1. Lo sviluppo sociale
Esaminare il passaggio dell’individuo da un’iniziale
predisposizione biologica all’interazione sociale, allo sviluppo
di competenze applicabili ai diversi contesti che caratterizzano
la vita dell’individuo
importanza della relazione
primaria con la figura materna
processo di socializzazione
attraverso cui il bambino si
inserisce nel mondo sociale
Psicologia
dello
sviluppo
Psicologia
sociale
2. Lo sviluppo sociale
Socializzazione
● Processo mediante il quale gli individui acquistano le
conoscenze, le abilità, i comportamenti che permettono loro
di partecipare alla vita sociale, assumendone le norme
prevalenti (Brim, 1966)
Con questo termine si privilegia il punto di vista della società
rispetto a quello dell’individuo, attribuendo alla prima un ruolo
attivo e di modellamento e al secondo un ruolo passivo (ricerche
sulle pratiche educative)
Socializzazione come processo di apprendimento imposto al
bambino
La motivazione sociale non è un bisogno primario ma è
secondaria al soddisfacimento di bisogni fisiologici primari
3. Lo sviluppo sociale
Sviluppo sociale
● Presuppone una base innata
Teoria degli istinti: l’organizzazione dello sviluppo è quasi
esclusivamente mediata da fattori biologici innati modelli di
azione predeterminata funzione essenziale per la
sopravvivenza (es. riflesso di rooting) video
Etologia: si propone di studiare il comportamento degli animali
in relazione al loro ambiente e come risultato dell’evoluzione
● fenomeno dell’imprinting - Lorenz
● studi sulle scimmiette rhesus - Harlow
6. Lo sviluppo sociale
Differenze tra socializzazione e sviluppo sociale
Socializzazione
le competenze sociali del bambino, fino agli anni ‘60, erano
concepite in chiave di acculturazione o di acquisizione del
controllo degli impulsi o di addestramento al ruolo, secondo
prospettive centrate sui processi di apprendimento o sul ruolo
di modellamento svolto dall’adulto
Sviluppo sociale
il neonato, considerato un essere sociale fin da subito,
diventa sempre più consapevole e competente grazie alla
funzione di mediatore o di interlocutore svolta dall’adulto
nell’organizzare competenze e capacità
Oggi si
parla di
7. Lo sviluppo sociale
J. Bowlby e la teoria dell’attaccamento
● Ha attinto dall’etologia l’idea di base che l’uomo, come gli
altri mammiferi e vari uccelli, ha una tendenza innata a
cercare vicinanza e contatto con un individuo della sua
specie manifestazione esplicita dell’attaccamento
● Il bambino è considerato originariamente sociale fin dai
primi giorni di vita i suoi comportamenti spontanei
possiedono un significato sociale
● La socialità è un bisogno primario NON la conseguenza del
soddisfacimento dei bisogni fisiologici
● L’attaccamento ha la funzione biologica di proteggere la
prole e quella psicologica di fornire sicurezza
8. Lo sviluppo sociale
Comportamenti di attaccamento
Appartengono a due classi:
● con funzione di “segnalazione”: pianto, sorriso, vocalizzi
hanno l’effetto di avvicinare il caregiver al bambino
● con funzione di “accostamento”: aggrapparsi, seguire,
suzione a fini non alimentari hanno l’effetto di avvicinare il
bambino al caregiver
Entrambi hanno la funzione di assicurare la vicinanza e il
contatto fisico con il caregiver
I comportamenti di attaccamento vengono messi in atto
soprattutto in situazioni percepite dal bambino come pericolose
10. Lo sviluppo sociale
Comportamento e legame di attaccamento
È necessario distinguere il comportamento di attaccamento dal
legame di attaccamento:
● il comportamento può manifestarsi, a seconda delle
circostanze, nei confronti di persone diverse
● il legame è duraturo ed è selettivo, cioè è riservato a pochi
individui prescelti, in particolare la madre, che è di solito il
caregiver principale
trova la sua funzione nel momento in cui la madre provvede
alla sicurezza del bambino, permettendogli di fare
esperienza di un’interazione positiva e rassicurante
fiducia
11. Lo sviluppo sociale
Formazione del legame di attaccamento
Si sviluppa attraverso la scelta, il riconoscimento e l’interazione
con una figura sociale specifica, nel corso dei primi anni di vita
Si possono distinguere quattro fasi in funzione del fatto che il
comportamento diventa sempre più organizzato, flessibile e
intenzionale
1) Preattaccamento (0 - 2 mesi)
2) Sviluppo dell’attaccamento (2 - 6/7 mesi)
3) Attaccamento mirato (6/7 - 24 mesi)
4) Relazione gestita in funzione dell’obiettivo (dai 24 mesi)
12. Lo sviluppo sociale
1.Preattaccamento - Orientamento e segnali senza
discriminazione della persona
Inizialmente il comportamento sociale del bambino è del tutto
indiscriminato nei primi due mesi di vita il neonato produce
una risposta di tipo sociale, come il sorriso, verso qualsiasi
essere umano
Preadattamento sociale
● selettività percettiva
● comportamento di segnalazione
13. Lo sviluppo sociale
2.Sviluppo dell’attaccamento - Orientamento e segnali
diretti verso alcune persone discriminate
Il bambino comincia a riconoscere le persone che si prendono
regolarmente cura di lui, a cui rivolgerà più frequentemente
comportamenti di attaccamento
Tuttavia il cambiamento si basa sul riconoscimento percettivo
il b. accetta cura e attenzioni da chiunque
Apprendimento delle regole fondamentali dell’interazione
regolazione reciproca di attenzione e risposta
14. Lo sviluppo sociale
3.Attaccamento mirato - Mantenimento della vicinanza con
la persona discriminata
Intorno agli otto mesi si può parlare della instaurazione di un
legame di attaccamento vero e proprio, orientato e
preferenziale
Le altre persone familiari diventano figure di attaccamento
secondarie
Il bambino mette in atto due comportamenti che vengono
considerati degli indicatori specifici:
● la protesta alla separazione
● l’angoscia dell’estraneo
15. Lo sviluppo sociale
3.Attaccamento mirato - Mantenimento della vicinanza con
la persona discriminata
In questa fase il bambino inizia a strutturare dei modelli
operativi interni delle modalità di relazione con la figura di
attaccamento
I legami di attaccamento non dipendono più dalla vicinanza
fisica ma da qualità astratte del rapporto affetto, fiducia,
approvazione …
16. Lo sviluppo sociale
Modelli Operativi Interni (Internal Working Models)
I modelli operativi interni sono una rappresentazione interna:
● della figura di attaccamento e di sé
● della relazione con la figura di attaccamento
Hanno la funzione di indirizzare il comportamento del bambino
e di permettergli una anticipazione delle reazioni dell’altro in
base alle interazioni precedenti, alle aspettative e alle
esperienze affettive ad esse associate
Sono rappresentazioni mnestiche che derivano dalla memoria
episodica e da quella semantica
17. Lo sviluppo sociale
4.Relazione gestita in funzione dell’obiettivo - Formazione
di un rapporto reciproco
In parallelo con lo sviluppo cognitivo, il bambino:
● adotta comportamenti intenzionali
● pianifica i propri obiettivi
● tiene in considerazione le esigenze altrui
Si stabilisce un rapporto reciproco basato sull’abilità del
bambino di intuire e comprendere le emozioni e i sentimenti
del caregiver e di adattarsi, in parte, alle sue esigenze
Il riferimento specifico continua ad essere la figura di
attaccamento principale ma si manifestano anche altre forme
di attaccamento
18. Il comportamento del bambino è regolato da vari sistemi di controllo, tra cui:
Sistema di attaccamento
Sistema di esplorazione
L’alternarsi dei 2 sistemi è
collegato al sentimento di
sicurezza percepito dal
bambino in un particolare
momento
Quando si sente sicuro e protetto, può disattivare il
sistema di attaccamento a vantaggio del sistema
esplorativo
In condizioni di pericolo il sistema esplorativo viene
inibito e, parallelamente, vengono attivati comportamenti
di attaccamento, che hanno l’obiettivo di avvicinare il
bambino alla figura di attaccamento
La relazione di attaccamento regola costantemente
l’equilibrio tra attaccamento ed esplorazione
Lo sviluppo sociale
19. Lo sviluppo sociale
Tipologie di attaccamento
Ainsworth e coll. (1978) hanno ideato una procedura
sperimentale, la Strange Situation, che creando una
situazione di leggero stress, consente di cogliere i segnali del
bambino (12-18 mesi) alla separazione e al ricongiungimento
con la figura di attaccamento
Osservazione sistematica in laboratorio
permette di valutare l’equilibrio
tra sistema di attaccamento
e sistema esplorativo
permette di valutare le
differenze individuali negli stili
di attaccamento
20. La procedura è suddivisa in OTTO episodi della durata di 3 min. circa, che si succedono
con un ordine fisso e con una consegna chiaramente esplicitata
CONTESTO OSSERVATIVO
1. Modalità di somministrazione
3. Organizzazione spaziale
2. Tipo di giocattoli utilizzati
La stanza ha una PIANTA QUADRATA (2,70 x 2,70), con il pavimento suddiviso in riquadri da un
nastro adesivo colorato. Ad un lato della stanza vi sono 2 poltrone, mentre al centro della stanza
vi sono alcuni giocattoli adatti a stimolare il desiderio di esplorazione nel bambino. Attraverso
uno specchio unidirezionale, la stanza è collegata alla sala di registrazione dove si trovano gli
osservatori.
- Una bambola;
- Una palla rossa;
- Un ferro da stiro giocattolo;
- Un tubo rosso abbastanza lungo;
- Una bottiglia di plastica trasparente
contenente piccoli oggetti.
4. Figura di attaccamento
La FdA durante la procedura ha semplicemente un ruolo di sostegno nei confronti del bambino, e
gli viene esplicitamente richiesto di lasciare che sia il bambino ad intraprendere le interazioni.
21. Gli episodi
PARTECIPANTI DURATA BREVE DESCRIZIONE
1 Madre, bambino,
osservatore
30 sec. L’osservatore introduce la madre e il bambino all’interno
della stanza e poi esce.
2 Madre, bambino 3 min. Il bambino esplora la stanza; se necessario viene
stimolato dopo 2 min.
3 Madre, bambino,
estraneo
3 min. 1°min: entra l’estranea, rimane in silenzio
2°min: l’estr. conversa con la madre
3°min: l’estr. si avvicina al b. e lo coinvolge nel gio co.
4 Bambino,
estraneo
3 min. o
meno
PRIMA SEPARAZIONE: la madre esce, l’estranea si
adatta al comportamento del bambino.
5 Madre, bambino 3 min. o più PRIMA RIUNIONE: la madre rientra nella stanza, saluta
il bambino, poi tenta di coinvolgerlo nel gioco. Esce
l’estraneo.
6 Bambino da solo 3 min. o
meno
SECONDA SEPARAZIONE: la madre esce. Si possono
osservare le modalità di coping (capacità di far fronte
alla situazione).
7 Bambino,
estraneo
3 min. o
meno
L’estranea entra e adegua il suo comportamento a
quello del bambino.
8 Madre, bambino 3 min. o più SECONDA RIUNIONE: la madre rientra, saluta il
bambino, lo prende in braccio e lo conforta. Esce
l’estraneo.
22. Lo sviluppo sociale
Tipologie di attaccamento
Pattern A. Attaccamento insicuro evitante (20%)
Caratterizza i bambini che durante il primo anno di vita hanno
sperimentato un rapporto con una figura di attaccamento
insensibile ai loro segnali e rifiutante sul piano del contatto
fisico
Il bambino evita il contatto con la figura di attaccamento,
soprattutto dopo le separazioni, e non dimostra particolare
turbamento quando lasciato con l’estraneo
Sembra concentrato sugli oggetti, esibendo un eccesso di
autonomia e di attenzione al compito
23. Lo sviluppo sociale
Tipologie di attaccamento
Pattern B. Attaccamento sicuro (65%)
Caratterizza i bambini che hanno avuto una figura di
attaccamento sensibile ai segnali di sconforto e di disagio e
responsiva alle loro richieste
Il bambino è in grado di bilanciare il comportamento
esplorativo e il bisogno di vicinanza
In presenza della figura di attaccamento è in grado di
concentrarsi sui giochi e di esplorare l’ambiente
Mostra segni di disagio e sconforto quando sperimenta la
separazione e desiderio di contatto al ritorno della figura di
attaccamento che riesce facilmente a consolarlo
24. Lo sviluppo sociale
Tipologie di attaccamento
Pattern C. Attaccamento insicuro ambivalente (15%)
Caratterizza i bambini che hanno avuto una figura di
attaccamento imprevedibile nelle risposte: affettuosa per un
proprio bisogno e rifiutante su sollecitazione del bambino
Il bambino appare quasi completamente assorbito dalla figura
di attaccamento ma non riesce ad utilizzarla come base sicura
per esplorare l’ambiente
Mostra un profondo turbamento durante le separazioni e
inconsolabilità nelle fasi di ricongiungimento (si avvicina alla
figura di attaccamento per farsi consolare ma poi si allontana e
la rifiuta)
25. Lo sviluppo sociale
Tipologie di attaccamento
Pattern D. Attaccamento disorganizzato
Spesso associato a situazioni in cui la figura di attaccamento è
dominata da esperienze traumatiche o a condizioni in cui i
bambini stessi sono vittime di abuso e di maltrattamento
Il bambino è incapace di comportamenti coerenti verso la
figura di attaccamento:
attiva, simultaneamente, comportamenti di avvicinamento e di
evitamento (ad es. ricerca di contatto fisico ed evitamento dello
sguardo); presenta stereotipie, congelamento, comportamenti
di apprensione o spavento rivolti alla figura di attaccamento …
26. Lo sviluppo sociale
Sviluppi della teoria
I modelli operativi interni come strutture affettivo-cognitive
I modelli operativi interni possono essere concepiti come
strutture affettivo-cognitive che se da una parte servono ad
organizzare sia le informazioni che le emozioni relative alle
differenti esperienze di attaccamento vissute dal bambino,
dall’altra svolgono una funzione motivazionale, fungendo da
guida rispetto al comportamento relazionale dell’individuo nelle
sue successive esperienze interpersonali
27. Lo sviluppo sociale
Sviluppi della teoria
I modelli operativi interni come strutture affettivo-cognitive
Fin dai primi mesi di vita il bambino riassume le esperienze
relative alle interazioni con i caregivers principali in un modello
sintetico, che nel caso in cui riguardi la relazione madre -
bambino conterrà informazioni relative alla madre ed alle sue
modalità tipiche di interazione, nonché un modello di sé in
relazione alla madre
deriva dalla memoria episodica e dalla memoria semantica
delle immagini che il bambino ha costruito dei genitori e di se
stesso
28. Lo sviluppo sociale
Sviluppi della teoria
Modelli di sé – pattern di attaccamento sicuro
Un bambino che sperimenta cure parentali pronte ad offrire
aiuto e conforto svilupperà
● un’immagine di sé come degno di essere amato ed in grado
di comunicare efficacemente
● una rappresentazione interna delle figure di attaccamento
come responsive e disponibili emotivamente
29. Lo sviluppo sociale
Sviluppi della teoria
Modelli di sé – pattern di attaccamento insicuri
Un bambino che sperimenta cure parentali prevalentemente
rifiutanti rispetto ai bisogni svilupperà
● un’immagine di sé sostanzialmente non meritevole di amore,
attenzione e affetto; inefficace ed inadeguato nella
comunicazione
● una rappresentazione interna delle figure di attaccamento
come non disponibili alle richieste di aiuto e conforto, distanti
e ostili
30. Lo sviluppo sociale
Sviluppi della teoria
Predittività dei patterns di attaccamento
La variabile sicurezza/insicurezza dell’attaccamento risulta
influenzare:
● lo sviluppo di aspetti cruciali del Sé: l’autostima, la
conoscenza di sé
● aspetti emotivi: l’intensità di affetti positivi e negativi, la
tolleranza nei confronti della frustrazione, il controllo
dell’impulsività
● aspetti cognitivi: la maturità nel gioco, la perseveranza nella
soluzione di problemi, la curiosità, il tempo di attenzione
31. Lo sviluppo sociale
Sviluppi della teoria
Predittività dei patterns di attaccamento
● le competenze sociali, sia per quanto riguarda le relazioni
con gli adulti (indipendenza, obbedienza, fiducia verso gli
estranei) che con i pari (socievolezza, cordialità, popolarità,
cooperatività, empatia)
● le capacità di adattamento: disturbi della condotta,
comportamento antisociale, psicopatia
Quindi se un pattern di attaccamento di tipo sicuro si configura
come predittore di uno sviluppo ottimale, l’insicurezza
dell’attaccamento può essere considerato un fattore di rischio
perché può aumentare la possibilità di successivi problemi
emotivi-comportamentali (Sroufe 1983)
32. Lo sviluppo sociale
Sviluppi della teoria
Attaccamento nell’adulto
Main ha elaborato un sistema per la valutazione dei modelli
operativi interni di soggetti adulti tramite la codifica della
risposte date durante una intervista, la Adult Attachment
Interview
L’intervista è di tipo semi-strutturato e si focalizza sulle prime
esperienze precoci di attaccamento alle figure genitoriali e sui
loro effetti sullo sviluppo successivo
Ciò che viene ritenuto significativo è il modo in cui i contenuti
vengono espressi (coerenze e apertura emotiva), pù cheil
contenuto dei ricordi
33. Lo sviluppo sociale
Sviluppi della teoria
Attaccamento nell’adulto
Attaccamento sicuro autonomo: narrazione coerente e
obiettiva delle esperienze (negative e positive) di attaccamento
insieme a una loro valorizzazione
Attaccamento distanziante/rifiutante: narrazione incoerente
delle esperienze di attaccamento con processi di
idealizzazione verso le figure di attaccamento, contraddistinta
da descrizioni genericamente positive di queste ultime non
supportate e/o contraddette da episodi specifici; difficoltà a
ricordare e sottovalutazione di tali esperienze
34. Lo sviluppo sociale
Sviluppi della teoria
Attaccamento nell’adulto
Attaccamento preoccupato: narrazioni incoerenti
caratterizzate da vaghezza e prolissità, unite alla persistenza
di preoccupazione e di rabbia verso le figure di attaccamento
Attaccamento irrisolto/disorganizzato: mancata
elaborazione di episodi traumatici (maltrattamento, abusi, etc.)
e di lutto
Non classificabile: compresenza di stati della mente
contraddittori circa l’attaccamento
35. Lo sviluppo sociale
Sviluppi della teoria
Trasmissione intergenerazionale dell’attaccamento
Madre sicura – bambino sicuro
Madre distanziante – bambino evitante
Madre preoccupata – bambino ambivalente
Madre disorganizzata – bambino disorganizzato
Si suppone che il modello operativo interno della madre
influenzi il modo in cui interagisce con il figlio che, come
conseguenza, svilupperà nei suoi confronti un particolare tipo
di legame di attaccamento