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Finanziare l’efficienza
energetica alla luce del
pacchetto clima-energia
Dario Di Santo, FIRE
Conferenza Fondazione Megalia
Milano, 15 maggio 2019
www.fire-italia.org
La Federazione Italiana per l’uso Razionale
dell’Energia è un’associazione tecnico-
scientifica che dal 1987 promuove per statuto
efficienza energetica e rinnovabili,
supportando chi opera nel settore.
Oltre alle attività rivolte agli associati, la FIRE
opera su incarico del Ministero dello Sviluppo
Economico per gestire l’elenco e promuovere
il ruolo degli Energy Manager nominati ai
sensi della Legge 10/91.
La Federazione collabora con le Istituzioni, la
Pubblica Amministrazione e varie Associazioni
per diffondere l’uso efficiente dell’energia
ed opera a rete con gli operatori di settore e
gli utenti finali per individuare e rimuovere le
barriere di mercato e per promuovere buone
pratiche.
La FIRE certifica gli EGE attraverso il SECEM.
Cos’è la FIRE?
2
Circa 400 associati, di cui una metà
persone fisiche e l’altra organizzazioni
che includono sia medi e grandi
consumatori, sia società attive
nell’offerta di soluzioni e servizi.
Come può supportarti
FIRE può essere un partner per varie attività:
realizzazione di indagini presso energy
manager, ESCO, EGE, società con ISO 50001,
etc.;
studi di mercato o di settore;
guide e analisi su strumenti di incentivazione e
policy;
realizzazione di campagne di informazione e
cambiamento comportamentale;
realizzazione di campagne di disseminazione;
diagnosi e studi di fattibilità;
corsi di formazione sull’energy management e i
suoi strumenti (ISO 50001, diagnosi, EPC, IPMVP,
LCCA, fattibilità, etc.), politiche e incentivi,
soluzioni per l’efficienza, cogenerazione, etc;
progetti europei e molto altro…
segreteria@fire-italia.org
3
4
La FIRE è attiva sia a livello italiano, sia a
livello europeo ed internazionale, attraverso
progetti co-finanziati e commesse.
Fra i clienti delle commesse negli ultimi anni
si segnalano: Ministero dell’Ambiente, ENEA,
GSE, RSE, Regione Piemonte, Provincia di
Torino, Comune di Vignola, EASME, Ecofys,
ENEL, Engie, Estra, Ferrovie dello Stato, FCA,
Galbani, Hitachi, Leonardo, Poste Italiane,
Schneider Electric, TIM, Unioncamere, Vigili
del Fuoco, Wind Tre, università, associazioni,
ordini professionali, agenzie ed enti fieristici.
Guide, studi
e rapporti
FIRE
Energy management a 360 gradi
www.fire-italia.org
Collabora con
Policy
Management e buone pratiche
Finanziamento progetti
EPC e standardizzazione
Progetti internazionali recenti e collaborazioni
www.secem.eu
SECEM, Sistema Europeo per la Certificazione in
Energy Management, è un organismo di
certificazione del personale facente capo alla
FIRE.
Primo organismo a offrire la certificazione di
parte terza per gli Esperti in Gestione
dell’Energia (EGE) secondo la norma UNI CEI
11339, ad aprile 2012 SECEM ha ottenuto da
Accredia l’accreditamento secondo i requisiti
della norma internazionale ISO/IEC 17024.
SECEM certifica gli EGE in virtù di un
regolamento rigoroso e imparziale, basato
sull’esperienza di FIRE con gli energy manager. 
Un vantaggio di chi si certifica con SECEM è la
possibilità di accedere ai servizi informativi e
formativi e di essere coinvolto nelle iniziative
della FIRE.
SECEM inoltre riconosce corsi di formazione
sull’energy management, su richiesta dell’ente
erogatore.
SECEM: la certificazione degli EGE
5
Percorso verso il 2030: consumi finali
6
L’obiettivo sull’efficienza negli
usi finali punta a un consumo
di energia primaria di 132
Mtep e finale di 104 Mtep al
2030. A causa del maggiore
contributo non-ETS alla quota
emissioni, portato al 33%,
edifici e trasporti diventano
p r i o r i t a r i . I l r u o l o
dell’efficienza è determinante
per i target, in quanto definisce
il consumo finale lordo.
La penetrazione delle FER è
prevista pari al 55% per
l’elettrico, il 22% per i trasporti
e il 33% per il termico. La
produzione da FER dovrebbe
salire a circa 33 Mtep a fronte
di un consumo finale lordo di
111 Mtep al 2030. 16 Mtep
verrebbero da produzione
elettrica e 15 da quella termica
(il resto da trasporti).
1.450
1.500
1.550
1.600
1.650
1.700
100.000
105.000
110.000
115.000
120.000
125.000
130.000
135.000
140.000
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
2030
Consumi finali in Italia (ktep) e PIL (miliardi di euro)
Elaborazioni FIRE su dati Eurostat e MiSE
Consumi finali Stime PNIEC 2018 consumi finali PIL (scala destra)
2016-2019 stime - 2020-2030 traiettoria PNIEC
A meno di non ipotizzare una decrescita economica, il
raggiungimento degli obiettivi presuppone politiche dedicate a
favorire una evoluzione consistente del mercato della
riqualificazione edilizia.
Un mercato elettrico in forte evoluzione
7
I consumatori finali potranno produrre
energia, anche con l’ausilio di sistemi di
accumulo, in un quadro di regole destinato a
mutare profondamente.
Tutto questo potrebbe favorire FER e CAR a
discapito dell’efficienza per varie ragioni.
Gli impianti vanno dimensionati considerando
il potenziale di riduzione dei consumi!!
SFIDE ENERGIA
1. APPROVVIGIONAMENTO
Fonti rinnovabili. Reti
locali. PPA per contratti
di lungo periodo FER.
Interrompibilità.
2. PRODUZIONE E STOCCAGGIO
Produzione di energia
CAR e FER. Stoccaggio.
Gestione ottimale
dell’energia.
4. BIG DATA E AI E f f i c i e n t a m e n t o
processo. Gestione
attiva dei carichi.
3. EFFICIENZA PROCESSO
Prodotto con ridotta impronta
energetica e possibili servizi legati
all’offerta e gestione dell’energia.
5. PRODOTTO
6. LOGISTICA
Veicoli a basso consumo.
Utilizzo di biocombustibili
d e r i v a t i d a s c a r t i d i
processo. Ottimizzazione
filiera e intermodalità.
The	Smart	
One
Fonte: FIRE.
Decarbonizzare: FER o efficienza?
8
Si potrebbe pensare che decarbonizzare
sostituendo un kWh prodotto da fonti
fossili con uno da fonti rinnovabili sia la
stessa cosa che non consumarlo più
(efficienza energetica).
Al di là di considerazioni di analisi sul ciclo
di vita, questo potrebbe essere anche vero
in un discorso di riduzione dei gas
climalteranti.
Ci sono però due problemi seri:
non si raggiunge l’obiettivo
sull’efficienza energetica;
occorre aumentare la potenza da
installare da FER.
Ricordarsi: energy efficiency first!
Investimenti previsti
9
L’industria si troverà a investire in
efficienza energetica e fonti
rinnovabili per l’emission trading,
la competitività, le trasformazioni
delle filiere, le richieste green
della domanda, i siti e la mobilità.
Considerando tutti i settori, lo
spostamento della priorità di
intervento verso gli edifici e i
trasporti incrementa in modo
consistente i costi specifici
d e l l ’ e f f i c i e n z a e n e r g e t i c a ,
avvicinandoli a quelli delle fonti
rinnovabili. Considerando le
simulazioni di Confindustria
(Libro bianco FER 2018) si
otterrebbero i seguenti valori:
Efficienza energetica: 130-277
mld€ -> 5.500-11.800 €/tep
Rinnovabili elettriche: 95-265
mld€ -> 10.800-30.100 €/tep
Fonte figure: Proposta PNIEC.
L’entità degli investimenti spinge verso un ruolo del
finanziamento tramite terzi maggiore che in passato.
Finanziare l’efficienza energetica
10
Piccoli interventi:
finanziati prevalentemente con equity nell’ambito
delle spese correnti (e.g. manutenzione);
il finanziamento tramite terzi richiede strumenti
standardizzati.
Interventi di taglia media:
possibile il ricorso al finanziamento tramite terzi,
soprattutto per PMI;
utili strumenti standardizzati, ma possibili
valutazioni ad hoc, specie con aggregazione.
Interventi di grande taglia:
molto probabile il finanziamento tramite terzi;
soluzioni su misura e miste;
possibile utilizzo di green bond e altre opzioni
alternative al credito tradizionale.
La sfida è riuscire ad intervenire con efficacia e in
modo ampio nelle PMI, dove barriere informative,
strutturali e finanziarie rendono gli investimenti in
efficienza energetica più difficili.
Le azioni FIRE
I progetti M-Benefits ed ESI
Europe
11
Collegare efficienza e core business
12www.mbenefits.eu
Il progetto M-Benefits mira a introdurre una metodologia
che aiuti gli energy manager, le ESCO e gli altri soggetti
coinvolti nella proposta di interventi di efficientamento
energetico a comprendere e quantificare gli effetti di tali
soluzioni sul core business.
Facilitare gli investimenti nelle PMI
13
Il progetto ESI EUROPE mira ad aumentare gli investimenti in efficienza
energetica nelle piccole e medie imprese (PMI)
Lo scopo è quello di consentire
alle PMI di realizzare progetti di
riqualificazione energetica con la
garanzia sui risultati (performance
energetiche ed economiche) e la
disponibilità di finanziamento
dell’intervento
Assicurazione
Validazione Contratto
Finanziamento
ESI è presente nel G20 Energy
Efficiency Investment Toolkit.
Anche la United Nations
Environment Finance Initiative
sostiene il progetto.
Il progetto ESI Europe: applicazione
14
ESI è stato riconosciuto
dal Global Innovation
L a b f o r C l i m a t e
Finance come uno
degli strumenti più
p r o m e t t e n t i p e r
m o b i l i t a r e g l i
i n v e s t i m e n t i d e l
settore privato in
efficienza energetica.
ESI è anche presente
n e l G 2 0 E n e r g y
Efficiency Investment
Toolkit.
Bancomext
FIRA
Bandesal
Finagro
Bancoldex
BICE
GIZ
CORFO
Anesco
Banco del
Estado
COFIDE
AFD
AFD XacBank
AFD
GOIÁS
FOMENTO
BANDES
BRDE
Implementation
Development
Planning
AFD (Agencia
Financiera de
Desarrollo)
ESI Europe in
Italia, Portogallo e
Spagna
Produzcamos
Il progetto ESI Europe: le finalità
15
Gli ostacoli che impediscono alle
imprese - soprattutto alle PMI - di
investire in efficienza energetica
includono:
• Mancanza di fiducia tra I differenti
attori.
• Di solito, l’efficienza energetica
non è una priorità di investimento.
• Mancanza di strumenti di
finanziamento stabili e
accessibili.
• Mancanza di esperienza nel
finanziamento dell’efficienza
energetica.
Il modello ESI comprende meccanismi finanziari e non finanziari progettati
per lavorare insieme per superare gli ostacoli, creare fiducia e credibilità tra
gli attori chiave e ridurre il rischio percepito dai portatori di interesse.
Il progetto ESI Europe: i cardini
16
Validazione
Da parte di un ente di
valutazione tecnica
indipendente
➢Valutazione
dell'esperienza e delle
credenziali del Fornitore
di tecnologia
➢Valutazione tecnica
della capacità del
progetto di conseguire il
risparmio promesso
➢Arbitro in caso di
disaccordo tra PMI e
Fornitore sulle prestazioni
conseguite dai progetti di
efficienza energetica
➢Standard di validazione
(semplici, a basso costo,
focalizzati sulla
tecnologia, credibili,
replicabili, etc.)
Contratto Standardizzato
Tra PMI e fornitori di
tecnologia
➢Un quadro chiaro e
trasparente per le
trattative
➢Un contratto standard
chiavi in mano con
clausole aggiuntive
➢Per I fornitori, requisiti di
efficienza attesa,
metodologia di misura,
indicatori e presentazione
dei risparmi
Assicurazione del risparmio
energetico
Da parte di una compagina
assicurativa (parte terza), che
fornisce un prodotto di copertura
del rischio
➢ Assicurazione come
parte del contratto di
miglioramento
dell’efficienza
➢ Assicura che il fornitore
rispetti gli obblighi
contrattuali relativi al
risparmio energetico
promesso alla PMI
➢ L'assicurazione crea
fiducia tra PMI e TP e
riduce i rischi per le
banche nel fornire prestiti
alle PMI per i progetti di
efficienza energetica.
Il progetto ESI Europe: come funziona
17
Un fornitore di tecnologia
(pre-validato) offre un
progetto di efficienza
energetica a un cliente,
con garanzia dei risparmi
energetici pattuiti.



Il contratto è semplice e
di facile comprensione, e
include gli elementi del
modello ESI.
FASE INIZIALE
Un ente di validazione
indipendente valida i risparmi
energetici pattuiti nella
proposta.



La compagnia di assicurazioni
emette la polizza per coprire i
risparmi pattuiti dal fornitore.



Gli investimenti in tecnologie
efficienti con risparmi
garantiti possono facilitare
l’accesso a linee di credito
”verdi”.
ATTIVAZIONE DEL
CONTRATTO
FASE DI
INSTALLAZIONE
Il fornitore installa le
nuove apparecchiature ad
alta efficienza.



L’ente di validazione
verifica e convalida che
l’installazione del sistema
sia stata effettuata in
accordo al contratto
Il progetto ESI Europe: come funziona
18
FASE
OPERATIVA
Il funzionamento delle
nuove apparecchiature
offre minori costi per
l’energia, maggiore
produttività e migliori
prestazioni.


I servizi di manutenzione
offerti dal fornitore di
tecnologie assicurano
che le apparecchiature
funzionino in maniera
ottimale.
I risparmi energetici sono
misurati e rendicontati dal
fornitore di tecnologia
tramite un semplice
sistema online, dal quale
il cliente può verificare e
approvare le informazioni.
In caso di disaccordo
circa i risparmi raggiunti,
l’ente di validazione
interviene e agisce da
arbitro.
COPERTURA DEL
RISCHIO
MISURA DEI
RISPARMI
Il progetto ESI Europe: il contratto
19
Riduzione del
rischio:
• Condizioni
sospensive
• Pagamento
frazionato
• Penali per
mancato

raggiungimento
del risparmio
• Garanzia e
polizza
prestazionale
Sottoscrizione del
contratto tra le Parti
Verifica delle
condizioni sospensive
Mancato
avveramento:
NESSUNA EFFICACIA
Installazione
dell’impianto da parte
del Fornitore
Collaudo
dell’impianto e
Validazione dall’Ente
Validatore
Utilizzo dell’impianto
Manutenzione
Valutazioni
periodiche
Scadenza del
Contratto
Collaudo o
Validazione mancanti:
RISOLUZIONE
Il progetto ESI Europe: le garanzie
20
35%
35-
40%
Risparmio
energetico
promesso
Risparmio
energetico
ottenuto 30%
Scenario 1:
Il risparmio
energetico viene
raggiunto o
superato
Scenario 2:
Il risparmio energetico
non viene raggiunto. La
PMI viene compensata
dal fornitore.
Quota
compensata
dal fornitore
Non c’è bisogno
di alcuna azione
particolare.
Il fornitore deve
compensare la PMI,
in accordo con il
contratto.
5%
10%
Scenario 3:
Il risparmio energetico non viene
raggiunto. La PMI va compensata,
ma il fornitore non è in grado di
intervenire (e.g. fallimento). Si
ricorre all’assicurazione.
La copertura del
rischio è utilizzata
per compensare la
PMI.
25% 25%
Quota
compensata da
assicurazione/
garante
Quota non
compensata
dal fornitore
35% 35%
Risparmio
energetico
ottenuto
Risparmio energetico
ottenuto
Il progetto ESI Europe: il finanziamento
21
Finanziamento
PMI: investitore e beneficiario del
credito per progetti di efficienza
energetica, banca commerciale
Il modello ESI fornisce meccanismi di
riduzione del rischio per le PMI
Le banche differenziano la valutazione
per i progetti ESI (migliora il rating del
credito) o le condizioni del credito
(interesse e durata)
Le banche usano le loro linee di credito
verdi (o creano nuovi prodotti) per i
progetti di efficienza energetica
ESI collega meccanismi finanziari di
supporto esistenti (e.g. incentivi,
garanzie di credito, etc.) con banche e
PMI, mobilitando il lato domanda
Le banche sono coinvolte e formate per
comprendere il funzionamento e
l'interazione con i meccanismi ESI
Fornitore di
tecnologie
Banche
(se applicabile)
PMI
Risparm
i
energetici €
Canone
legato al
progetto
Progettazione
installazione
Assicura-
zione/
Garante
Copertura
del rischio di
prestazione
del progetto
Progetti
di EE
Prestito
/leasing
Garanzia del
credito (se
applicabile)
Eventuali
incentivi
Appuntamenti FIRE
22
I prossimi eventi FIRE:
Webinar su fotovoltaico, 22
maggio 2019
Conferenza
Enermanagement#1, Milano,
18 giugno 2019
Conferenza EPC, Bologna, 2
ottobre 2019
Premio Energy manager,
Rimini, novembre 2019
Conferenza
Enermanagement#2, Milano,
11 dicembre 2019
www.fire-italia.org/eventi
I prossimi corsi:
energy manager ed EGE (on-site e on-line);
IPMVP-CMVP;
corsi intensivi (mercato energia, FER, CHP,
SGE, LCA, soluzioni per edifici e industria,
etc.).
Nome relatore, FIRE
Grazie!
http://blog.fire-italia.org
www.facebook.com/FIREenergy.manager
www.linkedin.com/company/fire-federazione-
italiana-per-l'uso-razionale-dell'energia
www.twitter.com/FIRE_ita
www.dariodisanto.com

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Finanziare l'efficienza energetica nell'industria

  • 1. Finanziare l’efficienza energetica alla luce del pacchetto clima-energia Dario Di Santo, FIRE Conferenza Fondazione Megalia Milano, 15 maggio 2019
  • 2. www.fire-italia.org La Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia è un’associazione tecnico- scientifica che dal 1987 promuove per statuto efficienza energetica e rinnovabili, supportando chi opera nel settore. Oltre alle attività rivolte agli associati, la FIRE opera su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico per gestire l’elenco e promuovere il ruolo degli Energy Manager nominati ai sensi della Legge 10/91. La Federazione collabora con le Istituzioni, la Pubblica Amministrazione e varie Associazioni per diffondere l’uso efficiente dell’energia ed opera a rete con gli operatori di settore e gli utenti finali per individuare e rimuovere le barriere di mercato e per promuovere buone pratiche. La FIRE certifica gli EGE attraverso il SECEM. Cos’è la FIRE? 2
  • 3. Circa 400 associati, di cui una metà persone fisiche e l’altra organizzazioni che includono sia medi e grandi consumatori, sia società attive nell’offerta di soluzioni e servizi. Come può supportarti FIRE può essere un partner per varie attività: realizzazione di indagini presso energy manager, ESCO, EGE, società con ISO 50001, etc.; studi di mercato o di settore; guide e analisi su strumenti di incentivazione e policy; realizzazione di campagne di informazione e cambiamento comportamentale; realizzazione di campagne di disseminazione; diagnosi e studi di fattibilità; corsi di formazione sull’energy management e i suoi strumenti (ISO 50001, diagnosi, EPC, IPMVP, LCCA, fattibilità, etc.), politiche e incentivi, soluzioni per l’efficienza, cogenerazione, etc; progetti europei e molto altro… segreteria@fire-italia.org 3
  • 4. 4 La FIRE è attiva sia a livello italiano, sia a livello europeo ed internazionale, attraverso progetti co-finanziati e commesse. Fra i clienti delle commesse negli ultimi anni si segnalano: Ministero dell’Ambiente, ENEA, GSE, RSE, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Vignola, EASME, Ecofys, ENEL, Engie, Estra, Ferrovie dello Stato, FCA, Galbani, Hitachi, Leonardo, Poste Italiane, Schneider Electric, TIM, Unioncamere, Vigili del Fuoco, Wind Tre, università, associazioni, ordini professionali, agenzie ed enti fieristici. Guide, studi e rapporti FIRE Energy management a 360 gradi www.fire-italia.org Collabora con Policy Management e buone pratiche Finanziamento progetti EPC e standardizzazione Progetti internazionali recenti e collaborazioni
  • 5. www.secem.eu SECEM, Sistema Europeo per la Certificazione in Energy Management, è un organismo di certificazione del personale facente capo alla FIRE. Primo organismo a offrire la certificazione di parte terza per gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) secondo la norma UNI CEI 11339, ad aprile 2012 SECEM ha ottenuto da Accredia l’accreditamento secondo i requisiti della norma internazionale ISO/IEC 17024. SECEM certifica gli EGE in virtù di un regolamento rigoroso e imparziale, basato sull’esperienza di FIRE con gli energy manager.  Un vantaggio di chi si certifica con SECEM è la possibilità di accedere ai servizi informativi e formativi e di essere coinvolto nelle iniziative della FIRE. SECEM inoltre riconosce corsi di formazione sull’energy management, su richiesta dell’ente erogatore. SECEM: la certificazione degli EGE 5
  • 6. Percorso verso il 2030: consumi finali 6 L’obiettivo sull’efficienza negli usi finali punta a un consumo di energia primaria di 132 Mtep e finale di 104 Mtep al 2030. A causa del maggiore contributo non-ETS alla quota emissioni, portato al 33%, edifici e trasporti diventano p r i o r i t a r i . I l r u o l o dell’efficienza è determinante per i target, in quanto definisce il consumo finale lordo. La penetrazione delle FER è prevista pari al 55% per l’elettrico, il 22% per i trasporti e il 33% per il termico. La produzione da FER dovrebbe salire a circa 33 Mtep a fronte di un consumo finale lordo di 111 Mtep al 2030. 16 Mtep verrebbero da produzione elettrica e 15 da quella termica (il resto da trasporti). 1.450 1.500 1.550 1.600 1.650 1.700 100.000 105.000 110.000 115.000 120.000 125.000 130.000 135.000 140.000 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 Consumi finali in Italia (ktep) e PIL (miliardi di euro) Elaborazioni FIRE su dati Eurostat e MiSE Consumi finali Stime PNIEC 2018 consumi finali PIL (scala destra) 2016-2019 stime - 2020-2030 traiettoria PNIEC A meno di non ipotizzare una decrescita economica, il raggiungimento degli obiettivi presuppone politiche dedicate a favorire una evoluzione consistente del mercato della riqualificazione edilizia.
  • 7. Un mercato elettrico in forte evoluzione 7 I consumatori finali potranno produrre energia, anche con l’ausilio di sistemi di accumulo, in un quadro di regole destinato a mutare profondamente. Tutto questo potrebbe favorire FER e CAR a discapito dell’efficienza per varie ragioni. Gli impianti vanno dimensionati considerando il potenziale di riduzione dei consumi!! SFIDE ENERGIA 1. APPROVVIGIONAMENTO Fonti rinnovabili. Reti locali. PPA per contratti di lungo periodo FER. Interrompibilità. 2. PRODUZIONE E STOCCAGGIO Produzione di energia CAR e FER. Stoccaggio. Gestione ottimale dell’energia. 4. BIG DATA E AI E f f i c i e n t a m e n t o processo. Gestione attiva dei carichi. 3. EFFICIENZA PROCESSO Prodotto con ridotta impronta energetica e possibili servizi legati all’offerta e gestione dell’energia. 5. PRODOTTO 6. LOGISTICA Veicoli a basso consumo. Utilizzo di biocombustibili d e r i v a t i d a s c a r t i d i processo. Ottimizzazione filiera e intermodalità. The Smart One Fonte: FIRE.
  • 8. Decarbonizzare: FER o efficienza? 8 Si potrebbe pensare che decarbonizzare sostituendo un kWh prodotto da fonti fossili con uno da fonti rinnovabili sia la stessa cosa che non consumarlo più (efficienza energetica). Al di là di considerazioni di analisi sul ciclo di vita, questo potrebbe essere anche vero in un discorso di riduzione dei gas climalteranti. Ci sono però due problemi seri: non si raggiunge l’obiettivo sull’efficienza energetica; occorre aumentare la potenza da installare da FER. Ricordarsi: energy efficiency first!
  • 9. Investimenti previsti 9 L’industria si troverà a investire in efficienza energetica e fonti rinnovabili per l’emission trading, la competitività, le trasformazioni delle filiere, le richieste green della domanda, i siti e la mobilità. Considerando tutti i settori, lo spostamento della priorità di intervento verso gli edifici e i trasporti incrementa in modo consistente i costi specifici d e l l ’ e f f i c i e n z a e n e r g e t i c a , avvicinandoli a quelli delle fonti rinnovabili. Considerando le simulazioni di Confindustria (Libro bianco FER 2018) si otterrebbero i seguenti valori: Efficienza energetica: 130-277 mld€ -> 5.500-11.800 €/tep Rinnovabili elettriche: 95-265 mld€ -> 10.800-30.100 €/tep Fonte figure: Proposta PNIEC. L’entità degli investimenti spinge verso un ruolo del finanziamento tramite terzi maggiore che in passato.
  • 10. Finanziare l’efficienza energetica 10 Piccoli interventi: finanziati prevalentemente con equity nell’ambito delle spese correnti (e.g. manutenzione); il finanziamento tramite terzi richiede strumenti standardizzati. Interventi di taglia media: possibile il ricorso al finanziamento tramite terzi, soprattutto per PMI; utili strumenti standardizzati, ma possibili valutazioni ad hoc, specie con aggregazione. Interventi di grande taglia: molto probabile il finanziamento tramite terzi; soluzioni su misura e miste; possibile utilizzo di green bond e altre opzioni alternative al credito tradizionale. La sfida è riuscire ad intervenire con efficacia e in modo ampio nelle PMI, dove barriere informative, strutturali e finanziarie rendono gli investimenti in efficienza energetica più difficili.
  • 11. Le azioni FIRE I progetti M-Benefits ed ESI Europe 11
  • 12. Collegare efficienza e core business 12www.mbenefits.eu Il progetto M-Benefits mira a introdurre una metodologia che aiuti gli energy manager, le ESCO e gli altri soggetti coinvolti nella proposta di interventi di efficientamento energetico a comprendere e quantificare gli effetti di tali soluzioni sul core business.
  • 13. Facilitare gli investimenti nelle PMI 13 Il progetto ESI EUROPE mira ad aumentare gli investimenti in efficienza energetica nelle piccole e medie imprese (PMI) Lo scopo è quello di consentire alle PMI di realizzare progetti di riqualificazione energetica con la garanzia sui risultati (performance energetiche ed economiche) e la disponibilità di finanziamento dell’intervento Assicurazione Validazione Contratto Finanziamento ESI è presente nel G20 Energy Efficiency Investment Toolkit. Anche la United Nations Environment Finance Initiative sostiene il progetto.
  • 14. Il progetto ESI Europe: applicazione 14 ESI è stato riconosciuto dal Global Innovation L a b f o r C l i m a t e Finance come uno degli strumenti più p r o m e t t e n t i p e r m o b i l i t a r e g l i i n v e s t i m e n t i d e l settore privato in efficienza energetica. ESI è anche presente n e l G 2 0 E n e r g y Efficiency Investment Toolkit. Bancomext FIRA Bandesal Finagro Bancoldex BICE GIZ CORFO Anesco Banco del Estado COFIDE AFD AFD XacBank AFD GOIÁS FOMENTO BANDES BRDE Implementation Development Planning AFD (Agencia Financiera de Desarrollo) ESI Europe in Italia, Portogallo e Spagna Produzcamos
  • 15. Il progetto ESI Europe: le finalità 15 Gli ostacoli che impediscono alle imprese - soprattutto alle PMI - di investire in efficienza energetica includono: • Mancanza di fiducia tra I differenti attori. • Di solito, l’efficienza energetica non è una priorità di investimento. • Mancanza di strumenti di finanziamento stabili e accessibili. • Mancanza di esperienza nel finanziamento dell’efficienza energetica. Il modello ESI comprende meccanismi finanziari e non finanziari progettati per lavorare insieme per superare gli ostacoli, creare fiducia e credibilità tra gli attori chiave e ridurre il rischio percepito dai portatori di interesse.
  • 16. Il progetto ESI Europe: i cardini 16 Validazione Da parte di un ente di valutazione tecnica indipendente ➢Valutazione dell'esperienza e delle credenziali del Fornitore di tecnologia ➢Valutazione tecnica della capacità del progetto di conseguire il risparmio promesso ➢Arbitro in caso di disaccordo tra PMI e Fornitore sulle prestazioni conseguite dai progetti di efficienza energetica ➢Standard di validazione (semplici, a basso costo, focalizzati sulla tecnologia, credibili, replicabili, etc.) Contratto Standardizzato Tra PMI e fornitori di tecnologia ➢Un quadro chiaro e trasparente per le trattative ➢Un contratto standard chiavi in mano con clausole aggiuntive ➢Per I fornitori, requisiti di efficienza attesa, metodologia di misura, indicatori e presentazione dei risparmi Assicurazione del risparmio energetico Da parte di una compagina assicurativa (parte terza), che fornisce un prodotto di copertura del rischio ➢ Assicurazione come parte del contratto di miglioramento dell’efficienza ➢ Assicura che il fornitore rispetti gli obblighi contrattuali relativi al risparmio energetico promesso alla PMI ➢ L'assicurazione crea fiducia tra PMI e TP e riduce i rischi per le banche nel fornire prestiti alle PMI per i progetti di efficienza energetica.
  • 17. Il progetto ESI Europe: come funziona 17 Un fornitore di tecnologia (pre-validato) offre un progetto di efficienza energetica a un cliente, con garanzia dei risparmi energetici pattuiti.
 
 Il contratto è semplice e di facile comprensione, e include gli elementi del modello ESI. FASE INIZIALE Un ente di validazione indipendente valida i risparmi energetici pattuiti nella proposta.
 
 La compagnia di assicurazioni emette la polizza per coprire i risparmi pattuiti dal fornitore.
 
 Gli investimenti in tecnologie efficienti con risparmi garantiti possono facilitare l’accesso a linee di credito ”verdi”. ATTIVAZIONE DEL CONTRATTO FASE DI INSTALLAZIONE Il fornitore installa le nuove apparecchiature ad alta efficienza.
 
 L’ente di validazione verifica e convalida che l’installazione del sistema sia stata effettuata in accordo al contratto
  • 18. Il progetto ESI Europe: come funziona 18 FASE OPERATIVA Il funzionamento delle nuove apparecchiature offre minori costi per l’energia, maggiore produttività e migliori prestazioni. 
 I servizi di manutenzione offerti dal fornitore di tecnologie assicurano che le apparecchiature funzionino in maniera ottimale. I risparmi energetici sono misurati e rendicontati dal fornitore di tecnologia tramite un semplice sistema online, dal quale il cliente può verificare e approvare le informazioni. In caso di disaccordo circa i risparmi raggiunti, l’ente di validazione interviene e agisce da arbitro. COPERTURA DEL RISCHIO MISURA DEI RISPARMI
  • 19. Il progetto ESI Europe: il contratto 19 Riduzione del rischio: • Condizioni sospensive • Pagamento frazionato • Penali per mancato
 raggiungimento del risparmio • Garanzia e polizza prestazionale Sottoscrizione del contratto tra le Parti Verifica delle condizioni sospensive Mancato avveramento: NESSUNA EFFICACIA Installazione dell’impianto da parte del Fornitore Collaudo dell’impianto e Validazione dall’Ente Validatore Utilizzo dell’impianto Manutenzione Valutazioni periodiche Scadenza del Contratto Collaudo o Validazione mancanti: RISOLUZIONE
  • 20. Il progetto ESI Europe: le garanzie 20 35% 35- 40% Risparmio energetico promesso Risparmio energetico ottenuto 30% Scenario 1: Il risparmio energetico viene raggiunto o superato Scenario 2: Il risparmio energetico non viene raggiunto. La PMI viene compensata dal fornitore. Quota compensata dal fornitore Non c’è bisogno di alcuna azione particolare. Il fornitore deve compensare la PMI, in accordo con il contratto. 5% 10% Scenario 3: Il risparmio energetico non viene raggiunto. La PMI va compensata, ma il fornitore non è in grado di intervenire (e.g. fallimento). Si ricorre all’assicurazione. La copertura del rischio è utilizzata per compensare la PMI. 25% 25% Quota compensata da assicurazione/ garante Quota non compensata dal fornitore 35% 35% Risparmio energetico ottenuto Risparmio energetico ottenuto
  • 21. Il progetto ESI Europe: il finanziamento 21 Finanziamento PMI: investitore e beneficiario del credito per progetti di efficienza energetica, banca commerciale Il modello ESI fornisce meccanismi di riduzione del rischio per le PMI Le banche differenziano la valutazione per i progetti ESI (migliora il rating del credito) o le condizioni del credito (interesse e durata) Le banche usano le loro linee di credito verdi (o creano nuovi prodotti) per i progetti di efficienza energetica ESI collega meccanismi finanziari di supporto esistenti (e.g. incentivi, garanzie di credito, etc.) con banche e PMI, mobilitando il lato domanda Le banche sono coinvolte e formate per comprendere il funzionamento e l'interazione con i meccanismi ESI Fornitore di tecnologie Banche (se applicabile) PMI Risparm i energetici € Canone legato al progetto Progettazione installazione Assicura- zione/ Garante Copertura del rischio di prestazione del progetto Progetti di EE Prestito /leasing Garanzia del credito (se applicabile) Eventuali incentivi
  • 22. Appuntamenti FIRE 22 I prossimi eventi FIRE: Webinar su fotovoltaico, 22 maggio 2019 Conferenza Enermanagement#1, Milano, 18 giugno 2019 Conferenza EPC, Bologna, 2 ottobre 2019 Premio Energy manager, Rimini, novembre 2019 Conferenza Enermanagement#2, Milano, 11 dicembre 2019 www.fire-italia.org/eventi I prossimi corsi: energy manager ed EGE (on-site e on-line); IPMVP-CMVP; corsi intensivi (mercato energia, FER, CHP, SGE, LCA, soluzioni per edifici e industria, etc.).