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Il Coordinamento Tra Gli Attori Locali Come Fattore Di Successo Delle Politiche Regionali Per L’e-government: Il Ruolo Delle Società In House Per L’innovazione Tecnologica

ICT policy analyst and researcher-in-training at Agenzia per la Coesione Territoriale
Sep. 14, 2012
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Il Coordinamento Tra Gli Attori Locali Come Fattore Di Successo Delle Politiche Regionali Per L’e-government: Il Ruolo Delle Società In House Per L’innovazione Tecnologica

  1. XXXII CONFERENZA ITALIANA DI SCIENZE REGIONALI IL COORDINAMENTO TRA GLI ATTORI LOCALI COME FATTORE DI SUCCESSO DELLE POLITICHE REGIONALI PER L’E- GOVERNMENT: IL RUOLO DELLE SOCIETÀ IN HOUSE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA Luigi Reggi DESP, Università di Urbino “Carlo Bo” Chiara Assunta Ricci “Sapienza” Università di Roma
  2. OUTLINE • Coordinamento tra attori locali e diffusione dell’eGovernment • Il ruolo del coordinamento nelle politiche per l’eGovernment in Italia • Le società in house regionali per l’Innovazione Tecnologica (IT) • Risultati: coordinamento e performance IT degli EELL, quale ruolo delle società in house regionali IT? • Discussione e conclusioni
  3. DOMANDE DI RICERCA • Il coordinamento tra gli attori locali migliora l’efficacia delle politiche per la diffusione dell’e- government ? • le società IH regionali IT facilitano il coordinamento in tema di IT?
  4. IL COORDINAMENTO NELLA LETTERATURA ECONOMICA (1/2) • Buon coordinamento tra i soggetti del “sistema” vuol dire, soprattutto: – Assegnazione “coerente” di compiti (task) – Efficace utilizzazione di competenze – Capacità di rapida decisione e realizzazione – Presenza di adeguati incentivi e sanzioni • Coordinamento inefficiente genera costi privati e “sociali” – Duplicazioni, sprechi, ritardi, ambiguità,incoerenze (Milgrom e Roberts, 1992) • Meccanismi del coordinamento: – Gerarchie/norme – Contratti/prezzi di mercato (Debreu, 1959)
  5. IL COORDINAMENTO NELLA LETTERATURA ECONOMICA (2/2) • Tipologie di coordinamento: – sistemi centralizzati/decentralizzati, con o senza coordinamento ex ante • Superamento della dicotomia centralizzazione vs decentralizzazione (Stiglitz, 1989; Bowles, 2004) La scelta migliore dipende dallo specifico contesto istituzionale di riferimento e dal costo-opportunità della scelta istituzionale selezionata rispetto alle alternative possibili
  6. COORDINAMENTO e E-GOVERNMENT Coordinamento tra gli attori locali dell’innovazione come gestione efficace dei flussi informativi VANTAGGI DEL COORDINAMENTO: • aggregazione della domanda pubblica locale di dotazioni e servizi di e-government (Ferro et al., 2004) • creazione di standard amministrativi, organizzativi, procedurali, gestionali (Ferro e Sorrentino, 2010) • facilità di condivisione dell'informazione tra attori pubblici e privati del territorio
  7. IL COORDINAMENTO NELLE POLITICHE PER L’E-GOVERNMENT IN ITALIA 2007 Centri Servizio Territoriali (CST) Inclusione piccoli comuni Reti Regionali Flessibilità delle forme organizzative (RUPAR) Focus su condivisione dei sistemi informativi e servizi di back end Dal 2008 2002 Community Network “1o Avviso” di eGovernment Regionali Ampie “aggregazioni” indipendenti “Tavoli” o strutture permanenti Approccio bottom-up Modelli differenti tra regione e regione Focus su front office (servizi on line) Focus su: - IT => condivisione rete regionale, interoperabilità e cooperazione applicativa - governance => condivisione programmazione politiche regionali
  8. IL RUOLO DEL COORDINAMENTO NELLE POLITICHE PER L’E-GOVERNMENT • In Italia: frammentazione amministrativa, innovazione materia con forti prerogative regionali, fonti di finanziamento per l’innovazione prevalentemente a carattere regionale • A livello subregionale prevale l'adesione volontaristica da parte di Comuni e altri Enti Locali a forme più o meno stabili di coordinamento, rispetto a forme di collaborazione imposte dall'alto e di tipo obbligatorio (Sorrentino et al., 2010) • Modalità di coordinamento settoriale e multi-livello dedicate all’ICT si sovrappongono alle più tradizionali forme associative quali le Comunità Montane e le Unioni di Comuni (CNIPA-CRC, 2007).
  9. LE SOCIETÀ IN HOUSE IT REGIONALI “Aziende a partecipazione regionale a capitale interamente pubblico, operanti nel Settore dell’informatica per la pubblica amministrazione secondo il modello in house providing nell’ambito della ricerca e/o lo sviluppo di tecnologie, di servizi e soluzioni, la produzione e/o l’integrazione di beni e servizi, l’innovazione organizzativa e/o commerciale e/o distributiva, la consulenza e la formazione, i contenuti” (ASSINTER, Associazione Nazionale Società In House per l’Innovazione Tecnologica) Società IH IT regionali oggetto di una specifica rilevazione nel periodo giugno-settembre 2010 (Progetto “Costi e benefici delle forme di coordinamento tra gli attori pubblici a livello regionale: l’impatto economico delle società in-house per l’innovazione tecnologica delle Regioni italiane” - Dipartimento di Economia Pubblica, Sapienza - Università di Roma)
  10. LE SOCIETÀ IN HOUSE IT REGIONALI Regioni che dispongono di una (o più) Società IT IH a giugno 2011 REGIONE SOCIETA’ IH FATTURATO 2009 (in milioni €) Piemonte CSI Piemonte 166,48 Liguria Datasiel SpA 58,89 Valle d’Aosta INVA SpA 19,26 Lombardia Lombardia Informatica SpA 237,60 Prov. Aut. Bolzano Informatica Alto Adige SpA 7,53 Prov. Aut. Trento Informatica Trentina SpA 52,93 Friuli Venezia Giulia Insiel SpA 83,73 Emilia Romagna Lepida SpA 11,00 CUP 2000 SpA 32,54 Umbria Webred SpA 10,36 Lazio LAit SpA 61,76 Sicilia Sicilia e-Servizi SpA 35,43 Sardegna Sardegna IT Srl 17,79 Puglia InnovaPuglia SpA 22,20 Molise Molise Dati SpA n.d. Abruzzo Abruzzo Engineering SpA n.d.
  11. Fonte: Assinter, 2010
  12. TRA STATO E MERCATO Spesa IT REGIONE regionale verso il mercato Trasferimenti verso l’in MERCATO IT house IN HOUSE Quota di fatturato “buy” / esternalizzato Quota di fatturato 59% “make” / gestito internamente Fonte: Questionario ad-hoc somministrato alle società IH IT, anno 2009
  13. UN DIVERSO RUOLO DELLE SOCIETA’ IN HOUSE? Valore delle commesse e appalti esterni 2005-2009 Fonte: Questionario ad-hoc somministrato alle società IH IT, 2009
  14. AUTO-VALUTAZIONE DEI VANTAGGI DERIVANTI DALLA PRESENZA DI SOCIETÀ IH IT Fonte: Questionario ad-hoc somministrato alle società IH IT, 2010
  15. CLUSTER ANALYSIS per dimensione (n. addetti) e numero settori in cui l’IH opera
  16. COORDINAMENTO, PERFORMANCE IT E RUOLO DELLE SOCIETÀ IN HOUSE IT Ipotesi: la “performance IT” del settore pubblico nel territorio regionale è funzione del coordinamento che dipende anche dal contributo che può derivare dalla presenza della società IH. P = f(CT, Sh) • Con P indice della performance IT • CT indice di coordinamento territoriale • Sh misura del contributo delle società IH.
  17. INDICI UTILIZZATI NELL’ANALISI, VARIABILI CHE LI COMPONGONO E FONTE Fonte dei dati: ISTAT, indagine “ICT nella PA locale”, anno 2009
  18. RISULTATI Regioni italiane per indice di diffusione e uso delle ICT nei Comuni, indice di coordinamento per l’ICT correlazione positiva (0,55) tra i due indicatori compositi
  19. RISULTATI Regioni italiane per indice di diffusione e uso delle ICT nei Comuni, indice di coordinamento per l’ICT e cluster a cui appartengono le società IH regionali
  20. • Effetto IH risulta incerto – La sola presenza di una IH non è garanzia né di maggiore coordinamento, né di migliori performance degli enti coordinati. • Migliori performance (2° quadrante) dove è minore l’intensità del “fenomeno IH” : – 2 regioni senza IH: Toscana, Veneto – 2 regioni in cui le società IH sono “settoriali” e “snelle”: Emilia-Romagna, Prov. Aut. Bolzano => ruolo più forte dell’Ente Regione? • La presenza di IH di grandi dimensioni, attive da molti anni e di tipo multi-settoriale (cluster 3) è tendenzialmente associata a elevati livelli di coordinamento
  21. DISCUSSIONE Differenti modelli di governance per differenti contesti regionali – Amministrazioni regionali mostrano approcci differenti nel rapporto con gli EELL • Regioni con forte “ruolo-guida” dell’Ente Regione • Regioni che delegano le funzioni ad agenzie o società pubbliche – Allo stesso modo, le IH presentano ampia variabilità: • per storia, dimensione, caratteristiche • nei rapporti con l’Ente Regione • nei rapporti con gli EELL
  22. CONCLUSIONI • Crescente attenzione ai meccanismi di coordinamento e collaborazione tra EELL nelle politiche per l’e-government in Italia • Numerosi e differenti modelli di governance regionali • Società IH una delle pedine di uno complesso scacchiere
  23. Grazie a… Gruppo di ricerca del progetto “Costi e benefici delle forme di coordinamento tra gli attori pubblici a livello regionale: l’impatto economico delle società in-house per l’innovazione tecnologica delle Regioni italiane”: Maurizio Franzini Dimitri Tartari Sergio Scicchitano Antonio Nicita

Editor's Notes

  1. Specificità del settore IT data la forte interdipendenza nei flussi organizzativi tra i diversi enti che si trovano spesso ad utilizzare le stesse informazioni e ad integrare i propri servizi rispetto all ’utente finale.
  2. braccio operativo delle regioni in tema di innovazione nella PA nascono per la gestione dei sistemi informativi delle regioni, per poi sviluppare progetti, etc.
  3. al centro di un aspro dibattito pubblico. Da una parte, le IH vengono accusate da alcune associazioni di imprese di creare forti interferenze sul mercato IT locale distorcendo la concorrenza, nonch � di facilitare fenomeni legati al clientelismo. Altri osservatori sottolineano i vantaggi delle IH in termini, ad esempio, di maggiore continuit � degli interventi durante tutto il ciclo politico (e quindi anche nei periodi di assestamento corrispondenti tipicamente alle fase post-elettorale) e di pi � efficace aggregazione della domanda locale di beni e servizi IT, in tal modo considerando l 棚 H come virtuosa interfaccia "2" tra i bisogni degli Enti Locali e l 弛 f ferta del mercato.
  4. Effetto IH risulta incerto La sola presenza di una IH non è garanzia né di maggiore coordinamento, né di migliori performance degli enti coordinati. Migliori performance (2° quadrante) dove è minore l ’intensità del “fenomeno IH” : 2 regioni senza IH: Toscana, Veneto 2 regioni in cui le società IH sono “settoriali” e “snelle”: Emilia-Romagna, Prov. Aut. Bolzano => ruolo più forte dell’Ente Regione? La presenza di IH di grandi dimensioni, attive da molti anni e di tipo multi-settoriale (cluster 3) è tendenzialmente associata a elevati livelli di coordinamento
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