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Rapporto 2018 sugli
energy manager in Italia
Dario Di Santo, Stefano D’Ambrosio
FIRE
MiSE - Sala del Parlamentino
Roma, 13 settembre 2019
www.fire-italia.org
La Federazione Italiana per l’uso Razionale
dell’Energia è un’associazione tecnico-
scientifica che dal 1987 promuove per statuto
efficienza energetica e rinnovabili,
supportando chi opera nel settore.
Oltre alle attività rivolte agli associati, la FIRE
opera su incarico del Ministero dello Sviluppo
Economico per gestire l’elenco e promuovere
il ruolo degli Energy Manager nominati ai
sensi della Legge 10/91.
La Federazione collabora con le Istituzioni, la
Pubblica Amministrazione e varie Associazioni
per diffondere l’uso efficiente dell’energia
ed opera a rete con gli operatori di settore e
gli utenti finali per individuare e rimuovere le
barriere di mercato e per promuovere buone
pratiche.
La FIRE certifica gli EGE attraverso il SECEM.
Cos’è la FIRE?
2
Circa 400 associati, di cui una metà
persone fisiche e l’altra organizzazioni
che includono sia medi e grandi
consumatori, sia società attive
nell’offerta di soluzioni e servizi.
Come può supportarti
FIRE può essere un partner per varie attività:
realizzazione di indagini presso energy
manager, ESCO, EGE, società con ISO 50001,
etc.;
studi di mercato o di settore;
guide e analisi su strumenti di incentivazione e
policy;
realizzazione di campagne di informazione e
cambiamento comportamentale;
realizzazione di campagne di disseminazione;
diagnosi e studi di fattibilità;
corsi di formazione sull’energy management e i
suoi strumenti (ISO 50001, diagnosi, EPC, IPMVP,
LCCA, fattibilità, etc.), politiche e incentivi,
soluzioni per l’efficienza, cogenerazione, etc;
progetti europei e molto altro…
segreteria@fire-italia.org
3
4
La FIRE è attiva sia a livello italiano, sia a
livello europeo ed internazionale, attraverso
progetti co-finanziati e commesse.
Fra i clienti delle commesse negli ultimi anni
si segnalano: Ministero dell’Ambiente, ENEA,
GSE, RSE, Regione Piemonte, Provincia di
Torino, Comune di Vignola, EASME, Ecofys,
ENEL, Engie, Estra, Ferrovie dello Stato, FCA,
Galbani, Gruppo HERA, Hitachi, Leonardo,
Poste Italiane, Schneider Electric, TIM,
Unioncamere, Vigili del Fuoco, Wind Tre,
università, associazioni, ordini professionali,
agenzie ed enti fieristici.
Guide, studi
e rapporti
FIRE
Energy management a 360 gradi
www.fire-italia.org
Collabora con
Policy
Management e buone pratiche
Finanziamento progetti
EPC e standardizzazione
Progetti internazionali recenti e collaborazioni
www.secem.eu
SECEM, Sistema Europeo per la Certificazione in
Energy Management, è un organismo di
certificazione del personale facente capo alla
FIRE.
Primo organismo a offrire la certificazione di
parte terza per gli Esperti in Gestione
dell’Energia (EGE) secondo la norma UNI CEI
11339, ad aprile 2012 SECEM ha ottenuto da
Accredia l’accreditamento secondo i requisiti
della norma internazionale ISO/IEC 17024.
SECEM certifica gli EGE in virtù di un
regolamento rigoroso e imparziale, basato
sull’esperienza di FIRE con gli energy manager. 
Un vantaggio di chi si certifica con SECEM è la
possibilità di accedere ai servizi informativi e
formativi e di essere coinvolto nelle iniziative
della FIRE.
SECEM inoltre riconosce corsi di formazione
sull’energy management, su richiesta dell’ente
erogatore.
SECEM: la certificazione degli EGE
5
Parte 1
L’energy manager: ruolo,
nomina e attività di FIRE
6
L’energy manager per la legge 10/1991
La legge 10/1991 all’art. 19 obbliga i soggetti
del comparto industriale con consumi annui
superiori ai 10.000 tep e quelli degli altri settori
oltre i 1.000 tep alla nomina annuale del tecnico
responsabile per la conservazione e l’uso
razionale dell’energia (energy manager).
Funzioni del responsabile secondo la legge:
•individuare azioni, interventi, procedure e
quant'altro necessario per promuovere l'uso
razionale dell'energia;
•assicurare la predisposizione di bilanci
energetici in funzione anche dei parametri
economici e degli usi energetici finali;
•predisporre i dati energetici di verifica degli
interventi effettuati con contributo dello Stato.
Si tratta di una persona che usualmente è interna
all’organizzazione nominante, preferibilmente di
livello dirigenziale per poter svolgere un’efficace
azione. La sua azione può essere rafforzata dalla
presenza di un sistema di gestione dell’energia
ISO 50001. 7
La circolare 18 dicembre 2014
definisce le regole per la nomina
dell’energy manager, confermando
FIRE come soggetto attuatore.
http://em.fire-italia.org
Energy manager volontari e normativa
Nomina volontaria dell’energy manager
All’obbligo di legge si accosta la possibilità di nomina volontaria dell’energy manager,
che avviene con le stesse regole di quella obbligata. Da sempre presente, dal 2000 ad
oggi è passata circa da un quarto a un terzo delle nomine effettuate.
Energy manager: interno o esterno all’organizzazione
L’energy manager può essere scelto all’interno dell’organizzazione o come consulente
esterno.
Norme collegate alla nomina
Il D.Lgs. 192/2005 prevede che l’energy manager verifichi la relazione tecnica di
progetto attestante la rispondenza alle prescrizioni per il contenimento del consumo di
energia degli edifici e dei relativi impianti termici.
Il D.Lgs. 115/2008 richiede agli enti pubblici di nominare l’energy manager come
controparte nell’ambito dei contratti di servizio energia.
Il D.M. 11 gennaio 2017 sui certificati bianchi prevede che per l’accesso allo schema
proponente e titolare debbano provvedere alla nomina dell’energy manager se
sottoposti all’obbligo dell’art. 19 della legge 10/1991.
8
Energy manager ed EGE
Dal 2009 è attiva la norma UNI CEI 11339 che consente di certificare con procedimento
di organismi terzi accreditati secondo la norma ISO 17024 gli esperti in gestione
dell’energia (EGE).
La figura dell’energy manager (un ruolo aziendale) e la qualifica di EGE (un’attestazione
delle competenze) presentano molte analogie, ma anche alcune differenze.
Nelle grandi organizzazioni, ad esempio, l'energy manager – cui vengono richieste
anzitutto capacità manageriali, conoscenza dei processi decisionali aziendali e una
visione allargata sulla catena di valore dell’impresa e sulle risorse che concorrono ad
alimentarla – è interno e può non possedere competenze tecniche approfondite di
energy management.
Ovviamente tali competenze sono necessarie per un’azione efficace, ma possono anche
essere apportate da uno o più EGE fra i collaboratori dell’energy manager o da EGE
consulenti esterni.
Nelle organizzazioni di media e piccola dimensione possono verificarsi casi differenti:
l’energy manager può essere individuato fra i dirigenti o i quadri, oppure si può optare
per un consulente esterno. Per gli incarichi assegnati a consulenti esterni è sempre
auspicabile che l’energy manager sia un EGE certificato da organismo accreditato, in
ragione del ruolo più tecnico che si trova a svolgere.
9
Alcuni elementi fondamentali
10
La nomina dell’energy manager è
annuale. Va effettuata entro il 30 aprile
secondo le modalità stabilite da FIRE in accordo con
la circolare MiSE 18 dicembre 2014 (dal 2016 tramite
piattaforma web NEMO).
Tutta l’energia gestita va conteggiata per verificare il
raggiungimento delle soglie di obbligo, compresa
quella ricadente all’interno di contratti di servizio
con corrispettivi non collegati ai consumi
energetici e le fonti utilizzate per la
generazione di elettricità e calore, anche
se immessi integralmente in rete.
Le attività svolte da FIRE
11
01
Gestione nomine
Creazione e gestione della
banca dati e dello sportello EM.
02
Sensibilizzazione
Sensibilizzazione dei soggetti
obbligati alla nomina dell’EM.
03
Assistenza normativa
Supporto al MiSE per norme
collegate all’energy manager.
04
Informazione
Attività informative rivolte agli
EM.
05
Formazione
Corsi formativi in presenza e on-
line per EM
06
Sviluppo del ruolo
Osservatorio nazionale EM e
supporto all’evoluzione dell’EM.
Attività svolte da FIRE per la gestione delle nomine degli energy manager e la
promozione e la crescita del loro ruolo in base alla convenzione con il MiSE.
Come previsto dalla circolare 18 dicembre 2014, la FIRE ha optato per la gestione
informatizzata della nomina dell’energy manager.
L’inserimento della nomina risulta facilitato per gli utenti, soprattutto negli anni
successivi al primo (oltre a ridurre il rischio di nomine non valide grazie alle verifiche
automatiche in fase di compilazione) e la gestione diventa più agevole per FIRE.
La piattaforma per la nomina
12
Soggetti
obbligati
Soggetti
volontari
http://nemo.fire-italia.org
Guida operativa per l’uso di NEMO
13
Per facilitare l’uso della
piattaforma è disponibile una
guida dettagliata sul sito
http://em.fire-italia.org
Lo sportello FIRE
14
In caso di dubbi sulla nomina
o sull’impiego della piattaforma a
chi ci si può rivolgere?
Si può scrivere alla e-mail dedicata
energymanager@fire-italia.org o contattare
gli uffici FIRE ai numeri 06 3048 3482 e
06 3048 3626.
Lo sportello risponde ogni
anno ad oltre 700 chiamate
e 400 mail, cui si
aggiungono le azioni di
sensibilizzazione e le
richieste di chiarimenti e
integrazioni (su numeri
similari).
Parte 2
I dati sulle nomine
15
Nomine dei soggetti obbligati
16
Suddivisione delle
nomine per settore
20%
8%
30%
10%
28%
3%
Agricoltura
Industria
Forniture e servizio energia
Terziario
P.A.
Trasporti
Andamento delle nomine nel tempo
17
Ai 1.589 energy manager
nominati da soggetti obbligati
si aggiungono 764 nomine da
parte di soggetti volontari.
Continua dunque una crescita
delle nomine complessive.
Nomine ed energia gestita
18
I grafici si riferiscono all’energia gestita dai
soggetti che hanno nominato l’energy
manager (dati sui consumi riferiti al 2017).
In totale l’energia gestita dai soggetti con
energy manager è pari a 78 Mtep, a fronte di
un consumo interno lordo di 160 Mtep.
Localizzazione geografica delle nomine
19
La maggior parte delle nomine obbligate è concentrata nel nord del Paese, a causa
della localizzazione delle attività industriali e commerciali. Le nomine volontarie
vedono invece una partecipazione del centro-sud relativamente più ampia.
Inquadramento dell’energy manager
20
Per i soggetti obbligati oltre l’80% delle nomine riguarda persone interne
all’organizzazione, una scelta preferibile per le realtà medio-grandi, che
rende l’azione dell’energy manager più efficace.
Fra le nomine interne permane un numero non trascurabile di impiegati,
laddove sarebbe auspicabile un inquadramento di tipo dirigenziale, che tra
l’altro ha visto una leggera riduzione rispetto all’anno precedente.
Tipologia di
nomina
31%
69%
Energy manager interni
Consulenti esterni
Energy manager ed EGE
21
Continua a crescere il numero di energy
manager con certificazione EGE.
Su 1.613 energy manager interni, 296
hanno conseguito la certificazione EGE.
Fra le 740 nomine di consulenti esterni,
525 sono di EGE (alcuni nominati da
diversi soggetti), in forte crescita
rispetto agli anni precedenti, come
auspicabile.
Soggetti nominanti e SGE ISO 50001
22
I sistemi di gestione dell’energia
sono uno strumento potente per
facilitare il percorso delle imprese
verso un migliore uso delle risorse e
una maggiore competitività.
Su 517 organizzazioni certificate
ISO 50001 in Italia nel 2018, 250
hanno un energy manager
nominato. La percentuale è in
crescita, in linea con l’aumento delle
certificazioni registrato nel Paese.
Organizzazioni certificate ISO 50001 in Italia
0
500
1000
1500
2000
2015 2016 2017 2018
Organizzazioni certificate Siti certificati
Elaborazioni FIRE su dati Accredia
Energia gestita e vettori energetici
23
Nel rapporto è presente una nuova
sezione dedicata alle fonti e vettori
energetici utilizzati per alcune categorie
merceologiche.
I dati rappresentano una media delle
organizzazioni che hanno provveduto alla
nomina. Le singole realtà possono
discostarsi da questi valori in funzione
dei servizi energetici presenti.
Stima del livello di inadempienza
24
Purtroppo la P.A. manifesta tassi di inosservanza
nell’ordine del 70-90%.
Un segnale preoccupante per un settore
chiamato a svolgere un ruolo esemplare.
L’eccezione è rappresentata dalla sanità, per la
quale stimiamo una copertura maggiore, anche
se non adeguata, anche considerando il carattere
energivoro delle utenze.
Va meglio nei settori privati.
Guida alla nomina nella P.A.
Il primo rapporto predisposto nell’ambito
dell’Osservatorio FIRE sugli energy
manager è il volumetto “L’energy manager
nella Pubblica Amministrazione”, mirato a
fornire indicazione sulla figura e sugli
obblighi di legge.
Il documento riporta indicazioni su come
procedere alla nomina e comprende un
bando tipo, che può fornire un primo
r i f e r i m e n t o s u c o m e p r o c e d e r e
amministrativamente.
Si auspica che questo possa favorire una
maggiore diffusione della figura dell’energy
manager nella P.A., anche in vista degli
importanti traguardi fissati dalle direttive
europee e delle potenziali ricadute positive
sul proprio patrimonio e sul territorio
amministrato.
25
Premio energy manager
La FIRE, in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e con il patrocinio
di ENEA, ha organizzato la terza edizione del premio per energy manager, la cui
premiazione si terrà l’11 dicembre a Milano nell’ambito della conferenza
Enermanagement (www.enermanagement.it).
26
http://fire-italia.org/premio-energy-manager-2019/
Parte 3
L’indagine FIRE sulle diagnosi
energetiche
27
Indagini FIRE 2019
Nel 2019 la FIRE ha realizzato un’indagine sul tema delle diagnosi energetiche,
considerando anche la scadenza di quelle obbligatorie (art. 8 D.Lgs. 102/2014).
Lo scopo dell’indagine è quello di conoscere lo stato dell’arte delle diagnosi energetiche
con particolare riferimento a quelle eseguite per l’obbligo legislativo, cercare di
comprendere le problematiche riscontrate dai soggetti coinvolti nel processo di audit e
individuare possibili miglioramenti al meccanismo, diffondendone successivamente i
risultati affinché tutto il sistema Paese possa trarne utilità, dal legislatore alle imprese.
28
Le diagnosi realizzate
dai soggetti intervistati
rappresentano circa il
30% di quelle totali.
Il campione è dunque
significativo.
Nella categoria EGE/
ESCO circa un terzo dei
rispondenti è EGE.
ESCO ed EGE
29
La diagnosi energetica risulta essere
un’attività importante nel business delle
ESCO ed EGE ma non fondamentale
considerando anche la frequenza
quadriennale dell’obbligo.
Una maggiore promozione della ISO 50001
è auspicabile al fine di incrementare i
risultati di efficienza energetica nelle
imprese.
ESCO ed EGE
30
Secondo EGE ed ESCO molte sono le
imprese che hanno realizzato interventi di
efficienza e la loro collaborazione è
proseguita nel tempo.
Tuttavia, al momento la diffusione dei
sistemi di monitoraggio, seppur
globalmente incrementata, non risulta
essere ai livelli indicati dalle linee guida
ENEA per la seconda scadenza del 2019.
ESCO ed EGE
31
Unendo i suggerimenti dei rispondenti emerge uno scenario piuttosto interessante,
ovvero che tutti gli operatori, sia lato domanda che lato offerta, ritengono importanti
i cinque aspetti indicati nel grafico.
Tra tutti emerge la necessità di avere indicatori energetici di settore, in modo da
favorire il confronto fra imprese simili e stimolare la realizzazione di interventi.
Fornitori di tecnologie
32
I fornitori di tecnologie rappresentano quelle imprese che forniscono soluzioni
tecnologiche per l’efficienza energetica come illuminazione led, sistemi di monitoraggio,
cogenerazione, solare termico e fotovoltaico, etc.
Nella maggior parte dei casi viene dichiarato un incremento del volume di vendite, più o
meno sensibile, legato all’obbligo di diagnosi energetica.
Fornitori di tecnologie
33
Il pensiero dei fornitori di tecnologie è in linea con quello di ESCO ed EGE, tuttavia
rispetto a questi ultimi è per loro preferibile una maggiore condivisione delle buone
pratiche di settore, per diffondere e invogliare le imprese ad investire in efficienza
energetica rispetto all’incentivazione degli interventi.
Una maggiore attività di
s e n s i b i l i z z a z i o n e ,
informazione e forma-
zione sui temi della
efficienza energetica
sarebbe per i fornitori
una leva molto efficace,
più degli obblighi di
diagnosi e monitoraggio.
Imprese
34
Le aziende incluse in questa categoria
rappresentano i soggetti lato domanda, cui è
destinata la diagnosi energetica.
Nella maggioranza dei casi appartengono al
settore industriale, ma sono anche
rappresentati i settori terziario e trasporto.
Per questa categoria i rispondenti si
configurano come energy manager nominati.
dall’azienda.
Imprese
35
La maggior parte delle imprese
afferma di aver realizzato uno o più
interventi a valle della diagnosi
energetica.
Anche i risparmi energetici conseguiti
risultano interessanti, in buona parte
stimati tra l’1 e il 10%.
Imprese
36
La visione delle imprese sul livello di
monitoraggio finora implementato contrasta
lievemente con quella di ESCO ed EGE. Infatti,
nella gran parte dei casi le imprese ritengono
di aver predisposto un piano di monitoraggio in
conformità alle linee guida ENEA.
Risultano invece in sintonia sulle proposte
migliorative.
Rapporto FIRE sugli indicatori
Considerato che la richiesta indicata come prioritaria dai tre gruppi di stakeholder, ed
emersa anche nell’ambito di strumenti quali i certificati bianchi, sono gli indicatori
energetici, la FIRE ha deciso di offrire ai propri associati una raccolta degli indicatori
disponibili nei diversi settori.
Disponibile a breve!!!
37
Appuntamenti FIRE
38
I prossimi eventi FIRE:
Webinar fotovoltaico, 27
settembre 2019
Conferenza EPC, Bologna, 2
ottobre 2019
Convegno FIRE-Elettricità
Futura, Roma, 15 ottobre 2019
Convegni KeyEnergy, Rimini,
5-8 novembre 2019
Premio Energy manager
Conferenza
Enermanagement#2, Milano,
11 dicembre 2019
www.fire-italia.org/eventi
I prossimi corsi:
energy manager ed EGE (on-site e on-line);
IPMVP-CMVP;
corsi intensivi (mercato energia, FER, CHP,
SGE, LCA, soluzioni per edifici e industria,
etc.).
Nome relatore, FIRE
Grazie!
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italiana-per-l'uso-razionale-dell'energia
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  • 1. Rapporto 2018 sugli energy manager in Italia Dario Di Santo, Stefano D’Ambrosio FIRE MiSE - Sala del Parlamentino Roma, 13 settembre 2019
  • 2. www.fire-italia.org La Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia è un’associazione tecnico- scientifica che dal 1987 promuove per statuto efficienza energetica e rinnovabili, supportando chi opera nel settore. Oltre alle attività rivolte agli associati, la FIRE opera su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico per gestire l’elenco e promuovere il ruolo degli Energy Manager nominati ai sensi della Legge 10/91. La Federazione collabora con le Istituzioni, la Pubblica Amministrazione e varie Associazioni per diffondere l’uso efficiente dell’energia ed opera a rete con gli operatori di settore e gli utenti finali per individuare e rimuovere le barriere di mercato e per promuovere buone pratiche. La FIRE certifica gli EGE attraverso il SECEM. Cos’è la FIRE? 2
  • 3. Circa 400 associati, di cui una metà persone fisiche e l’altra organizzazioni che includono sia medi e grandi consumatori, sia società attive nell’offerta di soluzioni e servizi. Come può supportarti FIRE può essere un partner per varie attività: realizzazione di indagini presso energy manager, ESCO, EGE, società con ISO 50001, etc.; studi di mercato o di settore; guide e analisi su strumenti di incentivazione e policy; realizzazione di campagne di informazione e cambiamento comportamentale; realizzazione di campagne di disseminazione; diagnosi e studi di fattibilità; corsi di formazione sull’energy management e i suoi strumenti (ISO 50001, diagnosi, EPC, IPMVP, LCCA, fattibilità, etc.), politiche e incentivi, soluzioni per l’efficienza, cogenerazione, etc; progetti europei e molto altro… segreteria@fire-italia.org 3
  • 4. 4 La FIRE è attiva sia a livello italiano, sia a livello europeo ed internazionale, attraverso progetti co-finanziati e commesse. Fra i clienti delle commesse negli ultimi anni si segnalano: Ministero dell’Ambiente, ENEA, GSE, RSE, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Vignola, EASME, Ecofys, ENEL, Engie, Estra, Ferrovie dello Stato, FCA, Galbani, Gruppo HERA, Hitachi, Leonardo, Poste Italiane, Schneider Electric, TIM, Unioncamere, Vigili del Fuoco, Wind Tre, università, associazioni, ordini professionali, agenzie ed enti fieristici. Guide, studi e rapporti FIRE Energy management a 360 gradi www.fire-italia.org Collabora con Policy Management e buone pratiche Finanziamento progetti EPC e standardizzazione Progetti internazionali recenti e collaborazioni
  • 5. www.secem.eu SECEM, Sistema Europeo per la Certificazione in Energy Management, è un organismo di certificazione del personale facente capo alla FIRE. Primo organismo a offrire la certificazione di parte terza per gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) secondo la norma UNI CEI 11339, ad aprile 2012 SECEM ha ottenuto da Accredia l’accreditamento secondo i requisiti della norma internazionale ISO/IEC 17024. SECEM certifica gli EGE in virtù di un regolamento rigoroso e imparziale, basato sull’esperienza di FIRE con gli energy manager.  Un vantaggio di chi si certifica con SECEM è la possibilità di accedere ai servizi informativi e formativi e di essere coinvolto nelle iniziative della FIRE. SECEM inoltre riconosce corsi di formazione sull’energy management, su richiesta dell’ente erogatore. SECEM: la certificazione degli EGE 5
  • 6. Parte 1 L’energy manager: ruolo, nomina e attività di FIRE 6
  • 7. L’energy manager per la legge 10/1991 La legge 10/1991 all’art. 19 obbliga i soggetti del comparto industriale con consumi annui superiori ai 10.000 tep e quelli degli altri settori oltre i 1.000 tep alla nomina annuale del tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia (energy manager). Funzioni del responsabile secondo la legge: •individuare azioni, interventi, procedure e quant'altro necessario per promuovere l'uso razionale dell'energia; •assicurare la predisposizione di bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali; •predisporre i dati energetici di verifica degli interventi effettuati con contributo dello Stato. Si tratta di una persona che usualmente è interna all’organizzazione nominante, preferibilmente di livello dirigenziale per poter svolgere un’efficace azione. La sua azione può essere rafforzata dalla presenza di un sistema di gestione dell’energia ISO 50001. 7 La circolare 18 dicembre 2014 definisce le regole per la nomina dell’energy manager, confermando FIRE come soggetto attuatore. http://em.fire-italia.org
  • 8. Energy manager volontari e normativa Nomina volontaria dell’energy manager All’obbligo di legge si accosta la possibilità di nomina volontaria dell’energy manager, che avviene con le stesse regole di quella obbligata. Da sempre presente, dal 2000 ad oggi è passata circa da un quarto a un terzo delle nomine effettuate. Energy manager: interno o esterno all’organizzazione L’energy manager può essere scelto all’interno dell’organizzazione o come consulente esterno. Norme collegate alla nomina Il D.Lgs. 192/2005 prevede che l’energy manager verifichi la relazione tecnica di progetto attestante la rispondenza alle prescrizioni per il contenimento del consumo di energia degli edifici e dei relativi impianti termici. Il D.Lgs. 115/2008 richiede agli enti pubblici di nominare l’energy manager come controparte nell’ambito dei contratti di servizio energia. Il D.M. 11 gennaio 2017 sui certificati bianchi prevede che per l’accesso allo schema proponente e titolare debbano provvedere alla nomina dell’energy manager se sottoposti all’obbligo dell’art. 19 della legge 10/1991. 8
  • 9. Energy manager ed EGE Dal 2009 è attiva la norma UNI CEI 11339 che consente di certificare con procedimento di organismi terzi accreditati secondo la norma ISO 17024 gli esperti in gestione dell’energia (EGE). La figura dell’energy manager (un ruolo aziendale) e la qualifica di EGE (un’attestazione delle competenze) presentano molte analogie, ma anche alcune differenze. Nelle grandi organizzazioni, ad esempio, l'energy manager – cui vengono richieste anzitutto capacità manageriali, conoscenza dei processi decisionali aziendali e una visione allargata sulla catena di valore dell’impresa e sulle risorse che concorrono ad alimentarla – è interno e può non possedere competenze tecniche approfondite di energy management. Ovviamente tali competenze sono necessarie per un’azione efficace, ma possono anche essere apportate da uno o più EGE fra i collaboratori dell’energy manager o da EGE consulenti esterni. Nelle organizzazioni di media e piccola dimensione possono verificarsi casi differenti: l’energy manager può essere individuato fra i dirigenti o i quadri, oppure si può optare per un consulente esterno. Per gli incarichi assegnati a consulenti esterni è sempre auspicabile che l’energy manager sia un EGE certificato da organismo accreditato, in ragione del ruolo più tecnico che si trova a svolgere. 9
  • 10. Alcuni elementi fondamentali 10 La nomina dell’energy manager è annuale. Va effettuata entro il 30 aprile secondo le modalità stabilite da FIRE in accordo con la circolare MiSE 18 dicembre 2014 (dal 2016 tramite piattaforma web NEMO). Tutta l’energia gestita va conteggiata per verificare il raggiungimento delle soglie di obbligo, compresa quella ricadente all’interno di contratti di servizio con corrispettivi non collegati ai consumi energetici e le fonti utilizzate per la generazione di elettricità e calore, anche se immessi integralmente in rete.
  • 11. Le attività svolte da FIRE 11 01 Gestione nomine Creazione e gestione della banca dati e dello sportello EM. 02 Sensibilizzazione Sensibilizzazione dei soggetti obbligati alla nomina dell’EM. 03 Assistenza normativa Supporto al MiSE per norme collegate all’energy manager. 04 Informazione Attività informative rivolte agli EM. 05 Formazione Corsi formativi in presenza e on- line per EM 06 Sviluppo del ruolo Osservatorio nazionale EM e supporto all’evoluzione dell’EM. Attività svolte da FIRE per la gestione delle nomine degli energy manager e la promozione e la crescita del loro ruolo in base alla convenzione con il MiSE.
  • 12. Come previsto dalla circolare 18 dicembre 2014, la FIRE ha optato per la gestione informatizzata della nomina dell’energy manager. L’inserimento della nomina risulta facilitato per gli utenti, soprattutto negli anni successivi al primo (oltre a ridurre il rischio di nomine non valide grazie alle verifiche automatiche in fase di compilazione) e la gestione diventa più agevole per FIRE. La piattaforma per la nomina 12 Soggetti obbligati Soggetti volontari http://nemo.fire-italia.org
  • 13. Guida operativa per l’uso di NEMO 13 Per facilitare l’uso della piattaforma è disponibile una guida dettagliata sul sito http://em.fire-italia.org
  • 14. Lo sportello FIRE 14 In caso di dubbi sulla nomina o sull’impiego della piattaforma a chi ci si può rivolgere? Si può scrivere alla e-mail dedicata energymanager@fire-italia.org o contattare gli uffici FIRE ai numeri 06 3048 3482 e 06 3048 3626. Lo sportello risponde ogni anno ad oltre 700 chiamate e 400 mail, cui si aggiungono le azioni di sensibilizzazione e le richieste di chiarimenti e integrazioni (su numeri similari).
  • 15. Parte 2 I dati sulle nomine 15
  • 16. Nomine dei soggetti obbligati 16 Suddivisione delle nomine per settore 20% 8% 30% 10% 28% 3% Agricoltura Industria Forniture e servizio energia Terziario P.A. Trasporti
  • 17. Andamento delle nomine nel tempo 17 Ai 1.589 energy manager nominati da soggetti obbligati si aggiungono 764 nomine da parte di soggetti volontari. Continua dunque una crescita delle nomine complessive.
  • 18. Nomine ed energia gestita 18 I grafici si riferiscono all’energia gestita dai soggetti che hanno nominato l’energy manager (dati sui consumi riferiti al 2017). In totale l’energia gestita dai soggetti con energy manager è pari a 78 Mtep, a fronte di un consumo interno lordo di 160 Mtep.
  • 19. Localizzazione geografica delle nomine 19 La maggior parte delle nomine obbligate è concentrata nel nord del Paese, a causa della localizzazione delle attività industriali e commerciali. Le nomine volontarie vedono invece una partecipazione del centro-sud relativamente più ampia.
  • 20. Inquadramento dell’energy manager 20 Per i soggetti obbligati oltre l’80% delle nomine riguarda persone interne all’organizzazione, una scelta preferibile per le realtà medio-grandi, che rende l’azione dell’energy manager più efficace. Fra le nomine interne permane un numero non trascurabile di impiegati, laddove sarebbe auspicabile un inquadramento di tipo dirigenziale, che tra l’altro ha visto una leggera riduzione rispetto all’anno precedente. Tipologia di nomina 31% 69% Energy manager interni Consulenti esterni
  • 21. Energy manager ed EGE 21 Continua a crescere il numero di energy manager con certificazione EGE. Su 1.613 energy manager interni, 296 hanno conseguito la certificazione EGE. Fra le 740 nomine di consulenti esterni, 525 sono di EGE (alcuni nominati da diversi soggetti), in forte crescita rispetto agli anni precedenti, come auspicabile.
  • 22. Soggetti nominanti e SGE ISO 50001 22 I sistemi di gestione dell’energia sono uno strumento potente per facilitare il percorso delle imprese verso un migliore uso delle risorse e una maggiore competitività. Su 517 organizzazioni certificate ISO 50001 in Italia nel 2018, 250 hanno un energy manager nominato. La percentuale è in crescita, in linea con l’aumento delle certificazioni registrato nel Paese. Organizzazioni certificate ISO 50001 in Italia 0 500 1000 1500 2000 2015 2016 2017 2018 Organizzazioni certificate Siti certificati Elaborazioni FIRE su dati Accredia
  • 23. Energia gestita e vettori energetici 23 Nel rapporto è presente una nuova sezione dedicata alle fonti e vettori energetici utilizzati per alcune categorie merceologiche. I dati rappresentano una media delle organizzazioni che hanno provveduto alla nomina. Le singole realtà possono discostarsi da questi valori in funzione dei servizi energetici presenti.
  • 24. Stima del livello di inadempienza 24 Purtroppo la P.A. manifesta tassi di inosservanza nell’ordine del 70-90%. Un segnale preoccupante per un settore chiamato a svolgere un ruolo esemplare. L’eccezione è rappresentata dalla sanità, per la quale stimiamo una copertura maggiore, anche se non adeguata, anche considerando il carattere energivoro delle utenze. Va meglio nei settori privati.
  • 25. Guida alla nomina nella P.A. Il primo rapporto predisposto nell’ambito dell’Osservatorio FIRE sugli energy manager è il volumetto “L’energy manager nella Pubblica Amministrazione”, mirato a fornire indicazione sulla figura e sugli obblighi di legge. Il documento riporta indicazioni su come procedere alla nomina e comprende un bando tipo, che può fornire un primo r i f e r i m e n t o s u c o m e p r o c e d e r e amministrativamente. Si auspica che questo possa favorire una maggiore diffusione della figura dell’energy manager nella P.A., anche in vista degli importanti traguardi fissati dalle direttive europee e delle potenziali ricadute positive sul proprio patrimonio e sul territorio amministrato. 25
  • 26. Premio energy manager La FIRE, in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e con il patrocinio di ENEA, ha organizzato la terza edizione del premio per energy manager, la cui premiazione si terrà l’11 dicembre a Milano nell’ambito della conferenza Enermanagement (www.enermanagement.it). 26 http://fire-italia.org/premio-energy-manager-2019/
  • 27. Parte 3 L’indagine FIRE sulle diagnosi energetiche 27
  • 28. Indagini FIRE 2019 Nel 2019 la FIRE ha realizzato un’indagine sul tema delle diagnosi energetiche, considerando anche la scadenza di quelle obbligatorie (art. 8 D.Lgs. 102/2014). Lo scopo dell’indagine è quello di conoscere lo stato dell’arte delle diagnosi energetiche con particolare riferimento a quelle eseguite per l’obbligo legislativo, cercare di comprendere le problematiche riscontrate dai soggetti coinvolti nel processo di audit e individuare possibili miglioramenti al meccanismo, diffondendone successivamente i risultati affinché tutto il sistema Paese possa trarne utilità, dal legislatore alle imprese. 28 Le diagnosi realizzate dai soggetti intervistati rappresentano circa il 30% di quelle totali. Il campione è dunque significativo. Nella categoria EGE/ ESCO circa un terzo dei rispondenti è EGE.
  • 29. ESCO ed EGE 29 La diagnosi energetica risulta essere un’attività importante nel business delle ESCO ed EGE ma non fondamentale considerando anche la frequenza quadriennale dell’obbligo. Una maggiore promozione della ISO 50001 è auspicabile al fine di incrementare i risultati di efficienza energetica nelle imprese.
  • 30. ESCO ed EGE 30 Secondo EGE ed ESCO molte sono le imprese che hanno realizzato interventi di efficienza e la loro collaborazione è proseguita nel tempo. Tuttavia, al momento la diffusione dei sistemi di monitoraggio, seppur globalmente incrementata, non risulta essere ai livelli indicati dalle linee guida ENEA per la seconda scadenza del 2019.
  • 31. ESCO ed EGE 31 Unendo i suggerimenti dei rispondenti emerge uno scenario piuttosto interessante, ovvero che tutti gli operatori, sia lato domanda che lato offerta, ritengono importanti i cinque aspetti indicati nel grafico. Tra tutti emerge la necessità di avere indicatori energetici di settore, in modo da favorire il confronto fra imprese simili e stimolare la realizzazione di interventi.
  • 32. Fornitori di tecnologie 32 I fornitori di tecnologie rappresentano quelle imprese che forniscono soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica come illuminazione led, sistemi di monitoraggio, cogenerazione, solare termico e fotovoltaico, etc. Nella maggior parte dei casi viene dichiarato un incremento del volume di vendite, più o meno sensibile, legato all’obbligo di diagnosi energetica.
  • 33. Fornitori di tecnologie 33 Il pensiero dei fornitori di tecnologie è in linea con quello di ESCO ed EGE, tuttavia rispetto a questi ultimi è per loro preferibile una maggiore condivisione delle buone pratiche di settore, per diffondere e invogliare le imprese ad investire in efficienza energetica rispetto all’incentivazione degli interventi. Una maggiore attività di s e n s i b i l i z z a z i o n e , informazione e forma- zione sui temi della efficienza energetica sarebbe per i fornitori una leva molto efficace, più degli obblighi di diagnosi e monitoraggio.
  • 34. Imprese 34 Le aziende incluse in questa categoria rappresentano i soggetti lato domanda, cui è destinata la diagnosi energetica. Nella maggioranza dei casi appartengono al settore industriale, ma sono anche rappresentati i settori terziario e trasporto. Per questa categoria i rispondenti si configurano come energy manager nominati. dall’azienda.
  • 35. Imprese 35 La maggior parte delle imprese afferma di aver realizzato uno o più interventi a valle della diagnosi energetica. Anche i risparmi energetici conseguiti risultano interessanti, in buona parte stimati tra l’1 e il 10%.
  • 36. Imprese 36 La visione delle imprese sul livello di monitoraggio finora implementato contrasta lievemente con quella di ESCO ed EGE. Infatti, nella gran parte dei casi le imprese ritengono di aver predisposto un piano di monitoraggio in conformità alle linee guida ENEA. Risultano invece in sintonia sulle proposte migliorative.
  • 37. Rapporto FIRE sugli indicatori Considerato che la richiesta indicata come prioritaria dai tre gruppi di stakeholder, ed emersa anche nell’ambito di strumenti quali i certificati bianchi, sono gli indicatori energetici, la FIRE ha deciso di offrire ai propri associati una raccolta degli indicatori disponibili nei diversi settori. Disponibile a breve!!! 37
  • 38. Appuntamenti FIRE 38 I prossimi eventi FIRE: Webinar fotovoltaico, 27 settembre 2019 Conferenza EPC, Bologna, 2 ottobre 2019 Convegno FIRE-Elettricità Futura, Roma, 15 ottobre 2019 Convegni KeyEnergy, Rimini, 5-8 novembre 2019 Premio Energy manager Conferenza Enermanagement#2, Milano, 11 dicembre 2019 www.fire-italia.org/eventi I prossimi corsi: energy manager ed EGE (on-site e on-line); IPMVP-CMVP; corsi intensivi (mercato energia, FER, CHP, SGE, LCA, soluzioni per edifici e industria, etc.).