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questo documento di presentazione del
progetto.
STANDARD: max 5 pagine, font 12 - inclusi
eventuali allegati tecnici o tabelle o altri elementi
utili.
Premio FORUM PA 2017: 10x10 = cento progetti per cambiare la PA
Documentazione di progetto della soluzione: Edu.Lazio - Un nuovo framework metodologico per
la formazione nella PA
INDICE (da seguire come traccia guida)
1. Descrizione progetto;
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze;
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare;
4. Descrizione dei destinatari della misura;
5. Descrizione della tecnologia adottata;
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari);
7. Tempi di progetto.
1. Descrizione progetto
L’Unione Europea – così come definito nel Processo di riforma internazionale dei sistemi di
istruzione superiore promosso a Bologna già nel 1999 – indica tra le priorità il rinnovamento
delle metodologie dell’insegnamento attraverso un approccio all’apprendimento centrato
sullo studente. In tale direzione va anche il progetto EDU.Lazio, attraverso il quale l’ASAP sta
implementando metodologie che hanno la propria genesi nel cambiamento del sistema di
apprendimento inteso quale processo “circolare”, bottom-up, collaborative, social e digital. Un
apprendimento che avviene in una rete di relazioni nel quale non c’è più un soggetto esclusivo
che indirizza e gestisce i flussi di conoscenza ma diversi attori che interagiscono tra loro. Le
nuove metodologie e l’uso delle tecnologie social, attraverso l’elevato livello di condivisione,
collaborazione e interazione, stimolano la sperimentazione del “nuovo” e favoriscono la co-
costruzione di contenuti e significati che diventano patrimonio di tutti.
L’ASAP è consapevole che tale coinvolgimento dei partecipanti all’esperienza formativa,
sebbene necessiti di tempo, riuscirà a determinare una diminuzione del tasso di “abbandono”
che finora si è registrato nella frequenza ai corsi di formazione tradizionali.
Il progetto EDU.Lazio è caratterizzato da:
l’innovatività delle metodologie/tecnologie introdotte nelle attività formative che
consentono di facilitare l’apprendimento;
la trasferibilità dell’esperienza poiché facilmente replicabile in altri contesti della PA
grazie alla sua caratteristica primaria di social e collaborative learning;
la sostenibilità organizzativa e ambientale in quanto centrato sulla valorizzazione della
persona, lo sviluppo di competenze e il trasferimento delle conoscenze;
la rilevanza, in quanto l’obiettivo primario consiste nel proporre un apprendimento
centrato sullo sviluppo delle competenze possedute dai partecipanti ossia sull’impatto in
termini lavorativi dell’esperienza formativa.
Questo approccio alla formazione, che focalizza in modo nuovo destinatari, contenuti e
metodi, prevede quindi forti innovazioni di processo, di prodotto e organizzative.
L’ASAP ha messo a punto un sistema che alla formazione tradizionale, cosiddetta “in
presenza”, affianca un ambiente di apprendimento online che integra un percorso assistito
(supportato da docenti e tutor di processo e di contenuto) con l’“autoistruzione” (un processo
in cui il destinatario della formazione accede autonomamente ai moduli formativi erogati
mediante apposite piattaforme e produce anche contenuti).
In tale ottica l’ASAP ha realizzato nel 2015-2016 interventi formativi che hanno previsto il
coinvolgimento diretto dei destinatari grazie alla presenza di coach e facilitatori
dell’apprendimento ma anche attraverso la valorizzazione di esperienze e competenze di
individui e gruppi di lavoro. Ci si è concentrati sulla necessità di creare un modello di blended
learning, costruendo un framework metodologico per la progettazione ed erogazione dei corsi
formativi.
EDU.Lazio – che prende il nome dalla piattaforma e-learning della Regione Lazio creata nel
2015 personalizzando Moodle (Modular Object-Oriented Dinamic Learning), il noto sistema
LCMS (Learning Content Management System) open source - è finalizzato a migliorare i
processi formativi, sviluppando un nuovo modello di formazione. È evidente quanto risulti
importante scardinare le resistenze, ancora presenti, alla tecnologia e superare i gap
tecnologici ripensando la formazione in termini più “umanistici” ovvero puntare ad acquisire
nuove conoscenze, ad aprire nuovi orizzonti di sviluppo attraverso il supporto tecnologico ma
riconoscendo, altresì, un valore centrale al capitale umano, inteso come insieme di
istruzione, capacità, esperienze, creatività e addestramento.
Il progetto EDU.Lazio intende supportare una strategia della “sostenibilità delle risorse
umane” attraverso la messa in atto di processi volti a garantire nel tempo la comunicazione, la
formazione, la motivazione, il coinvolgimento, lo sviluppo del capitale umano
dell’organizzazione regionale. Le misure adottate per incrementare la sostenibilità sono:
 la riduzione degli ostacoli alla comunicazione interna ed esterna;
 l’armonizzazione degli obiettivi personali e professionali;
 l’aumento del grado di condivisione dei principi fondamentali, degli ideali e delle
strategie dell’organizzazione regionale;
 il miglioramento, nei dipendenti, della comprensione del proprio ruolo in funzione di
una visione sistemica dei servizi erogati dall’amministrazione regionale;
 il cambiamento delle modalità di lavoro collaborativo e di gestione dei progetti;
 la diffusione di una cultura favorevole al cambiamento e all’innovazione.
Nel progetto EDU.Lazio una funzione centrale è stata svolta dal percorso formativo “World
Cafè per l’Agenda Digitale”. L’iniziativa ha avuto il duplice obiettivo di coinvolgere un
elevato numero di dipendenti di categoria B e C –circa 1.600 dipendenti provenienti dalle
sedi regionali centrali e periferiche − in incontri di aggiornamento e formazione sui punti
salienti della strategia regionale “Lazio Digitale 2020”, ossia il piano per l’implementazione
di una Amministrazione regionale capace di utilizzare pienamente le opportunità offerte da
Internet e dalle tecnologie emergenti, allo scopo di assicurare ai cittadini – grazie anche ad
una governance regionale orientata ai temi della partecipazione, dell’apertura e della
collaborazione tra cittadini e amministrazione − uno sviluppo sostenibile e duraturo.
Il percorso, iniziato nel mese di ottobre 2015 e conclusosi nel febbraio 2016, ha visto lo
svolgimento di 20 sessioni di World Café ciascuna delle quali ha coinvolto circa 100
dipendenti impegnati in dieci tavoli di lavoro. Tramite la metodologia della facilitazione è
stato possibile generare conversazioni importanti su progetti complessi in modo concreto,
divertente e produttivo.
L’importante coinvolgimento di 1.600 dipendenti regionali ha consentito di raccogliere un
numero elevato di contributi estremamente eterogenei per tipologia, area d’intervento,
complessità, impatto finanziario, ecc. Tali contributi – analizzati e sintetizzati dal team di
progetto − hanno rappresentato la base per la costruzione di un questionario di 63 items che è
stato riproposto ai partecipanti, in modalità online, al fine di valutare urgenza, desiderabilità
e fattibilità di ciascuna proposta progettuale. I dati ricavati dai questionari compilati sono
stati analizzati in collaborazione con la Direzione regionale Affari Istituzionali, Personale e
Sistemi Informativi e con l’Area Regionale Programmazione strategica, armonizzazione delle
basi dati e agenda digitale, al fine di realizzare in Regione Lazio le proposte di innovazione
digitale maggiormente richieste dal personale.
Un indicatore di replicabilità del progetto è rappresentato dal ricorso a questionari o
momenti di confronto aperto tra i dipendenti che, da un lato, hanno dato modo di partecipare
attivamente, di analizzare il contesto di riferimento e di avere una conoscenza generalizzata
su alcuni dei principali processi aziendali, dall’altro, hanno consentito di formalizzare idee-
progetto per lo sviluppo dell’innovazione in modo concreto.
Il progetto World Café, grazie alla metodologia della “co-progettazione” o “progettazione
partecipata”, ha sviluppato un forte engagement attraverso il diretto coinvolgimento e la
partecipazione dei destinatari che hanno condiviso opinioni, valutato reciproche proposte,
accolto soluzioni e creato gruppi di lavoro con la finalità di affrontare tematiche di rilevanza
strategica per il territorio e la comunità regionale.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Il team di progetto è costituito da:
1. Personale dell’ASAP
2. Personale regionale
3. Docenti esterni
4. Facilitatori e coach
Sia in fase progettuale che esecutiva l’ASAP, oltre al pieno coinvolgimento del personale
interno in servizio presso l’Area Formazione, si è avvalsa di docenti estremamente qualificati
che vantano un’esperienza professionale o di insegnamento pluriennale nella materia di
competenza e che sono stati selezionati tra gli esperti della formazione con particolare
riguardo ai temi della comunicazione, del team building e dei comportamenti manageriali.
Inoltre, nello sviluppo del nuovo framework metodologico è stata coinvolta la società Arcadia
Consulting, società di consulenza nei processi innovativi di apprendimento, vincitrice di
molteplici premi tra cui il Premio per l’Innovazione della Presidenza della Repubblica Italiana,
del Premio Olivetti e del Premio internazionale Brandon Hill. Sempre nello sviluppo del nuovo
framework metodologico sono stati coinvolti dirigenti e funzionari regionali, che presidiano
progetti di formazione in Regione Lazio.
Infine, il “World Café” ha visto il coinvolgimento di facilitatori e di esperti sui temi dell’agenda
digitale che hanno favorito il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei discenti.
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
L’obiettivo del nuovo framework metodologico è perseguire la social innovation, attraverso la
sperimentazione di metodologie formative innovative supportate da strumenti digital e
social all’interno delle tre fasi dei percorsi formativi: pre-aula, aula, post-aula. Gli obiettivi che
l’ASAP sta raggiungendo con l’applicazione di questo nuovo framework metodologico della
Regione Lazio si possono così sintetizzare:
 progettare interventi e percorsi formativi multimediali e digital, utilizzando metodologie
innovative che sfruttano le potenzialità di strumenti – come app e piattaforme open source
liberamente disponibili sul mercato – in grado di migliorare la formazione;
 promuovere un apprendimento più semplice, interattivo e divertente attraverso l’utilizzo
di strumenti digital (app e tecnologie multimediali) sia nelle lezioni in aula che in modalità e-
learning;
 aumentare l’engagement e la motivazione all’apprendimento dei discenti ricorrendo alla
“gamification”;
 facilitare, attraverso il ricorso ad ambienti online, l’instaurarsi di un clima di condivisione e
di collaborazione per la co-costruzione della conoscenza;
 ridurre i tempi di apprendimento aumentando l’efficacia della formazione con una notevole
riduzione dei costi rispetto alla metodologia d’aula tradizionale;
 personalizzare i percorsi formativi adattando i contenuti alle reali esigenze formative del
discente;
 migliorare la comunicazione tra i vari stakeholder coinvolti nel processo formativo e con
l’organizzazione regionale.
4. Destinatari
I destinatari del progetto sono i dipendenti della Regione Lazio:
a) Direttori
Le attività formative per i Direttori sono state orientate a:
- aggiornare e sviluppare competenze di organizzazione e gestione delle risorse;
- facilitare una riflessione sui modi di pensare, sui modelli di riferimento, sulle capacità
presenti nell'amministrazione regionale e sul tema del cambiamento organizzativo;
- promuovere riflessioni per valorizzare attitudini e punti di forza, partendo
dall’autoconsapevolezza, evidenziare le aree di miglioramento e le problematiche legate al
ruolo.
b) Dirigenti
Il progetto si inserisce in una strategia di change management che punta a modificare la
cultura organizzativa e l’impatto che i dirigenti esercitano sul loro ambiente nell’esercizio del
loro ruolo. A quelle che sono le caratteristiche peculiari dei ruoli dirigenziali pubblici si
vogliono cioè affiancare priorità e competenze in linea con i cambiamenti imposti
dall’evoluzione della società e del mondo del lavoro e del cambiamento in atto nella pubblica
amministrazione, sostenendoli nelle situazioni di criticità lavorativa e favorendo sia il
comportamento cooperativo del team dirigenziale sia il confronto con realtà diverse.
c) Personale di categoria D
Il personale di categoria D è stato coinvolto nelle attività formative del progetto per:
 migliorare la motivazione e il senso di responsabilità individuale relativamente alla
qualità del servizio prestato al cittadino e alla creazione di modelli di lavoro efficaci ed
efficienti nella PA;
 incrementare il dialogo, la collaborazione e la negoziazione con il cliente interno; e con il
cliente esterno;
 implementare programmi e progetti strategici nei quali la specializzazione si integra alla
interfunzionalità.
d) Personale di categoria B e C
Attraverso il progetto EDU.Lazio l’amministrazione regionale ha coinvolto il personale delle
categorie B e C con l’obiettivo di:
 aumentarne il coinvolgimento, l’engagement e la propositività sui temi dell’Agenda
Digitale rendendolo più consapevole e responsabile rispetto alla misura in cui egli può
contribuire al cambiamento dell’amministrazione regionale a livello di efficienza dei
processi interni, del miglioramento dei servizi e del coinvolgimento dei cittadini;
 massimizzarne il contributo individuale attraverso un approccio informale, la facilitazione
e la dinamica dell’azione;
 favorirne l’interazione, lo scambio e la conoscenza reciproca attraverso la condivisione dei
diversi punti di vista.
5. Tecnologia adottata
Di seguito presentiamo nel dettaglio alcune delle metodologie che l’ASAP impiega e sta
impiegando nella formazione:
o nella fase pre-aula: video lezioni e tutorial inseriti nella piattaforma Edu.Lazio per
offrire al partecipante pillole formative di sensibilizzazione sugli argomenti che verranno
successivamente affrontati in aula. Si ricorre quindi allo strumento della Flipped Classroom
(la cosiddetta classe invertita) e al principio del Bitesizing (unità didattiche di apprendimento
di piccola dimensione). La progettazione ed erogazione di materiali didattici in formato
bitesize da parte del docente, consente ai discenti di accedere a materiali in rete che possono
essere fruiti dal learner in qualsiasi momento e luogo mediante l’ausilio di dispositivi mobili
come tablet e smartphone (Mobile Learning);
o nella fase d’aula: adattando i contenuti alle esigenze e al livello di
conoscenza/competenza del discente (Adaptive Learning) ed arricchendo le informazioni di
base di un testo con la visualizzazione di informazioni aggiuntive fruibili mediante
smartphone o tablet che funzionano con app dedicate. Ciò sta consentendo di ottenere un
maggior coinvolgimento del discente e una migliore comprensione dei concetti. L’ASAP sta
progettando Quiz adattivi costruiti appositamente su un argomento, fruibili su device che
danno risultati in tempo reale e che possono prevedere l’assegnazione di punteggi secondo la
logica della gamification. Queste attività saranno sempre integrate da chat che, attraverso la
creazione di community, consentiranno di proseguire la discussione anche fuori dall’aula;
o nella fase post-aula: ricorrendo al sistema del rewarding/badging ovvero premiare il
discente e associare un premio (badge) al risultato ottenuto, ottenendo una partecipazione
più attiva dei discenti offrendo la possibilità di condividere, con strumenti social, i risultati e
premi conseguiti. Tale metodologia consente di aumentare l’autonomia dell’apprendimento e
favorire l’autovalutazione e lo scambio di feedback. I badge sono stati già implementati nei
corsi on line sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sull’anticorruzione.
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari);
Il costo totale sostenuto per la creazione della piattaforma Edu.Lazio, per il suo sviluppo e per
la creazione del framework ASAP attraverso la mappatura delle tecnologie e metodologie più
innovative nella formazione è pari a €22.500,00. Si tratta del costo sostenuto per servizi di
consulenza. Non sono imputati i costi del personale interno.
I risparmi stimati sono pari al 30% del costo totale di un’edizione di un corso. Infatti con
l’applicazione delle nuove metodologie/tecnologie le ore in presenza potranno essere ridotte
comportando un risparmio nel costo della docenza, del tutoraggio e dell’affitto delle aule.
7. Tempi di progetto
Descrizione attività
Sett-Ott
2015
Nov
2015-Feb
2016
Lug 2016-
Gen 2017
Febb-Apr
2017
Mag-Giu
2017
Sett- Ott
2017
Creazione della piattaforma Edu.Lazio
attraverso la customizzazione di Moodle
Svolgimento corso World Cafè con
l’introduzione dell’approccio bottom-up
Realizzazione framework ASAP con
l’individuazione delle tecnologie e
metodologie formative innovative
Implementazione nella piattaforma
Edu.Lazio delle nuove
metodologie/tecnologie
Revisione programmi e materiali didattici
con l’implementazione delle nuove
metodologie
Prima sperimentazione di un corso con le
nuove metodologie e analisi di efficacia

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Edu.Lazio

  • 1. Alla domanda di partecipazione va allegato questo documento di presentazione del progetto. STANDARD: max 5 pagine, font 12 - inclusi eventuali allegati tecnici o tabelle o altri elementi utili. Premio FORUM PA 2017: 10x10 = cento progetti per cambiare la PA Documentazione di progetto della soluzione: Edu.Lazio - Un nuovo framework metodologico per la formazione nella PA INDICE (da seguire come traccia guida) 1. Descrizione progetto; 2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze; 3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare; 4. Descrizione dei destinatari della misura; 5. Descrizione della tecnologia adottata; 6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari); 7. Tempi di progetto.
  • 2. 1. Descrizione progetto L’Unione Europea – così come definito nel Processo di riforma internazionale dei sistemi di istruzione superiore promosso a Bologna già nel 1999 – indica tra le priorità il rinnovamento delle metodologie dell’insegnamento attraverso un approccio all’apprendimento centrato sullo studente. In tale direzione va anche il progetto EDU.Lazio, attraverso il quale l’ASAP sta implementando metodologie che hanno la propria genesi nel cambiamento del sistema di apprendimento inteso quale processo “circolare”, bottom-up, collaborative, social e digital. Un apprendimento che avviene in una rete di relazioni nel quale non c’è più un soggetto esclusivo che indirizza e gestisce i flussi di conoscenza ma diversi attori che interagiscono tra loro. Le nuove metodologie e l’uso delle tecnologie social, attraverso l’elevato livello di condivisione, collaborazione e interazione, stimolano la sperimentazione del “nuovo” e favoriscono la co- costruzione di contenuti e significati che diventano patrimonio di tutti. L’ASAP è consapevole che tale coinvolgimento dei partecipanti all’esperienza formativa, sebbene necessiti di tempo, riuscirà a determinare una diminuzione del tasso di “abbandono” che finora si è registrato nella frequenza ai corsi di formazione tradizionali. Il progetto EDU.Lazio è caratterizzato da: l’innovatività delle metodologie/tecnologie introdotte nelle attività formative che consentono di facilitare l’apprendimento; la trasferibilità dell’esperienza poiché facilmente replicabile in altri contesti della PA grazie alla sua caratteristica primaria di social e collaborative learning; la sostenibilità organizzativa e ambientale in quanto centrato sulla valorizzazione della persona, lo sviluppo di competenze e il trasferimento delle conoscenze; la rilevanza, in quanto l’obiettivo primario consiste nel proporre un apprendimento centrato sullo sviluppo delle competenze possedute dai partecipanti ossia sull’impatto in termini lavorativi dell’esperienza formativa. Questo approccio alla formazione, che focalizza in modo nuovo destinatari, contenuti e metodi, prevede quindi forti innovazioni di processo, di prodotto e organizzative. L’ASAP ha messo a punto un sistema che alla formazione tradizionale, cosiddetta “in presenza”, affianca un ambiente di apprendimento online che integra un percorso assistito (supportato da docenti e tutor di processo e di contenuto) con l’“autoistruzione” (un processo in cui il destinatario della formazione accede autonomamente ai moduli formativi erogati mediante apposite piattaforme e produce anche contenuti). In tale ottica l’ASAP ha realizzato nel 2015-2016 interventi formativi che hanno previsto il coinvolgimento diretto dei destinatari grazie alla presenza di coach e facilitatori dell’apprendimento ma anche attraverso la valorizzazione di esperienze e competenze di individui e gruppi di lavoro. Ci si è concentrati sulla necessità di creare un modello di blended learning, costruendo un framework metodologico per la progettazione ed erogazione dei corsi formativi. EDU.Lazio – che prende il nome dalla piattaforma e-learning della Regione Lazio creata nel 2015 personalizzando Moodle (Modular Object-Oriented Dinamic Learning), il noto sistema LCMS (Learning Content Management System) open source - è finalizzato a migliorare i processi formativi, sviluppando un nuovo modello di formazione. È evidente quanto risulti importante scardinare le resistenze, ancora presenti, alla tecnologia e superare i gap tecnologici ripensando la formazione in termini più “umanistici” ovvero puntare ad acquisire nuove conoscenze, ad aprire nuovi orizzonti di sviluppo attraverso il supporto tecnologico ma
  • 3. riconoscendo, altresì, un valore centrale al capitale umano, inteso come insieme di istruzione, capacità, esperienze, creatività e addestramento. Il progetto EDU.Lazio intende supportare una strategia della “sostenibilità delle risorse umane” attraverso la messa in atto di processi volti a garantire nel tempo la comunicazione, la formazione, la motivazione, il coinvolgimento, lo sviluppo del capitale umano dell’organizzazione regionale. Le misure adottate per incrementare la sostenibilità sono:  la riduzione degli ostacoli alla comunicazione interna ed esterna;  l’armonizzazione degli obiettivi personali e professionali;  l’aumento del grado di condivisione dei principi fondamentali, degli ideali e delle strategie dell’organizzazione regionale;  il miglioramento, nei dipendenti, della comprensione del proprio ruolo in funzione di una visione sistemica dei servizi erogati dall’amministrazione regionale;  il cambiamento delle modalità di lavoro collaborativo e di gestione dei progetti;  la diffusione di una cultura favorevole al cambiamento e all’innovazione. Nel progetto EDU.Lazio una funzione centrale è stata svolta dal percorso formativo “World Cafè per l’Agenda Digitale”. L’iniziativa ha avuto il duplice obiettivo di coinvolgere un elevato numero di dipendenti di categoria B e C –circa 1.600 dipendenti provenienti dalle sedi regionali centrali e periferiche − in incontri di aggiornamento e formazione sui punti salienti della strategia regionale “Lazio Digitale 2020”, ossia il piano per l’implementazione di una Amministrazione regionale capace di utilizzare pienamente le opportunità offerte da Internet e dalle tecnologie emergenti, allo scopo di assicurare ai cittadini – grazie anche ad una governance regionale orientata ai temi della partecipazione, dell’apertura e della collaborazione tra cittadini e amministrazione − uno sviluppo sostenibile e duraturo. Il percorso, iniziato nel mese di ottobre 2015 e conclusosi nel febbraio 2016, ha visto lo svolgimento di 20 sessioni di World Café ciascuna delle quali ha coinvolto circa 100 dipendenti impegnati in dieci tavoli di lavoro. Tramite la metodologia della facilitazione è stato possibile generare conversazioni importanti su progetti complessi in modo concreto, divertente e produttivo. L’importante coinvolgimento di 1.600 dipendenti regionali ha consentito di raccogliere un numero elevato di contributi estremamente eterogenei per tipologia, area d’intervento, complessità, impatto finanziario, ecc. Tali contributi – analizzati e sintetizzati dal team di progetto − hanno rappresentato la base per la costruzione di un questionario di 63 items che è stato riproposto ai partecipanti, in modalità online, al fine di valutare urgenza, desiderabilità e fattibilità di ciascuna proposta progettuale. I dati ricavati dai questionari compilati sono stati analizzati in collaborazione con la Direzione regionale Affari Istituzionali, Personale e Sistemi Informativi e con l’Area Regionale Programmazione strategica, armonizzazione delle basi dati e agenda digitale, al fine di realizzare in Regione Lazio le proposte di innovazione digitale maggiormente richieste dal personale. Un indicatore di replicabilità del progetto è rappresentato dal ricorso a questionari o momenti di confronto aperto tra i dipendenti che, da un lato, hanno dato modo di partecipare attivamente, di analizzare il contesto di riferimento e di avere una conoscenza generalizzata su alcuni dei principali processi aziendali, dall’altro, hanno consentito di formalizzare idee- progetto per lo sviluppo dell’innovazione in modo concreto. Il progetto World Café, grazie alla metodologia della “co-progettazione” o “progettazione partecipata”, ha sviluppato un forte engagement attraverso il diretto coinvolgimento e la partecipazione dei destinatari che hanno condiviso opinioni, valutato reciproche proposte,
  • 4. accolto soluzioni e creato gruppi di lavoro con la finalità di affrontare tematiche di rilevanza strategica per il territorio e la comunità regionale. 2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze Il team di progetto è costituito da: 1. Personale dell’ASAP 2. Personale regionale 3. Docenti esterni 4. Facilitatori e coach Sia in fase progettuale che esecutiva l’ASAP, oltre al pieno coinvolgimento del personale interno in servizio presso l’Area Formazione, si è avvalsa di docenti estremamente qualificati che vantano un’esperienza professionale o di insegnamento pluriennale nella materia di competenza e che sono stati selezionati tra gli esperti della formazione con particolare riguardo ai temi della comunicazione, del team building e dei comportamenti manageriali. Inoltre, nello sviluppo del nuovo framework metodologico è stata coinvolta la società Arcadia Consulting, società di consulenza nei processi innovativi di apprendimento, vincitrice di molteplici premi tra cui il Premio per l’Innovazione della Presidenza della Repubblica Italiana, del Premio Olivetti e del Premio internazionale Brandon Hill. Sempre nello sviluppo del nuovo framework metodologico sono stati coinvolti dirigenti e funzionari regionali, che presidiano progetti di formazione in Regione Lazio. Infine, il “World Café” ha visto il coinvolgimento di facilitatori e di esperti sui temi dell’agenda digitale che hanno favorito il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei discenti. 3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare L’obiettivo del nuovo framework metodologico è perseguire la social innovation, attraverso la sperimentazione di metodologie formative innovative supportate da strumenti digital e social all’interno delle tre fasi dei percorsi formativi: pre-aula, aula, post-aula. Gli obiettivi che l’ASAP sta raggiungendo con l’applicazione di questo nuovo framework metodologico della Regione Lazio si possono così sintetizzare:  progettare interventi e percorsi formativi multimediali e digital, utilizzando metodologie innovative che sfruttano le potenzialità di strumenti – come app e piattaforme open source liberamente disponibili sul mercato – in grado di migliorare la formazione;  promuovere un apprendimento più semplice, interattivo e divertente attraverso l’utilizzo di strumenti digital (app e tecnologie multimediali) sia nelle lezioni in aula che in modalità e- learning;  aumentare l’engagement e la motivazione all’apprendimento dei discenti ricorrendo alla “gamification”;  facilitare, attraverso il ricorso ad ambienti online, l’instaurarsi di un clima di condivisione e di collaborazione per la co-costruzione della conoscenza;  ridurre i tempi di apprendimento aumentando l’efficacia della formazione con una notevole riduzione dei costi rispetto alla metodologia d’aula tradizionale;  personalizzare i percorsi formativi adattando i contenuti alle reali esigenze formative del discente;  migliorare la comunicazione tra i vari stakeholder coinvolti nel processo formativo e con l’organizzazione regionale. 4. Destinatari I destinatari del progetto sono i dipendenti della Regione Lazio:
  • 5. a) Direttori Le attività formative per i Direttori sono state orientate a: - aggiornare e sviluppare competenze di organizzazione e gestione delle risorse; - facilitare una riflessione sui modi di pensare, sui modelli di riferimento, sulle capacità presenti nell'amministrazione regionale e sul tema del cambiamento organizzativo; - promuovere riflessioni per valorizzare attitudini e punti di forza, partendo dall’autoconsapevolezza, evidenziare le aree di miglioramento e le problematiche legate al ruolo. b) Dirigenti Il progetto si inserisce in una strategia di change management che punta a modificare la cultura organizzativa e l’impatto che i dirigenti esercitano sul loro ambiente nell’esercizio del loro ruolo. A quelle che sono le caratteristiche peculiari dei ruoli dirigenziali pubblici si vogliono cioè affiancare priorità e competenze in linea con i cambiamenti imposti dall’evoluzione della società e del mondo del lavoro e del cambiamento in atto nella pubblica amministrazione, sostenendoli nelle situazioni di criticità lavorativa e favorendo sia il comportamento cooperativo del team dirigenziale sia il confronto con realtà diverse. c) Personale di categoria D Il personale di categoria D è stato coinvolto nelle attività formative del progetto per:  migliorare la motivazione e il senso di responsabilità individuale relativamente alla qualità del servizio prestato al cittadino e alla creazione di modelli di lavoro efficaci ed efficienti nella PA;  incrementare il dialogo, la collaborazione e la negoziazione con il cliente interno; e con il cliente esterno;  implementare programmi e progetti strategici nei quali la specializzazione si integra alla interfunzionalità. d) Personale di categoria B e C Attraverso il progetto EDU.Lazio l’amministrazione regionale ha coinvolto il personale delle categorie B e C con l’obiettivo di:  aumentarne il coinvolgimento, l’engagement e la propositività sui temi dell’Agenda Digitale rendendolo più consapevole e responsabile rispetto alla misura in cui egli può contribuire al cambiamento dell’amministrazione regionale a livello di efficienza dei processi interni, del miglioramento dei servizi e del coinvolgimento dei cittadini;  massimizzarne il contributo individuale attraverso un approccio informale, la facilitazione e la dinamica dell’azione;  favorirne l’interazione, lo scambio e la conoscenza reciproca attraverso la condivisione dei diversi punti di vista. 5. Tecnologia adottata Di seguito presentiamo nel dettaglio alcune delle metodologie che l’ASAP impiega e sta impiegando nella formazione: o nella fase pre-aula: video lezioni e tutorial inseriti nella piattaforma Edu.Lazio per offrire al partecipante pillole formative di sensibilizzazione sugli argomenti che verranno successivamente affrontati in aula. Si ricorre quindi allo strumento della Flipped Classroom (la cosiddetta classe invertita) e al principio del Bitesizing (unità didattiche di apprendimento di piccola dimensione). La progettazione ed erogazione di materiali didattici in formato bitesize da parte del docente, consente ai discenti di accedere a materiali in rete che possono
  • 6. essere fruiti dal learner in qualsiasi momento e luogo mediante l’ausilio di dispositivi mobili come tablet e smartphone (Mobile Learning); o nella fase d’aula: adattando i contenuti alle esigenze e al livello di conoscenza/competenza del discente (Adaptive Learning) ed arricchendo le informazioni di base di un testo con la visualizzazione di informazioni aggiuntive fruibili mediante smartphone o tablet che funzionano con app dedicate. Ciò sta consentendo di ottenere un maggior coinvolgimento del discente e una migliore comprensione dei concetti. L’ASAP sta progettando Quiz adattivi costruiti appositamente su un argomento, fruibili su device che danno risultati in tempo reale e che possono prevedere l’assegnazione di punteggi secondo la logica della gamification. Queste attività saranno sempre integrate da chat che, attraverso la creazione di community, consentiranno di proseguire la discussione anche fuori dall’aula; o nella fase post-aula: ricorrendo al sistema del rewarding/badging ovvero premiare il discente e associare un premio (badge) al risultato ottenuto, ottenendo una partecipazione più attiva dei discenti offrendo la possibilità di condividere, con strumenti social, i risultati e premi conseguiti. Tale metodologia consente di aumentare l’autonomia dell’apprendimento e favorire l’autovalutazione e lo scambio di feedback. I badge sono stati già implementati nei corsi on line sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sull’anticorruzione. 6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari); Il costo totale sostenuto per la creazione della piattaforma Edu.Lazio, per il suo sviluppo e per la creazione del framework ASAP attraverso la mappatura delle tecnologie e metodologie più innovative nella formazione è pari a €22.500,00. Si tratta del costo sostenuto per servizi di consulenza. Non sono imputati i costi del personale interno. I risparmi stimati sono pari al 30% del costo totale di un’edizione di un corso. Infatti con l’applicazione delle nuove metodologie/tecnologie le ore in presenza potranno essere ridotte comportando un risparmio nel costo della docenza, del tutoraggio e dell’affitto delle aule. 7. Tempi di progetto Descrizione attività Sett-Ott 2015 Nov 2015-Feb 2016 Lug 2016- Gen 2017 Febb-Apr 2017 Mag-Giu 2017 Sett- Ott 2017 Creazione della piattaforma Edu.Lazio attraverso la customizzazione di Moodle Svolgimento corso World Cafè con l’introduzione dell’approccio bottom-up Realizzazione framework ASAP con l’individuazione delle tecnologie e metodologie formative innovative Implementazione nella piattaforma Edu.Lazio delle nuove metodologie/tecnologie Revisione programmi e materiali didattici con l’implementazione delle nuove metodologie Prima sperimentazione di un corso con le nuove metodologie e analisi di efficacia