2. Le divinità egizie
Il popolo egizio anticamente era politeista e credeva in molte
divinità zoomorfe cioè di dei con parti di animali i principali
sono:
• Aker - Un dio della terra e dell'orizzonte.
• Ammut Una mostruosa creatura che divorava le anime dei
condannati alla dannazione
• Am-eh - Un pericoloso dio degl'inferi
• Anubi - Il dio dell'imbalsamazione e protettore dei morti
• Api - Un toro vivo sacro adorato come un dio a Memphis per
la sua forza
• Aton - Divinità del disco solare e dei raggi del sole che
divenne il fulcro della monolatria o sistema di credenze
monoteista (detto Atonismo) nel regno di Akhenaton
3. Le divinità egizie
Horus - Un dio maggiore, di solito indicato come un falco o
come un bambino umano, legato con il cielo, il sole, la
regalità, la protezione e la guarigione. Spesso è stato detto
essere il figlio di Osiride e Iside.
Kherty o "Aken il traghettatore" - Un dio degli inferi, di
solito raffigurato come un ariete
Osiride - Un dio della morte e risurrezione che governa il
mondo sotterraneo e vivifica la vegetazione, lo stesso Ra e
le anime defunte
Seth - Un dio ambiguo, caratterizzato dalla violenza, dal
Caos e la forza, collegato con il deserto e le tempeste.
Assassino mitologico del fratello Osiride e nemico del
nipote Horus, ma anche un sostenitore del Faraone. Divinità
della guerra e patrono delle armi, è il padre di Anubi
. Thot - Una divinità lunare, ed un dio della scrittura e del
lavoro dello scriba; divinità protettrice di Ermopoli. Signore
della geometria, della sapienza in senso lato, della
4. Le innovazioni dell’antico Egitto
Gli egizi furono i primi a coltivare l’interesse per le innovazioni scientifiche per le loro
tecniche idrauliche furono infatti i primi a controllare le acque del Nilo in modo di
garantire non solo l’acqua per le coltivazioni ma anche acqua per la città costruendo
canali.
Per fare ciò gli egizi avevano bisogno di fare calcoli al fine di progettare costruzioni e
così per necessita comparvero le prime forme di aritmetica e geometria.
Grazie agli egizi abbiamo altre invenzioni che sono utili ancora oggi: il metro( che
anticamente aveva la misura dell’avambraccio del faraone), l’astronomia, il calendario
solare e l’ingenieria solare.
Infine c’è la più grande costruzione che è la piramide che è la tomba riservata ai faraoni.
5. I culti religiosi
Gli egizi credevano che dopo la morte c’era una vita ultra terrena per questo loro
conservavano il corpo dei defunti al fine di aspettare il loro risveglio.
Per questo fu inventato il metodo della mummificazione che comprendeva
l’asporto delle viscere che poi venivano messe nelle anfore al fine di conservare
gli organi del defunto; poi il corpo veniva messo nei Sali per eliminare ogni forma
d’acqua e poi veniva immerso il corpo negli olii per farlo odorare infine veniva
avvolto nelle bende e poi messo nel sarcofago e infine veniva posto nella
piramide.
Dopo che l’uomo era morto si credeva che l’anima venisse portata da Anubi al
cospetto di Osiride che lo giudicava e per giudicare una persona il cuore del
defunto veniva pesato su una bilancia (simbolo di giustizia) e nell’altro piatto
della bilanci veniva posta una piuma se il cuore della persona giudicata pesava
più della piuma allora il cuore era impuro mentre se la piuma pesava più del
cuore allora il cuore era puro.
6.
7. La creazione del mondo secondo il
popolo egizio
Il libro dei morti descrive come il mondo fu creato da Atum, il dio di Heliopolis (centro del
culto solare).
All’inizio, il mondo era una distesa infinita di acque tenebrose e senza direzione, il Nun.
Atum-ra (il sole) si creò lui stesso a partire da Nun con uno sforzo di volontà (o, secondo
altre versioni, pronunciando il proprio nome)
" Io ero nel Nun, solitario ed inerte. Io non trovavo un luogo in cui potessi stare in piedi,
non trovavo un luogo in cui potessi sedermi. ". Secondo i testi delle Piramidi, il dio
creatore emerse dalle tenebre caotiche del Nun sotto forma di uccello mitico (simile alla
fenice) e volò sino ad Heliopolis, dove all’alba si posò su un obelisco che rappresentava un
raggio di sole. Dopo essersi costruito un nido con spezie ed erbe aromatiche, fu
consumato dal fuoco e ritornò miracolosamente alla vita. In un tempo che gli Egiziani
chiamano Zep Tepi (il primo tempo) Atum creò due discendenti divini: Shu (dio dell'aria) e
Tefnut, dea dell'umidità. I due nuovi dei si accoppiarono e così nacquero Geb (dio della
terra) e Nut (dea del cielo) che a loro volta furono sposi. Dice il mito che Geb e Nut,
8. La creazione del mondo secondo il
popolo egizio
E’ con questa separazione che il caos fu definitivamente sconfitto e
Geb, tentando di raggiungere la sposa, si innalzò a formare le
montagne. Nut, il cui nome significa appunto "cielo stellato", forma col
suo corpo un semicerchio che rappresenta la volta celeste, mentre i
suoi arti sono i quattro pilastri su cui il cielo appoggia. Tutte le mattine
essa partorisce il sole, e tutte le sere lo ingoia. E così anche ingoia ogni
mattino le stelle. Geb, che porta la corona del Basso Egitto o quella
dell'Alto Egitto è sdraiato, appoggiato ad un gomito, con un ginocchio
piegato e con un braccio nell'aria. La posizione distesa di Geb
simboleggia le valli, le colline e la terra, chiamata comunemente la
"Casa di Geb". La sua immagine spesso è dipinta di colore verde che
rappresenta il colore della vita e della vegetazione del Nilo; la sua risata
è considerata la fonte dei terremoti.
Nonostante la divisione, Nut e Geb hanno quattro figli, che sono
9. Le caste dell’antico Egitto
La popolazione egiziana era divisa in caste. Una casta era una classe sociale, cioè un
gruppo di persone che svolgeva la stessa attività e che occupava lo stesso posto nella
società. Le caste erano chiuse: da una casta non si poteva né entrare, né uscire. Chi
nasceva in una di esse doveva restarvi fino alla morte. Si è soliti dire che l'organizzazione
sociale dell'antico Egitto era di tipo piramidale perché possiamo immaginare la società
egizia come una piramide. Al vertice di questa piramide c'era il faraone, a seguire vi erano
le classi sociali più privilegiate e meno numerose e sempre più in basso nella piramide. vi
erano le classi inferiori più numerose. A capo di tutta l'organizzazione sociale c'era il
faraone che disponeva di un potere assoluto ed era considerato figlio degli dei e dio egli
stesso. Subito dopo il faraone, nella piramide sociale, c'erano alcune classi privilegiate
rappresentate dai sacerdoti, dai nobili e dai guerrieri. Essi erano poco numerosi,
occupavano le posizioni più importanti dello Stato, non pagavano le tasse e vivevano di
ricchezza. I sacerdoti godevano di grande prestigio e rispetto. Essi non si limitavano ad
occuparsi del culto, ma erano anche i consiglieri del re ed amministravano la giustizia. Essi
erano i soli che si dedicavano alla studio: le più importanti scoperte astronomiche e
10. Le caste dell’antico Egitto
I nobili erano soprattutto generali dell'esercito e ricoprivano le cariche più
importanti dello Stato. Gli ufficiali inferiori appartenevano alla casta dei guerrieri. Gli
scribi rappresentavano una casta intermedia tra quelle privilegiate e le caste
inferiori. Essi erano funzionari del re. Il loro compito era quello di registrare le
entrate e le uscite dello Stato e di riscuotere le tasse. Erano i soli a saper leggere e
scrivere per questa ragione godevano di rispetto e stima. Inizialmente gli scribi
provenivano dalla casta dei nobili. Successivamente essi potevano venire anche
dalle caste inferiori. Le classi inferiori erano costituite da medici, mercanti, artigiani,
operai e contadini. Costoro erano esclusi da ogni partecipazione al governo e
pagavano delle tasse molto elevate. A loro poteva essere chiesto di effettuare
gratuitamente di lavoro per le opere di canalizzazione. Essi era uomini liberi. In
fondo alla piramide sociale c'erano gli schiavi. Erano per lo più stranieri fatti
prigionieri durante le guerre. Vivevano in condizioni molto misere e venivano
trattati con estrema durezza. A volte venivano privati della lingua perché non si
lamentassero o accecati per obbedire senza poter reagire agli ordini. Erano
sottoposti a lavori massacranti come il trasporto di grossi blocchi di granito per la