Alimentazione nel ciclista prevenire il doping con la corretta alimentazione
1. Alimentazione nel ciclista di alto livello
Dott Giovanni Posabella
Medico Chirurgo
Specialista in Medicina dello Sport
2. Ciclismo fuoristrada
- Cross Country
- Marathon
- Down Hill
- Dual
- BMX
- Trial
- Ciclocross
Ciclismo su pista
Velocità
Km da fermo
Keirin
Americana
Inseguimento
Corsa a punti
Ciclismo su strada
Corse in linea
- Circuito
- Granfondo
• Cronometro
09/03/2017
3. Valutazione dello stato nutrizionale
Analisi quali-quantitativa delle abitudini alimentari
Analisi del comportamento alimentare e valutazione
degli stati emotivi e della personalità dell’atleta
Analisi ematochimiche
Individuare eventuali allergie alimentari
Individuare intolleranze alimentari
Valutazione della composizione corporea
09/03/2017
Dott. Posabella
5. Esami ematici controllo
Glicemia basale
Colesterolemia totale e frazionata
Elettroforesi sieroproteica
Sodio, potassio, cloro, calcio, fosforo, zinco e magnesio
Funzionalità tiroidea fT3, fT4 e TSH
GOT, GPT, LDH, GT, CPK, bilirubinemia, amilasi
Azotemia e creatininemia
Stato ossidativo e riserva antiossidante
Aminoacidogramma su plasma o su urina
Acidi grassi essenziali e non
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6. Antropometria
Valutazione della composizione corporea
Esiste una stretta relazione tra composizione corporea e attività fisica,
soggetti che praticano un’intensa attività sportiva presentano un minore
contenuto di grasso corporeo ed una più sviluppata massa muscolare.
La massa grassa comprende tutta la componente adiposa, sottocutanea e
viscerale, mentre la massa magra è costituita dalla parte scheletrica,
muscolare e dagli organi interni del corpo umano.
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8. Alimentazione per gli atleti
• “Una dieta appropriata e ben bilanciata, è una
componente essenziale di qualsiasi programma
sportivo o di fitness”
– Un range ideale dovrebbe essere 50%-60%
carboidrati, 20%-30% grassi, and 15%-20% proteine
nella dieta giornaliera.
– L’energia necessaria per chi svolge intensa attività
fisica varia da 3000 a 6000 calorie al giorno.
• Una dieta scarsa in carboidrati prima dell’attività fisica
può causare stanchezza.
• In vista di un evento sportivo è bene mangiare 3-4 ore
prima
• Prima di un evento sportivo è bene limitare proteine e
grassi per le difficoltà di digestione che possono
influenzare la performance.
9.
10. Regime dissociato scandinavo di
supercompensazione glucidica
Distanza dalla gara
(giorni)
Razione alimentare in % Esercizio fisico
-6 R.P. 35% R.L. 55% R.G.
10%
1 h AL 70-80% DEL VO2
max
-5 -4 R.P. 35% R.L. 55% R.G.
10%
1 h AL 60-70% DEL VO2
max
-3 -2 -1 R.P. 12% R.L. 8% R.G.
80%
1/2-3/4 h AL 40%
DEL VO2 max
11. Fase I o dello svuotamento delle riserve di glicogeno
Il 6°, 5° e 4° giorno prima della competizione,
l’atleta viene sottoposto ad un allenamento intenso
con impegno massimale dei muscoli che saranno
impiegati nella gara, contemporaneamente gli viene
somministrata una razione normocalorica,
iperproteica ed iperlipidica.
Fase II o dell’arricchimento delle riserve di
glicogeno
Negli ultimi tre giorni prima della gara il lavoro
muscolare si riduce al solo riscaldamento prolungato
e nello stesso periodo l’atleta è sottoposto ad una
razione alimentare normocalorica ma iperglucidica,
l’assunzione dei glucidi sarà continuata anche in
gara se la stessa è di notevole durata.
12. REGIME ALIMENTARE CONCENTRAZIONE DEL
GLICOGENO MUSCOLARE
(g % di muscolo)
DURATA MAX DEL
LAVORO (AL 75%
DEL VO2 max)
Equilibrato g 1,75 113 min.
Iperproteico, Iperlipidico,
ipoglucidico
(R.P. 35, R.L. 55, R.G. 10) per 3
giorni.
g 0,69 59 min.
Iperglucidico, ipo-normoproteico,
ipolipidico (R.P. 12, R.L. 8, R.G. 80)
per tre giorni successivi il regime
precedente.
g 3,70 190 min.
Iperglucidico,
normoproteico,ipolipidico
(R.P. 15, R.L. 70, R.G. 70), non
preceduto dal regime iperproteico,
iperlipidico, ipoglucidico.
g 2,51 166 min.
EFFETTI DEL RDS SULLA CONCENTRAZIONE MUSCOLARE DI
GLICOGENO
13. Nella metodica di Hultman, ottenuta la deplezione
del glicogeno dopo un lavoro prolungato ed
esaustivo, l'atleta rimane inattivo nei sei giorni che
precedono una gara.
Nello stesso tempo l'apporto glucidico copre solo il
10% della razione alimentare nei giorni 6, 5, 4
precedenti la gara; mentre raggiungono il 90% nei
tre giorni precedenti l'impegno agonistico.
Al termine di tale trattamento la concentrazione
del glicogeno raggiunge 2,2 g/100g di muscolo.
14. Anche la metodica di Sherman si realizza nei sei giorni
precedenti la gara.
Dal sesto al secondo giorno precedenti la gara, gli atleti
lavorano con un carico pari al 73% del VO2 max per
tempi variabili da 90 min. (sesto giorno), a 40 min.
(quinto e quarto giorno), a 20 min. (terzo e secondo
giorno); nel giorno precedente la gara è previsto riposo
assoluto.
La razione glucidica è pari al 50% della razione
alimentare nei giorni 6, 5, 4 e al 70% nei giorni 3, 2, 1
precedenti la gara.
La concentrazione di glicogeno muscolare che si ottiene
con la metodica di Sherman è pari a 2,05 g/100g di
muscolo. (Sherman W. M 1984).
15. Da un punto di vista pratico questi schemi risultano
usualmente poco graditi agli atleti poiche' tendono
anche ad alterare il peso dell'atleta con una
diminuzione (non dimagramento) nella fase induttiva di
deplezione del glicogeno, cui segue nella fase di
replezione, un aumento ponderale che, comunque
indesiderato in molte attivita' sportive, lo e' in assoluto
nelle attivita' di endourance tanto piu' in quanto viene a
coincidere con l'immediato periodo precompetitivo.
Va sottolineato come questa variazione ponderale che si
sviluppa nell'arco di circa una settimana, possa avere un
riscontro negativo anche sul piano psicologico quando
l'atleta seppur avvertito puo' sentirsi in qualche modo
tradito e alienato dal suo corpo.