Le sfide per le politiche per la società dell'informazione verso la definizione della Digital Agenda 2010-2020
I fondi strutturali comunitari e il peso delle politiche per la ricerca, l'innovazione e la società dell'informazione.
Il 14 luglio 2009 si è svolta la terza riunione Plenaria del Polo di innovazione ICT tra le aziende aderenti. Successivamente il Polo è stato presentato ai giornalisti durante una conferenza stampa.
I progetti del Polo ICT sono elencati qui: www.torinowireless.it/progetti.php
Intervento di Luca Settineri al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Internet of Things, l’Internet delle cose, è una nuova rivoluzione della Rete. Gli oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri.
Le sveglie suonano prima in caso di traffico, le piante comunicano all’innaffiatoio quando è il momento di essere innaffiate, le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità e distanza per gareggiare in tempo reale con persone dall’altra parte del globo, i vasetti delle medicine avvisano i familiari se si dimentica di prendere il
farmaco. Tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete.
Si sente oggi molto parlare del nuovo trend dell’Internet delle cose, di sensori e oggetti intelligenti, di nuove opportunità di controllo olistico di macchine produttive, abitazioni,
elettrodomestici. Qual è la dimensione attuale del fenomeno dell’Internet of Everything? Quali sono le previsioni di evoluzione?
Internet fino ad oggi è servita a collegare tra loro le persone tramite PC e device mobile: in futuro, la rete crescerà molto di più e si espanderà in domini inesplorati, creando legami sempre più stretti tra il mondo fisico e quello digitale. Appliance domestiche intelligenti, sistemi di riscaldamento e condizionamento, sensori per monitorare le condizioni ambientali, attuatori per lanciare azioni da remoto: molti di
questi oggetti saranno dotati di un proprio indirizzo IP, trasmetteranno dati, saranno raggiungibili in qualsiasi momento e da qualunque luogo, parleranno con noi. Come
mostra la figura successiva, le componenti che rendono possibile questo scenario ci sono già tutte: sensori, attuatori, reti wireless, batterie, strumenti analitici avanzati,
processi già codificati di localizzazione, controllo, automazione e alert.
www.theinnovationgroup.it
Intervento di Francesco Garibaldo al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Il 14 luglio 2009 si è svolta la terza riunione Plenaria del Polo di innovazione ICT tra le aziende aderenti. Successivamente il Polo è stato presentato ai giornalisti durante una conferenza stampa.
I progetti del Polo ICT sono elencati qui: www.torinowireless.it/progetti.php
Intervento di Luca Settineri al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Internet of Things, l’Internet delle cose, è una nuova rivoluzione della Rete. Gli oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri.
Le sveglie suonano prima in caso di traffico, le piante comunicano all’innaffiatoio quando è il momento di essere innaffiate, le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità e distanza per gareggiare in tempo reale con persone dall’altra parte del globo, i vasetti delle medicine avvisano i familiari se si dimentica di prendere il
farmaco. Tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete.
Si sente oggi molto parlare del nuovo trend dell’Internet delle cose, di sensori e oggetti intelligenti, di nuove opportunità di controllo olistico di macchine produttive, abitazioni,
elettrodomestici. Qual è la dimensione attuale del fenomeno dell’Internet of Everything? Quali sono le previsioni di evoluzione?
Internet fino ad oggi è servita a collegare tra loro le persone tramite PC e device mobile: in futuro, la rete crescerà molto di più e si espanderà in domini inesplorati, creando legami sempre più stretti tra il mondo fisico e quello digitale. Appliance domestiche intelligenti, sistemi di riscaldamento e condizionamento, sensori per monitorare le condizioni ambientali, attuatori per lanciare azioni da remoto: molti di
questi oggetti saranno dotati di un proprio indirizzo IP, trasmetteranno dati, saranno raggiungibili in qualsiasi momento e da qualunque luogo, parleranno con noi. Come
mostra la figura successiva, le componenti che rendono possibile questo scenario ci sono già tutte: sensori, attuatori, reti wireless, batterie, strumenti analitici avanzati,
processi già codificati di localizzazione, controllo, automazione e alert.
www.theinnovationgroup.it
Intervento di Francesco Garibaldo al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Internet delle cose: „smart is the new green“
Internet delle cose: che cos’è; tecnologie correlate; sfide; ambiti di applicazione e use case; come cambia la documentazione tecnica e di prodotto
Presentazione di Dimitri Tartari. Piter: le linee guida 2011-2013 (tagbolab f...tagbologna lab
Dimitri Tartari, consultant, data analyst and project manager presso Regione Emilia-Romagna illustra il ercorso e le linee guida del Piano Telematico dell'Emilia Romagna (Piter) 2011/2013.
Intervento di Paolo Neirotti al secondo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Le tecnologie che cambiano i servizi per gli anziani: quanto sono diffuse in ...AndreaRotolo
Tratto dal Convegno «Prospettive per il settore sociosanitario:
dal presente al futuro, l’evoluzione della cura agli anziani» del 17 settembre 2018 presso Università Bocconi di Milano
Going DIP: Document, Information & Process management per l’impresa digitaleIDC Italy
Presentazione di Fabio Rizzotto, Research & Consulting Director di IDC Italia, tenuta all'evento IDC Going DIP: Document, Information & Process management per l’impresa digitale di Roma, il 10 giugno 2015
La nuova Agenda Digitale del Veneto 2020: Cyber Security e Digital DivideIdelfo Borgo
All'interno del DIGITALmeet, il festival sulla cultura digitale più grande e diffuso d’Italia,Pasubio Tecnologia organizza : Cyber Security e Digital Divide nell'Altovicentino
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Comunicazione tecnica a misura di nativi digitali nell’Industria 4.0KEA s.r.l.
Visuale, interattiva, multimediale e sociale: ecco come sarà la comunicazione tecnica I4.0 rivolta ai nativi digitali; con monitoraggio e profilazione che giocheranno un ruolo fondamentale nel miglioramento continuo e nella personalizzazione di informazioni, prodotti e servizi.
Spunti dal bellissimo libro di Annalisa Magone e Tatiana Mazali (a cura di), Industria 4.0. Uomini e macchine nella fabbrica digitale, Guerini e Associati, Milano, 2016
L'agenda digitale del Piemonte: reti, innovazione e servizi per lo sviluppo economico del territorio
presentazione a cura di Sergio Duretti
Direttore generale -
CSP – Innovazione nelle ICT
in occasione di AlldigitalExpo
Vicenza, 21 giugno 2012
Similar to Strategie e politiche europee per la società dell'informazione - la digital agenda 2010-2020 e i fondi strutturali comunitari (20)
Engage with citizens about Cohesion Policy: the case of MonithonLuigi Reggi
Citizens can engage with and monitor Cohesion Policy, the EU's strategy to promote development, through a civic initiative called Monithon. Monithon allows citizens to monitor publicly funded projects and report their findings online through their website monithon.eu. This civic monitoring aims to create more transparency around Cohesion Policy and provide reports to policymakers that can influence policymaking decisions. The goal is to strengthen connections between citizens, governments, and organizations through open participation in oversight of public policies and their outcomes.
Come stiamo spendendo i fondi della coesione territoriale per la digitalizzaz...Luigi Reggi
Analisi dei pagamenti monitorati dal sistema nazionale di monitoraggio dei progetti per la digitalizzazione finanziati dalle politiche di coesione 2014-2020 in Italia.
European Policies from Open Data to Civic EngagementLuigi Reggi
The document discusses European Union policies and funding programs, specifically the Structural and Investment Funds (ESIFs) which allocate 466 billion euros between 2014-2020, about 43% of the EU's total budget. It outlines three problems with the current system: 1) low efficiency due to poor absorption of allocated funds, 2) difficulty measuring effectiveness due to weak policy indicators and data quality issues, and 3) weak social accountability and stakeholder engagement in monitoring. The document proposes that high-quality open government data on funded projects could enable new forms of citizen monitoring, participation, and feedback to improve policy-making effectiveness and efficiency. It presents a model for an open data ecosystem focused on public policy with four steps: internal data
Accountability e monitoraggio civico della politica regionale europeaLuigi Reggi
Intervento al seminario del corso di Economia Urbana e Regionale alla Scuola di Economia e Studi Aziendali, Università degli Studi Roma 3, 15 Maggio 2017.
This document summarizes research analyzing bias in eBay's online feedback system. The research uses a dataset of 51,052 rare coin auctions from 2002. Two models are presented: 1) a simultaneous equations model estimating the probabilities of different transaction outcomes and feedback patterns, and 2) adding feedback timing information. Both models estimate lower positive transaction outcomes than positive feedback posted, indicating bias. The research also finds evidence of reciprocity in feedback between buyers and sellers. In conclusions, the research presents a methodology for extracting information from silent transactions and analyzing how reciprocity impacts negative and positive feedback reporting behavior.
Open Government Data Ecosystems: Linking Transparency for Innovation with Tra...Luigi Reggi
Presentation at IFIP EGOV 2016 Conference. September 5, 2016.
Abstract. The rhetoric of open government data (OGD) promises that data transparency will lead to multiple public benefits: economic and social innovation, civic participation, public-private collaboration, and public accountability. In reality much less has been accomplished in practice than advocates have hoped. OGD research to address this gap tends to fall into two streams – one that focuses on data publication and re-use for purposes of innovation, and one that views publication as a stimulus for civic participation and government accountability - with little attention to whether or how these two views interact. In this paper we use an ecosystem perspective to explore this question. Through an exploratory case study we show how two related cycles of influences can flow from open data publication. The first addresses transparency for innovation goals, the second addresses larger issues of data use for public engagement and greater government accountability. Together they help explain the potential and also the barriers to reaching both kinds of goals.
OpenCoesione - The Italian open government strategy on cohesion policyLuigi Reggi
Carlo Amati – Simona De Luca – Luigi Reggi
OpenCoesione Steering Committee
European Commission Webinar: Cohesion policy national portals 2014-2020
Discover different approaches to the creation of the national Cohesion policy portal from France, Italy and Poland
6 February 2015
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Civic Monitoring - the example of the Italian open finance platforms OpenCoes...Luigi Reggi
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http://www.iwi.unibe.ch/content/digitale_nachhaltigkeit/veranstaltungen/workshop_on_open_finance_and_participatory_budgeting/index_ger.html
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Riunione dei Centri di informazione Europe Direct
Roma, 4-5 giugno 2014
Forum pa14 collaborazione e partecipazione da opencoesione a monithonLuigi Reggi
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Structural Funds for regional ICT: Reality and future programming period 2014...Luigi Reggi
This document summarizes structural funds provided by the EU for regional ICT development from 1994 to the present and outlines plans for the 2014-2020 period. It notes that funding increased from over €5.5 billion for 2000-2006 to over €15.3 billion for 2007-2013. Analysis found that 2007-2013 regional ICT strategies were not always evidence-based and balanced, focusing more on existing strengths than weaknesses. The 2014-2020 period will see ICT and digital growth as a thematic objective and investments must include a strategic policy framework, needs assessment, and plans for next-generation infrastructure. Open data on funded projects will also now be required.
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The document discusses citizen monitoring of EU-funded projects in Italy through the website opencoesione.gov.it. It presents summaries of three case studies: environmental projects near an ILVA steel plant, combating organized crime through reusing confiscated assets in Ottaviano, and local transportation in Sassari. All projects were financed by EU regional policy and involve citizens telling the story of the projects and analyzing data. The website uses a shared toolkit to facilitate citizen monitoring and evaluation of how funds are used. Active involvement of local groups is important to track project results and provide feedback.
Strategie e politiche europee per la società dell'informazione - la digital agenda 2010-2020 e i fondi strutturali comunitari
1. Strategie e politiche europee
per l’innovazione e la società
dell’informazione
Il ruolo dei Fondi Strutturali
Comunitari
Luigi Reggi
www.luigireggi.eu
Open day e-Lios, 06 05 2010
Friday, May 7, 2010
2. PARTE PRIMA
Le politiche della società
dell’informazione:
sfide, temi, settori del
prossimo futuro
Friday, May 7, 2010
3. Verso la Digital Agenda 2010-2015:
le sfide delle politiche per la S.I. a
livello europeo
Infrastrutture digitali
Imprese
settore IT e
Diffusione ICT contenuti
Ricerca su Collaborazione di massa
ICT
e innovazione Maggiore produttività
Maggiore innovazione
Inclusione
digitale
Politiche e
regole
Friday, May 7, 2010
4. Promuovere le
Infrastrutture digitali
Infrastrutture digitali
Imprese
settore IT e
Diffusione ICT contenuti
Ricerca su Collaborazione di massa
ICT
e innovazione Maggiore produttività
Maggiore innovazione
Inclusione
digitale
Politiche e
regole
Friday, May 7, 2010
5. Comuni e popolazione residente privi di
copertura lorda ASDL !2Mbps in Italia
!
Fonte: Telecom Italia, Dicembre 2009
Friday, May 7, 2010
6. Verso la Digital Agenda
2010-2015
• Diffusione fibra ottica
• reducing regulatory uncertainties for new fibre investments in fibre networks
• building on the new State Aid guidelines to overcome the failure of markets to
investment, perhaps through the structural separation to create a neutral fibre
service provider
• Mobile
• Non solo espansione della copertura, ma anche nuovi servizi.
Friday, May 7, 2010
7. Sostenere le imprese
del settore IT
Infrastrutture digitali
Imprese
settore IT e
Diffusione ICT contenuti
Ricerca su Collaborazione di massa
ICT
e innovazione Maggiore produttività
Maggiore innovazione
Inclusione
digitale
Politiche e
regole
Friday, May 7, 2010
8. Addetti nelle unità
locali del settore IT
Fonte: Eurostat, 2007
Friday, May 7, 2010
9. Imprese IT in Europa
Numero di imprese e addetti IT
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Fonte: Eurostat, 1999-2007
Friday, May 7, 2010
11. Addetti in unità locali IT
Fonte: Istat ASIA 2007
Friday, May 7, 2010
12. Fatturato settore IT 2007-2009:
gli effetti della crisi
Valori in Mln di Euro e %
20.190 0.8%
20.343 -7.4%
18.832
0.4% -6.7%
3.4% -3.6%
-2.5% -5.5%
-0.2% -11.9%
Fonte: Assinform / NetConsulting (settembre 2009)
Friday, May 7, 2010
13. Imprese settore IT in Italia
• Alto numero di imprese di piccole dimensioni
• Scarso sviluppo di software, prevale l’installazione di
sistemi standard o customizzazione di applicativi
importati dall’estero
• PA come driver di sviluppo per il settore IT
• Aggregazione della domanda pubblica vs. frammentazione
della spesa ICT
• Smart public procurement: qualificazione della domanda
(qualità non solo risparmio), convergere su progetti
condivisi di largo respiro
• Specializzazione intelligente della ricerca in campo ICT
Friday, May 7, 2010
14. Verso la Digital Agenda
2010-2015
• Mercato unico on line
• chiare regole e definizioni
• risolvere le dispute internazionali tramite un sistema legale mutualmente
riconosciuto
• Aumentare la fiducia verso l’e-commerce
• promuovere un marchio europeo di qualità
• promuovere la cooperazione tra gli Stati per la lotta alle frodi informatiche
• Aprire il mercato dei contenuti digitali
• Promuovere la Net Neutrality
Friday, May 7, 2010
15. Promuovere
l’inclusione digitale
Infrastrutture digitali
Imprese
settore IT e
Diffusione ICT contenuti
Ricerca su Collaborazione di massa
ICT
e innovazione Maggiore produttività
Maggiore innovazione
Inclusione
digitale
Politiche e
regole
Friday, May 7, 2010
16. % Individui che
usano Internet
regolarmente
Fonte: Eurostat, 2009
Friday, May 7, 2010
17. !"#$%&'&%(&")*+"&",-"."&"/0"+$$&"12."$3$"2+$$3"4+&"(5+)3"($"67
% Individui che
non hanno mai
usato un PC
Persone che non hanno mai utilizzato il computer
3,0 - 19,0
19,0 - 37,0
37,0 - 61,0
dati non presenti
Fonte: Eurostat, 2009
Friday, May 7, 2010
18. ICT nelle famiglie italiane
• Analisi dei microdati ISTAT “Aspetti della vita
quotidiana” 2008
• Campione di quasi 20.000 famiglie e 50.000
individui
• Suddivisione dei cittadini italiani in gruppi omogenei
tramite Analisi delle corrispondenze multiple e
Cluster Analysis di tipo gerarchico
Fonte: ForumPA, Gli italiani, internet e il digital divide, Rapporto sulla domanda di banda larga, 2010
Friday, May 7, 2010
19. Profilazione degli utenti
!"#$%"#$&'"()$
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Fonte: ForumPA, Gli italiani, internet e il digital divide, Rapporto sulla domanda di banda larga, 2010
Friday, May 7, 2010
20. Attività condotte negli ultimi 3 mesi
• Attività internet tradizionali •! Altre attività
1. Spedire o ricevere e-mail 13. Scaricare software
2. Cercare informazioni su merci e 14. Usare servizi bancari via Internet
servizi
3. Cercare lavoro o mandare una
richiesta di lavoro •! Servizi della Pubblica
4. Leggere o scaricare giornali, news, Amministrazione
riviste
5. Cercare informazioni sanitarie 15. Ottenere informazioni dai siti web
della Pubblica Amministrazione
•! Area comunicazione / web 2.0 •! negli ultimi 3 mesi
6. Creazione e gestione di webblog, blog •! da 3 mesi a 1 anno fa
7. Lettura di weblog , blog
16. Scaricare moduli della Pubblica
8. Caricare contenuti autoprodotti (testi, Amministrazione
immagini, fotografie, ecc…) su siti •! negli ultimi 3 mesi
web per condividerli (Social •! da 3 mesi a 1 anno fa
Networking)
17. Spedire moduli compilati della
•! Areamultimedia / games Pubblica Amministrazione
9. Scaricare e/o vedere film o video •! negli ultimi 3 mesi
10.Scaricare e/o ascoltare musica •! da 3 mesi a 1 anno fa
11.Usare il peer-to-peer per video,
scambiare musica, film
12. Giocare on line con altri giocatori
Fonte: ForumPA, Gli italiani, internet e il digital divide, Rapporto sulla domanda di banda larga, 2010
Friday, May 7, 2010
21. Fonte: ForumPA, Gli italiani, internet e il digital divide, Rapporto sulla domanda di banda larga, 2010
Friday, May 7, 2010
22. Fonte: ForumPA, Gli italiani, internet e il digital divide, Rapporto sulla domanda di banda larga, 2010
Friday, May 7, 2010
23. Fonte: ForumPA, Gli italiani, internet e il digital divide, Rapporto sulla domanda di banda larga, 2010
Friday, May 7, 2010
24. Fonte: ForumPA, Gli italiani, internet e il digital divide, Rapporto sulla domanda di banda larga, 2010
Friday, May 7, 2010
25. % dei cittadini italiani
compresi nei 4 cluster
Early adopters
7.4%
Utenti tradizionali
11.3%
Attuali esclusi
57.4%
Esclusi recuperabili
23.9%
Fonte: ForumPA, Gli italiani, internet e il digital divide, Rapporto sulla domanda di banda larga, 2010
Friday, May 7, 2010
26. Regioni
100%
80% 45%50%
51%52%52%53%53% 56%56%57%57%58%59%60%61%62%
64%65%66%67%
60%
40% 30%27%27%23%23%
26%26%25%25%23%23%
25%23%22%23%21%
22%23%20%21%
20% 17%14%13%15%15%13%13%11%13%12%12% 9% 11%10% 9% 12%
8% 6% 8% 7%
7% 8% 9% 9% 10% 8% 8% 8% 7% 8% 8% 8% 7% 7% 8% 6% 7% 6% 6% 5%
0%
lzano
ardia
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rento
Lazio
VG
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gna
- Vda
ria
na
he
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e
cata
ria
a
ania
Sicilia
Molis
Pugli
Ligur
Vene
Marc
Tosca
Abruz
Umb
Calab
Sarde
Friuli
Basili
Camp
a Rom
P.A. T
Lomb
o
onte
P.A. B
Piem
Emili
Early adopters Utenti tradizionali Esclusi recuperabili Attuali esclusi
Fonte: ForumPA, Gli italiani, internet e il digital divide, Rapporto sulla domanda di banda larga, 2010
Friday, May 7, 2010
27. “Attuali esclusi” in Europa
Individui tra i 25 e i 74 anni che non hanno mai usato internet,
per fascia di popolazione e Paese (in %)
Fonte: ForumPA, Gli italiani, internet e il digital divide, Rapporto sulla domanda di banda larga, 2010
Friday, May 7, 2010
28. Verso la Digital Agenda
2010-2015
• Web accessibility
• Soluzioni per la digital literacy rivolte a:
• low-skilled people,:
• anziani;
• persone in cerca di occupazione
Friday, May 7, 2010
29. Promuovere l’innovazione
tramite la ricerca ICT
Infrastrutture digitali
Imprese
settore IT e
Diffusione ICT contenuti
Ricerca su Collaborazione di massa
ICT
e innovazione Maggiore produttività
Maggiore innovazione
Inclusione
digitale
Politiche e
regole
Friday, May 7, 2010
31. Verso la Digital Agenda
2010-2015
• Migliorare l’European patent system
• Maggiore coordinamento tra politiche per la ricerca
e politiche settoriali
• Maggiore supporto all’innovation piloting, field-
testing and best practice tramite il Competitiveness
and Innovation Programme.
• Maggiori investimenti in ricerca in campo ICT e
innovazione al fine di aumentare gli investimenti
delle imprese.
Friday, May 7, 2010
32. Una sfida
(quantomeno) italiana:
Realizzare la
PA digitale
Friday, May 7, 2010
34. L’offerta di servizi di
e-government a livello locale
“prestazioni” o caratterisitiche
del servizio
INTERATTIVITA’
Stage 5
Stage 4
Precompilazione
Stage 2 del modulo
Accesso a Conclusione
database della transazione Autenticazione
tramite carte
Modulistica Tracking
scaricabile della pratica
Autenticazione
Modulistica tramite password
compilabile
Adeguata Guida al
informazione servizio
transattivo
QUALI
Fonte: DIT-CNIPA, La disponibilità dei servizi TA’
di e-government a livello locale, 2008
Friday, May 7, 2010
35. • A inizio 2007, su 43 servizi di e-
government locale, soltanto 11,1
sono mediamente disponibili nei
1112 territori comunali con più
di 10.000 abitanti (25,6%). Di
questi, in media, solo 4 su 43
risultano pienamente transattivi
(9,3%).
• Il sito istituzionale del Comune
non rappresenta più il principale
veicolo di erogazione dei servizi
comunali ad alta interattività.
Fonte: DIT-CNIPA, La disponibilità dei servizi
di e-government a livello locale, 2008
Friday, May 7, 2010
36. La maggior parte dei servizi individuati sono costituiti solamente
da moduli scaricabili da consegnare allo sportello
% Servizi sul totale servizi unici analizzati
73,2
Solo modulistica
Informazioni
Interattive (18,3)
6,2
Solo info interattive
2,3
1,7
7,8
1,9
6,9
Modulistica Solo conclusione
(79,1) Conclusione
della transazione
Fonte: DIT-CNIPA, La disponibilità dei servizi (18,3)
di e-government a livello locale, 2008
Friday, May 7, 2010
37. Numero medio di servizi disponibili per territorio comunale
14
12
10 13,5
8
9,3
6 8,0
4 6,0
4,4 4,4
3,6 4,7 5,1
2
0
10.000 -
15.000 -
14.999 20.000 -
19.999 30.000 -
29.999 40.000 -
classi di popolazione (ab.) 39.999 60.000 -
59.999 80.000 -
79.999 100.000 -
99.999 > 500.000
499.999
Sito web istituzionale del Comune Altro canale web
Fonte: DIT-CNIPA, La disponibilità dei servizi
di e-government a livello locale, 2008
Friday, May 7, 2010
38. Fonte: DIT-CNIPA, La disponibilità dei servizi di e-government a livello locale, 2008
Friday, May 7, 2010
39. Fonte: DIT-CNIPA, La disponibilità dei servizi
di e-government a livello locale, 2008
Friday, May 7, 2010
40. Fonte: DIT-CNIPA, La disponibilità dei servizi
di e-government a livello locale, 2008
Friday, May 7, 2010
41. Fonte: DIT-CNIPA, La disponibilità dei servizi
di e-government a livello locale, 2008
Friday, May 7, 2010
42. Fonte: DIT-CNIPA, La disponibilità dei servizi !
di e-government a livello locale, 2008
Friday, May 7, 2010
43. !
Fonte: DIT-CNIPA, La disponibilità dei servizi di e-government a livello locale, 2008
Friday, May 7, 2010
44. Fonte: DIT-CNIPA, La disponibilità dei servizi di e-government a livello locale, 2008
Friday, May 7, 2010
45. Misure urgenti per la
realizzazione dell’e-government
1. Governance condivisa, cooperazione tra livelli
amministrativi
2. Integrazione dei flussi informativi (anche
decisionali), interoperabilità
3. Service delivery
4. Citizen empowerment
Friday, May 7, 2010
46. Settore pubblico:
ulteriori “temi caldi” per il
presente o il prossimo futuro
Friday, May 7, 2010
47. • Green Technologies
• Smart cities e integrazione
• Uso efficiente delle risorse delle reti di servizio
energetiche (intelligent
buildings...) • Fruizione dei beni culturali,
• Sistemi informativi per la in particolare tramite
misurazione sistematica delle device mobili
emissioni associate alle azioni
della vita quotidiana • Identità federata e
pagamenti
• eHealth
• Cloud computing
• Web 2.0 e Gov 2.0
• Sicurezza
• Sistemi di monitoraggio e
loro integrazione • Intelligent transportation
(ambientale, territoriale /
urbano, sicurezza...)
• Open education
Friday, May 7, 2010
48. PARTE SECONDA
Le politiche europee per
l’innovazione: il ruolo dei
fondi strutturali
Friday, May 7, 2010
50. • Il 10% della
popolazione dell’ EU
a 27 vive nelle
regioni più prospere
(il 19% del totale del
PIL dell’ EU-27 )
• al 10% della
popolazione che vive
nelle regioni meno
ricche corrisponde
l’1.5% del PIL
GDP a prezzi
correnti (2007)
Friday, May 7, 2010
51. Fondi strutturali
• Sono i principali strumenti finanziari tramite
i quali la Comunità Europea sostiene il
rafforzamento della coesione economica e
sociale e la riduzione del divario tra i livelli
di sviluppo delle varie regioni.
• 2 FONDI:
• FESR Fondo Europeo di Sviluppo
Regionale
• FSE Fondo Sociale Europeo
Friday, May 7, 2010
52. Obiettivi
• Convergenza (CONV): sostenere lo sviluppo e la creazione di posti di
lavoro negli Stati Membri e nelle regioni meno sviluppate.
TERRITORI INTERESSATI:
a. le Regioni con un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della
media dell'UE a 27;
b. gli Stati membri con un reddito pro capite inferiore al 90% della media
dell'Unione a 27
c. le Regioni con un PIL pro capite superiore al 75% della media UE a 27 ma
inferiore della media UE a 15 (il cosiddetto effetto statistico
dell'allargamento) alle quali è applicato un regime transitorio ("phasing
out").
• Competitività regionale e occupazione (CRO): anticipare e
promuovere il cambiamento al di fuori delle regioni in ritardo di sviluppo.
TERRITORI INTERESSATI:
a. le Regioni che non rientrano nei parametri dell'obiettivo Convergenza (PIL
pro capite > 75% UE-27);
b. le regioni che facevano parte dell'Obiettivo 1 nella programmazione
2000-2006 e che ora non rientrano nell'Obiettivo Convergenza, alle quali è
applicato un regime particolare ("phasing in").
• Cooperazione territoriale ed europea (CTE): promuovere uno
sviluppo armonioso ed equilibrato del territorio dell’Unione.
Friday, May 7, 2010
53. Convergence
Regional Competitiveness and Employment
Friday, May 7, 2010
54. Principi-chiave
• Programmazione • Valutazione ex-ante,
pluriennale in itinere, ex-post
• Politica placed-based • Addizionalità – le
risorse EU devono
• Vari livelli e strumenti essere addizionali
di programmazione rispetto all’impegno
nazionale – no
• Partenariato: sostituzione
Commissione - Stati
Membri– regioni – • Regola “n + 2”
altri partners
Friday, May 7, 2010
55. Stanziamenti
complessivi per l’Italia
• All'Italia sono stati • COMPETITIVITA'
assegnati 28.812 milioni phasing in (Sardegna):
di euro (prezzi correnti), 972 MEUR
così ripartiti fra i diversi
obiettivi: • COMPETITIVITA' (tutte
le altre Regioni): 5.353
• CONVERGENZA (Sicilia, MEUR
Calabria, Campania,
Puglia): 21.211 MEUR • COOP. TERRITORIALE
(tutte le Regioni): 846
• CONVERGENZA MEUR
phasing out (Basilicata):
430 MEUR
Friday, May 7, 2010
56. Quadro Strategico
Nazionale (QSN)
• Il QSN è stato originariamente concepito come il
riferimento unitario per tutta la politica di sviluppo
regionale italiana 2007-2013, che definisce gli
indirizzi di programmazione per
• Le risorse addizionali comunitarie (Fondi
strutturali)
• Cofinanziamento nazionale
• Fondi nazionali per la politica regionale: Fondo
Aree Sottoutilizzate (FAS)
Friday, May 7, 2010
58. Finanziamenti al QSN
* Stima;
** Previsione DPEF e L.F. 2007
Friday, May 7, 2010
59. Macro-obiettivi del QSN
Priorità 1 internazionalizzare e
sviluppare i circuiti della modernizzare l’economia, la
conoscenza società e le amministrazioni
Priorità 2
Priorità 3 Priorità 4 Priorità 9 Priorità 10
accrescere la qualità della vita, la
sicurezza e l’inclusione sociale nei potenziare le filiere produttive, i servizi e
territori la concorrenza
Priorità 5 Priorità 6 Priorità 7 Priorità 8
Friday, May 7, 2010
60. Le 10 Priorità del QSN
1. Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane
2. Ricerca e innovazione
3. Risorse ambientali
4. Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita
5. Risorse naturali e culturali
6. Reti e collegamenti per la mobilità
7. Competitività dei sistemi produttivi e occupazione
8. Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani
9. Apertura internazionale e attrazione di investimenti
10. Governance, capacità istituzionali e mercati
concorrenziali e efficaci
Friday, May 7, 2010
61. I Programmi
Operativi (P.O)
• Sono il documento di riferimento per conoscere quali
progetti vengono finanziati;
• Coprono l’intero periodo di programmazione
Regioni coperte Settori coperti Gestione Periodo coperto
POR Una Molti Regionale 2007-2013
PON molte uno Nazionali 2007-2013
POIN molte uno Regionale 2007-2013
Friday, May 7, 2010
62. 19 PROGRAMMI
12 FINANZIATI DAL FESR – 7 FINANZIATI DAL FSE
Friday, May 7, 2010
63. I PROGRAMI DELL'OBIETTIVO COMPETITIVOTA' REGIONALE E OCCUPAZIONE
Programma Fondo Risorse comunitarie
Por Abruzzo FESR 139.760.495
Por Emilia Romagna FESR 128.107.883
33 Por Friuli Venezia Giulia
Por Lazio
FESR
FESR
74.069.674
371.756.338
Por Liguria FESR 168.145.488
PROGRAMMI Por Lombardia
Por Marche
FESR
FESR
210.887.281
112.906.728
Por Molise FESR 70.765.241
Por P.A. Bolzano FESR 26.021.981
Por P.A. Trento FESR 19.286.428
16 FINANZIATI
Por Piemonte FESR 426.119.322
Por Toscana FESR 338.466.574
Por Umbria FESR 149.975.890
DAL FESR Por Valle d'Aosta
Por Veneto
FESR
FESR
19.524.245
207.939.920
Por Sardegna ST FESR 729.291.176
Por Abruzzo FSE 127.719.591
17 FINANZIATI Por Emilia Romagna
Por Friuli Venezia Giulia
FSE
FSE
295.929.210
120.355.589
Por Lazio FSE 368.038.775
DAL FSE Por Liguria
Por Lombardia
FSE
FSE
147.619.048
338.017.613
Por Marche FSE 111.554.330
Por Molise FSE 37.665.371
Por P.A. Bolzano FSE 60.745.159
Por P.A. Trento FSE 61.198.969
Por Piemonte FSE 397.283.869
Por Toscana FSE 313.045.574
Por Umbria FSE 98.984.087
Por Valle d'Aosta FSE 32.911.544
Por Veneto FSE 349.019.589
Por Sardegna ST FSE 243.097.059
Pon Azioni di sistema FSE 28.680.066
Totale 6.324.890.107
Friday, May 7, 2010
64. Struttura di un P.O.
Elementi fondamentali del PO: Da dove
partiamo
• Ricognizione della situazione con analisi Dove
punti di forza e debolezza; vogliamo
• Strategia di intervento e relativi obiettivi andare
globali;
• Assi prioritari di intervento e obiettivi Cosa
specifici; facciamo
• Piano finanziario;
Con quali
• Disposizioni di attuazione risorse
Chi e come
Friday, May 7, 2010
66. Community strategic guidelines on
economic, social and territorial
cohesion, 2007-2013
R&D and Innovation
• Strengthening cooperation • Support for regional cross-
among businesses and border and transnational
between businesses and initiatives aimed at
public research/tertiary strengthening research colla-
education institutions, for boration and capacity
example, by supporting the building in priority areas of
creation of regional and Community research policy.
trans-regional clusters of
excellence. • Strengthening R&D capacity
building, including ICT,
• Supporting RTD activities in research infrastructure and
SMEs and technology transfer human capital in areas with
(enabling SMEs to access significant growth potential.
RTD services in publicly
funded research institutions).
Friday, May 7, 2010
67. Community strategic guidelines on
economic, social and territorial
cohesion, 2007-2013
Improve access to finance
• Supporting non-grant • Developing an integrated
instruments such as approach that
loans, secured debt simultaneously supports
financing for subordinate innovation, its transfer
debt, convertible into new commercial
instruments (mezzanine activity and the
debt) and risk capital (e.g. availability of risk capital.
seed capital and venture
capital). Guarantee and • Outreaching to certain
mutual guarantee specific groups, for
mechanisms could also example, young or
be supported to facilitate female entrepreneurs or
access to micro-credit by disadvantaged groups.
SMEs.
Friday, May 7, 2010
68. Community strategic guidelines on
economic, social and territorial
cohesion, 2007-2013
Information Society
• Ensuring uptake of ICTs by example, improving
firms and households and accessibility for disabled
promoting development and elderly people), and
through balanced support thus boost growth and jobs.
for the supply and demand
of ICT products and both • Ensuring availability of ICT
public and private services, infrastructure and related
as well as through increased services where the market
investment in human fails to provide it at an
capital. These actions affordable cost and to an
should increase adequate level to support
productivity, promote an the required services,
open and competitive especially in remote and
digital economy and an rural areas and in new
inclusive society (for Member States.
Friday, May 7, 2010
69. Priorità 2 del QSN:
Ricerca e Innovazione
• 2.1.1 Qualificare in senso innovativo l’offerta di ricerca,
favorendo la creazione di reti fra Università, centri di
ricerca e tecnologia e il mondo della produzione
sviluppando meccanismi a un tempo concorrenziali e
cooperativi, in grado di assicurare fondi ai ricercatori più
promettenti
• 2.1.2 Valorizzare competenze e funzioni di mediazione
per superare i limiti di tipo relazionale e organizzativo
tra gli attori del sistema della ricerca e dell’innovazione
• 2.1.3 Aumentare la propensione delle imprese a investire
in ricerca e innovazione
Friday, May 7, 2010
70. Priorità 2 del QSN:
Capitale umano e
cooperazione interregionale
• 2.1.4 Valorizzare il capitale umano per favorire
processi di ricerca e innovazione, promuovendo
l’attrazione di investimenti e talenti e l’assorbimento
di risorse umane da parte del sistema delle imprese e
favorendo una migliore e più intensa interazione fra
queste ultime e le Università e i centri di ricerca e
tecnologia
• 2.1.5 Valorizzare la capacità di ricerca,
trasferimento e assorbimento dell’innovazione da
parte delle Regioni tramite la cooperazione
territoriale
Friday, May 7, 2010
71. Priorità 2 del QSN:
Società dell’Informazione
• 2.1.6 Sviluppare contenuti, applicazioni e servizi digitali
avanzati e accrescerne la capacità di utilizzo, l’accessibilità
e fruibilità anche attraverso adeguata promozione dell’offerta
• 2.1.7 Sostenere la promozione di servizi pubblici moderni
e rafforzare i processi di innovazione della Pubblica
Amministrazione attorno alle nuove Tecnologie
dell’Informazione e Comunicazione
• 2.1.8 Garantire a cittadini, imprese e Pubblica
Amministrazione l’accesso alle reti, riducendo il divario
infrastrutturale riguardante la banda larga nelle aree remote
e rurali (aree deboli /marginali)
Friday, May 7, 2010
72. Risorse dedicate a ricerca,
innovazione e S.I. dai Fondi Strutturali
in Italia: quota UE + cof. naz., M"
Fonte: Elaborazione su dati Direzione Generale Fondi Strutturali Comunitari.
Categorie di spesa UE 1, 2, 3, 4, 6, 7, 9, 11, 12, 13, 14, 15, 74
Friday, May 7, 2010
73. Po
rC
Friday, May 7, 2010
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0
500
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5.998
Altri PON e POIN 1.277
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Fonte: Elaborazione su dati Direzione Generale Fondi Strutturali Comunitari.
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Capitale umano
Imprenditorialità
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Ricerca e innovazione
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Società dell'informazione
Risorse dedicate a R&I dai
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Programmi Operativi FESR
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74. L’attuazione degli interventi
per la R&I dei PO FESR
• Prime misure avviate: Bandi per la ricerca industriale
e lo sviluppo sperimentale
• In fase di attuazione interventi per lo sviluppo di
infrastrutture (poli, centri di competenza...) per il
trasferimento tecnologico
• Accordi con Infratel per la diffusione della Banda
Larga nelle regioni della Convergenza
• Fondi di garanzia
Friday, May 7, 2010
76. PON Ricerca e Competitività
Bandi avviati
• Invito per la presentazione di progetti di ricerca industriale
Il bando impegna 465 MEuro a valere sul PON R&C e 100 MEuro a valere sul F.I.T. per cofinanziare interventi che
prevedono la realizzazione di una quota di attività al di fuori delle Regioni della Convergenza per un importo non
superiore al 25% del costo complessivo del progetto di ricerca.
• Bando Sportello PON - Legge 46/82 F.I.T.
Mira ad agevolare programmi di sviluppo sperimentale, comprendenti eventualmente anche attività non
preponderanti di ricerca industriale, riguardanti innovazioni di prodotto e/o di processo a favore di progetti
proposti da imprese ubicate nelle aree dell'obiettivo Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) per i quali
almeno il 75% dei costi ammissibili sia sostenuto nell'ambito delle medesime unita' produttive.
Il bando impegna 200 MEuro a valere sul PON R&C
• Bando Start-up - Legge 46/82 F.I.T.
progetti proposti da start-up in settori di alta e medio-alta tecnologia, nell'ambito del Fondo per l'innovazione
tecnologica di cui alla legge n. 46/1982.
Il bando impegna 35 MEuro a valere sul F.I.T. e 20 MEuro a valere sul Programma.
• Bando Reach - Legge 46/82 F.I.T.
Programmi di sviluppo sperimentale riguardanti innovazioni di prodotto e/o di processo volte a sostituire e/o
eliminare le sostanze chimiche "estremamente preoccupanti".
Il bando impegna 80 Meuro a valere sul F.I.T. e 40 Meuro a valere sul Programma.
Friday, May 7, 2010
77. Luigi Reggi
luigi.reggi@gmail.com
luigi.reggi.ext@tesoro.it
www.luigireggi.eu
Friday, May 7, 2010