Perchè dobbiamo ripensare l'approccio alla manifattura? Quali sono i segnali e le forze che ci obbligano ad un cambio di paradigma?
Designer, makers, artigiani: figure in sovrapposizione, competenze interscambiabili, necessità di ibridare con un pensiero che coinvolge visione, economia, design strategico e un utilizzo delle tecnologie di comunicazione, distribuzione e relazione costruendo filiere personalizzate, proprio come i bisogni delle persone.
Una lezione che ho avuto l'opportunità e l'onore di tenere presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione a Lecce, Università del Salento, nell'ambito dell'iniziativa Laboratori dal Basso, promosso e organizzato dall'associazione BioDesArt.
1. Rifare la
manifattura
dove stiamo andando e perché
(dobbiamo essere contenti)
Andrea Cattabriga - co-fondatore http://slowd.it
twitter @andrecatta
BioDesArt per Laboratori dal Basso - Lecce 17 novembre 2014
2. scenario
-una visione di sistema
-manifattura distribuita
-manifattura digitale
come innovare
-approccio per modelli di
business
-strategie di innovazione
l’esperienza di Slowd
blocco 1
blocco 2
blocco 3
5. 163 milioni
lavoratori nel manifatturiero
(2003)
Joseph G. Carson, “US Economic and Investment Perspectives—Manufacturing Payrolls Declining Globally: The Untold
Story (Part 2),” AllianceBernstein (October 2003).”
6. 10?
nel 2040
Joseph G. Carson, “US Economic and Investment Perspectives—Manufacturing Payrolls Declining Globally: The Untold
Story (Part 2),” AllianceBernstein (October 2003).”
12. tendenza a zero del costo marginale
numero prodotti
costo unitario
beni
tradizionali
beni digitali
(e non solo)
slow/d rif. Jeremy Rifkin - “Zero Marginal Cost Society” 2013
19. « L'open innovation è un paradigma che
afferma che le imprese possono e debbono
fare ricorso ad idee esterne, così come a
quelle interne, ed accedere con percorsi
interni ed esterni ai mercati se vogliono
progredire nelle loro competenze
tecnologiche. »
(Henry Chesbourgh, 2006)
open innovation
24. da CNC a auto-riproduzione
dalla prima CNC del 1952 alla stampante 3D che si riproduce
(Replicating Rapid Prototyper), 2005 del dott. Adrian Bowyer
slow/d
29. programmazione
design
macchine
grande formato
elettronica
taglio laser
fresatura
video
conferencing
taglio
vinile
stampa 3d
e scansione
estrusione
modellazione
i FAB LAB
slow/d
31. ‘The 3D printer is the icon tool of the digital
revolution, it is not the revolution.''
Peter Troxler
“La stampante 3D è lo strumento icona della
rivoluzione digitale, non è la rivoluzione.”
importante!
42. tecnologie e web aiutano le
persone ad organizzarsi e a
fare da sole, connesse
43. i requisiti
• garantire l’accesso pubblico
• sottoscrivere la Fab Charter
• dotarsi delle stesse macchine
• condividere gli stessi processi
• connettersi alla rete globale
55. dalla fatica dell’uomo a quella delle macchine
(Inghilterra, XVIII° sec.)
picture by flickr user Rhino Neal
under this license https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.0/
56. la produzione per le masse
(fine XIX° sec)
http://victoria.cdlr.strath.ac.uk/browseTimeline.php?group=&year1=&year2=
62. Marketing e Packaging
Azienda Siligan Plastics
Prodotto packaging
Tecnologia FDM
Materiali polimeri plastici
L’azienda ha stampato 10 prototipi del
packaging in 48h, con 30$ di costo materiale e
270$ di costo macchina e supervisione.
Metodo Costo (1 pz.) Sviluppo
Termoformatura e
stampo
2400 $ 30 gg
stampa FDM 800 $ 2 gg
risparmio 450 $ (60%) 28 gg (93%)
65. Stampistica
Azienda Swany Co. Ltd
Prodotto stampi per iniezione
Tecnologia FDM o PolyJet 3D Printing
Materiali plastiche e fotopolimeri
Prototipando gli stampi stessi è possibile fare
pre-serie del prodotto testando il design e il
progetto coi materiali definitivi, prima di
investire nello stampo.
Metodo Costo (1 pz.) Sviluppo
Termoformatura e
stampo
2400 $ 30 gg
stampa FDM 800 $ 2 gg
risparmio 450 $ (60%) 28 gg (93%)
66.
67. nel 2016 la quota parte
30%
di componenti
realizzabili con
stampanti 3D
Wohlers Report 2013
105. partiamo da cosa facciamo e miglioriamo o
facciamo da zero un
Modello di Business
1. cosa sono i BM
2. pattern
3. lo strumento pratico
106. definizione
Un modello di business
descrive la logica in base alla
quale un’organizzazione crea,
distribuisce e acquisisce valore
107. Tutti noi abbiamo un modello economico
guadagnamo vendendo le nostre capacità
spendiamo per le nostre esigenze
siamo anche noi delle “piccole aziende”
108. Innovare attraverso
il modello di business
è stato dimostrato essere il
6% più conveniente
che innovare il prodotto
(BCG 2008)
121. 1. clienti (per segmento)
clienti divisi per gruppi
anagrafici, interessi, bisogni,
tipologie di relazione,
comportamenti
azioni: - descrivere i clienti
- raggrupparli
- capirne i bisogni
- per cosa pagano
- quanto rendono
122. 2. valore offerto
qualcosa che serve ai clienti, quello per
cui sono disposti a pagare, quello per
cui scelgono me e non altri
azioni: - descrivere i valori
- dividerli in classi
- collegarli a segmenti di clienti
124. novità performance personalizzazione
“get the job done” design prezzo brand
riduzione dei costi riduzione dei rischi
accessibilità convenienza/usabilità
125. 3. canali
il mezzo attraverso cui porto il valore ai
clienti nelle fasi di
comunicazione, distribuzione, vendita
azioni: - classificare i canali
- definire ciclo di vita-acquisto
- esperienza utente
126. 4. relazioni coi clienti
il modo con cui si acquisiscono
e si conservano i clienti
azioni: - valutare aspettative clienti
- cosa faccio e quanto costa
- integrazione nel business
129. 5. ricavi
incassi generati dai diversi segmenti e
dalle diverse categorie di offerta
azioni: - come pagano o come vorrebbero pagare
- per cosa pagano i clienti
- quanto pagano
- contributo di ogni segmento/offerta
130. cedere proprietà fee di accesso
abbonamento
affitto/leasing
licenza brokeraggio
pubblicità
(pricing)
131. 6. risorse chiave
ciò che serve per portare valore ai
clienti
(risorse fisiche, intellettuali, umane
e finanziarie)
azioni: - elenco risorse
- relazioni con valore offerto
132. 7. attività chiave
tutte le azioni necessarie per
portare il valore ai clienti (produrre,
progettare, comunicare,
pubblicizzare)
azioni: - elenco attività
- relazioni con valore offerto
133. 8. partners
con chi devo lavorare per far
funzionare il modello (fornitori,
partner..)
azioni: - elenco partner e risorse portate /attività
svolte
- elenco fornitori
- ridurre costi
- creare alleanze
134. 9. costi
quanto spendo per attività/risorse
chiave e per i partner
azioni: - elenco dei costi
- costi fissi
- costi variabili
135.
136.
137. la ricerca della St. Gallen University mette a sistema
350 modelli di business e individua 55 pattern
140. 1. Spacchettate
(unbolted)
Aziende in cui possono coesistere o
essere “spacchettati” diversi modelli
economici
3 modelli economici:
basato sulle relazioni col cliente
basato su innovazione di prodotto
basato sulle infrastrutture
171. presto i brand diverranno
progressivamente portatori
di cultura
e verranno giudicati dal
consumatore in base al loro
contributo culturale
Holt (2002)
180. business models
per open source software
http://en.wikipedia.org/wiki/Business_models_for_open-source_software#Examples
• dual licensing
• vendita servizi professionali
• vendita merchindise
brandiamo
• vendere software come
servizio
• partnership con enti
sostenitori
• donazioni
• crowdfunding
• pubblicità
• vendita di estensioni
accessorie proprietarie
• vendita di parti fisiche per
software aperto
• re-licensing con licenza
chiusa
• open-sourcing ritardato
181. artefatti tangibili (macchine, dispositivi o
altri oggetti fisici), il cui progetto sia
stato rilasciato al pubblico in modo che
chiunque lo possa costruire, modificare,
distribuire ed utilizzare.
183. design centric
manufacturing centric
expertise and practice based
product-service systems
platform model
classification by Benjamin Tincq (cofounder Ouishare) — 2014
190. Slow/d è la prima
piattaforma del
design
a Km Zero
una fabbrica distribuita
che mette insieme
designer e PMI
winner
2014 honorable
mention
service design
Telecom Italia -
Working Capital
award 2013 winner
slow/d
191. 1 I clienti finali
i Designer
propongono
progetti e li
prototipano
con aziende
artigiane
2 l’artigiano Slowd
acquistano
i prodotti
on-line
più vicino
realizza il pezzo
3
192. COME FUNZIONA SLOW/D > ARTIGIANO
possiedo i requisiti necessari ?
NO
SI
posso caricare contenuti relativi
alla mia azienda: testi, foto, video ...
ora sei un artigiano a Km Zero Slowd
cosa posso fare ora ?
ricevo anche il 5% del
prezzo di vendita della
licenza per questo prodotto !
+
5%
5%
mi registro e dimostro di avere
i requisiti per poter diventare un
artigiano a Kilometro Zero Slowd
creo la mia pagina come artigiano
prototipo gratuitamente
in cambio ricevo il 5% di royalties
su ogni pezzo che verrà prodotto
... anche da altri artigiani!
Verifica dei requisiti
Per poter diventare un artigiano Slowd va fatta innanzitutto
una verifica dei requisiti, compilando un form on line dove
verranno richieste informazioni circa il profilo aziendale e la
propria esperienza nell’ambito del Design. Verranno valutati
portfoli aziendali e, solo dopo una conferma da parte di Slowd,
si potrà accedere alla registrazione del proprio profilo.
Registrazione al sito
La registrazione al sito è gratuita.
La propria pagina personale potrà essere gestita caricando
contenuti testuali, foto/video relativi alla propria azienda,
alle persone coinvolte, al luogo di produzione, al proprio spazio
espositivo e di accoglienza per i clienti, ect.
Ricorda che più è ricca di contenuti la tua pagina e più probabilità
avrai di essere scelto dai designer nel momento della candidatura alla
prototipazione!
Se preferisci delegare a dei professionisti la creazione dei
contenuti della tua pagina, fanne richiesta e affidati a Slowd !
Artigiano a Chilometro Zero
“Artigiano a Chilometro Zero” è un marchio collettivo che caratterizzerà
d’ora in poi la tua azienda.
Dopo la prima vendita riceverai l’adesivo da poter esibire all’esterno
della tua azienda così da poter essere riconosciuto fin da subito nel tuo
territorio di lavoro.
Scopri il Concept Stage
Questa parte del sito mostra i concept di progetto che i designer
hanno caricato. Sono concept in cerca di un’azienda prototipatrice.
> potrai darne una valutazione (seguendo le indicazioni che troverai)
> potrai seguirlo (riceverai notifiche su sue modifiche o aggiornamenti)
> potrai candidarti per la prototipazione gratuita
Prototipazione
Una volta candidato per la prototipazione di un pezzo dovrai
attendere che il designer ti scelga (il designer valuterà il tuo profilo
aziendale e la distanza da se) dopo di che potrete partire col primo
incontro. Sarà fondamentale documentare tutte le fasi di incontro
attraverso materiale fotografico che verrà poi caricato sul “diaro di
prototipazione”. Questo materiale potrà essere utilizzato per la propria
promozione attraverso i canali social.
Tu prototipi il concept gratuitamente, in cambio ti verrà riconosciuta
una royalty del 5% per ciascun pezzo che verrà prodotto e venduto
anche dagli altri artigiani e un 5% di royalty del prezzo di vendita del
pacchetto di esecutivi che vanno a comporre la Licenza di produzione
disponibile per gli altri artigiani!
Non è finita qui, diventerai anche il primo fornitore per la vendita ai
nostri partners on line!
Prototipare, conviene!
Scopri il Project Store
Questa parte del sito mostra i progetti che son già stati prototipati
e di cui è possibile acquistare il pacchetto esecutivi / Licenza di
produzione. L’acquisto della Licenza ti darà le seguenti possibilità:
> potrai realizzare e vendere direttamente presso il tuo spazio
espositivo / laboratorio tutti i pezzi che intendi produrre per i tuoi
clienti di sempre. Potrai inoltre dichiarare sulla tua pagina personale
un numero di pezzi che intendi tenere in stock per la pronta consegna.
> il prezzo lo fai tu. Attraverso una scheda dettagliata del prodotto ti
sarà possibile dichiarare il tuo prezzo. Slowd segnalerà in automatico
se il prezzo da te indicato è allineato al valore di mercato.
> riceverai interessi d’acquisto direttamente anche dal sito;
attraverso il tasto “buy locally” verrà data la possibilità all’utente
finale di scegliere la tua azienda per la produzione e il ritiro in loco.
> Slowd potrà segnalare la tua azienda come produttore per le
richieste di fornitura che arriveranno dai partner di vendita on line
e off line. Questa parte sarà oggetto di contratto a parte.
La licenza dovrà essere rinnovata di anno in anno per poter
continuare la produzione autorizzata del pezzo.
Gestione ordini
Gli ordini dovranno essere evasi nei tempi che dichiarerai tu (ricordiamo
che i tempi di consegna sono un fattore chiave per la vendita on line).
Per maggiori dettagli sulla gestione degli ordini e sulle procedure, accedi
alla tua pagina personale e vai alla sezione FAQ / Help.
>
ho accesso al “Concept Stage” dove
posso trovare i concept caricati dai
designer; posso commentarli, seguire
i più interessanti e candidarmi per fare
la prototipazione gratuita di un pezzo.
acquisto le licenze e posso vendere
direttamente dal mio laboratorio
o vetrina per tutta la durata della licenza
il prezzo lo fai tu !
ricevo l’ordine da Slowd per la
produzione tramite i suoi partners
on line e off line e dai clienti online
sul tuo territorio
chiedo come fare per ottenerli
>
ho accesso al “Project Store” dove
posso trovare i progetti dei designer già
prototipati; posso acquistare il pacchetto
di disegni esecutivi / istruzioni per poter
iniziare la produzione di un pezzo.
>
FREE
sign up
>
>
>>
>
>
>
>
>
>
196. altri artigiani
Vendita
Licenze
B2B
slow/d
proposta
nuovo
concept
OPEN DESIGN
COPYRIGHETED
DESIGN
Peer - Review
Collettiva
adozione del progetto
Prototipazione
Materiali Progetto
TRANSFER TECNOLOGICO
singolare o
co-design
designer
prototipatore
community
designer
GO TO MARKET
B2C
Distributori
Acquisto
in azienda
Slowd
E-Commerce
B2C
B2B
artigiani
cliente
finale
redistribuzione royalties
PARTECIPAZIONE VALORE AGGIUNTO
198. 1 //
concept design
e revisione
collettiva
il designer carica un
progetto sulla piattaforma
online
slow/d
199. 1 //
concept design
e revisione
collettiva
il designer carica un progetto
sulla piattaforma online
la community di designer e
artigiani lascia commenti, pone
quesiti e aiuta lo sviluppo
preliminare del prodotto
slow/d
200. 2 //
matching e
prototipazione
gli artigiani della rete
(selezionati e autorizzati da
Slowd) si candidano come
prototipatori
diventando prototipatore l’azienda
acquisisce il diritto alle royalties quando si
venderà il prodotto e la licenza di
produzione, ad altre aziende
slow/d
201. 2 //
matching e
prototipazione
gli artigiani della rete
(selezionati e autorizzati da
Slowd) si candidano come
prototipatori
il designer sceglie tra i
candidati e inizia la fase
di prototipazione
insieme all’artigiano
202. 3 //
ingegnerizzazione
e vendita
dopo la prototipazione il
designer compila e carica
tutto quanto necessario alla
riproduzione: disegni, CAD,
modelli 3D, file CAM e le foto
del prodotto per l’e-commerce.
slow/d
203. 3 //
ingegnerizzazione
e vendita
dopo la prototipazione il
designer compila e carica tutto
quanto necessario alla
riproduzione: disegni, CAD,
modelli 3D, file CAM e le foto del
prodotto per l’e-commerce.
il prodotto è pronto per andare
sull’e-commerce di Slowd e dei
partner (più canali, più
possibilità di vendita)
204. 4 //
monetizzazione
Vendita dei prodotti:
(via e-commerce e presso gli
artigiani)
10% royalties per il designer
5% royalties per il
prototipatore
slow/d
205. 4 //
monetizzazione
Vendita dei prodotti:
(via e-commerce e presso gli artigiani)
10% royalties per il designer
5% royalties per il
prototipatore
Vendita delle “licenze di
produzione” ad altri artigiani
diversi dal prototipatore
60% al designer
15% al prototipatore
25% slow/d
slow/d
206. oltre 890 designer e artigiani
stanno lavorando insieme
422 concept caricati
23 prodotti sviluppati
(da novembre 2013) 15 già sull’e-commerce
225. Andrea Cattabriga
Co-Founder, CEO
Marketing/PR, Partnerships
Sebastiano Longaretti
Co-Founder, COO
Product dev., Network building
Diego Magrini
CTO
Eugenio
Burani
CFO
Co-Founders
Consultants
Angela
Prunella
legal
past Ferrero s.p.a.
financial consultant
Barbara
Orlandini
CCO
architect, designer
artisans family tradition
Core Team
Django senior
developer
advocate, IP
protection specialist
architect, designer
researcher
master in
communication
Francesco Lorenzo
for sustainability
Spegni
Pasini
developer developer
Team
226. Board of Advisors
marketing
strategies
Alessandro Sarfatti
CMO Pixartprint
ex YOOX
Luceplan (CEO), Philips, ADI board
Assoluce board
Francesco Baruffi
investors relations,
incubator manager
Simone Cicero
blogger, speaker
digital strategist
business
development
organization
social innovation
financial
consultance
Andrea Pizzola
236. ricostruire la dimensione artigiana
le dinamiche del terzismo spinto e di sub-fornitura hanno portato
l’artigiano fuori dalla città e fuori dalla percezione delle persone
237. ricostruire un’immagine
nuovi prodotti e nuove dinamiche sono necessarie
per ridare un’immagine contemporanea all’artigiano
238. prodotto al centro
ricostruire un formato d’impresa passa
necessariamente dalla capacità di creare nuova offerta
239. colmare distanze
informatica, reti e le opportunità tecnologiche offrono
tutto il necessario per colmare distanza fra progetto e produzione
240. creare una filiera
alternativa
democratica
de-centrata
ripetere e scalare l’epopea
del design italiano:
designer+artigiani
insieme! slow/d
241. cambiare il paradigma
di mercato
+ prodotti e flessibilità,
+ opportunità
= democrazia di mercato
slow/d
242. ricostruire
le economie locali
idee
artigiani persone
produrre locale
produrre sostenibile
slow/d
243. creare un sistema
diffuso che mette
al centro la
qualità
solo aziende
selezionate
entrano della rete
controlli diretti
e visite in
azienda
sistema di controllo
della produzione a
distanza
prodotti
sviluppati
e approvati dal
designer
feedback
clienti
slow/d
245. • cambiare il DNA delle piccole imprese
• creare una filiera p2p, democratica,
decentrata
• fare sostenibilità sociale con la
manifattura
• piccolo è bello, se connesso
• vediamo le aziende come commons
slow/d
246. centralizzato globale
big
corps Transition Network
capitalismo
“netarchico”
P2P
global
commons
profitto condivisione
de-centralizzato locale
comunità
vivibili
bitcoin
Michel Bauwens, a sketch of four prospective scenarios of p2p dynamics
capitalismo
distribuito
Slowd
resilienza
locale