Nuovi modelli di business e organizzativi - Bettina Di Nardo
1. IL MONDO CAMBIA, CAMBIA IL
PROFESSIONISTA
NUOVI MODELLI DI BUSINESS E ORGANIZZATIVI
Meeting ACEF
Bologna 19 ottobre 2018
NUOVE COMPETENZE PER COMPETERE
INSIEME E’ MEGLIO
2. DEFINIZIONE DI PROFESSIONISTA
(dal vocabolario Treccani)
• 1. Chi esercita una professione intellettuale o liberale
come attività economica primaria
• 2. Chi pratica una disciplina sportiva come professione
fondamentalmente retribuita (in contrapp. a dilettante)
• 3. Chi pratica un’attività, generalmente considerata
occasionale e non lavorativa, come professione abituale;
spesso in tono spregiativo: i p. della letteratura, della
politica.
• b. In senso fig. e ironico, chi esercita abitualmente un’attività
riprovevole o criminosa: i p. del crimine
• . c. Nell’uso comune chi svolge la propria attività
lavorativa, qualunque essa sia, con particolare abilità e
competenza
3. DEFINIZIONE DI COMPETENZA
“una caratteristica intrinseca di un
individuo causalmente collegata ad una
performance eccellente in una
mansione”
4. LE DIMENSIONI DELLE COMPETENZE
MOTIVAZIONI ESPERIENZE CONOSCENZE CAPACITA'
ATTITUDINI
COMPETENZE
MOTIVAZIONI ESPERIENZE CONOSCENZE CAPACITA'
ATTITUDINI
COMPETENZE
5. LE MOTIVAZIONI DELLE PERSONE
GERARCHIA DEI BISOGNI INDIVIDUALIGERARCHIA DEI BISOGNI INDIVIDUALI
- DI AUTOREALIZZAZIONE
- DI RICONOSCIMENTO
- SOCIALI
- DI PROTEZIONE
- FISIOLOGICI
6. PAROLE CHIAVE
TEMPI DI RISPOSTA RAPIDI
SPECIALIZZAZIONE
INNOVAZIONE
DIGITALIZZAZIONE
FLESSIBLITA’
DISPONIBILITA’ E COLLABORAZIONE
9. CAMBIAMENTO
• Kairos (καιρός), traducibile con tempo cairologico,[1] è
una parola che nell'antica Grecia significava "momento
giusto o opportuno" o "momento supremo”
• Un “tempo nel mezzo", un momento di un periodo di
tempo indeterminato nel quale "qualcosa" di
speciale accade
• (Nella scherma, passaggio da un legamento a un altro
attuato staccando il proprio ferro da quello avversario e
ricongiungendolo in diversa posizione)
10. “il cuore e la mente
dell'impresa”
VISION E MISSION
14. LE FORME DI COLLABORAZIONE
• COLLABORAZIONI INFORMALI
• STUDI ASSOCIATI
• SOCIETA’ DI PROFESSIONISTI
• RETI DI IMPRESA/CONTRATTI DI RETE
• DIVERSI ASSETTI SOCIETARI
• DIVERSA ORGANIZZAZIONE INTERNA
• DIVERSA CULTURA ED APPROCCIO
15. QUALI COMPETENZE
1. SAPER LAVORARE CON GLI ALTRI
2. SAPERSI PROPORRE
3. PREVENIRE E GESTIRE CONFLITTI
4. PROPENSIONE ALL’AGGIORNAMENTO E
ALL’APPRENDIMENTO CONTINUO
1. TRATTENERE I TALENTI
16. VALUE PROPOSITION ?
• Cosa facciamo esattamente?
• Quali competenze ci rendono unici rispetto ai competitor
• Quali i valori che guidano le nostre decisioni
• Identifica il target a cui ti rivolgi nelle strategie di marketing.
• Che immagine e che emozioni trasmettiamo?
• Chi è il vostro target di riferimento?
• Quali sono i punti chiave?
• In che modo il vostro prodotto o servizio risolve i
problemi
17. NEMICI DEL CAMBIAMENTO
SCARSA ATTENZIONE ALLE
PERSONE
ED ALLA COMUNICAZIONE
INTERNA
RESISTENZE E TIMORI
CONFLITTI TRA GIOVANI E
“VECCHI”
TALENTI CHE SE NE VANNO
18. Mancanza di fiducia verso i nuovi partner/colleghi
«Noi eravamo.. Mentre loro sono..» «Sono mesi che..»
Rallentamento del funzionamento organizzativo
«Prima si faceva così, adesso non so...»
Smarrimento dovuto a non chiara visione comune o alla
sua non efficace comunicazione
«Chi cambia la strada vecchia..»
TIMORI RESISTENZE AL CAMBIAMENTO
21. PERCHE’ LE PERSONE SE NE VANNO…..
• Cambio di vertice in azienda
• Conflitto con i capi diretti
• Scarsi sbocchi di carriera
• Poca autonomia
• Poco tempo libero
22. PERCHE’ LE PERSONE RESTANO IN
AZIENDA
• Identificazione con azienda
• Percorsi di carriera chiari
• Buona relazione con il Capo
• Buone relazioni con i colleghi
• Retribuzione adeguata
• Lavoro ricco di significato* (v. motivazione
personale)
• Equilibrio tra vita privata e vita professionale
23. CHE FARE?
• Mappatura delle risorse chiave: identificare i
collaboratori a rischio -collaboratori ad alto
valore aggiunto -
• interviste di “ritenzione”, ascolto delle persone
o verifica degli obiettivi professionali
o verifica dell’allineamento alla cultura interna
o fattori ritenuti importanti per la permanenza in
azienda
o ………………………..
24.
25. “La vecchiaia oggi non è più un’età
anagrafica, ma un’età dello spirito.
E’ vecchia la persona, l’organizzazione,
il management che affronta i problemi
nuovi con pensieri vecchi” (Karl
Popper)
professionista s. m. e f. [der. di professione] (pl. m. -i). – 1. Chi esercita una professione intellettuale o liberale come attività economica primaria
2. Chi pratica una disciplina sportiva come professione fondamentalmente retribuita (in contrapp. a dilettante)
3. Per estens.: a. Chi pratica un’attività, generalm. considerata occasionale e non lavorativa, come professione abituale; spesso in tono spreg.: i p. della letteratura, della politica.
b. In senso fig. e iron., chi esercita abitualmente un’attività riprovevole o criminosa: i p. del crimine
. c. Nell’uso com., chi svolge la propria attività lavorativa, qualunque essa sia, con particolare abilità e competenza: quel calzolaio è un vero p.; anche in funzione di attributo: il furto è stato certamente opera di ladri p.; come locuz. agg., da professionista, di ciò che è eseguito con notevole abilità e capacità professionale: il falegname ha fatto un lavoro da p.; un furto da professionista.
boyatzis
MASSIMA SPECIALIZZAZIONE PER
RISPONDERE CON RAPIDITA’ ALLE ESIGENZE DEI CLIENTI
PER RISOLVERE I PROBLEMI
Nella scherma, passaggio da un legamento a un altro attuato staccando il proprio ferro da quello avversario e ricongiungendolo in diversa posizione.
Kairos (καιρός), traducibile con tempo cairologico,[1] è una parola che nell'antica Grecia significava "momento giusto o opportuno" o "momento supremo". Gli antichi greci avevano tre parole per indicare il tempo: χρόνος (chronos), καιρός (kairos) e αἰών (Aion). Mentre la prima si riferisce al tempo cronologico e sequenziale, la seconda significa "un tempo nel mezzo", un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale "qualcosa" di speciale accade, la terza invece si riferisce al tempo eterno. Ciò che è la cosa speciale dipende da chi usa la parola. Chi usa la parola definisce la cosa, l'essere della cosa. Chi definisce la cosa speciale definisce l'essere speciale della cosa. È quindi proprio la parola, la parola stessa, quella che definisce l'essere speciale. Mentre kronos è quantitativo, kairos ha una natura qualitativa.[2] Come divinità Kairos era semi-sconosciuto, mentre Crono era considerato la divinità del tempo per eccellenza, mentre Aion veniva associato a una divinità primordiale.
Ti facciamo un esempio: Wal-Mart, fondatore di una grande azienda di distribuzione di largo consumo conosciuta oggi in tutto il mondo, ha dichiarato che la sua vision è stata "Dare alla gente comune la possibilità di acquistare le stesse cose dei ricchi". A giudicare dai risultati ottenuti ha raggiunto brillantemente il suo obiettivo!
È importante che questa sia condivisa con l'intera organizzazione. Infatti, un problema che abbiamo riscontrato in diverse realtà aziendali, è proprio che gli imprenditori tendono a non condividere le aspettative imprenditoriali con i propri collaboratori. Senza considerare inoltre che la condivisione degli obiettivi è molto importante per valorizzare e coinvolgere i dipendenti.
SOCI
DIPENDENTI
CLIENTI
SAPER LAVORARE CON GLI ALTRI (COSTRUIRE E DIRIGERE TEAM, SAPER COLLABORARE)
SAPERSI PROPORRE (SAPER COMUNICARE E AVERE COMPORTAMENTI ADEGUATI A SITUAZIONI DIVERSE)
PREVENIRE E GESTIRE CONFLITTI
TRATTENERE I TALENTI
PROPENSIONE ALL’AGGIORNAMENTO E ALL’APPRENDIMENTO CONTINUO
Partite dal vostro settore: vi occupate di marketing, ristorazione, o magari moda? E quali sono le vostre competenze? O meglio, cosa vi distingue dagli altri?
Al fine di stabilire una value proposition convincente dovete essere in grado di stabilire con chiarezza cosa fate e quali metodi utilizzate per rendervi diversi dalla concorrenza diretta. Assicuratevi che tutti i componenti della vostra squadra abbiano chiaro in mente cosa ci si aspetta da loro e perché. Dovrebbero, insomma, essere capaci di spiegare in che modo il proprio ruolo contribuisca al raggiungimento del successo del vostro prodotto o servizio.
Probabilmente, i migliori suggerimenti per la costruzione della value proposition vi arriveranno dal vostro ufficio vendite, essendo questo in comunicazione a livello quotidiano con i vostri clienti e sapendo quindi riconoscere il profilo delle persone giuste a cui proporre il vostro prodotto o servizio.
Non ha alcun senso creare del contenuto che non tenga minimamente conto del tipo di persona che state cercando di raggiungere; per questo è essenziale allineare gli sforzi dell’ufficio marketing a quelli dell’ufficio vendite.
Ma l’ufficio vendite non è l’unica fonte a vostra disposizione: valutate la possibilità di inviare ai vostri clienti un questionario o di intervistarne direttamente qualcuno. Durante l’intervista il vostro obiettivo dovrebbe consistere nello scoprire le sfide che queste persone affrontano quotidianamente. Lasciate che la conversazione si sviluppi in modo naturale ed evitate una suddivisione del discorso in capitoli o sezioni. Se gli lasciate la possibilità di esprimersi liberamente, potrebbero anche rivelare dei dettagli che non avreste avuto modo di scoprire attraverso un modulo preimpostato. Ecco a titolo indicativo qualche possibile domanda :
Quali sono secondo te le sfide più grandi affrontate finora?La tua attività ha raggiunto gli obiettivi che ti eri prefisso? Perché o perché no?
Le tempistiche o il budget sono fattori da cui dipende il raggiungimento di quel successo?
I tuoi clienti hanno modo di sentirti? Come lo sai?