Comitato Biodigestore Saliceti, le ragioni del NOClaudia Bertanza
Relazione presentata dal Comitato No Biodigestore Saliceti
all’attenzione della Commissione IV Ambiente e Territorio della Regione Liguria il giorno 17 luglio e che illustra i MOTIVI DEL NO al progetto di biodigestore a Saliceti.
Gruppo di Ecologia: Erosione costiera del sistema dunale di Sabaudia. Domenico Alberti
Lo scopo dello studio è rivolto alla salvaguardia e tutela del litorale costiero del comune di Sabaudia (LT), in particolare è stato effettuato uno studio approfondito sull'erosione costiera delle dune.
Il lavoro del gruppo ha permesso, attraverso un primo step, di evidenziare le caratteristiche principali della duna litoranea di Sabaudia, successivamente sono stati effettuati degli studi concentrati su alcuni tratti del litorale costiero in modo da poter mostrare gli effetti antropici sulla duna. Infine, come ultima fase sono stati introdotti dei provvedimenti, utilizzando risorse rinnovabili, da attuare per facilitare una maggiore salvaguardia e tutela del litorale costiero.
Il progetto è stato infine esposto al Prof. Sergio Zerunian, ex Direttore del Parco Nazionale del Circeo.
Sitografia:
- Verdi Ecologisti Pontini
- WWF Italia
- ISPRA
- parks.it (Parco Nazionale del Circeo)
Comitato Biodigestore Saliceti, le ragioni del NOClaudia Bertanza
Relazione presentata dal Comitato No Biodigestore Saliceti
all’attenzione della Commissione IV Ambiente e Territorio della Regione Liguria il giorno 17 luglio e che illustra i MOTIVI DEL NO al progetto di biodigestore a Saliceti.
Gruppo di Ecologia: Erosione costiera del sistema dunale di Sabaudia. Domenico Alberti
Lo scopo dello studio è rivolto alla salvaguardia e tutela del litorale costiero del comune di Sabaudia (LT), in particolare è stato effettuato uno studio approfondito sull'erosione costiera delle dune.
Il lavoro del gruppo ha permesso, attraverso un primo step, di evidenziare le caratteristiche principali della duna litoranea di Sabaudia, successivamente sono stati effettuati degli studi concentrati su alcuni tratti del litorale costiero in modo da poter mostrare gli effetti antropici sulla duna. Infine, come ultima fase sono stati introdotti dei provvedimenti, utilizzando risorse rinnovabili, da attuare per facilitare una maggiore salvaguardia e tutela del litorale costiero.
Il progetto è stato infine esposto al Prof. Sergio Zerunian, ex Direttore del Parco Nazionale del Circeo.
Sitografia:
- Verdi Ecologisti Pontini
- WWF Italia
- ISPRA
- parks.it (Parco Nazionale del Circeo)
Italia Nostra e Legambiente hanno depositato, nei termini di legge, le proprie osservazioni in merito al progetto di una nuova darsena in sponda sinistra sul Fiume Magra, Comune di Ameglia.
Le osservazioni sono state inviate al Ministero dell‘ Ambiente, presso i cui uffici è aperta la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
Il progetto, apparentemente non in contraddizione con le indicazioni del Piano del Parco di Montemarcello - Magra -Vara in realtà presenta problemi di carattere idromorfologico, naturalistico ed archeologici tali da richiedere da parte nostra la sua non approvazione.
"Progetto acqua" scuola primari Gigante/Porto- I.C. Comenioricciouno
La caratteristica fondamentale dell'educazione ambientale è la sua trasversalità, in relazione alla globalità con cui si presentano i problemi nel reale.
Gli alunni sono stati guidati alla scoperta e conoscenza, sempre più consapevole e approfondita, dell' ambiente naturale nei suoi elementi costitutivi e, in particolare, dell' elemento "Acqua" come bene primario prezioso, da utilizzare e preservare responsabilmente
RAMCO SYSTEMS - THE CONSUMERIZATION OF ITRamco Systems
With the pervasive use of smartphones and tablets by business managers,
CIOs face the challenge of satisfying the desires of eager employees
who want to bring these devices to work on one side while preventing security
breaches or data loss on the other.
« La prise en charge du handicap en Belgique: une approche différente »idealconnaissances
Intervention de Simon BAUDE et Jean RIGUELLE, Directeurs, Agence Wallonne pour l’intégration Des Personnes Handicapées, dans le cadre des 2èmes Ateliers Nationaux de la Solidarité
Italia Nostra e Legambiente hanno depositato, nei termini di legge, le proprie osservazioni in merito al progetto di una nuova darsena in sponda sinistra sul Fiume Magra, Comune di Ameglia.
Le osservazioni sono state inviate al Ministero dell‘ Ambiente, presso i cui uffici è aperta la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
Il progetto, apparentemente non in contraddizione con le indicazioni del Piano del Parco di Montemarcello - Magra -Vara in realtà presenta problemi di carattere idromorfologico, naturalistico ed archeologici tali da richiedere da parte nostra la sua non approvazione.
"Progetto acqua" scuola primari Gigante/Porto- I.C. Comenioricciouno
La caratteristica fondamentale dell'educazione ambientale è la sua trasversalità, in relazione alla globalità con cui si presentano i problemi nel reale.
Gli alunni sono stati guidati alla scoperta e conoscenza, sempre più consapevole e approfondita, dell' ambiente naturale nei suoi elementi costitutivi e, in particolare, dell' elemento "Acqua" come bene primario prezioso, da utilizzare e preservare responsabilmente
RAMCO SYSTEMS - THE CONSUMERIZATION OF ITRamco Systems
With the pervasive use of smartphones and tablets by business managers,
CIOs face the challenge of satisfying the desires of eager employees
who want to bring these devices to work on one side while preventing security
breaches or data loss on the other.
« La prise en charge du handicap en Belgique: une approche différente »idealconnaissances
Intervention de Simon BAUDE et Jean RIGUELLE, Directeurs, Agence Wallonne pour l’intégration Des Personnes Handicapées, dans le cadre des 2èmes Ateliers Nationaux de la Solidarité
L’importanza delle zone umide
Convenzione di Ramsar (1976)
"Si intendono per zone umide
le paludi e gli acquitrini, le
torbiere oppure i bacini,
naturali o artificiali, permanenti
o temporanei, con acqua
stagnante o corrente dolce,
salmastra o salata, ivi
comprese le distese di acqua
marina la cui profondità,
durante la bassa marea, non
supera i sei metri".
Perdita di varietà ecologica nei laghi: l'eutrofizzazioneSimone Bais
Nell’ultimo secolo, a Rovereto (TN) si è assistito ad un aumento delle temperature medie annue di quasi quattro gradi (dati provenienti dalla stazione meteorologica di Rovereto). Tale fenomeno è responsabile della crisi di ecosistemi delicati come il lago di Cei (comune di Villa Lagarina) analizzato nel seguente elaborato. In particolare, a partire dagli anni ’80, le temperature nei mesi estivi hanno subito un brusco aumento e di conseguenza si è verificata una proliferazione esponenziale di alghe all’interno del lago.
Scopri l’evoluzione del processo di autorizzazione del Lago di Cei a partire dagli anni ’30 fino ad oggi nel seguente articolo!
Questo è solamente uno dei primi POWERPOINT che pubblicherò quì! Per altri bellissimi Powerpoint vi invito a seguirvi sulla mia pagina Instangram SchoolP.
1. Canale Iummo: distruzioni in corso
Lavori “sospetti” stanno danneggiando un ecosistema prezioso
In questi giorni di calura estiva alcuni lavori “sospetti” di movimento terra si stanno svolgendo nei
pressi del Canale Iummo al confine tra Gioia del Colle (BA) e Castellaneta (TA).
In zona sono all’opera alcune pale meccaniche e macchine per il movimento terra. Lungo l’intero
canale questi mezzi, non recanti i loghi di alcun ente pubblico o privato, stanno rimuovendo
completamente la vegetazione ripariale (pioppi, salici, etc.) e una fascia ecologicamente
importante costituita da cannuccia di palude e stipa. Questo canale è di notevole valore
ambientale poiché costituisce una delle poche aree umide della zona permettendo la crescita a
una vegetazione che dà riparo a numerose specie di uccelli (cannaiole, pispole, luì, falchi grillai,
etc.), rettili minacciati (come il colubro leopardino) e piccoli mammiferi (arvicole, topi, faine, etc.).
Il corso d’acqua è, inoltre, fondamentale per il ciclo di vita decine di specie di lepidotteri e
ortotteri, oltre a rappresentare uno degli ultimi habitat locali del rospo smeraldino e del raro
granchio di fiume, documentato già nel 2008 e inserito nel libro naturalistico sulla zona pubblicato
qualche anno fa dal WWF locale.
Questo canale è il collettore principale delle acque provenienti da lame e gravine dell’area delle
murge di sud-est (Gravina S. Croce, Gravina del Porto e Gravina San Benedetto) e le convoglia
direttamente nella Gravina di Castellaneta, inserita nel Parco Naturale Regionale “Terra delle
Gravine”.
Qualche giorno fa, come ormai accade da molti anni, parte della vegetazione del canale è andata a
fuoco per cause certamente dolose e per la solita incuria nei campi limitrofi, ma ora l’intera
comunità vegetale viene rimossa insieme al suolo e le acque del canale vengono intorbidite da
cenere e terra creando condizioni anossiche che mettono a rischio l’intero ecosistema e le specie
rare che ci vivono, oltre a contaminare ulteriormente le acque che affluiscono nella gravina.
Quanto sta avvenendo è stato segnalato al CFS secondo il quale si tratta di lavori
autorizzati. Sembra, ma è da accertare, che sia stato approvato dalla Regione all’Autorità di Bacino
un progetto di messa in sicurezza dei canali mediante la rimozione dal fondo di materiali
ostruenti. Difficilmente, però, può esser stata autorizzata dagli uffici regionali l’intera rimozione
della preziosa vegetazione ripariale, l’eliminazione del suolo sugli argini del canale, l’inquinamento
dell’acqua a pochi giorni da un incendio e la distruzione dell’habitat di specie rare inserite nelle
Direttive Habitat e Uccelli che insistono sull’area. È stata effettuata una valutazione d’incidenza
prima di avviare i lavori? Perché effettuarli con la rimozione totale della vegetazione, del suolo e
l’inquinamento delle acque? Chi ha autorizzato l’avvio proprio a qualche giorno di distanza da un
incendio che ha interessato il sito stesso, sottoponendo a un ulteriore stress l’ecosistema?
Invito, pertanto, il CFS di Gioia del Colle e di Castellaneta, insieme al comando regionale e
all’Ufficio Parchi della Regione a intervenire con la massima celerità per evitare che l’intero
prezioso canale venga distrutto completamente da lavori tutt’altro che benefici per il bacino
idrogeologico e le sue biocenosi.
Allego foto degli interventi in corso e la mappa della zona nella speranza che possano essere utili
alle autorità preposte per accertare quanto segnalato.
Cordiali saluti,
Prof. Roberto Cazzolla Gatti, Ph.D.
2.
3.
4. Mappa: in rosso l’area interessata dai lavori, in blu il tratto di affluenza verso la Gravina di Castellaneta (TA)