Viene delineato il rapporto esistente tra la valutazione del Dirigente Scolastico e la valutazione della Scuola attraverso l'uso del Portfolio del DS, considerato strumento di regolazione e di condivisione.
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Sebastiano Pulvirenti, Il portfolio, strumento di regolazione della valutazione del DS e della Scuola
1. Il portfolio del DS,
strumento di
regolazione e di
autoanalisi
per la qualità e il miglioramento
della Scuola
Sebastiano Pulvirenti
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2. Il sistema dell’autoanalisi e della
valutazione della Scuola
Autovalutazione RAV
Visita dei Valutatori esterni (NEV)* Report
Miglioramento PdM
Visita in presenza * o a distanza
dei Valutatori del DS (NdV) Report
Rendicontazione sociale Bilancio sociale
* Le visite avvengono secondo un programma predefinito
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3. Mettere in evidenza gli obiettivi di
miglioramento e il grado di consapevolezza
di tali obiettivi nella Scuola
Mettere in relazione le azioni del
dirigente con quelle della scuola
Cogliere le azioni del dirigente
scolastico e quelle di competenza delle
altre Componenti
Come creare una sinergia tra l’autoanalisi,
la valutazione del DS e quella della Scuola?
Considerare i criteri specifici di valutazione del DS e le
aree del suo intervento professionale, in rapporto al
Contratto
4. Cosa la Scuola si attende dal
proprio Dirigente scolastico?
Le azioni professionali del DS sono indicate
all’art. 1, comma 78, della legge 107/2015 e
sono tutte riconducibili al concetto di
leadership
• Garantire
• Assicurare
• Dirigere
• Gestire
• Organizzar
e
• Coordinare
• Valorizzar
e
5. responsabilità tendenza a concludere un’azione
tendenza a spendersi più degli altri
motivazione
ricerca dell’eccellenza nei risultati
atteggiamento positivo
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6. La valutazione del Dirigente
scolastico
La valutazione del DS è effettuata ai
sensi dell’art. 1, comma 93, della
Legge 107/2015 e dell’art. 25 del D.
leg.vo 165/2001, al fine di contribuire
alla trasparenza, efficienza ed
efficacia dell’azione dirigenziale, nel
rispetto delle finalità di cui all’art.
3 della Direttiva 18 agosto 2016 n. 36,
tenendo conto della specificità della
funzione, volta a dirigere, coordinare
e valorizzare le risorse professionali
e strumentali …
7. Criteri per la
valutazione del DSCfr. art. 1, comma 93, della legge 107/2015 – La
valutazione dei dirigenti scolastici è effettuata
ai sensi dell'articolo 25, comma 1, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
Criteri generali
a) competenze gestionali ed organizzative finalizzate al
raggiungimento dei risultati, correttezza, trasparenza,
efficienza ed efficacia dell'azione dirigenziale, in
relazione agli obiettivi assegnati nell'incarico
triennale;
b) valorizzazione dell'impegno e dei meriti professionali
del personale dell'istituto, sotto il profilo
individuale e negli ambiti collegiali;
c) apprezzamento del proprio operato all'interno della
comunità professionale e sociale;
d) contributo al miglioramento del successo formativo e
scolastico degli studenti e dei processi organizzativi e
didattici, nell'ambito dei sistemi di autovalutazione,
valutazione e rendicontazione sociale;
8. AREE CORRISPONDENTI ALLE DIMENSIONI PROFESSIONALI
Rif. Legge
107/2015
Art. 1 Comma 93
Pesi della
valutazione
per Area
a Competenze gestionali ed organizzative
finalizzate al raggiungimento dei
risultati, correttezza, trasparenza,
efficienza ed efficacia dell'azione
dirigenziale, in relazione agli obiettivi
assegnati nell'incarico triennale
d Contributo al miglioramento del successo
formativo e scolastico degli studenti e
dei processi organizzativi e didattici,
nell'ambito dei sistemi di
autovalutazione, valutazione e
rendicontazione sociale
e Direzione unitaria della scuola,
promozione della partecipazione e della
collaborazione tra le diverse componenti
della comunità scolastica, dei rapporti
con il contesto sociale e nella rete di
scuole.
lettera a, d, e 60%
La valutazione analitica di prima istanza del Nucleo
9. VALUTAZIONE DI PRIMA ISTANZA DEL NUCLEO
A o B o C o D
Direzione unitaria, promozione della partecipazione … competenze
gestionali e organizzative finalizzate al raggiungimento dei risultati
…………...
Valorizzazione delle risorse professionali, dell’impegno e dei meriti
professionali …………...
Apprezzamento del proprio operato all’interno della comunità
professionale e sociale …………...
La valutazione di sintesi del Nucleo
11. Dal government alla governance
Gestione pubblica basata sulle relazioni,
sulla mediazione e sul coordinamento
Uso delle norme come risorsa e come
strumento di legittimazione della
negoziazione
Utilizzo di logiche di cooperazione e di
soddisfacimento di bisogni impliciti ed
espliciti
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12. La valorizzazione e il
miglioramento
Articolo 3, comma 1, Direttiva 18 agosto
2016, n. 36
Il processo di valutazione è
finalizzato alla valorizzazione
e al miglioramento professionale
dei Dirigenti nella prospettiva
del progressivo incremento della
qualità del servizio scolastico.
13. Quale valutazione
La valutazione del DS non può
essere disgiunta da quella della
Scuola per il raccordo evidente
delle finalità, diverse perché
specifiche, ma orientate al
miglioramento continuo
La dimensione è quella formativa
La valutazione è correlata alle
diverse e specifiche responsabilità
professionali
La valutazione deve diventare uno
strumento di orientamento
professionale
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14. Cosa garantire attraverso i
processi valutativi
Trasparenza e
reciproca
collaborazione
Coinvolgimen
to di tutte
le
Componenti
della Scuola
Attività di
regolazione
delle diverse
azioni
professionali
e
individuazione
delle
specifiche
16. 1
Anagrafe
professionale
Di competenza del DS
Obbligatoria e
pubblica
2
Autovalutazione e
bilancio delle
competenze
Di competenza del DS
Facoltativa e
riservata
3
Obiettivi e azioni
professionali
Di competenza del DS
Obbligatoria e
pubblica
4
Documentazione della
valutazione
Di competenza del
Nucleo e del DG
dell’USR
Obbligatoria e
riservata al
Nucleo, al D.USR
e al DS
Il Portfolio è composto da quattro parti
Il Portfolio del Dirigente scolastico
17. A proposito di Autovalutazione e di bilancio delle
competenze (Parte seconda del Portfolio)
Azioni da considerare
identità e orientamento strategico della Scuola
valorizzazione e sviluppo delle risorse umane
cura delle relazioni all’interno e all’esterno della
Scuola
gestione delle risorse strumentali e finanziarie
monitoraggio e rendicontazione
18. Guida al Portfolio
Scelta ed essenzialità
Messaggio significativo
di tipo non individuale
Redazione continua, in itinere:
quasi un diario collegiale …
I concetti chiave
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19. Le azioni
Considerare il ruolo professionale e applicare un
criterio di selettività nella scelta della documentazione
Considerare le sinergie
Tendere ad un’organicità
Considerare il portfolio come un documento
di raccordo orizzontale (con riferimento al RAV)
e verticale (con riferimento al Bilancio sociale)
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20. Spunti operativi
Usiamo il metodo … induttivo per il Portfolio
e per valorizzare la Scuola:
dall’azione concreta dell’esperienza
professionale alla risistemazione organica
di tipo riflessivo
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21. Esempio di scheda di autoriflessione
Tematica generale ……………………………………..
Promozione e
coordinamento
Valorizzazione
dei docenti
Apprezzamento
Tema
……………
……………
…….
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22. Esempio di scheda di autoriflessione
L’impegno del DS e della Scuola
nell’ambito della dimensione europea dell’istruzione
Promozione e
coordinamento
Valorizzazione
dei docenti
Apprezzamento
Sviluppo
delle
competenze
chiave degli
alunni
Introduzione
della tematica e
sensibilizzazione
di tutti i
Dipartimenti
disciplinari
Promozione di
un percorso
formativo con
Esperti esterni
Sondaggio
specifico presso
docenti e
genitori
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23. Una riflessione conclusiva …
Per il DS, per la Scuola e …per gli alunni
è una … questione di metodo!
Si dice che a scuola si va per imparare; ma imparare
che cosa? Qualcuno risponde: la storia e la matematica;
qualcun altr:o un metodo di studio che possa poi aiutare a
sviluppare la propria capacità anche nel mondo del
lavoro. Di fatto, ognuno si organizza da solo e si crea delle
abitudini da autodidatta.
Quelli più bravi sono spesso i più efficienti, quelli che si
sono saputi costruire un buon metodo di studio e di lavoro.
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24. Quelli bravi capiscono cosa fare, non
perdono tempo, riescono ad interagire con gli altri,
a capire cosa vogliono, a presentare
bene i risultati del loro studio e del
loro lavoro e vivono bene la loro vita
professionale.
In contrasto, molti fanno
fatica e ottengono risultati inferiori ai loro sforzi, pur
avendo buone qualità, perché lavorano in modo
disordinato e sprecano energie.
Queste persone non sono riuscite a costruirsi un buon
metodo di lavoro …
(rielaborazione da Maria Teresa Serafini, Come si studia)
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25. Il portfolio del DS,
strumento di
regolazione e di
autoanalisi
per la qualità e il miglioramento
della Scuola
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