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Attività Fisica e Diabete
Anna Vittoria Ciardullo
Responsabile Diabetologia provinciale
Azienda USL di Modena
Attività Fisica
Nella gestione del diabete, oltre ad un’alimentazione sana, è
fondamentale un esercizio fisico adeguato.
L’esercizio aerobico regolare migliora il compenso glicemico nel
diabete e riduce il rischio di complicanze della patologia a lungo
termine.
Attività Fisica
L’aumento dell’incidenza del diabete di Tipo 2, non -insulino dipendenti, tra
le popolazioni occidentali è associato alla diminuzione di attività fisica, con
conseguente incremento della prevalenza dell’obesità
L’attività fisica regolare è un'importante fattore nel migliorare la
performance cardio-respiratoria, il sangue che arriva ai muscoli e
l’ossigenazione di organi e tessuti corporei.
Nei diabetici tipo 1 o insulino-dipendenti, l’esercizio fisico è stato per anni
ritenuto un importante presidio terapeutico in quanto esercita un’azione di
potenziamento dell’insulina sulla riduzione della glicemia.
Attività Fisica
Le modificazioni determinate dall’attività sportiva dipendono
dall’equilibrio glicemico immediato, ma anche dall’intervallo tra
l’ultima assunzione di cibo e l’inizio dell’esercizio.
L’esercizio fisico provoca un aumento della sensibilità all’insulina il
cui effetto permane: una partita di tennis all’inizio del pomeriggio può
causare un’ipoglicemia non solo il pomeriggio, ma anche la sera.
Per questo motivo spesso i pazienti incontrano grandi difficoltà a
effettuare l’attività fisica senza importanti escursioni glicemiche.
Attività Fisica
Nei soggetti non diabetici i muscoli in esercizio possono aumentare notevolmente
l’estrazione del glucosio a scopo energetico senza che si verifichi ipoglicemia, poiché viene
ridotta la secrezione insulinica e aumenta quella degli ormoni della controregolazione
(cortisolo, catecolamine, ormone della crescita) : ne deriva una maggiore produzione
epatica del glucosio che bilancia perfettamente il suo incrementato utilizzo.
Il soggetto diabetico insulino-dipendente, invece, riceve l’insulina dall’esterno.
Pertanto i suoi valori glicemici sono modificati dall’esercizio a seconda dello stato di
insulinizzazione:
- se l’insulina è molto carente, l’incremento degli ormoni della controregolazione favorisce la
comparsa di iperglicemia con chetoacidosi;
- se, come molto più frequentemente accade, il paziente è normoinsulinizzato, può trovarsi
in una condizione di iperinsulinemia relativa, non potendo fisiologicamente ridurre le
concentrazioni insulinemiche con conseguente comparsa di ipoglicemia.
Attività Fisica
Se l’esercizio ha, nella maggior parte dei casi, un effetto
ipoglicemizzante, esso può anche essere all’origine di un effetto
paradosso iperglicemizzante.
Infatti, in caso di carenza di insulina con squilibrio glicemico e
chetonuria, durante un esercizio, la secrezione degli ormoni della
controregolazione (cortisolo, catecolamine, ormone della crescita) sarà
aumentata, favorendo così l’iperglicemia e l’aumento della lipolisi e quindi
la chetogenesi.
Anche un esercizio non particolarmente intenso può pertanto provocare
un’iperglicemia.
Attività Fisica: raccomandazioni
È importante che il diabetico che voglia svolgere attività fisica sia a livello
dilettantistico sia a livello agonistico tenga presente alcuni punti:
1. prima di ogni esercizio fisico è essenziale eseguire il monitoraggio
della glicemia.
I livelli glicemici del diabetico sono spesso più difficili da tenere sotto
controllo quando si compie attività fisica.
In relazione all’ora del giorno in cui si pratica sport, si possono verificare vari
cambiamenti dei livelli glicemici; per esempio, l’esecuzione dell’attività nel
tardo pomeriggio può provocare una maggiore caduta dei livelli glicemici
rispetto a quando la stessa attività viene eseguita prima o dopo la colazione;
È importante che il diabetico che voglia svolgere attività fisica sia a
livello dilettantistico sia a livello agonistico tenga presente alcuni punti:
1. prima di ogni esercizio fisico è essenziale eseguire il
monitoraggio della glicemia.
2. quando possibile si dovrebbe programmare l’esercizio fisico per
migliorare l’iperglicemia post-prandiale; essa dovrebbe quindi
essere attuata, teoricamente, da 1 a 3 ore dopo il pasto, quando la
glicemia iniziale supera i 100 mg/dl; il momento più favorevole può
essere quello che segue la colazione poiché i livelli glicemici, in
questo arco di tempo, tendono ad essere più elevati;
Attività Fisica: raccomandazioni
È importante che il diabetico che voglia svolgere attività fisica sia a
livello dilettantistico sia a livello agonistico tenga presente alcuni punti:
1. prima di ogni esercizio fisico è essenziale eseguire il
monitoraggio della glicemia
2. quando possibile si dovrebbe programmare l’esercizio fisico per
migliorare l’iperglicemia post-prandiale (dopo 1-3 ore)
3. non si deve mai iniziare un esercizio fisico o un’attività fisica con
livelli glicemici inferiori ad 80 mg/dl, poiché il rischio di ipoglicemia
è molto elevato;
è consigliabile assumere uno spuntino extra prima di mettersi in moto;
Attività Fisica: raccomandazioni
È importante che il diabetico che voglia svolgere attività fisica sia a
livello dilettantistico sia a livello agonistico tenga presente alcuni
punti:
1. prima di ogni esercizio fisico è essenziale eseguire il
monitoraggio della glicemia
2. quando possibile si dovrebbe programmare l’esercizio fisico
per migliorare l’iperglicemia post-prandiale (dopo 1-3 ore)
3. non si deve mai iniziare con glicemia <80 mg/dl
4. se la glicemia a digiuno è superiore a 300 mg/dl (o HbA1c
>9%) ed è presente acetone nelle urine è consigliabile migliorare il
controllo metabolico prima di iniziare l’attività fisica;
Attività Fisica: raccomandazioni
È importante che il diabetico che voglia svolgere attività fisica sia a livello dilettantistico
sia a livello agonistico tenga presente alcuni punti:
1. prima di ogni esercizio fisico è essenziale eseguire il monitoraggio della glicemia
2. quando possibile si dovrebbe programmare l’esercizio fisico per migliorare
l’iperglicemia post-prandiale (dopo 1-3 ore)
3. non si deve mai iniziare con glicemia <80 mg/dl
4. se la glicemia a digiuno >300 mg/dl (o HbA1c >9%) migliorare il controllo
metabolico prima di iniziare l’attività fisica
5. prima dell’esercizio, fare l’iniezione in una zona non coinvolta nell’attività fisica
(ad esempio l’addome) al fine di rendere minimo l’effetto dell’esercizio fisico
sull’assorbimento dell’insulina
6. l’assunzione di acqua durante l’esercizio fisico è essenziale; i diabetici in cattivo
controllo metabolico sono particolarmente predisposti alla disidratazione quando
praticano sport.
Attività Fisica: raccomandazioni
Attività Fisica: raccomandazioni
Attività Fisica: raccomandazioni
EQUIVALENZA ENERGETICA TRA
DIVERSI TIPI DI ESERCIZIO
FISICO E ALIMENTI
Attività Fisica (1 ora)
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pallacanestro 600 1 pizza margherita
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Ciclismo da strada 360 1 bignè grande alla crema
Jogging (corsa) 356 1 porzione di patate fritte
Tennis doppio 350 60g cioccolato al latte
nuoto 297 1 gelato di crema
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passeggiata 135 1 yogurt alla frutta
Promozione Palestre etiche Regione E-R (Referente dr. Tripi –
Medicina dello Sport)
Fitwalking con istruttori certificati (infermieri a Modena, Dr.
Bruno e Dr.ssa Ranieri)
Gruppi di cammino (Ass. Star bene insieme per Sassuolo,
A.Di.Ca.)
Promozione attività fisica area Nord: Progetto integrato tra
Diabetologia (dr.ssa Calzolari) – Medicina dello Sport (dr.
Tripi) – Medici di Medicina Generale (dr. N. Borelli)
Ginnastica da ballo di gruppo (Ass. A.Di.Ca.)
Attività Fisica nella rete diabetologica adulti
A tutti i giovani e tra questi ci
sono anche i miei tre figli
Per tutta la vita ho fatto in modo di rimanere il ragazzo che ero, che
amava il calcio e andava a letto stringendo al petto un pallone.
Oggi ho solo qualche capello bianco in più e tante vecchie cicatrici.
Ma i miei sogni sono sempre gli stessi.
Coloro che fanno sforzi continui sono sempre pieni di speranza.
Abbracciate i vostri sogni e inseguiteli.
Gli eroi quotidiani sono quelli che danno sempre il massimo
nella vita.
1. PASSIONE
2. CORAGGIO
3. GIOIA
4. SUCCESSO
5. SACRIFICIO
Ed è proprio questo che auguro a Voi ed anche ai miei figli.
Roberto
A tutti i giovani e tra questi ci
sono anche i miei tre figli
Per vent’anni ho fatto il calciatore.
Questo certamente non mi rende un maestro di vita ma ora mi
piacerebbe occuparmi dei giovani, così preziosi e insostituibili.
So che i giovani non amano i consigli, anch’io ero così. Io però,
senza arroganza, stasera qualche consiglio lo vorrei dare. Vorrei
invitare i giovani a riflettere su queste parole.
La prima è passione.
Non c’è vita senza passione e questa la potete cercare solo dentro
di voi.
Non date retta a chi vi vuole influenzare.
La passione si può anche trasmettere.
Guardatevi dentro e lì la troverete.
A tutti i giovani e tra questi ci
sono anche i miei tre figli
La seconda è gioia
Quello che rende una vita riuscita è gioire di quello che si fa.
Ricordo la gioia nel volto stanco di mio padre e nel sorriso di mia
madre nel metterci tutti e dieci, la sera, intorno ad una tavola
apparecchiata.
E’ proprio dalla gioia che nasce quella sensazione di completezza
di chi sta vivendo pienamente la propria vita.
A tutti i giovani e tra questi ci
sono anche i miei tre figli
La terza è coraggio
E’ fondamentale essere coraggiosi e imparare a vivere credendo in
voi stessi.
Avere problemi o sbagliare è semplicemente una cosa naturale, è
necessario non farsi sconfiggere.
La cosa più importante è sentirsi soddisfatti sapendo di aver dato
tutto, di aver fatto del proprio meglio, a modo vostro e secondo le
vostre capacità.
Guardate al futuro e avanzate.
A tutti i giovani e tra questi ci
sono anche i miei tre figli
La quarta è successo
Se seguite gioia e passione, allora si può parlare anche del
successo, di questa parola che sembra essere rimasta l’unico
valore nella nostra società.
Ma cosa vuol dire avere successo?
Per me vuol dire realizzare nella vita ciò che si è, nel modo
migliore.
E questo vale per il calciatore, il falegname, l’agricoltore o il
fornaio.
A tutti i giovani e tra questi ci
sono anche i miei tre figli
La quinta è sacrificio
Ho subito da giovane incidenti alle ginocchia che mi hanno creato
problemi e dolori per tutta la carriera.
Sono riuscito a convivere e convivo con quei dolori grazie al
sacrificio che, vi assicuro, non è una brutta parola.
Il sacrificio è l’essenza della vita, la porta per capirne il significato.
La giovinezza è il tempo della costruzione, per questo dovete
allenarvi bene adesso.
Da ciò dipenderà il vostro futuro. Per questo gli anni che state
vivendo sono così importanti. Non credete a ciò che arriva senza
sacrificio. Non fidatevi, è un’illusione.
Lo sforzo e il duro lavoro costruiscono un ponte tra i sogni la realtà.
A tutti i giovani e tra questi ci
sono anche i miei tre figli
Per tutta la vita ho fatto in modo di rimanere il ragazzo che ero, che
amava il calcio e andava a letto stringendo al petto un pallone.
Oggi ho solo qualche capello bianco in più e tante vecchie cicatrici.
Ma i miei sogni sono sempre gli stessi.
Coloro che fanno sforzi continui sono sempre pieni di speranza.
Abbracciate i vostri sogni e inseguiteli.
Gli eroi quotidiani sono quelli che danno sempre il massimo
nella vita.
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2. CORAGGIO
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5. SACRIFICIO
Ed è proprio questo che auguro a Voi ed anche ai miei figli.

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Diamo un calcio al Diabete - Modena 4 maggio 2017

  • 1. Attività Fisica e Diabete Anna Vittoria Ciardullo Responsabile Diabetologia provinciale Azienda USL di Modena
  • 2. Attività Fisica Nella gestione del diabete, oltre ad un’alimentazione sana, è fondamentale un esercizio fisico adeguato. L’esercizio aerobico regolare migliora il compenso glicemico nel diabete e riduce il rischio di complicanze della patologia a lungo termine.
  • 3. Attività Fisica L’aumento dell’incidenza del diabete di Tipo 2, non -insulino dipendenti, tra le popolazioni occidentali è associato alla diminuzione di attività fisica, con conseguente incremento della prevalenza dell’obesità L’attività fisica regolare è un'importante fattore nel migliorare la performance cardio-respiratoria, il sangue che arriva ai muscoli e l’ossigenazione di organi e tessuti corporei. Nei diabetici tipo 1 o insulino-dipendenti, l’esercizio fisico è stato per anni ritenuto un importante presidio terapeutico in quanto esercita un’azione di potenziamento dell’insulina sulla riduzione della glicemia.
  • 4. Attività Fisica Le modificazioni determinate dall’attività sportiva dipendono dall’equilibrio glicemico immediato, ma anche dall’intervallo tra l’ultima assunzione di cibo e l’inizio dell’esercizio. L’esercizio fisico provoca un aumento della sensibilità all’insulina il cui effetto permane: una partita di tennis all’inizio del pomeriggio può causare un’ipoglicemia non solo il pomeriggio, ma anche la sera. Per questo motivo spesso i pazienti incontrano grandi difficoltà a effettuare l’attività fisica senza importanti escursioni glicemiche.
  • 5. Attività Fisica Nei soggetti non diabetici i muscoli in esercizio possono aumentare notevolmente l’estrazione del glucosio a scopo energetico senza che si verifichi ipoglicemia, poiché viene ridotta la secrezione insulinica e aumenta quella degli ormoni della controregolazione (cortisolo, catecolamine, ormone della crescita) : ne deriva una maggiore produzione epatica del glucosio che bilancia perfettamente il suo incrementato utilizzo. Il soggetto diabetico insulino-dipendente, invece, riceve l’insulina dall’esterno. Pertanto i suoi valori glicemici sono modificati dall’esercizio a seconda dello stato di insulinizzazione: - se l’insulina è molto carente, l’incremento degli ormoni della controregolazione favorisce la comparsa di iperglicemia con chetoacidosi; - se, come molto più frequentemente accade, il paziente è normoinsulinizzato, può trovarsi in una condizione di iperinsulinemia relativa, non potendo fisiologicamente ridurre le concentrazioni insulinemiche con conseguente comparsa di ipoglicemia.
  • 6. Attività Fisica Se l’esercizio ha, nella maggior parte dei casi, un effetto ipoglicemizzante, esso può anche essere all’origine di un effetto paradosso iperglicemizzante. Infatti, in caso di carenza di insulina con squilibrio glicemico e chetonuria, durante un esercizio, la secrezione degli ormoni della controregolazione (cortisolo, catecolamine, ormone della crescita) sarà aumentata, favorendo così l’iperglicemia e l’aumento della lipolisi e quindi la chetogenesi. Anche un esercizio non particolarmente intenso può pertanto provocare un’iperglicemia.
  • 7. Attività Fisica: raccomandazioni È importante che il diabetico che voglia svolgere attività fisica sia a livello dilettantistico sia a livello agonistico tenga presente alcuni punti: 1. prima di ogni esercizio fisico è essenziale eseguire il monitoraggio della glicemia. I livelli glicemici del diabetico sono spesso più difficili da tenere sotto controllo quando si compie attività fisica. In relazione all’ora del giorno in cui si pratica sport, si possono verificare vari cambiamenti dei livelli glicemici; per esempio, l’esecuzione dell’attività nel tardo pomeriggio può provocare una maggiore caduta dei livelli glicemici rispetto a quando la stessa attività viene eseguita prima o dopo la colazione;
  • 8. È importante che il diabetico che voglia svolgere attività fisica sia a livello dilettantistico sia a livello agonistico tenga presente alcuni punti: 1. prima di ogni esercizio fisico è essenziale eseguire il monitoraggio della glicemia. 2. quando possibile si dovrebbe programmare l’esercizio fisico per migliorare l’iperglicemia post-prandiale; essa dovrebbe quindi essere attuata, teoricamente, da 1 a 3 ore dopo il pasto, quando la glicemia iniziale supera i 100 mg/dl; il momento più favorevole può essere quello che segue la colazione poiché i livelli glicemici, in questo arco di tempo, tendono ad essere più elevati; Attività Fisica: raccomandazioni
  • 9. È importante che il diabetico che voglia svolgere attività fisica sia a livello dilettantistico sia a livello agonistico tenga presente alcuni punti: 1. prima di ogni esercizio fisico è essenziale eseguire il monitoraggio della glicemia 2. quando possibile si dovrebbe programmare l’esercizio fisico per migliorare l’iperglicemia post-prandiale (dopo 1-3 ore) 3. non si deve mai iniziare un esercizio fisico o un’attività fisica con livelli glicemici inferiori ad 80 mg/dl, poiché il rischio di ipoglicemia è molto elevato; è consigliabile assumere uno spuntino extra prima di mettersi in moto; Attività Fisica: raccomandazioni
  • 10. È importante che il diabetico che voglia svolgere attività fisica sia a livello dilettantistico sia a livello agonistico tenga presente alcuni punti: 1. prima di ogni esercizio fisico è essenziale eseguire il monitoraggio della glicemia 2. quando possibile si dovrebbe programmare l’esercizio fisico per migliorare l’iperglicemia post-prandiale (dopo 1-3 ore) 3. non si deve mai iniziare con glicemia <80 mg/dl 4. se la glicemia a digiuno è superiore a 300 mg/dl (o HbA1c >9%) ed è presente acetone nelle urine è consigliabile migliorare il controllo metabolico prima di iniziare l’attività fisica; Attività Fisica: raccomandazioni
  • 11. È importante che il diabetico che voglia svolgere attività fisica sia a livello dilettantistico sia a livello agonistico tenga presente alcuni punti: 1. prima di ogni esercizio fisico è essenziale eseguire il monitoraggio della glicemia 2. quando possibile si dovrebbe programmare l’esercizio fisico per migliorare l’iperglicemia post-prandiale (dopo 1-3 ore) 3. non si deve mai iniziare con glicemia <80 mg/dl 4. se la glicemia a digiuno >300 mg/dl (o HbA1c >9%) migliorare il controllo metabolico prima di iniziare l’attività fisica 5. prima dell’esercizio, fare l’iniezione in una zona non coinvolta nell’attività fisica (ad esempio l’addome) al fine di rendere minimo l’effetto dell’esercizio fisico sull’assorbimento dell’insulina 6. l’assunzione di acqua durante l’esercizio fisico è essenziale; i diabetici in cattivo controllo metabolico sono particolarmente predisposti alla disidratazione quando praticano sport. Attività Fisica: raccomandazioni
  • 13. Attività Fisica: raccomandazioni EQUIVALENZA ENERGETICA TRA DIVERSI TIPI DI ESERCIZIO FISICO E ALIMENTI Attività Fisica (1 ora) Energia (kcal) Alimenti Sci di fondo 750 1 cannolo siciliano pallacanestro 600 1 pizza margherita calcio 400 1 fetta di crostata Ciclismo da strada 360 1 bignè grande alla crema Jogging (corsa) 356 1 porzione di patate fritte Tennis doppio 350 60g cioccolato al latte nuoto 297 1 gelato di crema biliardo 178 1 brioche ballo 173 1 babà passeggiata 135 1 yogurt alla frutta
  • 14. Promozione Palestre etiche Regione E-R (Referente dr. Tripi – Medicina dello Sport) Fitwalking con istruttori certificati (infermieri a Modena, Dr. Bruno e Dr.ssa Ranieri) Gruppi di cammino (Ass. Star bene insieme per Sassuolo, A.Di.Ca.) Promozione attività fisica area Nord: Progetto integrato tra Diabetologia (dr.ssa Calzolari) – Medicina dello Sport (dr. Tripi) – Medici di Medicina Generale (dr. N. Borelli) Ginnastica da ballo di gruppo (Ass. A.Di.Ca.) Attività Fisica nella rete diabetologica adulti
  • 15. A tutti i giovani e tra questi ci sono anche i miei tre figli Per tutta la vita ho fatto in modo di rimanere il ragazzo che ero, che amava il calcio e andava a letto stringendo al petto un pallone. Oggi ho solo qualche capello bianco in più e tante vecchie cicatrici. Ma i miei sogni sono sempre gli stessi. Coloro che fanno sforzi continui sono sempre pieni di speranza. Abbracciate i vostri sogni e inseguiteli. Gli eroi quotidiani sono quelli che danno sempre il massimo nella vita. 1. PASSIONE 2. CORAGGIO 3. GIOIA 4. SUCCESSO 5. SACRIFICIO Ed è proprio questo che auguro a Voi ed anche ai miei figli. Roberto
  • 16.
  • 17. A tutti i giovani e tra questi ci sono anche i miei tre figli Per vent’anni ho fatto il calciatore. Questo certamente non mi rende un maestro di vita ma ora mi piacerebbe occuparmi dei giovani, così preziosi e insostituibili. So che i giovani non amano i consigli, anch’io ero così. Io però, senza arroganza, stasera qualche consiglio lo vorrei dare. Vorrei invitare i giovani a riflettere su queste parole. La prima è passione. Non c’è vita senza passione e questa la potete cercare solo dentro di voi. Non date retta a chi vi vuole influenzare. La passione si può anche trasmettere. Guardatevi dentro e lì la troverete.
  • 18. A tutti i giovani e tra questi ci sono anche i miei tre figli La seconda è gioia Quello che rende una vita riuscita è gioire di quello che si fa. Ricordo la gioia nel volto stanco di mio padre e nel sorriso di mia madre nel metterci tutti e dieci, la sera, intorno ad una tavola apparecchiata. E’ proprio dalla gioia che nasce quella sensazione di completezza di chi sta vivendo pienamente la propria vita.
  • 19. A tutti i giovani e tra questi ci sono anche i miei tre figli La terza è coraggio E’ fondamentale essere coraggiosi e imparare a vivere credendo in voi stessi. Avere problemi o sbagliare è semplicemente una cosa naturale, è necessario non farsi sconfiggere. La cosa più importante è sentirsi soddisfatti sapendo di aver dato tutto, di aver fatto del proprio meglio, a modo vostro e secondo le vostre capacità. Guardate al futuro e avanzate.
  • 20. A tutti i giovani e tra questi ci sono anche i miei tre figli La quarta è successo Se seguite gioia e passione, allora si può parlare anche del successo, di questa parola che sembra essere rimasta l’unico valore nella nostra società. Ma cosa vuol dire avere successo? Per me vuol dire realizzare nella vita ciò che si è, nel modo migliore. E questo vale per il calciatore, il falegname, l’agricoltore o il fornaio.
  • 21. A tutti i giovani e tra questi ci sono anche i miei tre figli La quinta è sacrificio Ho subito da giovane incidenti alle ginocchia che mi hanno creato problemi e dolori per tutta la carriera. Sono riuscito a convivere e convivo con quei dolori grazie al sacrificio che, vi assicuro, non è una brutta parola. Il sacrificio è l’essenza della vita, la porta per capirne il significato. La giovinezza è il tempo della costruzione, per questo dovete allenarvi bene adesso. Da ciò dipenderà il vostro futuro. Per questo gli anni che state vivendo sono così importanti. Non credete a ciò che arriva senza sacrificio. Non fidatevi, è un’illusione. Lo sforzo e il duro lavoro costruiscono un ponte tra i sogni la realtà.
  • 22. A tutti i giovani e tra questi ci sono anche i miei tre figli Per tutta la vita ho fatto in modo di rimanere il ragazzo che ero, che amava il calcio e andava a letto stringendo al petto un pallone. Oggi ho solo qualche capello bianco in più e tante vecchie cicatrici. Ma i miei sogni sono sempre gli stessi. Coloro che fanno sforzi continui sono sempre pieni di speranza. Abbracciate i vostri sogni e inseguiteli. Gli eroi quotidiani sono quelli che danno sempre il massimo nella vita. 1. PASSIONE 2. CORAGGIO 3. GIOIA 4. SUCCESSO 5. SACRIFICIO Ed è proprio questo che auguro a Voi ed anche ai miei figli.