Rinascimento, prima parte, 1400 1500. Firenze. Jasmin Spinelli
Caratteri del Rinascimento
1. Firenze e la nascita del Rinascimento
1.1 1401: Concorso per la porta nord del Battistero di Firenze.
1.2 Il San Marco di Donatello: la nuova scultura rinascimentale
1.3 Il realismo di Masaccio
2. Firenze e la prima metà del 1400. Pittura
2.1 Beato Angelico
2.2 Filippo Lippi
2.3 Paolo Uccello
2.4 Domenico Veneziano
3. Firenze e la seconda metà del 1400. Pittura
3.1 Benozzo Gozzoli
3.2 Antonio del Pollaiolo
3.3 Domenico Ghirlandaio
3.4 Botticelli
3.5 Filippino Lippi
3.6 Lorenzo di Credi
3.7 Piero di Cosimo
Bibliografia
La nascita della prospettiva fu un elemento determinante per la differenziazione delle opere soprattutto pittoriche del periodo tardo gotico da quelle del primo rinascimento. All'inizio del Quattrocento, Filippo Brunelleschi, condusse studi ed esperimenti con l’aiuto di strumenti ottici illustrando scientificamente e graficamente la sua scoperta in due tavolette, oggi andate perdute, che raffigurano il Battistero visto dalla porta di Santa Maria del Fiore, la piazza della Signoria e Palazzo Vecchio rappresentati secondo una prospettiva calcolata geometricamente.
La pittura del rinascimento italiano fu in stretto connubio con l’architettura, i pittori di questo periodo per rappresentare la profondità utilizzano elementi architettonici. Alcuni artisti come il Beato Angelico o il Botticelli, pur applicando le regole della prospettiva nelle loro opere, continuano a mantenere alcuni caratteri tipici della tradizione tardo-gotica realizzando opere dalle linee eleganti, con colori diafani ed effetti di luce diffusa.
Nelle loro opere gli artisti rappresentano il mondo circostante elaborando i principi della prospettiva lineare accompagnati allo studio l’anatomia umana e le leggi dell’illuminazione e del chiaroscuro.
Uno tra i risultati più ammirevoli nell’applicazione delle nuove tecniche pittoriche si trova nell’opera di Masaccio e in particolare nella Trinità che si trova nella chiesa di Santa Maria Novella a Firenze.
Rinascimento, prima parte, 1400 1500. Firenze. Jasmin Spinelli
Caratteri del Rinascimento
1. Firenze e la nascita del Rinascimento
1.1 1401: Concorso per la porta nord del Battistero di Firenze.
1.2 Il San Marco di Donatello: la nuova scultura rinascimentale
1.3 Il realismo di Masaccio
2. Firenze e la prima metà del 1400. Pittura
2.1 Beato Angelico
2.2 Filippo Lippi
2.3 Paolo Uccello
2.4 Domenico Veneziano
3. Firenze e la seconda metà del 1400. Pittura
3.1 Benozzo Gozzoli
3.2 Antonio del Pollaiolo
3.3 Domenico Ghirlandaio
3.4 Botticelli
3.5 Filippino Lippi
3.6 Lorenzo di Credi
3.7 Piero di Cosimo
Bibliografia
La nascita della prospettiva fu un elemento determinante per la differenziazione delle opere soprattutto pittoriche del periodo tardo gotico da quelle del primo rinascimento. All'inizio del Quattrocento, Filippo Brunelleschi, condusse studi ed esperimenti con l’aiuto di strumenti ottici illustrando scientificamente e graficamente la sua scoperta in due tavolette, oggi andate perdute, che raffigurano il Battistero visto dalla porta di Santa Maria del Fiore, la piazza della Signoria e Palazzo Vecchio rappresentati secondo una prospettiva calcolata geometricamente.
La pittura del rinascimento italiano fu in stretto connubio con l’architettura, i pittori di questo periodo per rappresentare la profondità utilizzano elementi architettonici. Alcuni artisti come il Beato Angelico o il Botticelli, pur applicando le regole della prospettiva nelle loro opere, continuano a mantenere alcuni caratteri tipici della tradizione tardo-gotica realizzando opere dalle linee eleganti, con colori diafani ed effetti di luce diffusa.
Nelle loro opere gli artisti rappresentano il mondo circostante elaborando i principi della prospettiva lineare accompagnati allo studio l’anatomia umana e le leggi dell’illuminazione e del chiaroscuro.
Uno tra i risultati più ammirevoli nell’applicazione delle nuove tecniche pittoriche si trova nell’opera di Masaccio e in particolare nella Trinità che si trova nella chiesa di Santa Maria Novella a Firenze.
A misura d’uomo. Il Quattrocento. 5. La pittura e la scultura nelle grandi co...Erika Vecchietti
Il corso chiude il sipario sul Medioevo, presentando un periodo durante il quale si sono sviluppate gran parte delle istanze che poi fioriranno nel successivo periodo rinascimentale e moderno.
La rinascita iniziata nel XIV, che gettò i semi dell’Umanesimo, esplode nella Firenze quattrocentesca, portando alla riscoperta, e alla diffusione, della prospettiva, della figura dell’uomo nella sua dimensione terrena, della filosofia platonica.
La classicità rivive un momento di grande fioritura, nella filosofia e nelle arti.
… Ma cosa accadeva al di fuori delle sontuose corti dei Medici, degli Estensi, dei Montefeltro e degli Sforza? La sanguinosa Guerra dei Cent’anni, terminata nel 1453, la fine dell’Impero bizantino, la caduta del misterioso e affascinante impero di Trebisonda e la fine della Reconquista spagnola.
E venivano bruciati nelle piazze Giovanna D’Arco e Girolamo Savonarola.
… E che dire di Vlad, principe rumeno meglio noto come Conte Dracula, e la sua guerra contro i Turchi?
Alla fine di questo ambiguo secolo, avverrà uno degli eventi più clamorosi della storia dell’umanità: Cristoforo Colombo partirà per un lungo viaggio, che cambierà le sorti della storia.
Elaborato sul mecenatismo nel '400 e nel '500 realizzato dagli alunni della classe 2.0 della scuola secondaria di primo grado Curzio Malaparte di Prato.
A misura d’uomo. Il Quattrocento. 5. La pittura e la scultura nelle grandi co...Erika Vecchietti
Il corso chiude il sipario sul Medioevo, presentando un periodo durante il quale si sono sviluppate gran parte delle istanze che poi fioriranno nel successivo periodo rinascimentale e moderno.
La rinascita iniziata nel XIV, che gettò i semi dell’Umanesimo, esplode nella Firenze quattrocentesca, portando alla riscoperta, e alla diffusione, della prospettiva, della figura dell’uomo nella sua dimensione terrena, della filosofia platonica.
La classicità rivive un momento di grande fioritura, nella filosofia e nelle arti.
… Ma cosa accadeva al di fuori delle sontuose corti dei Medici, degli Estensi, dei Montefeltro e degli Sforza? La sanguinosa Guerra dei Cent’anni, terminata nel 1453, la fine dell’Impero bizantino, la caduta del misterioso e affascinante impero di Trebisonda e la fine della Reconquista spagnola.
E venivano bruciati nelle piazze Giovanna D’Arco e Girolamo Savonarola.
… E che dire di Vlad, principe rumeno meglio noto come Conte Dracula, e la sua guerra contro i Turchi?
Alla fine di questo ambiguo secolo, avverrà uno degli eventi più clamorosi della storia dell’umanità: Cristoforo Colombo partirà per un lungo viaggio, che cambierà le sorti della storia.
Elaborato sul mecenatismo nel '400 e nel '500 realizzato dagli alunni della classe 2.0 della scuola secondaria di primo grado Curzio Malaparte di Prato.
Raffaello2020 MOOC - Vita e opere di Raffaello, in sintesiAlessandro Bogliolo
Anna Maria Ambrosini Massari delinea la vita e l'opera di Raffaello per offrire una cornice al corso
https://mooc.uniurb.it/raffaello
Didattica universitaria aperta dell'Università di Urbino, in collaborazione con Accademia Raffaello, Galleria nazionale delle Marche, Città di Urbino e RAI Cultura.
Canale Telegram https://t.me/s/raffaello2020
Saturno contro. All’ombra dei giganti del Rinascimento. 1. Leonardo da VinciErika Vecchietti
Corso tenuto presso l'Università per la Formazione Permanente degli Adulti GIOVANNA BOSI MARAMOTTI, Ravenna (2012).
Le due facce dell'epoca d'oro dell'arte italiana: il pieno Rinascimento. A fianco delle straordinarie ed esplosive esperienze dei tre grandi geni (Leonardo, Michelangelo e Raffaello) scopriremo quello che la critica chiama “antirinascimento”, ossia una serie di correnti anticlassiche (manieriste, espressioniste, allegoriche e simboliche) che nel panorama culturale del '500 convivono e si intrecciano con le meglio conosciute espressioni del “classicismo” e dell'ordine razionale.
E sorge anche una nuova e inconsueta immagine dell'artista, inteso come personaggio eccentrico e “marginale”, la cui dote creativa è, secondo l'astrologia, ascritta all'influsso di un pianeta capriccioso e caratteriale: Saturno.
Approfondiremo quindi le tematiche del Rinascimento e dell'“antirinascimento”, dei grandi artisti del panorama “ufficiale” e dei meno conosciuti, ma non meno interessanti, artisti “saturnini”, portatori di aspetti eccentrici e trasgressivi del capriccioso, del grottesco, del mostruoso e del deforme che hanno popolato l'immaginazione del Cinquecento.
Da GIOTTO a CARAVAGGIO - Testimonianze di fede nell'arteUmberto Giordano
Come gli Artisti hanno rappresentato immagini sacre, nel corso dei secoli, con spirito religioso, con particolare riferimento a Giotto, Leonardo, Michelangelo e Caravaggio
2. XV-XVI
Rinascimento
Scoperte geografiche e nuovo impulso a commercio ed economia ridanno fiducia
nella scienza, nella ragione e nell’esperienza, quindi nell’uomo
Rinnovato interesse per la figura umana
Scoperta della prospettiva, potente strumento di espressività
Rinnovato interesse per l’antichità classica dove si cercano i modelli di armonia e
bellezza
Nuova committenza laica (nobili, mercanti, banchieri)
Maggior e indipendenza dalla Chiesa e quindi nuovi temi e contenuti laici
Nuove funzioni come magnificare la propria grandezza, cultura e gusto
Scultori, pittori e architetti divengono artisti e firmano le proprie opere
(riconoscimento della creatività)
Nasce a Firenze sotto la signoria dei Medici e si diffonde poi in Italia e in Europa
Brunelleschi, cupola del duomo di Firenze, 1420-36
Brunelleschi, Sacrificio di Isacco, 1401
3. La prospettiva
Rappresentazione su un piano di spazi
e oggetti tridimensionali
La tecnica
– era conosciuta dai Romani
– Dimenticata nel Medioevo
– Tentativi di Cimabue e Giotto Tavoletta prospettica di Brunelleschi
– Studi si Brunelleschi Masaccio, La Trinità, 1427-2
– Riscoperta di Masaccio con La Trinità
Cimabue, Basilica Sup Assisi,
Pompei, Villa dei Misteri, I sec. 1277-80 Giotto, Basilica Sup. Assisi, 1296-00
4. La prospettiva 1460-70 ca
Dal Quattrocento
diviene un importante
strumento espressivo
per gli artisti
ntegna, oculo nel soffitto della Camera degli sposi a Mantova,
65-74
5. Le proporzioni
Proporzione
– Corrispondenze di misure regolate
da rapporti matematici
– La disciplina che più usa la
proporzione è l’architettura
– Dove c’è proporzione c’è anche
armonia
Vitruvio, trattatista romano del I
sec.a.C.
– Scrive il De Architectura
– codifica gli ordini della Grecia
classica
– sottolinea l’importanza delle
proporzioni
– Il corpo umano come esempio di
proporzione e armonia
Leonardo da Vinci, Uomo vitruviano, 1487-90 ca
6. Filippo Brunelleschi (1377-1446)
Parte dal lavoro di Vitruvio
Codifica nuovamente gli ordini architettonici riscoperti nel Rinascimento
Le sue architetture si caratterizzano per
– Grande attenzione per le proporzioni
– Armonia
– Grande “pulizia” del segno architettonico
– Usa intonaco bianco e pietra serena
San Lorenzo dal 1419 Sagrestia Vecchia, San Lorenzo, 1422-28 Cappella Pazzi, Santa Croce, dal 1430 Santo Spirito, dal 1444
7. L’ARCHITETTURA
Filippo Brunelleschi (1377-1446)
Cupola di Santa Maria del Fiore 1420-36
Caratteristiche
– È autoportante (cioè si sostiene da sola
durante la costruzione)
– Su tamburo ottagonale con oculi
– È cuspidata ovvero a punta
– Gli otto spicchi convergono su un piano dove è
inserita la lanterna
8. L’ARCHITETTURA
Leon Battista Alberti (1404-1472)
Facciata di S.M. Novella 1456
– È vincolato dalle dimensioni e forma della chiesa gotica
preesistente
– Usa marmi verde e bianco
– Composizione basata sull’aggregazione di forme elementari
– Quadrato (anche rettangolo) e cerchio
– Esempio di proporzione e armonia
9. LA PITTURA Michelangelo, Creazione di Adam
volta della Cappella Sistina, 1508-
Masaccio (1401-1427)
Piero della Francesca (1420-1492)
Michelangelo (1475-1564)
Raffaello (1483-1520)
Masaccio, Cappella Brancacci, Il tributo 1425
Piero della Francesca,
Federico da Montefeltro ante 1467
Raffaello, Madonna del prato
(o del belvedere) 1506
10. LA SCULTURA
Lorenzo Ghiberti (1378-1455) Michelangelo, Pietà, 1550-55
Donatello (1386-1466)
Michelangelo (1475-1564)
Ghiberti, Il sacrificio di Isacco, 1401, bronzo dorato
natello, David, 1439-35
11. Ghiberti, Sacrificio di Isacco, 1401
Lorenzo Ghiberti (1378-1455)
Vive e lavora a Firenze
Si forma in una bottega orafa
1401 l’Arte dei mercanti bandisce un concorso per
la porta nord del Battistero
– Formella di Brunelleschi
È drammatica
Isacco è al centro della composizione e cerca di liberarsi
dalla presa
Abramo lo trattiene con disperazione
L’angelo lo ferma fisicamente
Due servi continuano i loro lavori e fuoriescono dalla
cornice (rappresentano l’uomo rinascimentale
insofferente degli schemi compositivi gotici)
– Formella di Ghiberti
Ricca di dettaglio
Manca la drammaticità dell’evento
L’angelo non ferma materialmente la mano di Abramo
12. Lorenzo Ghiberti (1378-1455)
Per realizzare la porta allestisce una bottega
dove passerà anche Donatello
1424 la porta è terminata
– 28 formelle
– Scene della Vita e Passione di Cristo e ritratti
degli Evangelisti e dei Dottori della Chiesa
1425 incarico per la Porta del Paradiso
– Termina nel 1452
– È il suo capolavoro
– Scene dall’Antico Testamento
– 10 formelle e senza cornici
– Sui bordi piccoli busti
– Usa lo stiacciato
(le figure in lontananza hanno
meno rilievo)
13. Donatello (1386-1466)
Vive e lavora a Firenze
1443-54 è a Padova
Va a bottega dal Ghiberti
Va a Roma con il Brunelleschi e studia la scultura classica
Riprende la tradizione scultorea classica
Cerca l’introspezione
Sperimenta
– Materiali (marmo, terracotta, legno, bronzo)
– Tecniche (tuttotondo, bassorilievo, stiacciato)
San Giorgio, 1416 ca
– Fermezza fisica e fermezza morale
– Fiero e coraggioso
David, 1440
– In bronzo
– La razionalità trionfa sulla forza bruta
Maddalena, 1456 ca
– In legno
– Scolpita per il battistero di Firenze
– Abbandona le forme classiche e fa introspezione psicologica
– È presentata dopo il digiuno nel deserto
– Consumata nel fisico ma anche nello spirito