1. Nel 400, la produzione di tessuti per
l’esportazione, era diventata un lavoro a
domicilio in quanto le manifatture tessili
erano comparse nei ceti urbani minori e nei
villaggi rurali. Il controllo dalla materia
prima ai prodotti finiti era effettuato dai
mercanti-imprenditori.
2.
3. Intorno al 1500 l’Italia centro-settentrionale vantava
un’esportazione globale maggiore a quella inglese. Nel
secolo successivo invece, a causa delle guerre, i centri
tessili furono gravemente danneggiati ma presto, la
Toscana e la Lombardia ripresero le loro posizioni senza
però avere un gran numero di acquirenti.
I mercanti fiorentini rafforzarono il controllo
sull’artigianato corporativo obbligandolo a misurarsi con
i bassi costi della manodopera rurale
4. Nel settore tessile laniero la produzione era costosa e per
questo gli italiani dovettero subire la concorrenza dei
tessuti inglesi ma, il settore della seta compensò la caduta
dell’industria laniera.
Nel frattempo crebbero le industrie legate agli eserciti
poiché servivano armature e, anche le industrie di pace,
in quanto ci fù una maggiore domanda per
l’arredamento delle abitazioni, libri stampati, carta e
orologi da muro e da tavolo.
5. I cantieri navali divennero molto comuni in Europa poiché
le flotte viaggiavano in tutti i mari del mondo per un
ampliamento urbanistico.
La pietra e il legno erano i materiali principali ma, nel
tempo, anche il ferro raggiunse una grande importanza
in quanto sostituì il bronzo nelle armi da fuoco e nelle
armature.
Grazie all’invenzione dell’altoforno fu possibile lavorare il
ferro a temperature molto più elevate rispetto a quelle di
uno comune.
6. Il commercio del legname era una delle cose più importanti
poiché il legno era anche un combustibile in grado di
produrre calore ed energia .
Un’altro combustibile come il legno era il carbone
minerale, utilizzato per il riscaldamento domestico e
nella lavorazione dei metalli; questo però era un
elemento inquinante e danneggiava le produzioni
industriali.