I risultati della 4 ricerca dell'Osservatorio ISTUD su giovani e lavoro presentati da Luca Quaratino durante l'evento "Giovani e Lavoro: dall'inserimento alla gestione del generation mix" svoltosi a Milano il 19 ottobre 2011
Sintesi della ricerca "Giovani e lavoro nel post-pandemia", realizzata nel maggio 2020, con metodologia Delphi. Presentata in occasione del webinar organizzato da Almalaurea e dalle università siciliane il 3 luglio 2020.
Allo studio hanno partecipato: Claudio Biestro (Engineering), Gabriele Blasutig (Università di Trieste), Dario Cera (Sicilia Acque), Andrea Ciarini (Università Sapienza di Roma), Silvia Ciucciovino (Università RomaTre), Giorgio Coraggioso (Erg), Antonio Febbraio (Gruppo La Doria), Giovanna Fullin (Università Bicocca di Milano), Ornella Giambalvo (Università di Palermo), Sonia Malaspina (Danone), Alfonso Orfanelli (ZF Automotive Italia), Layla Pavone (Digital Magics), Stefano Pozzi (Gruppo Marzotto), Maria Letizia Pruna (Università di Cagliari), Lorenzo Rocco (Università di Padova), Alessandro Rosina (Università Cattolica di Milano), Sara Testino (Magnolia/Banijay Group), Giorgio Ventre (Università Federico II di Napoli), Gianfranco Viesti (Università di Bari), Roberto Zecchino (Bosch Italia).
Il workshop di FUTUREBERRY su come creare un clima di lavoro multi-generazionale mettendo in pratica strumenti efficaci per progettare strategie, esperienze e una cultura organizzativa per conquistare e trattenere i talenti delle nuove generazioni e farli collaborare insieme alle precedenti già presenti in azienda.
Intervento di Ivana Pais al terzo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Isabella è Senior Executive e Shadow Coach, certificata PCC dal 2001 con più di 2.400 ore di coaching individuali e facilitatore Soft Skills. Emotional Intelligence Coach e trainer dal 2007.
Sociologa appassionata di innovazione tecnologica e scientifica. Studentessa e ricercatrice di nuove tendenze su temi demografici a causa del loro impatto sul cambiamento delle comunicazioni e delle relazioni del genere umano.
Dal 2009 sviluppa un'attività di ricerca parallela sul tema generazionale, di cui ha portato avanti un'attività di studio e analisi basata su workshop e progetti aziendali, completando la prima indagine organizzativa italiana sulle generazioni nei luoghi di lavoro.
Questa attività si è trasformata in un progetto integrato Generation Mover™ che oggi coinvolge Isabella come coach, facilitatore e relatore in iniziative in tutta Italia, sia in azienda che a livello sociale.
Sintesi della ricerca "Giovani e lavoro nel post-pandemia", realizzata nel maggio 2020, con metodologia Delphi. Presentata in occasione del webinar organizzato da Almalaurea e dalle università siciliane il 3 luglio 2020.
Allo studio hanno partecipato: Claudio Biestro (Engineering), Gabriele Blasutig (Università di Trieste), Dario Cera (Sicilia Acque), Andrea Ciarini (Università Sapienza di Roma), Silvia Ciucciovino (Università RomaTre), Giorgio Coraggioso (Erg), Antonio Febbraio (Gruppo La Doria), Giovanna Fullin (Università Bicocca di Milano), Ornella Giambalvo (Università di Palermo), Sonia Malaspina (Danone), Alfonso Orfanelli (ZF Automotive Italia), Layla Pavone (Digital Magics), Stefano Pozzi (Gruppo Marzotto), Maria Letizia Pruna (Università di Cagliari), Lorenzo Rocco (Università di Padova), Alessandro Rosina (Università Cattolica di Milano), Sara Testino (Magnolia/Banijay Group), Giorgio Ventre (Università Federico II di Napoli), Gianfranco Viesti (Università di Bari), Roberto Zecchino (Bosch Italia).
Il workshop di FUTUREBERRY su come creare un clima di lavoro multi-generazionale mettendo in pratica strumenti efficaci per progettare strategie, esperienze e una cultura organizzativa per conquistare e trattenere i talenti delle nuove generazioni e farli collaborare insieme alle precedenti già presenti in azienda.
Intervento di Ivana Pais al terzo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Isabella è Senior Executive e Shadow Coach, certificata PCC dal 2001 con più di 2.400 ore di coaching individuali e facilitatore Soft Skills. Emotional Intelligence Coach e trainer dal 2007.
Sociologa appassionata di innovazione tecnologica e scientifica. Studentessa e ricercatrice di nuove tendenze su temi demografici a causa del loro impatto sul cambiamento delle comunicazioni e delle relazioni del genere umano.
Dal 2009 sviluppa un'attività di ricerca parallela sul tema generazionale, di cui ha portato avanti un'attività di studio e analisi basata su workshop e progetti aziendali, completando la prima indagine organizzativa italiana sulle generazioni nei luoghi di lavoro.
Questa attività si è trasformata in un progetto integrato Generation Mover™ che oggi coinvolge Isabella come coach, facilitatore e relatore in iniziative in tutta Italia, sia in azienda che a livello sociale.
Recensione del libro Pastoralia di George Saunders a cura di Nicoletta Daminato, partecipante del Master in Risorse Umane e Organizzazione di ISTUD nell'ambito del Project Work in cui i partecipanti hanno recensito alcuni libri di management, organizzazione e narrativa.
Slides a supporto del corso di formazione sull'intervento di analisi del benessere organizzativo. Partendo dalla concezione di salute, si passa alla descrizione delle varie tipologie di benessere, per giungere all'approccio aziendale. Il rifermento teorico è dato dal lavoro di Avallone e Palomatas.
The document discusses diversity in the workplace. It defines diversity and outlines laws from the 1960s that promoted diversity and prohibited discrimination. Research on diversity has found both benefits like increased innovation and creativity, as well as potential negatives like conflict. Whether diversity has positive or negative effects depends on factors like organization size and culture. Many organizations now provide diversity training to increase awareness and promote effective management of diverse workplaces, though discrimination still exists in some companies.
Workforce diversity refers to differences among employees in terms of attributes like age, culture, background, physical ability, disability, race, region, and sex. Managing diversity effectively means eliminating differences in a multicultural workforce to increase productivity for both the organization and individuals. Some benefits of managing diversity include increased creativity, problem-solving, productivity, and market share.
ReadySetPresent (DiversityPowerPoint Presentation Content): 100+ PowerPoint presentation content slides. Recognizing the unique characteristics of each individual creates a more interesting, stimulating and valuable workplace for everyone. Diversity PowerPoint Presentation Content slides include topics such as: the various aspects of diversity, 5 slides on understanding diversity, 4 examples of innovative diversity programs, 4 types of workforce benefits, 6 key goals of diversified corporations, 20+ slides on diversity in business and how to efficiently manage your workforce, 8 leadership characteristics important to tackling diversity, 4 slides on enacting change, 4 examples on how to reword an issue, promoting safe communication outlets, the 4 areas impacted by diversity management, 8 slides on how to: recruit, retain, benchmark, train and communicate, 5 slides on the 3 stages of workforce demographic change, measuring productivity and investment potential, 6 slides on the 5 step process of organizational change, 6 slides on catering to your consumer market, 3 common methods of risk diversification, 12 slides on methods and programs organizations can use to diversify, and more!
Workforce diversity refers to a mix of workers from different backgrounds including race, ethnicity, age, gender, culture and sexual orientation. The goals of workforce diversity include maximizing productivity and creativity, increasing employee loyalty, gaining competitive advantage, and improving decision making. Dimensions of diversity include primary dimensions like age, race and gender which are inborn, and secondary dimensions like education, religion and work culture. Managing diversity brings benefits like strengthening culture, enhancing reputation, attracting talent, and improving motivation, efficiency, and customer satisfaction. Approaches to manage diversity include individual approaches like learning and empathy, and organizational approaches like testing, training, and mentoring.
Presentazione di Luca Quaratino dei risultati dalla ricerca "I giovani e le nuove tecnologie. Quali impatti sui luoghi di lavoro" della Fondazione ISTUD, presentata a Milano il 12 novembre 2010
Utilizzare il web come ambiente di apprendimento richiede discenti forti. Non basta avere una buona competenza tecnica di base: senza una solida cultura generalista ne risultano apprendimenti frammentati e superficiali.
All'alba della crisi che stiamo ancora vivendo, una riflessione sui segnali che indicavano un crescente bisogno di stringersi in comunità a rete, con lo scopo di cooperare piuttosto che competere. Un cambio di paradigma che sta accelerando, grazie anche alle giovani generazioni dei nativi digitali.
L’approccio educativo nella ricerca attiva del lavoroluciabaruffaldi
Questa presentazione parla del supporto educativo offerto a persone in ricerca lavorativa, raccontando l'esperienza di alcuni servizi comunali attivati nella provincia di Treviso.
Homo Talent è un'associazione di promozione sociale avente lo scopo istituzionale di fare del talento un bene riconosciuto e condiviso della società e dell'economia del nostro Paese.
"Ho la vostra attenzione? La comunicazione interna nell'era del 2.0 tra bisog...Chiara Bottini
La mia presentazione all'interno della due giorni sulla comunicazione interna tenuto il 25 e 26 settembre 2014 a Milano. Grazie ai partecipanti e ai colleghi che hanno reso bello il nostro lavorare insieme. E grazie a chi la guarderà per la sua attenzione.
Recensione del libro Pastoralia di George Saunders a cura di Nicoletta Daminato, partecipante del Master in Risorse Umane e Organizzazione di ISTUD nell'ambito del Project Work in cui i partecipanti hanno recensito alcuni libri di management, organizzazione e narrativa.
Slides a supporto del corso di formazione sull'intervento di analisi del benessere organizzativo. Partendo dalla concezione di salute, si passa alla descrizione delle varie tipologie di benessere, per giungere all'approccio aziendale. Il rifermento teorico è dato dal lavoro di Avallone e Palomatas.
The document discusses diversity in the workplace. It defines diversity and outlines laws from the 1960s that promoted diversity and prohibited discrimination. Research on diversity has found both benefits like increased innovation and creativity, as well as potential negatives like conflict. Whether diversity has positive or negative effects depends on factors like organization size and culture. Many organizations now provide diversity training to increase awareness and promote effective management of diverse workplaces, though discrimination still exists in some companies.
Workforce diversity refers to differences among employees in terms of attributes like age, culture, background, physical ability, disability, race, region, and sex. Managing diversity effectively means eliminating differences in a multicultural workforce to increase productivity for both the organization and individuals. Some benefits of managing diversity include increased creativity, problem-solving, productivity, and market share.
ReadySetPresent (DiversityPowerPoint Presentation Content): 100+ PowerPoint presentation content slides. Recognizing the unique characteristics of each individual creates a more interesting, stimulating and valuable workplace for everyone. Diversity PowerPoint Presentation Content slides include topics such as: the various aspects of diversity, 5 slides on understanding diversity, 4 examples of innovative diversity programs, 4 types of workforce benefits, 6 key goals of diversified corporations, 20+ slides on diversity in business and how to efficiently manage your workforce, 8 leadership characteristics important to tackling diversity, 4 slides on enacting change, 4 examples on how to reword an issue, promoting safe communication outlets, the 4 areas impacted by diversity management, 8 slides on how to: recruit, retain, benchmark, train and communicate, 5 slides on the 3 stages of workforce demographic change, measuring productivity and investment potential, 6 slides on the 5 step process of organizational change, 6 slides on catering to your consumer market, 3 common methods of risk diversification, 12 slides on methods and programs organizations can use to diversify, and more!
Workforce diversity refers to a mix of workers from different backgrounds including race, ethnicity, age, gender, culture and sexual orientation. The goals of workforce diversity include maximizing productivity and creativity, increasing employee loyalty, gaining competitive advantage, and improving decision making. Dimensions of diversity include primary dimensions like age, race and gender which are inborn, and secondary dimensions like education, religion and work culture. Managing diversity brings benefits like strengthening culture, enhancing reputation, attracting talent, and improving motivation, efficiency, and customer satisfaction. Approaches to manage diversity include individual approaches like learning and empathy, and organizational approaches like testing, training, and mentoring.
Presentazione di Luca Quaratino dei risultati dalla ricerca "I giovani e le nuove tecnologie. Quali impatti sui luoghi di lavoro" della Fondazione ISTUD, presentata a Milano il 12 novembre 2010
Utilizzare il web come ambiente di apprendimento richiede discenti forti. Non basta avere una buona competenza tecnica di base: senza una solida cultura generalista ne risultano apprendimenti frammentati e superficiali.
All'alba della crisi che stiamo ancora vivendo, una riflessione sui segnali che indicavano un crescente bisogno di stringersi in comunità a rete, con lo scopo di cooperare piuttosto che competere. Un cambio di paradigma che sta accelerando, grazie anche alle giovani generazioni dei nativi digitali.
L’approccio educativo nella ricerca attiva del lavoroluciabaruffaldi
Questa presentazione parla del supporto educativo offerto a persone in ricerca lavorativa, raccontando l'esperienza di alcuni servizi comunali attivati nella provincia di Treviso.
Homo Talent è un'associazione di promozione sociale avente lo scopo istituzionale di fare del talento un bene riconosciuto e condiviso della società e dell'economia del nostro Paese.
"Ho la vostra attenzione? La comunicazione interna nell'era del 2.0 tra bisog...Chiara Bottini
La mia presentazione all'interno della due giorni sulla comunicazione interna tenuto il 25 e 26 settembre 2014 a Milano. Grazie ai partecipanti e ai colleghi che hanno reso bello il nostro lavorare insieme. E grazie a chi la guarderà per la sua attenzione.
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...Giovanni Campagnoli
Torino, 28 febbraio ‘08 Centro Don Bosco, Valdocco
CONVEGNO NAZIONALE PER I DIRETTORI DEI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA FEDERAZIONE SALESIANA CNOS-FAP
“Come rispondere alle attese dei giovani e garantire la missione educativa e formativa dei Centri di Formazione Professionali Salesiani”
giovanni campagnoli
Fondamenti di comunicazione interna nell'impresa 2.0Chiara Bottini
Come cambia la comunicazione interna (o meglio, organizzativa) alla luce delle nuove dinamiche informative e relazionali consolidate con l'avvento del social media?
Unison consorzio di cooperative, 17/01/2015
La Relazione Educativa Multicanale. Sapere, Saper Fare, Saper Essere 2.0
Matteo Locatelli
quali competenza servono per confrontarsi con la Touch generation e i nativi fdigitali nella pratica educativa? qual è il nuovo spazio della relazione mediata tecnologicamente con bambini e adolescenti? quanta consapevolezza abbiamo rispetto alla saggezza digitale?la scuola è pronta al futuro?
Project Work Alternanza scuola lavoro a cura di Martina Fiore, Carlo Melis, Teodora Rossi e Francesca Spadaro, studenti del Master in Risorse Umane ISTUD
Project Work Master in Risorse Umane: Intervista a Barbara Spangaro - SEA Aer...ISTUD Business School
Intervista a Barbara Spangaro, Responsabile Gestione HR Staff, Sviluppo e Welfare - SEA Aeroporti di Milano
Intervista a cura di Alberto Barbella, Germana Barlocco, Cristina Gallina, Alessandro Nocera, Debora Sinatra - Master in Risorse Umane e Organizzazione 2015-2016
Lead3.0 Academy: primi risultati progetto europeo su E-leadership skillsISTUD Business School
Presentati da Simonetta Manzini, ricercatrice di ISTUD, i primi risultati del progetto europeo "Lead3.0 Academy" sulle competenze di E-leadership dei manager e sui bisogni formativi.
Il progetto mira a creare un’Alleanza per la Conoscenza tra il mondo delle università e quello delle imprese con il fine di diffondere tra i formatori l’uso dei MOOCs (Massive Open Online Courses) e delle OER- (Open Educational Resources) per sviluppare le competenze trasversali di e-leadership richieste dal mercato del lavoro nell’era digitale.
Gli obiettivi operativi del progetto sono:
Identificare le competenze trasversali dei nuovi leader sia a livello individuale che a livello organizzativo/strategico;
Identificare le competenze mancanti dei formatori e svolgere un’analisi dei gap esistenti per sviluppare un programma formativo e degli approcci didattici, basati sul Web 3.0 e sulle OER, finalizzati a migliorare le competenze trasversali;
Creare, mettere in atto e testate un ambiente virtuale e un kit di strumenti per i formatori, che permetta processi formativi finalizzati alla formazione delle competenze trasversali di e-leadership;
Predisporre una Comunità di Pratica di formatori finalizzata all’utilizzo del Web 3.0 e delle Risorse didattiche aperte nell’educazione sulle competenze trasversali di e-leadership.
Il progetto ha come capofila la Fondazione Istud e include un consorzio di alto livello formato da 9 partner di 7 paesi diversi (2 università – Università di Coventry e Università delle Scienze Applicate di Münster; 2 grandi gruppi aziendali – Gruppo Auchan e Unicredit; 2 Business school- Fondazione ISTUD e Fondazione OIC Polonia; un network internazionale per l’educazione d’impresa – La Fondazione europea per il management e lo sviluppo EFMD; 2 imprese – Gruppo Pragma e Advancis Business Services) e due partner associati.
Il progetto Le@d3.0 Academy creerà e testerà, in sinergia con iniziative già in atto, metodi di formazione innovativi basati sui MOOC e sulle OER e meccanismi di cooperazione tra il mondo delle università e quello delle imprese, che facilitino lo scambio, il flusso e la co-creazione di conoscenza tra i formatori di contesti e settori differenti per lo sviluppo delle “competenze trasversali di e-leadership”.
Presentazione a Milano il 3 novembre 2015.
manager sono sotto pressione come mai prima, coinvolti nel loro lavoro quotidiano in sfide enormi: la globalizzazione, la costante tensione allo sviluppo personale, un business sempre più aggressivo H24 e 24/7, l’incertezza crescente nei processi decisionali. Il mondo sta cambiando alla velocità della luce. Siamo nell’era del digitale, della sharing economy e dell’Internet of things; della open innovation e dello smart working. Un vero “brave new world”, citando Shakespeare e Huxley. Le organizzazioni e le persone che si trovano a gestire questa complessità non possono permettersi di rimanere in attesa, ma devono riuscire ad anticipare il futuro e il mondo che sarà. E’ necessario un adeguamento nel mindset dei leader, e di conseguenza nelle skill manageriali e professionali, nei modelli di gestione. Così anche la management education dovrà dare una risposta forte, anche attraverso nuove modalità come i MOOC (Massive Open Online Courses), all’utilizzo di metodologie esperienziali e blended, applicando anche teorie innovative come quelle del connettivismo del Professor George Siemens, che studia l’apprendimento di individui e organizzazioni basandosi sul paradigma delle reti. Per avere un ruolo strategico – quasi disruptive – nell’accompagnamento e nella crescita delle persone in questa trasformazione profonda, e aiutare il business e il successo dell’impresa.
Quali sono dunque le competenze chiave per i nuovi e-Leader dell’era digitale e quali nuove forme prenderà la formazione manageriale? Sempre più i manager dovranno promuovere collaborazione e networking, incentivare l’innovazione collaborativa (co-innovation), sviluppare e consolidare la fiducia tra network e gruppi di lavoro, vivere l’apprendimento continuo. Il tutto mediato e filtrato dalle grandiose opportunità legate all’utilizzo delle nuove tecnologie, per diffondere e far crescere una vera e propria cultura dell’innovazione e del digitale in tutti i processi di lavoro e ambiti dell’organizzazione.
Verso un benessere intelligente nelle organizzazioni di lavoro in ItaliaISTUD Business School
Risultati della ricerca “Benessere e stato di salute nel mondo dei servizi in Italia: una prospettiva di genere”, sviluppata da Fondazione ISTUD per il Ministero del Lavoro presentati a Milano il 9 marzo 2015 da Maria Giulia Marini
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: il caso mitilo dorato ISTUD Business School
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: Il sequenziamento del genoma del mitilo dorato (Limnoperna fortunei) presentato da Francesco Dondero, Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro", alla tavola rotonda ISTUD e TIM4Expo sul Crowdfunding del 26/01/2015
La narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da PsoriasiISTUD Business School
Io e la mia psoriasi: la narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da Psoriasi. A cura di Anna Graziella Burroni, Tito Agnusdei, Serena Pezzetta, Ilaria Proietti – MNEMOS – Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Medicina della Narrazione applicata alla Fibromialgia: un nuovo possibile approccio gestionale e terapeutico per un difficile rapporto medico-paziente. A cura di Davide De Nardo – MNEMOS – Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’OncologiaISTUD Business School
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’Oncologia raccolte da Gabriella Gorzegno, Monia Lunghi, Micaela Pagliano – MNEMOS – Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Risultati della ricerca dell'Osservatorio Giovani e Lavoro e alcuni consigli di personal branding per il ciclo di incontri ISTUD DAYS 2014 (Bari, Roma, Napoli)
Poster presentato al VI congresso ICAR (Italian Conference on AIDS and retrovirus), 25-27 maggio 2014, Roma
Lo scopo dello studio "emotions of people living with HIV" è quello di determinare, attraverso l'utilizzo di un approccio narrativo, le emozioni prevalenti delle persone che vivono con l'HIV per comprendere cosa hanno provato in alcune aree critiche del percorso di cura.
Comprendere quali sono le emozioni è un obiettivo importante per contribuire a sviluppare una maggiore consapevolezza nelle persone con HIV e permettere agli operatori sanitari di attivare un'assistenza più attenta all'individuo.
Osservatorio Giovani e lavoro: Generation Y Ready for work around the world?ISTUD Business School
I risultati della ricerca dell'Osservatorio internazionale 2013 di Fondazione ISTUD su giovani e lavoro. Presentazione del 15 aprile 2014 presso Assolombarda.
La Medicina Narrativa è professionalizzante, ed è una competenza di base legata al patrimonio delle scienze sociali che contribuisce a migliorare il modo di lavorare, fornendo gli strumenti concreti per un approccio di cura basato sull’ascolto di cui beneficia l’intero sistema delle cure.
8. Le aspettative dei giovani A tuo parere, le doti necessarie per farsi largo nella vita sono soprattutto:* *N.B. era possibile fornire più di una risposta
9. Le aspettative dei manager Giovani che entrano in azienda: caratteristiche più apprezzate e carenti* *N.B. era possibile fornire più di una risposta
12. Le criticità segnalate Frammentazione delle responsabilità tra HR e linea Sfasature tra ingresso e programmi di inserimento Sovrapposizioni e ridondanza con altri programmi Comunicazione contraddittoria tra reclutamento e selezione vs. inserimento Discrasia tra processi formali e informali di inserimento Metodologie spesso “ troppo tradizionali ” Processo di valutazione e di feedback debole Un’occasione persa per favorire la socializzazione organizzativa?
13.
14. Le proposte di miglioramento delle aziende Programmi “ aperti ” e modulari con soluzioni ad hoc per stage e apprendistato Ricalibrare lo sforzo di attrazione (“selling proposition” realistica) Concepire i programmi come “ palinsesti/sceneggiature” e utilizzare metodologie innovative (storytelling, blog, filmati autoprodotti) per una comunicazione più vicina e calda Ricorso più sistematico a job rotation , viaggi sul campo , community , project work Partnership reale tra HR e linea Valutazione come monitoraggio, accompagnamento, orientamento (feedback, “provare a fare”, piani di sviluppo)
21. Generazioni e tecnologie = autopercezione I Boomers pensano che… Gli X pensano che… I Y pensano che… Per i Y siano… Canale contatti/relazioni Canale contatti/relazioni Strum. esprimere individualità Ricerca info Strum. innovare/creare Per gli X siano… Ricerca info Strum. indiv. lavoro Strum. innovare/creare Ricerca info Canale contatti/relazioni Strum. innovare/creare Ricerca info Strum. indiv. lavoro Strum. per cooperare Per i Boomers siano… Strum. indiv. lavoro Strum. per cooperare Ricerca info Necessità per non essere esclusi Appesantimento processi di lavoro Necessità per non essere esclusi Appesantimento processi di lavoro