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Rifare la 
manifattura 
dove stiamo andando e perché 
(dobbiamo essere contenti) 
Andrea Cattabriga - co-fondatore http://slowd.it 
twitter @andrecatta 
BioDesArt per Laboratori dal Basso - Lecce 17 novembre 2014
scenario 
-una visione di sistema 
-manifattura distribuita 
-manifattura digitale 
come innovare 
-approccio per modelli di 
business 
-strategie di innovazione 
l’esperienza di Slowd 
blocco 1 
blocco 2 
blocco 3
1# SCENARIO 
UNA VISIONE DI 
SISTEMA
perché parliamo del 
bisogno di cambiare 
la manifattura
163 milioni 
lavoratori nel manifatturiero 
(2003) 
Joseph G. Carson, “US Economic and Investment Perspectives—Manufacturing Payrolls Declining Globally: The Untold 
Story (Part 2),” AllianceBernstein (October 2003).”
10? 
nel 2040 
Joseph G. Carson, “US Economic and Investment Perspectives—Manufacturing Payrolls Declining Globally: The Untold 
Story (Part 2),” AllianceBernstein (October 2003).”
sono arrivati i barbari?
era già successo 
dalla globalizzazione…
al ritorno ai territori
dal tribale all’impero 
dall’impero al monastero 
dal monastero al feudo 
dal feudo al capitalismo 
dal capitalismo ai commons 
slow/d
la marginalizzazione dell’ 
economia di mercato 
la riorganizzazione intorno ai 
commons 
slow/d
tendenza a zero del costo marginale 
numero prodotti 
costo unitario 
beni 
tradizionali 
beni digitali 
(e non solo) 
slow/d rif. Jeremy Rifkin - “Zero Marginal Cost Society” 2013
ebooks 
musica 
app mobile 
… 
e manifattura? 
slow/d
gli ingredienti
robotica 
slow/d
società peer-to-peer 
slow/d
valute decentrate 
slow/d
cultura dell’apertura 
slow/d
« L'open innovation è un paradigma che 
afferma che le imprese possono e debbono 
fare ricorso ad idee esterne, così come a 
quelle interne, ed accedere con percorsi 
interni ed esterni ai mercati se vogliono 
progredire nelle loro competenze 
tecnologiche. » 
(Henry Chesbourgh, 2006) 
open innovation
open software 
slow/d
sharing economy 
slow/d
open hardware 
slow/d
internet delle cose 
slow/d
da CNC a auto-riproduzione 
dalla prima CNC del 1952 alla stampante 3D che si riproduce 
(Replicating Rapid Prototyper), 2005 del dott. Adrian Bowyer 
slow/d
accessibilità / pro-sumers 
slow/d
makers
ELIOOO - Antonio Scarponi 
DIY (fai-da-te)
autoproduzione 
slow/d
programmazione 
design 
macchine 
grande formato 
elettronica 
taglio laser 
fresatura 
video 
conferencing 
taglio 
vinile 
stampa 3d 
e scansione 
estrusione 
modellazione 
i FAB LAB 
slow/d
i FAB LAB 
slow/d
‘The 3D printer is the icon tool of the digital 
revolution, it is not the revolution.'' 
Peter Troxler 
“La stampante 3D è lo strumento icona della 
rivoluzione digitale, non è la rivoluzione.” 
importante!
1# SCENARIO 
MANIFATTURA 
DISTRIBUITA
da una rete di fabbriche 
che producono parti 
(ovunque) 
al produrre vicino al 
mercato di riferimento
cottage industry - fine XVIII° sec.
dal lavoro a domicilio 
alle fabbriche
i tempi moderni (accentramento)
la competizione sul prezzo: 
la manifattura distribuita diventa 
l’outsourcing
’80-’90 offshoring
commons-based 
peer production 
vs. 
peer production 
"Coase's Penguin, or Linux and the Nature of the Firm” 
professor Yochai Benkler, 2002
una rete globale 
(350 fablab ad oggi)
tecnologie e web aiutano le 
persone ad organizzarsi e a 
fare da sole, connesse
i requisiti 
• garantire l’accesso pubblico 
• sottoscrivere la Fab Charter 
• dotarsi delle stesse macchine 
• condividere gli stessi processi 
• connettersi alla rete globale
makerspace
fab lab verticalizzato
techshop
da luoghi di fabbricazione 
in rete a una rete di 
attrezzature e persone
thingiverse e le piattaforme p2p
macchine interconnesse
dalle reti di persone e 
macchine alle reti 
di competenze e facilities
opendesk e i CNC e opend design
1# SCENARIO 
MANIFATTURA 
DIGITALE
qualcuno la chiama 
Terza Rivoluzione 
Industriale
dalla fatica dell’uomo a quella delle macchine 
(Inghilterra, XVIII° sec.) 
picture by flickr user Rhino Neal 
under this license https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.0/
la produzione per le masse 
(fine XIX° sec) 
http://victoria.cdlr.strath.ac.uk/browseTimeline.php?group=&year1=&year2=
la manifattura digitale e le masse di mercati 
(adesso!)
alle radici 
servizi 
volumi/distribuzione 
personalizzazione
manifattura additiva nanotecnologie 
robotica (e AI) realtà virtuale e aumentata IOT
la manifattura additiva 
esiste dagli anni ’80 
(Stratasys)
prototipazione
Marketing e Packaging 
Azienda Siligan Plastics 
Prodotto packaging 
Tecnologia FDM 
Materiali polimeri plastici 
L’azienda ha stampato 10 prototipi del 
packaging in 48h, con 30$ di costo materiale e 
270$ di costo macchina e supervisione. 
Metodo Costo (1 pz.) Sviluppo 
Termoformatura e 
stampo 
2400 $ 30 gg 
stampa FDM 800 $ 2 gg 
risparmio 450 $ (60%) 28 gg (93%)
produzione
produzione
Stampistica 
Azienda Swany Co. Ltd 
Prodotto stampi per iniezione 
Tecnologia FDM o PolyJet 3D Printing 
Materiali plastiche e fotopolimeri 
Prototipando gli stampi stessi è possibile fare 
pre-serie del prodotto testando il design e il 
progetto coi materiali definitivi, prima di 
investire nello stampo. 
Metodo Costo (1 pz.) Sviluppo 
Termoformatura e 
stampo 
2400 $ 30 gg 
stampa FDM 800 $ 2 gg 
risparmio 450 $ (60%) 28 gg (93%)
nel 2016 la quota parte 
30% 
di componenti 
realizzabili con 
stampanti 3D 
Wohlers Report 2013
l’esempio del 
3D printing 
design+artigianato
quale impatto? 
nuovi modelli di business 
nuovo rapporto con IP 
nuove filiere 
on-demand più facile 
gradi di libertà per il progetto
strategie
pezzo finito 
(!!!)
nodi e 
sistemi
componenti
strutture
prodotti
nodi 
(territori di incontro)
componenti
strutture
2# COME INNOVARE 
MODELLI DI 
BUSINESS
quindi, 
quali strategie 
attuare?
partiamo da cosa facciamo e miglioriamo o 
facciamo da zero un 
Modello di Business 
1. cosa sono i BM 
2. pattern 
3. lo strumento pratico
definizione 
Un modello di business 
descrive la logica in base alla 
quale un’organizzazione crea, 
distribuisce e acquisisce valore
Tutti noi abbiamo un modello economico 
guadagnamo vendendo le nostre capacità 
spendiamo per le nostre esigenze 
siamo anche noi delle “piccole aziende”
Innovare attraverso 
il modello di business 
è stato dimostrato essere il 
6% più conveniente 
che innovare il prodotto 
(BCG 2008)
Smettere di guardare 
avanti “porta sfortuna”
1972 - primo brevetto fotocamera 
digitale (Texas Instruments)
1975 - la prima fotocamera digitale 
(Steven Sasson, ingegnere Kodak)
1988 - Dycam Model 1, 
prima fotocamera 
acquistabile
anni ’90 
partnership Kodak-Microsoft 
per conquistare 
il nuovo mercato 
delle fotocamere digitali
previsioni di Kodak per il 2009 
5% digitale 
95% analogico
realtà del mercato nel 2009 
95% digitale 
5% analogico
nel 2012 Kodak è in bancarotta
Davide con la testa di Golia II - 1607 - Caravaggio
Business Model Canvas
i 9 elementi 
del Business 
Model Canvas
1. clienti (per segmento) 
clienti divisi per gruppi 
anagrafici, interessi, bisogni, 
tipologie di relazione, 
comportamenti 
azioni: - descrivere i clienti 
- raggrupparli 
- capirne i bisogni 
- per cosa pagano 
- quanto rendono
2. valore offerto 
qualcosa che serve ai clienti, quello per 
cui sono disposti a pagare, quello per 
cui scelgono me e non altri 
azioni: - descrivere i valori 
- dividerli in classi 
- collegarli a segmenti di clienti
(potrebbe essere anche totalmente immateriale)
novità performance personalizzazione 
“get the job done” design prezzo brand 
riduzione dei costi riduzione dei rischi 
accessibilità convenienza/usabilità
3. canali 
il mezzo attraverso cui porto il valore ai 
clienti nelle fasi di 
comunicazione, distribuzione, vendita 
azioni: - classificare i canali 
- definire ciclo di vita-acquisto 
- esperienza utente
4. relazioni coi clienti 
il modo con cui si acquisiscono 
e si conservano i clienti 
azioni: - valutare aspettative clienti 
- cosa faccio e quanto costa 
- integrazione nel business
assistenza personale self-service 
assistenza personale dedicata 
servizi automatici comunità 
co-creazione
call center (assistenza personale) 
recensioni utenti Amazon (co-creazione)
5. ricavi 
incassi generati dai diversi segmenti e 
dalle diverse categorie di offerta 
azioni: - come pagano o come vorrebbero pagare 
- per cosa pagano i clienti 
- quanto pagano 
- contributo di ogni segmento/offerta
cedere proprietà fee di accesso 
abbonamento 
affitto/leasing 
licenza brokeraggio 
pubblicità 
(pricing)
6. risorse chiave 
ciò che serve per portare valore ai 
clienti 
(risorse fisiche, intellettuali, umane 
e finanziarie) 
azioni: - elenco risorse 
- relazioni con valore offerto
7. attività chiave 
tutte le azioni necessarie per 
portare il valore ai clienti (produrre, 
progettare, comunicare, 
pubblicizzare) 
azioni: - elenco attività 
- relazioni con valore offerto
8. partners 
con chi devo lavorare per far 
funzionare il modello (fornitori, 
partner..) 
azioni: - elenco partner e risorse portate /attività 
svolte 
- elenco fornitori 
- ridurre costi 
- creare alleanze
9. costi 
quanto spendo per attività/risorse 
chiave e per i partner 
azioni: - elenco dei costi 
- costi fissi 
- costi variabili
la ricerca della St. Gallen University mette a sistema 
350 modelli di business e individua 55 pattern
Business Patterns
strutture ripetibili 
sistemi economici 
riconoscibili per 
struttura 
e per relazioni fra 
elementi
1. Spacchettate 
(unbolted) 
Aziende in cui possono coesistere o 
essere “spacchettati” diversi modelli 
economici 
3 modelli economici: 
basato sulle relazioni col cliente 
basato su innovazione di prodotto 
basato sulle infrastrutture
l’esempio delle telco: 
dalla gestione della rete alla gestione dei clienti
2. la coda lunga 
vendere poco di molti 
= 
NICCHIE
iPod 
2001 
iPod + itunes 
2003 
iPhone + AppStore 
2008
3. piattaforme multi-laterali 
(multi-sided platforms) 
uniscono due o più segmenti di clienti e 
funzionano grazie al loro incontro
chicken and egg dilemma
4. il Free 
avere clienti che non pagano 
e qualche altro che paga per loro 
3 modelli economici: 
pubblicità 
freemium 
“bait & hook” (esca e amo)
5. l’Open 
continua collaborazione con 
partner esterni
by Jouston Huang, Director of Engineering at ProphetStor Data Services Inc.
2# COME INNOVARE 
STRATEGIE 
DELL’INNOVAZIONE
innovazione 
incrementale 
☟
se avessi chiesto alle 
persone cosa volevano, mi 
avrebbero chiesto cavalli più 
veloci
innovazione 
radicale 
☝
ma con tecnologie semplici 
slow/d
doc. Michael Mc Alpine 
tecnologie: manifattura digitale 
slow/d
DUS Architects 
http://3dprintcanalhouse.com/
marioway 
lavorare sull’esperienza utente 
slow/d 
marioway
marioway 
… per cambiare ciò 
che pensavamo 
immutabile 
slow/d
strategicvaluefordesign.org
design driven 
innovation 
☝
ovvero 
perchè il design 
sta diventando 
centrale
tardo 19° secolo 
c’è tanto da fare 
il design è per la produzione
primo 20° secolo 
i consumatori diventano critici 
focus sulla qualità e sulle vendite
tardo 20° secolo 
ci si concentra sulla 
soddisfazione del cliente
inizio 21° secolo 
il design non è più parte di 
una catena: 
il designer guida il processo
dal design industriale “hardcore”
al design del significato* 
OK GLASS
strategicvaluefordesign.org
presto i brand diverranno 
progressivamente portatori 
di cultura 
e verranno giudicati dal 
consumatore in base al loro 
contributo culturale 
Holt (2002)
ecosistemi 
- costruirne 
- lavorare sugli esistenti
IBM 
da produttore 
a super consulente
Arduino
e vecchi giganti che hanno capito…
R&D aperto e/o 
condiviso
business models 
per open source software 
http://en.wikipedia.org/wiki/Business_models_for_open-source_software#Examples 
• dual licensing 
• vendita servizi professionali 
• vendita merchindise 
brandiamo 
• vendere software come 
servizio 
• partnership con enti 
sostenitori 
• donazioni 
• crowdfunding 
• pubblicità 
• vendita di estensioni 
accessorie proprietarie 
• vendita di parti fisiche per 
software aperto 
• re-licensing con licenza 
chiusa 
• open-sourcing ritardato
artefatti tangibili (macchine, dispositivi o 
altri oggetti fisici), il cui progetto sia 
stato rilasciato al pubblico in modo che 
chiunque lo possa costruire, modificare, 
distribuire ed utilizzare.
ci sono modelli di 
business per l’open 
hardware?
design centric 
manufacturing centric 
expertise and practice based 
product-service systems 
platform model 
classification by Benjamin Tincq (cofounder Ouishare) — 2014
wikihouse
tesla motors
open source ecology
aerospacing…
4# L’ESPERIENZA 
DI SLOWD
cos’è?
Slow/d è la prima 
piattaforma del 
design 
a Km Zero 
una fabbrica distribuita 
che mette insieme 
designer e PMI 
winner 
2014 honorable 
mention 
service design 
Telecom Italia - 
Working Capital 
award 2013 winner 
slow/d
1 I clienti finali 
i Designer 
propongono 
progetti e li 
prototipano 
con aziende 
artigiane 
2 l’artigiano Slowd 
acquistano 
i prodotti 
on-line 
più vicino 
realizza il pezzo 
3
COME FUNZIONA SLOW/D > ARTIGIANO 
possiedo i requisiti necessari ? 
NO 
SI 
posso caricare contenuti relativi 
alla mia azienda: testi, foto, video ... 
ora sei un artigiano a Km Zero Slowd 
cosa posso fare ora ? 
ricevo anche il 5% del 
prezzo di vendita della 
licenza per questo prodotto ! 
+ 
5% 
5% 
mi registro e dimostro di avere 
i requisiti per poter diventare un 
artigiano a Kilometro Zero Slowd 
creo la mia pagina come artigiano 
prototipo gratuitamente 
in cambio ricevo il 5% di royalties 
su ogni pezzo che verrà prodotto 
... anche da altri artigiani! 
Verifica dei requisiti 
Per poter diventare un artigiano Slowd va fatta innanzitutto 
una verifica dei requisiti, compilando un form on line dove 
verranno richieste informazioni circa il profilo aziendale e la 
propria esperienza nell’ambito del Design. Verranno valutati 
portfoli aziendali e, solo dopo una conferma da parte di Slowd, 
si potrà accedere alla registrazione del proprio profilo. 
Registrazione al sito 
La registrazione al sito è gratuita. 
La propria pagina personale potrà essere gestita caricando 
contenuti testuali, foto/video relativi alla propria azienda, 
alle persone coinvolte, al luogo di produzione, al proprio spazio 
espositivo e di accoglienza per i clienti, ect. 
Ricorda che più è ricca di contenuti la tua pagina e più probabilità 
avrai di essere scelto dai designer nel momento della candidatura alla 
prototipazione! 
Se preferisci delegare a dei professionisti la creazione dei 
contenuti della tua pagina, fanne richiesta e affidati a Slowd ! 
Artigiano a Chilometro Zero 
“Artigiano a Chilometro Zero” è un marchio collettivo che caratterizzerà 
d’ora in poi la tua azienda. 
Dopo la prima vendita riceverai l’adesivo da poter esibire all’esterno 
della tua azienda così da poter essere riconosciuto fin da subito nel tuo 
territorio di lavoro. 
Scopri il Concept Stage 
Questa parte del sito mostra i concept di progetto che i designer 
hanno caricato. Sono concept in cerca di un’azienda prototipatrice. 
> potrai darne una valutazione (seguendo le indicazioni che troverai) 
> potrai seguirlo (riceverai notifiche su sue modifiche o aggiornamenti) 
> potrai candidarti per la prototipazione gratuita 
Prototipazione 
Una volta candidato per la prototipazione di un pezzo dovrai 
attendere che il designer ti scelga (il designer valuterà il tuo profilo 
aziendale e la distanza da se) dopo di che potrete partire col primo 
incontro. Sarà fondamentale documentare tutte le fasi di incontro 
attraverso materiale fotografico che verrà poi caricato sul “diaro di 
prototipazione”. Questo materiale potrà essere utilizzato per la propria 
promozione attraverso i canali social. 
Tu prototipi il concept gratuitamente, in cambio ti verrà riconosciuta 
una royalty del 5% per ciascun pezzo che verrà prodotto e venduto 
anche dagli altri artigiani e un 5% di royalty del prezzo di vendita del 
pacchetto di esecutivi che vanno a comporre la Licenza di produzione 
disponibile per gli altri artigiani! 
Non è finita qui, diventerai anche il primo fornitore per la vendita ai 
nostri partners on line! 
Prototipare, conviene! 
Scopri il Project Store 
Questa parte del sito mostra i progetti che son già stati prototipati 
e di cui è possibile acquistare il pacchetto esecutivi / Licenza di 
produzione. L’acquisto della Licenza ti darà le seguenti possibilità: 
> potrai realizzare e vendere direttamente presso il tuo spazio 
espositivo / laboratorio tutti i pezzi che intendi produrre per i tuoi 
clienti di sempre. Potrai inoltre dichiarare sulla tua pagina personale 
un numero di pezzi che intendi tenere in stock per la pronta consegna. 
> il prezzo lo fai tu. Attraverso una scheda dettagliata del prodotto ti 
sarà possibile dichiarare il tuo prezzo. Slowd segnalerà in automatico 
se il prezzo da te indicato è allineato al valore di mercato. 
> riceverai interessi d’acquisto direttamente anche dal sito; 
attraverso il tasto “buy locally” verrà data la possibilità all’utente 
finale di scegliere la tua azienda per la produzione e il ritiro in loco. 
> Slowd potrà segnalare la tua azienda come produttore per le 
richieste di fornitura che arriveranno dai partner di vendita on line 
e off line. Questa parte sarà oggetto di contratto a parte. 
La licenza dovrà essere rinnovata di anno in anno per poter 
continuare la produzione autorizzata del pezzo. 
Gestione ordini 
Gli ordini dovranno essere evasi nei tempi che dichiarerai tu (ricordiamo 
che i tempi di consegna sono un fattore chiave per la vendita on line). 
Per maggiori dettagli sulla gestione degli ordini e sulle procedure, accedi 
alla tua pagina personale e vai alla sezione FAQ / Help. 
> 
ho accesso al “Concept Stage” dove 
posso trovare i concept caricati dai 
designer; posso commentarli, seguire 
i più interessanti e candidarmi per fare 
la prototipazione gratuita di un pezzo. 
acquisto le licenze e posso vendere 
direttamente dal mio laboratorio 
o vetrina per tutta la durata della licenza 
il prezzo lo fai tu ! 
ricevo l’ordine da Slowd per la 
produzione tramite i suoi partners 
on line e off line e dai clienti online 
sul tuo territorio 
chiedo come fare per ottenerli 
> 
ho accesso al “Project Store” dove 
posso trovare i progetti dei designer già 
prototipati; posso acquistare il pacchetto 
di disegni esecutivi / istruzioni per poter 
iniziare la produzione di un pezzo. 
> 
FREE 
sign up 
> 
> 
>> 
> 
> 
> 
> 
> 
>
progetti / idee 
persone 
aziende
it’s P2P baby! 
Designer 
Artisan 
Artisan 
Artisan 
Peopl e 
Peopl e 
Peopl e
Designer 
Artisan 
Fab Labs 
Artisans 
Peopl e 
Peopl e 
Peopl e 
evoluzioni
altri artigiani 
Vendita 
Licenze 
B2B 
slow/d 
proposta 
nuovo 
concept 
OPEN DESIGN 
COPYRIGHETED 
DESIGN 
Peer - Review 
Collettiva 
adozione del progetto 
Prototipazione 
Materiali Progetto 
TRANSFER TECNOLOGICO 
singolare o 
co-design 
designer 
prototipatore 
community 
designer 
GO TO MARKET 
B2C 
Distributori 
Acquisto 
in azienda 
Slowd 
E-Commerce 
B2C 
B2B 
artigiani 
cliente 
finale 
redistribuzione royalties 
PARTECIPAZIONE VALORE AGGIUNTO
la piattaforma
1 // 
concept design 
e revisione 
collettiva 
il designer carica un 
progetto sulla piattaforma 
online 
slow/d
1 // 
concept design 
e revisione 
collettiva 
il designer carica un progetto 
sulla piattaforma online 
la community di designer e 
artigiani lascia commenti, pone 
quesiti e aiuta lo sviluppo 
preliminare del prodotto 
slow/d
2 // 
matching e 
prototipazione 
gli artigiani della rete 
(selezionati e autorizzati da 
Slowd) si candidano come 
prototipatori 
diventando prototipatore l’azienda 
acquisisce il diritto alle royalties quando si 
venderà il prodotto e la licenza di 
produzione, ad altre aziende 
slow/d
2 // 
matching e 
prototipazione 
gli artigiani della rete 
(selezionati e autorizzati da 
Slowd) si candidano come 
prototipatori 
il designer sceglie tra i 
candidati e inizia la fase 
di prototipazione 
insieme all’artigiano
3 // 
ingegnerizzazione 
e vendita 
dopo la prototipazione il 
designer compila e carica 
tutto quanto necessario alla 
riproduzione: disegni, CAD, 
modelli 3D, file CAM e le foto 
del prodotto per l’e-commerce. 
slow/d
3 // 
ingegnerizzazione 
e vendita 
dopo la prototipazione il 
designer compila e carica tutto 
quanto necessario alla 
riproduzione: disegni, CAD, 
modelli 3D, file CAM e le foto del 
prodotto per l’e-commerce. 
il prodotto è pronto per andare 
sull’e-commerce di Slowd e dei 
partner (più canali, più 
possibilità di vendita)
4 // 
monetizzazione 
Vendita dei prodotti: 
(via e-commerce e presso gli 
artigiani) 
10% royalties per il designer 
5% royalties per il 
prototipatore 
slow/d
4 // 
monetizzazione 
Vendita dei prodotti: 
(via e-commerce e presso gli artigiani) 
10% royalties per il designer 
5% royalties per il 
prototipatore 
Vendita delle “licenze di 
produzione” ad altri artigiani 
diversi dal prototipatore 
60% al designer 
15% al prototipatore 
25% slow/d 
slow/d
oltre 890 designer e artigiani 
stanno lavorando insieme 
422 concept caricati 
23 prodotti sviluppati 
(da novembre 2013) 15 già sull’e-commerce
da dove parte
2011
come tanti, 
avevamo 
idee 
e ne 
abbiamo 
ancora 
qualcuna...
come fare prototipi, 
produrre, distribuire e 
venire pagati?
può essere 
un lavoro 
il nostro!
impara 
re-itera
2011-13 “analog” Alpha 
1e1/2 anni 
96 designers 
46 artigiani 
16 prodotti 
2013 Beta launch
studia, comunica, condividi
2014 nomenee 
featured 
startup 
selected for 
Index 2013 
finalist
fuorisalone 
2013 
ventura/lambrate
fuorisalone 
2013 
15.000 
visitatori 
14 designer 
10 artigiani 
3 fablab
una squadra
Andrea Cattabriga 
Co-Founder, CEO 
Marketing/PR, Partnerships 
Sebastiano Longaretti 
Co-Founder, COO 
Product dev., Network building 
Diego Magrini 
CTO 
Eugenio 
Burani 
CFO 
Co-Founders 
Consultants 
Angela 
Prunella 
legal 
past Ferrero s.p.a. 
financial consultant 
Barbara 
Orlandini 
CCO 
architect, designer 
artisans family tradition 
Core Team 
Django senior 
developer 
advocate, IP 
protection specialist 
architect, designer 
researcher 
master in 
communication 
Francesco Lorenzo 
for sustainability 
Spegni 
Pasini 
developer developer 
Team
Board of Advisors 
marketing 
strategies 
Alessandro Sarfatti 
CMO Pixartprint 
ex YOOX 
Luceplan (CEO), Philips, ADI board 
Assoluce board 
Francesco Baruffi 
investors relations, 
incubator manager 
Simone Cicero 
blogger, speaker 
digital strategist 
business 
development 
organization 
social innovation 
financial 
consultance 
Andrea Pizzola
impatto e valori
siamo partiti sa 
un’idea semplice
ma l’idea migliore 
fu di renderla 
disponibile per 
altri
il problema che 
diventa vantaggio
i clichès 
sono noiosi! 
artigiano designer
produrre meno 
per produrre meglio
ci piace vedere le 
persone fare cose 
insieme
il media è il 
messaggio
umanizzare 
le cose
ricostruire la dimensione artigiana 
le dinamiche del terzismo spinto e di sub-fornitura hanno portato 
l’artigiano fuori dalla città e fuori dalla percezione delle persone
ricostruire un’immagine 
nuovi prodotti e nuove dinamiche sono necessarie 
per ridare un’immagine contemporanea all’artigiano
prodotto al centro 
ricostruire un formato d’impresa passa 
necessariamente dalla capacità di creare nuova offerta
colmare distanze 
informatica, reti e le opportunità tecnologiche offrono 
tutto il necessario per colmare distanza fra progetto e produzione
creare una filiera 
alternativa 
democratica 
de-centrata 
ripetere e scalare l’epopea 
del design italiano: 
designer+artigiani 
insieme! slow/d
cambiare il paradigma 
di mercato 
+ prodotti e flessibilità, 
+ opportunità 
= democrazia di mercato 
slow/d
ricostruire 
le economie locali 
idee 
artigiani persone 
produrre locale 
produrre sostenibile 
slow/d
creare un sistema 
diffuso che mette 
al centro la 
qualità 
solo aziende 
selezionate 
entrano della rete 
controlli diretti 
e visite in 
azienda 
sistema di controllo 
della produzione a 
distanza 
prodotti 
sviluppati 
e approvati dal 
designer 
feedback 
clienti 
slow/d
slow/d
• cambiare il DNA delle piccole imprese 
• creare una filiera p2p, democratica, 
decentrata 
• fare sostenibilità sociale con la 
manifattura 
• piccolo è bello, se connesso 
• vediamo le aziende come commons 
slow/d
centralizzato globale 
big 
corps Transition Network 
capitalismo 
“netarchico” 
P2P 
global 
commons 
profitto condivisione 
de-centralizzato locale 
comunità 
vivibili 
bitcoin 
Michel Bauwens, a sketch of four prospective scenarios of p2p dynamics 
capitalismo 
distribuito 
Slowd 
resilienza 
locale
autoproduzione 
come resilienza 
culturale
grazie! 
Andrea Cattabriga 
@andrecatta andrea@slowd.it

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Rifare la manifattura

  • 1. Rifare la manifattura dove stiamo andando e perché (dobbiamo essere contenti) Andrea Cattabriga - co-fondatore http://slowd.it twitter @andrecatta BioDesArt per Laboratori dal Basso - Lecce 17 novembre 2014
  • 2. scenario -una visione di sistema -manifattura distribuita -manifattura digitale come innovare -approccio per modelli di business -strategie di innovazione l’esperienza di Slowd blocco 1 blocco 2 blocco 3
  • 3. 1# SCENARIO UNA VISIONE DI SISTEMA
  • 4. perché parliamo del bisogno di cambiare la manifattura
  • 5. 163 milioni lavoratori nel manifatturiero (2003) Joseph G. Carson, “US Economic and Investment Perspectives—Manufacturing Payrolls Declining Globally: The Untold Story (Part 2),” AllianceBernstein (October 2003).”
  • 6. 10? nel 2040 Joseph G. Carson, “US Economic and Investment Perspectives—Manufacturing Payrolls Declining Globally: The Untold Story (Part 2),” AllianceBernstein (October 2003).”
  • 7. sono arrivati i barbari?
  • 8. era già successo dalla globalizzazione…
  • 9. al ritorno ai territori
  • 10. dal tribale all’impero dall’impero al monastero dal monastero al feudo dal feudo al capitalismo dal capitalismo ai commons slow/d
  • 11. la marginalizzazione dell’ economia di mercato la riorganizzazione intorno ai commons slow/d
  • 12. tendenza a zero del costo marginale numero prodotti costo unitario beni tradizionali beni digitali (e non solo) slow/d rif. Jeremy Rifkin - “Zero Marginal Cost Society” 2013
  • 13. ebooks musica app mobile … e manifattura? slow/d
  • 19. « L'open innovation è un paradigma che afferma che le imprese possono e debbono fare ricorso ad idee esterne, così come a quelle interne, ed accedere con percorsi interni ed esterni ai mercati se vogliono progredire nelle loro competenze tecnologiche. » (Henry Chesbourgh, 2006) open innovation
  • 24. da CNC a auto-riproduzione dalla prima CNC del 1952 alla stampante 3D che si riproduce (Replicating Rapid Prototyper), 2005 del dott. Adrian Bowyer slow/d
  • 27. ELIOOO - Antonio Scarponi DIY (fai-da-te)
  • 29. programmazione design macchine grande formato elettronica taglio laser fresatura video conferencing taglio vinile stampa 3d e scansione estrusione modellazione i FAB LAB slow/d
  • 30. i FAB LAB slow/d
  • 31. ‘The 3D printer is the icon tool of the digital revolution, it is not the revolution.'' Peter Troxler “La stampante 3D è lo strumento icona della rivoluzione digitale, non è la rivoluzione.” importante!
  • 32. 1# SCENARIO MANIFATTURA DISTRIBUITA
  • 33. da una rete di fabbriche che producono parti (ovunque) al produrre vicino al mercato di riferimento
  • 34. cottage industry - fine XVIII° sec.
  • 35. dal lavoro a domicilio alle fabbriche
  • 36. i tempi moderni (accentramento)
  • 37. la competizione sul prezzo: la manifattura distribuita diventa l’outsourcing
  • 39. commons-based peer production vs. peer production "Coase's Penguin, or Linux and the Nature of the Firm” professor Yochai Benkler, 2002
  • 40. una rete globale (350 fablab ad oggi)
  • 41.
  • 42. tecnologie e web aiutano le persone ad organizzarsi e a fare da sole, connesse
  • 43. i requisiti • garantire l’accesso pubblico • sottoscrivere la Fab Charter • dotarsi delle stesse macchine • condividere gli stessi processi • connettersi alla rete globale
  • 47. da luoghi di fabbricazione in rete a una rete di attrezzature e persone
  • 48. thingiverse e le piattaforme p2p
  • 50. dalle reti di persone e macchine alle reti di competenze e facilities
  • 51.
  • 52. opendesk e i CNC e opend design
  • 54. qualcuno la chiama Terza Rivoluzione Industriale
  • 55. dalla fatica dell’uomo a quella delle macchine (Inghilterra, XVIII° sec.) picture by flickr user Rhino Neal under this license https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.0/
  • 56. la produzione per le masse (fine XIX° sec) http://victoria.cdlr.strath.ac.uk/browseTimeline.php?group=&year1=&year2=
  • 57. la manifattura digitale e le masse di mercati (adesso!)
  • 58. alle radici servizi volumi/distribuzione personalizzazione
  • 59. manifattura additiva nanotecnologie robotica (e AI) realtà virtuale e aumentata IOT
  • 60. la manifattura additiva esiste dagli anni ’80 (Stratasys)
  • 62. Marketing e Packaging Azienda Siligan Plastics Prodotto packaging Tecnologia FDM Materiali polimeri plastici L’azienda ha stampato 10 prototipi del packaging in 48h, con 30$ di costo materiale e 270$ di costo macchina e supervisione. Metodo Costo (1 pz.) Sviluppo Termoformatura e stampo 2400 $ 30 gg stampa FDM 800 $ 2 gg risparmio 450 $ (60%) 28 gg (93%)
  • 65. Stampistica Azienda Swany Co. Ltd Prodotto stampi per iniezione Tecnologia FDM o PolyJet 3D Printing Materiali plastiche e fotopolimeri Prototipando gli stampi stessi è possibile fare pre-serie del prodotto testando il design e il progetto coi materiali definitivi, prima di investire nello stampo. Metodo Costo (1 pz.) Sviluppo Termoformatura e stampo 2400 $ 30 gg stampa FDM 800 $ 2 gg risparmio 450 $ (60%) 28 gg (93%)
  • 66.
  • 67. nel 2016 la quota parte 30% di componenti realizzabili con stampanti 3D Wohlers Report 2013
  • 68. l’esempio del 3D printing design+artigianato
  • 69. quale impatto? nuovi modelli di business nuovo rapporto con IP nuove filiere on-demand più facile gradi di libertà per il progetto
  • 76.
  • 77.
  • 78.
  • 79.
  • 80.
  • 81. nodi (territori di incontro)
  • 82.
  • 83.
  • 84.
  • 85.
  • 86.
  • 87.
  • 89.
  • 90.
  • 92.
  • 93.
  • 94.
  • 95.
  • 96.
  • 97.
  • 98.
  • 99.
  • 100.
  • 101.
  • 102.
  • 103. 2# COME INNOVARE MODELLI DI BUSINESS
  • 105. partiamo da cosa facciamo e miglioriamo o facciamo da zero un Modello di Business 1. cosa sono i BM 2. pattern 3. lo strumento pratico
  • 106. definizione Un modello di business descrive la logica in base alla quale un’organizzazione crea, distribuisce e acquisisce valore
  • 107. Tutti noi abbiamo un modello economico guadagnamo vendendo le nostre capacità spendiamo per le nostre esigenze siamo anche noi delle “piccole aziende”
  • 108. Innovare attraverso il modello di business è stato dimostrato essere il 6% più conveniente che innovare il prodotto (BCG 2008)
  • 109. Smettere di guardare avanti “porta sfortuna”
  • 110. 1972 - primo brevetto fotocamera digitale (Texas Instruments)
  • 111. 1975 - la prima fotocamera digitale (Steven Sasson, ingegnere Kodak)
  • 112. 1988 - Dycam Model 1, prima fotocamera acquistabile
  • 113. anni ’90 partnership Kodak-Microsoft per conquistare il nuovo mercato delle fotocamere digitali
  • 114. previsioni di Kodak per il 2009 5% digitale 95% analogico
  • 115. realtà del mercato nel 2009 95% digitale 5% analogico
  • 116. nel 2012 Kodak è in bancarotta
  • 117. Davide con la testa di Golia II - 1607 - Caravaggio
  • 119.
  • 120. i 9 elementi del Business Model Canvas
  • 121. 1. clienti (per segmento) clienti divisi per gruppi anagrafici, interessi, bisogni, tipologie di relazione, comportamenti azioni: - descrivere i clienti - raggrupparli - capirne i bisogni - per cosa pagano - quanto rendono
  • 122. 2. valore offerto qualcosa che serve ai clienti, quello per cui sono disposti a pagare, quello per cui scelgono me e non altri azioni: - descrivere i valori - dividerli in classi - collegarli a segmenti di clienti
  • 123. (potrebbe essere anche totalmente immateriale)
  • 124. novità performance personalizzazione “get the job done” design prezzo brand riduzione dei costi riduzione dei rischi accessibilità convenienza/usabilità
  • 125. 3. canali il mezzo attraverso cui porto il valore ai clienti nelle fasi di comunicazione, distribuzione, vendita azioni: - classificare i canali - definire ciclo di vita-acquisto - esperienza utente
  • 126. 4. relazioni coi clienti il modo con cui si acquisiscono e si conservano i clienti azioni: - valutare aspettative clienti - cosa faccio e quanto costa - integrazione nel business
  • 127. assistenza personale self-service assistenza personale dedicata servizi automatici comunità co-creazione
  • 128. call center (assistenza personale) recensioni utenti Amazon (co-creazione)
  • 129. 5. ricavi incassi generati dai diversi segmenti e dalle diverse categorie di offerta azioni: - come pagano o come vorrebbero pagare - per cosa pagano i clienti - quanto pagano - contributo di ogni segmento/offerta
  • 130. cedere proprietà fee di accesso abbonamento affitto/leasing licenza brokeraggio pubblicità (pricing)
  • 131. 6. risorse chiave ciò che serve per portare valore ai clienti (risorse fisiche, intellettuali, umane e finanziarie) azioni: - elenco risorse - relazioni con valore offerto
  • 132. 7. attività chiave tutte le azioni necessarie per portare il valore ai clienti (produrre, progettare, comunicare, pubblicizzare) azioni: - elenco attività - relazioni con valore offerto
  • 133. 8. partners con chi devo lavorare per far funzionare il modello (fornitori, partner..) azioni: - elenco partner e risorse portate /attività svolte - elenco fornitori - ridurre costi - creare alleanze
  • 134. 9. costi quanto spendo per attività/risorse chiave e per i partner azioni: - elenco dei costi - costi fissi - costi variabili
  • 135.
  • 136.
  • 137. la ricerca della St. Gallen University mette a sistema 350 modelli di business e individua 55 pattern
  • 139. strutture ripetibili sistemi economici riconoscibili per struttura e per relazioni fra elementi
  • 140. 1. Spacchettate (unbolted) Aziende in cui possono coesistere o essere “spacchettati” diversi modelli economici 3 modelli economici: basato sulle relazioni col cliente basato su innovazione di prodotto basato sulle infrastrutture
  • 141. l’esempio delle telco: dalla gestione della rete alla gestione dei clienti
  • 142. 2. la coda lunga vendere poco di molti = NICCHIE
  • 143.
  • 144. iPod 2001 iPod + itunes 2003 iPhone + AppStore 2008
  • 145.
  • 146. 3. piattaforme multi-laterali (multi-sided platforms) uniscono due o più segmenti di clienti e funzionano grazie al loro incontro
  • 147. chicken and egg dilemma
  • 148. 4. il Free avere clienti che non pagano e qualche altro che paga per loro 3 modelli economici: pubblicità freemium “bait & hook” (esca e amo)
  • 149. 5. l’Open continua collaborazione con partner esterni
  • 150. by Jouston Huang, Director of Engineering at ProphetStor Data Services Inc.
  • 151. 2# COME INNOVARE STRATEGIE DELL’INNOVAZIONE
  • 152.
  • 154. se avessi chiesto alle persone cosa volevano, mi avrebbero chiesto cavalli più veloci
  • 156. ma con tecnologie semplici slow/d
  • 157. doc. Michael Mc Alpine tecnologie: manifattura digitale slow/d
  • 159. marioway lavorare sull’esperienza utente slow/d marioway
  • 160. marioway … per cambiare ciò che pensavamo immutabile slow/d
  • 163. ovvero perchè il design sta diventando centrale
  • 164. tardo 19° secolo c’è tanto da fare il design è per la produzione
  • 165. primo 20° secolo i consumatori diventano critici focus sulla qualità e sulle vendite
  • 166. tardo 20° secolo ci si concentra sulla soddisfazione del cliente
  • 167. inizio 21° secolo il design non è più parte di una catena: il designer guida il processo
  • 168. dal design industriale “hardcore”
  • 169. al design del significato* OK GLASS
  • 171. presto i brand diverranno progressivamente portatori di cultura e verranno giudicati dal consumatore in base al loro contributo culturale Holt (2002)
  • 172.
  • 173. ecosistemi - costruirne - lavorare sugli esistenti
  • 174. IBM da produttore a super consulente
  • 176. e vecchi giganti che hanno capito…
  • 177. R&D aperto e/o condiviso
  • 178.
  • 179.
  • 180. business models per open source software http://en.wikipedia.org/wiki/Business_models_for_open-source_software#Examples • dual licensing • vendita servizi professionali • vendita merchindise brandiamo • vendere software come servizio • partnership con enti sostenitori • donazioni • crowdfunding • pubblicità • vendita di estensioni accessorie proprietarie • vendita di parti fisiche per software aperto • re-licensing con licenza chiusa • open-sourcing ritardato
  • 181. artefatti tangibili (macchine, dispositivi o altri oggetti fisici), il cui progetto sia stato rilasciato al pubblico in modo che chiunque lo possa costruire, modificare, distribuire ed utilizzare.
  • 182. ci sono modelli di business per l’open hardware?
  • 183. design centric manufacturing centric expertise and practice based product-service systems platform model classification by Benjamin Tincq (cofounder Ouishare) — 2014
  • 190. Slow/d è la prima piattaforma del design a Km Zero una fabbrica distribuita che mette insieme designer e PMI winner 2014 honorable mention service design Telecom Italia - Working Capital award 2013 winner slow/d
  • 191. 1 I clienti finali i Designer propongono progetti e li prototipano con aziende artigiane 2 l’artigiano Slowd acquistano i prodotti on-line più vicino realizza il pezzo 3
  • 192. COME FUNZIONA SLOW/D > ARTIGIANO possiedo i requisiti necessari ? NO SI posso caricare contenuti relativi alla mia azienda: testi, foto, video ... ora sei un artigiano a Km Zero Slowd cosa posso fare ora ? ricevo anche il 5% del prezzo di vendita della licenza per questo prodotto ! + 5% 5% mi registro e dimostro di avere i requisiti per poter diventare un artigiano a Kilometro Zero Slowd creo la mia pagina come artigiano prototipo gratuitamente in cambio ricevo il 5% di royalties su ogni pezzo che verrà prodotto ... anche da altri artigiani! Verifica dei requisiti Per poter diventare un artigiano Slowd va fatta innanzitutto una verifica dei requisiti, compilando un form on line dove verranno richieste informazioni circa il profilo aziendale e la propria esperienza nell’ambito del Design. Verranno valutati portfoli aziendali e, solo dopo una conferma da parte di Slowd, si potrà accedere alla registrazione del proprio profilo. Registrazione al sito La registrazione al sito è gratuita. La propria pagina personale potrà essere gestita caricando contenuti testuali, foto/video relativi alla propria azienda, alle persone coinvolte, al luogo di produzione, al proprio spazio espositivo e di accoglienza per i clienti, ect. Ricorda che più è ricca di contenuti la tua pagina e più probabilità avrai di essere scelto dai designer nel momento della candidatura alla prototipazione! Se preferisci delegare a dei professionisti la creazione dei contenuti della tua pagina, fanne richiesta e affidati a Slowd ! Artigiano a Chilometro Zero “Artigiano a Chilometro Zero” è un marchio collettivo che caratterizzerà d’ora in poi la tua azienda. Dopo la prima vendita riceverai l’adesivo da poter esibire all’esterno della tua azienda così da poter essere riconosciuto fin da subito nel tuo territorio di lavoro. Scopri il Concept Stage Questa parte del sito mostra i concept di progetto che i designer hanno caricato. Sono concept in cerca di un’azienda prototipatrice. > potrai darne una valutazione (seguendo le indicazioni che troverai) > potrai seguirlo (riceverai notifiche su sue modifiche o aggiornamenti) > potrai candidarti per la prototipazione gratuita Prototipazione Una volta candidato per la prototipazione di un pezzo dovrai attendere che il designer ti scelga (il designer valuterà il tuo profilo aziendale e la distanza da se) dopo di che potrete partire col primo incontro. Sarà fondamentale documentare tutte le fasi di incontro attraverso materiale fotografico che verrà poi caricato sul “diaro di prototipazione”. Questo materiale potrà essere utilizzato per la propria promozione attraverso i canali social. Tu prototipi il concept gratuitamente, in cambio ti verrà riconosciuta una royalty del 5% per ciascun pezzo che verrà prodotto e venduto anche dagli altri artigiani e un 5% di royalty del prezzo di vendita del pacchetto di esecutivi che vanno a comporre la Licenza di produzione disponibile per gli altri artigiani! Non è finita qui, diventerai anche il primo fornitore per la vendita ai nostri partners on line! Prototipare, conviene! Scopri il Project Store Questa parte del sito mostra i progetti che son già stati prototipati e di cui è possibile acquistare il pacchetto esecutivi / Licenza di produzione. L’acquisto della Licenza ti darà le seguenti possibilità: > potrai realizzare e vendere direttamente presso il tuo spazio espositivo / laboratorio tutti i pezzi che intendi produrre per i tuoi clienti di sempre. Potrai inoltre dichiarare sulla tua pagina personale un numero di pezzi che intendi tenere in stock per la pronta consegna. > il prezzo lo fai tu. Attraverso una scheda dettagliata del prodotto ti sarà possibile dichiarare il tuo prezzo. Slowd segnalerà in automatico se il prezzo da te indicato è allineato al valore di mercato. > riceverai interessi d’acquisto direttamente anche dal sito; attraverso il tasto “buy locally” verrà data la possibilità all’utente finale di scegliere la tua azienda per la produzione e il ritiro in loco. > Slowd potrà segnalare la tua azienda come produttore per le richieste di fornitura che arriveranno dai partner di vendita on line e off line. Questa parte sarà oggetto di contratto a parte. La licenza dovrà essere rinnovata di anno in anno per poter continuare la produzione autorizzata del pezzo. Gestione ordini Gli ordini dovranno essere evasi nei tempi che dichiarerai tu (ricordiamo che i tempi di consegna sono un fattore chiave per la vendita on line). Per maggiori dettagli sulla gestione degli ordini e sulle procedure, accedi alla tua pagina personale e vai alla sezione FAQ / Help. > ho accesso al “Concept Stage” dove posso trovare i concept caricati dai designer; posso commentarli, seguire i più interessanti e candidarmi per fare la prototipazione gratuita di un pezzo. acquisto le licenze e posso vendere direttamente dal mio laboratorio o vetrina per tutta la durata della licenza il prezzo lo fai tu ! ricevo l’ordine da Slowd per la produzione tramite i suoi partners on line e off line e dai clienti online sul tuo territorio chiedo come fare per ottenerli > ho accesso al “Project Store” dove posso trovare i progetti dei designer già prototipati; posso acquistare il pacchetto di disegni esecutivi / istruzioni per poter iniziare la produzione di un pezzo. > FREE sign up > > >> > > > > > >
  • 193. progetti / idee persone aziende
  • 194. it’s P2P baby! Designer Artisan Artisan Artisan Peopl e Peopl e Peopl e
  • 195. Designer Artisan Fab Labs Artisans Peopl e Peopl e Peopl e evoluzioni
  • 196. altri artigiani Vendita Licenze B2B slow/d proposta nuovo concept OPEN DESIGN COPYRIGHETED DESIGN Peer - Review Collettiva adozione del progetto Prototipazione Materiali Progetto TRANSFER TECNOLOGICO singolare o co-design designer prototipatore community designer GO TO MARKET B2C Distributori Acquisto in azienda Slowd E-Commerce B2C B2B artigiani cliente finale redistribuzione royalties PARTECIPAZIONE VALORE AGGIUNTO
  • 198. 1 // concept design e revisione collettiva il designer carica un progetto sulla piattaforma online slow/d
  • 199. 1 // concept design e revisione collettiva il designer carica un progetto sulla piattaforma online la community di designer e artigiani lascia commenti, pone quesiti e aiuta lo sviluppo preliminare del prodotto slow/d
  • 200. 2 // matching e prototipazione gli artigiani della rete (selezionati e autorizzati da Slowd) si candidano come prototipatori diventando prototipatore l’azienda acquisisce il diritto alle royalties quando si venderà il prodotto e la licenza di produzione, ad altre aziende slow/d
  • 201. 2 // matching e prototipazione gli artigiani della rete (selezionati e autorizzati da Slowd) si candidano come prototipatori il designer sceglie tra i candidati e inizia la fase di prototipazione insieme all’artigiano
  • 202. 3 // ingegnerizzazione e vendita dopo la prototipazione il designer compila e carica tutto quanto necessario alla riproduzione: disegni, CAD, modelli 3D, file CAM e le foto del prodotto per l’e-commerce. slow/d
  • 203. 3 // ingegnerizzazione e vendita dopo la prototipazione il designer compila e carica tutto quanto necessario alla riproduzione: disegni, CAD, modelli 3D, file CAM e le foto del prodotto per l’e-commerce. il prodotto è pronto per andare sull’e-commerce di Slowd e dei partner (più canali, più possibilità di vendita)
  • 204. 4 // monetizzazione Vendita dei prodotti: (via e-commerce e presso gli artigiani) 10% royalties per il designer 5% royalties per il prototipatore slow/d
  • 205. 4 // monetizzazione Vendita dei prodotti: (via e-commerce e presso gli artigiani) 10% royalties per il designer 5% royalties per il prototipatore Vendita delle “licenze di produzione” ad altri artigiani diversi dal prototipatore 60% al designer 15% al prototipatore 25% slow/d slow/d
  • 206. oltre 890 designer e artigiani stanno lavorando insieme 422 concept caricati 23 prodotti sviluppati (da novembre 2013) 15 già sull’e-commerce
  • 208. 2011
  • 209. come tanti, avevamo idee e ne abbiamo ancora qualcuna...
  • 210. come fare prototipi, produrre, distribuire e venire pagati?
  • 211.
  • 212.
  • 213.
  • 214.
  • 215. può essere un lavoro il nostro!
  • 217. 2011-13 “analog” Alpha 1e1/2 anni 96 designers 46 artigiani 16 prodotti 2013 Beta launch
  • 218.
  • 220.
  • 221. 2014 nomenee featured startup selected for Index 2013 finalist
  • 223. fuorisalone 2013 15.000 visitatori 14 designer 10 artigiani 3 fablab
  • 225. Andrea Cattabriga Co-Founder, CEO Marketing/PR, Partnerships Sebastiano Longaretti Co-Founder, COO Product dev., Network building Diego Magrini CTO Eugenio Burani CFO Co-Founders Consultants Angela Prunella legal past Ferrero s.p.a. financial consultant Barbara Orlandini CCO architect, designer artisans family tradition Core Team Django senior developer advocate, IP protection specialist architect, designer researcher master in communication Francesco Lorenzo for sustainability Spegni Pasini developer developer Team
  • 226. Board of Advisors marketing strategies Alessandro Sarfatti CMO Pixartprint ex YOOX Luceplan (CEO), Philips, ADI board Assoluce board Francesco Baruffi investors relations, incubator manager Simone Cicero blogger, speaker digital strategist business development organization social innovation financial consultance Andrea Pizzola
  • 228. siamo partiti sa un’idea semplice
  • 229. ma l’idea migliore fu di renderla disponibile per altri
  • 230. il problema che diventa vantaggio
  • 231. i clichès sono noiosi! artigiano designer
  • 232. produrre meno per produrre meglio
  • 233. ci piace vedere le persone fare cose insieme
  • 234. il media è il messaggio
  • 236. ricostruire la dimensione artigiana le dinamiche del terzismo spinto e di sub-fornitura hanno portato l’artigiano fuori dalla città e fuori dalla percezione delle persone
  • 237. ricostruire un’immagine nuovi prodotti e nuove dinamiche sono necessarie per ridare un’immagine contemporanea all’artigiano
  • 238. prodotto al centro ricostruire un formato d’impresa passa necessariamente dalla capacità di creare nuova offerta
  • 239. colmare distanze informatica, reti e le opportunità tecnologiche offrono tutto il necessario per colmare distanza fra progetto e produzione
  • 240. creare una filiera alternativa democratica de-centrata ripetere e scalare l’epopea del design italiano: designer+artigiani insieme! slow/d
  • 241. cambiare il paradigma di mercato + prodotti e flessibilità, + opportunità = democrazia di mercato slow/d
  • 242. ricostruire le economie locali idee artigiani persone produrre locale produrre sostenibile slow/d
  • 243. creare un sistema diffuso che mette al centro la qualità solo aziende selezionate entrano della rete controlli diretti e visite in azienda sistema di controllo della produzione a distanza prodotti sviluppati e approvati dal designer feedback clienti slow/d
  • 244. slow/d
  • 245. • cambiare il DNA delle piccole imprese • creare una filiera p2p, democratica, decentrata • fare sostenibilità sociale con la manifattura • piccolo è bello, se connesso • vediamo le aziende come commons slow/d
  • 246. centralizzato globale big corps Transition Network capitalismo “netarchico” P2P global commons profitto condivisione de-centralizzato locale comunità vivibili bitcoin Michel Bauwens, a sketch of four prospective scenarios of p2p dynamics capitalismo distribuito Slowd resilienza locale
  • 248. grazie! Andrea Cattabriga @andrecatta andrea@slowd.it