Intervento di Paolo Neirotti al secondo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Luca Settineri al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Francesco Garibaldo al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Luciano Pero al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Stefano Di Dio al quarto incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Luca Settineri al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Francesco Garibaldo al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Luciano Pero al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Stefano Di Dio al quarto incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: PERSONE, TECNOLOGIE, MODELLI | Associazione ADAPT Francesco Seghezzi Responsabile della Comunicazione e delle Relazioni Esterne
Gli effetti di Industry 4.0 si stanno diffondendo in modo reticolare impattando in tutti i settori dell’economia e aprendo spazio a nuovi possibili scenari di gestione delle Risorse Umane.
Atti del Workshop NUOVO RINASCIMENTO 4.0
Celebrating 20years BB Anniversary | ETAss Business Birthday
16 Settembre 2016
www.etass.it - 0362.231231 - info@etass.it
Le azioni che le aziende si accingeranno a fare nei prossimi mesi avranno un profondo impatto sul loro futuro perché siamo in un periodo di grandi turbolenze che generano fortissime trasformazioni che spingono al cambiamento e a uscire dal "business as usual". Le aziende di qualunque settore industriale e di ogni dimensione per essere competitive sul mercato non hanno alternative, si devono trasformare e reinventare il loro business. Per attuare il cambiamento in modo convincente hanno bisogno di creare una cultura digitale che sfrutti appieno il grossissimo potenziale favorito dalla combinazione delle principali forze digitali.
La presentazione illustra come la le aziende che riescono a sfruttare la cultura e le tecnologie digitali potranno, in tempi brevi, attuare dei cambiamenti che modificano il modo solito di posizionarsi sul mercato, creare delle dirompenze e spiazzare la concorrenza con mosse imprevedibili. In tal modo le aziende avranno la possibilità di trovare nuove alternative per relazionarsi con i clienti, migliorare significativamente la Custormer Experience, e coinvolgerli in un ecosistema globale in cui i clienti stessi sono i diretti protagonisti.
my personal ICT Trends Analysys for upcoming 2015. 10 points that needs to be in our target for 2015. La mia personale analisi sul futuro e sulle tendenze ICT 2015
Digital Manufacturing:cogliere l'opportunità per il rinascimento digitale.FaberLab
Con la collaborazione de Il Sole 24 Ore, Confartigianato Imprese Varese e PwC hanno organizzato l'8 maggio 2015 un evento per condividere le opportunità di sviluppo, innovazione e crescita del tessuto imprenditoriale lombardo, dove è stato presentato lo studio sui possibili sviluppi del Digital Manufacturing a favore delle imprese.
L’evento ha visto il coinvolgimento di realtà territoriali molto diverse tra loro ma accomunate dalla spinta al rinnovamento tecnologico del settore manifatturiero.
Queste sono le slide presentate da Mauro Colombo (direttore generale di Confartigianato Imprese Varese).
DIGITAL MANUFACTURING: i risultati di un'indagine empirica in ItaliaMassimo Zanardini
Dopo quasi un anno di raccolta dati, il Laboratorio SCSM dell'Università d Brescia rende disponibili i risultati del primo step della ricerca THE DIGITAL MANUFACTURING REVOLUTIO, rivolta alle imprese manifatturiere con l'intento di analizzare se (e come) le nuove tecnologie digitali siano conosciute ed impiegate nelle attività produttive (e non).
24 maggio 2016, Alessandra Lanza, partner Prometeia, è stata protagonista del quattordicesimo appuntamento di Exhibitionist, ciclo di incontri tra innovatori di fiere ed eventi organizzato da Fondazione Fiera Milano con la collaborazione di Regione Lombardia, Camera di Commercio e Meet The Media Guru.
Generazione IoT: gli agenti del cambiamento secondo CiscoChiara Lupi
L'Internet of Thigs sta rivoluzionando il modo di produrre e il nostro modo di vivere. In un mondo che sarà sempre più connesso si moltiplicheranno le opportunità. Ma servono competenze che le sappiano cogliere.
Il Laboratorio RISE dell'Università di Brescia presenta i dati finali della ricerca The Digital Manufacturing Revolution.
Quanto sono note & impiegate le nuove tecnologie disruptive (3d printing, IoT, realtà aumentate e virtuale, social manufacturing)?
Ne emerge una fotografia molto chiara.
Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Decidete voi...
Si sente oggi molto parlare del nuovo trend dell’Internet delle cose, di sensori e oggetti intelligenti, di nuove opportunità di controllo olistico di macchine produttive, abitazioni,
elettrodomestici. Qual è la dimensione attuale del fenomeno dell’Internet of Everything? Quali sono le previsioni di evoluzione?
Internet fino ad oggi è servita a collegare tra loro le persone tramite PC e device mobile: in futuro, la rete crescerà molto di più e si espanderà in domini inesplorati, creando legami sempre più stretti tra il mondo fisico e quello digitale. Appliance domestiche intelligenti, sistemi di riscaldamento e condizionamento, sensori per monitorare le condizioni ambientali, attuatori per lanciare azioni da remoto: molti di
questi oggetti saranno dotati di un proprio indirizzo IP, trasmetteranno dati, saranno raggiungibili in qualsiasi momento e da qualunque luogo, parleranno con noi. Come
mostra la figura successiva, le componenti che rendono possibile questo scenario ci sono già tutte: sensori, attuatori, reti wireless, batterie, strumenti analitici avanzati,
processi già codificati di localizzazione, controllo, automazione e alert.
www.theinnovationgroup.it
Digital Transformation: Big Data, User Targeting ed Etica - Project Work Mast...Free Your Talent
Digital Transformation: Big Data, User Targeting ed Etica - Project Work a cura degli studenti del Master ISTUD in Marketing Management Alex Caruso, Federica Ferrara e Riccardo Pavesi
Digital Manufacturing: i numeri presentati a SMAU 2014Massimo Zanardini
Il laboratorio SCSM dell'Università di Brescia anche nel 2014 ha partecipato a tutte le tappe SMAU. Nell'edizione di Milano sono stati presentati i numeri della ricerca nazione sul digital manufaturing. Buona lettura!
IL LAVORO STA CAMBIANDO VOLTO INSIEME ALL’AFFERMARSI NEL MONDO INDUSTRIALE DI CONCETTI COME INDUSTRY 4.0, DOVE CONNESSIONE E INTERATTIVITÀ SONO CONSIDERATI PUNTI NODALI: VEDIAMO I VANTAGGI DELLA ‘MOBILITY’. A cura di Ilaria De Poli. Con Alberto Griffini, product manager advanced PLC&Scada di Mitsubishi Electric, Raffaele Esposito, product manager safety I/O&networking di Phoenix Contact, Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it), Cristian Sartori, industrial communication product manager di Siemens Italia
Report sul libro di Rudy Bandiera, Rischi e opportunità del Web 3.0 e delle tecnologie che lo compongono, Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2014
Il libro scritto da Rudy Bandiera, con il contributo di numerosi esperti di settore, ci invita a riflettere sulle strategie delle aziende oggi leader di settore e a gettare uno sguardo sulle tecnologie che saranno forse centrali nell’internet e nel web di domani (il Web 3.0).
All’orizzonte si profila una vera e propria rivoluzione copernicana: principalmente non sarà più l’utente a cercare le informazioni in modo autonomo, ma saranno le informazioni a proporsi attivamente all’utente in base al contesto e all’esperienza che avranno maturato nei suoi confronti, mirando a influenzarne i processi decisionali e a sostituirsi nell’esecuzione di determinati compiti.
ICT: sfide e opportunità per il futuro del lavoroMario Grasso
Quali sono i trend principali dell'economia digitale? Come rappresentare al meglio i bisogni di chi lavora nel settore ICT? Quali strumenti utilizzare?
Cifre, buone pratiche e alcune proposte per una via italiana alla digitalizzazione.
LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: PERSONE, TECNOLOGIE, MODELLI | Associazione ADAPT Francesco Seghezzi Responsabile della Comunicazione e delle Relazioni Esterne
Gli effetti di Industry 4.0 si stanno diffondendo in modo reticolare impattando in tutti i settori dell’economia e aprendo spazio a nuovi possibili scenari di gestione delle Risorse Umane.
Atti del Workshop NUOVO RINASCIMENTO 4.0
Celebrating 20years BB Anniversary | ETAss Business Birthday
16 Settembre 2016
www.etass.it - 0362.231231 - info@etass.it
Le azioni che le aziende si accingeranno a fare nei prossimi mesi avranno un profondo impatto sul loro futuro perché siamo in un periodo di grandi turbolenze che generano fortissime trasformazioni che spingono al cambiamento e a uscire dal "business as usual". Le aziende di qualunque settore industriale e di ogni dimensione per essere competitive sul mercato non hanno alternative, si devono trasformare e reinventare il loro business. Per attuare il cambiamento in modo convincente hanno bisogno di creare una cultura digitale che sfrutti appieno il grossissimo potenziale favorito dalla combinazione delle principali forze digitali.
La presentazione illustra come la le aziende che riescono a sfruttare la cultura e le tecnologie digitali potranno, in tempi brevi, attuare dei cambiamenti che modificano il modo solito di posizionarsi sul mercato, creare delle dirompenze e spiazzare la concorrenza con mosse imprevedibili. In tal modo le aziende avranno la possibilità di trovare nuove alternative per relazionarsi con i clienti, migliorare significativamente la Custormer Experience, e coinvolgerli in un ecosistema globale in cui i clienti stessi sono i diretti protagonisti.
my personal ICT Trends Analysys for upcoming 2015. 10 points that needs to be in our target for 2015. La mia personale analisi sul futuro e sulle tendenze ICT 2015
Digital Manufacturing:cogliere l'opportunità per il rinascimento digitale.FaberLab
Con la collaborazione de Il Sole 24 Ore, Confartigianato Imprese Varese e PwC hanno organizzato l'8 maggio 2015 un evento per condividere le opportunità di sviluppo, innovazione e crescita del tessuto imprenditoriale lombardo, dove è stato presentato lo studio sui possibili sviluppi del Digital Manufacturing a favore delle imprese.
L’evento ha visto il coinvolgimento di realtà territoriali molto diverse tra loro ma accomunate dalla spinta al rinnovamento tecnologico del settore manifatturiero.
Queste sono le slide presentate da Mauro Colombo (direttore generale di Confartigianato Imprese Varese).
DIGITAL MANUFACTURING: i risultati di un'indagine empirica in ItaliaMassimo Zanardini
Dopo quasi un anno di raccolta dati, il Laboratorio SCSM dell'Università d Brescia rende disponibili i risultati del primo step della ricerca THE DIGITAL MANUFACTURING REVOLUTIO, rivolta alle imprese manifatturiere con l'intento di analizzare se (e come) le nuove tecnologie digitali siano conosciute ed impiegate nelle attività produttive (e non).
24 maggio 2016, Alessandra Lanza, partner Prometeia, è stata protagonista del quattordicesimo appuntamento di Exhibitionist, ciclo di incontri tra innovatori di fiere ed eventi organizzato da Fondazione Fiera Milano con la collaborazione di Regione Lombardia, Camera di Commercio e Meet The Media Guru.
Generazione IoT: gli agenti del cambiamento secondo CiscoChiara Lupi
L'Internet of Thigs sta rivoluzionando il modo di produrre e il nostro modo di vivere. In un mondo che sarà sempre più connesso si moltiplicheranno le opportunità. Ma servono competenze che le sappiano cogliere.
Il Laboratorio RISE dell'Università di Brescia presenta i dati finali della ricerca The Digital Manufacturing Revolution.
Quanto sono note & impiegate le nuove tecnologie disruptive (3d printing, IoT, realtà aumentate e virtuale, social manufacturing)?
Ne emerge una fotografia molto chiara.
Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Decidete voi...
Si sente oggi molto parlare del nuovo trend dell’Internet delle cose, di sensori e oggetti intelligenti, di nuove opportunità di controllo olistico di macchine produttive, abitazioni,
elettrodomestici. Qual è la dimensione attuale del fenomeno dell’Internet of Everything? Quali sono le previsioni di evoluzione?
Internet fino ad oggi è servita a collegare tra loro le persone tramite PC e device mobile: in futuro, la rete crescerà molto di più e si espanderà in domini inesplorati, creando legami sempre più stretti tra il mondo fisico e quello digitale. Appliance domestiche intelligenti, sistemi di riscaldamento e condizionamento, sensori per monitorare le condizioni ambientali, attuatori per lanciare azioni da remoto: molti di
questi oggetti saranno dotati di un proprio indirizzo IP, trasmetteranno dati, saranno raggiungibili in qualsiasi momento e da qualunque luogo, parleranno con noi. Come
mostra la figura successiva, le componenti che rendono possibile questo scenario ci sono già tutte: sensori, attuatori, reti wireless, batterie, strumenti analitici avanzati,
processi già codificati di localizzazione, controllo, automazione e alert.
www.theinnovationgroup.it
Digital Transformation: Big Data, User Targeting ed Etica - Project Work Mast...Free Your Talent
Digital Transformation: Big Data, User Targeting ed Etica - Project Work a cura degli studenti del Master ISTUD in Marketing Management Alex Caruso, Federica Ferrara e Riccardo Pavesi
Digital Manufacturing: i numeri presentati a SMAU 2014Massimo Zanardini
Il laboratorio SCSM dell'Università di Brescia anche nel 2014 ha partecipato a tutte le tappe SMAU. Nell'edizione di Milano sono stati presentati i numeri della ricerca nazione sul digital manufaturing. Buona lettura!
IL LAVORO STA CAMBIANDO VOLTO INSIEME ALL’AFFERMARSI NEL MONDO INDUSTRIALE DI CONCETTI COME INDUSTRY 4.0, DOVE CONNESSIONE E INTERATTIVITÀ SONO CONSIDERATI PUNTI NODALI: VEDIAMO I VANTAGGI DELLA ‘MOBILITY’. A cura di Ilaria De Poli. Con Alberto Griffini, product manager advanced PLC&Scada di Mitsubishi Electric, Raffaele Esposito, product manager safety I/O&networking di Phoenix Contact, Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it), Cristian Sartori, industrial communication product manager di Siemens Italia
Report sul libro di Rudy Bandiera, Rischi e opportunità del Web 3.0 e delle tecnologie che lo compongono, Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2014
Il libro scritto da Rudy Bandiera, con il contributo di numerosi esperti di settore, ci invita a riflettere sulle strategie delle aziende oggi leader di settore e a gettare uno sguardo sulle tecnologie che saranno forse centrali nell’internet e nel web di domani (il Web 3.0).
All’orizzonte si profila una vera e propria rivoluzione copernicana: principalmente non sarà più l’utente a cercare le informazioni in modo autonomo, ma saranno le informazioni a proporsi attivamente all’utente in base al contesto e all’esperienza che avranno maturato nei suoi confronti, mirando a influenzarne i processi decisionali e a sostituirsi nell’esecuzione di determinati compiti.
ICT: sfide e opportunità per il futuro del lavoroMario Grasso
Quali sono i trend principali dell'economia digitale? Come rappresentare al meglio i bisogni di chi lavora nel settore ICT? Quali strumenti utilizzare?
Cifre, buone pratiche e alcune proposte per una via italiana alla digitalizzazione.
130 FN 90 Febbraio 2017 - Tavola Rotonda L'analisi tanto attesa - Fieldbus & ...Cristian Randieri PhD
VEDIAMO QUI I VANTAGGI CHE SI POSSONO OTTENERE CON LA BIG DATA ANALYSIS, NONCHÉ GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE E LE MODALITÀ CON CUI TRASFORMARE I DATI IN DECISIONI UTILI AL BUSINESS
Abbiamo chiesto ad alcuni dei principali attori del mondo dell’automazione industriale di fare luce sull’ampio tema della big data analysis, partendo dal suo significato per conoscere poi quali applicazioni siano state messe in campo dalle aziende da loro rappresentate.
Per Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it), quando si parla di big data si fa riferimento a una collezione eterogenea di dati grezzi che di per sé non hanno alcun valore se non analizzati e quindi rielaborati mediante le più moderne tecniche, meglio definite col termine ‘data mining’. “Questa tecnica può essere definita come l’attività di estrazione dell’informazione da una miniera di dati grezzi. Per capire meglio questo concetto occorre approfondire il significato di alcune parole. Il dato è l’elemento base potenzialmente informativo, le cui caratteristiche sono note ma non ancora organizzate o classificate, in quanto costituito da simboli che devono essere elaborati prima di poter essere compresi. L’informazione è il risultato dell’elaborazione di più dati che restituisce una serie di dati aggregati e organizzati in modo significativo. La conoscenza è una serie di informazioni che, aggregate tra loro, consentono di diffondere sapere, comprensione, cultura o esperienza. Di conseguenza, qualsiasi operazione di big data analysis consiste in tutte le attività che hanno come obiettivo l’estrazione di informazioni da una quantità di dati indefinita, ovvero tutto ciò che attraverso ricerca, analisi e organizzazione genera sapere o conoscenza a partire da dati non strutturati. Si tratta di una serie di tecniche e metodologie molto simili alla statistica ma con una grande differenza: la prima è usata per fotografare lo stato temporale dei dati, mentre il data mining è più usato per cercare correlazioni tra variabili a scopi predittivi”.
129 Automazione e manutenzione predittiva nell’era del cloud - Automazione Og...Cristian Randieri PhD
Nell’era dei Big Data, anche per il mondo dell’automazione c’è una reale esigenza di migliorare e aggiornare i sistemi tradizionali di process data analytic integrandoli con le più recenti innovazioni tecnologiche nei settori del data mining e del machine learning. Ma per questo è opportuno rivedere alcune cose
Oggi più che mai le aziende manifatturiere posseggono un grande patrimonio informativo in termini di dati potenzialmente raccolti, derivante dagli interventi di manutenzione, dai sistemi di sensoristica applicati alle macchine. Questi dati se incrociati con altre informazioni aziendali esogene possono fornire utili indicazioni per migliorare il servizio stesso di manutenzione in termini di riduzione dei costi e dei disagi per i clienti. Non bisogna però trascurare il fatto che il trattamento di grandi moli di dati, prodotti dai molteplici sensori applicati alle macchine negli impianti produttivi, risulta un’attività complessa non solo per il volume dei dati in gioco ma anche per la loro eterogeneità e la velocità con la quale possono variare.
Comunicazione tecnica a misura di nativi digitali nell’Industria 4.0KEA s.r.l.
Visuale, interattiva, multimediale e sociale: ecco come sarà la comunicazione tecnica I4.0 rivolta ai nativi digitali; con monitoraggio e profilazione che giocheranno un ruolo fondamentale nel miglioramento continuo e nella personalizzazione di informazioni, prodotti e servizi.
Spunti dal bellissimo libro di Annalisa Magone e Tatiana Mazali (a cura di), Industria 4.0. Uomini e macchine nella fabbrica digitale, Guerini e Associati, Milano, 2016
Per un'azienda, l’adozione di soluzioni riguardanti la Manutenzione Preventiva Evoluta (basata cioè sull'interazione uomo-macchina) garantisce alti standard di affidabilità e flessibilità e consente di individuare a monte tutte le criticità di un sistema di produzione, prevenendo guasti, stalli e situazioni di malfunzionamento.
Per scaricare gratuitamente il nostro whitepaper completo: https://bit.ly/2OnF3fX
Marketing Aumentato e Intelligenza Artificiale - Master MUMMMasterMarketing
Vincenzo Cosenza - Marketing & Innovation Consultant / Advisor / Founder Osservatorio Metaverso - illustra il tema del marketing aumentato: un marketing che è ancorato ai principi di quello tradizionale, ma che allo stesso tempo assorbe e fa proprie le novità tecnologiche.
Scegli se guidare la trasformazione digitale o subirlaConnected Futures
Entro il 2020 i dispositivi connessi a Internet saranno 50 miliardi e potranno generare un valore economico di 19.000 miliardi di dollari. In questa economia in cui le nuove aziende digitali fanno vacillare i colossi tradizionali, è il momento di scegliere se guidare la trasformazione digitale o subirla.
Una presentazione in formato "slides" su come si è evoluta l'informatica nell'era dello Smart Working. Documento elaborato nel 2020 da Domenico Aloisi. Tutti i diritti sui contenuti esposti appartengono ai rispettivi proprietari.
Intervento alla conferenza Torino e la battaglia mondiale dell'auto elettrica, tenutasi il 21 novembre 2019 al Politecnico di Torino.
Incontro a cura di Coordinamento Ingegneri e Tecnici, Centro di Documentazione Antonio Labriola, ISMEL
Oltre il '68
Conversazioni sul libro
Giovedì 24 ottobre ore 17
Polo del '900, Sala '900
Due educatori in viaggio nella provvisoria reale utopia, dalla segregazione all'integrazione sociale.
Gli autori Gianni Garena e Luciano Tosco, accompagnati in un viaggio dalla fine degli anni 60 ad oggi da Eleonora Artesio della Società di Mutuo Soccorso Solidea, propongono una Conversazione con attori e protagonisti di quegli anni e di oggi.
Interverranno in sequenza
Giovanni Ferrero Presidente Ismel
Nicoletta Fratta Presidente Cooperativa sociale Il Margine
Danila Mezzano Presidente Consorzio Naos, Cooperativa sociale Progetto Muret
Fiorenzo Alfieri già assessore Comune di Torino
Giancarlo Gonella Presidente Legacoop Piemonte
Gianfranco Marocchi Direttore Rivista Welfare Oggi e Direttore Biennale della Prossimità
Incursioni a cura degli attori dell’Associazione Arcobaleno con letture del libro Oltre il '68
Oltre il '68
Conversazioni sul libro
Giovedì 24 ottobre ore 17
Polo del '900, Sala '900
Due educatori in viaggio nella provvisoria reale utopia, dalla segregazione all'integrazione sociale.
Gli autori Gianni Garena e Luciano Tosco, accompagnati in un viaggio dalla fine degli anni 60 ad oggi da Eleonora Artesio della Società di Mutuo Soccorso Solidea, propongono una Conversazione con attori e protagonisti di quegli anni e di oggi.
Interverranno in sequenza
Giovanni Ferrero Presidente Ismel
Nicoletta Fratta Presidente Cooperativa sociale Il Margine
Danila Mezzano Presidente Consorzio Naos, Cooperativa sociale Progetto Muret
Fiorenzo Alfieri già assessore Comune di Torino
Giancarlo Gonella Presidente Legacoop Piemonte
Gianfranco Marocchi Direttore Rivista Welfare Oggi e Direttore Biennale della Prossimità
Incursioni a cura degli attori dell’Associazione Arcobaleno con letture del libro Oltre il '68
Oltre il '68
Conversazioni sul libro
Giovedì 24 ottobre ore 17
Polo del '900, Sala '900
Due educatori in viaggio nella provvisoria reale utopia, dalla segregazione all'integrazione sociale.
Gli autori Gianni Garena e Luciano Tosco, accompagnati in un viaggio dalla fine degli anni 60 ad oggi da Eleonora Artesio della Società di Mutuo Soccorso Solidea, propongono una Conversazione con attori e protagonisti di quegli anni e di oggi.
Interverranno in sequenza
Giovanni Ferrero Presidente Ismel
Nicoletta Fratta Presidente Cooperativa sociale Il Margine
Danila Mezzano Presidente Consorzio Naos, Cooperativa sociale Progetto Muret
Fiorenzo Alfieri già assessore Comune di Torino
Giancarlo Gonella Presidente Legacoop Piemonte
Gianfranco Marocchi Direttore Rivista Welfare Oggi e Direttore Biennale della Prossimità
Incursioni a cura degli attori dell’Associazione Arcobaleno con letture del libro Oltre il '68
Oltre il '68
Conversazioni sul libro
Giovedì 24 ottobre ore 17
Polo del '900, Sala '900
Due educatori in viaggio nella provvisoria reale utopia, dalla segregazione all'integrazione sociale.
Gli autori Gianni Garena e Luciano Tosco, accompagnati in un viaggio dalla fine degli anni 60 ad oggi da Eleonora Artesio della Società di Mutuo Soccorso Solidea, propongono una Conversazione con attori e protagonisti di quegli anni e di oggi.
Interverranno in sequenza
Giovanni Ferrero Presidente Ismel
Nicoletta Fratta Presidente Cooperativa sociale Il Margine
Danila Mezzano Presidente Consorzio Naos, Cooperativa sociale Progetto Muret
Fiorenzo Alfieri già assessore Comune di Torino
Giancarlo Gonella Presidente Legacoop Piemonte
Gianfranco Marocchi Direttore Rivista Welfare Oggi e Direttore Biennale della Prossimità
Incursioni a cura degli attori dell’Associazione Arcobaleno con letture del libro Oltre il '68
Oltre il '68
Conversazioni sul libro
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Due educatori in viaggio nella provvisoria reale utopia, dalla segregazione all'integrazione sociale.
Gli autori Gianni Garena e Luciano Tosco, accompagnati in un viaggio dalla fine degli anni 60 ad oggi da Eleonora Artesio della Società di Mutuo Soccorso Solidea, propongono una Conversazione con attori e protagonisti di quegli anni e di oggi.
Interverranno in sequenza
Giovanni Ferrero Presidente Ismel
Nicoletta Fratta Presidente Cooperativa sociale Il Margine
Danila Mezzano Presidente Consorzio Naos, Cooperativa sociale Progetto Muret
Fiorenzo Alfieri già assessore Comune di Torino
Giancarlo Gonella Presidente Legacoop Piemonte
Gianfranco Marocchi Direttore Rivista Welfare Oggi e Direttore Biennale della Prossimità
Incursioni a cura degli attori dell’Associazione Arcobaleno con letture del libro Oltre il '68
Oltre il '68
Conversazioni sul libro
Giovedì 24 ottobre ore 17
Polo del '900, Sala '900
Due educatori in viaggio nella provvisoria reale utopia, dalla segregazione all'integrazione sociale.
Gli autori Gianni Garena e Luciano Tosco, accompagnati in un viaggio dalla fine degli anni 60 ad oggi da Eleonora Artesio della Società di Mutuo Soccorso Solidea, propongono una Conversazione con attori e protagonisti di quegli anni e di oggi.
Interverranno in sequenza
Giovanni Ferrero Presidente Ismel
Nicoletta Fratta Presidente Cooperativa sociale Il Margine
Danila Mezzano Presidente Consorzio Naos, Cooperativa sociale Progetto Muret
Fiorenzo Alfieri già assessore Comune di Torino
Giancarlo Gonella Presidente Legacoop Piemonte
Gianfranco Marocchi Direttore Rivista Welfare Oggi e Direttore Biennale della Prossimità
Incursioni a cura degli attori dell’Associazione Arcobaleno con letture del libro Oltre il '68
Torino Automotive Heritage
Seminario e dibattito pubblico
Venerdì 18 ottobre ore 15-18
Polo del '900, Sala Conferenze
Presentazione pubblica del progetto di network per la valorizzazione di Torino “città dell’automobile”, dal passato al futuro.
La fine di una stagione della fabbrica, innovazione e complessa trasformazione dell’automotive, pongono le condizioni per una storicizzazione e un nuovo brand di turismo industriale accessibile. Il seminario coinvolge esperti, aziende, amministratori e cittadini, per un progetto di conoscenza, di ricerca, di comunicazione con la costruzione di percorsi di visita e multimediali per l’integrazione delle reti virtuali del patrimonio legato all’automobilismo fino alla costruzione di un sistema della legacy automobilistica (architetture, veicoli storici, archivi, musei, automotive e design companies) integrato con i centri museali e l’offerta del territorio. A confronto i protagonisti: proprietà del patrimonio immobile, strutture museali, associazioni di settore, operatori privati del turismo culturale, aziende produttive e di R&D interessate al miglioramento dell’immagine del distretto automotive, centri di ricerca e formazione.
Intervengono:
Giovanni Ferrero – ISMEL
Un’opportunità della cultura industriale per la città
Sergio Pace – Politecnico di Torino
Le potenzialità degli archivi e della cultura storica
Rossella Maspoli – Politecnico di Torino
Il progetto Automotive Heritage Network
Manuel Ramello – AIPAI
Un'iniziativa in collaborazione Politecnico di Torino – DAD, Associazione italiana per il patrimonio archeologico industriale, ISMEL
Presentazione del Festival del Mutualismo con Guido Bonfante e Giorgio Viarengo.
Incontro con Derrik De Kerckhove, Giovanni Ferrero e Diego Robotti, in collaborazione con ISMEL:
Lo stato dell'arte dell’assistenza digitale sta prendendo forma.
Una donna anziana colpita dell’Alzheimer si fida di Alexa per ricordare le informazioni che ritiene indispensabili alla sua sopravvivenza e limitare i danni e gli impegni doverosi che graveranno sulla sua famiglia. E' una storia vera e la protagonista, Wendy Mitchell, la racconta in un libro che è già diventato un best seller.
Nel prossimo futuro si profila la possibilità per ognuno di disporre di un "gemello digitale”, nostro essere e nostra vita raddoppiati nel nostro smartphone, alter ego già messo a disposizione negli ospedali di punta per sapere tutta la storia del paziente.
Derrick de Kerchkove intende presentare il passato e futuro di questo nuovo terreno di collaborazione tra l'uomo e la macchina e prospettare per il mutuo soccorso nuove possibilità di assistenza solidale.
Contributo al seminario "Lavoro e partecipazione: orientamenti e dibattito attuale", tenutosi venerdì 27 settembre 2019 presso il Campus Luigi Einaudi di Torino.
Introduce e modera
Fiorella Lunardon, Università di Torino
Intervengono
Maurizio Bussi, OIL
Il lavoro nel XXI secolo secondo l’elaborazione dell’OIL
Salvo Leonardi, Fondazione Di Vittorio
Cambiamenti del lavoro, modelli organizzativi e partecipazione dei lavoratori nella contrattazione collettiva
Raffaele De Luca Tamajo | Franco Focareta, AGI
L’impatto della innovazione tecnologica sui tempi del lavoro e sulle relazioni sindacali
Tiziana Bocchi, Segretaria Nazionale Confederale UIL
Dall’informazione alla partecipazione: le linee strategiche del lavoro e dell’impresa per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo
Iniziativa realizzata nell'ambito del progetto integrato del Polo del '900 Lavoro e partecipazione coordinato da ISMEL. In collaborazione con AGI - Avvocati Giuslavoristi Italiani e OIL - Organizzazione Internazionale del Lavoro
Il lavoro nel secondo dopoguerra e le Costituzioni in Europa
Seminario
Venerdì 20 settembre 2019
Campus Luigi Einaudi, Torino
Introduce e modera
Aldo Enrietti, ISMEL
Intervengono
Marco Scavino, Università di Torino
Il valore costituente del lavoro nel "secolo breve"
Paolo Tosi | Piergiovanni Alleva, AGI
Lavoro, partecipazione e impresa nella Costituzione italiana in comparazione con alcune altre Costituzioni europee
Gianni Rosas, OIL
Il lavoro e la sua regolazione nella Dichiarazione di Filadelfia del 1943 e il riconoscimento dei diritti associativi dei lavoratori e dell’impresa
Giuseppe Iuliano, CISL Nazionale
Il dialogo sociale nel contesto delle Istituzioni europee: riconoscimento degli attori sociali e ruolo consultivo del Comitato Economico e Sociale europeo
Iniziativa realizzata nell'ambito del progetto integrato del Polo del '900 Lavoro e partecipazione coordinato da ISMEL. In collaborazione con AGI - Avvocati Giuslavoristi Italiani e OIL - Organizzazione Internazionale del Lavoro
Il lavoro nel secondo dopoguerra e le Costituzioni in Europa
Seminario
Venerdì 20 settembre ore 17
Campus Luigi Einaudi, Aula A1
Introduce e modera
Aldo Enrietti, ISMEL
Intervengono
Marco Scavino, Università di Torino
Il valore costituente del lavoro nel "secolo breve"
Paolo Tosi | Piergiovanni Alleva, AGI
Lavoro, partecipazione e impresa nella Costituzione italiana in comparazione con alcune altre Costituzioni europee
Gianni Rosas, OIL
Il lavoro e la sua regolazione nella Dichiarazione di Filadelfia del 1943 e il riconoscimento dei diritti associativi dei lavoratori e dell’impresa
Giuseppe Iuliano, CISL Nazionale
Il dialogo sociale nel contesto delle Istituzioni europee: riconoscimento degli attori sociali e ruolo consultivo del Comitato Economico e Sociale europeo
Iniziativa realizzata nell'ambito del progetto integrato del Polo del '900 Lavoro e partecipazione coordinato da ISMEL. In collaborazione con AGI - Avvocati Giuslavoristi Italiani e OIL - Organizzazione Internazionale del Lavoro
La comparsa, pochi decenni fa, di Internet e della connettività globale ha dato origine ad un fenomeno assolutamente nuovo: un accumulo di enormi quantità di dati conservati in banche digitali, la cui quantità raddoppia ogni pochi giorni e in prospettiva ogni poche ore. E’ la realtà dei Big Data, di cui molto si parla e discute, sovente con toni entusiastici. Ma Big Data vuol dire anche problemi di utilizzo, di interpretazione e rischi di distorsioni. Se questo è rilevante per i dati che hanno un valore economico, l’accumulo di informazione e il come viene trattata ha risvolti altrettanto rilevanti sulla formazione di conoscenza.
Per affrontare queste sfide, cruciali sono il rapporto fra etica e scienza, l’analisi critica su come i dati vengono prodotti e proposti, e il coinvolgimento di tutti i soggetti sociali chiamati in causa.
12 settembre 2019 | Torino, Polo del '900
Gli ultimi dati sull’andamento del mercato del lavoro in Piemonte segnalano un brusco peggioramento della condizione lavorativa delle donne, a fronte di un miglioramento della condizione degli uomini.
Davanti a questi dati è parso utile sviluppare un’analisi con la quale provare a fare chiarezza sulla condizione delle donne nel mercato del lavoro della nostra Regione, alla luce dei cambiamenti intervenuti negli ultimi anni con un occhio di riguardo alla condizione delle nuove generazioni e all’evoluzione delle “differenze di genere” tradizionalmente a svantaggio delle donne.
Per far emergere la loro condizione lavorativa. è stata fatta una precisa scelta: far parlare i numeri, mettere a confronto le diverse realtà per far emergere affinità ed elementi distintivi.
Presentazione della ricerca di Federica Volpi durante l'incontro "Lavoro e Stato sociale ai tempi dell'economia digitale" organizzato da ISMEL in collaborazione con Unione Culturale Franco Antonicelli e L'Indice dei Libri del Mese
Intervento di Stefano Di Dio al quarto incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Ivana Pais al terzo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Paolo Bajardi al secondo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Pietro Terna al primo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Materiale presentato durante il seminario "Auto. L'infomobilità e l'innovazione prevedibile", tenutosi lunedì 25 febbraio 2019 presso il Polo del '900, Torino
More from Ismel - Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell'Impresa e dei Diritti Sociali (20)
1. POLITECNICO DI TORINO
Big Data e futuro del lavoro
Paolo Neirotti
Politecnico di Torino,
Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione
Le tecnologie abilitanti
2. Cloud Computing
Organizzazioni e individui
dispongono di maggiore
flessibilità e accessibilità per
quanto riguarda l’utilizzo di
capacità di immagazzinamento
dei dati, potenza di processazione,
e applicativi software
Internet of Things
Ogni prodotto è in grado di
comunicare con i computer
È possibile acquisire
informazioni e utilizzarle per
creare valore
3. Internet of Things
Prodotti connessi, “smart”,
rendono possibile sviluppare
nuovi prodotti e nuove
architetture organizzative
Turbine, contatori,
termostati, scarpe, ecc.
Nuove sfide nella progettazione
di prodotti e servizi
I Big Data
Nuove frontiere:
Osservare i prodotti durante l’uso
Correlazioni e pattern recognition
Molteplici domini di applicazione:
Manutenzione predittiva
Profilazione dei clienti
Riconoscimento di immagini
…
4. Maggio 1997
Il campione mondiale di scacchi viene
battuto da Deep Blue, computer della IBM
Marzo 2016
Il campione mondiale di Go, “il gioco che nessuno
sa spiegare”, viene battuto da un computer
Le due ere dell’Intelligenza Artificiale
L’Intelligenza Artificiale
Analizzando i dati,
gli algoritmi sono in grado
di “crearsi da soli” regole
che i programmatori non sono
in grado di specificare
5. La robotica
Nelle fabbriche, i robot imparano
imitando gli esseri umani
Robot collaborativi negli
stabilimenti, senza il bisogno di
gabbie di sicurezza
Nuove applicazioni in svariati
campi: assemblaggio, salute,
logistica (droni per raccolta e
spedizione), monitoraggio della
rete elettrica, ecc
Gli inizi della Quarta Rivoluzione Industriale e gli effetti
economici
6. Quattro Rivoluzioni Industriali, tre ere di automazione
1790 - 1930 1950 - 2010 2010 - …
1a e 2a Rivoluzione Industriale
Le machine rimpiazzano il
lavoro sporco, pericoloso
e pesante
3a Rivoluzione Industriale
Le machine rimpiazziano il
lavoro ripetitivo
Industrializzazione dei servizi
e del lavoro impiegatizio
(sportelli bancomat, ispezione
automatica dei prodotti)
4a Rivoluzione Industriale
Le machine intervengono nel
processo decisionale, facendo
scelte più affidabili, e in minor
tempo, rispetto agli esseri umani
(Intelligenza Artificiale + Big Data)
Produttività = Output / Input
Il cambiamento tecnologico può influenzare la produttività in due modi:
“Fare lo stesso con meno” (cioè meno input necessari per lo stesso output)
“Fare cose nuove” (cioè più output ottenuti usando lo stesso input)
In Italia più spesa in ICT produce meno occupazione (crisi)
e più divari tra imprese
Produttività: perché è importante
7. Somiglianze tra le Rivoluzioni Industriali
30 anni
Source: Brynjolfsson et al (2017)
Punto di partenza
Occorre separare due effetti distinti:
- l’effetto di tecnologie su lavoro e tipo di competenze richieste
(complementare o sostitutivo?)
- «effetto Paese», dove pesano arretratezza manageriale ed
istituzionale e ritardo di investimenti nelle nuove tecnologie
8. Innovazione Digitale divario di produttività
Tecnologie digitali e distruzione di lavoro
Instagram (2012)
Valore di Mercato: 1 miliardo di dollari
30 milioni di clienti
13 dipendenti
Kodak
145.000 dipendenti (1988)
Bancarotta nel 2011
9. Tecnologie digitali: verso un nuovo tipo di Fordismo?
Crescenti divari nei salari
“Il rapporto tra lo stipendio di un
AD e quello di un dipendente
medio è aumentato da 70 (1990)
a 300 (2005), e gran parte di
questa crescita è imputabile al
maggior impiego di tecnologie
legate all’informatica”
(Brynjolfsson and McAfee, 2010)
11. …non per tutti i lavori
I lavoratori con stipendi più alti stanno lavorando di più
Machine Learning: le macchine che più ci assomigliano
12. «Sappiamo di più di quanto sappiamo raccontare»
Polanyi, 1966
Conoscenza tacita difficile «dire»
a un computer come svolgere un’attività
(per esempio, giocare a Go)
Conoscenza tacita e il paradosso di Polanyi
In parte, con l’Intelligenza Artificiale
Piuttosto che insegnare alle macchine regole incomprensibili, è
compito degli ingegneri sviluppare macchine che cerchino di
inferire regole tacite dal contesto, combinandole con l’utilizzo
della statistica applicata sull’enorme mole di dati a disposizione
C’è un problema: a volte le macchine non sono in grado di dire ai
programmatori perché fanno quell che fanno il giudizio umano
rimane necessario per l’interpretazione
Interpretazione vs. precisione dell’algoritmo
Paradosso di Polanyi: lo supereremo?
13. Cosa si può fare con il Machine Learning?
• Imparare una funzione in grado di mappare input ben definiti con output
ben definiti (ML come il cane di Pavlov: campanella cibo)
• Classificazione: riconoscimento di immagini, riconoscimento vocale,
machine vision per i controlli qualità
• Previsione: non emergono i rapporti di causalità
• Nel caso in cui ci siano set di dati ampi, digitalizzati e puliti, contenenti
coppie di input-output (dati di qualità)
• Più dati, più precisione
• L’allenamento dell’algoritmo avviene in base a decisioni fatte su input e output
dagli individui
• È fondamentale semplificare i dati e ridurre il rumore!
Quando è possibile delegare le decisioni all’IA?
• Se l’attività restituisce un feedback chiaro, caratterizzato da obiettivi e
metriche chiaramente definibili
• Quando non vi è bisogno di spiegazioni dettagliate su come la decisione sia
stata presa
• Se non sono richiesti eccessivi interventi di logica e/o ragionamento
• Nel caso in cui gli errori siano “accettabili” (per esempio, consigli sul film
successivo su Netflix vs scelta di una cura medica)
• Quando si tratta di semplici algoritmi accettati e interiorizzati dall’uomo che
diventano checklist in grado di assicurare aderenza agli standard (test di
Apgar delle 5 variabili, tre punteggi, su neonati per rilevare casi rischiosi di
mortalità infantile)
14. Conseguenze del Machine Learning
• L’infrastruttura cloud e gli algoritmi per l’Intelligenza Artificiale
potrebbero essere comprati o affittati (potenzialmente accessibile anche
alle PMI senza bisogno di investimenti ad alto impiego di capitale)
• Economie di scala e apprendimento rese possibili dalla capacità di
immagazzinare dati, in particolare su eventi rari (per esempio guasti)
• è sufficiente che una sola macchina riscontri un’anomalia affinché tutte le
macchine imparino da tale anomalia
• Diventa sempre più importante la condivisione quasi istantanea di dati e
conoscenza
Tecnologiaeindustriahannoancorabisognodiumanità
15. Due tipi di attività difficili da automatizzare tramite IA
Compiti astratti
Ragionamento induttivo
Intuizione
Creatività
Giudizio
Persuasione
Compiti manuali
Abilità senso-motorie
Manipolazione (come
assemblare un motore)
Adattabilità situazionale
Difficile codificare tramite ingegneria inversa
le conoscenze richieste per queste attività
Ti fideresti di un robot come istruttore di pilates?
16. Noncuranza causata dall’automazione
le macchine ci danno un falso senso di sicurezza e ci LIBERIAMO delle
parti di lavoro di competenza del software
Alcuni semplici esempi:
Il correttore di Word ci rende meno vigili sul fare errori grammaticali
Saremmo ancora capaci di arrivare da qualche parte senza Google Maps?
Sai a memoria il numero del tuo partner o è solo salvato nel telefono?
Il rischio del data-driven decision making
A volte attribuiamo un PESO ESAGERATO alle informazioni che arrivano
attraverso il monitor ... finendo per credere nelle informazioni anche
quando sono errate o fuorvianti.
Per esempio, radiologi assistiti da software potrebbero:
Dare un'attenzione superficiale ad aree di immagine che non sono state
evidenziate (falsi negativi)
Richiamare un paziente per una biopsia non necessaria (falsi positivi)
Distorsione causata dall’automazione
17. Gli umani sono meglio delle macchine quando serve avere un
senso più completo delle variabili rilevanti per prendere decisioni:
la "regola delle gambe rotte" di Meehl
=> Gli esseri umani dovrebbero rimanere nel ciclo per eseguire
controlli basati sul buon senso
• Esempio: il pricing dinamico di Uber prima e dopo gli attacchi
terroristici a Sydney e Parigi
Intuito e giudizio umano nell’era delle macchine
Takeaway
• È fondamentale avere dati di qualità
• Fare previsioni non significa inferire dalle causalità
• Diversi possibili distorsioni
• Sempre più importante la collaborazione tra esperti di settore e data scientist
definizione del modello
interpretazione
• L’uomo deve rimanere coinvolto nel ciclo decisionale per garantire controlli
basati sul buon senso
• Machine Learning e giudizio umano possono rimanere complementari, anche
per formulare nuove teorie
18. Nuove strutture organizzative e di settore
Migrazione di valore e nuove strutture del settore
• OEM di macchinari e integratori di sistemi (come Siemens, GE, ABB)
cercano di catturare la maggior parte del valore economico derivante
dall'analisi dei dati
• "Sii il custode dei tuoi dati" (Siemens)
• Battaglia per il controllo dei dati tra OEM, integratori di sistema e utenti (industriali)
• Le aziende specializzate in robotica rischiano di essere disintermediate
dagli integratori di sistemi (bit che battono gli atomi)
• I produttori rischiano effetti di lock-in
• La dimensione, nelle infrastrutture ICT, è molto importante: aziende che si
occupano di infrastruttura cloud entrano nel settore (come GE con AWS)
19. Potential value of production context
Generazione di dati:
"A volte i sensori si guastano, circa una volta alla settimana un sensore ci dirà che il
prodotto è difettoso quando in realtà non lo è. Quindi dobbiamo controllare le cose
manualmente. È fantastico quando hai un operatore esperto che ha già visto il
problema" - produttore di attrezzature di grandi dimensioni (Helper et al., 2017)
Conseguenze:
• Non è possibile astrarre i dati dal contesto specifico ("vai e vedi")
• necessità di coinvolgere gli operatori
• Maggiore integrazione necessaria tra data scientist e operatori di linea
Scenari per l’evoluzione delle strutture settoriali
• Nella misura in cui i dati possono essere separati dal loro
contesto in maniera utile, la creazione di valore sarà più elevata
se le aziende di analisi dati che operano in tutti i settori diventano
dominanti nella value chain
• Nella misura in cui è necessaria una comprensione dettagliata di
un processo di produzione per comprendere i dati generati da
tale processo, nel settore si creerà più valore se i produttori
manterranno maggiore importanza nella value chain
Fonte: Helper et al (2012)
20. Importanza dell’integrazione tra operatori di linea e tecnici
"Ora che abbiamo digitalizzato la rete, la monitoriamo in tempo reale, e gestiamo
algoritmi di manutenzione predittiva, abbiamo bisogno di un maggiore
coinvolgimento da parte dei nostri operativi di campo per convalidare ciò che gli
algoritmi stanno dicendo. Questo è un passo cruciale per la messa a punto dei nostri
algoritmi e per la continuità del nostro servizio. Fortunatamente, la nostra forza sul
campo è impegnata e profondamente motivata e stiamo lavorando per aumentare il loro
coinvolgimento nel processo di innovazione"
Manager di un operatore di rete di trasmissione in Europa (febbraio 2018)
Dalle skill «a T» alle skill «a Pi»
Cited in S. Ceri, 2018. "On the role of statistics in the era of big data: a computer science perspective",
Statistics and Probability Letters,
Competenze trasversali (lavoro in
team, problem solving, leadership)
Classic knowledge worker Modern knowledge
worker
21. Le aziende vedono complementarietà tra operai e attività IT
anche sulle line di produzione
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
Very
Substitutable
Substitutable Uncertain Complementary Very
Complementary
Fonte: Helper et al (2012) in un’indagine sui fornitori automotive statunitensi
Queste aziende
pagano salari più alti
e coinvolgono in
misura maggiore gli
operatori di linea
nella formazione e
nelle attività di
miglioramento
continuo
(Helper et al. 2012)
22. December 2012
Mancanza di skill, più che distruzione di posti di lavoro
Integrazione e collaborazione nelle fabbriche di oggi…
23. La vecchia “Palazzina Uffici” dello
stabilimento FIAT di Pomigliano
… e com’erano ieri
Le academy come luogo di sviluppo degli skill tecnici
24. Le condizioni organizzative per la trasformazione digitale
Trasformazione
Digitale
Innovazione
organizzativa
Nuovi
valori
(1)
(2)
(3)
25. Le condizioni organizzative per la trasformazione digitale
Da una ricerca condotta in ambito automotive
Le condizioni che contano di più nella capacità di un’unità organizzativa
nell’assimilare nuove tecnologie digitali (es. IoT, co-bots)
– Ampio coinvolgimento degli operativi nel miglioramento continuo
– Essere data-driven con approccio scientifico (teoria => ipotesi => verifica)
– Linguaggio tecnico comune tra operativi e tecnici
– Disponibilità slack di tempo.
– «Cittadinanza organizzativa» e orgoglio
Maggiore formalizzazione (regole legate all’attività) maggiore precisione dei dati
“Stiamo recuperando dati sulle operazioni di manutenzione passate. Sfortunatamente sono
incompleti e imprecisi. Conosciamo gli ultimi tempi di fermo della nostra rete di
distribuzione, ma non abbiamo documentato il tipo di pezzi di ricambio sostituiti e il tipo
di interventi eseguiti. Questo è un problema, perché ostacola l'applicazione dell'apprendimento
automatico, dato che non possiamo addestrare i nostri algoritmi facendo inferenza su nessun
tipo di associazione tra il lavoro svolto sulla rete in passato e il suo comportamento”
Chief Innovation Officer di un operatore di distribuzione elettrica (febbraio 2018)
Formalizzazione dei lavori come condizione necessaria
per la precisione dei dati
26. “Stiamo addestrando i nostri algoritmi sul passato e cerchiamo di capire cosa è andato storto con i
nostri precedenti interventi di manutenzione. Di fronte al risultato dato dall'algoritmo,
l'attitudine di molti operatori è quella di difendersi, e non si rendono conto delle enormi
opportunità di apprendimento di fronte a cui si trovano. Vogliamo combattere questo aspetto,
che causa stress e mancanza di apprendimento. Per fare ciò, stiamo costruendo una cultura della
«non-colpevolizzazione», in cui il fallimento non è punito, ma deve essere comunicato e condiviso”
CEO di un operatore di generazione elettrica (marzo 2018)
Necessità di una cultura non colpevolizzante per poter
estrarre conoscenza dai dati
Le imprese più innovative
pagano di più i loro lavoratori
meno qualificati, dal momento
che tali dipendenti:
- eseguono più compiti
"complessi"
- affrontano più spesso
nuovi problemi
- …
L’innovazione organizzativa e la riduzione dei divari
27. “I nostri data scientist hanno un grande talento, ma sono introversi e non sono interessati ad
approfondire la comprensione dei problemi tecnici della nostra azienda. Sono solo interessati a
trattare i dati. Non vogliono nemmeno parlare troppo con i nostri dipartimenti tecnici o con la linea.
Per questo motivo abbiamo creato il ruolo di «business translator». Il business translator è
responsabile di sviluppare le richieste lato business che devono essere affrontate dall'analisi dati
condotta dai nostri data scientist”
“ Abbiamo dovuto costruire un nuovo ecosistema organizzativo attorno ai nostri pochi data scientist”
Direttore Risorse Umane di una multinazionale nel campo dell’energia
Ruoli di collegamento tra esperti di dati e esperti del settore
L'ambivalenza delle nuove strutture organizzative
28. Il lavoro diventa più sicuro
Dove risiede il potere del data-driven decision making?
https://www.youtube.com/watch?v=n5LhQqggGTE
Confronto (in time-lapse) fianco a fianco di
un tecnico GE che (1) prima collega la
scatola di controllo di una turbina eolica
utilizzando l’attuale processo dell'azienda,
(2) poi esegue lo stesso compito guidato
da istruzioni visive che vengono
sovrapposte alla realtà da un apparato di
Realtà Aumentata
29. Realtà Aumentata - conseguenze
• Maggiore produttività individuale (meno tempo per eseguire l’attività)
• Maggiore centralizzazione di impiegati altamente qualificati
• Più codificazione e meno potere discrezionale per l’operatore nel
portare a termine l'attività (più centralizzazione e formalizzazione)
• Agevolazione del lavoro (si evita la possibilità di errori)
• Formazione più efficace
Effetti indesiderati della nuova struttura organizzativa
• Ulteriori informazioni per "attaccare gli sprechi" e migliorare la
qualità del prodotto
• Aumento dello stress
• Intensificazione del lavoro
• Assenteismo
• (potenzialmente) rischi per salute e sicurezza
• Maggiore standardizzazione del lavoro
• Meno autonomia, più controllo del lavoro
30. Effetti positivi della nuova struttura organizzativa
• Maggiore facilità di lavoro (si riducepossibilità di errori)
• Esempio: braccialetto di Amazon
• Maggiore sicurezza (attraverso dispositivi indossabili, droni, realtà
aumentata, formazione attraverso la realtà virtuale)
• Maggiore responsabilizzazione degli operatori di linea (e quindi
salari più alti, attraverso schemi di incentivi variabili)
Aumento dell'intensificazione del lavoro, che mette a repentaglio
il coinvolgimento dei dipendenti nel miglioramento continuo
=> fattori attenuanti:
Uso del lavoro di squadra (collaborazione e tempi di attesa)
Senso di «cittadinanza organizzativa» (mancanza di conflitti sociali)
=> "pizzeria kaizen" => senso di comunità anche sulle linee
Tensioni nella nuova struttura organizzativa
31. “Qui a Pomigliano il lavoro di squadra avviene in modo efficace, anche se ci manca il
tempo per avere incontri formali, al di fuori delle postazioni di lavoro. La squadra
lavora in maniera efficace perché ci aiutiamo a vicenda, c'è molta comprensione tra
noi e cerchiamo di usare al meglio il tempo delle pause. A volte ci incontriamo fuori
dalla fabbrica, in pizzeria o al barbecue e parliamo dei problemi che vogliamo
affrontare e di ciò che vogliamo migliorare sulla linea”
Team leader dello stabilimento FCA di Pomigliano
L'importanza della «cittadinanza organizzativa»
“Nelle centrali termoelettriche, le applicazioni di sensori e attuatori IoT sul nostro
sistema fanno sì che gli operatori facciano meno lavoro fisico per preparare le
attrezzature e che gli venga richiesto sempre di più di monitorare e interpretare
i dati sulle prestazioni dell'intero sistema. Per questo motivo dobbiamo diventare
un'azienda «data-driven» anche nella linea operativa”
CEO di un operatore di generazione elettrica
Meno specializzazione, più «empowerment»
32. Elementi abilitanti
• Maggiore coinvolgimento dei dipendenti
nel miglioramento continuo e
nell’interpretazione dei dati
• motivazione e orgoglio («essere parte di
qualcosa»)
• Maggiore connessione con manager e
specialisti per gli operatori di linea
• Meno specializzazione
• Facilitazione del lavoro
• Maggiore sicurezza
• Meno sforzo fisico
L'ambivalenza nelle nuove forme di organizzazione del lavoro
Elementi di coercizione
• Intensificazione del lavoro (nessuna
pausa nel ritmo di lavoro)
• Standardizzazione del lavoro e maggiore
controllo
• Aumento dello stress
Takeaway
• Cambiamenti radicali, ma non distruttivi (nessuna distruzione di competenze)
nel modo in cui il sistema sociale supporta l'introduzione di nuove tecnologie
• Maggiore integrazione tra specialisti tecnici e impiegati in prima linea
(white collar e blue collar)
• Per quanto riguarda le skill, profili a forma di «Pi», indipendentemente dalla
posizione lavorativa (anche e soprattutto profili meno qualificati)
• Il coinvolgimento dei dipendenti assicura l'integrazione delle conoscenze di
dominio negli algoritmi
• Ambivalenza nelle nuove organizzazioni: elementi che consentono la coesistenza
di elementi di empowerment dei dipendenti di linea ed elementi coercitivi
33. Costruire le competenze
Definiscono l’identità professionale del lavoratore Permettono di definire il business unusual
Forgiate dai curricula scolastici, si sviluppano con l’esperienza
(NUOVE) COMPETENZE
CONOSCENZA
ISTRUZIONE
SKILL ATTITUDINI
FORMAZIONE PROFESSIONALE
Competenze: capacità di gestire situazioni di lavoro complesse e ambigue attivando
e integrando risorse e skill di diversa natura, di tipo tecnico, gestionale e soft
Digitalizazzione e
nuove tecnologie
Conclusioni e raccomandazioni
Aiutare le PMI nel comprendere e compiere la digitalizzazione
Creare nuovi ruoli e nuovi percorsi formativi (Es. ITS, lauree
professionalizzanti, alternanza scuola lavoro) per gestire
innalzamento delle competenze
Senza la complementarietà tra formazione, innovazione e
digitalizzazione la ricchezza si concentra, il lavoro si
impoverisce di competenze e salari (modello Foodora)