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L’efficienza energetica
alla luce del decreto
legislativo 102/2014
Dario Di Santo, FIRE
Torino, 10 marzo 2015
2
www.fire-italia.org
La Federazione Italiana per l’uso Razionale
dell’Energia è un’associazione tecnico-
scientifica che dal 1987 promuove per statuto
efficienza energetica e rinnovabili,
supportando chi opera nel settore.
Oltre alle attività rivolte ai circa 450 soci, la
FIRE opera su incarico del Ministero dello
Sviluppo Economico per gestire l’elenco e
promuovere il ruolo degli Energy Manager
nominati ai sensi della Legge 10/91.
La Federazione collabora con le Istituzioni, la
Pubblica Amministrazione e varie Associazioni
per diffondere l’uso efficiente dell’energia
ed opera a rete con gli operatori di settore e
gli utenti finali per individuare e rimuovere le
barriere di mercato e per promuovere buone
pratiche.
La FIRE certifica gli EGE attraverso il SECEM.
Cos’è la FIRE?
3
445 associati, di cui 228 persone
fisiche e 217 organizzazioni.
La compagine sociale
Alcuni dei soci FIRE:
A2A calore e servizi S.r.l. - ABB S.p.a. - Acea S.p.a. - Albapower S.p.a. -
Anigas - Atlas Copco S.p.a. - Avvenia S.r.l. - AXPO S.p.a. - Banca d’Italia -
Banca Popolare di Sondrio - Bit Energia S.r.l. - Bosh Energy and Building
Solution Italy S.r.l. - Bticino S.p.a. - Burgo Group S.p.a. - Cabot Italiana
S.p.a. - Carraro S.p.a. - Centria S.p.a. - Certiquality S.r.l. - Cofely Italia
S.p.a. - Comau S.p.a. - Comune di Aosta - CONI Servizi S.p.a. - CONSIP
S.p.a. - Consul System S.r.l. - CPL Concordia Soc. Coop - Comitato
Termotecnico Italiano - DNV S.r.l. - Egidio Galbani S.p.a. - ENEL
Distribuzione S.p.a. - ENEL Energia S.p.a. - ENEA - ENI S.p.a. - Fenice
S.p.a. - Ferriere Nord S.p.a. - Fiat Group Automobiles - Fiera Milano S.p.a.
- FINCO - FIPER - GSE S.p.a. - Guerrato S.p.a. - Heinz Italia S.p.a. - Hera
S.p.a. - IBM Italia S.p.a. - Intesa Sanpaolo S.p.a. - Iren Energia e Gas
S.p.a. - Isab s.r.l. - Italgas S.p.a. - Johnson Controls Systems and Services
Italy S.r.l. - Lidl Italia s.r.l. - Manutencoop Facility Management S.p.a. -
Mediamarket S.p.a. - M&G Polimeri Italia - Omron Electronics S.p.a. -
Pasta Zara S.p.a. - Pirelli Industrie Pneumatici S.p.a. - Politecnico di Torino
- Provincia di Cremona - Publiacqua S.p.a. - Raffineria di Milazzo S.c.p.a. -
RAI S.p.a. - Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. - Rockwood Italia S.p.a. -
Roma TPL S.c.a.r.l. - Roquette Italia S.p.a. - RSE S.p.a. - Sandoz
Industrial Products S.p.a. - Schneider Electric S.p.a. - Siena Ambiente
S.p.a. - Siram S.p.a. - STMicroelectronics S.p.a. - TIS Innovation Park -
Trenitalia S.p.a. - Turboden S.p.a. - Università Campus Bio-Medico di
Roma - Università Cattolica Sacro Cuore - Università degli studi di Genova
- Varem S.p.A. - Wind Telecomunicazioni S.p.a. - Yousave S.p.a.
La compagine associativa comprende sia
l’offerta di energia e servizi, sia la
domanda.
4
Oltre a partecipare a progetti europei, di cui a
fianco sono indicati i principali in atto, la FIRE
realizza studi e analisi di mercato e di settore
su temi di interesse energetico, campagne di
informazione e di sensibilizzazione, attività
formativa a richiesta.
Il Ministero dell’Ambiente, l’ENEA, il GSE, l’RSE,
grandi organizzazioni (ad esempio Centria, ENEL,
Ferrovie dello Stato, FIAT, Finmeccanica, Galbani,
H3G, Schneider Electric, Telecom Italia,
Unioncamere), università, associazioni, agenzie
ed enti fieristici sono alcuni dei soggetti con cui
sono state svolte delle collaborazioni.
Guide FIRE
Progetti e collaborazioni
www.fire-italia.org
5
www.secem.eu
SECEM
SECEM, Sistema Europeo per la Certificazione in
Energy Management, è un organismo di
certificazione del personale facente capo alla
FIRE.
Primo organismo a offrire la certificazione di
parte terza per gli Esperti in Gestione
dell’Energia (EGE) secondo la norma UNI CEI
11339, ad aprile 2012 SECEM ha ottenuto da
Accredia l’accreditamento secondo i requisiti
della norma internazionale ISO/IEC 17024.
SECEM certifica gli EGE in virtù di un
regolamento rigoroso e imparziale, basato
sull’esperienza di FIRE con gli energy manager. 
Un vantaggio di chi si certifica con SECEM è la
possibilità di accedere ai servizi informativi e
formativi e di essere coinvolto nelle iniziative
della FIRE.
SECEM inoltre riconosce corsi di formazione
sull’energy management, su richiesta dell’ente
erogatore.
La roadmap verso il 2030
6
Emissioni
GHG
-40%
Rinnovabili
+27%
Efficienza
energetica
+30%
I tre passi dell’efficienza energetica
7
Eliminare gli sprechi
Utilizzare tecnologie efficienti
Adottare fonti rinnovabili
Efficienza: un intervento, molti benefici
Source: IEA, Capturing the multiple benefits of energy efficiency. 8
Anche a livello del
singolo i benefici non
energetici possono
essere superiori a
quelli energetici!
Resource efficiency
9
Uso razionale delle
risorse:
efficienza energetica;
uso dei materiali
grezzi;
efficienza nell’uso
dell’acqua;
efficienza nel ciclo
dei rifiuti.
Mercato dell’efficienza energetica in Italia
10
70%	
  degli	
  edifici	
  
costruito	
  prima	
  del	
  
1976,	
  in	
  assenza	
  di	
  
norme	
  sui	
  consumi
Target	
  al	
  2016:	
  46%	
  
obie?vo	
  raggiunto,	
  ma	
  
laAtano	
  trasporA	
  e	
  
servizi
12	
  Mln	
  di	
  edifici	
  
residenziali,	
  3,5	
  Mln	
  di	
  
unità	
  immobiliari	
  nel	
  
terziario
2,5-­‐4	
  Mln	
  
di	
  occupaA	
  al	
  
2020	
  nel	
  
seGore
Target	
  2020:	
  	
  
15	
  Mtep	
  consumi	
  finali,	
  
20	
  Mtep	
  energia	
  primaria,	
  
14%	
  target	
  raggiunto
Miglioramento	
  
efficienza	
  energeAca	
  
1990-­‐2010:	
  Industria	
  13%,	
  
trasporA	
  2%,	
  residenziale	
  
28%
2.736	
  energy	
  
manager	
  nominaA,	
  	
  
ma	
  nella	
  P.A.	
  ne	
  
mancano	
  1.000
	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  
Fabbisogno	
  di	
  
energia	
  primaria	
  
nel	
  2011:	
  184	
  
Mtep
Consumi	
  
finali	
  2011:	
  135	
  
Mtep
RAEE 2011 – Executive Summary
scorte di carburante per il trasporto marittimo internazionale (cosiddetti bunkeraggi),
mentre il 5,1% è destinato ad usi non energetici, in particolare nell’industria  petrolchimica  
(figura 2).
L’andamento   del   consumo   nei   settori   di   uso   finale   evidenzia   una   riduzione   del   2,65%  
rispetto al 2010; tale diminuzione ha riguardato tutti i settori, per gli effetti della crisi
economica e delle misure di promozione  e  incentivazione  dell’efficienza  energetica.
Le maggiori riduzioni sono relative agli usi non energetici (dal 6,1 al 5,1%), che hanno
risentito della crisi del settore petrolchimico, e ai consumi per usi civili (dal 35,5 al 34,4%).
Il profilo dinamico dei consumi energetici nei settori di impiego finale per il periodo 2000-
2011 è mostrato in figura 3.
I dati fino al 2005 evidenziano un andamento crescente del consumo finale seguito da una
progressiva diminuzione, che nel 2011 ha fatto tornare il valore dei consumi finali ai livelli
del  2000  (l’eccezione  del  2010  è  dovuta  a  un  effetto  “rimbalzo” dopo la forte contrazione
del 2009).
Il confronto 2011-2000 mostra una consistente riduzione dei consumi del settore
industriale (-23%) e un significativo aumento di quelli relativi agli usi civili (+15%), mentre i
consumi degli altri settori hanno registrato variazioni di entità trascurabile.
Figura 2 - Impieghi finali di energia per settore, anno 2011 - Totale 134,9 Mtep
Fonte: elaborazione ENEA su dati MSE
24,2%
31,5%
34,4%
2,2%
5,1% 2,5% Industria
Trasporti
Usi civili
Agricoltura
Usi non energetici
Bunkeraggi
Illuminazione	
  
pubblica:	
  6,2	
  Mln	
  
kWh
40-­‐60	
  
miliardi	
  di	
  
invesAmenA	
  in	
  
efficienza	
  al	
  
2020
I trend dell’efficienza in Italia
11
Buona	
  la	
  
prestazione	
  del	
  
seGore	
  residenziale,	
  
sufficiente	
  l’industria,	
  
scarsi	
  terziario	
  e	
  
trasporA.
Nell’industria	
  
prestazioni	
  	
  diverse,	
  
con	
  un	
  miglioramento	
  
negli	
  ulAmi	
  tre	
  anni.	
  
Controtendenza	
  la	
  
metallurgia.
Fonte figure: RAEE ENEA.
Scarsità di fonti energetiche nazionali.
Consolidata tradizione di molti settori industriali fortemente impegnati nella produzione e diffusione delle
tecnologie per l’efficienza energetica (ad esempio elettrodomestici e domotica, illuminotecnica, caldaie,
motori, inverter e smart grid, oltre ovviamente all’edilizia e all’automotive).
Caratteristiche del territorio e tradizioni culturali e sociali.
Non ultimo, soprattutto in tempi più recenti, alle politiche messe in atto in risposta alle crisi energetiche
mondiali.
2.5 Intensità energetica finale
2.5.1 Intensità energetica finale nell’industria
L’intensità energetica dell’industria ha mostrato un andamento tendenzialmente crescente dal 1996 fino al 2003,
seguita da una fase decrescente che si è accentuata negli ultimi anni, mostrando lo stesso andamento del consumo
finale.
Il decremento è stato determinato principalmente dalla riduzione dell’intensità energetica dei settori chimica,
metallurgia, meccanica, alimentare e tessile. La chimica è il settore per cui si è avuta la maggior riduzione nell’intensità
energetica, 44,4% nel periodo 1992 2011 e 23,8% nel periodo 2003 2010. Nell’ultimo periodo, la riduzione fatta
registrare dal settore del tessile è stata addirittura del 67,5%.
Nel periodo 2003 2011, l’industria manifatturiera ha fatto registrare un miglioramento dell’intensità energetica pari al
26,3% (Figura2.26).
Figura 2.26 – Intensità energetica finale nell’industria (1992=100), anni 1992 2011
Fonte: elaborazione ENEA su dati Ministero dello Sviluppo Economico e ISTAT
50
75
100
125
150
175
200
Industria
Industria
Manifatturiera
Metallurgia
Chimica e
Petrolchimica
Minerali non
metalliferi
Mezzi di
trasporto
Meccanica
Alimentare e
tabacco
Cartaria e grafica
Tessile e
abbigliamento
41
Per la valutazione dei miglioramenti di efficienza energetica nei diversi settori si è fatto riferimento all’indice di
efficienza energetica ODEX, sviluppato nell’ambito del progetto europeo ODYSSEE MURE52
: rispetto all’indicatore
dell’intensità energetica è in grado di meglio valutare il fenomeno in quanto depurato dagli effetti di cambiamenti
strutturali ed altri fattori non legati all’efficienza.
Nel 2011 l’indice ODEX per l’intera economia italiana è risultato pari a 86,1 con un miglioramento dell’efficienza
energetica di circa un punto percentuale rispetto all’anno precedente (Figura 2.30).
Figura 2.30 – Indice ODEX, anni 1990 2011
Fonte: ODYSSEE
52
Al progetto, finanziato dalla Commissione Europea, partecipano le agenzie energetiche nazionali dei 27 paesi UE, la Norvegia e la
Croazia. L’ENEA partecipa quale membro italiano.
70
80
90
100
110
Indice di Efficienza Totale Industria manifatturiera Trasporti Residenziale
Ciò che manca, ciò che aiuta
12
Sensibilità
Conoscenza
Competenza
e operatività
Core
business e
co-benefici
Risorse
EPC e FTT
Elementi di supporto:
campagne informative
(anche verso il personale)
e diffusione buone
pratiche;
sistemi di monitoraggio e
EnPI;
SGE ISO 50001;
certificazione EGE;
LCCA e valutazione costi-
benefici;
IPMVP;
ESCO strutturate e banche
e fondi avanzati.
Incentivi per l’efficienza energetica
13
Certificati bianchi
Detrazioni fiscali 50% e 65%
Efficienza energetica Rinnovabili termiche Rinnovabili elettriche
Incentivi FER
(D.M. 6 luglio 2012)
Conto energia termico
Altre opzioni (Elena, Jessica, EEEF, fondi strutturali, programmi locali, etc.)
CAR-TLR
Fonte: FIRE.
CAR: cogenerazione ad alto rendimento
TLR: teleriscaldamento
FER: fonti rinnovabili
EEEF: European energy efficiency fund
Gli attori protagonisti
Energy manager
Gli energy manager sono la figura di
riferimento nelle aziende interessate a
fare efficienza energetica:
•necessita un inquadramento adeguato,
in termini di organigramma e di
politiche e procedure aziendali;
•le sue funzioni coprono monitoraggio,
acquisti energia, gestione energetica,
individuazione di investimenti, supporto
al processo.
ESCO
Le ESCO sono i soggetti di mercato che
possono aiutare gli utenti finali a
realizzare interventi di efficientamento:
•la garanzia dei risultati, oltre a tutelare
l’utente, facilita il finanziamento tramite
terzi;
•alcune ESCO hanno sfruttato il
meccanismo dei TEE per acquisire
competente sui processi industriali.
14
L’energy manager per la legge 10/91
Sulla spinta delle crisi energetiche l’Italia introdusse un primo obbligo di nomina degli
energy manager con la legge 308 del 1982, ma è con la legge 10 del 1991 che la
nomina assume una maggiore rilevanza.
La legge 10/91 all’art. 19 obbliga le aziende del comparto industriale con consumi
annui superiori ai 10.000 tep e quelle degli altri settori oltre i 1.000 tep alla nomina
annuale del responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia.
Funzioni del responsabile secondo la legge:
•individuare azioni, interventi, procedure e quant'altro necessario per promuovere
l'uso razionale dell'energia;
•assicurare la predisposizione di bilanci energetici in funzione anche dei parametri
economici e degli usi energetici finali;
•predisporre i dati energetici di verifica degli interventi effettuati con contributo dello
Stato.
Si tratta di una persona che usualmente è interna all’azienda nominante, preferibilmente
di livello dirigenziale per poter svolgere un’efficace azione. La sua azione può essere
rafforzata dalla presenza di un sistema di gestione dell’energia ISO 50001.
15
La circolare 18 dicembre 2014 modifica le regole per
la nomina dell’energy manager, tenendo conto
dell’evoluzione del quadro legislativo e di mercato.
Energy manager: nomine obbligati 2014
16
RAPPORTO SUGLI ENERGY MANAGER IN ITALIA:
EVOLUZIONE DEL RUOLO E STATISTICHE
Nomina dell’energy manager: modalità
17
Art. 5-6
La FIRE può informatizzare la nomina del
responsabile (verrà fatto nel 2016). Per il
2015 le nomine dovranno pervenire
esclusivamente tramite PEC.
Art. 7
Per il solo primo anno, la nomina dei soggetti non
obbligati può avvenire dopo il 30 aprile. Per gli
anni seguenti e per i soggetti obbligati è
obbligatorio inviare la nomina ogni anno
entro il 30 aprile.
ESCO: la via dei servizi energetici
18
Soluzioni
integrate
Finanziamento
tramite terzi
Energy
performance
contracts
ESCO: società di servizi
energetici certificabili
secondo la norma UNI
CEI 11352.
Requisito fondamentale è la
capacità di offrire contratti a
prestazioni garantite con
finanziamento tramite terzi, sia
diretto, sia attraverso una banca.
Alle ESCO la direttiva
sull’efficienza energetica
assegna un ruolo consistente.
La revisione della norma,
pubblicata nel 2014, assicura
una certificazione più accurata.
ESCO: il performance contract
19
L’energy performance
contracting (EPC) facilita la
gestione dei rischi.
ESCO
20
EPC+FTT
+approccio
integrato
TEE e
conto termico
Qualche
decina
≈3.000
accreditate
per i TEE
UNI CEI
11352:2014
Da luglio 2016 le ESCO
dovranno essere certificate
per potere accedere allo
schema dei TEE
A settembre 2014 risultano
certificate oltre 100 ESCO, la
maggior parte secondo
l’edizione 2010 della norma
UNI CEI 11352. Dal 2014 è
disponibile la seconda
versione, più restrittiva.
Esperto in gestione dell’energia EGE
21
EGE: energy manager
esperto e
certificabile secondo
la norma UNI CEI
11339.
Requisito fondamentale è
l’esperienza maturata sul
campo (è un esperto).
l’EGE risponde a diverse
esigenze di mercato.
Per diventare tali si devono
possedere titoli adeguati e
si deve superare un esame.
Energy manager ESCO
Energy auditor Consulenti
EGE
Le norme di supporto
22
ISO 9001 QMS
ISO 14001 EMS
EN 15900 EES
UNI CEI 11352
ESCO
UNI CEI 11339
EGE
EN 16247
energy audit
ISO 5000x EnPI, etc
ISO 50001
EnMS
Sistemi di gestione dell’energia ISO 50001
23
!1.640!!
!183!!
!154!!
!99!!
!85!!
!78!!
!73!!
!70!!
!68!!
!64!!
!57!!
!43!!
!508!!
Aziende'cer*ficate'ISO'50001'
Da*'aggiorna*'a'febbraio'2014';'Fonte:'elaborazioni'FIRE'su'da*'DIN.'
Germany!
Italy!
Spain!
India!
Sweden!
Turkey!
Taiwan!
UK!
France!
Austria!
Denmark!
Ireland!
Altri!www.fireFitalia.org!
!3.063!!
!937!!
!407!!
!338!!
!220!!
!198!!
!190!!
!138!!
!121!!
!107!!
!103!! !91!! !714!!
Si#$cer#fica#$ISO$50001$
Da#$aggiorna#$a$febbraio$2014$7$Fonte:$elaborazioni$FIRE$su$da#$DIN.$
Germany!
France!
Netherlands!
UK!
Italy!
Spain!
Sweden!
India!
Korea!
Turkey!
Taiwan!
Ireland!
www.fireGitalia.org!
ISO 50001: l’esperienza irlandese
Sorce: John O’Sullivan, SEAI.
24
Le organizzazioni coinvolte nel programma
volontario di diffusione degli SGE (EAP) presentano
performance superiori rispetto a quelle monitorate
nella rete delle grandi imprese (LIEN). Nuova norma irlandese sul
Energy Efficiency Design
Management system IIS 399.
L’importanza della misura (audit e SGE)
25
EnPI e
benchmark
Conoscenza
processi
Automazione
Accesso a
incentivi
Pianificare e
statistiche
Finanziare
tramite terzi
Recepita con D.Lgs. 102/2014
redazione di un piano di riqualificazione energetica edifici pubblici e privati;
riqualificazione del 3% annuo del parco immobiliare della P.A. centrale;
promozione del green procurement e dell’alta prestazione energetica per ogni
bene, servizio e immobile della P.A.;
indicazione degli elementi minimi per i contratti EPC per la PA;
promozione delle ESCO, del finanziamento tramite terzi e degli EPC;
obbligo di diagnosi energetiche ogni 4 anni o SGE ISO 50001 per grandi imprese
con promozione degli audit presso le PMI;
target di risparmio dell’1,5% anno con schemi obbligatori;
spinta allo smart metering, obbligo contatori individuali e alle fatturazioni
informative;
istituzione di un fondo di natura rotativo per interventi di EE;
introduzione di regimi di qualificazione per gli operatori.
La direttiva EED 2012/27/UE in pillole
26
Questione di visione…
Fonte: M. Dahlgren et alt. ECEEE industrial summer study.
27
Figure 2. Progression of energy efficiency awareness and readiness to implement the necessary changes.
Figure 1. Factors for a favorable ISO 50001 environment.
La vera sfida è
cambiare la
leadership
28
http://pressroom.fire-italia.org
I prossimi appuntamenti FIRE
Le prossime conferenze FIRE:
Certificati bianchi 2015 

Roma 19-20 marzo 2015
EPC 2015
Milano 8 aprile 2015
Enermanagement 2015 

Milano, data da definire
I prossimi corsi:
energy manager ed EGE;
diagnosi energetiche in
azienda;
certificati bianchi.
Premio FIRE:
Certificati bianchi per un’industria
energeticamente efficiente
A breve il bando 2015!!!
Nome relatore, FIRE
Grazie!
www.facebook.com/FIREenergy.manager
www.linkedin.com/company/fire-federazione-
italiana-per-l'uso-razionale-dell'energia
www.twitter.com/FIRE_ita
www.dariodisanto.com

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  • 1. L’efficienza energetica alla luce del decreto legislativo 102/2014 Dario Di Santo, FIRE Torino, 10 marzo 2015
  • 2. 2 www.fire-italia.org La Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia è un’associazione tecnico- scientifica che dal 1987 promuove per statuto efficienza energetica e rinnovabili, supportando chi opera nel settore. Oltre alle attività rivolte ai circa 450 soci, la FIRE opera su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico per gestire l’elenco e promuovere il ruolo degli Energy Manager nominati ai sensi della Legge 10/91. La Federazione collabora con le Istituzioni, la Pubblica Amministrazione e varie Associazioni per diffondere l’uso efficiente dell’energia ed opera a rete con gli operatori di settore e gli utenti finali per individuare e rimuovere le barriere di mercato e per promuovere buone pratiche. La FIRE certifica gli EGE attraverso il SECEM. Cos’è la FIRE?
  • 3. 3 445 associati, di cui 228 persone fisiche e 217 organizzazioni. La compagine sociale Alcuni dei soci FIRE: A2A calore e servizi S.r.l. - ABB S.p.a. - Acea S.p.a. - Albapower S.p.a. - Anigas - Atlas Copco S.p.a. - Avvenia S.r.l. - AXPO S.p.a. - Banca d’Italia - Banca Popolare di Sondrio - Bit Energia S.r.l. - Bosh Energy and Building Solution Italy S.r.l. - Bticino S.p.a. - Burgo Group S.p.a. - Cabot Italiana S.p.a. - Carraro S.p.a. - Centria S.p.a. - Certiquality S.r.l. - Cofely Italia S.p.a. - Comau S.p.a. - Comune di Aosta - CONI Servizi S.p.a. - CONSIP S.p.a. - Consul System S.r.l. - CPL Concordia Soc. Coop - Comitato Termotecnico Italiano - DNV S.r.l. - Egidio Galbani S.p.a. - ENEL Distribuzione S.p.a. - ENEL Energia S.p.a. - ENEA - ENI S.p.a. - Fenice S.p.a. - Ferriere Nord S.p.a. - Fiat Group Automobiles - Fiera Milano S.p.a. - FINCO - FIPER - GSE S.p.a. - Guerrato S.p.a. - Heinz Italia S.p.a. - Hera S.p.a. - IBM Italia S.p.a. - Intesa Sanpaolo S.p.a. - Iren Energia e Gas S.p.a. - Isab s.r.l. - Italgas S.p.a. - Johnson Controls Systems and Services Italy S.r.l. - Lidl Italia s.r.l. - Manutencoop Facility Management S.p.a. - Mediamarket S.p.a. - M&G Polimeri Italia - Omron Electronics S.p.a. - Pasta Zara S.p.a. - Pirelli Industrie Pneumatici S.p.a. - Politecnico di Torino - Provincia di Cremona - Publiacqua S.p.a. - Raffineria di Milazzo S.c.p.a. - RAI S.p.a. - Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. - Rockwood Italia S.p.a. - Roma TPL S.c.a.r.l. - Roquette Italia S.p.a. - RSE S.p.a. - Sandoz Industrial Products S.p.a. - Schneider Electric S.p.a. - Siena Ambiente S.p.a. - Siram S.p.a. - STMicroelectronics S.p.a. - TIS Innovation Park - Trenitalia S.p.a. - Turboden S.p.a. - Università Campus Bio-Medico di Roma - Università Cattolica Sacro Cuore - Università degli studi di Genova - Varem S.p.A. - Wind Telecomunicazioni S.p.a. - Yousave S.p.a. La compagine associativa comprende sia l’offerta di energia e servizi, sia la domanda.
  • 4. 4 Oltre a partecipare a progetti europei, di cui a fianco sono indicati i principali in atto, la FIRE realizza studi e analisi di mercato e di settore su temi di interesse energetico, campagne di informazione e di sensibilizzazione, attività formativa a richiesta. Il Ministero dell’Ambiente, l’ENEA, il GSE, l’RSE, grandi organizzazioni (ad esempio Centria, ENEL, Ferrovie dello Stato, FIAT, Finmeccanica, Galbani, H3G, Schneider Electric, Telecom Italia, Unioncamere), università, associazioni, agenzie ed enti fieristici sono alcuni dei soggetti con cui sono state svolte delle collaborazioni. Guide FIRE Progetti e collaborazioni www.fire-italia.org
  • 5. 5 www.secem.eu SECEM SECEM, Sistema Europeo per la Certificazione in Energy Management, è un organismo di certificazione del personale facente capo alla FIRE. Primo organismo a offrire la certificazione di parte terza per gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) secondo la norma UNI CEI 11339, ad aprile 2012 SECEM ha ottenuto da Accredia l’accreditamento secondo i requisiti della norma internazionale ISO/IEC 17024. SECEM certifica gli EGE in virtù di un regolamento rigoroso e imparziale, basato sull’esperienza di FIRE con gli energy manager.  Un vantaggio di chi si certifica con SECEM è la possibilità di accedere ai servizi informativi e formativi e di essere coinvolto nelle iniziative della FIRE. SECEM inoltre riconosce corsi di formazione sull’energy management, su richiesta dell’ente erogatore.
  • 6. La roadmap verso il 2030 6 Emissioni GHG -40% Rinnovabili +27% Efficienza energetica +30%
  • 7. I tre passi dell’efficienza energetica 7 Eliminare gli sprechi Utilizzare tecnologie efficienti Adottare fonti rinnovabili
  • 8. Efficienza: un intervento, molti benefici Source: IEA, Capturing the multiple benefits of energy efficiency. 8 Anche a livello del singolo i benefici non energetici possono essere superiori a quelli energetici!
  • 9. Resource efficiency 9 Uso razionale delle risorse: efficienza energetica; uso dei materiali grezzi; efficienza nell’uso dell’acqua; efficienza nel ciclo dei rifiuti.
  • 10. Mercato dell’efficienza energetica in Italia 10 70%  degli  edifici   costruito  prima  del   1976,  in  assenza  di   norme  sui  consumi Target  al  2016:  46%   obie?vo  raggiunto,  ma   laAtano  trasporA  e   servizi 12  Mln  di  edifici   residenziali,  3,5  Mln  di   unità  immobiliari  nel   terziario 2,5-­‐4  Mln   di  occupaA  al   2020  nel   seGore Target  2020:     15  Mtep  consumi  finali,   20  Mtep  energia  primaria,   14%  target  raggiunto Miglioramento   efficienza  energeAca   1990-­‐2010:  Industria  13%,   trasporA  2%,  residenziale   28% 2.736  energy   manager  nominaA,     ma  nella  P.A.  ne   mancano  1.000                                                                                                                             Fabbisogno  di   energia  primaria   nel  2011:  184   Mtep Consumi   finali  2011:  135   Mtep RAEE 2011 – Executive Summary scorte di carburante per il trasporto marittimo internazionale (cosiddetti bunkeraggi), mentre il 5,1% è destinato ad usi non energetici, in particolare nell’industria  petrolchimica   (figura 2). L’andamento   del   consumo   nei   settori   di   uso   finale   evidenzia   una   riduzione   del   2,65%   rispetto al 2010; tale diminuzione ha riguardato tutti i settori, per gli effetti della crisi economica e delle misure di promozione  e  incentivazione  dell’efficienza  energetica. Le maggiori riduzioni sono relative agli usi non energetici (dal 6,1 al 5,1%), che hanno risentito della crisi del settore petrolchimico, e ai consumi per usi civili (dal 35,5 al 34,4%). Il profilo dinamico dei consumi energetici nei settori di impiego finale per il periodo 2000- 2011 è mostrato in figura 3. I dati fino al 2005 evidenziano un andamento crescente del consumo finale seguito da una progressiva diminuzione, che nel 2011 ha fatto tornare il valore dei consumi finali ai livelli del  2000  (l’eccezione  del  2010  è  dovuta  a  un  effetto  “rimbalzo” dopo la forte contrazione del 2009). Il confronto 2011-2000 mostra una consistente riduzione dei consumi del settore industriale (-23%) e un significativo aumento di quelli relativi agli usi civili (+15%), mentre i consumi degli altri settori hanno registrato variazioni di entità trascurabile. Figura 2 - Impieghi finali di energia per settore, anno 2011 - Totale 134,9 Mtep Fonte: elaborazione ENEA su dati MSE 24,2% 31,5% 34,4% 2,2% 5,1% 2,5% Industria Trasporti Usi civili Agricoltura Usi non energetici Bunkeraggi Illuminazione   pubblica:  6,2  Mln   kWh 40-­‐60   miliardi  di   invesAmenA  in   efficienza  al   2020
  • 11. I trend dell’efficienza in Italia 11 Buona  la   prestazione  del   seGore  residenziale,   sufficiente  l’industria,   scarsi  terziario  e   trasporA. Nell’industria   prestazioni    diverse,   con  un  miglioramento   negli  ulAmi  tre  anni.   Controtendenza  la   metallurgia. Fonte figure: RAEE ENEA. Scarsità di fonti energetiche nazionali. Consolidata tradizione di molti settori industriali fortemente impegnati nella produzione e diffusione delle tecnologie per l’efficienza energetica (ad esempio elettrodomestici e domotica, illuminotecnica, caldaie, motori, inverter e smart grid, oltre ovviamente all’edilizia e all’automotive). Caratteristiche del territorio e tradizioni culturali e sociali. Non ultimo, soprattutto in tempi più recenti, alle politiche messe in atto in risposta alle crisi energetiche mondiali. 2.5 Intensità energetica finale 2.5.1 Intensità energetica finale nell’industria L’intensità energetica dell’industria ha mostrato un andamento tendenzialmente crescente dal 1996 fino al 2003, seguita da una fase decrescente che si è accentuata negli ultimi anni, mostrando lo stesso andamento del consumo finale. Il decremento è stato determinato principalmente dalla riduzione dell’intensità energetica dei settori chimica, metallurgia, meccanica, alimentare e tessile. La chimica è il settore per cui si è avuta la maggior riduzione nell’intensità energetica, 44,4% nel periodo 1992 2011 e 23,8% nel periodo 2003 2010. Nell’ultimo periodo, la riduzione fatta registrare dal settore del tessile è stata addirittura del 67,5%. Nel periodo 2003 2011, l’industria manifatturiera ha fatto registrare un miglioramento dell’intensità energetica pari al 26,3% (Figura2.26). Figura 2.26 – Intensità energetica finale nell’industria (1992=100), anni 1992 2011 Fonte: elaborazione ENEA su dati Ministero dello Sviluppo Economico e ISTAT 50 75 100 125 150 175 200 Industria Industria Manifatturiera Metallurgia Chimica e Petrolchimica Minerali non metalliferi Mezzi di trasporto Meccanica Alimentare e tabacco Cartaria e grafica Tessile e abbigliamento 41 Per la valutazione dei miglioramenti di efficienza energetica nei diversi settori si è fatto riferimento all’indice di efficienza energetica ODEX, sviluppato nell’ambito del progetto europeo ODYSSEE MURE52 : rispetto all’indicatore dell’intensità energetica è in grado di meglio valutare il fenomeno in quanto depurato dagli effetti di cambiamenti strutturali ed altri fattori non legati all’efficienza. Nel 2011 l’indice ODEX per l’intera economia italiana è risultato pari a 86,1 con un miglioramento dell’efficienza energetica di circa un punto percentuale rispetto all’anno precedente (Figura 2.30). Figura 2.30 – Indice ODEX, anni 1990 2011 Fonte: ODYSSEE 52 Al progetto, finanziato dalla Commissione Europea, partecipano le agenzie energetiche nazionali dei 27 paesi UE, la Norvegia e la Croazia. L’ENEA partecipa quale membro italiano. 70 80 90 100 110 Indice di Efficienza Totale Industria manifatturiera Trasporti Residenziale
  • 12. Ciò che manca, ciò che aiuta 12 Sensibilità Conoscenza Competenza e operatività Core business e co-benefici Risorse EPC e FTT Elementi di supporto: campagne informative (anche verso il personale) e diffusione buone pratiche; sistemi di monitoraggio e EnPI; SGE ISO 50001; certificazione EGE; LCCA e valutazione costi- benefici; IPMVP; ESCO strutturate e banche e fondi avanzati.
  • 13. Incentivi per l’efficienza energetica 13 Certificati bianchi Detrazioni fiscali 50% e 65% Efficienza energetica Rinnovabili termiche Rinnovabili elettriche Incentivi FER (D.M. 6 luglio 2012) Conto energia termico Altre opzioni (Elena, Jessica, EEEF, fondi strutturali, programmi locali, etc.) CAR-TLR Fonte: FIRE. CAR: cogenerazione ad alto rendimento TLR: teleriscaldamento FER: fonti rinnovabili EEEF: European energy efficiency fund
  • 14. Gli attori protagonisti Energy manager Gli energy manager sono la figura di riferimento nelle aziende interessate a fare efficienza energetica: •necessita un inquadramento adeguato, in termini di organigramma e di politiche e procedure aziendali; •le sue funzioni coprono monitoraggio, acquisti energia, gestione energetica, individuazione di investimenti, supporto al processo. ESCO Le ESCO sono i soggetti di mercato che possono aiutare gli utenti finali a realizzare interventi di efficientamento: •la garanzia dei risultati, oltre a tutelare l’utente, facilita il finanziamento tramite terzi; •alcune ESCO hanno sfruttato il meccanismo dei TEE per acquisire competente sui processi industriali. 14
  • 15. L’energy manager per la legge 10/91 Sulla spinta delle crisi energetiche l’Italia introdusse un primo obbligo di nomina degli energy manager con la legge 308 del 1982, ma è con la legge 10 del 1991 che la nomina assume una maggiore rilevanza. La legge 10/91 all’art. 19 obbliga le aziende del comparto industriale con consumi annui superiori ai 10.000 tep e quelle degli altri settori oltre i 1.000 tep alla nomina annuale del responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia. Funzioni del responsabile secondo la legge: •individuare azioni, interventi, procedure e quant'altro necessario per promuovere l'uso razionale dell'energia; •assicurare la predisposizione di bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali; •predisporre i dati energetici di verifica degli interventi effettuati con contributo dello Stato. Si tratta di una persona che usualmente è interna all’azienda nominante, preferibilmente di livello dirigenziale per poter svolgere un’efficace azione. La sua azione può essere rafforzata dalla presenza di un sistema di gestione dell’energia ISO 50001. 15 La circolare 18 dicembre 2014 modifica le regole per la nomina dell’energy manager, tenendo conto dell’evoluzione del quadro legislativo e di mercato.
  • 16. Energy manager: nomine obbligati 2014 16 RAPPORTO SUGLI ENERGY MANAGER IN ITALIA: EVOLUZIONE DEL RUOLO E STATISTICHE
  • 17. Nomina dell’energy manager: modalità 17 Art. 5-6 La FIRE può informatizzare la nomina del responsabile (verrà fatto nel 2016). Per il 2015 le nomine dovranno pervenire esclusivamente tramite PEC. Art. 7 Per il solo primo anno, la nomina dei soggetti non obbligati può avvenire dopo il 30 aprile. Per gli anni seguenti e per i soggetti obbligati è obbligatorio inviare la nomina ogni anno entro il 30 aprile.
  • 18. ESCO: la via dei servizi energetici 18 Soluzioni integrate Finanziamento tramite terzi Energy performance contracts ESCO: società di servizi energetici certificabili secondo la norma UNI CEI 11352. Requisito fondamentale è la capacità di offrire contratti a prestazioni garantite con finanziamento tramite terzi, sia diretto, sia attraverso una banca. Alle ESCO la direttiva sull’efficienza energetica assegna un ruolo consistente. La revisione della norma, pubblicata nel 2014, assicura una certificazione più accurata.
  • 19. ESCO: il performance contract 19 L’energy performance contracting (EPC) facilita la gestione dei rischi.
  • 20. ESCO 20 EPC+FTT +approccio integrato TEE e conto termico Qualche decina ≈3.000 accreditate per i TEE UNI CEI 11352:2014 Da luglio 2016 le ESCO dovranno essere certificate per potere accedere allo schema dei TEE A settembre 2014 risultano certificate oltre 100 ESCO, la maggior parte secondo l’edizione 2010 della norma UNI CEI 11352. Dal 2014 è disponibile la seconda versione, più restrittiva.
  • 21. Esperto in gestione dell’energia EGE 21 EGE: energy manager esperto e certificabile secondo la norma UNI CEI 11339. Requisito fondamentale è l’esperienza maturata sul campo (è un esperto). l’EGE risponde a diverse esigenze di mercato. Per diventare tali si devono possedere titoli adeguati e si deve superare un esame. Energy manager ESCO Energy auditor Consulenti EGE
  • 22. Le norme di supporto 22 ISO 9001 QMS ISO 14001 EMS EN 15900 EES UNI CEI 11352 ESCO UNI CEI 11339 EGE EN 16247 energy audit ISO 5000x EnPI, etc ISO 50001 EnMS
  • 23. Sistemi di gestione dell’energia ISO 50001 23 !1.640!! !183!! !154!! !99!! !85!! !78!! !73!! !70!! !68!! !64!! !57!! !43!! !508!! Aziende'cer*ficate'ISO'50001' Da*'aggiorna*'a'febbraio'2014';'Fonte:'elaborazioni'FIRE'su'da*'DIN.' Germany! Italy! Spain! India! Sweden! Turkey! Taiwan! UK! France! Austria! Denmark! Ireland! Altri!www.fireFitalia.org! !3.063!! !937!! !407!! !338!! !220!! !198!! !190!! !138!! !121!! !107!! !103!! !91!! !714!! Si#$cer#fica#$ISO$50001$ Da#$aggiorna#$a$febbraio$2014$7$Fonte:$elaborazioni$FIRE$su$da#$DIN.$ Germany! France! Netherlands! UK! Italy! Spain! Sweden! India! Korea! Turkey! Taiwan! Ireland! www.fireGitalia.org!
  • 24. ISO 50001: l’esperienza irlandese Sorce: John O’Sullivan, SEAI. 24 Le organizzazioni coinvolte nel programma volontario di diffusione degli SGE (EAP) presentano performance superiori rispetto a quelle monitorate nella rete delle grandi imprese (LIEN). Nuova norma irlandese sul Energy Efficiency Design Management system IIS 399.
  • 25. L’importanza della misura (audit e SGE) 25 EnPI e benchmark Conoscenza processi Automazione Accesso a incentivi Pianificare e statistiche Finanziare tramite terzi
  • 26. Recepita con D.Lgs. 102/2014 redazione di un piano di riqualificazione energetica edifici pubblici e privati; riqualificazione del 3% annuo del parco immobiliare della P.A. centrale; promozione del green procurement e dell’alta prestazione energetica per ogni bene, servizio e immobile della P.A.; indicazione degli elementi minimi per i contratti EPC per la PA; promozione delle ESCO, del finanziamento tramite terzi e degli EPC; obbligo di diagnosi energetiche ogni 4 anni o SGE ISO 50001 per grandi imprese con promozione degli audit presso le PMI; target di risparmio dell’1,5% anno con schemi obbligatori; spinta allo smart metering, obbligo contatori individuali e alle fatturazioni informative; istituzione di un fondo di natura rotativo per interventi di EE; introduzione di regimi di qualificazione per gli operatori. La direttiva EED 2012/27/UE in pillole 26
  • 27. Questione di visione… Fonte: M. Dahlgren et alt. ECEEE industrial summer study. 27 Figure 2. Progression of energy efficiency awareness and readiness to implement the necessary changes. Figure 1. Factors for a favorable ISO 50001 environment. La vera sfida è cambiare la leadership
  • 28. 28 http://pressroom.fire-italia.org I prossimi appuntamenti FIRE Le prossime conferenze FIRE: Certificati bianchi 2015 
 Roma 19-20 marzo 2015 EPC 2015 Milano 8 aprile 2015 Enermanagement 2015 
 Milano, data da definire I prossimi corsi: energy manager ed EGE; diagnosi energetiche in azienda; certificati bianchi. Premio FIRE: Certificati bianchi per un’industria energeticamente efficiente A breve il bando 2015!!!