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Siena
             “A scuola di dislessia”
                  25.01.2011



L’alunno con DSA e il diritto di …
        potercela fare!
     A Diego che non dovrebbe
       addormentarsi sui libri
             Loretta Mattioli
Il focus



                                       DISAGIO
   DSA                     H           SOCIALE


                      DA
                                  ALUNNI
        E                        STRANIERI




Eccellenza   Bisogni educativi               Una classe generica
                 speciali
                                                                   2
Allora l’alunno con DSA … Chi è?
   Lo sapremmo riconoscere?
Un profilo … tanti alunni
Ha il cognitivo nella norma quindi ha capacità di problem solving, astrazione e
generalizzazione
Non raggiunge l’automatismo negli apprendimenti procedurali
Ha buone capacità di sintesi
Si stanca più facilmente
È capace di molta concentrazione
Ha difficoltà nell’attenzione
 Può leggere un brano correttamente e non cogliere il significato
 Può avere grosse difficoltà con le cifre (tabelline), la musica o qualsiasi cosa che necessita
di simboli da interpretare
 La sua performance è incongruente con le attese
 Può scrivere una parola due volte o non scriverla per niente
 Soffre di incertezze che lo tormentano continuamente
 Non riesce a prendere bene gli appunti perché non sa ascoltare e scrivere
contemporaneamente
 Quando si distrae da ciò che sta leggendo o scrivendo ha grosse difficoltà a ritrovare il
punto
Lavora lentamente a causa delle sue difficoltà, perciò è sempre pressato dal tempo (da
British Dyslexia Association)
                  Association
Ma sicuramente non è …
                         Anche se sembra …
                             • Non capire
                           • Non ascoltare
                          • Essere distratto
                          • Essere svogliato


                               Allora?
La riflessione …



     Mumble Mumble
         Cosa so?
   Che cosa posso fare?
 Che cosa non debbo fare?
   Perché lo debbo fare?
CHE COSA POSSO FARE
         DEBBO


     Perché è dovere etico
  dell’insegnante garantire il
successo scolastico degli alunni
           Alla luce …
La normativa
Artt. 3 e 34 della Costituzione
PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA
DIRITTO ALLO STUDIO
L. n. 170 08.10.2010
Legge quadro sulla dislessia
DM 122/2009
Documento sulla valutazione scolastica
CM 101 30.12.2010
Regolamento per le iscrizioni sc. 2011/12


                          E ALLORA?
Le responsabilità della scuola
Saper riconoscere il bisogno precocemente (screening)
Saper accogliere = ascoltare la famiglia e i suoi bisogni senza mai sottovalutare le
situazioni
Sapersi prendere cura con:
 - azioni di prevenzione all’Infanzia e alla Scuola Primaria
 - una didattica accessibile e inclusiva = riduzione gap fra contesto e bisogni specifici
 - l’uso e la normalizzazione dell’uso degli strumenti compensativi e dispensativi
(PEP)
Saper valutare in modo adeguato il percorso dell’alunno e non l’alunno

                           Perché …
  La scuola è responsabile del successo o dell’insuccesso del
                 percorso formativo degli alunni
                           Quindi …


                                                                                       9
Parola chiave …




Creare pari opportunità d’apprendimento
Creare pari opportunità di apprendimento

   Attuare prassi didattiche con esiti di prevenzione

  Organizzare la didattica quotidiana in modo accogliente e inclusivo

  Utilizzare funzioni compensative e dispensative

  Utilizzare una didattica meta-cognitiva che conduca alla consapevolezza
dei processi di apprendimento per tutta la classe = Utilizzare tecniche di
metodo di studio autonomo per tutta la classe

   Normalizzare l’uso di strumenti (anche nuove tecnologie) in classe
riducendo la specialità dell’intervento (tu usa questo …)

                                Tuttavia …
Non scordarsi mai che per aiutarlo …




                     È necessaria
      una presa in carico coordinata e condivisa


                     Collegialità


                   Rete integrata
La rete integrata e i ruoli funzionali
                      Accertamento diagnostico
                     Collaborazione con la scuola
                          FAMIGLIA




           SANITA’                                  SCUOLA
                                                Rilevazione precoce
  Diagnosi                                      Predisposizione di ambienti di
  Supporto                                      apprendimento inclusivi
  Riabilitazione                                Abilitazione
                                                Personalizzazione
                                                Adattamento
                                                Valutazione equa e trasparente
Le azioni di ogni docente
    Rilevare i casi precocemente          •Verificare i propri livelli
    attraverso l’osservazione e lo        di conoscenza/competenza in
              screening                   materia
                                          • Cercare informazioni sulla tematica
• Osservare i punti di forza e di
debolezza dell’alunno                     • Organizzare una didattica di classe
• Osservare le caratteristiche generali   che crei condizioni di pari opportunità
della classe                              di partecipazione
                                          • Individuare strategie e definire
                                          strumenti per rispondere ai bisogni
• Effettuare la ricognizione              specifici
  degli strumenti e delle
  strategie disponibili                        Valutare adeguatamente
                                      i percorsi concordando criteri e modalità
                                      per la valutazione del processo formativo



                                                                              14
Lo screening
È un’azione di fondamentale importanza
Inizio dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia = screening degli indicatori di rischio
Termine della classe II della Scuola Primaria = screening per tutti gli alunni fermo
Screening individuale per casi specifici anche in classe I (bambini con familiarità,
situazioni di bilinguismo, …)
Particolare attenzione va posta ai bambini bilingui, sospetti di DSA, in quanto le prove
standardizzate debbono essere valutate con criteri qualitativi e non quantitativi, come
di prassi
ALLE SCUOLE SECONDARIE DI I E II GRADO? Sì è possibile … fare attenzione ad alunni
che sembrano distratti, compiono errori ma sono incostanti nell’errore commesso,
sono poco attenti, rendono meno di ciò che ci si aspetta
Nel caso di screening su casi specifici attivare un percorso di sensibilizzazione con la
famiglia
Nel caso una famiglia manifesti dubbi sul figlio NON SOTTOVALUTIAMO MAI IL CASO
Dall’accoglienza alla presa in carico
L’acquisizione agli atti della eventuale diagnosi è competenza del
dirigente scolastico
Implica l’attivazione di ogni necessario intervento da parte dei docenti
Il trattamento dei dati è regolato dalla legge sulla tutela dei dati sensibili
e riservati
L’accesso alla documentazione è garantito a tutti coloro siano
DIRETTAMENTE coinvolti (secondo regolamento di istituto per l’accesso
agli atti)
La possibilità di ricevere copia è subordinata alla richiesta del soggetto
interessato
Le scelte di adattamento della didattica, le personalizzazioni necessarie,
le modalità di verifica, i criteri valutativi preceduti dalla descrizione dei
punti di forza e di debolezza della’alunno costituisco il PIANO
EDUCATIVO PERSONALIZZATO = PEP


                                                                            16
Valutazione formativa
  La valutazione dell’alunno con DSA si basa sugli stessi criteri e sugli stessi
  parametri di un qualsiasi alunno a patto che … LA SCUOLA GARANTISCA
  PARI OPPORTUNITA’ DI SUCCESSO SCOLASTICO
                                  Quindi …
  Le compensazioni e le dispense vanno sempre forniti in sede di verifica
  degli apprendimenti
  Non sono vantaggi rispetto ai compagni ma fattori per ricevere pari
  opportunità
  Permettono di evitare o ridurre l’effetto alone e quello pigmalione
                      Tuttavia bisogna ricordare di …
  Compensare i risultati ottenuti allo scritto con l’orale soprattutto per le
  lingue straniere
  Non considerare l’ortografia o l’ordine
  Non considerare gli errori di spelling nelle lingue straniere

                              loretta.mattioli1@istruzione.it                 17
Verso una valutazione autentica
Ciò che distingue soprattutto la valutazione tradizionale da quella autentica
è la sua tendenza a cercare la misura solo della comprensione ‘scolastica’ di
un contenuto o dell’ acquisizione di un’abilità da parte dello studente e non
della capacità con la quale quest’ultimo dà senso ai problemi di vita
quotidiana o risolve problemi reali utilizzando le conoscenze che possiede
(Comoglio, 2004)
“… una valutazione che intende verificare non solo ciò che uno studente sa,
ma ciò che “sa fare con ciò che sa” fondata su una prestazione reale e
adeguata dell’apprendimento (Grant Wiggins (1993)
Una valutazione maggiormente autentica dovrebbe esprimere un giudizio
più esteso dell’apprendimento e cioè della capacità «di pensiero critico, di
soluzione dei problemi, di metacognizione, di efficienza nelle prove, di
lavoro in gruppo, di ragionamento e di apprendimento permanente» (Arter
& Bond,1996, p. 1)
Verso una valutazione autentica
 Nella valutazione autentica le prove sono preparate in modo da
 richiedere agli studenti di utilizzare processi di pensiero più complesso,
 più impegnativo e più elevato (prestazioni in contesti reali significativi)
 ESEMPI
 Prodotti di progetti o lavori di gruppo
 Simulate
  Organizzazione di attività (uscite, gruppi di lavoro, mostre, etc)
 Il docente può rilevare i risultati di queste attività con:
Ceck list
Osservazioni e annotazioni sistematiche
Raccolte di documenti
Portfolio che assolve la triplice funzione di documentare, certificare,
formare e sviluppare la capacità di autovalutazione
DOMANDE?




Sì, GRAZIE!
La Costituzione
Articolo 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali.
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il
pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Articolo 34.
La scuola è aperta a tutti.
…
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi
più alti degli studi.
…
Il Bisogno educativo speciale si connota per …

Il gap fra le attese del contesto socio-ambientale e le proprie possibilità
personali è maggiore
Limitazione delle risorse personali
Necessità di sostegno e supporto adeguati per poter partecipare con successo
alla vita sociale
Individualizzazione (intervento speciale sui bisogni) e personalizzazione
(intervento di potenziamento dei punti di forza e/o di normalizzazione)
Individualizzazione e personalizzazione debbono necessariamente essere
entrambi presenti nel progetto educativo didattico degli alunni




                                                                               22
I segni precoci
     Segni precoci in età prescolare o indicatori di rischio:
     - difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche,
     uditive e visuo-spaziali in presenza di una anamnesi familiare positiva
     Nel caso di screening positivi consolidare le abilità linguistiche
     Informare la famiglia (senza allarmarla) e la scuola primaria nel colloquio di
     continuità
     Indicatori di rischio per la lettura e scrittura all’inizio della Scuola primaria:
- difficoltà nell’associazione grafema-fonema e/o fonema-grafema;
- mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e scrittura;
- eccessiva lentezza nella lettura e scrittura;
- incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in modo riconoscibile;
     Indicatori di rischio per il calcolo all’inizio della Scuola primaria:
- incapacità a riconoscere piccole quantità;
- difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri entro il dieci;
- difficoltà nel calcolo orale entro la decina, anche con supporto concreto.
LA L. 170/2010
Art. 1
Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia
“… che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate …”
Art. 2
Finalità
Art. 3
Diagnosi
È effettuata da strutture sanitarie pubbliche e/o private accreditate
La famiglia consegna la diagnosi alla Scuola
E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare,
previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad
individuare i casi sospetti di DSA … … … L'esito di tali attività non costituisce, comunque,
una diagnosi di DSA
Art. 4
Formazione del personale
Art. 5
Misure educative e didattiche di supporto
Art. 6
Misure per i familiari
Il DM 122/2009
Art. 10 - Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di
apprendimento (dsa)
1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (dsa)
adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli
apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame
conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche
situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento
dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati,
nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione
vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e
dispensativi ritenuti più idonei.
2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene
fatta menzione delle modalità di svolgimento e della
differenziazione delle prove.
La CM 110/2011
 7. Accoglienza e inclusione
 Alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA)
 Le iscrizioni di alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA)
 avvengono con la
 presentazione, da parte dei genitori, della documentazione di diagnosi
 effettuata da specialisti del
 Servizio sanitario nazionale o strutture accreditate, come previsto
 dall’art. 3 della legge n.
 170/2010.
 Si fa riserva di impartire successivi puntuali chiarimenti in ordine alle
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TOSCANA - L'alunno con DSA - Mattioli

  • 1. Siena “A scuola di dislessia” 25.01.2011 L’alunno con DSA e il diritto di … potercela fare! A Diego che non dovrebbe addormentarsi sui libri Loretta Mattioli
  • 2. Il focus DISAGIO DSA H SOCIALE DA ALUNNI E STRANIERI Eccellenza Bisogni educativi Una classe generica speciali 2
  • 3. Allora l’alunno con DSA … Chi è? Lo sapremmo riconoscere?
  • 4. Un profilo … tanti alunni Ha il cognitivo nella norma quindi ha capacità di problem solving, astrazione e generalizzazione Non raggiunge l’automatismo negli apprendimenti procedurali Ha buone capacità di sintesi Si stanca più facilmente È capace di molta concentrazione Ha difficoltà nell’attenzione Può leggere un brano correttamente e non cogliere il significato Può avere grosse difficoltà con le cifre (tabelline), la musica o qualsiasi cosa che necessita di simboli da interpretare La sua performance è incongruente con le attese Può scrivere una parola due volte o non scriverla per niente Soffre di incertezze che lo tormentano continuamente Non riesce a prendere bene gli appunti perché non sa ascoltare e scrivere contemporaneamente Quando si distrae da ciò che sta leggendo o scrivendo ha grosse difficoltà a ritrovare il punto Lavora lentamente a causa delle sue difficoltà, perciò è sempre pressato dal tempo (da British Dyslexia Association) Association
  • 5. Ma sicuramente non è … Anche se sembra … • Non capire • Non ascoltare • Essere distratto • Essere svogliato Allora?
  • 6. La riflessione … Mumble Mumble Cosa so? Che cosa posso fare? Che cosa non debbo fare? Perché lo debbo fare?
  • 7. CHE COSA POSSO FARE DEBBO Perché è dovere etico dell’insegnante garantire il successo scolastico degli alunni Alla luce …
  • 8. La normativa Artt. 3 e 34 della Costituzione PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA DIRITTO ALLO STUDIO L. n. 170 08.10.2010 Legge quadro sulla dislessia DM 122/2009 Documento sulla valutazione scolastica CM 101 30.12.2010 Regolamento per le iscrizioni sc. 2011/12 E ALLORA?
  • 9. Le responsabilità della scuola Saper riconoscere il bisogno precocemente (screening) Saper accogliere = ascoltare la famiglia e i suoi bisogni senza mai sottovalutare le situazioni Sapersi prendere cura con: - azioni di prevenzione all’Infanzia e alla Scuola Primaria - una didattica accessibile e inclusiva = riduzione gap fra contesto e bisogni specifici - l’uso e la normalizzazione dell’uso degli strumenti compensativi e dispensativi (PEP) Saper valutare in modo adeguato il percorso dell’alunno e non l’alunno Perché … La scuola è responsabile del successo o dell’insuccesso del percorso formativo degli alunni Quindi … 9
  • 10. Parola chiave … Creare pari opportunità d’apprendimento
  • 11. Creare pari opportunità di apprendimento Attuare prassi didattiche con esiti di prevenzione Organizzare la didattica quotidiana in modo accogliente e inclusivo Utilizzare funzioni compensative e dispensative Utilizzare una didattica meta-cognitiva che conduca alla consapevolezza dei processi di apprendimento per tutta la classe = Utilizzare tecniche di metodo di studio autonomo per tutta la classe Normalizzare l’uso di strumenti (anche nuove tecnologie) in classe riducendo la specialità dell’intervento (tu usa questo …) Tuttavia …
  • 12. Non scordarsi mai che per aiutarlo … È necessaria una presa in carico coordinata e condivisa Collegialità Rete integrata
  • 13. La rete integrata e i ruoli funzionali Accertamento diagnostico Collaborazione con la scuola FAMIGLIA SANITA’ SCUOLA Rilevazione precoce Diagnosi Predisposizione di ambienti di Supporto apprendimento inclusivi Riabilitazione Abilitazione Personalizzazione Adattamento Valutazione equa e trasparente
  • 14. Le azioni di ogni docente Rilevare i casi precocemente •Verificare i propri livelli attraverso l’osservazione e lo di conoscenza/competenza in screening materia • Cercare informazioni sulla tematica • Osservare i punti di forza e di debolezza dell’alunno • Organizzare una didattica di classe • Osservare le caratteristiche generali che crei condizioni di pari opportunità della classe di partecipazione • Individuare strategie e definire strumenti per rispondere ai bisogni • Effettuare la ricognizione specifici degli strumenti e delle strategie disponibili Valutare adeguatamente i percorsi concordando criteri e modalità per la valutazione del processo formativo 14
  • 15. Lo screening È un’azione di fondamentale importanza Inizio dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia = screening degli indicatori di rischio Termine della classe II della Scuola Primaria = screening per tutti gli alunni fermo Screening individuale per casi specifici anche in classe I (bambini con familiarità, situazioni di bilinguismo, …) Particolare attenzione va posta ai bambini bilingui, sospetti di DSA, in quanto le prove standardizzate debbono essere valutate con criteri qualitativi e non quantitativi, come di prassi ALLE SCUOLE SECONDARIE DI I E II GRADO? Sì è possibile … fare attenzione ad alunni che sembrano distratti, compiono errori ma sono incostanti nell’errore commesso, sono poco attenti, rendono meno di ciò che ci si aspetta Nel caso di screening su casi specifici attivare un percorso di sensibilizzazione con la famiglia Nel caso una famiglia manifesti dubbi sul figlio NON SOTTOVALUTIAMO MAI IL CASO
  • 16. Dall’accoglienza alla presa in carico L’acquisizione agli atti della eventuale diagnosi è competenza del dirigente scolastico Implica l’attivazione di ogni necessario intervento da parte dei docenti Il trattamento dei dati è regolato dalla legge sulla tutela dei dati sensibili e riservati L’accesso alla documentazione è garantito a tutti coloro siano DIRETTAMENTE coinvolti (secondo regolamento di istituto per l’accesso agli atti) La possibilità di ricevere copia è subordinata alla richiesta del soggetto interessato Le scelte di adattamento della didattica, le personalizzazioni necessarie, le modalità di verifica, i criteri valutativi preceduti dalla descrizione dei punti di forza e di debolezza della’alunno costituisco il PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO = PEP 16
  • 17. Valutazione formativa La valutazione dell’alunno con DSA si basa sugli stessi criteri e sugli stessi parametri di un qualsiasi alunno a patto che … LA SCUOLA GARANTISCA PARI OPPORTUNITA’ DI SUCCESSO SCOLASTICO Quindi … Le compensazioni e le dispense vanno sempre forniti in sede di verifica degli apprendimenti Non sono vantaggi rispetto ai compagni ma fattori per ricevere pari opportunità Permettono di evitare o ridurre l’effetto alone e quello pigmalione Tuttavia bisogna ricordare di … Compensare i risultati ottenuti allo scritto con l’orale soprattutto per le lingue straniere Non considerare l’ortografia o l’ordine Non considerare gli errori di spelling nelle lingue straniere loretta.mattioli1@istruzione.it 17
  • 18. Verso una valutazione autentica Ciò che distingue soprattutto la valutazione tradizionale da quella autentica è la sua tendenza a cercare la misura solo della comprensione ‘scolastica’ di un contenuto o dell’ acquisizione di un’abilità da parte dello studente e non della capacità con la quale quest’ultimo dà senso ai problemi di vita quotidiana o risolve problemi reali utilizzando le conoscenze che possiede (Comoglio, 2004) “… una valutazione che intende verificare non solo ciò che uno studente sa, ma ciò che “sa fare con ciò che sa” fondata su una prestazione reale e adeguata dell’apprendimento (Grant Wiggins (1993) Una valutazione maggiormente autentica dovrebbe esprimere un giudizio più esteso dell’apprendimento e cioè della capacità «di pensiero critico, di soluzione dei problemi, di metacognizione, di efficienza nelle prove, di lavoro in gruppo, di ragionamento e di apprendimento permanente» (Arter & Bond,1996, p. 1)
  • 19. Verso una valutazione autentica Nella valutazione autentica le prove sono preparate in modo da richiedere agli studenti di utilizzare processi di pensiero più complesso, più impegnativo e più elevato (prestazioni in contesti reali significativi) ESEMPI Prodotti di progetti o lavori di gruppo Simulate Organizzazione di attività (uscite, gruppi di lavoro, mostre, etc) Il docente può rilevare i risultati di queste attività con: Ceck list Osservazioni e annotazioni sistematiche Raccolte di documenti Portfolio che assolve la triplice funzione di documentare, certificare, formare e sviluppare la capacità di autovalutazione
  • 21. La Costituzione Articolo 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Articolo 34. La scuola è aperta a tutti. … I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. …
  • 22. Il Bisogno educativo speciale si connota per … Il gap fra le attese del contesto socio-ambientale e le proprie possibilità personali è maggiore Limitazione delle risorse personali Necessità di sostegno e supporto adeguati per poter partecipare con successo alla vita sociale Individualizzazione (intervento speciale sui bisogni) e personalizzazione (intervento di potenziamento dei punti di forza e/o di normalizzazione) Individualizzazione e personalizzazione debbono necessariamente essere entrambi presenti nel progetto educativo didattico degli alunni 22
  • 23. I segni precoci Segni precoci in età prescolare o indicatori di rischio: - difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche, uditive e visuo-spaziali in presenza di una anamnesi familiare positiva Nel caso di screening positivi consolidare le abilità linguistiche Informare la famiglia (senza allarmarla) e la scuola primaria nel colloquio di continuità Indicatori di rischio per la lettura e scrittura all’inizio della Scuola primaria: - difficoltà nell’associazione grafema-fonema e/o fonema-grafema; - mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e scrittura; - eccessiva lentezza nella lettura e scrittura; - incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in modo riconoscibile; Indicatori di rischio per il calcolo all’inizio della Scuola primaria: - incapacità a riconoscere piccole quantità; - difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri entro il dieci; - difficoltà nel calcolo orale entro la decina, anche con supporto concreto.
  • 24. LA L. 170/2010 Art. 1 Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia “… che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate …” Art. 2 Finalità Art. 3 Diagnosi È effettuata da strutture sanitarie pubbliche e/o private accreditate La famiglia consegna la diagnosi alla Scuola E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA … … … L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA Art. 4 Formazione del personale Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto Art. 6 Misure per i familiari
  • 25. Il DM 122/2009 Art. 10 - Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (dsa) 1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (dsa) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. 2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
  • 26. La CM 110/2011 7. Accoglienza e inclusione Alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) Le iscrizioni di alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) avvengono con la presentazione, da parte dei genitori, della documentazione di diagnosi effettuata da specialisti del Servizio sanitario nazionale o strutture accreditate, come previsto dall’art. 3 della legge n. 170/2010. Si fa riserva di impartire successivi puntuali chiarimenti in ordine alle modalità di applicazione del disposto normativo succitato.