lavoro svolto per un esame master del dol le slide sono di proprietà altrui ma trattandosi di lo pubblici li ho utilizzati al mio scopo senza assumermene la paternità
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Classificazione, descrizione e genesi delle rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche. (Fonte per il materiale fotografico: "La Terra: ritratto di un pianeta." di S. Marshak)
2016 - 096345 - CI QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI - Libro di testo per il...Luca Marescotti
Politecnico di Milano, 2015-2016 - secondo semestre.
Libro di testo per il corso tenuto dalla prof.a Floriana Pergalani: 094933 Geologia.
Il corso è tenuto all'interno del corso integrato:
096345 - CI QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI
Docenti Marescotti Luca Piero , Pergalani Floriana
I principali tipi di rocce, la loro origine, il loro aspetto, descritti da un giovanissimo appassionato scalatore. Le foto sono dell'autore, Elio C., 1^ liceo musicale, anno scolastico 2014/15.
2. Le rocce vengono distinte in base alla loro origine in:
Rocce Magmatiche
Rocce Sedimentarie
Rocce Metamorfiche
3. Rocce magmatiche
Sono un aggregato di cristalli diversi e ben definiti, che si originano
dalla solidificazione del magma.
Il magma è una massa di materiali rocciosi fusi ricca di gas.
Sono composte principalmente da minerali chiamati silicati, in quanto
presentano lo ione silicato SiO4- .
5. Rocce magmatiche
I silicati si dicono:
• mafici se insieme allo ione silicato sono presenti ioni metallici;
• felsici se sono composti prevalentemente dallo ione silicato.
6. Rocce magmatiche
Durante la solidificazione si ha la cosiddetta cristallizzazione
frazionata, in quanto i primi minerali a cristallizzare sono quelli che
hanno un punto di fusione più alto e a seguire quelli che hanno un
punto di fusione man mano più basso.
In base alla grandezza dei cristalli presenti nella roccia distinguiamo:
• struttura macrocristallina, se i cristalli sono visibili (es. granito);
• struttura microcristallina, se i cristalli non sono ben distinguibili (es.
basalto).
7. Rocce magmatiche
In base all’ambiente di solidificazione distinguiamo le rocce in due tipi:
• intrusive se si solidificano nel sottosuolo;
• effusive se si solidificano sulla superficie della Terra.
8. Rocce magmatiche: intrusive
Gli ammassi di rocce intrusive vengono detti in generale
plutoni e se sono di grandi dimensioni sono chiamati
batoliti.
9. Rocce magmatiche: effusive
Sono associate sempre ad un fenomeno vulcanico.
Se il raffreddamento della lava è molto rapido, la roccia che ne deriva
avrà una struttura vetrosa. Es. l’ossidiana.
Un altro esempio è la pomice che deriva dalla solidificazione di una
specie di schiuma di lava in cui rimangono intrappolate bolle di gas
conferendogli la sua caratteristica leggerezza.
10. Rocce sedimentarie
Le rocce sedimentarie vengono classificate in base alla loro origine in:
• rocce clastiche;
• rocce organogene;
• rocce chimiche.
11. Rocce sedimentarie: rocce clastiche
Sono formate da frammenti di rocce preesistenti (clasti),
trasportate, depositate ed infine trasformate in roccia.
Questa trasformazione avviene tramite un processo detto diagenesi
che prevede la compattazione e la cementificazione di tali
sedimenti.
I sedimenti si formano dalla disgregazione di rocce preesistenti
dovuta principalmente agli agenti climatici come acqua, vento, ecc.
Inoltre, nelle zone con elevata escursione termica le rocce, soggette
a dilatazioni e contrazioni, si fratturano causando accumuli di
sedimenti.
12. Rocce sedimentarie: rocce clastiche
In base alla grandezza dei sedimenti vengono distinte:
0,004 mm 0,063 mm 2,0 mm
Sedimento Ghiaia e
Argilla Silt Sabbia
sciolto pietrisco
Roccia Argillite Siltite Arenaria Conglomerato
14. Rocce sedimentarie: rocce organogene
Derivano da parti del corpo di organismi oppure dai prodotti
dell’attività degli organismi stessi.
Alcune di queste rocce derivano dall’accumulo di gusci di animali
marini microscopici come i foraminiferi e radiolari che formano
rispettivamente i calcari pelagici e le radiolariti.
Le rocce organogene sono anche costituite dagli scheletri di coralli e
madrepore.
15. Rocce sedimentarie: rocce organogene
Tra le rocce organogene si annoverano anche:
• carboni fossili derivanti da resti vegetali sottoposti a diagenesi;
• idrocarburi che derivano dalla decomposizione di resti di organismi
in assenza di ossigeno. Si possono riscontrare in forma solida
(bitume), liquida (petrolio) o aeriforme (metano).
16. Rocce sedimentarie: rocce chimiche
Si formano in seguito a particolari fenomeni chimico-fisici, come
reazioni chimiche o precipitazione.
Tra le rocce chimiche vi sono le evaporiti, che derivano dalla
precipitazione delle sostanze presenti in acqua a seguito
dell’evaporazione.
Tra le rocce evaporitiche ricordiamo il gesso e il salgemma.
17. Rocce sedimentarie: rocce chimiche
Un altro fattore che causa la formazione di rocce chimiche è la
temperatura. La solubilità dell’acqua, infatti, diminuisce al calare
della temperatura, quindi se una massa di acqua concentrata va
incontro a raffreddamento, si ha la precipitazione del soluto sul
fondo.
18. Rocce metamorfiche
Le rocce metamorfiche si originano dalla trasformazione, dal punto di
vista mineralogico, di una roccia preesistente.
I minerali e le rocce sono stabili solo nelle condizioni in cui si formano
(temperatura e pressione). Se tali condizioni variano, si creano le
rocce metamorfiche grazie al fenomeno della ricristallizazione.
19. Rocce metamorfiche
A causa della compressione i nuovi minerali che si ricristallizzano si
dispongono per bande più o meno parellele o ondulate. La struttura
che ne deriva è detta struttura scistosa (es. ardesia).
Se invece i cristalli non presentano un orientamento preferenziale si
dice che la roccia ha una struttura granulare (es. marmo).
Rocce che presentano un’alternanza di strati o noduli chiari e strati
scuri hanno una struttura detta struttura occhiadina (es. gneis).
20. Rocce metamorfiche
I tipi di metamorfismo si distinguono in base alle condizioni di
temperatura e pressione alle quali avviene la ricristallizzazione, e
sono di tre tipi:
• metamorfismo regionale, quando una roccia sprofonda nella
crosta terrestre con conseguente aumento sia della temperatura che
della pressione. Es. scisti verdi.
• metamorfismo da contatto, quando una roccia è a contatto con
magma che ne aumenta la temperatura lasciando però invariata la
pressione. Es. marmo.
• metamorfismo cataclastico, si verifica in prossimità della
superficie, quindi senza aumento di temperatura, a causa di spinte
laterali che provocano la collisione fra enormi masse rocciose. Es.
scisti blu.