Fonte "Tecnica Calzaturiera" Giugno 2018 S. Berdini G. di Monte: UNA CHIARA IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DEL MODELLO DI BUSINESS PUÒ CONSENTIRE ALLE AZIENDE
DEL CALZATURIERO DI MUOVERSI IN MANIERA PIÙ CONSAPEVOLE VERSO L’INNOVAZIONE E SOPRATTUTTO GUIDARE L’IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI E
TECNOLOGIE ABILITANTI.
BUSINESS MODEL: IDEE CHIARE E UN PIANO PRECISO PER SOPRAVVIVERE
L’epoca in cui tutto era facile e correggere gli errori era semplice è finito. Oggi le aziende non possono più muoversi solo ad istinto, devono avere le idee molto chiare su quello che le rende uniche, sul modo in cui generano valore. Sul loro Modello di Business. La crisi economica più grave degli ultimi 50 anni, la pressione sempre più intensa da parte dei mercati emergenti, i cambiamenti sempre più radicali nelle dinamiche di comunicazione e il crollo della forza persuasiva della pubblicità tradizionale. Il Marketing è cambiato di più negli ultimi 3 anni che nei precedenti 30.
Cosa può fare un'azienda per resistere a queste tensioni?
Cosa si deve fare per superare questo periodo?
Crescere è possibile!
Oggi è importante per imprenditori e manager avere una visione cristallina sul loro business completo. All’estero lo stanno capendo e stanno sviluppando Modelli di Business adatti alle nuove condizioni. Ora dobbiamo riuscirci anche in Italia.
Durante la conferenza verranno trattati i seguenti argomenti:
- Cos'è un Business Model – Value Proposition, Segmenti di Mercato, Canali e Risorse Chiave
- I Modelli più comuni e quelli più originali – alcuni esempi di percorsi che generano valore
- Il ruolo del Marketing – come individuare il Business Model corretto
- Startup – l'idea vincente non è tutto
Relatore dell’incontro sarà:
Dott. Amir BALDISSERA
Direttore Operation di Mentis,
società veneta dedicata all'innovazione e alla formazione aziendale
La riunione ha avuto luogo:
il giorno: Lunedì 17 ottobre 2011
orario: 17.30 (durata circa 3 ore)
presso: NH HOTELES (ex Jolly Hotel Tiepolo) - Vicenza
BOLDideas 2014, Business Intelligence School: Sales process engineeringBOLDideas
Sales process engineering
Progettare e costruire il successo della vendita di un prodotto innovativo
---
Lezione della Business Intelligence School di BOLDideas tenuta dal prof. Giuseppe Gadaleta il 14 settembre 2014
BOLDideas empowered by LUM School of Management
Partnership, consulenza o temporary manager? 9 febbraio 2016Epistema
Un articolo in piu' parti pensato per gli imprenditori delle PMI italiane e non solo ...
«Per la continuità d’impresa servono partnership e alleanze o prestazioni individuali?
Consulenza allargata, integrata e concertata o temporary management d’eccellenza?»
(seconda parte)
BUSINESS MODEL: IDEE CHIARE E UN PIANO PRECISO PER SOPRAVVIVERE
L’epoca in cui tutto era facile e correggere gli errori era semplice è finito. Oggi le aziende non possono più muoversi solo ad istinto, devono avere le idee molto chiare su quello che le rende uniche, sul modo in cui generano valore. Sul loro Modello di Business. La crisi economica più grave degli ultimi 50 anni, la pressione sempre più intensa da parte dei mercati emergenti, i cambiamenti sempre più radicali nelle dinamiche di comunicazione e il crollo della forza persuasiva della pubblicità tradizionale. Il Marketing è cambiato di più negli ultimi 3 anni che nei precedenti 30.
Cosa può fare un'azienda per resistere a queste tensioni?
Cosa si deve fare per superare questo periodo?
Crescere è possibile!
Oggi è importante per imprenditori e manager avere una visione cristallina sul loro business completo. All’estero lo stanno capendo e stanno sviluppando Modelli di Business adatti alle nuove condizioni. Ora dobbiamo riuscirci anche in Italia.
Durante la conferenza verranno trattati i seguenti argomenti:
- Cos'è un Business Model – Value Proposition, Segmenti di Mercato, Canali e Risorse Chiave
- I Modelli più comuni e quelli più originali – alcuni esempi di percorsi che generano valore
- Il ruolo del Marketing – come individuare il Business Model corretto
- Startup – l'idea vincente non è tutto
Relatore dell’incontro sarà:
Dott. Amir BALDISSERA
Direttore Operation di Mentis,
società veneta dedicata all'innovazione e alla formazione aziendale
La riunione ha avuto luogo:
il giorno: Lunedì 17 ottobre 2011
orario: 17.30 (durata circa 3 ore)
presso: NH HOTELES (ex Jolly Hotel Tiepolo) - Vicenza
BOLDideas 2014, Business Intelligence School: Sales process engineeringBOLDideas
Sales process engineering
Progettare e costruire il successo della vendita di un prodotto innovativo
---
Lezione della Business Intelligence School di BOLDideas tenuta dal prof. Giuseppe Gadaleta il 14 settembre 2014
BOLDideas empowered by LUM School of Management
Partnership, consulenza o temporary manager? 9 febbraio 2016Epistema
Un articolo in piu' parti pensato per gli imprenditori delle PMI italiane e non solo ...
«Per la continuità d’impresa servono partnership e alleanze o prestazioni individuali?
Consulenza allargata, integrata e concertata o temporary management d’eccellenza?»
(seconda parte)
Impostare la value proposition 9 febbraio 2016Epistema
Un articolo in piu' parti pensato per gli imprenditori delle PMI italiane e non solo ...
«Una value proposition per gli imprenditori: come fare? ad esempio con la balanced scorecard»
(prima parte)
Business plan e Business model cosa sono e cosa non sono.
Come avviare una nuova attività sia nella old che nella new econonomy, consigli e strumenti operativi.
Design Thinking Session: come leggere il customer journey?Largo Consumo
La ricostruzione del customer journey, attraverso il confronto attivo tra marketing manager, in una sessione di design thinking organizzata nell’ambito di SAP Forum 2013.
Una somma di elementi strategici determinano il business. Mappare questi elementi in un framework visuale aiuta ad analizzare meglio l'azienda, a competere in modo più performante e raggiungere il successo.
Business Plan, Tipologie e adempimenti societariIng. Marco Calì
Business Plan
Tipologie societarie
Adempimenti (Atto costitutivo; Posta elettronica certificata; Firma digitale; Telemaco; Codici Ateco)
Start up innovative;
Start up innovative a vocazione sociale.
Le tre funzioni del Business Plan
1. Serve per formalizzare le idee di gestione dell’impresa come strumento di pianificazione e gestione di impresa
2. Serve come strumento di verifica a consuntivo per valutare le performance dell’impresa in un determinato arco temporale
3. Serve come strumento finanziario per la ricerca e l’ottenimento di investimenti e finanziamenti
Sezioni fondamentali del Business Plan
1. L’indice
2. La sintesi preliminare
3. La descrizione generale dell’impresa
4. La descrizione dei prodotti e dei servizi
5. Il piano di marketing
6. Il piano operativo
7. Management e organizzazione
8. Traguardi principali
9. Struttura e capitalizzazione
10. Il piano finanziario
11. Appendici
Scegliere la forma giuridica
Molte sono le variabili di cui tener conto nella scelta della forma giuridica da dare all’impresa.
Il punto di partenza è decidere se siamo soli o no.
La forma giuridica più semplice è quella dell’impresa individuale (detta impropriamente “ditta individuale”), che può configurarsi anche come “impresa familiare”.
Se, invece, due o più persone si accordano per svolgere insieme un’attività economica siamo di fronte ad un’impresa collettiva, cioè a una società.
I vari tipi di società
- società di persone (società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice);
- società di capitali (società a responsabilità limitata, società unipersonale a responsabilità limitata, società a responsabilità limitata semplificata e a capitale ridotto, società per azioni, società in accomandita per azioni);
società cooperative.
La scelta di un tipo di società piuttosto che di un altro dipende da molti fattori (tecnici, giuridici, amministrativi, fiscali ecc.) parlatene con consulenti esperti;
How to make an effective business plan: from basic rules to some tips about presentation. Important questions you need to ask yourself before writing an executive summary
Gambe per le tue idea di impresa -Il business model canvas - Fornace dell'Inn...Gastone Tempesta
Uno strumento, semplice, pratico ed efficace che si rivolge a startupper, manager, imprenditori e, più in generale, a persone interessate ad apprendere strumenti innovativi per strutturare la propria idea di business che desiderano applicare ed integrare il modello e i suoi strumenti nel proprio lavoro quotidiano per generare idee di business e servizi, superare o trasformare problemi, scoprire nuove soluzioni efficaci.
Strumenti per le StartUp: Business Model, Business Plan, CrowdfundingStudio Dino Salamanna
Consigli, idee e suggerimenti per partire al meglio con la propria startup: trasformare l'idea in progetto con il Business Model e il Business Plan, trovare i fondi per realizzarla con il Crwodfunding.
Corsi di formazione manageriali presso + 39 Accademia già Locanda Solarola. Business Plan, Marketing BtoB, pianificazione commerciale, gestione progetti, comunicazione interpersonale, controllo di gestione, service management
Perché e come la Customer Experience è un prodotto strategico dell’aziendaKEA s.r.l.
L’esperienza che il cliente ricava dalle interazioni con l’azienda è fondamentale per distillarne i pensieri e le sensazioni relative al brand e ai prodotti/servizi che offre. Razionalità dei pensieri e temperatura delle emozioni guidano le azioni del cliente, che necessariamente si riflettono sulle performance dell’azienda in termini di costi, ricavi e reputazione.
Disegnare un’esperienza appagante per i segmenti di riferimento è dunque un’attività aziendale strategica, poiché solo un’esperienza complessivamente positiva predispone a prestazioni aziendali di segno positivo. Clienti e azienda vincono o perdono assieme.
Invito alla lettura dell’interessante libro di Howard Tiersky, Winning Digital Customers: The Antidote to Irrelevance, Cranberry Press, LLC, 2021
trasformare un’idea in un business che funziona | 2° lezioneextrategy
2° lezione: i canali di comunicazione innovativi in nuovo mercato:
diffondere la cultura imprenditoriale approfondendo le dinamiche della nascita di un’impresa innovativa o del lancio di un nuovo prodotto / servizio sul mercato, trasferimento di concetti e conoscenze al fine di trasformare un’idea in un business sostenibile.
Azienda 3.0: Innovazione e Sviluppo DinamicoDonato Bellino
Una analisi degli elementi imprenditoriali che devono essere presi in esame per uno sviluppo dinamico dell’Impresa con riferimento ad alcune azioni suggerite sia da best practices che da teorie economiche.
Impostare la value proposition 9 febbraio 2016Epistema
Un articolo in piu' parti pensato per gli imprenditori delle PMI italiane e non solo ...
«Una value proposition per gli imprenditori: come fare? ad esempio con la balanced scorecard»
(prima parte)
Business plan e Business model cosa sono e cosa non sono.
Come avviare una nuova attività sia nella old che nella new econonomy, consigli e strumenti operativi.
Design Thinking Session: come leggere il customer journey?Largo Consumo
La ricostruzione del customer journey, attraverso il confronto attivo tra marketing manager, in una sessione di design thinking organizzata nell’ambito di SAP Forum 2013.
Una somma di elementi strategici determinano il business. Mappare questi elementi in un framework visuale aiuta ad analizzare meglio l'azienda, a competere in modo più performante e raggiungere il successo.
Business Plan, Tipologie e adempimenti societariIng. Marco Calì
Business Plan
Tipologie societarie
Adempimenti (Atto costitutivo; Posta elettronica certificata; Firma digitale; Telemaco; Codici Ateco)
Start up innovative;
Start up innovative a vocazione sociale.
Le tre funzioni del Business Plan
1. Serve per formalizzare le idee di gestione dell’impresa come strumento di pianificazione e gestione di impresa
2. Serve come strumento di verifica a consuntivo per valutare le performance dell’impresa in un determinato arco temporale
3. Serve come strumento finanziario per la ricerca e l’ottenimento di investimenti e finanziamenti
Sezioni fondamentali del Business Plan
1. L’indice
2. La sintesi preliminare
3. La descrizione generale dell’impresa
4. La descrizione dei prodotti e dei servizi
5. Il piano di marketing
6. Il piano operativo
7. Management e organizzazione
8. Traguardi principali
9. Struttura e capitalizzazione
10. Il piano finanziario
11. Appendici
Scegliere la forma giuridica
Molte sono le variabili di cui tener conto nella scelta della forma giuridica da dare all’impresa.
Il punto di partenza è decidere se siamo soli o no.
La forma giuridica più semplice è quella dell’impresa individuale (detta impropriamente “ditta individuale”), che può configurarsi anche come “impresa familiare”.
Se, invece, due o più persone si accordano per svolgere insieme un’attività economica siamo di fronte ad un’impresa collettiva, cioè a una società.
I vari tipi di società
- società di persone (società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice);
- società di capitali (società a responsabilità limitata, società unipersonale a responsabilità limitata, società a responsabilità limitata semplificata e a capitale ridotto, società per azioni, società in accomandita per azioni);
società cooperative.
La scelta di un tipo di società piuttosto che di un altro dipende da molti fattori (tecnici, giuridici, amministrativi, fiscali ecc.) parlatene con consulenti esperti;
How to make an effective business plan: from basic rules to some tips about presentation. Important questions you need to ask yourself before writing an executive summary
Gambe per le tue idea di impresa -Il business model canvas - Fornace dell'Inn...Gastone Tempesta
Uno strumento, semplice, pratico ed efficace che si rivolge a startupper, manager, imprenditori e, più in generale, a persone interessate ad apprendere strumenti innovativi per strutturare la propria idea di business che desiderano applicare ed integrare il modello e i suoi strumenti nel proprio lavoro quotidiano per generare idee di business e servizi, superare o trasformare problemi, scoprire nuove soluzioni efficaci.
Strumenti per le StartUp: Business Model, Business Plan, CrowdfundingStudio Dino Salamanna
Consigli, idee e suggerimenti per partire al meglio con la propria startup: trasformare l'idea in progetto con il Business Model e il Business Plan, trovare i fondi per realizzarla con il Crwodfunding.
Corsi di formazione manageriali presso + 39 Accademia già Locanda Solarola. Business Plan, Marketing BtoB, pianificazione commerciale, gestione progetti, comunicazione interpersonale, controllo di gestione, service management
Perché e come la Customer Experience è un prodotto strategico dell’aziendaKEA s.r.l.
L’esperienza che il cliente ricava dalle interazioni con l’azienda è fondamentale per distillarne i pensieri e le sensazioni relative al brand e ai prodotti/servizi che offre. Razionalità dei pensieri e temperatura delle emozioni guidano le azioni del cliente, che necessariamente si riflettono sulle performance dell’azienda in termini di costi, ricavi e reputazione.
Disegnare un’esperienza appagante per i segmenti di riferimento è dunque un’attività aziendale strategica, poiché solo un’esperienza complessivamente positiva predispone a prestazioni aziendali di segno positivo. Clienti e azienda vincono o perdono assieme.
Invito alla lettura dell’interessante libro di Howard Tiersky, Winning Digital Customers: The Antidote to Irrelevance, Cranberry Press, LLC, 2021
trasformare un’idea in un business che funziona | 2° lezioneextrategy
2° lezione: i canali di comunicazione innovativi in nuovo mercato:
diffondere la cultura imprenditoriale approfondendo le dinamiche della nascita di un’impresa innovativa o del lancio di un nuovo prodotto / servizio sul mercato, trasferimento di concetti e conoscenze al fine di trasformare un’idea in un business sostenibile.
Azienda 3.0: Innovazione e Sviluppo DinamicoDonato Bellino
Una analisi degli elementi imprenditoriali che devono essere presi in esame per uno sviluppo dinamico dell’Impresa con riferimento ad alcune azioni suggerite sia da best practices che da teorie economiche.
trasformare un’idea in un business che funziona | 1° lezioneextrategy
1° lezione: definizione del modello di business
diffondere la cultura imprenditoriale approfondendo le dinamiche della nascita di un’impresa innovativa o del lancio di un nuovo prodotto / servizio sul mercato, trasferimento di concetti e conoscenze al fine di trasformare un’idea in un business sostenibile.
Formazione per neo imprenditori gestori di attivita' commercialiPAOLO COGNOLI
PERCORSO DI FORMAZIONE MANAGERIALE ED ORGANIZZATIVA PER NEO IMPRENDITORI - GESTORI DI ATTIVITA’ COMMERCIALI
Seminari sulle tecniche della gestione
efficace (vendite) ed efficiente (minori costi e migliori margini) della propria attività commerciale
in un mercato in cambiamento
"Vendere" a manager ed imprenditori idee e proposte di miglioramento, è una delle attività più complesse che devono affrontare i Quality Manager.
In questo paper sono riassunti alcuni suggerimenti utili per affrontare questo tema.
La metodologia Six Sigma come strumento di innovazione
MARIELA MENGOZZI, CPIM, CSCP, CSSGB
Mariela Mengozzi è Responsabile dell’Ingegneria di Prodotto in Caterpillar Mec - Track, azienda che
produce componenti per il sotto carro di macchine movimento terra, è consigliere di AD-net,associazione
senza fini di lucro che vuole riunire coloro che vogliono tenersi aggiornati sulle best practice nell’area
Operations&Supply Chain Management.
L'innovazione è recentemente diventata un argomento di discussione molto popolare; quando pensiamo alla parola innovazione tendiamo ad associare a questa parola la creazione di nuovi prodotti e nuovi servizi, ma in realtà se guardiamo il significato delle parole:
INNOVAZIONE, letteralmente significa fare le cose in un modo nuovo. Per chi opera nel mondo della qualità questo concetto è familiare e ci ricorda che per rispondere alla voce del cliente interno ed esterno, spesso occorre fare le stesse cose in un modo nuovo e uno dei processi che ci aiuta a fare questo è la metodologia Six Sigma.
Ma quindi, Come si legano Innovazione e Six Sigma?
Advance School organizza il Master Six Sigma cui prossima edizione sarà l'8 marzo a Milano.
Nel master si approdisce Il metodo Six Sigma®, leva fondamentale per ridurre i costi, migliorare la qualità e restare competitivi.
Quest’approccio è oggi consolidato presso diverse multinazionali che l’hanno implementato all’interno della organizzazione conseguendo grandi benefici, ad esempio General Electric (GE) e Cateripillar.
Value4b nasce nel 2018 dall'iniziativa di Maurilio Savoldi, docente SUPSI, consulente e manager.
Raccoglie le esperienze e le competenze professionali di Maurilio Savoldi e dei partner che lo affiancano nei diversi contesti in cui opera.
Mettiamo al centro della nostra azione i processi aziendali (business process) che rappresentano la base per la progettazione e l'implementazione dei sistemi di gestione (management systems) per guidare lo sviluppo e la crescita, cioè il miglioramento) delle organizzazioni.
Per ottenere ciò, la tecnologia e le persone sono elementi imprescindibili e che devono essere visti in modo integrato
Servizi di Consulenza Manageriale e Formazione, integrati con soluzioni IT d’avanguardia
Startup growth_ Come andare sul mercato e creare #opportunità di businessErcole Tina
Una startup è un’idea che si concretizza realmente in una opportunità di business e si pone
come obiettivi: generazione di valore per i clienti, posizionamento strategico nei mercati,
crescita e sviluppo.
Start up: l’importanza di avere una strategia giusta di posizionamento sul mercato può fare la
differenza tra successo e fallimento!
1. 34
Tecnica Calzaturiera
giugno 2018
GESTIONE Stefano Berdini, Giuseppe di Monte
LLe politiche nazionali e regionali, con gli incentivi agli investimenti
Industria 4.0, hanno avuto il grande merito di mettere al centro
dello sviluppo industriale l’innovazione anche se, nella maggior
parte dei casi, questa è stata interpretata, quasi esclusivamente,
come innovazione tecnologica e digitale e, soprattutto, in buona
parte dei casi non si è partiti dal chiedersi le ragioni alla base della
necessità di innovazione per comprendere che cosa innovare. Ci si
è spinti, allora, a dare libero sfogo all’immaginazione, pensando
a soluzioni che solo pochi anni fa, se non mesi, in alcune realtà
aziendali sarebbero state bollate come utopistiche e impossibili
da realizzare quando, invece, è necessario, prima ancora di capire
come innovare, comprendere per chi innovare, definire che cosa
innovare e perché è vitale innovare.
Si comprende bene che, senza aver ripensato il proprio modello di
business, l’innovazione, pur migliorando alcuni aspetti dei prodot-
ti e delle attività aziendali, non diventa la guida utile per orientare
tutte le risorse aziendali, persone, macchinari, metodi, strumenti,
organizzazione, verso il successo e lo sviluppo dell’impresa. Ecco,
quindi, che, prima ancora che puntare sull’innovazione tecnica
o tecnologica, l’azienda deve strutturare un proprio metodo per
fare innovazione al fine di capitalizzare spunti, riflessioni, infor-
mazioni, suggerimenti, che possono tornare utili per innovare
prodotti e processi in maniera pianificata e replicabile passando
quindi dall’essere un’azienda che “inventa”, grazie all’ispirazione
e alla casualità, a un’azienda che “innova”.
La domanda da porsi diventa, allora, “l’organizzazione azienda-
le che l’azienda si è data è in grado di garantire l’innovazione?”
o, anche, “l’organizzazione della mia azienda è innovativa?” e
una volta arrivati a questa domanda chiedersi “cosa significa fare
Ripensare il
modello di
business
UNA CHIARA IDENTIFICAZIONE E
DESCRIZIONE DEL MODELLO DI BUSINESS
PUÒ CONSENTIRE ALLE AZIENDE
DEL CALZATURIERO DI MUOVERSI IN
MANIERA PIÙ CONSAPEVOLE VERSO
L’INNOVAZIONE E SOPRATTUTTO GUIDARE
L’IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI E
TECNOLOGIE ABILITANTI.
innovazione organizzativa e come si innova l’organizzazione?”.
Il ripensare l’organizzazione, i metodi e gli strumenti a supporto
della stessa diventa il primo passo da compiere per poter realizzare
l’innovazione tecnologica e digitale, in quanto una buona organiz-
zazione prevede al suo interno i meccanismi di autocontrollo in
grado di far emergere i bisogni di innovazione e permette, quindi,
di rispondere alla domanda “perché” innovare.
L’analisi del modello di business adottato dall’azienda è sicura-
mente il punto di partenza per iniziare il cammino dell’innova-
zione organizzativa perché è in grado di descrivere in maniera
efficace gli elementi sui quali si fonda la competitività dell’azienda
ma, soprattutto, è in grado di mettere in relazione il cliente con il
valore offerto dall’azienda e con le attività a supporto della pro-
Business Model Canvas
Partner Chiave Attività Chiave
Risorse Chiave
Proposte
di Valore
Relazioni
con i Clienti
Canali
Segmenti
di Clientela
Struttura dei Costi Flussi di Ricavi
Nome Progetto da
€
Figura 1– Business Model Canvas
2. 35
Tecnica Calzaturiera
giugno 2018
duzione del valore. Una volta compreso il gap tra il valore atteso
dal cliente e il valore offerto dall’azienda diventa più semplice
comprendere dove indirizzare l’innovazione ottimizzando le ri-
sorse, tecniche, economiche e di tempo, scarse per definizione
di cui l’azienda dispone.
Il Business Model Canvas per riprogettare
il business
Il Business Model Canvas è sicuramente uno dei migliori stru-
menti che si possano utilizzare per descrivere il modello di bu-
siness dell’azienda e per poter comprendere i punti di debolez-
za del modello adottato e la distanza tra quanto si aspettano i
clienti e quanto l’azienda offre. Qualcuno potrebbe pensare che
da sempre le aziende hanno cercato di descrivere come si crea,
distribuisce e cattura il valore utilizzano i tipici strumenti della
vision, mission e, entrando ulteriormente nel dettaglio, i business
plan, ma l’aspetto principale sul quale focalizzare l’attenzione è
quanto questi documenti poi permeano e guidano tutti i livelli
dell’organizzazione? Quanto aiutano la comprensione e la con-
divisione della strategia da adottare?
Il Business Model Canvas si pone un obiettivo molto ambizioso:
descrivere su un solo foglio, e con un gruppo allargato di colla-
boratori, in maniera chiara e semplice, la strategia che l’azienda
adotta per attrarre e mantenere i clienti. Nella sua semplicità è
uno strumento potentissimo per stimolare la condivisione di
idee e progetti all’interno dell’azienda e per focalizzare i diversi
attori sull’unico elemento in grado di garantire la sopravvivenza
e lo sviluppo: il cliente.
Ecco allora che tutte le attività si interpretano in funzione del
valore che si genera per il cliente partendo dal presupposto che
è più facile “convincere” un cliente quando c’è un riconosci-
mento del valore offerto. Entrando nello specifico vediamo come
si costruisce un modello di business. Un aspetto fondamentale
sta nell’organizzazione e preparazione dell’incontro, occorre
convocare un gruppo di lavoro che esprima le diverse anime e
competenze aziendali e creare un clima favorevole a una discus-
sione aperta. Gli strumenti di lavoro saranno, oltre allo schema
riportato nella figura 1 di una dimensione tale che sia visibile
a tutti, post-it e pennarelli. La prima domanda da porsi è “chi
sono i clienti?” e “esistono delle caratteristiche che li accomu-
nano?”. Individuati i segmenti di clientela si passa a definire
la Proposta di Valore dell’azienda ed è importante sottolineare
che non si sta parlando dei prodotti che l’azienda vende ma del
“pacchetto” prodotto-servizio che l’azienda offre al cliente. Se
l’incontro funziona in questa fase del lavoro si parlerà più di
servizio offerto piuttosto e, soprattutto, della coerenza dell’offer-
ta nel suo insieme con le richieste del cliente, che dei prodotti,
e dei relativi prezzi, o dei problemi che si incontrano in fase di
vendita. Individuati segmenti di clientela e la proposta di valo-
re si passa a interrogarsi sui canali utilizzati per raggiungere i
clienti e sulla modalità con cui si mantengono le relazioni con
i clienti. A questo punto del lavoro la parte destra del Business
Model avrà preso forma, e sarà piena di post-it su cui sono state
appuntate le idee, e sarà completa una volta integrata con i Flussi
di Ricavi ottenuti, o attesi, per segmento di clientela e altre in-
formazioni che riguardano le “entrate”. Individuata la proposta
di valore si individuano le risorse chiave – uomini, macchine,
software, metodi – le attività chiave – utili per far funzionare il
modello di business – e i partner chiave – collaboratori esterni
all’azienda preziosi per affidabilità, conoscenze, ecc. – ovvero
tutto quanto occorre per realizzare l’offerta e farla arrivare ai
clienti per generare flussi di ricavi. Anche in questo caso definita
la parte sinistra si dovrà elaborare la “lista della spesa” che andrà
a riempire l’ultimo spazio libero da post-it la struttura dei costi.
Agente
Stilista
esterno
Fornitori
fidelizzati
Tecnici
Brand
Consulenti
di processo
Creatività
R&S
Produzione
efficiente
Gestione Industr.ne
Personale
tecnico
Conoscenze
e capacità
tecniche
Parco
macchinari
Laboratorio
estero
Struttura
aziendale
Prodotto
Supporto
tecnico
Qualità
Flessibilità e
disponibilità
Tempestività
Serietà
Profess.tà e
esperienza
Assistenza
Post vendita
Agenti
Gestione
contestazioni
Fiere
Importatore Diretto
Passaparola
Catene di
negozi
Negozi
specializzati
Produzione c/terzi
per Brand del lusso
Sviluppo prodotto
e produzione per
Brand del lusso
Costi fissi R&S
€ 600.000
Atri costi fissi
€ 1.800.000
Investimenti
commerciali
€ 300.000
Recuperi per
miglioramento
efficienza
produtt.va 2%
Fatturato/MdC
Catene 30% 18%
Negozi sp. 15% 29%
Produzioni 40% 22%
Prod.e svil. 5% 25%
Partener Chiave Attività Chave Proposte di valore Relazioni con i clienti Segmenti di clientela
Struttura dei costi Flussi di Ricavi
Figura 2 - Esempio di
Business Model realizzato
con un’azienda calzaturiera