1. News 42/A/2016
Lunedì, 17 Ottobre 2016
Incentivi per mobilità sostenibile, domande entro 10 gennaio 2017.
Sono in vigore dal 12 ottobre 2016 le regole sulle agevolazioni agli Enti locali per
progetti di mobilità sostenibile casa-lavoro ai sensi della legge 221/2015 (“Green
Economy”). Domande entro il 10 gennaio 2017.
Il Ministero dell’ambiente con un avviso pubblicato in GU ha dato notizia della
pubblicazione sul suo sito Internet del Dm 20 luglio 2016 n.208 che ai sensi
dell’articolo 5 della legge 221/2015, definisce il Programma sperimentale nazionale
di mobilità casa-scuola e casa-lavoro finanziando con 35 milioni di euro progetti
varati da Enti locali con popolazione superiore a 100.000 abitanti diretti a supportare
iniziative di car pooling e car sharing, bike pooling e bike sharing, scooter sharing e
altri servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile e condivisa. Agevolate anche piste
ciclabili che agevolino i tragitti da casa a scuola e da casa al luogo di lavoro,
nonché programmi di riduzione del traffico e dell’inquinamento.
I progetti sono cofinanziati dal Ministero dell’ambiente con una percentuale non
superiore al 60% del totale dei costi ammissibili e vanno presentati dagli Enti locali
entro le ore 24.00 del 10 gennaio 2017 esclusivamente per via telematica all’indirizzo
di Pec: programmasperimentale@pec.minambiente.it. Entro 60 giorni dal
ricevimento del progetto il Ministero individua gli Enti locali beneficiari e spartisce le
risorse. (Articolo di Francesco Petrucci)
Fonte: reteambiente.it
Veicolo aziendale abbandonato, sanzione è penale.
L’abbandono di un veicolo intestato a un’impresa e quindi qualificabile come
“bene aziendale”, per la Corte di Cassazione, configura pacificamente il reato
sanzionato dall’articolo 256, comma 2, Dlgs. 152/2006.
Il reato in questione, ricorda la Suprema Corte nella sentenza 38823/2016, può
essere commesso solo dai “titolari di imprese” e uno degli indici rivelatori del fatto
che il soggetto attivo non agisca come privato cittadino, è dato proprio dalla
2. “natura e provenienza dei materiali dismessi”. Quando l’abbandono riguarda un
“bene aziendale”, di conseguenza, il reato è da considerarsi pacificamente
integrato.
La Cassazione non concorda invece con il Tribunale di Sassari che ha escluso
l’avvenuta cessione del mezzo a un soggetto privato, pur testimoniata dal ricorrente
e da un soggetto terzo, a causa dell’assenza di qualunque riscontro documentale
dell’operazione. Ai sensi del Codice Civile, ricorda invece la Suprema Corte, il
trasferimento di proprietà di un autoveicolo si realizza per effetto del consenso delle
parti, mentre la trascrizione dell’atto nell’ufficio del Pubblico registro automobilistico
(Pra) rappresenta soltanto un mezzo di pubblicità (e non un requisito di validità
dell’operazione). (Articolo di Alessandro Geremei).
Fonte: reteambiente.it
Dal MinAmbiente Rapporto VAS 2016
E’ stato pubblicato il Rapporto 2016 sull’applicazione della Valutazione Ambientale
Strategica (Vas) che raccoglie ed esamina le procedure di Vas svolte nel 2015 a
livello statale, regionale e locale.
Il MinAmbiente ha pubblicato sul proprio sito il Rapporto Vas 2016 che ha l’obiettivo
di fornire uno strumento conoscitivo di sintesi sull’applicazione della procedura di
Vas. Il Dlgs. 152/2006 impegna lo Stato ad utilizzare la Valutazione ambientale
strategica quale strumento per un’azione preventiva di tutela e integrazione
ambientale e per improntare alla sostenibilità ambientale le strategie di sviluppo
delle comunità e orientare così in tale cornice le trasformazioni dei nostri territori.
Sul piano dei numeri, il 2015 ha fatto registrare, a livello macroscopico, un forte
incremento dei procedimenti di Vas statali conclusi ed una sensibile contrazione di
quelli di livello non statale. (Articolo di Costanza Kenda)
Fonte: reteambiente.it
Ricerca italo-tunisina rivela le proprietà antibatteriche degli oli essenziali di basilico
e prezzemolo.
I risultati della ricerca a cui hanno partecipato le università di Pisa e Pavia.
3. Lo studio “Chemical composition and antibiofilm activity of Petroselinum
crispum and Ocimum basilicum essential oils against Vibriospp. Strains”, pubblicato
su Microbial Pathogenesis da un team di ricercatori tunisini dell’università di Monasir
e del Centre de recherches et des technologies des eaux Mejdi Snoussi, Ameni
Dehmani ed Emira Noumi) e da Guido Flamini, dell’università di Pisa e Adele Papetti
dell’Università di Pavia, ha rivelato per la prima volta le proprietà antibatteriche
degli oli essenziali di prezzemolo e di basilico.
All’università di Pisa spiegano che «I ricercatori hanno analizzato l’attività
antimicrobica dei oli essenziali di prezzemolo (Petroselinum crispum) e di basilico
(Ocimum basilicum) nei confronti di alcuni ceppi batterici patogeni del
genere Vibrio isolati da acqua di mare o da frutti di mare crudi o poco cotti. Le
proprietà antibatteriche sono state valutate sia rispetto ai microorganismi in quanto
tali che alla capacità di disgregare o di impedire la formazione di un biofilm
batterico che una volta sviluppatosi rende il microorganismo più virulento e più
difficilmente aggredibile dagli antibiotici».
Flamini, del Dipartimento di farmacia dell’ateneo pisano, evidenzia che «Entrambi gli
oli essenziali si sono dimostrati capaci di inibire la crescita dei microorganismi
coltivati in vitro, con il basilico che ha mostrato un’attività leggermente maggiore
ma non solo, nel caso di 18 ceppi di Vibrio su 41 abbiamo verificato la capacità
degli oli di inibire o di provocare la disgregazione del biofilm»”.
Flamini, che si è occupato in particolare delle analisi chimiche per caratterizzare la
composizione dei due oli essenziali, identificando 26 composti (corrispondenti al
98.3% sul totale) in quello di prezzemolo e 48 (corrispondenti al 99.1% sul totale) in
quello di basilico, conclude: «Ovviamente le proprietà antibatteriche si riferiscono
ad oli che abbiano una composizione chimica come quella riportata nell’articolo
per cercare di ottenere in futuro oli simili sarà necessario stabilire un protocollo
colturale e, per le specie che lo permettono, partire da piante propagate
vegetativamente».
Fonte: greenreport.it
Aria. Sospensione dell’attività di un impianto.
TAR Umbria Sez. I n. 587 del 2 settembre 2016
La sospensione dell’attività di un impianto è assoggettata a due condizioni: la prima
che sia stata violata una diffida (atto pregiudiziale necessario), la seconda che oltre
a non eseguire le prescrizioni sussista un pericolo per la salute e l'ambiente, che
4. deve essere attestato. E ciò secondo l’espressa previsione di cui all’art. 278, comma
1, lettera b), del decreto legislativo n. 152 del 2006, in base al quale non è di per sé
sufficiente il solo superamento dei valori soglia previsti dal provvedimento
autorizzatorio ma è parallelamente necessaria una approfondita valutazione, ad
opera delle competenti amministrazioni, circa gli effetti che in concreto – e non in
linea meramente ipotetica – detti superamenti sono in grado di determinare sulla
salute pubblica e sull’ambiente circostante.
Fonte: lexambiente.it
Rifiuti. Abbandono quale reato proprio
Cass. Sez. III n.38823 del 20 settembre 2016 (Ud 16 giu 2016)
Pres. Andreazza Est. Renoldi Ric. Baldecchi
La fattispecie di cui all’art. 256, comma 2, del d.lgs. n. 152 del 2006 si configura come "reato
proprio", per la cui integrazione è necessario che la condotta tipica sia commessa dai "titolari
di imprese" ovvero dai "responsabili di enti". Uno degli indici rivelatori del fatto che nel
prestare l'attività tipica il soggetto attivo non agisca come privato cittadino è dato proprio
dalla natura e provenienza dei materiali dismessi.
Fonte: lexambiente.it