma solo schemi meccanicistici 
Meccanicismo: azione e reazione 
L’istante che segue è determinato soltanto da quello precedente 
(vis a tergo) 
Ciò significa che la natura è indifferente alle distinzioni di 
valore 
Se non assegna valori, allora permette tutto 
mercoledì 6 novembre 2013
Età Moderna 
Moderna concezione scientifica o “Metafisica della scienza” 
Non diversamente dal resto della natura l’uomo è l risultato 
di un’evoluzione casuale 
La sua spinta ad agire è motivata da impulsi e istinti 
Fenomeni sociali e politici determinati dalla 
“legge di natura” 
(Hobbes, Adam Smith, Jevons, Bentham, Quesnay, Malthus, Helvetius, 
Mandeville, Ricardo) 
mercoledì 6 novembre 2013
Età Moderna 
Natura come “materia” da dominare 
Bacone: 
La scienza è capacità di dominio della natura, 
“questa pubblica meretrice” 
Il valore della scienza è la sua capacità di condurre l’uomo 
al dominio del mondo 
Cartesio 
La scienza deve condurre l’uomo a divenire “dominator et 
possessor mundi” 
” Dopo che l’ordine oggettivo della natura si è liquidato come mito e 
pregiudizio, rimane la natura come massa di materia” 
T.W.Adorno, M. Horkeimer: Dialettica dell’illuminismo 
mercoledì 6 novembre 2013
Il mondo, dopo essere diventato l’oggetto della 
conoscenza dell’uomo, diventa l’oggetto dell sua volontà 
“i cieli non proclamano più la gloria di Dio, ma il materiale 
fornito dalla natura è lì per essere usato dall’uomo” 
Hans Jonas 
Età Moderna 
Natura come “materia” da dominare 
mercoledì 6 novembre 2013
Tecnica 
Volontà di potenza 
Volontà di imporsi al tutto 
Mezzo per tutti i fini 
La tecnica è la condizione universale per realizzare 
qualsiasi scopo 
La tecnica non è più un mezzo, ma il primo scopo perché 
senza il possesso della tecnica nessuno scopo è 
realizzabile 
mercoledì 6 novembre 2013
Mezzi e fini 
Il “dominio del mondo” è uno scopo in continuo 
divenire ed è considerato una sorta di predeterminazione 
“ontologica” insita nella condizione umana 
Non essendovi limite al fine, non può esservene 
neppure alla volontà di moltiplicare i mezzi per 
perseguire questo irraggiungibile fine 
mercoledì 6 novembre 2013
La tecnica è giunta ad ad un punto tale che si trasforma e 
progredisce senza un intervento “decisivo” dell’uomo, 
grazie ad una sorta di forza interna che la spinge a 
crescere […] Non accade come conseguenza delle azioni 
umane, ma come risultato cumulativo delle proprie 
procedure, dove li effetti si addizionano in modo tale che 
gli esiti finali non sono più riconducibili agli agenti iniziali” 
Jacques Ellul 
mercoledì 6 novembre 2013
Tecnica e etica 
La tecnica non è la semplice articolazione di 
giudizi di fatto 
ma è il supremo “giudizio di valore” 
Efficienza: criterio di successo della tecnica 
mercoledì 6 novembre 2013
Cause delle azioni 
Aristotele: Fisica, Metafisica 
Causa Formale: idea o principio archetipico che governa un evento 
Causa finale: scopo o fine cui l’azione tende 
Causa materiale: ciò su cui si agisce e che viene modificato dall’azione 
Causa efficiente: ciò che materialemente provoca l’azione 
Statua 
Idea dell’oggetto: Causa formale 
Bell’oggetto: Causa finale o scopo 
Marmo: Causa materiale 
Scultore: Causa efficiente 
mercoledì 6 novembre 2013
Cause delle azioni 
Età moderna 
Le cause finali sono superflue per la spiegazione 
causale 
Autosufficienza delle cause efficienti 
mercoledì 6 novembre 2013
Il mito dell’efficienza 
La causa efficiente fa si che le azioni avvengano 
Quando si considera come unica causa, non 
importa cosa avviene o per quale scopo avviene 
I mezzi diventano fini: il fare qualcosa diventa l’unica 
giustificazione indipendentemente da quello che si fa 
mercoledì 6 novembre 2013
Efficienza 
“Generalmente lavoravo nel mio ufficio fino alle 11 - c’era molto lavoro 
d’ufficio. Poi facevo un altra ispezione. A quell’ora erano già molto avanti 
col lavoro [..] A mezzogiorno pranzavo, poi un altro giro e altro lavoro 
d’ufficio” 
“Ma lei non poteva cambiare tutto questo?” chiesi io. Non poteva far 
cessare quelle nudità, quegli orrori?” 
“No, no, no! quello era il sistema. Funzionava. E dal momento che 
funzionava era irreversibile” 
Gitta Sereny: In quelle tenebre 
mercoledì 6 novembre 2013
Efficienza 
Non era stupido, era semplicemente senza idee. 
Era semplicemente una persona completamente calata nella realtà che 
aveva davanti: lavorare, cercare una promozione, riordinare numeri sulle 
statistiche, etc. 
Più che lʼintelligenza gli mancava la capacità di immaginare cosa stesse 
facendo. 
Hannah Arendt: La banalità del male 
mercoledì 6 novembre 2013
Efficienza 
L’età della tecnica delimita la competenza. 
L’opera si è ridotta a professionalità, a perfetta esecuzione 
tecnica: schiacciare il bottone giusto al momento giusto. 
Ciascuno è responsabile soltanto della buona esecuzione 
del proprio segmento di processo. 
mercoledì 6 novembre 2013
Siamo persuasi che la 
tecnica sia un mezzo 
nelle mani dell’uomo e 
che quindi l’uomo abbia 
un governo sulla tecnica? 
mercoledì 6 novembre 2013
Tecnica e etica 
Il livello di competenza dei prodotti tecnico-scientifici è 
tale che non si è più all'altezza della decisione, perché il 
problema che ci si pone è aldilà della nostra competenza 
Noi disponiamo di un'etica all'altezza dell'età della tecnica, 
per cui l'etica diventa impotente 
Può solo implorare la tecnica di non fare ciò che può fare. 
Ciò che appare inquietante è l’immenso divario tra i poteri di azione della tecnica 
sviluppati attraverso la scienza e l’incapacità degli scienziati di criticare questo 
potere, a dominarlo in maniera efficace 
Jacques Ellul 
mercoledì 6 novembre 2013
Tecnologia e etica 
I legge della tecnologia: 
Bisogna fare tutto quelo che si può fare 
II legge della tecnologia: 
Si deve impiegare tutto ciò di cui si dispone 
Dennis Gabor 
30.815 testate nucleari nel mondo 
(BBC,2005) 
Clonazione umana 
OGM 
Controllo mentale 
Nanotecnologie 
mercoledì 6 novembre 2013
...Tuttavia... 
L’agire cumulativo tecnologico è di tipo nuovo per 
quanto riguarda gli oggetti e le dimensioni, e non 
è più neutrale sotto il profilo etico 
mercoledì 6 novembre 2013
Nella storia non esiste il baloccarsi con esperimenti perché tutto ciò 
che si annuncia, affermando modestamente di svolgersi soltanto in 
veste di esperimento, avviene immediatamente “una volta per 
tutte” […] perché ciò che è stato provato diventa destino, ciò che è 
stato diventa una indelebile porzione di storia 
Gunther Anders 
Non si può disinventare la bomba atomica 
mercoledì 6 novembre 2013
Necessità dell’etica 
Non appena si presentano il potere di fare e il suo 
impiego entra in gioco l’etica 
Ogni azione deve sottostare a limitazioni morali 
(e giuridiche) 
La neutralità etica non esiste quando sono in 
gioco soggetti umani 
mercoledì 6 novembre 2013
Arte medica 
Arti o tecniche: dirette allo sfruttamento e al 
dominio dell’ambiente 
Arte (technè) medica: diretta al bene del suo 
oggetto 
“Arte di guarire” 
Non creare, ma ripristinare lo stato “naturale” di 
salute 
Il bene del paziente è definito dalla natura: 
Integrità di tutte le funzioni organiche 
mercoledì 6 novembre 2013
Etica e arte medica 
Siccome il suo scopo è guarire, curare e alleviare 
le sofferenze, l’arte medica è stata sempre 
eticamente indiscutibile 
Tuttavia, dato il progresso tecnico, può compiere 
atti e si può prefiggere scopi che esulano dalla dal 
compito specifico dell’arte medica e dalla 
neutralità etica 
mercoledì 6 novembre 2013
Etica e “nuovi bisogni” 
L’evoluzione tecnologica stessa crea fini e bisogni nuovi 
(Non vi sarebbe stato bisogno della definizione di Harvard di “morte 
cerebrale” se la tecnica non fosse stata in grado di prolungare 
“indefinitamente” la sopravvivenza cellulare ) 
mercoledì 6 novembre 2013
Arte medica 
Ripristinare lo stato di natura 
Sterilizzazione chirurgica (nil nocere?) 
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mercoledì 6 novembre 2013
Implicazioni della tecnologia 
Inizio e fine dell’esistenza 
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Clonazione 
Selezione genetica 
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Senso della vita e della morte 
Dignità e integrità della persona 
Imago hominis 
mercoledì 6 novembre 2013
Implicazioni della tecnologia 
La morte non appare più come una 
necessità insita nella natura, ma come una 
prestazione organica disfunzionale a cui si 
può porre rimedio 
mercoledì 6 novembre 2013
Che cos’è la vita? 
Quello della vita è un concetto caratterizzato da 
convinzioni antiche e consolidate quanto da incertezze 
recenti e crescenti 
La determinazione dell'inizio e della fine della vita è 
sempre più problematica, con ripercussioni etiche ed 
epistemologiche evidenti 
L’ individuazione cognitiva dell' idea stessa di vita sembra 
ormai esser divenuta evanescente. 
mercoledì 6 novembre 2013
Che cos’è la vita? 
Pensiero “tradizionale”: 
la vita possiede una dimensione sia immanente che 
trascendente 
Non di solo pane vivrà l’uomo 
Matteo,4.4 
Aristotele: vita buona 
Infatti non in quanto uomo egli vivrà in tal 
maniera, ma in quanto in lui v’è qualcosa di divino 
Etica Nicomachea, 1177 
Uomo: corpo, anima e spirito (intelletto) 
mercoledì 6 novembre 2013
Che cos’è la vita? 
Età moderna 
Uomo: composto da res cogitans e res extensa 
Inesplicabile combinazione tra mente e corpo 
Scissione tra facoltà di pensiero (ragione) e funzioni 
corporee 
Cartesio 
Uomo: automa provvisto di anima 
mercoledì 6 novembre 2013
Che cos’è la vita? 
Età moderna 
Scienza meccanicista: 
Vita come funzione meccanica 
Termodinamica: 
Ludwig Boltzmann: 
“La vita è la lotta per l’energia disponibile.. ”. 
Alfred Lotka: 
Sforzo egoistico di qualunque organismo e specie di accaparrarsi il 
massimo possibile di energia disponibile 
Erwin Schroedinger: 
Gli organismi mantengono costante la propria entropia traendo 
dall’ambiente bassa entropia per compensare l’aumento di entropia cui 
sono costantemente soggetti 
mercoledì 6 novembre 2013
Vita: Bios e Zoè 
La lingua greca esprime in diversi modi il concetto di vita 
Zoé: vita qua vivimus; 
Bios: vita quam vivimus 
Zoé indica la vita come fenomeno fisico; la vitalità che 
si esprime e si manifesta in tutti gli esseri organici 
Bios esprime il vivente nella sua individualità 
Il principio della sua individualità è dato dalla sua connessione con la 
psyché (lat. anima) 
mercoledì 6 novembre 2013
Vita: Bios e Zoè 
Tra bios e psyché il vincolo è ontologico, non biologico 
Solo ontologicamente si può percepire in un uomo vivente 
una unità superiore alla mera somma delle cellule che 
compongono il suo corpo. 
Ma ciò non comporta che bios sia destituito di ogni valore, 
perché è l'unico luogo in cui può manifestarsi la vita come 
psyché. 
mercoledì 6 novembre 2013
Vita: Bios e Zoè 
Al riguardo, è opportuno ricordare che esiste una sola "morte 
della persona", consistente nella totale dis-integrazione di 
quel complesso unitario ed integrato che la persona in se 
stessa è, come conseguenza della separazione del principio 
vitale, o anima, della persona dalla sua corporeità. La morte 
della persona, intesa in questo senso radicale, è un evento 
che non può essere direttamente individuato da nessuna 
tecnica scientifica o metodica empirica 
DISCORSO DI PAPA GIOVANNI PAOLO II 
AL 18° CONGRESSO INTERNAZIONALE 
DELLA SOCIETÀ DEI TRAPIANTI. 29 Agosto 2000 
mercoledì 6 novembre 2013
Etica e pratica medica 
...la conclusione sembra semplice. 
La mera manipolazione del bios non è intrinsecamente 
condannabile, è condannabile solo quando dalla sua 
manipolazione si rescinde il vincolo di senso che lo 
unisce alla psyché (e non è più distinguibile dalla zoè). 
Ogni pratica medica è eticamente giustificata non 
perché benefica sempre e comunque per il bios, ma in 
quanto orientata comunque a quel bene della 
persona, per la cui percezione il riferimento alla 
psyché è essenziale. 
mercoledì 6 novembre 2013
Se si giudica permanente una profonda perdita di 
coscienza, allora i mezzi straordinari per l’ulteriore 
mantenimento della sopravvivenza non sono 
obbligatori. Si possono sospendere e consentire al 
paziente di morire 
Papa Pio XIII: Allocutio ad participantes XI Congressum Societatis Italicae de anaesthesiologia, die 24 febr. 1957 
Allocutio circa queestionem de “reanimatione”, die 24 nov. 1957 
Nell’imminenza di una morte inevitabile nonostante i 
mezzi usati, è lecito in coscienza prendere la decisione 
di rinunciare a trattamenti che procurerebbero soltanto 
un prolungamento precario e penoso della vita, senza 
tuttavia interrompere le cure normali dovute 
all’ammalato in simili casi. 
Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede,Dichiarazone sull’eutanasia, il 5 maggio 1980.”Jura et bona” 
mercoledì 6 novembre 2013
Definizione di morte 
Maggio 1968: Definizione di Harvard: 
morte = “morte cerebrale” 
A Definition of Irreversible Coma: Report of Ad Hoc Committee of The Harvard Medical School 
to Examine the Definition of Brain Death. JAMA, 205,1968. PP.337-340 
3 dicembre 1967: primo trapianto di cuore 
mercoledì 6 novembre 2013
Definizione di Harvard 
La necessità di una definizione si impone per due ragioni: 
(1) il miglioramento delle misure di rianimazione e di prolungamento della vita ha 
prodotto un impegno sempre maggiore per salvare persone affette da lesioni 
disperatamente gravi. A volte questi sforzi hanno un successo soltanto parziale e 
quello che ci troviamo di fronte è un individuo il cui cuore continua a battere, pur in 
presenza di un cervello irrimediabilmente danneggiato. Il peso di questa situazione è 
enorme non solo per i pazienti, ormai totalmente privi di intelletto, 
Riguarda il paziente (il paziente è il fine): 
decisione medica 
ma anche per le loro famiglie, per gli ospedali e per tutti coloro che hanno bisogno di 
posti letto già occupati da pazienti in coma. 
(2) L'uso di criteri obsoleti per la definizione di morte cerebrale può ingenerare 
controversie nel reperimento degli organi per i trapianti 
Non riguarda il paziente (il paziente è un mezzo ): 
decisione non medica ma “sociale” (bene comune) 
mercoledì 6 novembre 2013
Alcune aporie 
Hans Jonas 
Il cervello è “morto”, abbiamo un organismo con “tutto meno il 
cervello”, mantenuto in stato di vita parziale e artificiale: che fare di 
lui ? 
(è un paziente o no?) 
Se un paziente in coma è morto, non è più un paziente ma un cadavere 
al quale poter fare tutto ciò che è consentito dalla legge 
Perché non tenere a disposizione il corpo come banca di organi vivi o 
come fabbrica di sangue, ormoni o cellule o altro, perchè non usarlo 
per sperimentazioni tossicologiche, immunologiche, infettivologiche, o 
di farmacologiche? 
Non si può rispondere a questa domanda con una 
definizione di morte, ma con una definizione dell’uomo 
e di che cos’è la vita umana 
mercoledì 6 novembre 2013
Conclusioni 
Il movimento del sapere moderno, che si basa sul 
“pensiero calcolante” (Heiddegger) o autosufficienza delle 
cause efficienti, ha eroso i fondamenti (che possono 
soltanto essere ontologici) dai quali dovrebbero derivare le 
norme, anzi, ha distrutto l’idea stessa di norma 
Autosufficienza delle cause efficienti 
•La tortura è efficace ed efficiente per ottenere informazioni 
•La pena di morte è efficace ed efficiente come pena dissuasiva 
•L’accanimento terapeutico è efficace per prolungare la sopravvivenza 
•La castrazione è efficace ed efficiente per ottenere cantanti dalla bella voce 
•La crudeltà è efficace come strumento di dominio 
•L’esecuzione capitale è efficace per ottenere organi da trapiantare 
mercoledì 6 novembre 2013
Conclusioni 
In molti casi nemmeno il pensiero finalistico è in 
grado di discernere come vada tutelata l’imago 
hominis: sarebbe necessaria una coraggiosa 
affermazione ontologica, per evitare che l’etica si 
perda nelle antinomie insolubili dell'esperienza 
empirica. 
mercoledì 6 novembre 2013
Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si 
trasformi in un completo dominio della tecnica. Di gran 
lunga più inqietante è che l’uomo non è affatto preparato a 
questo radicale mutamento del Mondo. 
Di gran lunga più inquietante è non siamo capaci di 
raggiungere, attraverso un pensiero meditante, un 
confronto adeguato con ciò che sta realmente emergendo 
nella nostra epoca. […] 
E allora l’uomo avrebbe rinnegato, avrebbe gettato via il 
suo carattere più proprio: la sua essenza pensante 
Martin Heidegger, L’abbandonoo 
mercoledì 6 novembre 2013
Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale né 
immortale, perché di te stesso quasi libero e sovrano 
artefice ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti 
prescelto. 
Tu potrai degenerare nelle cose inferiori che sono i bruti; 
tu potrai, secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose 
superiori che sono divine. 
Giovanni Pico della Mirandola, Oratio de hominis dignitate 
mercoledì 6 novembre 2013
Grazie per 
l’attenzione 
Grazie per 
l’attenzione 
Grazie per 
l’attenzione 
Grazie per 
l’attenzione 
mercoledì 6 novembre 2013

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La dissoluzione dell’etica nell’età della tecnica

  • 1. La dissoluzione dell’Etica nell’età della Tecnica Impossibilità e necessità dell’etica nel Regno della quantità Pier Paolo Dal Monte Bologna, Italia Società Italiana di Chirurgia nell’Ospedalità Privata XII Congresso SICOP Chirurgia Privata Accreditata Realtà ed Eccellenze Medaglia di Rappresentanza Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano Presidente del Congresso Daniele Enrico Maria Maggiore 8-9-10 settembre 2011 Varese, ATA Hotel In collaborazione con WWW.XIICONGRESSOSICOP.IT mercoledì 6 novembre 2013
  • 2. La vita della comunità è retta dall’immaginazione. L’intero maestoso spiegamento di ordine e stabilità è compaginato da un delicatissimo velo di sogni. Una trama di archetipi lo eresse e incessantemente lo regge Elemire Zolla mercoledì 6 novembre 2013
  • 4. Quale etica per quale società? Libertà-uguaglianza-fraternità? Etica kantiana? Etica liberale? I dieci comandamenti? Shar’ia? “Mano invisibile del mercato”/ lassaiz faire? Etica capitalistica e “ascesi mondana”? mercoledì 6 novembre 2013
  • 5. “Edificare il regno dei cieli sulla terra” presuppone che si sappia in cosa esso debba consistere mercoledì 6 novembre 2013
  • 6. Benessere e “felicità” PIL e indicatori alternativi di benessere Il Genuine Progress Indicator (GPI), Human Development Index Better Lives Dashboard (OECD) Buthan: FIL Gross National Nappiness (Felicità interna lorda) mercoledì 6 novembre 2013
  • 7. Benessere? Felicità? Salute Prosperità Famiglia felice Lavoro sicuro Carriera Viaggi Donne Serenità Tempo libero Sicurezza Lunghe vacanze etc etc etc mercoledì 6 novembre 2013
  • 8. Reggente del Buthan: Dharmaraja “Governatore del Dharma” mercoledì 6 novembre 2013
  • 9. Dharma: indoiranico dhar- "tenere assieme, sostenere" indoiranico Dhe- “stabilire” Dharma: “ciò che sostiene, ciò che è stabilito” Mahabarata: “ciò che mantiene l’universo e sostiene i popoli” Dhe- gr. themis: “legge divina” (nomos basileus) Religione: Re-Legere: riunire, raccogliere Re-ligare: legare assieme , tenere uniti mercoledì 6 novembre 2013
  • 10. Dharma: “Ordine cosmico” Ordo Kosmos “Esiste nel mondo un ordine ontologico reale, non solo come ordinamento estraneo alla natura delle cose,ma come sua struttura ontica fondamentale” Raimon Panikkar Questo ordine regola la vita del cosmo, nonchè quella dell’individuo e della società mercoledì 6 novembre 2013
  • 11. L’obbligo dell’individuo consiste nel seguire il proprio Dharma (Svadharma) cioè la legge che regola il corso della sua esistenza nell’armonia del cosmo e della società (destino) Chi esce dal proprio destino senza farvi ritorno vedrà morta la propria anima Chuang Tzu mercoledì 6 novembre 2013
  • 12. Etica mercoledì 6 novembre 2013
  • 13. L’idea del bene è quella scienza suprema in riferimento alla quale le cose giuste e le altre diventano utili e giovevoli. E se noi non conosciamo questa scienza, anche se conoscessimo esattamente tutte le altre cose, non ne deriverebbe alcun vantaggio. Platone, Repubblica VI.505a-b Etica mercoledì 6 novembre 2013
  • 14. Il possesso di molte scienze, quando non è accompagnato dalla scienza di ciò che è meglio, poche volte è utile e il più delle volte danneggia Platone, Alcibiade II Etica mercoledì 6 novembre 2013
  • 15. Etica e epistemologia Epi-steme: ciò che sta sopra Primato della Theoria sulla praxis (della contemplazione sull’azione) L’azione doveva essere guidata dai Principi Primato dell’etica sulla tecnica mercoledì 6 novembre 2013
  • 17. Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male" Genesi, 3.5 Il Signore Dio disse allora: "Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, che ne mangi e viva sempre!" Genesi, 3.22 mercoledì 6 novembre 2013
  • 18. CORO: Non sei forse trascorso ad altro eccesso? Promèteo: Dal fissare il destin distolsi gli uomini. CORO: Quale farmaco a tal morbo trovasti? Promèteo: Nei lor petti albergai cieche speranze. CORO: Gran beneficio fu questo per gli uomini. Promèteo: Ed oltre a questo, il fuoco a lor donai. CORO: Il fuoco, occhio di fiamma, ora posseggono? Promèteo: E molte arti dal fuoco apprenderanno. CORO: E Giove, dunque, per queste ragioni... Eschilo: Prometeo incatenato Ma lo scaltro Prometeo l’ingannò quando nascose in una canna cava la scintilla del fuoco esuberante che si accende e riluce di lontano Zeus grande tuono si sdegnò nel cuore quando vide brillare tra i mortali il fuoco che si vede di lontano. Esiodo: Teogonia 905-915 mercoledì 6 novembre 2013
  • 19. Tecnica e etica “L’arte è molto più debole della necessità” (La tecnica è molto più debole della natura) Eschilo: Prometeo incatenato, v.514 Sfera della technè: neutrale dal punto di vista etico, L’uomo era troppo piccolo rispetto agli elementi Le imprese dell’uomo non potevano influenzare il caratere immutabile della natura mercoledì 6 novembre 2013
  • 20. L’avvento dell’età moderna (rivoluzione scientifica, cartesianesimo) ha cambiato i modi di pensare dell’uomo. Mutamento della visione del mondo, della concezione e del metodo della conoscenza mercoledì 6 novembre 2013
  • 21. Età Moderna Perdita del primato della Vita contemplativa sulla vita attiva Galileo, Bacone, Keplero, Newton: Moderne scienze sperimentali La conoscenza deriva dall’esperimento effettuato mediante strumenti tecnici Bacone Scienza: “Dissezione della natura” -> Isolamento delle sue parti Prescinde da tutti gli aspetti della natura che non sono “quantitativi” mercoledì 6 novembre 2013
  • 22. L’uso degli esperimenti a fini conoscitivi venne a significare che si può conoscere solo ciò che si fa Verità e Conoscenza potevano essere raggiunte solo dall’azione e non dalla contemplazione La natura poteva essere conosciuta solo se scomposta in “processi”che l’uomo poteva riprodurre in esperimenti Hannah Arendt Età Moderna Moderna concezione scientifica mercoledì 6 novembre 2013
  • 23. Età Moderna Moderna concezione scientifica Galileo (Qualità “primarie e qualità “secondarie”): Carattere quantitativo della realtà naturale. La conoscenza vera della realtà naturale è la conoscenza della quantità La conoscenza matematica, è la conoscenza della natura mercoledì 6 novembre 2013
  • 24. Età Moderna Moderna concezione scientifica Cartesio: Res cogitans e res extensa: Natura come “meccanismo” Scissione tra “Mondo dello spirito” e mondo della materia (estensione) Conoscenza scientifica della rex extensa: geometria, calcolo matematico ” Dopo che l’ordine oggettivo della natura si è liquidato come mito e pregiudizio, rimane la natura come massa di materia” T.W.Adorno, M. Horkeimer: Dialettica dell’illuminismo mercoledì 6 novembre 2013
  • 25. Età Moderna Moderna concezione scientifica o “Metafisica della scienza” La natura è priva di significato e tendenza finalistica Non esistono teleologie ma solo schemi meccanicistici Meccanicismo: azione e reazione L’istante che segue è determinato soltanto da quello precedente (vis a tergo) Ciò significa che la natura è indifferente alle distinzioni di valore Se non assegna valori, allora permette tutto mercoledì 6 novembre 2013
  • 26. Età Moderna Moderna concezione scientifica o “Metafisica della scienza” Non diversamente dal resto della natura l’uomo è l risultato di un’evoluzione casuale La sua spinta ad agire è motivata da impulsi e istinti Fenomeni sociali e politici determinati dalla “legge di natura” (Hobbes, Adam Smith, Jevons, Bentham, Quesnay, Malthus, Helvetius, Mandeville, Ricardo) mercoledì 6 novembre 2013
  • 27. Età Moderna Natura come “materia” da dominare Bacone: La scienza è capacità di dominio della natura, “questa pubblica meretrice” Il valore della scienza è la sua capacità di condurre l’uomo al dominio del mondo Cartesio La scienza deve condurre l’uomo a divenire “dominator et possessor mundi” ” Dopo che l’ordine oggettivo della natura si è liquidato come mito e pregiudizio, rimane la natura come massa di materia” T.W.Adorno, M. Horkeimer: Dialettica dell’illuminismo mercoledì 6 novembre 2013
  • 28. Il mondo, dopo essere diventato l’oggetto della conoscenza dell’uomo, diventa l’oggetto dell sua volontà “i cieli non proclamano più la gloria di Dio, ma il materiale fornito dalla natura è lì per essere usato dall’uomo” Hans Jonas Età Moderna Natura come “materia” da dominare mercoledì 6 novembre 2013
  • 29. Tecnica Volontà di potenza Volontà di imporsi al tutto Mezzo per tutti i fini La tecnica è la condizione universale per realizzare qualsiasi scopo La tecnica non è più un mezzo, ma il primo scopo perché senza il possesso della tecnica nessuno scopo è realizzabile mercoledì 6 novembre 2013
  • 30. Mezzi e fini Il “dominio del mondo” è uno scopo in continuo divenire ed è considerato una sorta di predeterminazione “ontologica” insita nella condizione umana Non essendovi limite al fine, non può esservene neppure alla volontà di moltiplicare i mezzi per perseguire questo irraggiungibile fine mercoledì 6 novembre 2013
  • 31. La tecnica è giunta ad ad un punto tale che si trasforma e progredisce senza un intervento “decisivo” dell’uomo, grazie ad una sorta di forza interna che la spinge a crescere […] Non accade come conseguenza delle azioni umane, ma come risultato cumulativo delle proprie procedure, dove li effetti si addizionano in modo tale che gli esiti finali non sono più riconducibili agli agenti iniziali” Jacques Ellul mercoledì 6 novembre 2013
  • 32. Tecnica e etica La tecnica non è la semplice articolazione di giudizi di fatto ma è il supremo “giudizio di valore” Efficienza: criterio di successo della tecnica mercoledì 6 novembre 2013
  • 33. Cause delle azioni Aristotele: Fisica, Metafisica Causa Formale: idea o principio archetipico che governa un evento Causa finale: scopo o fine cui l’azione tende Causa materiale: ciò su cui si agisce e che viene modificato dall’azione Causa efficiente: ciò che materialemente provoca l’azione Statua Idea dell’oggetto: Causa formale Bell’oggetto: Causa finale o scopo Marmo: Causa materiale Scultore: Causa efficiente mercoledì 6 novembre 2013
  • 34. Cause delle azioni Età moderna Le cause finali sono superflue per la spiegazione causale Autosufficienza delle cause efficienti mercoledì 6 novembre 2013
  • 35. Il mito dell’efficienza La causa efficiente fa si che le azioni avvengano Quando si considera come unica causa, non importa cosa avviene o per quale scopo avviene I mezzi diventano fini: il fare qualcosa diventa l’unica giustificazione indipendentemente da quello che si fa mercoledì 6 novembre 2013
  • 36. Efficienza “Generalmente lavoravo nel mio ufficio fino alle 11 - c’era molto lavoro d’ufficio. Poi facevo un altra ispezione. A quell’ora erano già molto avanti col lavoro [..] A mezzogiorno pranzavo, poi un altro giro e altro lavoro d’ufficio” “Ma lei non poteva cambiare tutto questo?” chiesi io. Non poteva far cessare quelle nudità, quegli orrori?” “No, no, no! quello era il sistema. Funzionava. E dal momento che funzionava era irreversibile” Gitta Sereny: In quelle tenebre mercoledì 6 novembre 2013
  • 37. Efficienza Non era stupido, era semplicemente senza idee. Era semplicemente una persona completamente calata nella realtà che aveva davanti: lavorare, cercare una promozione, riordinare numeri sulle statistiche, etc. Più che lʼintelligenza gli mancava la capacità di immaginare cosa stesse facendo. Hannah Arendt: La banalità del male mercoledì 6 novembre 2013
  • 38. Efficienza L’età della tecnica delimita la competenza. L’opera si è ridotta a professionalità, a perfetta esecuzione tecnica: schiacciare il bottone giusto al momento giusto. Ciascuno è responsabile soltanto della buona esecuzione del proprio segmento di processo. mercoledì 6 novembre 2013
  • 39. Siamo persuasi che la tecnica sia un mezzo nelle mani dell’uomo e che quindi l’uomo abbia un governo sulla tecnica? mercoledì 6 novembre 2013
  • 40. Tecnica e etica Il livello di competenza dei prodotti tecnico-scientifici è tale che non si è più all'altezza della decisione, perché il problema che ci si pone è aldilà della nostra competenza Noi disponiamo di un'etica all'altezza dell'età della tecnica, per cui l'etica diventa impotente Può solo implorare la tecnica di non fare ciò che può fare. Ciò che appare inquietante è l’immenso divario tra i poteri di azione della tecnica sviluppati attraverso la scienza e l’incapacità degli scienziati di criticare questo potere, a dominarlo in maniera efficace Jacques Ellul mercoledì 6 novembre 2013
  • 41. Tecnologia e etica I legge della tecnologia: Bisogna fare tutto quelo che si può fare II legge della tecnologia: Si deve impiegare tutto ciò di cui si dispone Dennis Gabor 30.815 testate nucleari nel mondo (BBC,2005) Clonazione umana OGM Controllo mentale Nanotecnologie mercoledì 6 novembre 2013
  • 42. ...Tuttavia... L’agire cumulativo tecnologico è di tipo nuovo per quanto riguarda gli oggetti e le dimensioni, e non è più neutrale sotto il profilo etico mercoledì 6 novembre 2013
  • 43. Nella storia non esiste il baloccarsi con esperimenti perché tutto ciò che si annuncia, affermando modestamente di svolgersi soltanto in veste di esperimento, avviene immediatamente “una volta per tutte” […] perché ciò che è stato provato diventa destino, ciò che è stato diventa una indelebile porzione di storia Gunther Anders Non si può disinventare la bomba atomica mercoledì 6 novembre 2013
  • 44. Necessità dell’etica Non appena si presentano il potere di fare e il suo impiego entra in gioco l’etica Ogni azione deve sottostare a limitazioni morali (e giuridiche) La neutralità etica non esiste quando sono in gioco soggetti umani mercoledì 6 novembre 2013
  • 45. Arte medica Arti o tecniche: dirette allo sfruttamento e al dominio dell’ambiente Arte (technè) medica: diretta al bene del suo oggetto “Arte di guarire” Non creare, ma ripristinare lo stato “naturale” di salute Il bene del paziente è definito dalla natura: Integrità di tutte le funzioni organiche mercoledì 6 novembre 2013
  • 46. Etica e arte medica Siccome il suo scopo è guarire, curare e alleviare le sofferenze, l’arte medica è stata sempre eticamente indiscutibile Tuttavia, dato il progresso tecnico, può compiere atti e si può prefiggere scopi che esulano dalla dal compito specifico dell’arte medica e dalla neutralità etica mercoledì 6 novembre 2013
  • 47. Etica e “nuovi bisogni” L’evoluzione tecnologica stessa crea fini e bisogni nuovi (Non vi sarebbe stato bisogno della definizione di Harvard di “morte cerebrale” se la tecnica non fosse stata in grado di prolungare “indefinitamente” la sopravvivenza cellulare ) mercoledì 6 novembre 2013
  • 48. Arte medica Ripristinare lo stato di natura Sterilizzazione chirurgica (nil nocere?) Interruzione gravidanza Contraccezione Espianto organi Chirurgia estetica Motivazioni diverse: Bene comune/stato di necessità individuale Sovrappopolazione Miseria Gravidanze età infantile Desiderata/sensu communis (pazienti) Condizioni di scarsità malthusiana Pazienti in attesa di trapianto Costi (triage) mercoledì 6 novembre 2013
  • 49. Implicazioni della tecnologia Inizio e fine dell’esistenza Estensione della sopravvivenza Clonazione Selezione genetica Immagine del corpo Bonum humanum Senso della vita e della morte Dignità e integrità della persona Imago hominis mercoledì 6 novembre 2013
  • 50. Implicazioni della tecnologia La morte non appare più come una necessità insita nella natura, ma come una prestazione organica disfunzionale a cui si può porre rimedio mercoledì 6 novembre 2013
  • 51. Che cos’è la vita? Quello della vita è un concetto caratterizzato da convinzioni antiche e consolidate quanto da incertezze recenti e crescenti La determinazione dell'inizio e della fine della vita è sempre più problematica, con ripercussioni etiche ed epistemologiche evidenti L’ individuazione cognitiva dell' idea stessa di vita sembra ormai esser divenuta evanescente. mercoledì 6 novembre 2013
  • 52. Che cos’è la vita? Pensiero “tradizionale”: la vita possiede una dimensione sia immanente che trascendente Non di solo pane vivrà l’uomo Matteo,4.4 Aristotele: vita buona Infatti non in quanto uomo egli vivrà in tal maniera, ma in quanto in lui v’è qualcosa di divino Etica Nicomachea, 1177 Uomo: corpo, anima e spirito (intelletto) mercoledì 6 novembre 2013
  • 53. Che cos’è la vita? Età moderna Uomo: composto da res cogitans e res extensa Inesplicabile combinazione tra mente e corpo Scissione tra facoltà di pensiero (ragione) e funzioni corporee Cartesio Uomo: automa provvisto di anima mercoledì 6 novembre 2013
  • 54. Che cos’è la vita? Età moderna Scienza meccanicista: Vita come funzione meccanica Termodinamica: Ludwig Boltzmann: “La vita è la lotta per l’energia disponibile.. ”. Alfred Lotka: Sforzo egoistico di qualunque organismo e specie di accaparrarsi il massimo possibile di energia disponibile Erwin Schroedinger: Gli organismi mantengono costante la propria entropia traendo dall’ambiente bassa entropia per compensare l’aumento di entropia cui sono costantemente soggetti mercoledì 6 novembre 2013
  • 55. Vita: Bios e Zoè La lingua greca esprime in diversi modi il concetto di vita Zoé: vita qua vivimus; Bios: vita quam vivimus Zoé indica la vita come fenomeno fisico; la vitalità che si esprime e si manifesta in tutti gli esseri organici Bios esprime il vivente nella sua individualità Il principio della sua individualità è dato dalla sua connessione con la psyché (lat. anima) mercoledì 6 novembre 2013
  • 56. Vita: Bios e Zoè Tra bios e psyché il vincolo è ontologico, non biologico Solo ontologicamente si può percepire in un uomo vivente una unità superiore alla mera somma delle cellule che compongono il suo corpo. Ma ciò non comporta che bios sia destituito di ogni valore, perché è l'unico luogo in cui può manifestarsi la vita come psyché. mercoledì 6 novembre 2013
  • 57. Vita: Bios e Zoè Al riguardo, è opportuno ricordare che esiste una sola "morte della persona", consistente nella totale dis-integrazione di quel complesso unitario ed integrato che la persona in se stessa è, come conseguenza della separazione del principio vitale, o anima, della persona dalla sua corporeità. La morte della persona, intesa in questo senso radicale, è un evento che non può essere direttamente individuato da nessuna tecnica scientifica o metodica empirica DISCORSO DI PAPA GIOVANNI PAOLO II AL 18° CONGRESSO INTERNAZIONALE DELLA SOCIETÀ DEI TRAPIANTI. 29 Agosto 2000 mercoledì 6 novembre 2013
  • 58. Etica e pratica medica ...la conclusione sembra semplice. La mera manipolazione del bios non è intrinsecamente condannabile, è condannabile solo quando dalla sua manipolazione si rescinde il vincolo di senso che lo unisce alla psyché (e non è più distinguibile dalla zoè). Ogni pratica medica è eticamente giustificata non perché benefica sempre e comunque per il bios, ma in quanto orientata comunque a quel bene della persona, per la cui percezione il riferimento alla psyché è essenziale. mercoledì 6 novembre 2013
  • 59. Se si giudica permanente una profonda perdita di coscienza, allora i mezzi straordinari per l’ulteriore mantenimento della sopravvivenza non sono obbligatori. Si possono sospendere e consentire al paziente di morire Papa Pio XIII: Allocutio ad participantes XI Congressum Societatis Italicae de anaesthesiologia, die 24 febr. 1957 Allocutio circa queestionem de “reanimatione”, die 24 nov. 1957 Nell’imminenza di una morte inevitabile nonostante i mezzi usati, è lecito in coscienza prendere la decisione di rinunciare a trattamenti che procurerebbero soltanto un prolungamento precario e penoso della vita, senza tuttavia interrompere le cure normali dovute all’ammalato in simili casi. Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede,Dichiarazone sull’eutanasia, il 5 maggio 1980.”Jura et bona” mercoledì 6 novembre 2013
  • 60. Definizione di morte Maggio 1968: Definizione di Harvard: morte = “morte cerebrale” A Definition of Irreversible Coma: Report of Ad Hoc Committee of The Harvard Medical School to Examine the Definition of Brain Death. JAMA, 205,1968. PP.337-340 3 dicembre 1967: primo trapianto di cuore mercoledì 6 novembre 2013
  • 61. Definizione di Harvard La necessità di una definizione si impone per due ragioni: (1) il miglioramento delle misure di rianimazione e di prolungamento della vita ha prodotto un impegno sempre maggiore per salvare persone affette da lesioni disperatamente gravi. A volte questi sforzi hanno un successo soltanto parziale e quello che ci troviamo di fronte è un individuo il cui cuore continua a battere, pur in presenza di un cervello irrimediabilmente danneggiato. Il peso di questa situazione è enorme non solo per i pazienti, ormai totalmente privi di intelletto, Riguarda il paziente (il paziente è il fine): decisione medica ma anche per le loro famiglie, per gli ospedali e per tutti coloro che hanno bisogno di posti letto già occupati da pazienti in coma. (2) L'uso di criteri obsoleti per la definizione di morte cerebrale può ingenerare controversie nel reperimento degli organi per i trapianti Non riguarda il paziente (il paziente è un mezzo ): decisione non medica ma “sociale” (bene comune) mercoledì 6 novembre 2013
  • 62. Alcune aporie Hans Jonas Il cervello è “morto”, abbiamo un organismo con “tutto meno il cervello”, mantenuto in stato di vita parziale e artificiale: che fare di lui ? (è un paziente o no?) Se un paziente in coma è morto, non è più un paziente ma un cadavere al quale poter fare tutto ciò che è consentito dalla legge Perché non tenere a disposizione il corpo come banca di organi vivi o come fabbrica di sangue, ormoni o cellule o altro, perchè non usarlo per sperimentazioni tossicologiche, immunologiche, infettivologiche, o di farmacologiche? Non si può rispondere a questa domanda con una definizione di morte, ma con una definizione dell’uomo e di che cos’è la vita umana mercoledì 6 novembre 2013
  • 63. Conclusioni Il movimento del sapere moderno, che si basa sul “pensiero calcolante” (Heiddegger) o autosufficienza delle cause efficienti, ha eroso i fondamenti (che possono soltanto essere ontologici) dai quali dovrebbero derivare le norme, anzi, ha distrutto l’idea stessa di norma Autosufficienza delle cause efficienti •La tortura è efficace ed efficiente per ottenere informazioni •La pena di morte è efficace ed efficiente come pena dissuasiva •L’accanimento terapeutico è efficace per prolungare la sopravvivenza •La castrazione è efficace ed efficiente per ottenere cantanti dalla bella voce •La crudeltà è efficace come strumento di dominio •L’esecuzione capitale è efficace per ottenere organi da trapiantare mercoledì 6 novembre 2013
  • 64. Conclusioni In molti casi nemmeno il pensiero finalistico è in grado di discernere come vada tutelata l’imago hominis: sarebbe necessaria una coraggiosa affermazione ontologica, per evitare che l’etica si perda nelle antinomie insolubili dell'esperienza empirica. mercoledì 6 novembre 2013
  • 65. Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnica. Di gran lunga più inqietante è che l’uomo non è affatto preparato a questo radicale mutamento del Mondo. Di gran lunga più inquietante è non siamo capaci di raggiungere, attraverso un pensiero meditante, un confronto adeguato con ciò che sta realmente emergendo nella nostra epoca. […] E allora l’uomo avrebbe rinnegato, avrebbe gettato via il suo carattere più proprio: la sua essenza pensante Martin Heidegger, L’abbandonoo mercoledì 6 novembre 2013
  • 66. Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale né immortale, perché di te stesso quasi libero e sovrano artefice ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti prescelto. Tu potrai degenerare nelle cose inferiori che sono i bruti; tu potrai, secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose superiori che sono divine. Giovanni Pico della Mirandola, Oratio de hominis dignitate mercoledì 6 novembre 2013
  • 67. Grazie per l’attenzione Grazie per l’attenzione Grazie per l’attenzione Grazie per l’attenzione mercoledì 6 novembre 2013