2. LA GINESTRA
PRIMA STROFA
• Prima strofa vv.1-51. Lettura.
• “E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce”
(Giovanni III,19) Commento.
• Interpretazione tradizionale: menzogne/tenebre vs
luce/verita’.
• Le menzogne sono quelle delle filosofie
teologizzanti/Hegel.
• Ma la polemica e’ anche verso l’ottimismo
dell’illuminismo.
• Vedi “ le magnifiche sorti e progressive” del verso 51.
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3. LA GINESTRA
PRIMA STROFA
• La dicotomia tenebre/luce porta a mettere in
discussione tutta la filosofia
moderna:Bacone,Galileo,Cartesio,Locke.
• Abbagliata da un miraggio la filosofia moderna
non comprende fino in fondo la verità filosofica
disvelata dal “lume” della ragione: la nullità di
tutte le cose e l’illusione dell’esistenza dell’uomo
di desiderare l’eterno e la felicità infinita.
• “Per questo il tergo
vigliaccamente rivolgesti al lume” (vv.80/81)
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4. LA GINESTRA
PRIMA STROFA
Immagini del nulla:
- Il deserto/”arida schiena” v.1
- “tristi lochi” v. 14/15
- “ceneri infeconde” v. 18
- “impietrata lava” v.19
Annnientamento/Nulla:LEOPARDI VS NIETZSCHE
Da un lato il Superuomo/volontà di potenza, dall’altro la “odorata
ginestra” leopardiana.
La ginestra NON gioisce del nulla: manda “un profumo che il deserto
consola” (vv.36/37)
Leopardi,genio poetico, canta l’angoscia dell’uomo di fronte alla
potenza distruttrice del nulla (“ formidabil monte sterminator
Vesevo” vv. 2/3
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5. LA GINESTRA
PRIMA STROFA
• VV. 37/51 Invettiva contro le filosofie
ottimistiche.
• La fragilità dell’”uman seme” è contrapposta
alla durezza della natura, “ dura nutrice” v.44.
• Prima grande riflessione sulla NATURA.
• Confronto col celebre pensiero di B. Pascal,
l’uomo “fragile canna”.
• Riferimento all’operetta morale Natura e
l’islandese.
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8. LEOPARDI/PASCAL
• Niuna cosa maggiormente dimostra la grandezza e la potenza
dell’umano intelletto, né l’altezza e nobiltà dell’uomo, che il poter
l’uomo conoscere e interamente comprendere e fortemente sentire
la sua piccolezza. Quando egli, considerando la pluralità de’ mondi,
si sente essere infinitesima parte di un globo ch’é minima parte
d’uno degli infiniti sistemi che compongono il mondo, e in questa
considerazione stupisce della sua piccolezza, e profondamente
sentendola e intentamente riguardandola, si confonde quasi col
nulla, e perde quasi se stesso nel pensiero della immensità delle
cose, e si trova come smarrito nella vastità incomprensibile
dell’esistenza; allora con questo atto e con questo pensiero egli dà
la maggior prova possibile della sua nobiltà, della forza e della
immensa capacità della sua mente, la quale, rinchiusa in sí piccolo e
menomo essere, è potuta pervenire a conoscere e intender cose
tanto superiori alla natura di lui.
• ZIBALDONE p.3171, 12 agosto 1823.
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9. DIALOGO DELLA NATURA E DI UN
ISLANDESE (1824)
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Natura - Immaginavi tu forse che il mondo
fosse fatto per causa vostra? Ora sappi che
nelle fatture, negli ordini e nelle operazioni
mie, trattone pochissime, sempre ebbi ed ho
l'intenzione a tutt'altro, che alla felicità degli
uomini o all'infelicità. Quando io vi offendo in
qualunque modo e con qual si sia mezzo, io
non me n'avveggo, se non rarissime volte:
come, ordinariamente, se io vi diletto o vi
benefico, io non lo so; e non ho fatto, come
credete voi, quelle tali cose, o non fo quelle tali
azioni, per dilettarvi o giovarvi. E finalmente,
se anche mi avvenisse di estinguere tutta la
vostra specie, io non me ne avvedrei.
10. LA GINESTRA
PRIMA STROFA
• Sarcasmo: “le magnifiche sorti e progressive”
v. 51.
• Contro tutti paradisi.
• Quello della teologia/cristianesimo,
• Ma anche quello della scienza e della tecnica
( Galileo, Newton, rivoluzione industriale) che
illudono l’uomo sulle sorti dell’umanità.
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11. LA GINESTRA
SECONDA STROFA
• Lettura vv. 52/86.
• L’invettiva contro il XIX secolo continua nella
seconda strofa: “secol superbo e sciocco” v.53.
• Contrapposizione con i dotti filosofi del suo
tempo che hanno abbandonato il “risorto
pensier” v.55, “ del ritornar ti vanti, e proceder il
chiami” vv.57/58.
• Chi sono? Difficile non pensare ad Hegel.
• Contro di loro(lui?) Leopardi, al pari di
Schopenhauer, manifesta il suo “disprezzo che si
serra di te nel petto mio” vv. 65/66.
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13. LA GINESTRA
SECONDA STROFA
• “Libertà vai sognando” v. 72. Solo una citazione colta?
• Dante Purgatorio: “Libertà va cercando,ch’è si cara, come
sa chi per lei vita rifiuta”. Catone l’Uticense. vv. 71/72.
• Centrale è il v.78: “Così ti spiacque il vero”.
• Cioè la verità della filosofia “l’aspra sorte”v. 79.
• Degradazione del sec.XIX rispetto alla grande filosofia
moderna: “Per questo il tergo vigliaccamente rivolgesti al
lume”vv. 80/81.
• Contrapposizione tra Leopardi “vil chi lui segue”v. 83(il
lume) e le filosofie ottimistiche -“magnanimo colui” v.84-
che esaltano l’uomo al di sopra delle stelle, “ fin sopra gli
astri il mortal grado estolle” v.86.
•
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14. LA GINESTRA
SECONDA STROFA
• “E’ questa la fase in cui la filosofia si pone
come dottrina della volontà di potenza. La
volontà di potenza vuole affermarsi senza
limiti e produrre da sé e per sé la felicità e il
piacere infinito,il paradiso sulla terra, perché
la volontà di potenza non lo attende più da un
Dio che la filosofia ha rivelato illusorio” (E.
Severino, ‘Il nulla e la poesia’ p. 198.
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15. LA GINESTRA
SECONDA STROFA
• La ricerca di un nuovo paradiso segna l’evoluzione
odierna della civiltà della tecnica.
• Per Yuval Noah HARARI, filosofo israeliano
contemporaneo, è l’uomo stesso che vuole farsi Dio.
• “Gli obiettivi futuri del genere umano saranno
l’immortalità,la felicità e la divinità…”
• “dopo aver sollevato l’umanità dal livello bestiale della
sopravvivenza, coltiviamo l’ambizione suprema di
elevare gli umani al rango di divinità, di trasformare
Homo sapiens in Homo deus.” (Homo deus p. 31)
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17. LA GINESTRA
TERZA STROFA
• Lettura vv.87/157.
• Nuova contrapposizione tra il poeta,” Uom di povero
stato e di membra inferme che sia dell’alma generoso
ed alto” (vv. 87/88) e lo “stolto” “magnanimo animale”
(v.98).
• Il primo è consapevole della verità, il secondo “ di
fetido orgoglio empie le carte, eccelsi fati e nove
felicità” (vv.102/104).
• Qui ad esser preso di mira è probabilmente
l’illuminismo/positivismo che dispensa certezze su un
nuovo paradiso fondato sul progresso della scienza e
della tecnica.
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19. COMTE
CORSO DI FILOSOFIA POSITIVA (1830)
• Le scienze, nel passato, hanno liberato la mente
umana dalla tutela della teologia e dalla
metafisica che, indispensabile nella sua infanzia,
tendeva a prolungare tale infanzia
indefinitamente. Nel presente, devono servire, sia
con i loro metodi, sia con i loro risultati generali, a
determinare la riorganizzazione delle teorie
sociali. Nell'avvenire, costituiranno, una volta
sistematizzate, la base spirituale permanente
dell'ordine sociale, finché durerà sulla terra
l'attività della nostra specie.[
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20. LA GINESTRA
TERZA STROFA
• Le promesse dell’illuminismo/positivismo- il progresso,
la capacità della scienza di risolvere tutte le sofferenze
dell’umanità- “promettendo in terra a popoli”
(vv.105/106) sono fragilissime e non reggono agli
eventi distruttivi naturali, terremoti/pestilenze (
vv.106/110).
• La “Nobil natura”(v.111), ben diversamente dal
“magnanimo animale”, affronta con coraggio la verità –
“nulla al ver detraendo” v.115- e parla con un
linguaggio di sincero – “con franca lingua” v. 114. Non
sfugge il confronto con l’infelicità della sorte degli
uomini e sa chi “veramente è rea” (v.124) “ che di
mortali madri di parto e di voler matrigna” vv.124/125.
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21. LA GINESTRA
TERZA STROFA
• Contro la natura “inimica” gli uomini, “l’umana
compagnia” v.129, fin dalle origini “tutti
abbraccia con vero amor” vv. 131/132.
• Eco del tema schopenhaueriano della
compassione.
• Il “vero amor” è amore universale? Come
interpretare?
• E’ l’”orror”, l’orrore della verità a unirci in “social
catena”v.149 ?
• Attenzione a non interpretare in una facile
prospettiva di solidarietà democratica.
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22. LA GINESTRA
TERZA STROFA
• Il vero amore è illusione poetica come gli altri
valori morali rifondati dal “verace saper”
v.151.
• Le “superbe fole”-le filosofie teologizzanti-
non producono più giustizia e pietà per
“l’onesto e retto conversar cittadino”
vv.151/152.
• “E’ la poesia il fondamento dell’etica”
(E.Severino ‘Il nulla e la poesia’,p 254)
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23. LA GINESTRA
QUARTA STROFA
• Lettura versi 158/201.
• Immensa visione dello spazio cosmico.
• Comparazione con L’infinito.
• Impianto filosofico antifinalistico vv.189 e seguenti.
• Contrapposizione Kant-Leopardi.
• Kant: la ragione conduce a ritenere fondato il finalismo.
• Leopardi:la ragione mostra la dimensione favolistica-
“Favoleggiar ti piacque” v.190- dell’ipotesi finalistica.
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26. LA GINESTRA
SESTA STROFA
• Lettura versi 237/296.
• Centrale al v.292 il tema del divenire: “natura ognor
verde”
• Confronta Palinodia(1835) vv.154/172:
• “la natura crudel,fanciullo invitto, il suo
capriccio adempie,e senza posa distruggendo e
formando si trastulla”
• La physis/natura è il regno del fanciullo che gioca
• Antiplatonismo che anticipa Nietzsche ed Heidegger.
• Vedi slides precedenti. Leopardi poeta e filosofo.
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27. LA GINESTRA
SETTIMA STROFA
• Lettura versi 296/317.
• La ginestra “più saggia, ma tanto meno
inferma dell’uom” vv.314/315.
• La ginestra è metafora del canto del poeta.
• Leopardi vs Nietzsche. La ginestra è dolente
accettazione della sorte umana contro il
superomismo nietzscheano animato dalla
volontà di potenza. Vedi vv.309/313.
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