Storia e modelli di business delle industrie culturali: dai libri ai social m...Agnese Vellar
L'evoluzione dei modelli di business dei mass media e dei nuovi media.
Come sono cambiati i formati mediali e le strutture organizzativi nei settori massmediali: Editoria, broadcasting, narrowcasting, social tv.
Come sono emersi nuove forme organizzative all'interno delle culture online: peer production, web 2.0, social media.
Social Media - Introduzione al Corso [a.a. 2014-2015] - UniToAgnese Vellar
Introduzione al corso per gli studenti delle Lauree Magistrali di Comunicazione Pubblica e Politica e Comunicazione ICT e Media - Università degli Studi di Torino http://goo.gl/B6vE6M
Professioni digitali e personal brandingAgnese Vellar
Corso di Social Media Management @ Università degli Studi di Torino
Perché uno studente o un professionista dovrebbe occuparsi di personal branding? Perché è diventata una delle modalità attraverso cui sfruttare le opportunità della rete e dei social media per acquisire visibilità e reputazione online.
A partire da una descrizione del contesto mediale contemporaneo, si vedranno le strategie per costruire un'identità online coerente con i propri obiettivi di business.
Non Profit e strategie di comunicazione digitaleMatteo Adamoli
La comunicazione digitale e i new media stanno influenzando anche il modo di comunicare delle organizzazioni Non Profit. La presentazione, partendo dalla teoria sulla Communication Strategy di Maria Pia Favaretto esplora con esempi e approfondimenti le strategie, i metodi e alcuni strumenti per comunicare in maniera strategica.
Storia e modelli di business delle industrie culturali: dai libri ai social m...Agnese Vellar
L'evoluzione dei modelli di business dei mass media e dei nuovi media.
Come sono cambiati i formati mediali e le strutture organizzativi nei settori massmediali: Editoria, broadcasting, narrowcasting, social tv.
Come sono emersi nuove forme organizzative all'interno delle culture online: peer production, web 2.0, social media.
Social Media - Introduzione al Corso [a.a. 2014-2015] - UniToAgnese Vellar
Introduzione al corso per gli studenti delle Lauree Magistrali di Comunicazione Pubblica e Politica e Comunicazione ICT e Media - Università degli Studi di Torino http://goo.gl/B6vE6M
Professioni digitali e personal brandingAgnese Vellar
Corso di Social Media Management @ Università degli Studi di Torino
Perché uno studente o un professionista dovrebbe occuparsi di personal branding? Perché è diventata una delle modalità attraverso cui sfruttare le opportunità della rete e dei social media per acquisire visibilità e reputazione online.
A partire da una descrizione del contesto mediale contemporaneo, si vedranno le strategie per costruire un'identità online coerente con i propri obiettivi di business.
Non Profit e strategie di comunicazione digitaleMatteo Adamoli
La comunicazione digitale e i new media stanno influenzando anche il modo di comunicare delle organizzazioni Non Profit. La presentazione, partendo dalla teoria sulla Communication Strategy di Maria Pia Favaretto esplora con esempi e approfondimenti le strategie, i metodi e alcuni strumenti per comunicare in maniera strategica.
Comunicazione, politica, economia, ricerca:
cosa cambia se tutto cambia su Internet.
(slideshow realizzato per il Master in non-conventional marketing e social media di EuroGiovani)
Gift Economy e Social Fundraising - Deca Master Massimo BurgioMassimo Burgio
Prima parte della mia lezione di Social Fundraising al Deca Master del Consorzio Universitario di Nuoro http://www.decassat.it, che analizza le radici del fundraising, il concetto di gift economy, ed esplora i nuovi territori di social fundraising.
Piu' info, news, presentazioni e articoli su temi di Social Media Marketing sono disponibili al mio blog Global Search Interactive http://www.globalsearchinteractive.net
Social Fundraising - Deca Master Nuoro, Massimo BurgioMassimo Burgio
la parte centrale della lezione di Social Fundraising al Deca Master del Consorzio Universitario di Nuoro http://www.decassat.it, che riporta in argomento la gift economy.
Piu' info, news, presentazioni e articoli su temi di Social Media Marketing sono disponibili al mio blog Global Search Interactive http://www.globalsearchinteractive.net
Social Media Marketing + Engagement: Deca Master, Massimo BurgioMassimo Burgio
Parte seconda della lezione su Social Fundraising al Deca Master del Consorzio Universitario di Nuoro http://www.decassat.it, che fa il punto su alcuni elementi chiave del social media marketing e social media engagement, prima di entrare nel merito delle strategie di social fundraising.
Piu' info, news, presentazioni e articoli su temi di Social Media Marketing sono disponibili al mio blog Global Search Interactive http://www.globalsearchinteractive.net
Università Sapienza - Facoltà di Scienze della Comunicazione
Tesi Sperimentale Laurea Specialistica:
Social Advertising - La comunicazione pubblicitaria di IKEA HEMMA nell'era dei Social Media.
More @ http://www.tesionline.it/default/tesi.asp?idt=40808
L’evoluzione della Rete e della società attuale comporta che la Pubblica Amministrazione debba ricorrere sempre più agli strumenti del web 2.0 utili all’implementazione di un modello di open government, basato sui principi di trasparenza, partecipazione e collaborazione. L’approccio 2.0 e l’openness delle amministrazioni trovano fondamento nella stessa normativa in materia di amministrazione digitale. Per un utilizzo efficace e sicuro è però necessario porre particolare attenzione agli obiettivi e alla strategia perseguita, agli aspetti giuridici e alla regolamentazione degli strumenti stessi. L’apertura deve infatti coniugarsi alla sicurezza e ad un uso consapevole, necessari a creare la fiducia dei cittadini e a rafforzare la credibilità delle istituzioni pubbliche.
Presentazione del convegno "Web 2.0, vincoli ed opportunità per le aziende" preparata di <a href="http://www.mocainteractive.com">Moca Interactive</a> il 28/06/2007.
L'importanza delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) per l'Europa è confermata non solo dal fatto che esso rappresenta il 6-8% del PIL europeo, ma anche dalla sua centralità per affrontare le sfide della globalizzazione, che possono essere vinte incentivando l'innovazione, la creatività e la competitività del sistema economico. Queste nuove tecnologie di comunicazione sono diventate forza e perno dei cambiamenti sociali anche nella ridistribuzione dei carichi ed impegni socio-familiari. Non sono tuttavia strumenti per soli addetti ai lavori o troppo tecnici, offrono invece grandi opportunità per migliorare e semplificare la nostra vita di tutti i giorni sia in termini ludico-personali come nel caso dei social network che in termini lavorativo-professionali per qualunque tipo di professione anche non scientifica attraverso ad esempio l'utilizzo dei social media.
Geolocalizzazione e mobile marketing: fare business con le app e i social gameAlessandro Prunesti
Leggi l'introduzione del nuovo libro di Alessandro Prunesti e Fabio Lalli.
"Geolocalizzazione e mobile marketing: Fare business con le app e i social game", edito con Franco Angeli, in libreria da settembre 2011.
Dall'Osservatorio ICT per il Non-Profit, Milano, Museo della Scienza e della Tecnologia, 21 marzo 2012.
Il report completo può essere scaricato dal sito della Fondazione Think!
Il Non profit in rete: la presenza sul Web delle organizzazioni non profitRoberto Polillo
Articolo estratto dagli atti dell'Osservatorio ICT per il Non profit 2013 - Il Non profit in rete, organizzato dalla Fondazione Think il 27 novembre 2013
The document provides guidance on communication planning for startups. It recommends beginning with defining the business model and goals. This includes identifying key customer segments and their needs through research and defining personas. It also advises considering competitors' best practices. The communication plan should determine goals, branding elements like tone of voice and visual identity, and appropriate channels. Progress should be monitored through analytics to measure key performance indicators.
Comunicazione, politica, economia, ricerca:
cosa cambia se tutto cambia su Internet.
(slideshow realizzato per il Master in non-conventional marketing e social media di EuroGiovani)
Gift Economy e Social Fundraising - Deca Master Massimo BurgioMassimo Burgio
Prima parte della mia lezione di Social Fundraising al Deca Master del Consorzio Universitario di Nuoro http://www.decassat.it, che analizza le radici del fundraising, il concetto di gift economy, ed esplora i nuovi territori di social fundraising.
Piu' info, news, presentazioni e articoli su temi di Social Media Marketing sono disponibili al mio blog Global Search Interactive http://www.globalsearchinteractive.net
Social Fundraising - Deca Master Nuoro, Massimo BurgioMassimo Burgio
la parte centrale della lezione di Social Fundraising al Deca Master del Consorzio Universitario di Nuoro http://www.decassat.it, che riporta in argomento la gift economy.
Piu' info, news, presentazioni e articoli su temi di Social Media Marketing sono disponibili al mio blog Global Search Interactive http://www.globalsearchinteractive.net
Social Media Marketing + Engagement: Deca Master, Massimo BurgioMassimo Burgio
Parte seconda della lezione su Social Fundraising al Deca Master del Consorzio Universitario di Nuoro http://www.decassat.it, che fa il punto su alcuni elementi chiave del social media marketing e social media engagement, prima di entrare nel merito delle strategie di social fundraising.
Piu' info, news, presentazioni e articoli su temi di Social Media Marketing sono disponibili al mio blog Global Search Interactive http://www.globalsearchinteractive.net
Università Sapienza - Facoltà di Scienze della Comunicazione
Tesi Sperimentale Laurea Specialistica:
Social Advertising - La comunicazione pubblicitaria di IKEA HEMMA nell'era dei Social Media.
More @ http://www.tesionline.it/default/tesi.asp?idt=40808
L’evoluzione della Rete e della società attuale comporta che la Pubblica Amministrazione debba ricorrere sempre più agli strumenti del web 2.0 utili all’implementazione di un modello di open government, basato sui principi di trasparenza, partecipazione e collaborazione. L’approccio 2.0 e l’openness delle amministrazioni trovano fondamento nella stessa normativa in materia di amministrazione digitale. Per un utilizzo efficace e sicuro è però necessario porre particolare attenzione agli obiettivi e alla strategia perseguita, agli aspetti giuridici e alla regolamentazione degli strumenti stessi. L’apertura deve infatti coniugarsi alla sicurezza e ad un uso consapevole, necessari a creare la fiducia dei cittadini e a rafforzare la credibilità delle istituzioni pubbliche.
Presentazione del convegno "Web 2.0, vincoli ed opportunità per le aziende" preparata di <a href="http://www.mocainteractive.com">Moca Interactive</a> il 28/06/2007.
L'importanza delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) per l'Europa è confermata non solo dal fatto che esso rappresenta il 6-8% del PIL europeo, ma anche dalla sua centralità per affrontare le sfide della globalizzazione, che possono essere vinte incentivando l'innovazione, la creatività e la competitività del sistema economico. Queste nuove tecnologie di comunicazione sono diventate forza e perno dei cambiamenti sociali anche nella ridistribuzione dei carichi ed impegni socio-familiari. Non sono tuttavia strumenti per soli addetti ai lavori o troppo tecnici, offrono invece grandi opportunità per migliorare e semplificare la nostra vita di tutti i giorni sia in termini ludico-personali come nel caso dei social network che in termini lavorativo-professionali per qualunque tipo di professione anche non scientifica attraverso ad esempio l'utilizzo dei social media.
Geolocalizzazione e mobile marketing: fare business con le app e i social gameAlessandro Prunesti
Leggi l'introduzione del nuovo libro di Alessandro Prunesti e Fabio Lalli.
"Geolocalizzazione e mobile marketing: Fare business con le app e i social game", edito con Franco Angeli, in libreria da settembre 2011.
Dall'Osservatorio ICT per il Non-Profit, Milano, Museo della Scienza e della Tecnologia, 21 marzo 2012.
Il report completo può essere scaricato dal sito della Fondazione Think!
Il Non profit in rete: la presenza sul Web delle organizzazioni non profitRoberto Polillo
Articolo estratto dagli atti dell'Osservatorio ICT per il Non profit 2013 - Il Non profit in rete, organizzato dalla Fondazione Think il 27 novembre 2013
The document provides guidance on communication planning for startups. It recommends beginning with defining the business model and goals. This includes identifying key customer segments and their needs through research and defining personas. It also advises considering competitors' best practices. The communication plan should determine goals, branding elements like tone of voice and visual identity, and appropriate channels. Progress should be monitored through analytics to measure key performance indicators.
Undicesima lezione del corso sul Web 2.0 tenuto all'Università di Milano Bicocca.
Per info vedi <A HREF:"http://www.corsoweb20polillo.blogspot.com">www.corsoweb20polillo.blogspot.com </A>
Valutazione degli aspetti legati alla privacy nel mondo dei Social Network, con particolare attenzione a Facebook e all’esperta del settore Danah Boyd.
Progetto realizzato da Vincenzo Bellisario e Matteo Serratoni, studenti del corso di Laurea Magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca.
The document discusses the importance of teachers' digital identities and provides strategies for managing digital footprints. It notes that teachers are held to a higher standard than other citizens and explores complex issues around social media use. The document outlines both appropriate and inappropriate social media activities for teachers and discusses how digital content can have unintended consequences due to issues like anonymity, persistence, replicability and searchability online. It emphasizes the need for teachers to make thoughtful decisions regarding sharing content and interacting with students online. Finally, the document provides tips for curating digital identities and online relationships with employers in mind.
Identità emergenti nei pubblici connessi italianiAgnese Vellar
Nell’età tardo moderna i differenti livelli della società, dalle identità individuali alle culture, devono essere concepiti come processi emergenti dalle pratiche riflessive di costruzione del sé. Attraverso uno sguardo etnografico è possibile osservare i percorsi biografici degli attori sociali che, attraversando i flussi culturali globali, producono nuove strutture sociali e nuove località. In particolare, dalla partecipazione giovanile all’interno dei media sociali (forum, chat, siti di Social Network) stanno emergendo i “pubblici connessi”, intesi sia come spazi sociali digitali che come comunità immaginate.
In questo articolo l’autrice ripercorre le riflessioni sul rapporto tra media, identità e globalizzazione, in particolare focalizzandosi sulle culture di fan come esempio di sfere pubbliche translocali ad identità debole, in cui spettatori appassionati (fan) interagiscono nei pubblici connessi attorno ad un culto mediale, dando vita a comunità di pratica.
L’autrice presenta quindi un’etnografia multi-situata del fandom telefilmico italiano con un caso di studio nella comunità di fansubbing ::Italian Subs Addicted::. I gruppi di fan pubblicano prodotti amatoriali nei media sociali traducendo e adattando i contenuti distribuiti dalle corporation dell’intrattenimento. I fan italiani dunque cooperano e collaborano all’interno dei pubblici connessi partecipando alla costruzione di un collettivismo di rete attorno a cui emerge una comunità immaginata transnazionale.
Ways to stay connected: Harnessing, managing, and preventing context collapse...Stefanie Duguay
Social media sites, such as Facebook, present the potential for people to organise connections with acquaintances from all walks of life within a single site. This can lead to context collapse, a flattening of the boundaries that generally separate audiences for self-expression. Drawing on literature about young people’s social media use and my research with LGBTQ early adults, I will discuss how context collapse is experienced as an event through which individuals can intentionally redefine themselves across audiences or manage identity expressions received by unintended audiences. Possible strategies for reinstating contexts on social media will also be explored in this presentation.
Digital Snapshot è una raccolta di dati e statistiche relative allo scenario social, digital e mobile globale (utenti internet, account social media attivi e utilizzo di dispositivi mobile).
Per maggiori approfondimenti puoi visitare http://wearesocial.it/
Slides dalle lezioni del corso di Strumenti e applicazioni del Web per il corso di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione - Università di Milano Bicocca (prof.R.Polillo) - Lezione del 6 maggio 2014
Crowd sourcing is an invitation to all people in the crowd to create, discuss, refine and rank meaningful ideas or tasks or contributions via the web.
Today organizations are using crowd sourcing for a variety of purposes,
The presentation details, The crowd sourcing landscape, who can use crowd sourcing, when to use crowd sourcing, Why should an organization use crowd sourcing, The building blocks of crowd sourcing, The crowd sourcing process and success stories associated with crowd Sourcing
AWS April 2016 Webinar Series - S3 Best Practices - A Decade of Field ExperienceAmazon Web Services
Amazon Simple Storage Service (S3) has been providing developers and IT teams with secure, durable, highly-scalable cloud storage for 10 years.
This webinar will share our insights about what we’ve seen in the past ten years of live customer environments, including backup, restore, archive, and compliance best practices as implemented by some of our largest data stores in the cloud. We will also do a quick review of the 6 different ways to transfer data into and out of AWS cloud storage, discuss how you can accelerate data transfers into and out of S3 over long distances and slow networks, and share some new developments with the AWS Import/Export Snowball appliance.
Learning Objectives:
• Best practices to keep data safe and cost effective (SIA, Versioning, Cross-region Replication, lifecycle policies)
• Quick overview on transfer services (Direct Connect, Snowball, Firehose, 3rd party partnerships, Storage Gateway)
• Deep dive on new ways to accelerate data transfers over long distances and slow networks
The document discusses various approaches to data persistence on the iPhone, including using the Settings app to store user preferences, SQLite for relational database storage, and the filesystem. It provides code examples and recommendations for encapsulating persistence logic, considering how data will be used, and other best practices like using transactions with SQLite. The document also provides links to code samples and the presenter's other online profiles.
"Spoiler, Trends Powered By People" è il nostro appuntamento trimestrale che analizza come l’innovazione ha un impatto sui nostri comportamenti e sul modo in cui cambia la cultura.
In quest'episodio - introdotto da Giorgio Marziani De Paolis, Tech Director - si concentra sull’analisi dell’impatto che le piattaforme voice-first stanno avendo nel modo in cui le interazioni cambiano anche a livello di forma: quando parliamo di piattaforme conversazional non possiamo ignorare, infatti, il modo in cui queste conversazioni vengono intrattenute.
La comunicazione politica attraverso i social networkAgnese Vellar
Ricerca svolta per il corso di SOCIAL MEDIA - Università degli Studi di Torino. Dipartimento di Culture, Politica e Società.
Comparazione della comunicazione di Matteo Salvini e Matteo Renzi
Analisi effettuata utilizzando il tool Amico.ws.
Cosa significa passare da un "Mi piace" su una Pagina Facebook a creare una relazione di reale engagement con i membri della propria community su Facebook. Come si misura il valore di una connessione e di una interazione. Come si misura il Facebook engagement Index secondo Michael Wu di Lithium.
Slide della lezione del 25 Ottobre 2013 - Master in Web Communication e Social Media - Università di Parma. Corso Psicosociologia dei Social Media. Professori Nicola Lercari e Marco Valesi.
New & Social Media - MGM Digital CommunicationAsseprim
Slide dell'evento ASSERPIM, in collaborazione con MGM Digital Communication "Social Media, come migliorare la reputazione aziendale attraverso i Social Media"
Prospettive innovative della comunicazione digitale nel settore turistico in ...Denise Fezzi
Il lavoro di ricerca esplora le potenzialità delle nuove forme di socialità nel web e nello specifico cerca di comprendere come i social network stanno cambiando le modalità di comunicare tra strutture ricettive alberghiere “social oriented” e i turisti.
Come gestire i Social Network all’interno del pool di strumenti per il dialogo tra l’azienda e i propri utenti
Livello: Presentazione base e introduttiva
"Marketing e commercializzazione delle operazioni immobiliari"
Una panoramica di base sulle nuove dinamiche della comunicazione online, con particolare attenzione alle possibilità promozionali che il Web 2.0 offre al settore immobiliare.
La presentazione descrive lo scenario attuale del Social e Business Networking nella regione Veneto. cerca di analizzare alcuni aspetti socio culturali e di Marketing.
Cosa c'è oltre Facebook?
Quale è il futuro dei social networks?
A queste domande cerchiamo di rispondere fornendo spunti di riflessione.
Presentazione degli argomenti trattati all'interno del libro di Alessandro Prunesti "Social media e comunicazione di marketing: pianificare e gestire le attività di marketing e comunicazione nell'era del web 2.0", edito da Franco Angeli, 2009
Communication Plan | Social Media ManagementAgnese Vellar
This document provides a communication plan for social media management from 2016-2017. It outlines strategies for various social media channels including Facebook, Twitter, LinkedIn, Google+, Pinterest, and Instagram. It recommends posting frequencies for each channel and discusses goals, audiences, content creation, and a content calendar. It also covers topics like paid, owned, and earned media; inbound versus interruptive marketing; the marketing funnel; website optimization; blogging; search engine optimization; and using influencers for digital public relations.
Ricerca svolta per il corso di SOCIAL MEDIA - Università degli Studi di Torino. Dipartimento di Culture, Politica e Società.
Comparazione di due campagne di crowdfunding: Veronica Mars e Dark Resurrction.
Analisi effettuata utilizzando il tool Amico.ws.
Nella networked society è presente una tensione tra la Rete e l’Io e un crescente bisogno di identità collettive in cui riconoscersi [Castells 2000]. Se, da un lato, è evidente la tendenza ad aggregarsi attorno ad identità primarie, che spesso danno luogo a fenomeni di fondamentalismo e xenofobia, dall’altro emergono collettività ad identità debole la cui appartenenza è definita rispetto alla condivisione di consumi mediali e tecnologie. Ne sono un esempio sia le generazionali mediali, sia le culture di fan che esprimono il proprio bisogno di appartenenza dando vita a comunità di pratica. In entrambi i casi si tratta di costrutti complessi che emergono dall’interazione tra disponibilità tecnologiche, offerte culturali ed esigenze sociali in un particolare contesto locale.
L’approccio generazionale allo studio dei pubblici televisivi ha consentito di definire tre profili narrativi corrispondenti a differenti fasi della storia italiana [Aroldi 2003]. Attualmente stiamo vivendo un’ulteriore evoluzione che ha portato alla nascita di un sistema multitelevisivo [Scaglioni 2007]. Dall’interazione degli spettatori all’interno di tale ambiente emergono i pubblici connessi [boyd 2008]: spazi sociali in cui è possibile assistere a fenomeni di negoziazione identitaria tra differenti generazioni digitali.
Durante un’indagine etnografica sul fandom telefilmico nei pubblici connessi ho individuato tre culture digitali a cui è possibile associare i profili narrativi identificati nelle generazioni televisive. È romanzesca la subcultura trekker, che eredita lo spirito comunitario hacker e vede nella tecnologia uno strumento di miglioramento sociale. I geek, formatisi durante la diffusione del Web, hanno invece un profilo artificiale che apprezza la serialità complessa di produzioni come Lost. Infine il multifandom telefilmico, diffuso nei social media e composto principalmente da membri della Generazione Y e dagli attuali adolescenti, ha un carattere simulatorio. La pubblicazione di fanart, fanvid e fansub è infatti una messa in scena creativa da cui emergono comunità di pratica. Dopo aver ipotizzato tale discontinuità nella storia della Rete ho condotto interviste biografiche con i fan verificando strategie di differenziazione (più spesso in relazione alla cultura trekker) e di identificazione (rispetto all’identità geek) da parte dei membri della Generazione Y. I più giovani hanno invece meno consapevolezza delle culture con cui stanno negoziando la propria identità in Rete.
The evolution of the music industry with the spread of the Internet. The full paper is available here: https://www.academia.edu/359318/The_recording_industry_and_grassroots_marketing_from_street_teams_to_flash_mobs
New media have changed the relationship between the recording industry and fans. TheInternet allows fans to share copyrighted music in p2p and Web 2.0 platforms. The
recording industry has reacted mainly with ‘prohibitionist’ strategies, while cultural scholarsargue that a ‘collaborationist’ approach is needed with the aim of creating an ‘affectiveeconomy’. In this paper, I describe the strategies of the major labels to create a fanbase of
grassroots promoters. During an ethnographic research project, I identified different forms
of grassroots marketing (‘street team’, ‘flash mob’, and ‘mission’). I argue that labels try toharness ‘participative stardom’: a ‘music star’ is created thanks to transmedia strategies
(online presence and TV appearances during media events and talent shows), then labelsoutsource promotional activities to fans, rewarding them with branded products and theopportunity to meet artists.
The full paper is available here: https://www.academia.edu/3819637/Spreading_the_cult_body_on_YouTube_A_case_study_of_Telephone_derivative_videos
This case study of spreadability analyzes the Lady Gagamusic video "Telephone," which has been appropriated and reworked byYouTube users sharing derivative works online. What properties of the musicvideo stimulate user appropriation? What hybrid audiovisual forms areemerging from its reworking by users? In order to answer these questions,between January and August 2010, I conducted participant observation onLady Gaga's official social network profiles and collected 70 "Telephone"derivative videos on YouTube. I identified three main categories of videocreativity: (1) music (which includes covers, "me singing" videos, musicmashups, and choreography); (2) parody (in which YouTube users andcomedians humorously imitate Gaga, creating spoofs); and (3) fashion (inwhich makeup artists and amateurs appropriate the star's image to createmakeup and hair tutorials). "Telephone" has become spreadable because itintegrates dance music and choreography, costume changes, cinematicreferences, and product placements that work as textual hooks meaningful todifferent target markets: live music, dance, chick, and postmodern cinematiccultures. In particular, Gaga is a cult body that explicitly incorporates previouscinematic and pop music icons. Users are stimulated to reenact Gaga's cultbody online. On YouTube, spreadability is thus strictly related to theappropriation of cult bodies. Fans, comedians, independent musicians,fashionistas, and pop stars construct their own cult bodies by deliberatelyborrowing characteristics from previous media icons and reenacting them inonline videos in order to fulfill their expressive and professional needs.
This document discusses a methodology for analyzing visual cultures on Twitter. The researchers collected 1,500 Twitter profiles from various regions to analyze patterns in avatar and background styles. They identified three main visual cultures: 1) A "2.0 culture" among web developers, marketers, etc. characterized by clean, modern graphics and neutral colors. 2) A "fan culture" displaying mashups of users' faces with celebrity images. 3) A "nigga culture" among African Americans featuring whole-body personal photos with vernacular English text. The researchers note challenges in interpreting unfamiliar visual cultures without deeper knowledge and suggest integrating additional methods like interviews.
Nike Training Club nei Social Media (di Eleonora Sola e Giulia Manenti)Agnese Vellar
Case study per il corso di
Sociologia della Comunicazione @ Scuola di Amministrazione Aziendale - Torino.
Analisi delle dinamiche relazionali offline e online dei Nike Training Club.
Realizzato da Eleonora Sola e Giulia Manenti
Lo spot John Lewis Christmas Advert e le sue parodie (di Laura Luise)Agnese Vellar
Case study per il corso di
Sociologia della Comunicazione @ Scuola di Amministrazione Aziendale - Torino.
Analisi dello spot del brand John Lewis e le sue parodie online
Realizzato da Laura Luise
Case study - The Voice (di Simona Francone)Agnese Vellar
Case study per il corso di
Sociologia della Comunicazione @ Scuola di Amministrazione Aziendale - Torino.
Analisi della comunicazione online nel programma The Voice.
La community di Gente del Fud (by Chiara Mondino)Agnese Vellar
Case study per il corso di
Sociologia della Comunicazione @ Scuola di Amministrazione Aziendale - Torino.
Community building nell'agroalimentare. Un caso di studio realizzato da Chiara Mondino illustra le strategie di un brand alimentare (Pasta Garofalo) nella creazione di una rete di blogger attorno al brand Gente del Fud
Fenomeno hashtag: le origini e gli usi di marketing (by Tony Santaniello)Agnese Vellar
Case study per il corso di
Sociologia della Comunicazione @ Scuola di Amministrazione Aziendale - Torino.
Caso di studio realizzato da Tony Santaniello.
4. Storia dei Siti di Social Network
1997 SixDegrees
2002 Friendster (online dating blogger)
2003 LinkedIn (professionale)
MySpace (giovani adulti, musicisti, band indie-rock adolescenti americani)
2003 Facebook (studenti di Harvard)
Badoo
Flickr (condivisione fotografie)
2004 Netlog
2005 Facebook (aperto ai network dei college americani)
YouTube (condivisione di video)
Last.fm (condivisione di gusti musicali)
2006 Facebook (aperto a tutti gli utenti di Internet)
Windows Live Spaces (blog + social network)
2007 Netlog e Badoo si diffondono in Italia
2008 Facebook si diffonde in Italia
2009 Whatapp
2010 Instagram e Pinterest
2011 Snapchat
2013 Vine
9. Demografia di Facebook
2015
- i giovani (fino a 18 anni)
calati di 40.000 unità (-13%)
- in crescita 46-55 (+24%)
- in crescita ultra 55enni
(+27%)
- popolazione più numerosa
35-45enni (6.000.000).
Fonde: vincos.it
14. Le tendenze 2015
• privacy - identità in rete - social login
• pubblicità
• geolocation layer
• Facebook: trending topic e miglioramento motore basato su social
graph al fine di monetizzare anche i risultati di ricerca (pubblicità
contestuale agli stessi).
• Google+ si rafforzerà. Emergerà come social network credibile anche
agli occhi delle aziende.
• Instant Messenger: uno spazio pubblico piattaforme e-commerce.
Fonde: vincos.it
15. Sistemi socio-tecnici
• Dimensione economica: i modelli di business
delle piattaforme e degli utilizzatori dei SM
• Dimensione tecnica: elementi strutturali
(features)
• Dimensione sociale: pratiche relazionali
15
16. 16
Pubblici connessi
Digital YouthServizi Web 2.0
spazi digitali e comunità immaginate emergenti dalle pratiche di
adozione e adattamento delle tecnologie di comunicazione digitale
(Ito 2008, boyd 2008, Mazzoli 2009)
18. Cosa è cambiato?
A. Data: dal desktop al cloud computing
B. Identità: dallo pseudonimato al data mining
C. Socialità: dalle comunità ai network egocentrici
20. Mobile & Locative media
• Tecnologie: nuovi servizi (LBS) + nuove reti (wifi, reti
cellulari, LTE) + nuovi device con sensori di
localizzazione(GPS)
• Business: marketing iperlocale. Acquisisce e
processa dati in real time (personal + contextual)
• Sociale:
– always on + delocalizzazione (indipendente ma fortemente
connesso con la dimensione fisica)
– flessibilità e social awarness: gestione del network in mobilità
– micro-coordinamento di piccoli gruppi
21. Mobile communication & lavoro
«Democratizzazione dell’intimità»
Comunicazione personale in orario lavorativo
Strumento di lavoro uso promiscuo
Fonte: Pais, 2013
lightweight messages: attenzione parziale e continua
spazio di intimità (sweet nothing – interazione fatica)
22. : cloud based file hosting
A. Accesso multi-device
B. Sincronizzazione
C. Backup
D. Condivisione
23. Condivisione dei dati nei SM
1. persistenza: i dati sono archiviati in database;
2. ricercabilità: è possibile recuperare i dati a
distanza di tempo interrogando motori di ricerca
attraverso parole chiave;
3. replicabilità: i dati possono essere riprodotti e
redistribuiti in altri contesti;
4. scalabilità: i dati possono diventare visibili ad un
pubblico esteso e differente da quello per cui
erano stati inizialmente condivisi.
Fonte: Boyd, 2012
26. Sorveglianza (nella storia)
Chi sorveglia?
1. Le guardie
2. Altri cittadini
3. Se stessi
Foucault «Sorvegliare e Punire» [1975]:
potere basato sulla disciplina:
controllo preventivo attraverso cui le istituzioni esercitano la sorveglianza nei
confronti di abitudini, comportamenti e idee dei cittadini.
27. Self tracking
• Tecnologie: smartphone + smartwatch + wearable
• Business: da small a big data
• Sociale:
– Quantified self: Self knowledge & Resistenza soft
– Limiti:
• Difficoltà a raggiungere obiettivi conoscitivi
• Acquisizione scorretta del dato
• resistente o integrato?
• Perdita di controllo del dato
– Corpo come macchina
– Tecnologia del sé: responsabilizza il cittadino alla cura della propria
produttività e salute.
28. Business
Dati immagazzinati nei data center e trattati
con tecniche di data mining:
• info condivise intenzionalmente
• comportamenti di navigazione tracciati attraverso i
cookie e widget.
Obiettivi:
• Analisi consumi a fini di marketing,
• analisi dinamiche sociali e culturali a fini di ricerca
Limiti:
• presupposto di oggettività
• «Datafrenia»: fiducia acritica nei confronti della
quantificazione dei fenomeni sociali
• Rappresentatività campione
• Imprevedibilità della comunicazione degli utenti
Problematiche:
• privacy policy come tutela aziendale
• Uso minori
• Diritto all’oblio
• Dati defunti
Fonte: Bennato 2015
30. socialeistituzionale
A chi sto comunicando?Chi usa i miei dati?
Forme di privacy
bisogno di controllo
+
anche i contatti devono
esserne consapevoli
Minaccia astratta
Thirt person effect
Pragmatici: consapevoli ma percepiscono
come più rilevanti i benefici
Debatin et al. 2009; Raynes-Goldie 2010; Marwick 2012
31. Sorveglianza sociale
Bidirezionale: entrambi gli attori coinvolti
nella relazione possono infatti accedere
agli stessi strumenti d’indagine.
Il fine non è l’esercizio del controllo
sull’osservato, ma la conoscenza del
contesto sociale di riferimento che
consente agli individui ti raggiungere i
propri obiettivi relazionali e cognitivi.
“Lavoro analitico” attraverso cui gli utenti
applicano i propri schemi mentali alla
realtà sociale che li circonda, al fine di
attribuirle un senso.
32. Rappresentazione nei SM
Caratteristiche dei social media:
• Audience invisibili: utenti attivi come spettatori ma non partecipativi
• Collasso dei contesti: pubblici diversi fruiscono la stessa rappresentazione
• Sfuma la relazione tra pubblico e privato
Pratiche dagli utenti:
• Funzionalità di gestione privacy
• Controllo dell’accesso: pseudonimi, “profili specchio”
• Controllo del significato: “steganografia sociale”
• Strategie di autocensura di contenuti non appropriati per il
pubblico meno gradito
34. Sfuma la relazione tra pubblico e privato
pubblicizzazione del privato privatizzazione del pubblico
Messa in scena pubblica
per comunicare con i
propri contatti intimi.
Costruzione di un personaggio
pubblico che simula
bidirezionalità
35. Neoliberalismo & Social & New economy
- Il cittadino ideale è attivo, risk-tager,
autosufficiente, un imprenditore
- Incoraggia flessibilità e normalizza il rischio
- Aumenta il ruolo dei «creativi»: chi crea
nuove idee, nuove tecnologie, nuovi
contenuti
- Auto-realizzazione attraverso il lavoro
36. Self (o personal) branding
• Strategie di marketing applicate agli
individui:
– Individuare punti di forza
– Comunicare cosa sai fare e come
– Chiarire perché dovrebbero sceglierti
• Autodidatta
• Self-improvement
• Immaterial & emotional lavor
• Self-surveillance
www.personalbranding.it
39. Personal branding online
Strategie:
• Autenticità: condivisione di informazioni personali
• Creare legami online per creare l’illusione dell’intimità
• Riconoscere il proprio pubblico e identificarlo come fan
Strumenti:
• Blog: narrazione
• Linkedin: oggettivazione del capitale sociale
• Analytics
• Life streaming: track + broadcast
40. : SN professionale
1. Identità
• curriculum
• immagine di sé contestualizzata
• capitale sociale: “ho studiato/lavorato con…”
• iscrizione a Gruppi
2. Partecipazione:
• non usare eccessivamente i messaggi privati
• rispondere a discussioni
3. Consolidare lo status:
• contenuti originali: articoli, presentazioni
• ricevere raccomandazioni
• profilo Premium.
41. La reputazione nei social
Da asset intagibile, nei social la reputazione emerge,
grazie ad alcun caratteristiche
1. trasparenza: comportamento visibile a tutti;
2. responsabilità: meccanismi di premi e punizioni;
3. interconnessione: veicolata ai legami sociali;
4. cristallizzazione: del passaparola in valutazione
esplicite grazie a metriche che tracciano attenzione,
influenza e visibilità.
42. Reputazione & Co.
1. reputazione: riconoscimento ottenuto all’interno di
una specifica rete sociale;
2. prestigio: implica gerarchia;
3. stima: è puramente sociale, non economica;
4. fiducia: implica reciprocità;
5. Influenza: non si traduce in comportamenti o scelte.
43. La reputazione nei social
genera valore economico
e profezie che si auto-avverano.
44. La reputazione nei social
… crea gerarchie.
… rischio di bolla della reputazione.
45. UDC e social curation
Piattaforme:
• Twitter utilizzo di hashtag per inserirsi in discussioni popolari
• Pinterest
Pratica sociale: seleziona, aggrega, valuta e condivide
contenuti ritenuti significativi.
• Dare visibilità al capitale culturale
• mantenere aperto il canale di comunicazione dimostrando
di essere presenti (funzione fàtica)
Interessi di business:
• Stimolare dinamiche di spreadability
46. UGC e community building
Piattaforma di content sharing:
• generaliste (Wordpress, YouTube)
• tematiche (DevianArt)
Pratica sociale:
• Peer production
• Peer learning
• Community building: creazione di comunità di interesse (mamme blogger,
coming out video, …)
Interesse di business: «co-creazione» (fanadvertisin) e «transcreazione»
• regifting economy: retorica dell’economia del dono per allargare le
dinamiche partecipative e incanalare le pratiche creative e
partecipative verso siti ufficiali dove possono essere quantificate e
monitorate.
• astroturf: creazione fittizia di fenomeni partecipativi in cui le aziende
creano contenuti fingendosi utenti.
47. SM: quale impatto sulla società?
• Il potere istituzionale che controlla la rappresentazione è più nascosto che
nei media tradizionali, ma altrettanto influente.
• I social media, come qualunque altra tecnologia di comunicazione,
determinano un processo di mediazione, per il quale gli utenti devono
interagire con l’interfaccia tecnologica, le policy che sottostanno ad essa
e l’intero contesto socio-culturale che la circonda.
• Le auto-rappresentazioni sono conformi con la rappresentazione
dominante dei mass-media, ma possono anche emergere
rappresentazioni alternative, come le mamme blogger.
• Le politiche di gruppo (come il movimento dei self-quantifiers) emergono
attorno agli interessi più diversificati, da interessi politici a semplici pratiche
quotidiane in cui gli individui si riconoscono.