2. Un vulcano è la bocca di un camino, il condotto vulcanico,
che mette in comunicazione la superficie
della Terra con una zona di alimentazione posta in
profondità, una sorta di serbatoio del magma
chiamato camera magmatica. Si chiama cratere
l’intersezione del condotto vulcanico con la
superficie esterna.
3.
4. Attività vulcanica
Nelle profondità della Terra la temperatura è tale
che alcune rocce lentamente fondono e diventano
magma. Poiché è più leggero delle rocce solide
intorno ad esso, il magma risale e si raccoglie in
serbatoi chiamati camere magmatiche.
Quando il magma raggiunge la superficie terrestre
si verifica un’eruzione vulcanica. Quando il
materiale eruttato è sufficientemente consistente,
esso si accumula intorno all’apertura, costruendo
così il cono dell’edificio vulcanico.
5. Un serbatoio magmatico si esaurisce in milioni
di anni durante i quali possono alternarsi più
fasi di
attività vulcanica: esplosiva, effusiva, di
emanazione gassosa.
Tuttavia, per ogni apparato
vulcanico esiste un particolare tipo di attività
che si manifesta in modo prevalente
una estremità aperta in
superficie (cratere)
una apertura lineare della
crosta da cui risale il materiale fuso.
La parte esterna del vulcano è
in comunicazione con la camera magmatica
di alimentazione, che può trovarsi da
qualche decina a oltre 100 Km di
profondità.
6. MAGMI
Sistemi naturali complessi ad alta temperatura
costituiti prevalentemente da una fase liquida
silicatica nella quale sono disciolte quantità variabili
di specie gassose.
Le proprietà che rivestono maggiore importanza sono, la
composizione chimica, la temperatura, la densità e la
viscosità e dalla quantità di gas.
Il composto principale è la silice, che può variare dal 35 al
80% circa in peso. In funzione del diverso contenuto in
SiO2 è possibile classificare le rocce ignee in:
• rocce acide, con contenuto in silice >63%;
• rocce intermedie, con silice compresa tra 63 e 52%;
• rocce femiche, con silice compresa tra 52 e 45%;
• rocce ultrafemiche, con contenuto in silice < 45%.
7. I MAGMI BASICI SONO CARATTERIZZATI DA ALTE
TEMPERATURE AL MOMENTO DELL'ERUZIONE (1000-
1200°C ), MENTRE MAGMI ACIDI SONO CARATTERIZZATI DA
TEMPERATURE PIÙ BASSE (700-900°C ).
.
LA VELOCITÀ DI RISALITA DIEENDE DALLA COMPOSIZIONE
CHIMICA
DEL MAGMA, DAL SUO VOLUME, DALLA PROFONDITÀ DA CUI HA
ORIGINE E DALLA TEMPERATURA DELLE ROCCE CIRCOSTANTI.
QUANDO
IL MAGMA ARRIVA IN SUPERFICIE HANNO ORIGINE I FENOMENI
VULCANICI.
9. I magmi femici: che contengono poca silice, trattengono
solo piccole quantità di gas e quindi danno luogo a lave
molto fluide ad alta temperatura che scorrono lungo i
fianchi del vulcano come veri e propri fiumi incandescenti.
I magmi sialici :più ricchi di silice e quindi più spessi e
viscosi, trattengono molti elementi gassosi, tra i quali il
vapore, e, inoltre, raffreddandosi tendono ad ostruire il
condotto magmatico; essendo impedita la fuga dei gas, la
pressione aumenta fino a quando i gas fuoriescono
violentemente esplodendo e frantumando l’ostruzione in
pezzi chiamati piroclasti. Se esistono delle fessure, i gas
potranno trovare uno sfogo parziale determinando
un’emissione gassosa intorno al cratere, ma anche in
questo caso la pressione continuerà lentamente ad
aumentare fino a giungere all’evento esplosivo
11. ROCCE IGNEE
PLUTONICHE
• rocce magmatiche
solidificate all'interno della
crosta terrestre.
• Grossi fenocristalli
• Tessitura cristallina
• Tipi di rocce intrusive sono:
Diorite-gabbro-granito-sienite
peridotite- ecc
VULCANICHE
• Rocce solidificate sulla
superficie terrestre, in
ambiente subaereo o
subacqueo .
• Cristalli non si accrescono
• Sostanza amorfa
Tipi di rocce effusive: pomice-
riolite-tefrite-basalto –
andesite-ecc
14. PRODOTTI VULCANICI
Durante le eruzioni vulcaniche il magma dà origine a due principali tipi
di prodotti: le lave e i piroclasti e gas.
EFFUSIVA
• LAVA
ESPLOSIVA
• PIROCLASTI
15. GAS VULCANICI
Mediamente i gas vulcanici sono costituiti per il
90% da H2O; gli altri gas principali sono CO2,
CO, H2, H2S, HCl e SO2L' anidride solforosa
talvolta si trasforma in acido solforico nell'
atmosfera contribuendo al fenomeno d elle
piogge acide.
.
16. LA LAVA
LAVA
il magma fuoriesce dal condotto in colate laviche per
tratti più o meno lunghi o ristagna in corrispondenza della
bocca vulcanica. Le distanze percorse dalla lava sono maggiori
quanto più è bassa la viscosità del magma e alta la
temperatura di eruzione.
Le lave più fluide hanno di norma composizione basica (povere
in SiO2 e ricche in Fe e Mg)
Le lave più viscose sono più ricche in SiO2 e più povere in Fe e
Mg.
17. VISCOSITA’
resistenza opposta da una sostanza a
deformarsi sotto l'azione di
una sollecitazione meccanica.
Viscosita’ dei magmi
Per sostanze fluide la viscosità è la
resistenza opposta allo scorrimento
19. Quando la lava arriva a
contatto con l’acqua, per
esempio durante le effusioni
sottomarine, si
formano strutture particolari
che, per la loro forma
tondeggiante, vengono dette
a pillow
lave a struttura colonnare originate
dalla diminuzione di volume che si
verifica duranteil raffreddamento. Si
formano così delle vere e proprie
colonne, che tendono ad assumere una
sezione esagonale
20. Plateau basaltico
porzione della crosta terrestre
ricoperta da ampie colate di
lava molto fluida, in grado di
espandersi sopra una vasta
area pianeggiante, solidificata
queste zone ricoperte dal
basalto danno luogo ad
altopiani.
21. • Fontana di lava: da 10 a
100m
• Lago di lava: contenuti
in un cratere o in una
depressione
22. PRODOTTI PIROCLASTICI
• I prodotti piroclastici o
tefra vengono
classificati in base alle
dimensioni in ceneri fini
o polveri (clasti di
diametro inferiore a
0,0625 mm), ceneri (tra
0,0625 e 2 mm), lapilli
(tra 2 e 64 mm),
blocchi e bombe
• l
23. Le pomici e le scorie sono
prodotti piroclastici con struttura
vescicolata
24. Le rocce risultanti dalla
mescolanza di materiale
piroclastico con
materiale derivante dai
normali
processi di
degradazione e
trasporto di rocce
preesitenti prendono il
nome generico di tufiti
• TUFO
25. NUBE ARDENTE
• Una nube ardente è un esempio di colata
piroclastica. Le nubi ardenti precipitano
velocemente giù dalla montagna distruggendo
tutto ciò che incontrano nel loro percorso.
27. Eruzioni di tipo islandese: si svolgono attraverso lunghe fenditure. Danno
origine ad
altipiani plateau basaltici e lave a "cuscino" (pillow lave) sottomarine.
Eruzioni di tipo hawaiano: si svolgono da lunghe fratture e da crateri. Il
magma è molto fluido e
dà luogo ad effusioni di grandi quantità di lava
Eruzioni di tipo stromboliano:, lava viene frammentata dalle esplosioni
gassose formando una nube eruttiva bianca, povera di ceneri e ricca di
vapore.
Eruzioni di tipo pliniano : queste eruzioni producono alte colonne
eruttive; iniziano con il lancio di grandi quantità di pomici, ceneri e lapilli e
proseguono con l’attenuazione di questi fenomeni e con una ridotta
emissione di lava.
Eruzioni di tipo peléeiano prodotte da magma molto viscoso,
sono caratterizzate dall’elevata frequenza di nubi ardenti, getti di una
emulsione incandescente di gas e lava polverizzata.. Alla fine dell’evento
eruttivo si ha ingenere il collasso dell’edificio vulcanico o la fuoriuscita di
un tappo di lava detto spina o duomo
28.
29. fenomeni vulcanici vengono raggruppati in tre grandi
categorie:
- vulcanismo di margine divergente di placca o di
dorsale;
- vulcanismo di margine convergente di placca;
- vulcanismo da hot spot o punto caldo
30. Vulcanismo lungo le dorsali medio-
oceaniche
Le dorsali medio-oceaniche sono i margini tra le zolle in
espansione dalle quali fuoriesce il magma che forma nuova
crosta. Dalle dorsali oceaniche si osserva l'emissione di grandi
quantità di lave fluide basaltiche, che formano i fondali oceanici.
In genere il fenomeno non è osservabile in quanto sottomarino;
tuttavia talvolta si manifesta sopra il livello del mare: nell'Islanda
la Dorsale Medio-Atlantica emerge per
circa 500 km;
31. Vulcanismo lungo un margine di
un continente
Fanno parte di questi vulcani quelli a cono con un cratere Alla sommità. La
maggior parte si sviluppano a fianco delle fosse abissali, depressioni del fondo
oceanico corrispondenti alle zone di subduzione. La maggior parte di questi
forma la famosa "cintura di fuoco", che circonda l'intero margine
dell'oceano Pacifico. Nella cintura di fuoco circumpacifica è concentrato più del
60% dei vulcani attivi esplosivi.. Hanno questa origine anche le catene montuose
della costa americana del Pacifico, le Montagne Rocciose e le Ande
32. Nel vulcanismo da hot spot
Il magma proviene direttamente dal mantello. Nel
mantelloesistono ristrette colonne ascendenti chiamati
(pennacchi) che possono raggiungere una placca litosferica e fonderla
giungendo così in superficie.Un hot spot non è altro che la parte di una
placca sulla quale agisce un plume. Gli hot spot costituiscono anche una
conferma del movimento delle placche e ne permettono la ricostruzione.
Infatti, quando una placca, sulla cui superficie si trova un vulcano da hot
spot si sposta, il pennacchio rimane al suo posto e quindi perforerà la
placca nel punto che adesso si trova sopra di esso formando un nuovo
vulcano, mentre il vecchio, non più alimentato, si spegnerà
33. Vulcanismo secondario
Le sorgenti termali:Sono formate da acque
sotterranee che raggiungono magmi sepolti e
vengono da questi riscaldate
Geyser:Sono getti di acqua calda alti fino a 60
metri che fuoriescono a intervalli regolari da
aperture del terreno.
Le solfatare: Sono emissioni di vapori
d'acquasurriscaldato assieme
all'anidridecarbonica e ad acido solfidrico:
daqueste si libera zolfo libero che sideposita come
incrostazione attorno alle bocche di emissione
34. Le mofete :Sono emissioni di CO2
dal suolo a temperature normali.
Sono riconoscibiliper la produzione di
bollicine nell'acqua o nel fango.
I lahar:Sono colate di fango composte da detriti
vulcanici formati dall'incontro tra una nube ardente ed
un corso d'acqua.
Fumarola:Le fumarole sono emanazioni di vapore e
altri gas vulcanici presenti generalmente in prossimità
dei crateri o dei fianchi di vulcani attivi, nonché in aree
idrotermali in cui i centri vulcanici non sono più attivi
37. Strato-Vulcano
Vulcano a forma di cono che
si forma da una successione
di emissioni effusive con
emissioni esplosive di
frammenti minuti di lava
che si depositano intorno
al cratere dando origine
alle piroclastiti.
L’edificio risultante è un’
alternanza di strati di lava e
dipiroclastiti.
( Colli Euganei, Etna)
39. • Duomo di lava:I duomi
consistono in strutture
vulcaniche, generalmente di
dimensioni non molto
grandi, formate
dall'accumulo di lava
viscosa.
40. Maar:di forma circolare, il
è fondo depresso
occupato da un lago. Si
tratta di caldere di origine
idromagmatica.
• Hornitos si formano in
colate laviche e sono
piccole aperture che
rilasciano piccole
quantità di lava. Simile a
coni spruzzi
41. • Caldera: deriva dal collasso
di parte dell'edificio
vulcanico all'interno della
camera magmatica una
volta che questa si è
svuotata del magma
interno.
• Camino kimberlitico
DIATREMA:camino verticale
di diametro variabile, da
poche centinaia di metri
composto da kimberlite
COLMATO DI BRECCIA
42. DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEI VULCANI
I vulcani recenti non sono sistemati in modo casuale
sulla superficie terrestre, ma in base a determinate
fasce geografiche. Attualmente sono attivi circa 500
vulcani concentrati in lunghe fasce o in catene di edifici.
Fenomeni vulcanici sono associati alle dorsali
oceaniche, lungo il margine di un continente, oppure
all'interno di aree continentali e di piane abissali
oceaniche. In generale la distribuzione dei vulcani
corrisponde a quella dei terremoti, perché sismicità e
vulcanesimo sono collegati ai movimenti
della litosfera causati dal mantello