Il primo Rapporto dell’Agenzia per la Coesione Territoriale sugli strumenti finanziari cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei
Tra le mie più recenti attività è il coordinamento del primo Rapporto sugli strumenti finanziari cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei, pubblicato sul sito web dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Il report, redatto con Rosanna Romano e Federico Tomassi, verte sui meccanismi di stimolo dell’economia reale che si sostanziano in prestiti, garanzie e partecipazioni al capitale di rischio i quali richiedono insieme alle competenze e alle risorse pubbliche quelle degli intermediari finanziari (banche, confidi, Sgr, ecc.) che, assumendo una porzione di rischio, compiono le scelte allocative sui singoli prenditori. Il perimetro di queste misure, previsto dai POR e dai PON (Programmi Operativi Regionali e Nazionali) è molto vasto e ricomprende misure come il Fondo di garanzia per le PMI e la quasi totalità degli incentivi veicolati tramite banche e confidi.
Il Rapporto è pubblicato sul sito web dell'Agenzia per la Coesione Territoriale, insieme all'allegato statistico e contiene gli iperlink a una serie di documenti di lavoro (Cfr. Riquadro 4.1.).
http://www.agenziacoesione.gov.it/it/politiche_e_attivita/programmazione_2014-2020/Strumenti_finanziari/Strumenti_finanziari.html
Il primo rapporto sugli strumenti finanziari cofinanziati dall'UE.Salvatore Vescina
Questa presentazione al Forum PA 2018 riepiloga i contenuti di un documento che è un vero e proprio strumento di policy.
Per strumenti finanziari, nel lessico europeo* si intendono le <<Misure di sostegno finanziario per conseguire uno o più obiettivi strategici specifici dell'Unione in forma di investimenti azionari o quasi-azionari, prestiti o garanzie, o altri strumenti di condivisione del rischio, se del caso associati a sovvenzioni>>.
*Cfr. Regolamento Finanziario n .966/2012 art. 2 , lett. p).
Un approfondimento che permette di rivedere e riascoltare le argomentazioni discusse nel Seminario “"INVESTIRE ITALIANO - Come investire in minibond” organizzato da Epic Sim e tenutosi giovedì 11.12.2014. Con l’aiuto di Andrea Crovetto (co-fondatore e CEO di Epic SIM) si sono analizzate dapprima la genesi e lo stato attuale del mercato dei minibond per poi approfondire le principali caratteristiche, nonché vantaggi e rischi di investire in questi strumenti. Si e poi passati ad approfondire i requisiti richiesti agli investitori da MIFID/Consob, le modalità operative e le caratteristiche e della piattaforma digitale Epic che ha essenzialmente la funzione di punto di contatto tra investitori qualificati e aziende.
In un momento in cui tante imprese italiane devono far fronte al problema dei ritardi di pagamento, ci sembra doveroso mettere a disposizione una guida in cui spieghiamo come determinare il tasso di interesse e come calcolare gli interessi di mora per mancato rispetto della scadenza dei termini di pagamento. La guida è accompagnata da un file Excel che inserendo poche semplici informazioni consente di calcolare l'ammontare degli interessi per il periodo e alle condizioni indicate.
Per scaricare il file di esempio copia il link seguente e incollalo sulla barra di ricerca: http://tinyurl.com/ooy5m88
Per essere sempre aggiornato sugli ultimi caricamenti seguici su twitter, pinterest e google+ @suiteufficio o visita il sito www.suiteufficio.it
Il primo rapporto sugli strumenti finanziari cofinanziati dall'UE.Salvatore Vescina
Questa presentazione al Forum PA 2018 riepiloga i contenuti di un documento che è un vero e proprio strumento di policy.
Per strumenti finanziari, nel lessico europeo* si intendono le <<Misure di sostegno finanziario per conseguire uno o più obiettivi strategici specifici dell'Unione in forma di investimenti azionari o quasi-azionari, prestiti o garanzie, o altri strumenti di condivisione del rischio, se del caso associati a sovvenzioni>>.
*Cfr. Regolamento Finanziario n .966/2012 art. 2 , lett. p).
Un approfondimento che permette di rivedere e riascoltare le argomentazioni discusse nel Seminario “"INVESTIRE ITALIANO - Come investire in minibond” organizzato da Epic Sim e tenutosi giovedì 11.12.2014. Con l’aiuto di Andrea Crovetto (co-fondatore e CEO di Epic SIM) si sono analizzate dapprima la genesi e lo stato attuale del mercato dei minibond per poi approfondire le principali caratteristiche, nonché vantaggi e rischi di investire in questi strumenti. Si e poi passati ad approfondire i requisiti richiesti agli investitori da MIFID/Consob, le modalità operative e le caratteristiche e della piattaforma digitale Epic che ha essenzialmente la funzione di punto di contatto tra investitori qualificati e aziende.
In un momento in cui tante imprese italiane devono far fronte al problema dei ritardi di pagamento, ci sembra doveroso mettere a disposizione una guida in cui spieghiamo come determinare il tasso di interesse e come calcolare gli interessi di mora per mancato rispetto della scadenza dei termini di pagamento. La guida è accompagnata da un file Excel che inserendo poche semplici informazioni consente di calcolare l'ammontare degli interessi per il periodo e alle condizioni indicate.
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Dall’analisi di TIG sulle relazioni finanziarie del primo trimestre 2014: utili in crescita e una ripresa dei
margini di interesse. Rimangono sospesi i risultati negativi di MPS, Banco Popolare e Banca Carige.
www.theinnovationgroup.it
Nei mesi di maggio e di giugno l’attenzione degli investitori è stata catalizzata dalle vicende europee: le elezioni, ma soprattutto le mosse della Banca centrale europea (BCE). Nell’attesa riunione di giugno l’Eurotower è entrata in azione su più fronti: oltre a tagliare i tassi sono state annunciate una serie di misure per contenere il rischio deflazione e dare slancio alla ripresa della zona euro. E un contesto di tassi ai minimi storici ha favorito l’azionario, in particolare il settore bancario.
L’azione della Bce ha inoltre influenzato indirettamente il mercato obbligazionario: i titoli di Stato dei Paesi periferici dell’Eurozona, come Italia e Spagna, hanno aggiornato i minimi storici dei rendimenti offerti. Eurozona a parte, sul fronte geopolitico nel mese di giugno sono tornate ad accendersi le tensioni tra Russia e Ucraina sul prezzo del gas, e quelle in Iraq (secondo produttore di greggio all’interno dell’Opec). I timori legati alla possibile crisi irachena hanno spinto al rialzo le quotazioni del Petrolio.
credito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubblicheSalvatore Vescina
Intervento di Salvatore Vescina
I Confidi in Italia
Presentazione del rapporto 2017 dell’Osservatorio permanente sui Confidi del Comitato Torino Finanza
Giovedì 6 aprile 2017
Senato della Repubblica - Sala Di Santa Maria in Aquiro
Politiche di coesione territoriale, credito alle PMI e ConfidiSalvatore Vescina
L'intervento del 21 settembre 2018 presso Palazzo San Macuto della Camera dei Deputati è disponibile on line tramite questo link: https://www.radioradicale.it/scheda/552268?i=3885771
Tendenze digitali e soft information nel mercato dei finanziamentiSalvatore Vescina
I dati Banca d'Italia segnalano un (apparente) paradosso: tra le imprese, i clienti (ex post) meno rischiosi delle banche sono quelli di dimensione minore, non strutturati come società. Vale a dire quelli più esposti ai fenomeni di razionamento del credito. Riassumo una chiave interpretativa (non mia) e propongo alla discussione spunti per una strategia (basata su due pilastri) per affrontare il problema.
Dall’analisi di TIG sulle relazioni finanziarie del primo trimestre 2014: utili in crescita e una ripresa dei
margini di interesse. Rimangono sospesi i risultati negativi di MPS, Banco Popolare e Banca Carige.
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Nei mesi di maggio e di giugno l’attenzione degli investitori è stata catalizzata dalle vicende europee: le elezioni, ma soprattutto le mosse della Banca centrale europea (BCE). Nell’attesa riunione di giugno l’Eurotower è entrata in azione su più fronti: oltre a tagliare i tassi sono state annunciate una serie di misure per contenere il rischio deflazione e dare slancio alla ripresa della zona euro. E un contesto di tassi ai minimi storici ha favorito l’azionario, in particolare il settore bancario.
L’azione della Bce ha inoltre influenzato indirettamente il mercato obbligazionario: i titoli di Stato dei Paesi periferici dell’Eurozona, come Italia e Spagna, hanno aggiornato i minimi storici dei rendimenti offerti. Eurozona a parte, sul fronte geopolitico nel mese di giugno sono tornate ad accendersi le tensioni tra Russia e Ucraina sul prezzo del gas, e quelle in Iraq (secondo produttore di greggio all’interno dell’Opec). I timori legati alla possibile crisi irachena hanno spinto al rialzo le quotazioni del Petrolio.
credito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubblicheSalvatore Vescina
Intervento di Salvatore Vescina
I Confidi in Italia
Presentazione del rapporto 2017 dell’Osservatorio permanente sui Confidi del Comitato Torino Finanza
Giovedì 6 aprile 2017
Senato della Repubblica - Sala Di Santa Maria in Aquiro
Politiche di coesione territoriale, credito alle PMI e ConfidiSalvatore Vescina
L'intervento del 21 settembre 2018 presso Palazzo San Macuto della Camera dei Deputati è disponibile on line tramite questo link: https://www.radioradicale.it/scheda/552268?i=3885771
Tendenze digitali e soft information nel mercato dei finanziamentiSalvatore Vescina
I dati Banca d'Italia segnalano un (apparente) paradosso: tra le imprese, i clienti (ex post) meno rischiosi delle banche sono quelli di dimensione minore, non strutturati come società. Vale a dire quelli più esposti ai fenomeni di razionamento del credito. Riassumo una chiave interpretativa (non mia) e propongo alla discussione spunti per una strategia (basata su due pilastri) per affrontare il problema.
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/06/2020MiniBondItaly.it
I primi sei mesi del 2020 si chiudono con un totale di 340 Minibond emessi sul mercato regolamentato di Borsa Italiana, per un controvalore complessivo di €2.264M.
I Minibond si confermano un efficace ed accessibile strumento a sostegno della crescita delle PMI Italiane, come dimostrato dalle statistiche sul fatturato che evidenziano un progressivo ricorso ai Minibond da parte di imprese di dimensione minore. Infatti, il fatturato medio degli emittenti del secondo trimestre 2020 è pari a € 34,1M, contro € 85,9M di media storica.
Sono 5 le nuove emissioni di questo trimestre, legate ad aziende appartenenti a diversi settori dell’economia italiana. Le principali, in termini di dimensione del finanziamento, sono quelle collegate ai comparti Power & Utilities e Financial Services, per un controvalore complessivo di ca. € 14M. Sotto il milione le restanti nuove emissioni del trimestre.
Di seguito riportiamo le principali tendenze evidenziate in questo trimestre:
o Al 30.06.2020 i Minibond hanno raggiunto quota 340, per un controvalore complessivo pari a € 2.264M.
o Di queste, risultano ancora in essere al 30.06.2020 161 emissioni, per un controvalore di € 1.108M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Segnaliamo che nel restante arco del 2020 sono in scadenza 18 emissioni, per un controvalore all’origine di € 149M.
o Le nuove emissioni del trimestre sono allineate come numero rispetto a quelle del precedente (5 contro 4) mentre l'ammontare risulta inferiore (€ 15M contro € 36M).
o Rispetto a quanto registrato al 31 marzo 2020, resta stabile sia il taglio medio, che al 30.06.2020 risulta pari a € 6,62M e sia la cedola media, al 5,00%.
L’identikit aggiornato del Minibond è il seguente:
o Taglio medio € 6,62M
o Scadenza media: 4,9 anni
o Struttura del rimborso: 47% bullet / 53% con piano di ammortamento
o Cedola media annua: 5,00%
o Fatturato medio emittente: € 85,9M
Per chi volesse approfondire, il nostro report completo è scaricabile su www.minibonditaly.it e su www.epic.it
Il BAROMETRO MINIBOND MARKET TRENDS è realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei Minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support S.p.A.) e da Epic SIM, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto. Un documento che analizza - con aggiornamenti trimestrali - le principali caratteristiche delle emissioni di taglio inferiore a €50 M (taglio, scadenza, tasso di interesse, modalità di rimborso…) e fornisce un “identikit del Minibond” (caratteristiche medie sul totale delle emissioni).
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS DATI AGGIORNATI AL 31/03/2020MiniBondItaly.it
IL 2020 SI APRE CON UN TOTALE DI 335 MINIBOND
FRENANO LE NUOVE EMISSIONI A CAUSA DELLA PANDEMIA
Sono 4 le nuove emissioni quotate di ammontare fino a EUR 50M in questi primi tre mesi del 2020. Arriviamo così a un totale di 335 strumenti per un controvalore di €2.249M. Un inizio anno sottotono che riflette l’attuale situazione di incertezza dei mercati causata dal coronavirus e che potrebbe farci prevedere ancora per il secondo trimestre volumi ridotti rispetto a quelli dell’anno precedente.
Lo strumento dei minibond rimane in ogni caso una importante fonte di finanziamento complementare al credito bancario, che potrà rappresentare un’importante porta di accesso al mercato del credito per le PMI, specie in presenza di eventuali difficoltà dei canali di finanziamento tradizionali.
Le nuove emissioni di questo primo trimestre sono legate ad aziende appartenenti ai settori Automotive, Healthcare & Social work e Financial Services, per un controvalore complessivo di €29M. Di particolare interesse il caso di Antonio Carraro S.p.A., azienda italiana leader nella produzione di trattori e macchine agricole speciali che quota il suo primo minibond sul segmento ExtraMOT PRO3, per un controvalore complessivo di €12M.
Di seguito riportiamo i principali trends evidenziati in questo trimestre:
o Al 31.03.2020 i minibond hanno raggiunto quota 335, per un controvalore complessivo pari a € 2.249M.
o Di queste, risultano ancora in essere al 31.03.2020 168 emissioni, per un controvalore di € 1.183M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Segnaliamo che nel restante arco del 2020 sono in scadenza 27 emissioni, per un controvalore all’origine di € 217M.
o Le nuove emissioni del trimestre sono diminuite rispetto a quelle del precedente (4 contro 18) e anche l'ammontare risulta inferiore (€ 36M contro € 61M).
o Rispetto a quanto registrato al 31 dicembre 2019, resta tuttavia stabile sia il taglio medio, che al 31.03.2020 risulta pari a € 6,67M, e sia la cedola media, al 5,00%.
L’identikit aggiornato del minibond è il seguente:
o Taglio medio € 6,67M
o Scadenza media: 4,9 anni
o Struttura del rimborso: 47% bullet / 53% con piano di ammortamento
o Cedola media annua: 5,00%
o Fatturato medio emittente: € 86,7M
Per chi volesse approfondire, il nostro report completo è scaricabile su www.minibonditaly.it e su www.epic.it
Il BAROMETRO MINIBOND MARKET TRENDS è realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support S.p.A.) e da Epic SIM, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto. Un documento che analizza - con aggiornamenti trimestrali - le principali caratteristiche delle emissioni di taglio inferiore a €50 M (taglio, scadenza, tasso di interesse, modalità di rimborso…) e fornisce un “identikit del Minibond” (caratteristiche medie sul totale delle emissioni).
I confidi al bivio, spunti per una discussione (13 marzo 2018)Salvatore Vescina
Questo documento non nasce per esprimere un ragionamento organico, ma per supportare una serie di domande in una tavola rotonda. In questa versione il testo è integrato in alcuni passaggi, per renderlo più comprensibile a quanti non erano presenti all'evento del 13 marzo 2018 (X Osservatorio sui confidi di Torino Finanza, presso la CCIAA di Roma in piazza di Pietra) e colgo l'occasione per esprimere alcune mie idee che non possono essere attribuite ad altre persone o istituzioni.
Temi trattati:
- andamento del mercato dei confidi e fattori che hanno pesato sulla dinamica;
- dati attinti dal database del fondo di garanzia per le PMI: a) la relazione tra "garanzia diretta" e "controgaranzia"; b) cosa succede dove le Regioni si avvalgono della "lettera r" restringendo l'operatività del fondo alle sole "controgranzie"? c) la qualità allocativa delle banche e dei confidi a confronto;
- l'accountability dei confidi ponte tra valore e risorse pubbliche;
- spunti sui miglioramenti incrementali al business model dei confidi (in particolare nuovi prodotti e servizi per accrescere i ricavi).
Informativa e effetti de Covid-19 sui "Crediti verso clientela" delle princip...IPE Business School
Il presente elaborato, sviluppato in collaborazione con BDO Italia S.p.A., ha il fine di analizzare gli impatti della crisi economica causata dal Covid-19 sulla voce 40 b) “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela” dei bilanci di sei banche significant italiane e di verificare che l’informativa data in Nota Integrativa dagli istituti di credito scelti sia conforme con le disposizioni di Banca d’Italia. Nella prima parte del lavoro sono state descritte le principali fonti normative, con un particolare focus sulla comunicazione 15 dicembre 2020 di Banca d’Italia. Nella seconda parte si è proceduto allo studio della voce di bilancio “crediti verso la clientela” delle banche considerate, attraverso l’analisi della com-posizione, classificazione e valutazione, evidenziando per ogni fase l’impatto dei “finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19”.
Relazione sulla tutela degli asset strategici nazionali nei settori bancario ...Luca Rinaldi
Relazione sulla tutela degli asset strategici nazionali nei settori bancario e assicurativo del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR)
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/09/2020MiniBondItaly.it
Il terzo trimestre del 2020 si chiude con un totale di 345 Minibond emessi sul mercato regolamentato di Borsa Italiana, per un controvalore complessivo di €2.283M.
Cinque le nuove emissioni del trimestre (stesso numero registrato nel periodo aprile-giugno 2020), per un controvalore pari a EUR 15,5M, cui si sommano EUR 3M di size increase di emissioni precedenti.
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Alcuni spunti per gli strumenti di policy in tema di accesso al credito Salvatore Vescina
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Un mio intervento al convegno
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Tendenze digitali nel mercato finanziario e importanza della gestione dei dat...Salvatore Vescina
Il 10 maggio, nel contesto della Convention dei Servizi di Confartigianato, insieme a Francesco Simone, DG Artigiancassa e con Lorenzo Marconi (Fedart) proporremo alcuni spunti di riflessione su un tema sempre più complicato: nell'era degli algoritmi e dei big data, in che modo le associazioni imprenditoriali (ma anche i confidi) possono giocare un ruolo (utile) per ridurre le asimmetrie informative e, quindi, favorire l'accesso al credito delle imprese di minori dimensioni?
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18 maggio 2018, Forlì
Gli operatori del microcredito e quelli della garanzia (se confidi "minori") sono soggetti a norme speculari nel Testo Unico Bancario (artt. 111 e 112), inoltre condividono lo schema di bilancio (è quello adottato da Banca d'Italia nell'Agosto 2016). Queste norme sull'accountability non sono solo "un fardello per gli intermediari". Sono invece preziose perché, in questi settori caratterizzati da grande varianza quanto a caratteristiche e modelli di business degli operatori, permettono di cogliere -con ragionevole chiarezza- i tratti distintivi dei diversi operatori. Il che giova agli altri intermediari, ai potenziali clienti, ai policy maker e agli stessi operatori.... Ne parlerò il 16 maggio a Forlì, come da programma...
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In questa presentazione molto efficace, Diego Bolognese sintetizza (e per alcuni aspetti nobilita) l'articolo che ha scritto a 4 mani con il sottoscritto e che è il 7° capitolo del Rapporto "I confidi in Italia 2018" dell'Osservatorio Confidi di Torino finanza.
Crisi ed evoluzione del business model dei confidi: alcuni spunti
A cura di Diego Bolognese e Salvatore Vescina
7.1 Introduzione
In queste pagine gli autori hanno deciso di farsi carico di… un compito antipatico. Così è il mestiere dell’anatomopatologo, cui pure tutti dobbiamo molto, perché senza di lui non ci sarebbero stati molti sviluppi in medicina. Fra il 2016 e il 2017 il mercato delle garanzie ha visto l’insorgere delle gravi crisi di due fra i maggiori confidi italiani, entrambi piemontesi: Eurofidi e Unionfidi. Tali crisi sono culminate con la messa in liquidazione di entrambi, che ha avuto notevoli ripercussioni non solo sul mercato delle garanzie locale piemontese, ma in tutto il mercato delle garanzie nazionale. Si analizzano qui alcuni dati disponibili e si formulano alcune ipotesi interpretative. Con la speranza che il ragionamento proposto alla discussione possa giovare al rafforzamento del sistema dei confidi, baluardo decisivo per supportare le imprese di minori dimensioni –oggi le più esposte al razionamento del credito- nella spesso difficile relazione con le banche.
Tali crisi non sono le uniche osservate all’interno del mercato dei confidi negli ultimi anni, ma sono fra le più rappresentative e significative ai fini di un’analisi delle cause e dei “trigger point” finalizzata alla formulazione di ipotesi su come evitare crisi di tale portata nel futuro.
È opinione degli autori che alla base di tali crisi non ci siano solo i fattori esogeni che indubbiamente hanno pesato sul settore e cioè:
• il prezzo della crisi di cui i confidi sono stati, per le micro-piccole imprese e per il sistema bancario, un ammortizzatore decisivo. Con quel che ne è conseguito –di caso in caso- in termini di depauperamento del patrimonio, conseguente deleverage e peggioramento della redditività;
• riduzione dei trasferimenti di risorse pubbliche da parte di alcune Amministrazioni sponsor come conseguenza dei vincoli di bilancio cui queste sono sottoposte;
(....)
Continuare è facile: basta scaricare il Rapporto 2018, gratuitamente, da questo link: https://www.to.camcom.it/osservatorio-confidi
La reportistica degli strumenti finanziari (per il supporto pubblico al credi...Salvatore Vescina
La rendicontazione nella P.A. è un "tema Cenerentola", nessuno la ama. Fino a quando non se ne scoprono le virtù. Per gli strumenti finanziari cofinanziati dai Fondi Strutturali e di investimento europei il monitoraggio è sottoposto a regole specifiche, utilissime per governare la complessità della materia, nell'interesse dell'economia e dei territori. Per questo il tema è una priorità dell'Agenzia per la Coesione Territoriale che coordina e supporta le Amministrazioni responsabili dei singoli Programmi Operativi e dei relativi strumenti finanziari.
Alcuni spunti su un approccio sistemico delle (banali) soluzioni digitali volte a rafforzare l'utilità dei confidi per le banche e, di conseguenza, per le micro e piccole imprese. Salvatore Vescina per l'Agenzia per la Coesione Territoriale
Sulla strada del digitale. Per la valorizzazione delle informazioni qualitati...Salvatore Vescina
In questa powerpoint riporto dati (per me) davvero sorprendenti sull'efficienza allocativa delle BCC (rispetto al resto del sistema bancario) in relazione al segmento della clientela imprenditoriale di minori dimensioni. Queste banche, fin qui prive di veri e proprio sistemi di rating, dimostrano una capacità di selezione ben al di sopra della media. Quanto appena rimarcato avvalora che la soft information, insieme alla valutazione di elementi qualitativi, è decisiva per l'efficienza allocativa. Questa conclusione trova ulteriore conferma confrontando -nel segmento delle imprese con meno di 20 addetti- le operazioni non garantite con quelle garantite dai confidi (il problema qui -in buona misura risolto dagli schemi di bilancio 2016 per i confidi adottati da Banca d'Italia- è distinguere i garanti più capaci di contribuire ai processi allocativi da quelli che lo sono meno). Resta fermo che gran parte del sistema bancario, alla ricerca di maggiore efficienza (anche nella riduzione dei costi), si affida sempre più ad algoritmi e database, piuttosto che al (più costoso) relationship banking. Di conseguenza -e come in molti altri settori- la rete distributiva tradizionale è in via di ridimensionamento (sicché è in diminuzione costante il numero degli sporteli e degli addetti) mentre crescono gli investimenti in ICT. A questo punto la domanda è la seguente: cosa occorre fare affinché negli algoritmi di valutazione delle PMI utilizzati dalle banche rientrino -in misura più elevata rispetto a quella attuale- informazioni qualitative rappresentative di fenomeni rilevanti, attendibili e (aspetto decisivo) low cost? Su questo tema ci sono più iniziative in corso che non sembrano parte di una strategia generale. Occorre un salto di qualità e considerare priorità la definizione di un disegno organico, sistemico, atto a rendere disponibili più informazioni (rispondenti a standard digitali) funzionali a ridurre l'asimmetria informativa sulle imprese. Cio vale, a maggior ragione, in relazione alle imprese più esposte ai fenomeni di razionamento del credito: quelle di minori dimensioni che, nell'insieme, sono molto importanti sia per il tessuto produttivo, sia per il tessuto economico e sociale del Paese. Protagonista necessario (e qualificato) di questo disegno organico è l'Associazione XBRL Italia che federa le Istituzioni e gli stakeholder maggiormente in grado di contribuire a questo processo virtuoso.
FSE e microfinanza: un set di indicatori di performance e di impattoSalvatore Vescina
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Strumenti finanziari e microfinanza nel quadro del FSEe del FEIS
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Roma, giovedì, 1 dicembre 2016
I confidi in Italia, Senato della Repubblica 6 aprile 2017Salvatore Vescina
I Confidi in Italia
Presentazione del rapporto 2017 dell’Osservatorio permanente sui Confidi del Comitato Torino Finanza
Giovedì 6 aprile 2017
Programma
APERTURA DEI LAVORI
Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino
Vladimiro Rambaldi, Presidente Comitato Torino Finanza
Ludovica Agrò, Direttore Generale Agenzia per la Coesione Territoriale
Presentazione del rapporto 2017 sui Confidi italiani
Paola De Vincentiis, Dipartimento di Management Università di Torino
Roberta Artusio
Un set essenziale di “indicatori di qualità” per l’allocazione delle risorse pubbliche sui
confidi
Diego Bolognese, SCS Consulting
Credito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubbliche
Salvatore Vescina, Agenzia per la Coesione Territoriale
Tavola rotonda di discussione sul tema: Sistema Confidi, stato dell’arte e prospettive
Modera Claudio D’Auria, Università LUMSA
Interventi:
Pierpaolo Brunozzi, MedioCredito Centrale
Giuseppe Tripoli, Unioncamere
Giovanni Da Pozzo, Vice Presidente Assoconfidi
Stefano Cocchieri, Unicredit
Quarto Osservatorio sulle Finanziarie Regionali Coordinare l’attività delle F...Salvatore Vescina
Quarto Osservatorio sulle Finanziarie Regionali
Coordinare l’attività delle Finanziarie Regionali:
nuove prospettive per un rapporto tra centro e periferia
25 novembre 2014
presso il Dipartimento Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Via della Stamperia, 8
Le finanziarie regionali
Quarto Osservatorio
Modelli di operatività per lo sviluppo territoriale
Prefazione di Marco Nicolai
Contributi di Gian Angelo Bellati - Marco Giorgino - Giusi Ponziano Antonio Scarazzini - Salvatore Vescina
Quarto Osservatorio sulle Finanziarie Regionali Coordinare l’attività delle F...
Introduzione al Rapporto ACT sugli Strumenti Finanziari
1. Numero 1 -2018
Agenzia per la coesione territoriale
23.3.2018
Una introduzione al
Rapporto sugli strumenti finanziari
cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei
Rosanna Romano
Federico Tomassi
Ufficio 5- Ufficio Statistico, Strumenti Innovativi, Ingegneria Finanziaria
e
Salvatore Vescina
Senior advisor sugli strumenti finanziari
2. 0. Introduzione e sintesi
1. Mercato
2. Programmazione
3. Attuazione
4. Azioni di sistema
AGENDA2
3. Introduzione e sintesi: destinatari del rapporto3
I destinatari del Rapporto sono:
le Pubbliche Amministrazioni, in primo luogo le
Autorità di Gestione;
gli intermediari finanziari gestori e/o utilizzatori
degli strumenti finanziari;
gli organi di informazione, gli stakeholder e i
cittadini interessati all’argomento.
4. Introduzione e sintesi: scopo del rapporto4
offrire un quadro informativo sintetico sulle
dinamiche di contesto dei fenomeni finanziari;
offrire un quadro informativo esaustivo
sull'attuazione di ciascuno strumento finanziario,
su base comparativa per stimolare il processo di
miglioramento;
diffondere la conoscenza delle azioni di sistema;
rispondere compiutamente al dovere di
accountability, con la convinzione che più
trasparenza possa solo giovare al dibattito
pubblico, all’efficienza, all’efficacia e alla
economicità dell’azione amministrativa.
5. Introduzione e sintesi: l'avanzamento finanziario5
Figura 3.8 – Avanzamento finanziario: quadro di insieme delle risorse al 31 dicembre
2016 (milioni di euro)
Fonte: nostre elaborazioni su dati SFC 2014.
7. 1. Il mercato dei finanziamenti7
Key number – Popolazione, occupati, PIL e impieghi nelle imprese al netto delle
sofferenze, per macroarea territoriale (quote percentuali sul totale Italia)
Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat e Banca d’Italia.
La finanza è correlata all'economia. La realtà italiana è molto
differente a livello regionale.
8. 1. Il mercato dei finanziamenti bancari8
Rapporto tra credito bancario (al netto delle sofferenze) e Pil
Fonte: nostre elaborazioni su dati Banca d’Italia, Base Dati Statistica e ISTAT
9. 1. Il mercato dei finanziamenti9
Impieghi vivi per classe dimensionale delle imprese (migliaia di euro)
Fonte: nostre elaborazioni su dati Banca d’Italia, Base Dati Statistica, [TDB10266] Prestiti (esclusi PCT e sofferenze) - per
provincia e settore della clientela.
10. 1. Il mercato dei finanziamenti10
Fonte: nostre elaborazioni su dati Banca d’Italia, Base Dati Statistica, [TDB30516 stock importo finanziamenti in bonis all'inizio
del periodo - per regioni e classe di grandezza del fido globale utilizzato; Sofferenze rettificate (base trim.): flusso importo
finanziamenti in bonis all'inizio e in sofferenza rettificata a fine periodo - per regioni e classe di grandezza del fido globale
utilizzato].
Tasso annuale di decadimento per macroarea territoriale (società non
finanziarie e famiglie produttrici)
11. 1. Il mercato dei finanziamenti11
Tasso annuale di decadimento per classe di grandezza del fido globale
utilizzato (società non finanziarie e famiglie produttrici)
Fonte: nostre elaborazioni su dati Banca d’Italia, Base Dati Statistica, [TDB30516 stock importo finanziamenti in bonis all'inizio
del periodo - per regioni e classe di grandezza del fido globale utilizzato; Sofferenze rettificate (base trim.): flusso importo
finanziamenti in bonis all'inizio e in sofferenza rettificata a fine periodo - per regioni e classe di grandezza del fido globale
utilizzato].
12. 1. Il mercato dei finanziamenti12
Tasso di interesse per durata originaria del finanziamento (società non
finanziarie e famiglie produttrici)
Fonte: nostre elaborazioni su dati Banca d’Italia, Base Dati Statistica [TDB30821 Tassi attivi sui
finanziamenti per cassa (operazioni in essere) - per durata originaria del tasso, regione e comparto di
attività economica della clientela].
13. 1. Il mercato dei finanziamenti13
Tasso di interesse per settore di attività economica
Fonte: nostre elaborazioni su dati Banca d’Italia, Base Dati Statistica [TDB30931, Tassi attivi sui rischi
autoliquidanti e a revoca (operazioni in essere) - per regione e attività economica della clientela]
14. Tassi di variazione(%) del credito
Fonte: Banca d’Italia e Cerved.
1. Il mercato dei finanziamenti e il razionamento del credito
* Sul punto si veda anche Fragilità finanziaria delle imprese e allocazione del credito, di
Emilia Bonaccorsi di Patti e Paolo Finaldi Russo, pubblicato da Banca d’Italia nel febbraio
2017 in Questioni di economia e finanza.
15. 1. Il mercato dei finanziamenti e il razionamento del credito
Sportelli e dipendenti del sistema bancario italiano
Fonte: per il numero degli sportelli, nostre elaborazioni su dati Banca d’Italia, Base Dati Statistica [TDB10207 e TDB20207
Banche e sportelli - per provincia e gruppi istituzionali di banche]; per il numero dei dipendenti, nostre elaborazioni su dati
Banca d’Italia, Base Dati Statistica [TDB10219 e TDB10225 Numero di dipendenti - per provincia di sportello e gruppi
dimensionali di banche].
16. 1. Il mercato dei finanziamenti e il razionamento del credito
Incidenza delle sofferenze sugli impieghi (BCC vs. altre banche)
Fonte: nostre elaborazioni su dati BASTRA – Banca d'Italia.
17. Numeri chiave sui confidi
Struttura di mercato e importi garantiti 2012 2013 2014 2015 2016
a. Confidi iscritti (unità) * 642 617 530 508 481
b. di cui censiti in Centrale dei Rischi 525 509 506 462 441
c. di cui sottoposti alla vigilanza della
Banca d’Italia**
58 60 62 56 40
d. Valore totale delle garanzie rilasciate
(milioni di euro)
21.895 22.200 21.119 19.289 18.247
e. di cui concesse da confidi sottoposti
alla vigilanza della Banca d'Italia
15.175 16.093 15.509 13.729 12.306
Note: (*) Fino al 2015 iscritti all'albo "107" e all'elenco 155 c.4 TUB; dal 2016 iscritti all'albo 106 e all'elenco 155 c.4 TUB. (**) Fino
al 2015 iscritti all'albo "107" TUB; dal 2016 iscritti all'albo unico 106 TUB.
Fonte: nostre elaborazioni su dati Banca d’Italia, L'economia delle regioni italiane, edizioni varie.
Focus su clientela imprese fino a 20
addetti
2012 2013 2014 2015 2016
f. Importo dei prestiti garantiti
dai confidi (milioni di euro)
20.067 19.139 17.827 16.317 14.438
g. Importo dei prestiti non garantiti dai
confidi (milioni di euro)
179.167 171.409 166.565 163.518 160.587
h. Incidenza % dei prestiti garantiti
dai confidi sul totale
10,1% 10,0% 9,7% 9,1% 8,2%
i. Incidenza % delle sofferenze
per i prestiti garantiti dai confidi
12,4% 16,2% 21,3% 25,6% 30,3%
l. Incidenza % delle sofferenze
per i prestiti non garantiti dai confidi
18,4% 20,9% 23,2% 25,6% 27,6%
18. Fondo di garanzia per le PMI (L.266/96) – Tasso annuale di
decadimento (calcolato sugli importi per i finanziamenti fino a 150.000€ e fino a
100.000€) – Confronto tra confidi e banche (Rapporto % TAD
controgaranzie* su TAD garanzie dirette)
* al netto delle operazioni Eurofidi e Unionfidi Piemonte
Fonte: elaborazioni su dati Mise-MCC
0%
50%
100%
2015
2016
2017
fino a 100.000
euro; 41,0%
47,4%
53,2%
fino a 150.000
euro; 50,3% 56,1%
52,9%
18
19. 1. Il mercato dei finanziamenti19
Il rapporto è ricco di dati (disponibili su scala regionale nell'allegato
statistico):
• sul credito bancario alle imprese;
• sulle garanzie dei confidi;
• sui fondi di capitale di rischio e di debito;
• sul PPP.
In questo capitolo vi sono due riquadri, veri e propri focus su
questioni fondamentali:
• Alcuni concetti chiave sulla questione centrale del patrimonio
bancario;
• Le Banche di credito cooperativo (BCC) e il relationship lending.
21. Tavola 2.1 – Strumenti finanziari nei PO (milioni di euro, 2018)
Fonte: nostre elaborazioni su dati SFC2014.
2. Programmazione, quadro di sintesi21
Tipologia
Totale
risorse
dei PO
(A)
Strumenti
finanziari
(B)
% SF
su tot.
risorse
dei PO
(=B/A)
Forma tecnica Fondo
03 -
Capitale
di
rischio
04 -
Prestiti
05 -
Garanzie
06 -
Abbuoni
FESR FSE
Totale POR 36.086 2.276 6,3 288 1.195 747 46 1.979 297
Totale PON 18.131 1.878 10,4 20 1.222 512 124 1.878 0
Tot. Italia 54.217 4.154 7,7 308 2.416 1.259 170 3.856 297
22. Totale P.O.
(milioni di euro, 2018)
Fonte: nostre elaborazioni su dati SFC2014.
2. Programmazione, quadro di sintesi22
23. 2. Programmazione, importi allocati sugli SF23
Regioni più sviluppate
Regioni in transizione
Regioni meno sviluppate
Figura 2.2 – Strumenti finanziari nei POR, per regione (2018)
Milioni di euro
Fonte: nostre elaborazioni su dati SFC2014.
24. POR
2. Programmazione, per forma tecnica e macroarea24
PON (milioni di euro, 2018)
Fonte: nostre elaborazioni su dati SFC2014.
25. 2. Programmazione, risorse per forma tecnica25
Regione
Totale
risorse dei
PO (A)
Strumenti
finanziari
(B)
% SF
su tot.
risorse dei
PO (=B/A)
Forma tecnica Fondo
03
Capitale
di rischio
04
Prestiti
05
Garanzie
06
Abbuoni
FESR FSE
Abruzzo 414 39 9,5 6 5 20 8 39 0
Basilicata 1.116 32 2,9 10 5 15 2 32 0
Calabria 2.379 240 10,1 24 166 49 0 169 71
Campania 4.951 87 1,8 41 19 27 0 87 0
Emilia R. 1.268 78 6,1 0 43 35 0 78 0
Friuli V.G. 507 30 5,8 6 4 20 0 26 4
Lazio 1.872 146 7,8 73 25 48 0 146 0
Liguria 747 62 8,3 0 12 30 20 62 0
Lombardia 1.941 442 22,8 30 364 49 0 442 0
Marche 873 50 5,7 5 17 27 0 50 0
Molise 154 4 2,8 4 0 0 0 4 0
Piemonte 1.838 171 9,3 27 62 79 3 171 0
PA Bolzano 273 0 0,0 0 0 0 0 0 0
PA Trento 219 0 0,0 0 0 0 0 0 0
Puglia 7.121 440 6,2 20 220 200 0 240 200
Sardegna 1.376 111 8,0 21 65 11 13 100 11
Sicilia 5.378 158 2,9 0 55 103 0 148 10
Toscana 1.525 122 8,0 0 114 8 0 122 0
Umbria 650 50 7,7 19 17 14 0 50 0
Valle d'Aosta 120 1 0,8 0 1 0 0 0 1
Veneto 1.364 13 1,0 0 0 13 0 13 0
Regioni più
sviluppate
13.198 1.165 8,8 161 659 322 23 1.160 5
Regioni in
transizione
1.943 154 7,9 32 70 31 21 143 11
Regioni meno
sviluppate
20.944 957 4,6 95 466 394 2 676 281
Totale POR 36.086 2.276 6,3 288 1.195 747 46 1.979 297
Strumenti finanziari nei POR (milioni di euro, 2018)
Fonte: nostre elaborazioni su dati SFC2014.
26. (milioni di euro, 2018)
2. Programmazione, per obiettivo tematico26
POR PON
Fonte: nostre elaborazioni su dati SFC2014.
29. 3. Attuazione, le fasi dello start-up29
Figura 3.2 – Le sei tappe monitorate della fase di start-up degli strumenti
finanziari, con i riferimenti all’Allegato I del Regolamento 821/2014
30. 3. Attuazione, quadro di sintesi start-up30
Figura 3.5 – Stato di avanzamento procedurale degli strumenti finanziari, per
forma tecnica
Fonte: nostre elaborazioni su dati SFC2014.
31. 3. Attuazione, quadro di sintesi sul piano importi31
Figura 3.8 – Avanzamento finanziario: quadro di insieme delle risorse al 31 dicembre
2016 (milioni di euro)
Fonte: nostre elaborazioni su dati SFC 2014.
32. 3. Attuazione: i gestori32
Chi gestisce cosa e per quale importo
n.d. a)
b1)
b4)
b5)
856
Mln €
33. 3. Attuazione e data quality33
Tavola 3.8 – Tasso di completezza dei dati per la fase di start-up
Fonte: nostre elaborazioni su dati SFC2014.
Fasi di
start-up
Allegato 1
Reg.
821/2014
dati forniti
(a)
dati
mancanti (c)
dati richiesti
dati
pertinenti
(b)
Tasso di
completezza
(a/b)
campo 30 26 5 31 31 84%
campo 31.1 24 7 31 31 77%
campo 13 19 12 31 30 63%
campo 14 28 3 31 30 93%
campo 15 19 1 31 20 95%
campo 24 2 0 31 2 100%
campo 25 2 0 31 2 100%
1
2
3a
3b
4
5
6
35. 4. Azioni di sistema, quadro di sintesi35
Figura 4.1 – Obbiettivo e strategie per le azioni di sistema sugli strumenti
finanziari
36. 36 4. Azioni di sistema: convergenza operativa
Figura 4.2 – Azioni per la convergenza operativa
Sostegno alla costituzione di sezioni speciali (regionali)
nel fondo di garanzia per le PMI (L.662 /96).
Attività di promozione per costituire un gruppo di
lavoro sul microcredito
Check List per i controlli di primo livello
Creazione del database degli atti amministrativi
Assistenza tecnica per la convergenza delle procedure
in tema di prestiti in risk share.
37. 37
Sono partner di rischio delle
AdG e si relazionano con i
destinatari finali. Sono i primi
produttori dei dati.
Agiscono su mandato delle
AdG. Ricevono dagli IF i
dati, che aggregano nei
propri database.
Ricevono dai
Gestori i dati
richiesti sulla
base degli
accordi assunti
negli Accordi di
Finanziamento e
possono
chiedere ad ACT
una verifica di
pertinenza dei
dati.
Riceve dati sugli
investimenti pubblici
e li consolida ogni 2
mesi
Riceve a maggio i dati
(al 31/12 precedente)
sugli SF che consolida
e pubblica entro il
dicembre successivo
Struttura un set di "indicatori
chiave" che restituisce alle
AdG e alla opinione pubblica
con il Rapporto Annuale sugli
SF
4. Azioni di sistema: il monitoraggio
38. 38
Monitoraggio integrato
SFC/PUC
(partnership IGRUE-ACT)
Assistenza tecnica
relazioni di chiusura
2007-2013
Costituzione della
Rete degli addetti al
monitoraggio degli SF
1 2 3
Analisi data quality
Relazioni SF 2016
Analisi data quality
relazioni di chiusura
2007-2013
5
7
4
Seminario formativo
rete degli addetti al
monitoraggio degli SF
8
6
Condivisione
problematiche
relazione di chiusura
2007-2013
Primo Rapporto annuale
ACT sugli SF
(2018)
9
Supervisione ACT sulle
relazioni annuali al 12/17
(2018)
4. Azioni di sistema: il monitoraggio
39. 39 4. Azioni di sistema: il monitoraggio
Tavola 4.3 – Amministrazioni presenti al seminario di formazione del 15
novembre 2017 per la Rete degli addetti al monitoraggio
40. Agenzia per la coesione territoriale
Il Rapporto è pubblicato sul sito web dell'Agenzia per la Coesione
Territoriale, insieme all'allegato statistico e contiene gli iperlink a
una serie di documenti di lavoro (Cfr. Riquadro 4.1.).
http://www.agenziacoesione.gov.it/it/politiche_e_attivita/programmazione_2
014-2020/Strumenti_finanziari/Strumenti_finanziari.html
41. Agenzia per la coesione territoriale
GRAZIE PER L'ATTENZIONE
Per osservazioni e commenti: area.progetti.uf5@agenziacoesione.gov.it
Ufficio 5- Ufficio Statistico, Strumenti Innovativi, Ingegneria Finanziaria