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BAROCCO
PRIMA PARTE:
DECADENZA E
TRASFORMAZIONI
Crisi economica e trasformazioni
◦ Il Seicento è caratterizzato da una grave e duratura crisi economica, i cui effetti si
manifestano a partire dal 1620 circa e si protraggono per tutto il secolo. Il succedersi
di carestie e pestilenze (particolarmente gravi quelle del 1630 e del 1660), unito agli
effetti negativi del succedersi di lunghi e sanguinosi conflitti (primo fra tutti la guerra
dei Trent'anni) determinano un vistoso ristagno demografico e influenzano negativa-
mente la produzione agricola.
◦ In una spirale negativa, la diminuzione della domanda e il calo dei prezzi portano al
crollo della produzione manifatturiera e all'inizio di una lunga fase di stagnazione, a
cui i diversi paesi tentano invano di porre rimedio attraverso la politica economica
del mercantilismo, volta a proteggere le esportazioni e i prodotti interni attraverso
misure protezionistiche.
◦ La scoperta delle Americhe favorisce inoltre lo spostamento del flusso commerciale
dal Mediterraneo all'Atlantico, a tutto vantaggio degli Stati geograficamente favoriti
nei commerci con il Nuovo Mondo come l'Inghilterra, l'Olanda e la Francia, mentre
la Spagna si avvia verso un inesorabile declino.
01/07/2022
La decadenza dell'Europa mediterranea
◦ Gli effetti della crisi non si manifestano in modo uniforme in tutti gli Stati europei, ma risultano più gravi ed evidenti nell'area mediterranea,
ossia nella penisola iberica e in Italia. In particolare la Spagna, che ancora nella seconda metà del Cinquecento manteneva il suo primato
economico e politico, niente di una vistosa arretratezza che induce l'aristocrazia terriera a tentare una strenua difesa dei propri interessi
investendo capitali nel possesso di beni immobili. Questo fenomeno di rifeudalizzazione o ruralizzazione, che interessa anche i ceci medi,
impedisce di fatto la circolazione dei capitali e la formazione di un cero imprenditoriale borghese ed accentua gli squilibri sociali,
aggravandole condizioni di miseria dei contadini. Lo sfruttamento e l'aumento della pressione fiscale porta a violente proteste popolari in
molte aree soggette al dominio spagnolo, dalla Catalogna e il Portogallo (1640-1641) a Napoli (1647-1648),stroncate nel sangue insieme ai
fenomeni di brigantaggio.
01/07/2022
Lo sviluppo dell'Europa settentrionale
◦ Decisamente più dinamica risulta la reazione dei paesi del Nord Europa come
l'Inghilterra, la Francia e i Paesi Bassi (divenuti indipendenti dalla Spagna nel
1581), che proprio nel corso del Seicento si affermano come nuove potenze
emergenti sul piano economico e politico. In particolare in Inghilterra già nel
secolo precedente, con il movimento delle enclosures («recinzioni»), il nascente
ceto borghese aveva impresso infatti una svolta capitalistica allo sfruttamento
agricolo, modernizzando le tecniche di lavorazione e creando una situazione
favorevole allo sviluppo delle manifatture. Lo spostamento del traffico
commerciale verso l'Atlantico favorisce ulteriormente il decollo dell'Inghilterra,
della Francia e dei Paesi Bassi, tutti paesi in cui la borghesia mercantile e
finanziaria assume le redini del potere, modernizzando le strutture statali e
avviando una lunga fase di espansione coloniale.
01/07/2022
Protestantesimo e cattolicesimo
◦ La differenza tra l'Europa settentrionale e l'Europa mediterranea risulta
evi-dente anche in ambito religioso. La contrapposizione tra cattolici e
protestanti avviata dalla Riforma prosegue per buona parte del
Seicento, riflettendosi nella geografia politica e dando vita a conflitti
internazionali e ribellioni interne. I movimenti di riforma attecchiscono
in varie forme in Inghilterra (dove Enrico VIII nel 1534 aveva sancito
la rottura con la Chiesa cattolica e fondato la Chiesa anglicana), in
Olanda (dove prevalgono i calvinisti) e in Germania, sia pure lacerata
da contrasti interni con i cattolici. La Francia seicentesca assiste a
violenti scontri tra cattolici e ugonotti, destinati a culminare
nell'imposizione del cattolicesimo da parte di Luigi XIV.
01/07/2022
La guerra dei trent’anni
La guerra dei trent'anni è un conflitto che ha investito l'Europa tra il 1618 e il 1648. La causa principale fu il tentativo degli Asburgo di
diventare la dinastia egemone in Europa, cosa che comportò:
◦ La trasformazione del Sacro Romano impero in uno stato moderno
◦ La riduzione del frazionamento statale tedesco
◦ L'estensione della fede cattolica a tutto il mondo germanico
Seconda causa fu il conflitto religioso tra protestanti e cattolici.
Gli schieramenti della guerra sono principalmente due:
◦ Impero Asburgico, Spagna, Stato Pontificio
◦ Boemia, Danimarca, Svezia, Francia, Inghilterra
La pace di Westfalia data 1648 e pone fine alla guerra dei trent'anni.
01/07/2022
La geografia politica
Alla fine del Cinquecento l'Italia è un territorio politicamente debole e diviso, ridotto a periferia di un impero
in crisi. Con la pace di Cateau-Cambrésis (1559) l'Italia cade infatti in gran parte sotto il dominio spagnolo.
Esso è esercitato direttamente su tutta l'Italia meridionale (Regno di Napoli e di Sicilia), sul Ducato di Milano,
sulla Sardegna e sullo Stato dei Presidi; indirettamente sul Granducato di Toscana e su Genova. A questa
egemonia quasi totale si sottraggono soltanto poche aree: lo Stato Pontificio, governato come una vera e
propria monarchia e ancora artisticamente fiorente, il Ducato di Savoia e le Repubbliche di Genova e di
Venezia. Quest'ultima in particolare gode di una relativa autonomia politica e di una parziale libertà di
pensiero, che ne fa uno dei centri più avanzati della cultura contemporanea, anche grazie alla presenza
dell'università di Padova (dove sono attivi Galilei e Paolo Sarpi).
Alla fine del Cinquecento l’Italia si è ridotta ormai a uno stato periferico di un grande impero ormai in crisi.
La pace di Cateau-Cambrésis l’Italia è influenzata dal dominio spagnolo, p
01/07/2022
Un sostanziale immobilismo
◦ Nel XVII secolo l'Italia conobbe un periodo di ritorno che la mise
sull'orlo di un'importante situazione politica. Colpito dalla crisi
economica europea, il commercio con il Nuovo Mondo fu escluso, e
soffrì di carestie e pestilenze (soprattutto la violenza che colpì
violentemente la Lombardia nel 1630, descritta da Manzoni in I
promessi sposi), mancava come il Mediterraneo . È intraprendente e
capace della moderna classe borghese, capace di rinnovare la sua
struttura. La sua dipendenza La politica spagnola sottolinea anche il
pesante fardello della tassazione, che colpisce principalmente la classe
contadina e Ha portato al fenomeno della rifeudalizzazione, che ha
spinto coloro che avevano capitali dalla produzione artigianale o
commerciale a reinvestirli in proprietà fondiarie, che fornivano un
reddito moderato ma definito. L'insoddisfazione della classe popolare,
costretta ad abbassare le condizioni di vita, si è manifestata come una
violenta rivolta popolare, come Masaniello a Napoli (1647).
01/07/2022
L’oscurantismo culturale
◦ In termini di pensiero e arte, il dominio spagnolo mantiene la propria importanza. L'atmosfera
oscura della controriforma cattolica tende a impedire lo sviluppo del libero pensiero.
◦ Il filosofo Giordano Bruno fu arso vivo nel febbraio 1600 per il suo argomento di "eresia" e nel
1633 Galileo fu costretto a disobbedire e lo indusse a pubblicare i suoi ultimi lavori scientifici
all'estero.
◦ Di conseguenza, l'Italia ha perso il dominio letterario e culturale che aveva mantenuto durante il
rinascimento umanistico. Tuttavia, è ancora fiorente, soprattutto nello Stato Pontificio attività
architettoniche che fecero di Roma la capitale dell'architettura barocca, grazie alle opere di artisti
come Bernini e Borromini, patrocinati dalla chiesa.
01/07/2022
SECONDA PARTE:
NUOVE SCOPERTE
La teoria eliocentrica
◦ Nel XVII secolo era in crisi il modello di Aristotele-Tolomeo, che
rendeva la terra immobile al centro dell'universo, ed era
riconosciuto dalla Chiesa. Per secoli ha portato le persone a
concepire un ordinato, immutabile Universo, che è organizzato in
una struttura gerarchica e basato sulla centralità persone.
◦ Già nella metà del XVI secolo, l'astronomo polacco Niccolò
Copernico (1473-1543) mise in dubbio questa idea e fu incluse nel
trattato «De revolutionibus orbium celestium» la teoria eliocentrica,
secondo la quale il sole è posto al centro dell'universo e la terra gli
ruota intorno come gli altri pianeti.
◦ La teoria di Copernico divenne il punto di partenza di nuove
scoperte nel XVII secolo.
01/07/2022
Impatto delle nuove scoperte
01/07/2022
◦ Queste scoperte fondamentali hanno interrotto la
comprensione del mondo fisico, cancellato la certezza
secolare e messo in dubbio la centralità dell'umanità
nell'universo. Sia la visione centrata sulla teologia ereditata
dal Medioevo che l’antropocentrismo rinascimentale
fallirono, e l'uomo si trovò solo nell'universo complesso,
dinamico e instabile. Oltre alla passione per le nuove
scoperte si ha un profondo senso di incertezza e perdita.
L’irrequietezza della modernità
◦ La scoperta della nuova scienza, il fascino per le cose insolite e l'inquietudine dell'ambiente culturale si riflettono pienamente nello
stile barocco, inteso in senso lato come un movimento culturale che permeava la maggior parte delle idee del tempo. Come
suggerisce l'etimologia del termine (probabilmente derivato dall'aggettivo portoghese Barocco, usato per denotare una perla di
forma irregolare, evidenziando così l'aspetto singolare del movimento), la caratteristica percettiva del barocco risiede nella novità ,
Soluzione insolita e singolarità, pensata per stupire le persone attraverso forme spettacolari. Di fronte alla nuova realtà cambiata
dalle scoperte scientifiche e geografiche e dai disordini politici, quest'uomo nel diciassettesimo secolo si trovò come spettatore di un
mondo frammentato e opposto, affascinante e precario, suscitando l'entusiasmo e L'ammirazione, d'altra parte (allo stesso tempo)
si sente confusa e dolorosa
◦ Tuttavia, nella filosofia e nel pensiero scientifico e nell'arte barocca, le persone sono consapevoli dell'inizio di una nuova era e
affermano con orgoglio la superiorità dell‘ "uomo moderno" sull' "uomo antico".
◦ Ora, la cultura barocca ha abbandonato la visione dell'armonia e dell'equilibrio tipica del Rinascimento, ha infranto ogni regola e
ogni canone, e ha capito che di fronte a un mondo più ampio e complesso, le carenze delle tradizioni possono essere raggiunte solo
attraverso nuove forme di conoscenza.
01/07/2022
Spazio e tempo, realtà e illusione
◦ A causa delle scoperte geografiche e astronomiche, lo spazio si è espanso e deformato. La
visione tradizionale di un universo ordinato e chiuso è sostituita dalla percezione di un
universo potenzialmente infinito. Come diceva il filosofo Giordano Bruno, la terra è solo "uno
dei mondi delle infinite possibilità". Le nuove scoperte tecnologiche - telescopi e microscopi -
hanno cambiato il rapporto gerarchico tra "grande" e "piccolo", "alto" e "basso".
◦ Anche il tempo verrà esteso e ampliato. La scoperta di culture nuove e lontane con una lunga
storia, unita al primo studio della geologia, minò la cronologia biblica e l'idea che la forma non
cambi nel tempo. Ciò ha attirato l'attenzione della gente sulle forme mutevoli del tempo e
dello spazio.
◦ L’antropocentrismo rinascimentale fu sostituito dalla percezione di una realtà sfuggente che si
dava molteplici interpretazioni, tutte possibili.
01/07/2022
TERZA PARTE:
LA LIRICA BAROCCA
Il rinnovamento del genere
◦ La poesia lirica è uno stile romanzo e la sua vivace sperimentazione della letteratura barocca è la più importante, e il suo scopo è
cercare forme di espressione nuove e innovative.
◦ Normalmente è aperto al classicismo del Rinascimento. Necessità di esprimere una visione nuova e mutevole della realtà, che non è
solo fonte di miracoli, ma anche profonda depressione, e allo stesso tempo desiderio di sorprendere i lettori in modo unico e
commovente
◦ La principale poesia lirica basata sulla lingua fiorentina compilata dal Petrarchismo è andata via via in crisi: Torquato Tasso e altri
poeti manieristi, come Giovanni Della Casa e Battista Guarini, si separano dalle scelte di contenuto ed espressione, prediligendo più
toni. Malinconia ed emotiva,
◦ Espresso attraverso giochi linguistici audaci e ovvie forme metriche musicali. Con l'avvento del nuovo secolo i poeti barocchi si
oppongono oggi apertamente ai principi estetici dell'armonia tra le componenti misurate ed equilibrate tipiche della poesia lirica
cinquecentesca. La cultura impara il volgare, e infatti ogni mancanza di regole diventa il suo standard ispiratore.
01/07/2022
La poetica della meraviglia
◦ All'inizio di questo secolo diverse regioni d'Italia, soprattutto Bologna e Veneto, hanno espresso il desiderio di attualizzare le
poetiche tradizionali, ma il principale esponente è indubbiamente Gianbattista Marino.
◦ Nelle sue opere e in quelle di molti imitatori è evidente la ricerca di effetti insoliti e spiritosi. L'obiettivo primario dell'artista è quello
di conquistare l'applauso e la soddisfazione di un pubblico più ampio.
◦ Plasmare la moda attraverso il loro stile e le loro capacità formali. Consapevole dei cambiamenti nel ruolo dei letterati e del modo di
usare la poesia che non è più aristocratica
◦ Ha teorizzato chiaramente questo principio e ha affermato: «È del poeta il fin la meraviglia,/ (par- lo dell'eccellente e non del
goffo),/ chi non sa far stupir, vada alla striglia».
01/07/2022
L’ampliamento delle tematiche
◦ L'innovazione della poesia barocca è più evidente in termini di retorica e forma, riguarda anche i temi e le tematiche della poesia lirica,
determinando in questo senso anche una vera rivoluzione nella tradizione.
◦ Strutturalmente parlando, le canzoni d'amore del Seicento abbandonano l'imitazione del modello petrarca.
◦ Basati sulla narrazione di storie interiori e spirituali, i testi tendono ad essere organizzati per tema o unità metriche.
◦ Questi temi interessanti sono solitamente esclusi dalla vera profondità emotiva e vengono risolti principalmente spiegando situazioni
anormali e descrivendo in dettaglio gli strani dettagli. Questi temi possono facilmente fornire un punto di partenza.
◦ Anche la figura femminile è unica per la bellezza bionda ed eterea di Laura Petrarchesca. Le donne entrano in scena con lineamenti
esotici, strani e talvolta distorti.
◦ L'ampliamento del confine poetico ha un duplice effetto, che sorprende il lettore e fornisce materiale poetico per la rappresentazione
dell'immagine della poesia, immagini che, attraverso metafora e sinestesia, rendono la vita piena di inaspettati e sottili turbamenti.
01/07/2022
QUARTA PARTE:
GIANBATTISTA MARINO
La vita
Giovan Battista Marino nacque a Napoli nel 1569. A vent’anni abbandonò gli studi legali per dedicarsi
all’attività letteraria. Venne incarcerato diverse volte, per aver sedotto una ragazza, falsificato
documenti.
Tra le prime opere ricordiamo “le rime”, che gli valsero un impiego presso il cardinale Pietro
Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII, grazie al quale entrò in contatto con diversi gruppi di
poeti e artisti innovativi e ottenne il titolo di Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Successivamente fu accolto alla corte parigina di Maria de’ Medici, dove venne osannato come il più
grande poeta vivente e ottenne una pensione che gli permise di dedicarsi interamente alla produzione
letteraria. Tra le opere ricordiamo:
- La Lira: raccolta di poesie amorose, encomiastiche e sacre.
- La Galeria: raccolta di componimenti dedicati alla descrizione di quadri e sculture.
- La Scampogna: raccolta di idilli mitologici e pastorali.
- L’adone: poema mitologico.
Dopo essere tornato a Napoli trascorse gli ultimi anni della sua vita, prima di morire nel 1625.
Caratteristiche
◦ Una caratteristica distintiva della poesia di Marino è che rifiuta chiaramente i principi estetici dominanti del classicismo cinquecentesco di
misurazione, equilibrio e realismo, che è in netto contrasto con la ricerca della novità.
◦ Ciò non implica un abbandono totale alla dialettica passata, in quanto per l’autore le opere fungono da immenso repertorio di spunti, idee ed
immagini, da cui si ispira per ottenere effetti volti allo stupire il lettore.
◦ Nelle poesie di Marino, il mondo umano e naturale è pieno di cambiamenti ricchi e vari, dinamici e sensibili, lontani dalla rara atmosfera
petrachista. Tuttavia, in questo ricco accumulo di immagini, la scrittura non è affatto realtà, perché oggetti e situazioni specifiche vengono
costantemente deformati e manipolati e filtrati attraverso metodi letterari distorti. Persistere nell'uso di metafore audaci, allusioni,
cambiamenti e mescolanza di segni diversi non è riprodurre la cosa reale, ma provocare uno shock intellettuale tra i lettori, causato
dall'accumulo di saggezza e concetti studiati nella tabella.
◦ Canta di donne dalla pelle scura o di basso rango, come lavoratrici e zingare, ma non concederti donne brutte o deformi. Ogni dettaglio
fornisce un punto di partenza per una catena infinita di metafore, che, combinando ambienti diversi e lontani, trasforma oggetti di uso
quotidiano in atmosfere oniriche e talvolta surreali. In questa lingua si esprimono anche la squisitezza e la preziosità delle poesie di Marino.
01/07/2022
Onde dorate
◦ "Onde dorate" è un sonetto tratto da La Lira. Il
poeta descrive una donna che si pettinava i capelli
biondi, celebrando quindi una parte del corpo
femminile.
◦ Nel sonetto, il tema principale del poeta è l'amore
visto come tortura e morte. Il poeta dice che il suo
cuore è spezzato su una roccia dura come un
diamante.
◦ La confusione del poeta prima dell'azione scuote
l'accelerazione del pettine, che disturba e modifica
ulteriormente l'immagine dei capelli della donna,
trasmettendo la sua "eccitazione".
01/07/2022
Onde dorate, e l'onde eran capelli,
navicela d'avorio un dì fendea;
una man pur d'avorio la reggea
per quaasi errori preziosi e quelli;
E mentre i flutti tremolanti e belli
con drittissimo solco dividea,
l'or de le rotte fila Amor cogliea,
per formarne catene à suoi ribelli.
Per l'aureo mar, che rincrespando apria
il procelloso suo biondo tesoro,
agitato il mio core a morte gìa.
Ricco naufragio, in cui sommerso ì moro,
poich'almen fur ne la tempesta mia
di diamante lo scoglio e 'l golfo d'oro.
Donna che cuce
◦ È strale, è stral, non ago
quel ch’opra in suo lavoro
nova Aracne d’Amor, colei ch’adoro;
onde, mentre il bel lino orna e trapunge,
di mille punte il cor mi passa e punge.
Misero! E quel sì vago
Sanguigno fil che tira
Tronca, annoda, assottiglia, attorce e gira
La bella man gradita
È il fil de la mia vita.
01/07/2022
Questa poesia è composta da un numero sorprendente di giochi di
parole e retorica, ma il contenuto non è assolutamente sufficiente.
Questa è una tecnica scritta, Marino non vuole mostrare la sua
profonda (sospettosa) abilità nella poesia, ma vuole mostrare il
ritmo del testo, cercando il confronto e anche la capacità
avventurosa di arricchire l'abbellimento. Il risultato è un'abilità
caotica, nessuna struttura su cui fare affidamento, e la stravaganza
delle capacità tecniche non è altro che meravigliarsi della sua
capacità di costruire tutto sul vuoto del pettine, veicolando la
"zangola".
Bella schiava
◦ L’autore ha scelto un tema insolito nell'opera qui
mostrata, ovvero quello dalla donna bellissima
dalla pelle scura, travolgendo completamente la
visione delle bellezze dalla pelle bianca. Inoltre, nei
testi, ci sono una varietà di nuove metafore, come
il volto nero notturno, la pelle d'ebano e così via.
In Bella Schiava, ci sono molti ossimori, come ad
esempio mostro leggiadro, luce d'inchiostro, servo
di una serva, notte solare, giorno negli occhi neri.
In tutti i versi l'elemento però più vivido è il
contrasto che si crea tra la pelle scura e la visione
della bellezza.
01/07/2022
Nera sì, ma se’ bella, o di Natura
fra le belle d’Amor leggiadro mostro.
Fosca è l’alba appo te, perde e s’oscura
presso l’ebeno tuo l’avorio e l’ostro.
Or quando, or dove il mondo antico o il nostro
vide sì viva mai, sentì sì pura,
o luce uscir di tenebroso inchiostro,
o di spento carbon nascere arsura?
Servo di chi m’è serva, ecco ch’avolto
porto di bruno laccio il core intorno,
che per candida man non fia mai sciolto.
Là ’ve più ardi, o sol, sol per tuo scorno
un sole è nato, un sol che nel bel volto
porta la notte, et ha negli occhi il giorno.
Marinismo
◦ Lo straordinario successo di Marino e dei suoi contemporanei determinarono il proliferare di
scrittori che ne imitarono il comportamento poetico in tutta Italia, anche criticando il termine.
◦ In generale, «marino" è spesso usato per riferirsi alla poesia barocca. La tendenza «marinista»
infatti non è un vero e proprio genere, ma una corrente letteraria che riunisce scrittori eterogenei.
La loro ricerca della poesia innovativa è unita a Marino e basata sul concetto di metafora e
arguzia. L'uso (e spesso basato sull'abuso) è progettato per attirare i lettori.
◦ Tuttavia, la portata dell'innovazione nelle poesie dei marinisti non deve essere sopravvalutata:
sebbene questi autori professino di opporsi apertamente alla forma tradizionale di poesia, presto
alla fine a loro volta hanno creato una sorta di "modo" e hanno obbedito a una serie di regole
non scritte: cercare metafore audaci e figure retoriche insolite, esercitare la propria abilità su
soggetti inattesi.
01/07/2022
I lirici marinisti
◦ Sebbene la maggioranza dei marinisti si limiti a un gioco di imitazione e variazione del modello che non raggiunge esiti significativi,
una parziale originalità si registra nell'opera di alcuni poeti attivi soprattutto nella prima metà del Seicento.
◦ Tra questi ricordiamo ancora Claudio Achillini (1574-1640) di Bolognese, Girolamo Preti (1582-1626) e Giuseppe Artale (Giuseppe
Artale) (1628-1679), questo è l'indice "estremo" del periodo barocco.
◦ Nella seconda generazione dei marinisti erano più frequenti le riflessioni sui temi della morte e del passare del tempo. La critica più
recente ha rivalutato per primo il gesuita Giacomo Lubrano (1619-1693). Nelle sue poesie, l'uso estremo della metafora e
dell'analogia esprime l'oscurità in un modo che tocca l'oscurità, ma questa funzione può esprimere un profondo senso di disagio ed
echeggiare gli elementi del paesaggio naturale.
◦ Il friulano Ciro di Pers (1599-1663) si ispira invece al movimento marinista di medio livello, ed è influenzato dalla risposta classica
stabilitasi a metà del secolo, le sue canzoni sono affascinate dai rapidi mutamenti della vita umana. Il tema ha un oscuro ma forte
senso di solennità.
01/07/2022
ALESSANDRO TASSONI E
LA SECCHIA RAPITA
La vita
◦ Nato in una famiglia aristocratica, la sua infanzia fu difficile: presto divenne
orfano, in balia di parenti avidi della sua eredità, e alla fine fu raccolto e cresciuto
dalla famiglia di sua madre. Dopo aver accettato corsi regolari all'Università di
Bologna, Ferrara e Pisa, nel 1509 seguì corsi di filosofia, retorica e diritto, e fu
nominato dottore in diritto canonico.
◦ Nel 1597 trovò a Roma il segretario del cardinale Colonna che seguì in Spagna nel
1600. Nel 1602 commentò criticamente le Rime di Petrarca, accusando
quest’ultimo di coraggio metaforico, freddo e cerebrale, che sembrava dichiarare il
concettualismo contemporaneo. Tornò a Roma nel 1603, dove visse nella chiesa
chiesa fino al 1632. Dopo un periodo di indipendenza, prestò servizio qui come
duca di Savoia e quattro cardinali. Fu affiliato alla prestigiosa Accademia degli
Umoristi. Fu richiamato a Modena gli ultimi anni della sua vita dal duca
Francesco I, che gli diede una pensione.
01/07/2022
Le opere
◦ Pensieri diversi: tratta in agili prose, argute e paradossali, i più vari argomenti scientifici e letterari. Si oppone a Copernico e
all’eretico Galileo, ma combatte anche la cieca fede in Aristotele. Tassoni fu il primo a scrivere in volgare su argomenti fisici, anche
se ne volle la traduzione in latino affinché fosse diffuso anche in tutta Europa.
◦ Poeti antichi e moderni: l’affermazione di Tassoni della superiorità dei moderni sugli antichi si fonda sul concetto della superiorità
della religione cristiana su quella pagana e sul continuo progresso della cultura, poiché “i giudici umani non piggiorano, anzi ogni di
più si raffinano e assotigliano”. Il giudizio più favorevole riguarda i due nuovi generi del ‘500, il dramma pastorale di Tasso e
Guarini e la poesia melica “piena di concetti, d’acutezze e di scherzi”.
“Gli antichi dividevano la poesia in rappresentativa e narrativa; i moderni hanno inventata una terza spezie, la pastorale. Nella
melica furono eccellentissimi greci e latini; ma certo non furono più eccellenti de’ nostri, perché i nostri hanno spogliato tutte l’altre
lingue straniere delle più belle frasi e dei più vaghi concetti, e n’hanno le rime loro”.
01/07/2022
La secchia rapita
◦ Si tratta di un poema eroicomico in ottave, iniziatore di tale nuovo genere. Fu completato nel 1618 e due canti furono aggiunti alla
prima stesura nel 1614. La versione romana iniziò nel 1624: stranamente ha due lezioni, la prima per il papa e la seconda per il
pubblico. L'edizione finale sarà pubblicata a Venezia nel 1630.
◦ Lo schema segue i grandi poemi eroici teorizzati dal Tasso. L'argomento è storico, ma l'azione è per metà eroica e per metà civile, e
racconta la storia dei Bolognesi e dei Modenesi sotto l'imperatore Federico. I fatti storicamente privati sono invertiti nell'ordine
dall'autore: rubare il secchio è stata la causa della guerra, ma in realtà questo è accaduto secoli dopo l'evento che ha posto fine alla
poesia.
◦ L'obiettivo finale di questa poesia è quello di essere piacevole: combinare poesia ed esotismo con poesia realistica e fondere miti
cavallereschi e idilliaci.
http://www.stampe-racconti.it/zx115.pdf
01/07/2022

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  • 3. Crisi economica e trasformazioni ◦ Il Seicento è caratterizzato da una grave e duratura crisi economica, i cui effetti si manifestano a partire dal 1620 circa e si protraggono per tutto il secolo. Il succedersi di carestie e pestilenze (particolarmente gravi quelle del 1630 e del 1660), unito agli effetti negativi del succedersi di lunghi e sanguinosi conflitti (primo fra tutti la guerra dei Trent'anni) determinano un vistoso ristagno demografico e influenzano negativa- mente la produzione agricola. ◦ In una spirale negativa, la diminuzione della domanda e il calo dei prezzi portano al crollo della produzione manifatturiera e all'inizio di una lunga fase di stagnazione, a cui i diversi paesi tentano invano di porre rimedio attraverso la politica economica del mercantilismo, volta a proteggere le esportazioni e i prodotti interni attraverso misure protezionistiche. ◦ La scoperta delle Americhe favorisce inoltre lo spostamento del flusso commerciale dal Mediterraneo all'Atlantico, a tutto vantaggio degli Stati geograficamente favoriti nei commerci con il Nuovo Mondo come l'Inghilterra, l'Olanda e la Francia, mentre la Spagna si avvia verso un inesorabile declino. 01/07/2022
  • 4. La decadenza dell'Europa mediterranea ◦ Gli effetti della crisi non si manifestano in modo uniforme in tutti gli Stati europei, ma risultano più gravi ed evidenti nell'area mediterranea, ossia nella penisola iberica e in Italia. In particolare la Spagna, che ancora nella seconda metà del Cinquecento manteneva il suo primato economico e politico, niente di una vistosa arretratezza che induce l'aristocrazia terriera a tentare una strenua difesa dei propri interessi investendo capitali nel possesso di beni immobili. Questo fenomeno di rifeudalizzazione o ruralizzazione, che interessa anche i ceci medi, impedisce di fatto la circolazione dei capitali e la formazione di un cero imprenditoriale borghese ed accentua gli squilibri sociali, aggravandole condizioni di miseria dei contadini. Lo sfruttamento e l'aumento della pressione fiscale porta a violente proteste popolari in molte aree soggette al dominio spagnolo, dalla Catalogna e il Portogallo (1640-1641) a Napoli (1647-1648),stroncate nel sangue insieme ai fenomeni di brigantaggio. 01/07/2022
  • 5. Lo sviluppo dell'Europa settentrionale ◦ Decisamente più dinamica risulta la reazione dei paesi del Nord Europa come l'Inghilterra, la Francia e i Paesi Bassi (divenuti indipendenti dalla Spagna nel 1581), che proprio nel corso del Seicento si affermano come nuove potenze emergenti sul piano economico e politico. In particolare in Inghilterra già nel secolo precedente, con il movimento delle enclosures («recinzioni»), il nascente ceto borghese aveva impresso infatti una svolta capitalistica allo sfruttamento agricolo, modernizzando le tecniche di lavorazione e creando una situazione favorevole allo sviluppo delle manifatture. Lo spostamento del traffico commerciale verso l'Atlantico favorisce ulteriormente il decollo dell'Inghilterra, della Francia e dei Paesi Bassi, tutti paesi in cui la borghesia mercantile e finanziaria assume le redini del potere, modernizzando le strutture statali e avviando una lunga fase di espansione coloniale. 01/07/2022
  • 6. Protestantesimo e cattolicesimo ◦ La differenza tra l'Europa settentrionale e l'Europa mediterranea risulta evi-dente anche in ambito religioso. La contrapposizione tra cattolici e protestanti avviata dalla Riforma prosegue per buona parte del Seicento, riflettendosi nella geografia politica e dando vita a conflitti internazionali e ribellioni interne. I movimenti di riforma attecchiscono in varie forme in Inghilterra (dove Enrico VIII nel 1534 aveva sancito la rottura con la Chiesa cattolica e fondato la Chiesa anglicana), in Olanda (dove prevalgono i calvinisti) e in Germania, sia pure lacerata da contrasti interni con i cattolici. La Francia seicentesca assiste a violenti scontri tra cattolici e ugonotti, destinati a culminare nell'imposizione del cattolicesimo da parte di Luigi XIV. 01/07/2022
  • 7. La guerra dei trent’anni La guerra dei trent'anni è un conflitto che ha investito l'Europa tra il 1618 e il 1648. La causa principale fu il tentativo degli Asburgo di diventare la dinastia egemone in Europa, cosa che comportò: ◦ La trasformazione del Sacro Romano impero in uno stato moderno ◦ La riduzione del frazionamento statale tedesco ◦ L'estensione della fede cattolica a tutto il mondo germanico Seconda causa fu il conflitto religioso tra protestanti e cattolici. Gli schieramenti della guerra sono principalmente due: ◦ Impero Asburgico, Spagna, Stato Pontificio ◦ Boemia, Danimarca, Svezia, Francia, Inghilterra La pace di Westfalia data 1648 e pone fine alla guerra dei trent'anni. 01/07/2022
  • 8. La geografia politica Alla fine del Cinquecento l'Italia è un territorio politicamente debole e diviso, ridotto a periferia di un impero in crisi. Con la pace di Cateau-Cambrésis (1559) l'Italia cade infatti in gran parte sotto il dominio spagnolo. Esso è esercitato direttamente su tutta l'Italia meridionale (Regno di Napoli e di Sicilia), sul Ducato di Milano, sulla Sardegna e sullo Stato dei Presidi; indirettamente sul Granducato di Toscana e su Genova. A questa egemonia quasi totale si sottraggono soltanto poche aree: lo Stato Pontificio, governato come una vera e propria monarchia e ancora artisticamente fiorente, il Ducato di Savoia e le Repubbliche di Genova e di Venezia. Quest'ultima in particolare gode di una relativa autonomia politica e di una parziale libertà di pensiero, che ne fa uno dei centri più avanzati della cultura contemporanea, anche grazie alla presenza dell'università di Padova (dove sono attivi Galilei e Paolo Sarpi). Alla fine del Cinquecento l’Italia si è ridotta ormai a uno stato periferico di un grande impero ormai in crisi. La pace di Cateau-Cambrésis l’Italia è influenzata dal dominio spagnolo, p 01/07/2022
  • 9. Un sostanziale immobilismo ◦ Nel XVII secolo l'Italia conobbe un periodo di ritorno che la mise sull'orlo di un'importante situazione politica. Colpito dalla crisi economica europea, il commercio con il Nuovo Mondo fu escluso, e soffrì di carestie e pestilenze (soprattutto la violenza che colpì violentemente la Lombardia nel 1630, descritta da Manzoni in I promessi sposi), mancava come il Mediterraneo . È intraprendente e capace della moderna classe borghese, capace di rinnovare la sua struttura. La sua dipendenza La politica spagnola sottolinea anche il pesante fardello della tassazione, che colpisce principalmente la classe contadina e Ha portato al fenomeno della rifeudalizzazione, che ha spinto coloro che avevano capitali dalla produzione artigianale o commerciale a reinvestirli in proprietà fondiarie, che fornivano un reddito moderato ma definito. L'insoddisfazione della classe popolare, costretta ad abbassare le condizioni di vita, si è manifestata come una violenta rivolta popolare, come Masaniello a Napoli (1647). 01/07/2022
  • 10. L’oscurantismo culturale ◦ In termini di pensiero e arte, il dominio spagnolo mantiene la propria importanza. L'atmosfera oscura della controriforma cattolica tende a impedire lo sviluppo del libero pensiero. ◦ Il filosofo Giordano Bruno fu arso vivo nel febbraio 1600 per il suo argomento di "eresia" e nel 1633 Galileo fu costretto a disobbedire e lo indusse a pubblicare i suoi ultimi lavori scientifici all'estero. ◦ Di conseguenza, l'Italia ha perso il dominio letterario e culturale che aveva mantenuto durante il rinascimento umanistico. Tuttavia, è ancora fiorente, soprattutto nello Stato Pontificio attività architettoniche che fecero di Roma la capitale dell'architettura barocca, grazie alle opere di artisti come Bernini e Borromini, patrocinati dalla chiesa. 01/07/2022
  • 12. La teoria eliocentrica ◦ Nel XVII secolo era in crisi il modello di Aristotele-Tolomeo, che rendeva la terra immobile al centro dell'universo, ed era riconosciuto dalla Chiesa. Per secoli ha portato le persone a concepire un ordinato, immutabile Universo, che è organizzato in una struttura gerarchica e basato sulla centralità persone. ◦ Già nella metà del XVI secolo, l'astronomo polacco Niccolò Copernico (1473-1543) mise in dubbio questa idea e fu incluse nel trattato «De revolutionibus orbium celestium» la teoria eliocentrica, secondo la quale il sole è posto al centro dell'universo e la terra gli ruota intorno come gli altri pianeti. ◦ La teoria di Copernico divenne il punto di partenza di nuove scoperte nel XVII secolo. 01/07/2022
  • 13. Impatto delle nuove scoperte 01/07/2022 ◦ Queste scoperte fondamentali hanno interrotto la comprensione del mondo fisico, cancellato la certezza secolare e messo in dubbio la centralità dell'umanità nell'universo. Sia la visione centrata sulla teologia ereditata dal Medioevo che l’antropocentrismo rinascimentale fallirono, e l'uomo si trovò solo nell'universo complesso, dinamico e instabile. Oltre alla passione per le nuove scoperte si ha un profondo senso di incertezza e perdita.
  • 14. L’irrequietezza della modernità ◦ La scoperta della nuova scienza, il fascino per le cose insolite e l'inquietudine dell'ambiente culturale si riflettono pienamente nello stile barocco, inteso in senso lato come un movimento culturale che permeava la maggior parte delle idee del tempo. Come suggerisce l'etimologia del termine (probabilmente derivato dall'aggettivo portoghese Barocco, usato per denotare una perla di forma irregolare, evidenziando così l'aspetto singolare del movimento), la caratteristica percettiva del barocco risiede nella novità , Soluzione insolita e singolarità, pensata per stupire le persone attraverso forme spettacolari. Di fronte alla nuova realtà cambiata dalle scoperte scientifiche e geografiche e dai disordini politici, quest'uomo nel diciassettesimo secolo si trovò come spettatore di un mondo frammentato e opposto, affascinante e precario, suscitando l'entusiasmo e L'ammirazione, d'altra parte (allo stesso tempo) si sente confusa e dolorosa ◦ Tuttavia, nella filosofia e nel pensiero scientifico e nell'arte barocca, le persone sono consapevoli dell'inizio di una nuova era e affermano con orgoglio la superiorità dell‘ "uomo moderno" sull' "uomo antico". ◦ Ora, la cultura barocca ha abbandonato la visione dell'armonia e dell'equilibrio tipica del Rinascimento, ha infranto ogni regola e ogni canone, e ha capito che di fronte a un mondo più ampio e complesso, le carenze delle tradizioni possono essere raggiunte solo attraverso nuove forme di conoscenza. 01/07/2022
  • 15. Spazio e tempo, realtà e illusione ◦ A causa delle scoperte geografiche e astronomiche, lo spazio si è espanso e deformato. La visione tradizionale di un universo ordinato e chiuso è sostituita dalla percezione di un universo potenzialmente infinito. Come diceva il filosofo Giordano Bruno, la terra è solo "uno dei mondi delle infinite possibilità". Le nuove scoperte tecnologiche - telescopi e microscopi - hanno cambiato il rapporto gerarchico tra "grande" e "piccolo", "alto" e "basso". ◦ Anche il tempo verrà esteso e ampliato. La scoperta di culture nuove e lontane con una lunga storia, unita al primo studio della geologia, minò la cronologia biblica e l'idea che la forma non cambi nel tempo. Ciò ha attirato l'attenzione della gente sulle forme mutevoli del tempo e dello spazio. ◦ L’antropocentrismo rinascimentale fu sostituito dalla percezione di una realtà sfuggente che si dava molteplici interpretazioni, tutte possibili. 01/07/2022
  • 17. Il rinnovamento del genere ◦ La poesia lirica è uno stile romanzo e la sua vivace sperimentazione della letteratura barocca è la più importante, e il suo scopo è cercare forme di espressione nuove e innovative. ◦ Normalmente è aperto al classicismo del Rinascimento. Necessità di esprimere una visione nuova e mutevole della realtà, che non è solo fonte di miracoli, ma anche profonda depressione, e allo stesso tempo desiderio di sorprendere i lettori in modo unico e commovente ◦ La principale poesia lirica basata sulla lingua fiorentina compilata dal Petrarchismo è andata via via in crisi: Torquato Tasso e altri poeti manieristi, come Giovanni Della Casa e Battista Guarini, si separano dalle scelte di contenuto ed espressione, prediligendo più toni. Malinconia ed emotiva, ◦ Espresso attraverso giochi linguistici audaci e ovvie forme metriche musicali. Con l'avvento del nuovo secolo i poeti barocchi si oppongono oggi apertamente ai principi estetici dell'armonia tra le componenti misurate ed equilibrate tipiche della poesia lirica cinquecentesca. La cultura impara il volgare, e infatti ogni mancanza di regole diventa il suo standard ispiratore. 01/07/2022
  • 18. La poetica della meraviglia ◦ All'inizio di questo secolo diverse regioni d'Italia, soprattutto Bologna e Veneto, hanno espresso il desiderio di attualizzare le poetiche tradizionali, ma il principale esponente è indubbiamente Gianbattista Marino. ◦ Nelle sue opere e in quelle di molti imitatori è evidente la ricerca di effetti insoliti e spiritosi. L'obiettivo primario dell'artista è quello di conquistare l'applauso e la soddisfazione di un pubblico più ampio. ◦ Plasmare la moda attraverso il loro stile e le loro capacità formali. Consapevole dei cambiamenti nel ruolo dei letterati e del modo di usare la poesia che non è più aristocratica ◦ Ha teorizzato chiaramente questo principio e ha affermato: «È del poeta il fin la meraviglia,/ (par- lo dell'eccellente e non del goffo),/ chi non sa far stupir, vada alla striglia». 01/07/2022
  • 19. L’ampliamento delle tematiche ◦ L'innovazione della poesia barocca è più evidente in termini di retorica e forma, riguarda anche i temi e le tematiche della poesia lirica, determinando in questo senso anche una vera rivoluzione nella tradizione. ◦ Strutturalmente parlando, le canzoni d'amore del Seicento abbandonano l'imitazione del modello petrarca. ◦ Basati sulla narrazione di storie interiori e spirituali, i testi tendono ad essere organizzati per tema o unità metriche. ◦ Questi temi interessanti sono solitamente esclusi dalla vera profondità emotiva e vengono risolti principalmente spiegando situazioni anormali e descrivendo in dettaglio gli strani dettagli. Questi temi possono facilmente fornire un punto di partenza. ◦ Anche la figura femminile è unica per la bellezza bionda ed eterea di Laura Petrarchesca. Le donne entrano in scena con lineamenti esotici, strani e talvolta distorti. ◦ L'ampliamento del confine poetico ha un duplice effetto, che sorprende il lettore e fornisce materiale poetico per la rappresentazione dell'immagine della poesia, immagini che, attraverso metafora e sinestesia, rendono la vita piena di inaspettati e sottili turbamenti. 01/07/2022
  • 21. La vita Giovan Battista Marino nacque a Napoli nel 1569. A vent’anni abbandonò gli studi legali per dedicarsi all’attività letteraria. Venne incarcerato diverse volte, per aver sedotto una ragazza, falsificato documenti. Tra le prime opere ricordiamo “le rime”, che gli valsero un impiego presso il cardinale Pietro Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII, grazie al quale entrò in contatto con diversi gruppi di poeti e artisti innovativi e ottenne il titolo di Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Successivamente fu accolto alla corte parigina di Maria de’ Medici, dove venne osannato come il più grande poeta vivente e ottenne una pensione che gli permise di dedicarsi interamente alla produzione letteraria. Tra le opere ricordiamo: - La Lira: raccolta di poesie amorose, encomiastiche e sacre. - La Galeria: raccolta di componimenti dedicati alla descrizione di quadri e sculture. - La Scampogna: raccolta di idilli mitologici e pastorali. - L’adone: poema mitologico. Dopo essere tornato a Napoli trascorse gli ultimi anni della sua vita, prima di morire nel 1625.
  • 22. Caratteristiche ◦ Una caratteristica distintiva della poesia di Marino è che rifiuta chiaramente i principi estetici dominanti del classicismo cinquecentesco di misurazione, equilibrio e realismo, che è in netto contrasto con la ricerca della novità. ◦ Ciò non implica un abbandono totale alla dialettica passata, in quanto per l’autore le opere fungono da immenso repertorio di spunti, idee ed immagini, da cui si ispira per ottenere effetti volti allo stupire il lettore. ◦ Nelle poesie di Marino, il mondo umano e naturale è pieno di cambiamenti ricchi e vari, dinamici e sensibili, lontani dalla rara atmosfera petrachista. Tuttavia, in questo ricco accumulo di immagini, la scrittura non è affatto realtà, perché oggetti e situazioni specifiche vengono costantemente deformati e manipolati e filtrati attraverso metodi letterari distorti. Persistere nell'uso di metafore audaci, allusioni, cambiamenti e mescolanza di segni diversi non è riprodurre la cosa reale, ma provocare uno shock intellettuale tra i lettori, causato dall'accumulo di saggezza e concetti studiati nella tabella. ◦ Canta di donne dalla pelle scura o di basso rango, come lavoratrici e zingare, ma non concederti donne brutte o deformi. Ogni dettaglio fornisce un punto di partenza per una catena infinita di metafore, che, combinando ambienti diversi e lontani, trasforma oggetti di uso quotidiano in atmosfere oniriche e talvolta surreali. In questa lingua si esprimono anche la squisitezza e la preziosità delle poesie di Marino. 01/07/2022
  • 23. Onde dorate ◦ "Onde dorate" è un sonetto tratto da La Lira. Il poeta descrive una donna che si pettinava i capelli biondi, celebrando quindi una parte del corpo femminile. ◦ Nel sonetto, il tema principale del poeta è l'amore visto come tortura e morte. Il poeta dice che il suo cuore è spezzato su una roccia dura come un diamante. ◦ La confusione del poeta prima dell'azione scuote l'accelerazione del pettine, che disturba e modifica ulteriormente l'immagine dei capelli della donna, trasmettendo la sua "eccitazione". 01/07/2022 Onde dorate, e l'onde eran capelli, navicela d'avorio un dì fendea; una man pur d'avorio la reggea per quaasi errori preziosi e quelli; E mentre i flutti tremolanti e belli con drittissimo solco dividea, l'or de le rotte fila Amor cogliea, per formarne catene à suoi ribelli. Per l'aureo mar, che rincrespando apria il procelloso suo biondo tesoro, agitato il mio core a morte gìa. Ricco naufragio, in cui sommerso ì moro, poich'almen fur ne la tempesta mia di diamante lo scoglio e 'l golfo d'oro.
  • 24. Donna che cuce ◦ È strale, è stral, non ago quel ch’opra in suo lavoro nova Aracne d’Amor, colei ch’adoro; onde, mentre il bel lino orna e trapunge, di mille punte il cor mi passa e punge. Misero! E quel sì vago Sanguigno fil che tira Tronca, annoda, assottiglia, attorce e gira La bella man gradita È il fil de la mia vita. 01/07/2022 Questa poesia è composta da un numero sorprendente di giochi di parole e retorica, ma il contenuto non è assolutamente sufficiente. Questa è una tecnica scritta, Marino non vuole mostrare la sua profonda (sospettosa) abilità nella poesia, ma vuole mostrare il ritmo del testo, cercando il confronto e anche la capacità avventurosa di arricchire l'abbellimento. Il risultato è un'abilità caotica, nessuna struttura su cui fare affidamento, e la stravaganza delle capacità tecniche non è altro che meravigliarsi della sua capacità di costruire tutto sul vuoto del pettine, veicolando la "zangola".
  • 25. Bella schiava ◦ L’autore ha scelto un tema insolito nell'opera qui mostrata, ovvero quello dalla donna bellissima dalla pelle scura, travolgendo completamente la visione delle bellezze dalla pelle bianca. Inoltre, nei testi, ci sono una varietà di nuove metafore, come il volto nero notturno, la pelle d'ebano e così via. In Bella Schiava, ci sono molti ossimori, come ad esempio mostro leggiadro, luce d'inchiostro, servo di una serva, notte solare, giorno negli occhi neri. In tutti i versi l'elemento però più vivido è il contrasto che si crea tra la pelle scura e la visione della bellezza. 01/07/2022 Nera sì, ma se’ bella, o di Natura fra le belle d’Amor leggiadro mostro. Fosca è l’alba appo te, perde e s’oscura presso l’ebeno tuo l’avorio e l’ostro. Or quando, or dove il mondo antico o il nostro vide sì viva mai, sentì sì pura, o luce uscir di tenebroso inchiostro, o di spento carbon nascere arsura? Servo di chi m’è serva, ecco ch’avolto porto di bruno laccio il core intorno, che per candida man non fia mai sciolto. Là ’ve più ardi, o sol, sol per tuo scorno un sole è nato, un sol che nel bel volto porta la notte, et ha negli occhi il giorno.
  • 26. Marinismo ◦ Lo straordinario successo di Marino e dei suoi contemporanei determinarono il proliferare di scrittori che ne imitarono il comportamento poetico in tutta Italia, anche criticando il termine. ◦ In generale, «marino" è spesso usato per riferirsi alla poesia barocca. La tendenza «marinista» infatti non è un vero e proprio genere, ma una corrente letteraria che riunisce scrittori eterogenei. La loro ricerca della poesia innovativa è unita a Marino e basata sul concetto di metafora e arguzia. L'uso (e spesso basato sull'abuso) è progettato per attirare i lettori. ◦ Tuttavia, la portata dell'innovazione nelle poesie dei marinisti non deve essere sopravvalutata: sebbene questi autori professino di opporsi apertamente alla forma tradizionale di poesia, presto alla fine a loro volta hanno creato una sorta di "modo" e hanno obbedito a una serie di regole non scritte: cercare metafore audaci e figure retoriche insolite, esercitare la propria abilità su soggetti inattesi. 01/07/2022
  • 27. I lirici marinisti ◦ Sebbene la maggioranza dei marinisti si limiti a un gioco di imitazione e variazione del modello che non raggiunge esiti significativi, una parziale originalità si registra nell'opera di alcuni poeti attivi soprattutto nella prima metà del Seicento. ◦ Tra questi ricordiamo ancora Claudio Achillini (1574-1640) di Bolognese, Girolamo Preti (1582-1626) e Giuseppe Artale (Giuseppe Artale) (1628-1679), questo è l'indice "estremo" del periodo barocco. ◦ Nella seconda generazione dei marinisti erano più frequenti le riflessioni sui temi della morte e del passare del tempo. La critica più recente ha rivalutato per primo il gesuita Giacomo Lubrano (1619-1693). Nelle sue poesie, l'uso estremo della metafora e dell'analogia esprime l'oscurità in un modo che tocca l'oscurità, ma questa funzione può esprimere un profondo senso di disagio ed echeggiare gli elementi del paesaggio naturale. ◦ Il friulano Ciro di Pers (1599-1663) si ispira invece al movimento marinista di medio livello, ed è influenzato dalla risposta classica stabilitasi a metà del secolo, le sue canzoni sono affascinate dai rapidi mutamenti della vita umana. Il tema ha un oscuro ma forte senso di solennità. 01/07/2022
  • 28. ALESSANDRO TASSONI E LA SECCHIA RAPITA
  • 29. La vita ◦ Nato in una famiglia aristocratica, la sua infanzia fu difficile: presto divenne orfano, in balia di parenti avidi della sua eredità, e alla fine fu raccolto e cresciuto dalla famiglia di sua madre. Dopo aver accettato corsi regolari all'Università di Bologna, Ferrara e Pisa, nel 1509 seguì corsi di filosofia, retorica e diritto, e fu nominato dottore in diritto canonico. ◦ Nel 1597 trovò a Roma il segretario del cardinale Colonna che seguì in Spagna nel 1600. Nel 1602 commentò criticamente le Rime di Petrarca, accusando quest’ultimo di coraggio metaforico, freddo e cerebrale, che sembrava dichiarare il concettualismo contemporaneo. Tornò a Roma nel 1603, dove visse nella chiesa chiesa fino al 1632. Dopo un periodo di indipendenza, prestò servizio qui come duca di Savoia e quattro cardinali. Fu affiliato alla prestigiosa Accademia degli Umoristi. Fu richiamato a Modena gli ultimi anni della sua vita dal duca Francesco I, che gli diede una pensione. 01/07/2022
  • 30. Le opere ◦ Pensieri diversi: tratta in agili prose, argute e paradossali, i più vari argomenti scientifici e letterari. Si oppone a Copernico e all’eretico Galileo, ma combatte anche la cieca fede in Aristotele. Tassoni fu il primo a scrivere in volgare su argomenti fisici, anche se ne volle la traduzione in latino affinché fosse diffuso anche in tutta Europa. ◦ Poeti antichi e moderni: l’affermazione di Tassoni della superiorità dei moderni sugli antichi si fonda sul concetto della superiorità della religione cristiana su quella pagana e sul continuo progresso della cultura, poiché “i giudici umani non piggiorano, anzi ogni di più si raffinano e assotigliano”. Il giudizio più favorevole riguarda i due nuovi generi del ‘500, il dramma pastorale di Tasso e Guarini e la poesia melica “piena di concetti, d’acutezze e di scherzi”. “Gli antichi dividevano la poesia in rappresentativa e narrativa; i moderni hanno inventata una terza spezie, la pastorale. Nella melica furono eccellentissimi greci e latini; ma certo non furono più eccellenti de’ nostri, perché i nostri hanno spogliato tutte l’altre lingue straniere delle più belle frasi e dei più vaghi concetti, e n’hanno le rime loro”. 01/07/2022
  • 31. La secchia rapita ◦ Si tratta di un poema eroicomico in ottave, iniziatore di tale nuovo genere. Fu completato nel 1618 e due canti furono aggiunti alla prima stesura nel 1614. La versione romana iniziò nel 1624: stranamente ha due lezioni, la prima per il papa e la seconda per il pubblico. L'edizione finale sarà pubblicata a Venezia nel 1630. ◦ Lo schema segue i grandi poemi eroici teorizzati dal Tasso. L'argomento è storico, ma l'azione è per metà eroica e per metà civile, e racconta la storia dei Bolognesi e dei Modenesi sotto l'imperatore Federico. I fatti storicamente privati sono invertiti nell'ordine dall'autore: rubare il secchio è stata la causa della guerra, ma in realtà questo è accaduto secoli dopo l'evento che ha posto fine alla poesia. ◦ L'obiettivo finale di questa poesia è quello di essere piacevole: combinare poesia ed esotismo con poesia realistica e fondere miti cavallereschi e idilliaci. http://www.stampe-racconti.it/zx115.pdf 01/07/2022