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‘Colazione interdisciplinare’
L’ALIMENTAZIONE NEL
MONDO
‘CULTURAALIMENTARE’: UN PÒ
DI STORIA…
LA BIRRA …….
un’invenzione dei……?
 4500 A.C.
 La storia della birra, nacque circa nel 4500
a.C., nell’allora ricca e fiorente
Mesopotamia:
 I Sumeri furono i primi birraioli, e ogni
strato sociale aveva diritto a una certa
quantità di birra al giorno. Arrivarono poi i
Babilonesi, con il famosissimo “Codice di
Hammurabi” (1728-1686 a.C.), secondo il
quale chi annacquava la birra era
condannato a morte . Anche fra gli egizi
era una bevanda diffusa, e anche Cleopatra
ne beveva e ne donava ai propri Dei. La
birra arrivò fino in Grecia e al popolo
ebreo, e da molte popolazioni fu
considerata addirittura la bevanda di alcuni
Dei. La birra si diffuse nel terzo millennio
a.C. anche in Cina, dove venne prodotta
con altri cereali oltre all’orzo.
STORIA DELLA BIRRA
come è nata e come si è evoluta nel
tempo
 La birra si consumava già in Mesopotamia circa 6000 anni fa
 Si diffuse presso le antiche civiltà del medio Oriente e in Egitto dove
divenne bevanda nazionale
 L’utilizzo del luppolo per amaricare la birra, però, risale al Medioevo
«MONUMENTO BLU» ( 3.700 a.C)
La prima traccia inconfutabile
dell'esistenza della birra ci
viene da una tavoletta di argilla
dell'epoca predinastica sumera
(circa 3.700 a.C.), il celebre
"monumento blu" che
descrive i doni propiziatori
offerti alla dea Nin-Harra:
capretti, miele e birra.
Dai caratteri cuneiformi dei
sumeri sappiamo inoltre che le
"case della birra" sono tenute
da donne, che la birra d'orzo è
chiamata sikaru (pane liquido)
mentre quella di farro è
detta kurunnu e che altri tipi
vengono ottenuti mescolando
in proporzioni diverse le prime
due
 108: Se una taverniera tenutaria di una
taverna non accetta frumento secondo il
peso lordo per il pagamento della birra, ma
prende denaro, o se ricevendo il frumento,
annacqua la birra, sia condannata e gettata
nell’acqua.
 109: Qualora cospiratori s’incontrino nella
casa di una taverniera tenutaria di taverna,
e questi cospiratori non sono catturati e
consegnati alla corte, la taverniera
tenutaria di taverna sia messa a morte.
 110: Qualora una sacerdotessa apra una
taverna, o entri in una taverna per bere,
questa donna sia arsa viva.
 111: Qualora una tenutaria di locanda
serva a credito 60 Ka (unita di misura non
conosciuta) di birra, ella riceva 50 ka di
frumento al tempo del raccolto.
NELLA LEGGE
LA BIRRA… AI GIORNI NOSTRI|!
LA BIRRAARTIGIANALE
CON IL TERMINE “BIRRAARTIGIANALE” SI INTENDE UNA BIRRA,
PRODOTTA CON MALTO D’ORZO, LUPPOLO, ACQUA E LIEVITO E CHE NON
SUBISCE UN TRATTAMENTO DI MICROFILTRAZIONE E PASTORIZZAZIONE, A
DIFFERENZA DELLE PRODUZIONI SU LARGA SCALA INDUSTRIALE.I
PRODUTTORI DI TALE PRODOTTO SONO TIPICAMENTE PICCOLE IMPRESE
ARTIGIANE, I MICROBIRRIFICI, CON DISTRIBUZIONE PREVALENTEMENTE
LOCALE IN RISTORANTI E BIRRERIE, O DIRETTAMENTE IN UN LOCALE,
ANNESSO ALL'IMPIANTO DI PRODUZIONE, NEL QUAL CASO SI PARLADI
BREWPUB.
L’ALIMENTAZIONE AI NOSTRI
TEMPI
ALIMENTAZIONE IN AFRICA
In Africa, riso, grano, mais bianco e alcuni cereali (miglio)
rappresentano la base in tutti i piatti dei diversi Stati africani. Il
resto dell’alimentazione è costituita da carne (vacca, zebù, pecora,
cammello, capra, pollo, faraona), pesce, latte.
Il riso jollof
Conosciuto anche come benachin o come il nome inglese di jollof
rice, è una popolare ricetta di tutta l’Africa settentrionale.
La sua origine verrebbe dal gruppo etnico wolof, presente in
Senegal e Gambia. Ma anche paesi come la Nigeria e il Ghana ne
contendono la paternità.
I principali ingredienti sono: riso africano o basmati, pomodoro,
concentrato di pomodoro, cipolla, peperoni rossi, aglio, erbe
aromatiche ( timo e altre locali) e varie spezie (noce moscata,
zenzero).
Proprio le spezie determinano il colore finale del piatto,
tipicamente molto vicino all’arancione, inoltre vengono aggiunte
molte verdure.
Carne
Lo zighinì è un piatto tipico della cucina africana, in particolare:
Eritrea, Somalia ed Etiopia, composto da pane, con sopra
spezzatino di manzo, purè di legumi, verdure.
La dieta tradizionale asiatica non
è una vera e propria dieta, intesa
come programma alimentare
dettagliato per dimagrire, ma è
una sorta di "dieta mediterranea"
d'oriente. Una dieta, cioè, che
prende come modello
l'alimentazione tradizionale delle
popolazioni orientali,
giustificando tale scelta con il
fatto che la popolazione nei paesi
asiatici tende ad avere tassi più
bassi di cancro, malattie
cardiache, e un più basso tasso di
obesità rispetto agli americani e
anche agli europei. Alcuni
ricercatori pensano che questo
vantaggio sia causato dalla dieta
tradizionale dei paesi orientali,
povera di grassi e ricca di
verdure, riso, frutta fresca, e che
prevede il consumo di poca carne
rossa.
L’ALIMENTAZIONE ASIATICA
LA PIRAMIDE ALIMENTARE
La piramide alimentare asiatica prevede il
consumo quotidiano di riso, pasta, pane, miglio,
mais e altri cereali integrali; frutta, verdura,
legumi, semi oleosi e frutta secca; più in alto
vengono le fonti proteiche magre come pollo e
uova; una volta a settimana si possono consumare
dolci; e addirittura solo una volta al mese la carne
rossa.
La piramide prevede anche sei bicchieri di acqua o
di tè al giorno; sake, vino e birra possono essere
consumati con moderazione.
Lo stile dell’alimentazione in Asia è caratterizzato
da ragioni sociali ed economiche, piuttosto che
dietetichealimentazione in Asia. Si può ben dire
che una alimentazione così distribuita dipenda più
dalla povertà che da studi sull’alimentazione
particolari o restrittivi. A confronto con la nostra
alimentazione, quella asiatica presenta delle
criticità, come il bassissimo consumo di carni
rosse. Per la cultura occidentale questo è a dir
poco improponibile, visto che comunque una
buona parte delle nostre tradizioni si basa anche
sul consumo di questa.
Gli ingredienti comuni
a molte culture nelle
regioni orientali e sud-
orientali del
continente includono
riso, zenzero, aglio,
semi di sesamo,
peperoncini rossi,
cipolle essiccate, soia
e tofu. Frittura al
salto, vapore, e frittura
profonda sono i
metodi di cottura più
comuni.
Sebbene il riso sia
comune alla maggior
parte delle cucine
asiatiche, nelle varie
regioni sono diffuse
varietà diverse. Il riso
Basmati è popolare nel
subcontinente, il riso
Jasmine si trova spesso
in tutto il Sud-est, mentre
il riso a chicco lungo è
popolare in Cina e quello
a chicco corto in
Giappone e Corea.
Il curry è un piatto comune
in Asia meridionale,
occidentale e sud-orientale,
tuttavia non è così comune
nelle cucine est-asiatiche. I
piatti al curry con origini in
India e altri paesi sud-
asiatici hanno di solito una
base di yogurt, mentre i
curry sud-orientali e
orientali usano generalmente
il latte di cocco come loro
fondamento
Sulla gastronomia e l'arte dello star a tavola, la Francia
è in vantaggio! Dai piatti gustosi cucinati con amore
accanto al fuoco con i nostri antenati, alle migliori
ricette dei bistrot, passando per la cucina dei più
grandi chef, la cucina francese ha infatti acquisito una
grande fama ben aldilà delle sue frontiere. Le
Abitudine Alimentari Francesi
Che sia un piatto minuziosamente preparato dalla
mamma o con i nostri amici, l'ora del pranzo rimane
un momento privilegiato e di condivisione per i
Francesi.
Per colazione, i Francesi prendono il caffé, té,
cioccolata calda o un succo di frutta. Lo
accompagnano generalmente con pane e burro,
croissant o brioche alla marmellata do ogni genere.
A pranzo, il pasto tipico si compone di un'entrata,
piatto principale, un formaggio e/o un dessert. Quando
sono a lavoro, la maggior parte dei Francesi mangiano
alla mensa della loro azienda o prendono un'insalata,
un semplice panino o un piatto caldo da asporto.
All'ora della merenda, i bambini adorano
sgranocchiare un pain au chocolat o dei biscotti
accompagnati da succo di frutta.
I Francesi cenano verso le 20:00 davanti al
telegiornale con una zuppa in inverno o un piccolo
antipasto in estate, seguito da un piatto principale, un
piccolo pezzetto di formaggio.
Cosa mangiano gli adolescenti in Italia?
è emerso che l’alimento immancabile sulle tavole è la
pasta, consumata quotidianamente dal 74,4% degli
intervistati. Indietro, invece, rimangono frutta (58%),
verdura (52,9%) e carne (50,3%).
L’altro aspetto che preoccupa riguarda invece il consumo
di merendine e snack dolci e salati: più dell’80% degli
adolescenti coinvolti ha ammesso di consumare questi
prodotti, preferendoli a una merenda pomeridiana (o in
orario scolastico) più equilibrata. “Come spuntino i miei
pazienti adolescenti mi parlano quasi tutti di snack
comprati alle macchinette, oppure merendine
confezionate o a base di cioccolato”, conferma la
dottoressa, ribadendo quanto questa abitudine sia
dannosa per i ragazzi, soprattutto se sommata a quella di
saltare la colazione. A Milano la cena è il pasto
principale per ben il 62% degli adolescenti e anche la
dottoressa conferma questa tendenza, affermando che “la
cena diventa il momento in cui tutta la famiglia si
riunisce.
“in fase di sviluppo il corpo umano riesce a compensare
per un po’ le abitudini sbagliate, ma alla lunga si può
arrivare a sovrappeso ed obesità e ad avere problemi
nella gestione del rapporto col cibo”. Sono diverse,
infatti, le malattie a cui si rischia di esporsi.
CARENZE DELLA DIETA
ALIMENTARE
Il termine “vegano” indica una persona che ha
deciso in modo consapevole di eliminare dalla
propria alimentazione quotidiana tutti gli
alimenti di origine animale. Un vegano non
mangia carne, latte e derivati, miele.
Le principali carenze nutrizionali nella dieta
vegana sono quelle di proteine, zinco, calcio,
ferro, vitamina D, omega 3, iodio, taurina e
vitamina B12.
Le persone che non includono nella loro dieta
pesce, uova possono avere carenza di omega 3.
Il ferro è necessario per la crescita, lo sviluppo
e il funzionamento cellulare.
Il calcio è necessario per il sistema scheletrico,
muscoli e sistema nervoso
Senza le proteine posso verificarsi una serie di
sintomi di carenze di edemi, perdita di peso,
debolezza, insonnia, mal di testa e pallore.
Il fabbisogno giornaliero di proteine per chi
segue una dieta vegana si aggira intorno ai 0,36
– 0,8 per chilo corporeo
COSA
MANGIAMO?
Il cibo costituisce il nostro
sostentamento, è vita. Grazie alle
energie e ai diversi principi nutritivi
che il nostro corpo assume attraverso
gli alimenti possiamo svolgere tutte le
azioni della nostra giornata. Questo
fatto è ancora più importante per noi
ragazzi, specie durante le fasi più
delicate della nostra crescita, dove il
nostro sviluppo deve essere
accompagnato da una nutrizione
apposita. Bisogna quindi sapere in
cosa si differenzia un’alimentazione
equilibrata da una non equilibrata.
Un’alimentazione scorretta, nel
mondo dei giovani, spesso è legata al
tipo e alla qualità del cibo che
mangiamo. Alcuni non hanno tempo
di cucinare, altri non ne sono capaci,
altri ancora sono costretti a mangiare
fuori per cause di forza maggiore e
finiscono puntualmente nei fast food.
DI COSA È
FATTO IL
NOSTRO
CIBO?
Oggi vi illustreremo di cosa è
composto il cibo di cui ci
nutriamo ogni di giorno:
GLUCIDI
COSA SONO?
I glucidi, chiamati anche (impropriamente) carboidrati, sono
sostanze chimiche composte da carbonio, idrogeno e
ossigeno e possono essere definiti come derivati aldeidici e
chetonici di alcoli polivalenti.
FUNZIONALITÀ
I glucidi (carboidrati) presentano una duplice funzione,
plastica ed energetica: plastica, in quanto entrano nella
costituzione di strutture essenziali per gli organismi viventi,
energetica, in quanto forniscono all'organismo energia per le
prestazioni funzionali.
FABBISOGNO
Poiché l'organismo ha la capacità di sintetizzare i glucidi da
altri nutrienti, i carboidrati non possono essere considerati
propriamente nutrienti essenziali; esiste tuttavia la necessità
di mantenere il livello di glicemia entro un intervallo di
valori adeguato al fabbisogno del sistema nervoso centrale e
degli eritrociti (globuli rossi).
L'assunzione complessiva raccomandata di carboidrati è
intorno al 55-60% dell'energia totale. Il consumo di zuccheri
semplici non dovrebbe tuttavia superare il 10-12% delle
calorie totali. Gli alimenti contenenti carboidrati complessi,
invece, oltre a fornire energia a più lento rilascio, rispetto a
quelli semplici, apportano anche altri nutrienti fondamentali
all'equilibrio generale della dieta.
LE PROTEINE
Le proteine o protidi (dal greco protos,
"primario") rappresentano un ampio gruppo di
composti organici formati da sequenze di
aminoacidi legate tra loro attraverso legami
peptidici. Possiamo immaginare gli aminoacidi
come i mattoni per la costruzione delle proteine
ed i legami peptidici come il collante che li tiene
uniti tra loro.
Le proteine esprimono la maggior parte
dell'informazione genetica: In base alla loro
funzione possono essere distinte in: enzimi,
proteine di trasporto, contrattili, strutturali, di
difesa e regolatrici
Le proteine sono soggette ad un continuo
processo di demolizione e sintesi - il cosiddetto
turnover proteico - attraverso il quale l'organismo
è in grado di rinnovare continuamente le proteine
logorate sostituendole con nuovo materiale
proteico. Inoltre questo processo permette
all'organismo di rimpiazzare gli aminoacidi
utilizzati a scopo energetico e di depositarne
eventualmente di nuovi per rinforzare determinati
tessuti (ad esempio in seguito ad esercizio fisico).
La quota di aminoacidi che quotidianamente
vengono degradati si attesta mediamente intorno
ai 30-40 g/die.
GRASSI O LIPIDI
I lipidi (dal greco λίπος, lìpos, «grasso») o grassi, sono
composti organici largamente diffusi in natura, e rappresentano
una delle quattro principali classi di composti organici di
interesse biologico, insieme a glucidi, proteine e sali minerali .
I lipidi vengono identificati sulla base delle loro proprietà
comuni di solubilità: non sono solubili in acqua (definiti per
questo idrofobici), mentre sono solubili in solventi organici
come etere dietilico o acetone, alcoli e idrocarburi.
L'insolubilità in acqua è la proprietà analitica che viene usata
come base per la separazione dai carboidrati e dalle proteine.
Dal punto di vista strutturale, i lipidi sono costituiti
prevalentemente da atomi di carbonio e di idrogeno uniti tra
loro con legami covalenti scarsamente polari (caratteristica che
conferisce il comportamento idrofobico) e disposti
simmetricamente. Tuttavia, alcuni lipidi presentano, in una
regione ristretta della loro molecola, gruppi polari (ad esempio
fosfolipidi). I lipidi polari presentano caratteristiche fisico-
chimiche peculiari rispetto ai lipidi neutri (apolari). In
particolare, i lipidi polari mostrano caratteristiche anfipatiche
(solubilità sia in acqua che in solventi apolari) o addirittura
risultano talora insolubili in solventi organici e solubili in
acqua.
HEALTHY AND UNHEALTHY
FOODS
OBJECTIVES
 Differentiate
between healthy and
unhealthy foods.
 Explain what makes
food
nutritious/healthy
HEALTHY FOOD
The key to a
healthy diet is to
eat the right
amount of calories
 Eggs
 Fruits
 Vegetables
 Nuts and
seeds
 Garlic
 Spinach
 Salmon and
tuna
 Brown rice
and quinoa
THERE ARE 8 HEALTHY FOODS
UNHEALTHY FOOD
Most of the times,
you are told about the
unhealthy foods, that
unlike healthy foods,
are harmful to our
body. Keeping this
point of view in
mind, we are
highlighting 8
unhealthy foods that
could hurt to your
body.
THERE ARE 8 UNHEALTHY
FOODS
 Sugary drinks
 Fast Foods
 Bacon and
sausages
 Deep fried foods
 Butter
 Sweets
 Burgers
 White bread
CHE COSA SONO I DISTURBI
ALIMENTARI
I DISTURBI DEL
COMPORTAMENTO
ALIMENTARE (DCA)
SONO DISTURBI
PSICHICI CHE HANNO IL
LORO ESORDIO
PRINCIPALMENTE
NELL’ETÀ
ADOLESCENZIALE E UN
TARGET NELLA
MAGGIOR PARTE
FEMMINILE, ANCHE SE
NON SONO ESCLUSI
CASI DI PAZIENTI
MASCHI.
BULIMIA NERVOSA
È un disturbo del
comportamento alimentare
caratterizzato da ricorrenti
abbuffate (ingestione di grandi
quantità di cibo) e da condotte
di eliminazione/compenso
(frequentemente il vomito
autoindotto).
Spesso il comportamento
bulimico nasce da una forte
attenzione posta dalla persona
al proprio peso e alle proprie
forme corporee, che cerca di
controllare attraverso
comportamenti di restrizione
alimentare o di digiuno simili a
quelli descritti per l’Anoressia
Nervosa
ANORESSIA NERVOSA
La Bulimia Nervosa è un
disturbo del comportamento
alimentare caratterizzato da
ricorrenti abbuffate
(ingestione di grandi
quantità di cibo) e da
condotte di
eliminazione/compenso
(frequentemente il vomito
autoindotto).
Spesso il comportamento
bulimico nasce da una forte
attenzione posta dalla
persona al proprio peso e
alle proprie forme corporee,
che cerca di controllare
attraverso comportamenti di
restrizione alimentare o di
digiuno simili a quelli
descritti per l’Anoressia
Nervosa.
OBESITÁ
VOMITING
DIETA SBAGLIATA
L’ALIMENTAZIONE NELLE
RELIGONI
EBRAISMO
Gli ebrei non possono
mangiare carni di
animali con lo zoccolo
spezzato, ad esempio
cavalli e suini. Non
possono mangiare i
insetti né rettili e per
quanto riguarda il
pesce è vietato
mangiare molluschi e
crostacei
CRISTIANESIMO
Il Cristianesimo
non prevede
limitazioni
alimentari.
L'unico divieto è
quello relativo al
consumo di carne
e insaccati nei
venerdì di
Quaresima, il
Mercoledì delle
Ceneri e il
Venerdì Santo.
ISLAM
Pensando al cibo
proibito (haram in
arabo) nella
religione
musulmana ci
viene subito in
mente il maiale, un
animale onnivoro
che si nutre anche
di carcasse e cibi
ormai guasti e
quindi possibile
foriero di malattie.
INDUISMO
In India è proibito il
consumo della carne di
Vacca, a causa di
un'antica leggenda che
narra di un sovrano.
Egli pur di non fare
morire di fame la sua
popolazione, si
trasformò in mucca per
sfamare con il suo latte i
suoi abitanti. Da quel
giorno la mucca non
venne più mangiata ma
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Progetto alimentazione i g

  • 5.  4500 A.C.  La storia della birra, nacque circa nel 4500 a.C., nell’allora ricca e fiorente Mesopotamia:  I Sumeri furono i primi birraioli, e ogni strato sociale aveva diritto a una certa quantità di birra al giorno. Arrivarono poi i Babilonesi, con il famosissimo “Codice di Hammurabi” (1728-1686 a.C.), secondo il quale chi annacquava la birra era condannato a morte . Anche fra gli egizi era una bevanda diffusa, e anche Cleopatra ne beveva e ne donava ai propri Dei. La birra arrivò fino in Grecia e al popolo ebreo, e da molte popolazioni fu considerata addirittura la bevanda di alcuni Dei. La birra si diffuse nel terzo millennio a.C. anche in Cina, dove venne prodotta con altri cereali oltre all’orzo. STORIA DELLA BIRRA come è nata e come si è evoluta nel tempo
  • 6.  La birra si consumava già in Mesopotamia circa 6000 anni fa  Si diffuse presso le antiche civiltà del medio Oriente e in Egitto dove divenne bevanda nazionale  L’utilizzo del luppolo per amaricare la birra, però, risale al Medioevo
  • 7. «MONUMENTO BLU» ( 3.700 a.C) La prima traccia inconfutabile dell'esistenza della birra ci viene da una tavoletta di argilla dell'epoca predinastica sumera (circa 3.700 a.C.), il celebre "monumento blu" che descrive i doni propiziatori offerti alla dea Nin-Harra: capretti, miele e birra. Dai caratteri cuneiformi dei sumeri sappiamo inoltre che le "case della birra" sono tenute da donne, che la birra d'orzo è chiamata sikaru (pane liquido) mentre quella di farro è detta kurunnu e che altri tipi vengono ottenuti mescolando in proporzioni diverse le prime due
  • 8.  108: Se una taverniera tenutaria di una taverna non accetta frumento secondo il peso lordo per il pagamento della birra, ma prende denaro, o se ricevendo il frumento, annacqua la birra, sia condannata e gettata nell’acqua.  109: Qualora cospiratori s’incontrino nella casa di una taverniera tenutaria di taverna, e questi cospiratori non sono catturati e consegnati alla corte, la taverniera tenutaria di taverna sia messa a morte.  110: Qualora una sacerdotessa apra una taverna, o entri in una taverna per bere, questa donna sia arsa viva.  111: Qualora una tenutaria di locanda serva a credito 60 Ka (unita di misura non conosciuta) di birra, ella riceva 50 ka di frumento al tempo del raccolto. NELLA LEGGE
  • 9. LA BIRRA… AI GIORNI NOSTRI|!
  • 10. LA BIRRAARTIGIANALE CON IL TERMINE “BIRRAARTIGIANALE” SI INTENDE UNA BIRRA, PRODOTTA CON MALTO D’ORZO, LUPPOLO, ACQUA E LIEVITO E CHE NON SUBISCE UN TRATTAMENTO DI MICROFILTRAZIONE E PASTORIZZAZIONE, A DIFFERENZA DELLE PRODUZIONI SU LARGA SCALA INDUSTRIALE.I PRODUTTORI DI TALE PRODOTTO SONO TIPICAMENTE PICCOLE IMPRESE ARTIGIANE, I MICROBIRRIFICI, CON DISTRIBUZIONE PREVALENTEMENTE LOCALE IN RISTORANTI E BIRRERIE, O DIRETTAMENTE IN UN LOCALE, ANNESSO ALL'IMPIANTO DI PRODUZIONE, NEL QUAL CASO SI PARLADI BREWPUB.
  • 12. ALIMENTAZIONE IN AFRICA In Africa, riso, grano, mais bianco e alcuni cereali (miglio) rappresentano la base in tutti i piatti dei diversi Stati africani. Il resto dell’alimentazione è costituita da carne (vacca, zebù, pecora, cammello, capra, pollo, faraona), pesce, latte. Il riso jollof Conosciuto anche come benachin o come il nome inglese di jollof rice, è una popolare ricetta di tutta l’Africa settentrionale. La sua origine verrebbe dal gruppo etnico wolof, presente in Senegal e Gambia. Ma anche paesi come la Nigeria e il Ghana ne contendono la paternità. I principali ingredienti sono: riso africano o basmati, pomodoro, concentrato di pomodoro, cipolla, peperoni rossi, aglio, erbe aromatiche ( timo e altre locali) e varie spezie (noce moscata, zenzero). Proprio le spezie determinano il colore finale del piatto, tipicamente molto vicino all’arancione, inoltre vengono aggiunte molte verdure. Carne Lo zighinì è un piatto tipico della cucina africana, in particolare: Eritrea, Somalia ed Etiopia, composto da pane, con sopra spezzatino di manzo, purè di legumi, verdure.
  • 13. La dieta tradizionale asiatica non è una vera e propria dieta, intesa come programma alimentare dettagliato per dimagrire, ma è una sorta di "dieta mediterranea" d'oriente. Una dieta, cioè, che prende come modello l'alimentazione tradizionale delle popolazioni orientali, giustificando tale scelta con il fatto che la popolazione nei paesi asiatici tende ad avere tassi più bassi di cancro, malattie cardiache, e un più basso tasso di obesità rispetto agli americani e anche agli europei. Alcuni ricercatori pensano che questo vantaggio sia causato dalla dieta tradizionale dei paesi orientali, povera di grassi e ricca di verdure, riso, frutta fresca, e che prevede il consumo di poca carne rossa. L’ALIMENTAZIONE ASIATICA
  • 14. LA PIRAMIDE ALIMENTARE La piramide alimentare asiatica prevede il consumo quotidiano di riso, pasta, pane, miglio, mais e altri cereali integrali; frutta, verdura, legumi, semi oleosi e frutta secca; più in alto vengono le fonti proteiche magre come pollo e uova; una volta a settimana si possono consumare dolci; e addirittura solo una volta al mese la carne rossa. La piramide prevede anche sei bicchieri di acqua o di tè al giorno; sake, vino e birra possono essere consumati con moderazione. Lo stile dell’alimentazione in Asia è caratterizzato da ragioni sociali ed economiche, piuttosto che dietetichealimentazione in Asia. Si può ben dire che una alimentazione così distribuita dipenda più dalla povertà che da studi sull’alimentazione particolari o restrittivi. A confronto con la nostra alimentazione, quella asiatica presenta delle criticità, come il bassissimo consumo di carni rosse. Per la cultura occidentale questo è a dir poco improponibile, visto che comunque una buona parte delle nostre tradizioni si basa anche sul consumo di questa.
  • 15. Gli ingredienti comuni a molte culture nelle regioni orientali e sud- orientali del continente includono riso, zenzero, aglio, semi di sesamo, peperoncini rossi, cipolle essiccate, soia e tofu. Frittura al salto, vapore, e frittura profonda sono i metodi di cottura più comuni. Sebbene il riso sia comune alla maggior parte delle cucine asiatiche, nelle varie regioni sono diffuse varietà diverse. Il riso Basmati è popolare nel subcontinente, il riso Jasmine si trova spesso in tutto il Sud-est, mentre il riso a chicco lungo è popolare in Cina e quello a chicco corto in Giappone e Corea. Il curry è un piatto comune in Asia meridionale, occidentale e sud-orientale, tuttavia non è così comune nelle cucine est-asiatiche. I piatti al curry con origini in India e altri paesi sud- asiatici hanno di solito una base di yogurt, mentre i curry sud-orientali e orientali usano generalmente il latte di cocco come loro fondamento
  • 16. Sulla gastronomia e l'arte dello star a tavola, la Francia è in vantaggio! Dai piatti gustosi cucinati con amore accanto al fuoco con i nostri antenati, alle migliori ricette dei bistrot, passando per la cucina dei più grandi chef, la cucina francese ha infatti acquisito una grande fama ben aldilà delle sue frontiere. Le Abitudine Alimentari Francesi Che sia un piatto minuziosamente preparato dalla mamma o con i nostri amici, l'ora del pranzo rimane un momento privilegiato e di condivisione per i Francesi. Per colazione, i Francesi prendono il caffé, té, cioccolata calda o un succo di frutta. Lo accompagnano generalmente con pane e burro, croissant o brioche alla marmellata do ogni genere. A pranzo, il pasto tipico si compone di un'entrata, piatto principale, un formaggio e/o un dessert. Quando sono a lavoro, la maggior parte dei Francesi mangiano alla mensa della loro azienda o prendono un'insalata, un semplice panino o un piatto caldo da asporto. All'ora della merenda, i bambini adorano sgranocchiare un pain au chocolat o dei biscotti accompagnati da succo di frutta. I Francesi cenano verso le 20:00 davanti al telegiornale con una zuppa in inverno o un piccolo antipasto in estate, seguito da un piatto principale, un piccolo pezzetto di formaggio.
  • 17. Cosa mangiano gli adolescenti in Italia? è emerso che l’alimento immancabile sulle tavole è la pasta, consumata quotidianamente dal 74,4% degli intervistati. Indietro, invece, rimangono frutta (58%), verdura (52,9%) e carne (50,3%). L’altro aspetto che preoccupa riguarda invece il consumo di merendine e snack dolci e salati: più dell’80% degli adolescenti coinvolti ha ammesso di consumare questi prodotti, preferendoli a una merenda pomeridiana (o in orario scolastico) più equilibrata. “Come spuntino i miei pazienti adolescenti mi parlano quasi tutti di snack comprati alle macchinette, oppure merendine confezionate o a base di cioccolato”, conferma la dottoressa, ribadendo quanto questa abitudine sia dannosa per i ragazzi, soprattutto se sommata a quella di saltare la colazione. A Milano la cena è il pasto principale per ben il 62% degli adolescenti e anche la dottoressa conferma questa tendenza, affermando che “la cena diventa il momento in cui tutta la famiglia si riunisce. “in fase di sviluppo il corpo umano riesce a compensare per un po’ le abitudini sbagliate, ma alla lunga si può arrivare a sovrappeso ed obesità e ad avere problemi nella gestione del rapporto col cibo”. Sono diverse, infatti, le malattie a cui si rischia di esporsi.
  • 18. CARENZE DELLA DIETA ALIMENTARE Il termine “vegano” indica una persona che ha deciso in modo consapevole di eliminare dalla propria alimentazione quotidiana tutti gli alimenti di origine animale. Un vegano non mangia carne, latte e derivati, miele. Le principali carenze nutrizionali nella dieta vegana sono quelle di proteine, zinco, calcio, ferro, vitamina D, omega 3, iodio, taurina e vitamina B12. Le persone che non includono nella loro dieta pesce, uova possono avere carenza di omega 3. Il ferro è necessario per la crescita, lo sviluppo e il funzionamento cellulare. Il calcio è necessario per il sistema scheletrico, muscoli e sistema nervoso Senza le proteine posso verificarsi una serie di sintomi di carenze di edemi, perdita di peso, debolezza, insonnia, mal di testa e pallore. Il fabbisogno giornaliero di proteine per chi segue una dieta vegana si aggira intorno ai 0,36 – 0,8 per chilo corporeo
  • 19. COSA MANGIAMO? Il cibo costituisce il nostro sostentamento, è vita. Grazie alle energie e ai diversi principi nutritivi che il nostro corpo assume attraverso gli alimenti possiamo svolgere tutte le azioni della nostra giornata. Questo fatto è ancora più importante per noi ragazzi, specie durante le fasi più delicate della nostra crescita, dove il nostro sviluppo deve essere accompagnato da una nutrizione apposita. Bisogna quindi sapere in cosa si differenzia un’alimentazione equilibrata da una non equilibrata. Un’alimentazione scorretta, nel mondo dei giovani, spesso è legata al tipo e alla qualità del cibo che mangiamo. Alcuni non hanno tempo di cucinare, altri non ne sono capaci, altri ancora sono costretti a mangiare fuori per cause di forza maggiore e finiscono puntualmente nei fast food.
  • 20. DI COSA È FATTO IL NOSTRO CIBO? Oggi vi illustreremo di cosa è composto il cibo di cui ci nutriamo ogni di giorno:
  • 21. GLUCIDI COSA SONO? I glucidi, chiamati anche (impropriamente) carboidrati, sono sostanze chimiche composte da carbonio, idrogeno e ossigeno e possono essere definiti come derivati aldeidici e chetonici di alcoli polivalenti. FUNZIONALITÀ I glucidi (carboidrati) presentano una duplice funzione, plastica ed energetica: plastica, in quanto entrano nella costituzione di strutture essenziali per gli organismi viventi, energetica, in quanto forniscono all'organismo energia per le prestazioni funzionali. FABBISOGNO Poiché l'organismo ha la capacità di sintetizzare i glucidi da altri nutrienti, i carboidrati non possono essere considerati propriamente nutrienti essenziali; esiste tuttavia la necessità di mantenere il livello di glicemia entro un intervallo di valori adeguato al fabbisogno del sistema nervoso centrale e degli eritrociti (globuli rossi). L'assunzione complessiva raccomandata di carboidrati è intorno al 55-60% dell'energia totale. Il consumo di zuccheri semplici non dovrebbe tuttavia superare il 10-12% delle calorie totali. Gli alimenti contenenti carboidrati complessi, invece, oltre a fornire energia a più lento rilascio, rispetto a quelli semplici, apportano anche altri nutrienti fondamentali all'equilibrio generale della dieta.
  • 22. LE PROTEINE Le proteine o protidi (dal greco protos, "primario") rappresentano un ampio gruppo di composti organici formati da sequenze di aminoacidi legate tra loro attraverso legami peptidici. Possiamo immaginare gli aminoacidi come i mattoni per la costruzione delle proteine ed i legami peptidici come il collante che li tiene uniti tra loro. Le proteine esprimono la maggior parte dell'informazione genetica: In base alla loro funzione possono essere distinte in: enzimi, proteine di trasporto, contrattili, strutturali, di difesa e regolatrici Le proteine sono soggette ad un continuo processo di demolizione e sintesi - il cosiddetto turnover proteico - attraverso il quale l'organismo è in grado di rinnovare continuamente le proteine logorate sostituendole con nuovo materiale proteico. Inoltre questo processo permette all'organismo di rimpiazzare gli aminoacidi utilizzati a scopo energetico e di depositarne eventualmente di nuovi per rinforzare determinati tessuti (ad esempio in seguito ad esercizio fisico). La quota di aminoacidi che quotidianamente vengono degradati si attesta mediamente intorno ai 30-40 g/die.
  • 23. GRASSI O LIPIDI I lipidi (dal greco λίπος, lìpos, «grasso») o grassi, sono composti organici largamente diffusi in natura, e rappresentano una delle quattro principali classi di composti organici di interesse biologico, insieme a glucidi, proteine e sali minerali . I lipidi vengono identificati sulla base delle loro proprietà comuni di solubilità: non sono solubili in acqua (definiti per questo idrofobici), mentre sono solubili in solventi organici come etere dietilico o acetone, alcoli e idrocarburi. L'insolubilità in acqua è la proprietà analitica che viene usata come base per la separazione dai carboidrati e dalle proteine. Dal punto di vista strutturale, i lipidi sono costituiti prevalentemente da atomi di carbonio e di idrogeno uniti tra loro con legami covalenti scarsamente polari (caratteristica che conferisce il comportamento idrofobico) e disposti simmetricamente. Tuttavia, alcuni lipidi presentano, in una regione ristretta della loro molecola, gruppi polari (ad esempio fosfolipidi). I lipidi polari presentano caratteristiche fisico- chimiche peculiari rispetto ai lipidi neutri (apolari). In particolare, i lipidi polari mostrano caratteristiche anfipatiche (solubilità sia in acqua che in solventi apolari) o addirittura risultano talora insolubili in solventi organici e solubili in acqua.
  • 25. OBJECTIVES  Differentiate between healthy and unhealthy foods.  Explain what makes food nutritious/healthy
  • 26. HEALTHY FOOD The key to a healthy diet is to eat the right amount of calories
  • 27.  Eggs  Fruits  Vegetables  Nuts and seeds  Garlic  Spinach  Salmon and tuna  Brown rice and quinoa THERE ARE 8 HEALTHY FOODS
  • 28. UNHEALTHY FOOD Most of the times, you are told about the unhealthy foods, that unlike healthy foods, are harmful to our body. Keeping this point of view in mind, we are highlighting 8 unhealthy foods that could hurt to your body.
  • 29. THERE ARE 8 UNHEALTHY FOODS  Sugary drinks  Fast Foods  Bacon and sausages  Deep fried foods  Butter  Sweets  Burgers  White bread
  • 30.
  • 31. CHE COSA SONO I DISTURBI ALIMENTARI I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (DCA) SONO DISTURBI PSICHICI CHE HANNO IL LORO ESORDIO PRINCIPALMENTE NELL’ETÀ ADOLESCENZIALE E UN TARGET NELLA MAGGIOR PARTE FEMMINILE, ANCHE SE NON SONO ESCLUSI CASI DI PAZIENTI MASCHI.
  • 32. BULIMIA NERVOSA È un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato da ricorrenti abbuffate (ingestione di grandi quantità di cibo) e da condotte di eliminazione/compenso (frequentemente il vomito autoindotto). Spesso il comportamento bulimico nasce da una forte attenzione posta dalla persona al proprio peso e alle proprie forme corporee, che cerca di controllare attraverso comportamenti di restrizione alimentare o di digiuno simili a quelli descritti per l’Anoressia Nervosa
  • 33. ANORESSIA NERVOSA La Bulimia Nervosa è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato da ricorrenti abbuffate (ingestione di grandi quantità di cibo) e da condotte di eliminazione/compenso (frequentemente il vomito autoindotto). Spesso il comportamento bulimico nasce da una forte attenzione posta dalla persona al proprio peso e alle proprie forme corporee, che cerca di controllare attraverso comportamenti di restrizione alimentare o di digiuno simili a quelli descritti per l’Anoressia Nervosa.
  • 38. EBRAISMO Gli ebrei non possono mangiare carni di animali con lo zoccolo spezzato, ad esempio cavalli e suini. Non possono mangiare i insetti né rettili e per quanto riguarda il pesce è vietato mangiare molluschi e crostacei
  • 39. CRISTIANESIMO Il Cristianesimo non prevede limitazioni alimentari. L'unico divieto è quello relativo al consumo di carne e insaccati nei venerdì di Quaresima, il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo.
  • 40. ISLAM Pensando al cibo proibito (haram in arabo) nella religione musulmana ci viene subito in mente il maiale, un animale onnivoro che si nutre anche di carcasse e cibi ormai guasti e quindi possibile foriero di malattie.
  • 41. INDUISMO In India è proibito il consumo della carne di Vacca, a causa di un'antica leggenda che narra di un sovrano. Egli pur di non fare morire di fame la sua popolazione, si trasformò in mucca per sfamare con il suo latte i suoi abitanti. Da quel giorno la mucca non venne più mangiata ma munta