2. Martedì 18 novembre presso il
laboratorio minerva della
scuola Marco Polo , noi 4GL
abbiamo partecipato ad un
incontro con due registe e
attrici dello spettacolo di
Amleto che si terrà al
Petruzzelli .
3. Ci hanno subito parlato che al
giorno d’oggi è presente solo
una piccola percentuale di
famiglie o ragazzi che va al
teatro e l’altra grande
percentuale invece preferisce il
cinema , starsi a casa o magari
anche il web.
A proposito del web ,come detto ,
è una grandissima rivoluzione e
scoperta , perché è grazie ad
esso che le cose si sono evolute
in tutto il mondo.
Può essere un fattore positivo , ma
anche negativo per i pericoli che
si possono attraversare ,
l’indipendenza che si può creare
, soprattutto in noi giovani a
usare questi nuovi oggetti :
come tablet , computer con
super funzioni , smartphone.. E
tanto altro .
Io penso che abbiano voluto
mandarci un messaggio molto
chiaro: non dobbiamo limitarci
solo a questo , ma proviamo ad
andare oltre.
4. Dopo questa premessa , le due ragazze
ci parlano un po’ della storia e della
figura del personaggio di Amleto.
Amleto è un personaggio molto
complesso ed enigmatico che
neanche il lettore più attento può dire
di avere capito a fondo il personaggio
e le motivazioni per cui agisce .
I discorsi e le azioni di Amleto si prestano
ad innumerevoli interpretazioni , il
conflitto tra pensiero e azione , vita e
morte , rimane ancora oggi irrisolto .
Dopo la morte del padre , la delusione
della madre , Amleto si affida al teatro,
usandolo come uno strumento di
conoscenza e creando un certo
rapporto che gli permetterà di scoprire
i suoi stati d’animo .
Ad Amleto non gli importa il potere del
trono , ma solo la vendetta o la non
vendetta.
L’indecisione e i suoi tentativi si
dimostreranno successivamente falliti
al punto che egli si affida al caso ,
perciò da Shakespeare non è visto
come un eroe vero e proprio , ma un
uomo che vive il suo ruolo non
prendendo le sue responsabilità .
5. Essere o non essere ?
Essere o non essere , è una frase
dell'Amleto di Shakespeare.
La battuta viene pronunciata dal
principe Amleto all'inizio del
monologo che apre la prima scena
del terzo atto della tragedia. È una
delle frasi più celebri della letteratura
di tutti i tempi, ed è stata oggetto di
numerosi studi e diverse
interpretazioni. L'interrogativo
esistenziale del vivere (essere) o
morire (non essere) è alla radice
dell'indecisione che impedisce ad
Amleto di agire (il famoso dubbio
amletico) e spesso è stato associato
all'idea del suicidio.