L’idrogramma instantaneo unitario
geomorfologico
Riccardo Rigon
ShozoShimamoto
Riccardo Rigon
2
Obiettivi
• Si introduce il concetto di idrogramma istantaneo unitario
geomorfologico.
• Si discute della partizione del bacino in parti idrologicamente simili
• Si introducono le teorie dello GIUH basate sulla funzione di
ampiezza
Introduzione
Riccardo Rigon
3
Il carattere statistico dell’idrogramma unitario ha due conseguenze rilevanti:
I - Un problema di rappresentatività del campione statistico (ovvero della
definizione di una struttura areale minima in cui il sistema sia ergodico).
Tecnicamente si parla di REA Rapresentative Elementary Area. In ogni caso le
incertezze nella previsione sono tanto maggiori quanto più piccolo è il
sistema
Metodi per l’aggregazione del deflusso
superficiale - Osservazioni
Introduzione
Riccardo Rigon
4
Tre sono gli elementi principali dell'analisi geomorfologica dei bacini:
GIUH
1. La dimostrazione dell'equivalenza rigorosa tra funzioni di distribuzione dei
tempi di residenza all'interno di un bacino e idrogramma istantaneo unitario,
mostrata nel capitolo precedente;
2. La partizione del bacino in unità idrologicamente distinte e la traduzione
formale delle relazioni esistenti tra queste parti (usualmente denominate “stati”)
ciascuna caratterizzata da una propria distribuzione dei tempi di residenza in
quella che usualmente si identifica con l'acronimo GIUH (idrogramma istantaneo
unitario geomorfologico, Instantaneous Geomorphic Unit Hydrograph). Questa
operazione consiste essenzialmente nella scrittura formale dell'equazione di
continuità per un bacino spazialmente articolato e complesso.
Introduzione
Riccardo Rigon
5
3.La determinazione della forma funzionale delle singole
distribuzioni dei tempi di residenza in base a considerazioni
sull'idraulica dei moti in ambiente naturale e alle caratteristiche
geometriche che regolano il moto.
GIUH
Introduzione
Riccardo Rigon
6
La ripartizione del bacino parte dell’identificazione del reticolo idrografico
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
Introduzione
Riccardo Rigon
7
Prosegue con la identificazione delle aree drenanti in ciascuna porzione di
area.
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
Una partizione dei bacini idrografici
Riccardo Rigon
8
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
Rinaldo, Geomorphic Flood Research, 2006
Una partizione dei bacini idrografici
Riccardo Rigon
9
Nel bacino precedente sono identificate cinque aree scolanti (Ai) e di
conseguneza cinque percorsi delle acque:
A1 c1 c3 c5
A2 c2 c3 c5
A3 c3 c5
A4 c4 c5
A5 c5
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
Ogni percorso e’ suddiviso in tratti e i ci rappresentano tratti di canale tra
due successivi affluenti.
L’identificazione dei percorsi
Lezioni di Costruzioni Idrauliche 2008-2009
Riccardo Rigon
10
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili (bacini urbani)
Lezioni di Costruzioni Idrauliche 2008-2009
Riccardo Rigon
11
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili (bacini urbani)
Lezioni di Costruzioni Idrauliche 2008-2009
Riccardo Rigon
12
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili (bacini urbani)
Riccardo Rigon
13
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
A1 c1 c3 c5
L’area scolante:
Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006
L’identificazione dei percorsi
Riccardo Rigon
14
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
A1 c1 c3 c5
Il tratto di rete di testa:
Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006
L’identificazione dei percorsi
Riccardo Rigon
15
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
A1 c1 c3 c5
il primo tratto di canale:
Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006
L’identificazione dei percorsi
Riccardo Rigon
16
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
Nella scelta della partizione vi è, naturalmente
un certo arbitrio nella tasselazione del bacino,
ma la scelta, in generale dovrebbe essere fatta
su motivate questioni dinamiche e/o
geomorfologiche. La suddivisione appena
attuata, in particolare, assume che:
•il deflusso nei versanti sia descritto da una
distribuzione dei tempi di residenza distinta dal
deflusso nei canali
•Che il deflusso nei versanti dipenda dall’area
scolante
•Che il deflusso nei canali dipenda dalla
lunghezza dei canali.
Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006
L’identificazione dei percorsi
Riccardo Rigon
17
=
+ +
+ +
La linearità implica l’IUH complessivo
si ottiene dalla somma dei singoli IUH
L’identificazione dei percorsi
Riccardo Rigon
18
GIUH - Composizione dei tempi di residenza
La partizione assume anche che i tempi di
residenza in ogni “stato” identificato in ogni
percorso possano essere “composti”. Il tempo di
residenza totale (come variabile aleatoria) nel
percorso in figura è allora assegnato come:
T1 = TA1
+ Tc1 + Tc3
+ Tc5
Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006
La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
Riccardo Rigon
19
T1 non è un numero ma una variabile che può
assumere diversi valori, a seconda dei valori
campionati nei processi componenti (A1, C1,
C3,C5). Di questa variabile, si può pero’
conoscere la distribuzione, nell’ipotesi di
indipendenza stocastica dei singoli eventi. In
questo caso:
pdfT1
(t) = (pdfA1
pdfc1
pdfc3
pdfc5
)(t)
Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006
GIUH - Composizione dei tempi di residenza
La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
Riccardo Rigon
20
Quella sopra è una scrittura formale che dice:
La distribuzione dei tempi di residenza del
percorso è uguale alla convoluzione delle
distribuzioni dei tempi di residenza nei singoli
stati.
pdfT1
(t) = (pdfA1
pdfc1
pdfc3
pdfc5
)(t)
Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006
GIUH - Composizione dei tempi di residenza
La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
Riccardo Rigon
21
L’operazione di convoluzione, assegnate due distribuzion, i.e. pdfA1(t) e
pdfC1(t) è definita da:
Se consideriamo una terza distribuzione, i.e. pdfC3(t)
pdfA1⇥C1
(t) := (pdfA1
⇥ pdfc1
)(t) =
t
⇤
pdfA1
(t ) pdfc1
( )d
pdfA1 C1 C3
(t) := (pdfA1
pdfc1
pdfc1
)(t) =
t
⌅
pdfA1⇥C1
(t ⇤
) pdfc3
( ⇤
)d ⇤
Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006
GIUH - Composizione dei tempi di residenza
La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
Riccardo Rigon
22
Ecco tutti i percorsi. Una delle ipotesi su
cui si fonda l’idrogramma istantaneo
unitario è quello di considerare che il
contributo dei singoli percorsi si ottenga
come sovrapposizione lineare (somma) dei
singoli contributi:
GIUH(t) =
N
i=1
pi pdfi(t)
dove N e’ il numero di percorsi, pdfi(t) la
distribuzione dei tempi di residenza relativi
a ciascun percorso e pi la probabilità che i
volumi di precipitazione cadano nel percorso i-esimo
Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006
GIUH - Composizione dei tempi di residenza
La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
Riccardo Rigon
23
GIUH(t) =
N
i=1
pi pdfi(t)
nel caso di precipitazioni uniformi pi
coincide con la frazione di area relativa al
percorso i-esimo.
Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006
GIUH - Composizione dei tempi di residenza
Tutto insieme !
Riccardo Rigon
24
Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006
GIUH - Composizione dei tempi di residenza
Tutto insieme !
Riccardo Rigon
25
GIUH
L’espressione complessiva dello GIUH è dunque:
E la portata all’uscita:
Q(t) = A
t
0
GIUH(t ) Jeff ( )d
GIUH(t) =
N
i=1
pi (pdfAi .... ACN
)(t)
Tutto insieme !
Riccardo Rigon
26
GIUH
L’identificazione delle pdfs
Aree scolanti (o versanti):
pdfA(t; ) = e t
H(t)
Dove è l’inverso del tempo di residenza
nell’area (diverse formule possono essere
assegnate nei casi pratici per stimarlo).
Quali pdf, in pratica ?
Riccardo Rigon
27
GIUH
L’identificazione delle pdfs
Canali:
Dove L è la lunghezza del canale fino
all’uscita ed u la celerità dell’acqua nel canale
pdfC(t; u, L) = (L u t)
Quali pdf, in pratica ?
Riccardo Rigon
28
GIUH
La composizione
Canali:
Svolto l’integrale sfruttando le proprietà dell Delta di Dirac, si
ottiene:
pdfA⇥C(t; , u, L) = e (t u/L)
H(t L/u)
Che è una famiglia triparametrica di distribuzioni.
pdfA⇤C(t; , u, L) =
Z t
0
e (t ⌧)
H(t ⌧) (L u ⌧) d⌧
Quali pdf, in pratica ?
Riccardo Rigon
29
Ogni modello idrologico ha parametri che sono i
coefficienti e gli esponenti delle equazioni del
modello
Questi parametri devono essere stimati per un dato
bacino e per ogni “segmento computationale” del
modello.
I parametri sono stimati attraverso qualche relazione
con caratteristiche fisiche del bacino, oppure
tentando di riprodurre variando i parametri la
risposta un insieme di dati misurati. Questa è,
appunto la calibrazione del modello
Nota
Width (function) Geomorphological Instantaneous Unit Hydrograph with Diffusion
Riccardo Rigon
Grazie per l’Attenzione

The geomorphological unit hydrograph

  • 1.
  • 2.
    Riccardo Rigon 2 Obiettivi • Siintroduce il concetto di idrogramma istantaneo unitario geomorfologico. • Si discute della partizione del bacino in parti idrologicamente simili • Si introducono le teorie dello GIUH basate sulla funzione di ampiezza Introduzione
  • 3.
    Riccardo Rigon 3 Il caratterestatistico dell’idrogramma unitario ha due conseguenze rilevanti: I - Un problema di rappresentatività del campione statistico (ovvero della definizione di una struttura areale minima in cui il sistema sia ergodico). Tecnicamente si parla di REA Rapresentative Elementary Area. In ogni caso le incertezze nella previsione sono tanto maggiori quanto più piccolo è il sistema Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale - Osservazioni Introduzione
  • 4.
    Riccardo Rigon 4 Tre sonogli elementi principali dell'analisi geomorfologica dei bacini: GIUH 1. La dimostrazione dell'equivalenza rigorosa tra funzioni di distribuzione dei tempi di residenza all'interno di un bacino e idrogramma istantaneo unitario, mostrata nel capitolo precedente; 2. La partizione del bacino in unità idrologicamente distinte e la traduzione formale delle relazioni esistenti tra queste parti (usualmente denominate “stati”) ciascuna caratterizzata da una propria distribuzione dei tempi di residenza in quella che usualmente si identifica con l'acronimo GIUH (idrogramma istantaneo unitario geomorfologico, Instantaneous Geomorphic Unit Hydrograph). Questa operazione consiste essenzialmente nella scrittura formale dell'equazione di continuità per un bacino spazialmente articolato e complesso. Introduzione
  • 5.
    Riccardo Rigon 5 3.La determinazionedella forma funzionale delle singole distribuzioni dei tempi di residenza in base a considerazioni sull'idraulica dei moti in ambiente naturale e alle caratteristiche geometriche che regolano il moto. GIUH Introduzione
  • 6.
    Riccardo Rigon 6 La ripartizionedel bacino parte dell’identificazione del reticolo idrografico GIUH - Partizione del bacino in aree idrologicamente simili Introduzione
  • 7.
    Riccardo Rigon 7 Prosegue conla identificazione delle aree drenanti in ciascuna porzione di area. GIUH - Partizione del bacino in aree idrologicamente simili Una partizione dei bacini idrografici
  • 8.
    Riccardo Rigon 8 GIUH -Partizione del bacino in aree idrologicamente simili Rinaldo, Geomorphic Flood Research, 2006 Una partizione dei bacini idrografici
  • 9.
    Riccardo Rigon 9 Nel bacinoprecedente sono identificate cinque aree scolanti (Ai) e di conseguneza cinque percorsi delle acque: A1 c1 c3 c5 A2 c2 c3 c5 A3 c3 c5 A4 c4 c5 A5 c5 GIUH - Partizione del bacino in aree idrologicamente simili Ogni percorso e’ suddiviso in tratti e i ci rappresentano tratti di canale tra due successivi affluenti. L’identificazione dei percorsi
  • 10.
    Lezioni di CostruzioniIdrauliche 2008-2009 Riccardo Rigon 10 GIUH - Partizione del bacino in aree idrologicamente simili (bacini urbani)
  • 11.
    Lezioni di CostruzioniIdrauliche 2008-2009 Riccardo Rigon 11 GIUH - Partizione del bacino in aree idrologicamente simili (bacini urbani)
  • 12.
    Lezioni di CostruzioniIdrauliche 2008-2009 Riccardo Rigon 12 GIUH - Partizione del bacino in aree idrologicamente simili (bacini urbani)
  • 13.
    Riccardo Rigon 13 GIUH -Partizione del bacino in aree idrologicamente simili A1 c1 c3 c5 L’area scolante: Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006 L’identificazione dei percorsi
  • 14.
    Riccardo Rigon 14 GIUH -Partizione del bacino in aree idrologicamente simili A1 c1 c3 c5 Il tratto di rete di testa: Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006 L’identificazione dei percorsi
  • 15.
    Riccardo Rigon 15 GIUH -Partizione del bacino in aree idrologicamente simili A1 c1 c3 c5 il primo tratto di canale: Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006 L’identificazione dei percorsi
  • 16.
    Riccardo Rigon 16 GIUH -Partizione del bacino in aree idrologicamente simili Nella scelta della partizione vi è, naturalmente un certo arbitrio nella tasselazione del bacino, ma la scelta, in generale dovrebbe essere fatta su motivate questioni dinamiche e/o geomorfologiche. La suddivisione appena attuata, in particolare, assume che: •il deflusso nei versanti sia descritto da una distribuzione dei tempi di residenza distinta dal deflusso nei canali •Che il deflusso nei versanti dipenda dall’area scolante •Che il deflusso nei canali dipenda dalla lunghezza dei canali. Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006 L’identificazione dei percorsi
  • 17.
    Riccardo Rigon 17 = + + ++ La linearità implica l’IUH complessivo si ottiene dalla somma dei singoli IUH L’identificazione dei percorsi
  • 18.
    Riccardo Rigon 18 GIUH -Composizione dei tempi di residenza La partizione assume anche che i tempi di residenza in ogni “stato” identificato in ogni percorso possano essere “composti”. Il tempo di residenza totale (come variabile aleatoria) nel percorso in figura è allora assegnato come: T1 = TA1 + Tc1 + Tc3 + Tc5 Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006 La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
  • 19.
    Riccardo Rigon 19 T1 nonè un numero ma una variabile che può assumere diversi valori, a seconda dei valori campionati nei processi componenti (A1, C1, C3,C5). Di questa variabile, si può pero’ conoscere la distribuzione, nell’ipotesi di indipendenza stocastica dei singoli eventi. In questo caso: pdfT1 (t) = (pdfA1 pdfc1 pdfc3 pdfc5 )(t) Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006 GIUH - Composizione dei tempi di residenza La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
  • 20.
    Riccardo Rigon 20 Quella sopraè una scrittura formale che dice: La distribuzione dei tempi di residenza del percorso è uguale alla convoluzione delle distribuzioni dei tempi di residenza nei singoli stati. pdfT1 (t) = (pdfA1 pdfc1 pdfc3 pdfc5 )(t) Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006 GIUH - Composizione dei tempi di residenza La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
  • 21.
    Riccardo Rigon 21 L’operazione diconvoluzione, assegnate due distribuzion, i.e. pdfA1(t) e pdfC1(t) è definita da: Se consideriamo una terza distribuzione, i.e. pdfC3(t) pdfA1⇥C1 (t) := (pdfA1 ⇥ pdfc1 )(t) = t ⇤ pdfA1 (t ) pdfc1 ( )d pdfA1 C1 C3 (t) := (pdfA1 pdfc1 pdfc1 )(t) = t ⌅ pdfA1⇥C1 (t ⇤ ) pdfc3 ( ⇤ )d ⇤ Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006 GIUH - Composizione dei tempi di residenza La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
  • 22.
    Riccardo Rigon 22 Ecco tuttii percorsi. Una delle ipotesi su cui si fonda l’idrogramma istantaneo unitario è quello di considerare che il contributo dei singoli percorsi si ottenga come sovrapposizione lineare (somma) dei singoli contributi: GIUH(t) = N i=1 pi pdfi(t) dove N e’ il numero di percorsi, pdfi(t) la distribuzione dei tempi di residenza relativi a ciascun percorso e pi la probabilità che i volumi di precipitazione cadano nel percorso i-esimo Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006 GIUH - Composizione dei tempi di residenza La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
  • 23.
    Riccardo Rigon 23 GIUH(t) = N i=1 pipdfi(t) nel caso di precipitazioni uniformi pi coincide con la frazione di area relativa al percorso i-esimo. Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006 GIUH - Composizione dei tempi di residenza Tutto insieme !
  • 24.
    Riccardo Rigon 24 Rinaldo,GeomorphicFloodResearch,2006 GIUH -Composizione dei tempi di residenza Tutto insieme !
  • 25.
    Riccardo Rigon 25 GIUH L’espressione complessivadello GIUH è dunque: E la portata all’uscita: Q(t) = A t 0 GIUH(t ) Jeff ( )d GIUH(t) = N i=1 pi (pdfAi .... ACN )(t) Tutto insieme !
  • 26.
    Riccardo Rigon 26 GIUH L’identificazione dellepdfs Aree scolanti (o versanti): pdfA(t; ) = e t H(t) Dove è l’inverso del tempo di residenza nell’area (diverse formule possono essere assegnate nei casi pratici per stimarlo). Quali pdf, in pratica ?
  • 27.
    Riccardo Rigon 27 GIUH L’identificazione dellepdfs Canali: Dove L è la lunghezza del canale fino all’uscita ed u la celerità dell’acqua nel canale pdfC(t; u, L) = (L u t) Quali pdf, in pratica ?
  • 28.
    Riccardo Rigon 28 GIUH La composizione Canali: Svoltol’integrale sfruttando le proprietà dell Delta di Dirac, si ottiene: pdfA⇥C(t; , u, L) = e (t u/L) H(t L/u) Che è una famiglia triparametrica di distribuzioni. pdfA⇤C(t; , u, L) = Z t 0 e (t ⌧) H(t ⌧) (L u ⌧) d⌧ Quali pdf, in pratica ?
  • 29.
    Riccardo Rigon 29 Ogni modelloidrologico ha parametri che sono i coefficienti e gli esponenti delle equazioni del modello Questi parametri devono essere stimati per un dato bacino e per ogni “segmento computationale” del modello. I parametri sono stimati attraverso qualche relazione con caratteristiche fisiche del bacino, oppure tentando di riprodurre variando i parametri la risposta un insieme di dati misurati. Questa è, appunto la calibrazione del modello Nota Width (function) Geomorphological Instantaneous Unit Hydrograph with Diffusion
  • 30.