1. Cosa significa servire
C.U.I. Sunday Service
Vivere ciò che si dice
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Sito web: unitariani.wordpress.com
comunione.unitariana@gmail.com
Unitariani Italiani - Cristiani ed universalisti per una fede aperta
@UU_Ita
Domenica 26 Marzo ore 21:30
Image from: Ragusaway
3. Invocazione Iniziale
Lett: Entriamo in questo spazio,
entriamo in questo momento.
Lasciamo che questo momento sacro
ci prenda e ci abbracci.
Sentiamo la terra sotto di noi,
sentiamo lo spazio intorno a
noi,abbracciarci nella fiducia
e nella cura.
Sentiamo la presenza di fratelli
e sorelle nella fede che ci circonda,
viaggiatori spirituali con aspirazioni
simili alle nostre.
Condividiamo il tempo,
condividiamo uno scopo,
ci riuniamo per rinnovare la nostra
speranza, per sentire la forza del nostro
scopo,nell’aria intorno a noi.
Qui e ora, apriamo il nostro cuore a
questo momento.
Sappiamo che ciò che possiamo trovare
qui è apprendimento, crescita e amore.
Troviamo dentro di noi quel luogo del
possibile quel luogo del sogno
che anela a un respiro libero, che anela a
costruireun futuro più audace e migliore
per noi stessi e per gli altri.
4. Inno di Apertura
“Verso il tuo tempio”
Verso il tuo tempio io mi
incammino
e ti sento già vicino.
Canto della Tradizione
unitariana cristiana ungherese
Musica originale di L. Bourgeois
Parole italiane: A Falasca
Sacra presenza nel mio cuore,
la lieta mia danza è devozione,
ché cosa preziosa di più non c’è
del tuo tesoro in me
6. Accensione del
Calice
Min: Iniziamo la nostra celebrazione con
uno degli elementi che più caratterizza la
nostra Comunione. Come sapete, è
tradizione unitariana e universalista che a
turno ogni Chiesa del mondo trasmetta a
tutte le altre un pensiero su cui meditare
all’accensione del Calice, che è simbolo
del nostro accogliere e partecipare al
Mistero della vita, coltivando quella
scintilla di Infinito che ci spinge ad
elevarci spiritualmente.
Lett:
Accendiamo questo calice in unione con coloro
che stanno soffrendo a casua delle loro
convinzioni, della povertà, della malattia, della
disoccupazione, della persecuzione, dell’esilio,
della prigione; per gli assenti, per coloro che
stanno morendo, per coloro che sono sommersi
dal lavoro. Possano l’amore, la gioia e la pace
regnare nel mondo e possano libertà e
tolleranza essere le nostre virtù.
(Offerto da Uwayisaba Clement dalla Chiesa
Unitariana del Ruanda)
[Accensione del calice]
Tutti: Amen
7. Affermazione
Dei Princìpi
Min: Veniamo da strade diverse, liberi
cercatori del sacro, senza dogmi e senza
costrizioni, ma uniti da alcuni principi che
danno forma alla nostra fede comune e
che si radicano poi nel percorso del
singolo e nella specificità della sua fede:
8. Affermazione
Dei Princìpi
(I)
Tutti:Noi Unitariani, Universalisti e liberi credenti tutti
affermiamo il valore e la dignità intrinseca di ogni
persona;
Lett: perché ogni persona è espressione
sacra della vita e ogni uomo è affratellato
da una origine comune.
9. Affermazione
Dei Princìpi
(II)
Tutti:Affermiamo la giustizia, l’equità e la
compassione nei rapporti umani;
Lett: perché siamo sorelle e fratelli di
un’unica famiglia umana e ogni forma di
amore fraterno esprime il nostro amore per
la Trascendenza.
10. Affermazione
Dei Princìpi
(III)
Tutti: affermiamo l’accettazione reciproca e
l’incoraggiamento alla crescita spirituale nelle nostre
congregazioni;
Lett: perché l’impulso spirituale è slancio verso la
completezza, che si alimenta dell’incontro con l’altro da noi e
ogni grande Maestro spirituale ci ha chiamati a crescere
spiritualmente nell’incontro con il Mistero e con il volto
dell’altro..
11. Affermazione
Dei Princìpi
(IV)
Tutti: Affermiamo la libera e responsabile ricerca della
verità e del significato della vita.
Lett: perché siamo tutti in cammino verso
il senso della vita con di fronte un mistero,
che ci chiama ad esplorarlo e tutti siamo
stati dotati del discernimento della ragione
e dello spirito ed è nostro dovere usarli.
12. Affermazione
Dei Princìpi
(V)
Tutti: Affermiamo il diritto della coscienza e l’utilizzo
del processo democratico nelle nostre congregazioni e
nella società in generale
Lett: perché è il riflesso del verbo spirituale
dell’inclusione che ci ispira e perché siamo
liberi e capaci di scegliere, ma dobbiamo
imparare ad esserlo insieme..
13. Affermazione
Dei Princìpi
(VI)
Tutti:Affermiamo l’obiettivo di una comunità globale
con pace, libertà, e giustizia per tutti;
Lett: perché solo nella riconciliazione universale
la natura umana può realizzarsi appieno e perchè
solo nell’amore possiamo giungere alla
costruzione del Regno;
14. Affermazione
Dei Princìpi
(VII)Tutti:Affermiamo il rispetto per la rete
interdipendente di tutta l’esistenza della quale
facciamo parte.
Lett: perché siamo coscienti dei legami che
ci uniscono gli uni con gli altri e con tutta
la vita e dell’unità più grande ed inclusiva
che essi ci chiamano a realizzare, come
fratelli e sorelle uniti all’intera creazione..
Tutti:
Amen
15. Affermazione
Dei Princìpi
(VII)Tutti:Affermiamo il rispetto per la rete
interdipendente di tutta l’esistenza della quale
facciamo parte.
Lett: perché siamo coscienti dei legami che
ci uniscono gli uni con gli altri e con tutta
la vita e dell’unità più grande ed inclusiva
che essi ci chiamano a realizzare, come
fratelli e sorelle uniti all’intera creazione..
Tutti:
Amen
16. Liturgia
della
meditazione
Min: Fratelli, il male è il rifiuto di riconoscere come
ogni cosa sulla terra sia legata allo Spirito in una
grande rete interdipendente d’amore. Preghiamo,
dunque, nella consapevolezza della nostra
interdipendenza, chiedendo perdono e ispirazione.
17. Liturgia
della
meditazione
Quando e dove può
Il viandante dello Spirito
trovare casa ?
Dov’è quel posto
Dove vi è sicurezza, rifugio,
pace?
Il ritorno a casa per me
è un istante,
un isola di grazia,
e di luce interiore,
una pace senza tempo
anche se vissuta
all’interno di tempo.
Il ritorno a casa
è incandescenza,
consonanza,
fusione
con la verità,
è l’esperienza
dell’ Uno,
e del Divino,
è luce, vita e amore,
è pane e
respiro.
18. Liturgia
della
meditazione
Nella notte oscura,
il terrore ci attanaglia,
le paure ci tallonano,
si apre per noi
un abisso senza speranze
e soli nel buio
abbiamo nostalgia della luce.
Spirito della Vita,
infondi in noi saggezza,
illumina il nostro cammino.
Guidaci,
con la fiaccola della
speranza,
con il calore
dell’amore,
verso il faro
del senso della nostra
esistenza.
Tutti noi abbiamo
paura del buio
ma Tu donaci la luce.
19. Liturgia
della
meditazione
Min: Dopo aver confessato
la nostra umana debolezza,
ascoltiamo la nostra sacra voce interiore
meditando in silenzio per qualche istante.
[tutti pregano in silenzio per circa un minuto]
Min: Amen
Tutti: Amen
20. Liturgia
della
Rinconciliazione
Min. La nostra eredità universalista consegna alle
nostre riflessioni una parola ricca di sfumature e
significati per la nostra vita: riconciliazione.
Riconciliazione è essere consapevoli che, come
cantava Leonard Cohen, che "in ogni cosa c'è una
frattura, ma è da lì che passa la luce". E'
ricomporre le divisioni con la vita e tra le vite senza
annullare la bellezza drammatica della loro storia.
E' su questo che la meditazione che seguirà ci
invita a lavorare.
21. Liturgia
della
Rinconciliazione
Min. Si chiudano tutti i microfoni
Min. Mi riconcilio con il Mistero,
ieri della mia angoscia, oggi della mia speranza.
Min. Chi vuole può accendere il microfono ed
esprimere un proprio motivo di angoscia o speranza,
gli altri ascoltino in rispettoso silenzio
[non più di tre parole a testa]
(Al Termine Tutti) Oggi mi riconcilio
Min. Mi riconcilio con la Natura,
ieri fatta di cose, oggi fatta di vite.
Min. Chi vuole può dire il nome una persona cara, che
si trovi attualmente in difficoltà o che sia
recentemente scomparsa
[non più di tre parole a testa]
(Al Termine Tutti) Oggi mi riconcilio
Mi riconcilio con il Fratello,
ieri delle lotte contro,
oggi delle lotte insieme.
(Tutti) Oggi mi riconcilio
Mi riconcilio con la mia Identità,
ieri corpo, oggi vita,
ieri ruolo, oggi persona,
ieri mente, oggi coscienza.
(Tutti) Oggi mi riconcilio
Aperta è la porta della Riconciliazione,
qualunque sia il luogo o la cultura,
la storia di vita o la natura personale:
nell’Amore Divino
la Riconciliazione è universale.
(A. Falasca in
La vita è già un miracolo, EUM)
23. Liturgia
della
Parola
I] Joseph Priestley
Ogni uomo se diventerà consapevole
dei propri diritti naturali e sentirà la
Propria intima importanza,
si considererà pienamente degno
al pari di qualsiasi altra persona sulla terra
24. Liturgia
della
Parola
II] Meditazione da I m UU
Dobbiamo prendere posizione. La neutralità aiuta l'oppressore, non la vittima.
Il silenzio incoraggia il tormentatore, mai il tormentato.
Elie Wiesel
Il silenzio incoraggia l'aguzzino. Se permettiamo che il bigottismo sia lodato,
allora stiamo il bigotto. Non basta essere tolleranti o che voi stessi siate di mente aperta,
se l’obiettivo è quello di rendere il mondo più compassionevole e giusto.
Dobbiamo agire attivamente contro il fanatismo in tutte le forme.
Non dobbiamo solo non essere razzisti, sessisti, omofobi; dobbiamo essere attivi
Nell’abbattere il razzismo, il maschilismo, e l'oppressione della comunità LGBTAQ.
Non basta non prendere in giro coloro che sono diversi da noi,
dobbiamo essere pronti a difenderli.
25. Liturgia
della
Parola
Non dobbiamo essere neutrali nelle nostre azioni e nelle
nostre parole. Non dobbiamo permettere che il nostro silenzio
sia scambiato nemmeno per un momento come un
permesso. Non dobbiamo mai rimanere in silenzio quando le
nostre parole o i nostri atti possono difendere i diritti, la
dignità o l'umanità di un altro. Non basta per pretendere di
essere egualitari, mentre altri nella nostra comunità o
nel nostro mondo sono attivamente oppressi.
II] Meditazione da I m UU
26. Liturgia
della
Parola
II] Meditazione da I m UU
Siamo chiamati ad essere più che tranquillamente
tolleranti. Dobbiamo smettere semplicemente di
alzarci in piedi da e fare d’ Amore il nostro verbo
prediletto. Siamo un’alleanza per affermare e
promuovere il valore e la dignità di tutte le persone, e
che non può essere un obiettivo passivo. Dobbiamo
elevarci con chiarezza e parlare con coraggio contro
l'oppressione, emarginazione, e il bigottismo
27. Liturgia
della
Parola
Mc 10:43 chiunque vorrà essere grande fra voi, sarà vostro
servitore; 44 e chiunque, tra di voi, vorrà essere primo sarà servo di
tutti. 45 Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere
servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto
per molti».
28. Rinnovo
Dell'impegno
comune
1) attraverso l’amore per il prossimo e per la profondità della vita
animata dallo slancio verso la trascendenza, che essa sia il frutto
dell’ispirazione di un Dio d’amore, di un impulso alla totalità
insito nella natura o dell’idealità di un’umanità in cerca del
proprio cammino;
2) attraverso il riconoscimento della nostra unità e dignità di
creature preziose in un mondo interconnesso;
Lett: Siamo qui per celebrare
ed onorare con il nostro impegno
i doni della vita, della coscienza e
della libertà dell’essere umano
29. 4) attraverso un approccio adulto
alla vita religiosa basato sull’autonomia
nelle scelte, l’esperienza diretta, un’etica
che non ha bisogno di premi presenti o futuri, l’apertura al
rivelarsi del Sacro ed il dialogo nella comunità;
5) attraverso la pratica delle virtù della fede, della speranza e della
carità, intese come apertura al mistero, alla possibilità ed al volto
dell’altro;
6) attraverso il confronto, qualunque sia la fede personale, con il
mistero della nostra creazione e con il messaggio e l’esempio di
Gesù, Maestro del Cuore;
7) attraverso l’apertura, qualunque sia la fede personale, ai processi
di creazione, rinnovamento e trasformazione della natura;
30. Rinnovo
Dell'impegno
comune
8) attraverso il servizio,
qualunque sia la fede personale,
verso la crescita dell’essere umano,
il suo spirito critico e l’esercizio
autonomo delle sue facoltà;
9) attraverso la testimonianza dell’inesauribile speranza che deriva
da questa apertura al Sacro, da questa fede nella vita e da questo
impegno per la dignità umana;
10) attraverso l’apertura all’universale
ispirazione dello Spirito negli animi delle persone,
espressa nei più nobili insegnamenti di tutte le religioni.
Tutti:Amen
31. Comunione
Dei
Fiori
Min: Sorelle e fratelli, secondo la tradizione che ci accomuna
ogni animo umano ha in sé una scintilla Infinito. Per questo,
nella nostra denominazione, riserviamo un momento specifico,
che definiamo “Comunione dei Fiori” perché chiunque lo
desideri possa condividere un pensiero con tutti i presenti.
Immergiamoci, dunque nella meditazione, dichiarando la nostra
disponibilità al dialogo e all’apertura. Prego, dunque, chiunque
lo desideri di farci dono di quello che lo Spirito, qualunque sia il
nome che ciascuno di noi vuole dargli, ispira nel suo cuore.
[Chi lo desidera, condivide un pensiero con i presenti]
Min: Amen
32. Preghiera
Conclusiva
2) Possa lo Spirito della Vita
proteggerci insieme,
possa nutrirci insieme.
Possiamo noi
lavorare insieme,
unendo le nostre forze
per il bene dell’umanità.
Possiamo sempre amarci,
perché ci sia pace,
sempre pace,
una pace perfetta.
Lett:
1) Non chiederti solo
di cosa il mondo ha bisogno.
Chiediti che cosa ti fa sentire vivo.
Poi mettilo in pratica.
Perché ciò di cui il mondo ha bisogno
è di donne e uomini
che sentano la forza della vita.
33. Benedizione
Finale
Min: Fratelli, disponiamoci alla benedizione.
Lo Spirito dai mille nomi e dalla inconoscibile essenza,
che ci ha creato e accompagna i nostri passi, conceda a
tutti noi il discernimento per comprendere quali vie
conducano alla costruzione di un regno di pace e di
giustizia per tutti e la forza per costruire tale regno.
Possa la Sua benedizione scendere su di noi e rimanere
nei nostri cuori ogni giorno.
Tutti: Amen
34. Testimonianza
Umanista e
Trascendentalista
Min: Fratelli, preghiamo insieme rendendo grazia
alla vita che ci preserva e ci nutre
Lett: La vita stessa è la mia guida. Non mi potrà
mai essere negata la forza del suo sostegno. La
terra verde mi fornisce un ricco nutrimento; pozze
di acqua fresca rinfrescano il mio spirito. Una
profonda intuizione mi porta lungo un percorso che
è vero per il fatto stesso di esistere. Anche se
dovessi camminare in una valle dove ombre
oscure mi impediscono di sapere dove la vita infine
terminerà,
35. Testimonianza
Cristiana
Min: Concludiamo la liturgia accogliendo la preghiera
di quanti si sentano di dare testimonianza della loro
intima relazione con la Trascendenza attraverso le
metafora del Padre, tanto cara alla pratica spirituale di
molti di noi. Per questo, a ricordo della matrice biblica
che è stata culla della nostra fede e che è linea guida
per molti di noi, invito [… ] a recitare la prima stanza
dello Shemà ebraico.
Tutti: Amen
36. Shemà
Lett: Ascolta, Israele, il Signore è il nostro Dio, il Signore è
Uno. E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con
tutta la tua anima e con tutte le tue forze. E metterai queste
parole che Io ti comando oggi, nel tuo cuore, e le insegnerai
ai tuoi figli, pronunciandole quando riposi in casa, quando
cammini per la strada, quando ti addormenti e quando ti
alzi. E le legherai al tuo braccio, e le userai come “segno” tra
i tuoi occhi, e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle
tue porte.
Amen
37. Padre
Nostro
Min: Infine, come fiore cristiano della Comunione dei fiori,
accogliamo l’offerta del Padre Nostro, proposta da quanti tra noi
ritengano possa essere fertile rappresentazione di quel legame
verso la Trascendenza che è stato oggetto del nostro servizio
Padre Nostro