Apprendimento e Digitale da "Il Manuale dell'e-Learning" - Presentazione LUMSAMatteo Uggeri
Progetto di Ateneo LUMSA e-Learning
Il ”caffè sospeso” è una tradizione napoletana che prevede l’acquisto al bar di due caffè di cui uno da lasciare in omaggio a un avventore sconosciuto. Un gesto solidale, coesivo, che nella sua semplicità rafforza il senso di condivisione e di comunità.
Agli incontri di Caffè sospeso possono partecipare docenti, personale amministrativo e studenti dell’Università LUMSA e docenti esterni di ogni ordine e grado scolastico. Per essere ammessi occorre inviare una richiesta di partecipazione al Coordinatore del Progetto LUMSA e-Learning, la prof.ssa Maria Cinque (m.cinque@lumsa.it), che invierà il codice d’accesso.
Il primo incontro, Apprendimento e digitale, è focalizzo sul tema dell’e-Learning partendo da “Il manuale dell’e-Learning”, libro di Matteo Uggeri (Fondazione Politecnico di Milano) per le edizioni Apogeo, che dimostra come questa forma d'innovazione della didattica e della formazione non sia solo tecnologica ma debba partire sempre dalle persone, siano essi docenti o discenti, progettisti o tecnici.
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", incontra i bibliotecari per una presentazione incentrata su alcuni strumenti trattati all'interno del libro. Il focus sarà, come nel caso del manuale stesso, sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche appunto bibliotecari e altri importanti attori del processo di conoscenza. Tra e-collaboration e open education, nell'incontro verranno proposti alcuni strumenti agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa, possibilmente facendoli toccare con mano, o con mouse, ai partecipanti.
Apprendimento e Digitale da "Il Manuale dell'e-Learning" - Presentazione LUMSAMatteo Uggeri
Progetto di Ateneo LUMSA e-Learning
Il ”caffè sospeso” è una tradizione napoletana che prevede l’acquisto al bar di due caffè di cui uno da lasciare in omaggio a un avventore sconosciuto. Un gesto solidale, coesivo, che nella sua semplicità rafforza il senso di condivisione e di comunità.
Agli incontri di Caffè sospeso possono partecipare docenti, personale amministrativo e studenti dell’Università LUMSA e docenti esterni di ogni ordine e grado scolastico. Per essere ammessi occorre inviare una richiesta di partecipazione al Coordinatore del Progetto LUMSA e-Learning, la prof.ssa Maria Cinque (m.cinque@lumsa.it), che invierà il codice d’accesso.
Il primo incontro, Apprendimento e digitale, è focalizzo sul tema dell’e-Learning partendo da “Il manuale dell’e-Learning”, libro di Matteo Uggeri (Fondazione Politecnico di Milano) per le edizioni Apogeo, che dimostra come questa forma d'innovazione della didattica e della formazione non sia solo tecnologica ma debba partire sempre dalle persone, siano essi docenti o discenti, progettisti o tecnici.
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", incontra i bibliotecari per una presentazione incentrata su alcuni strumenti trattati all'interno del libro. Il focus sarà, come nel caso del manuale stesso, sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche appunto bibliotecari e altri importanti attori del processo di conoscenza. Tra e-collaboration e open education, nell'incontro verranno proposti alcuni strumenti agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa, possibilmente facendoli toccare con mano, o con mouse, ai partecipanti.
Casa Jasmina (Alessandro Squatrito e Lorenzo Romagnoli, Arduino)InSide Training
Lo speech di Alessandro Squatrito (Community Manager @ Casa Jasmina) e Lorenzo Romagnoli (Interaction designer @ Officine Arduino) a Creativity Day 2016, tappa di Torino.
L'analisi dei dati e la misurazione dei comportamenti emergenti degli utentiEmanuela Zaccone
Qual è il valore del monitoring?
Che ruolo hanno l'analisi delle persone e dei loro comportamenti nella comprensione delle dinamiche di interazione online?
Ne abbiamo parlato durante la prima tappa del Creativity Day 2013 a reggio Emilia.
Il Giusto Compenso - Creativity Day 2010Dario Banfi
Presentazione per il Creativity Day - 18 Maggio 2010 - Milano, ATA Hotel Executive.
Tema: il valore del lavoro autonomo. Come quotare il lavoro dei freelance.
Lo speech di Creativity Day dello staff di Ideactivity Center, progetto del Politecnico di Milano volto alla valorizzazione di tutti gli aspetti della creatività per l’innovazione.
Nelle slide è spiegato come si svolge una sessione creativa. Consiste di due fasi: una fase divergente (in cui si dà spazio alla produzione libera di idee, anche incentivandole con tecniche specifiche) e una convergente (in cui si attiva un processo che porta alla realizzazione dell'idea). Il corso specifico è stato realizzato c/o Ufficio E-20 il 12/05/14 a Riva del Garda (TN) in 5 h.
Casa Jasmina (Alessandro Squatrito e Lorenzo Romagnoli, Arduino)InSide Training
Lo speech di Alessandro Squatrito (Community Manager @ Casa Jasmina) e Lorenzo Romagnoli (Interaction designer @ Officine Arduino) a Creativity Day 2016, tappa di Torino.
L'analisi dei dati e la misurazione dei comportamenti emergenti degli utentiEmanuela Zaccone
Qual è il valore del monitoring?
Che ruolo hanno l'analisi delle persone e dei loro comportamenti nella comprensione delle dinamiche di interazione online?
Ne abbiamo parlato durante la prima tappa del Creativity Day 2013 a reggio Emilia.
Il Giusto Compenso - Creativity Day 2010Dario Banfi
Presentazione per il Creativity Day - 18 Maggio 2010 - Milano, ATA Hotel Executive.
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Nelle slide è spiegato come si svolge una sessione creativa. Consiste di due fasi: una fase divergente (in cui si dà spazio alla produzione libera di idee, anche incentivandole con tecniche specifiche) e una convergente (in cui si attiva un processo che porta alla realizzazione dell'idea). Il corso specifico è stato realizzato c/o Ufficio E-20 il 12/05/14 a Riva del Garda (TN) in 5 h.
Abstract del progetto didattico "Laboratorio dal Basso": X una variabile in cerca d'identità. A cura di FF3300 e Pazlab. Con il patrocinio del Comune di Castrignano de' Greci.
[#VitamineComunicazione] Eleonora Polacco e la comunicazione d'impresa: farsi...Confesercenti Ravenna
A Vitamine per la Comunicazione edizione 2016, Eleonora Polacco illustra l'importanza dei contenuti condivisi dalle aziende sul web: farsi notare, farsi capire.
Un focus sul come e perché.
Fare Blogging con WordPress: scopri il Corso Ninja AcademyNinja Academy
Alberto Maestri e Paolo Sordi, docenti Ninja Academy, illustrano le strategie organizzative e le funzionalità tecniche fondamentali per il Content Marketing. Prossimi Corsi: http://www.ninjacademy.it/corsi/marketing/
Documentare progetti eTwinning per valorizzare il lavoro degli studenti, condividere il percorso con altri docenti e diffondere buone pratiche nell'istituto
Presentazione della proposta Think Tank in occasione dell'evento di fine corso organizzato dagli allievi dell'Istituto Tecnico Superiore Angelo Rizzoli di Milano (ITS-AR) martedì 14 ottobre 2014 al Teatro degli Artigianelli.
Il Think Tank è uno strumento concepito per insegnare ai ragazzi un metodo con il quale sviluppare le loro idee, un approccio strutturato e disciplinato allo sviluppo dei progetti secondo la logica imprenditoriale.
Inoltre i migliori progetti presentati saranno presentati a incubatori tecnologici, acceleratori certificati, concorsi di innovazione e creatività sulla rete.
VISUAL STORYTELLING PER LA MODA E IL MADE IN ITALYInSide Training
Lo speech di Francesca Appi (Digital Marketer, Cofunder @ BtwoFactory) & Elena Codeluppi (Web Content Training and Strategist, Cofunder @ BtwoFactory) a Creativity Day 2016, tappa di Reggio Emilia
La trasformazione digitale è una questione di customer experience e d’innovaz...InSide Training
Lo speech di Annasara Bonandrini (Marketing Manager Italy & Iberica) e Nicola Bugini (Territory account executive Italy) a Creativity Day 2016, tappa di Napoli.
1. Intervento Creativity Day 25 febbraio 2016 Paolo Migliavacca - ADE
Buonasera a tutti,
prima di iniziare il mio intervento, l’ultimo previsto nella giornata, mi prendo qualche secondo per
ringraziare ciascuno di voi per l’interesse e il coinvolgimento dimostrato partecipando a questa
opportunità di confronto e di crescita professionale. Un doveroso ringraziamento a Inside training
per l’organizzazione e agli amici che mi hanno preceduto, in particolare per Giovanna Busconi e
Italo Ravenna con cui condivido da qualche anno il percorso come Apple Distinguished Educator,
un programma che l’azienda di Cupertino riserva a alcuni docenti che hanno adottato la tecnologia
nella didattica.
Veniamo al tema dell’intervento: progettare, pubblicare e distribuire i propri contenuti
Strumenti e opportunità per tutti coloro che vogliono diventare “autori” di contenuti, non per forza
interattivi. Da offrire o vendere ai propri studenti o ad un mercato più globale.
Il mio intervento sarà quindi diviso in quattro parti differenti:
una prima premessa con qualche stimolo alla riflessione su come comunichiamo;
un’analisi generale della progettazione di un contenuto per il mondo della scuola;
l’analisi di alcuni strumenti per la pubblicazione;
una riflessione sulla distribuzione dei contenuti e delle opportunità che si trovano nel mondo della
comunicazione globale.
Partiamo con il primo punto: come comunichiamo nelle scuole?
Alle mie spalle in questo momento è comparsa una foto con le pagine tratte da un quaderno di mio
figlio Giacomo: il quaderno delle comunicazioni.
Giacomo frequenta la seconda elementare in un’istituto comprensivo di Milano e questa è la
modalità comunicazione che la scuola ha deciso di adottare per mantenere informati i genitori.
Lungi da voler essere una critica, il metodo individuato dalla scuola vi assicuro è più che efficace
perché responsabilizza anche lo studente nel processo di comunicazione, rimane una
considerazione di fondo: quanto tempo è dedicato alla progettazione della comunicazione
all’interno di una istituzione scolastica?
Stessa considerazione secondo me va fatta sulle piattaforme che stiamo utilizzando per il registro
elettronico: per venire incontro alle abitudini consolidate della scuola, a volte assomigliano ai
documenti che per molto tempo hanno accompagnato la vita dei docenti e degli studenti, senza
sfruttare le potenzialità offerte dagli strumenti contemporanei di progettazione grafica.
Sembra quasi che nella comunicazione scolastica ciò che in fondo manca per essere efficaci e
contemporanei sia proprio la creatività.
Confermo che la mia non è una critica, ma una riflessione che voglio condividere con tutti voi,
consapevole che la “vecchia circolare scolastica” è da qualche tempo accusata di non essere più
efficace e di non venir più letta.
Affrontiamo il tema della progettazione di un contenuto per la scuola.
In prima battuta vi chiedo di porre attenzione a un tema determinante per la scuola
contemporanea: i BES. Produrre un contenuto che tenga in considerazione le regole di base per
gli studenti con Bisogni Educativi Speciali, che gli amici inglesi e americani chiamano Special
Needs, vuol dire utilizzare tecniche che possono facilitare l’accesso al contenuto anche agli
studenti senza BES, incrementando il successo dell’attività educativa e formativa.
Progettare un contenuto non vuol dire essere abili utilizzatori di software di composizione grafica,
ma prendere in considerazione l’idea alla base del progetto, svilupparla e costruire i contenuti nei
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2. Intervento Creativity Day 25 febbraio 2016 Paolo Migliavacca - ADE
loro molteplici aspetti: testo, immagini, esercizi, contenuti multimediali. Scrivere o realizzare un
contenuto oggi non è molto diverso rispetto a qualche anno fa in termini di progettazione, quello
che cambia sono i luoghi in cui la progettazione può essere realizzata e la composizione del team
di lavoro.
Partendo da una lavagna tradizionale e da un incontro di gruppo con i colleghi, con gli amici di
un’associazione professionale, magari a distanza da diversi luoghi del mondo, o in beata
solitudine, possiamo costruire il progetto del contenuto, con gli strumenti che più sono adatti a
quello che vogliamo rappresentare.
Ricordiamoci sempre qual’è il pubblico che ci ascolta e quale messaggio vogliamo trasmettere.
Per esempio oggi io voglio condividere l’idea che le pubblicazioni possono assumere varie forme e
che si possono realizzare con semplicità. La cosa complessa è l’idea, problema che si risolve
facendo ricorso alla creatività.
Progettare vuol dire dedicare un po’ di tempo anche al layout grafico, utilizzando anche qui prodotti
che Lorenzo ha ben illustrato nel suo intervento.
Ma dove vanno fatte tutte le cose? Semplice, con la tecnologia che possediamo possiamo farlo nel
posto giusto, quello che ci ispira.
La stessa tecnologia ci permette di trasferire il nostro lavoro da uno strumento all’altro: per Adobe
c’è la Creative Cloud, per Apple iCloud e per gli altri produttori sistemi integrati che raggiungono gli
stessi obiettivi.
Pubblicare un contenuto vuol dire renderlo pubblico, ma prima vuol dire averlo prodotto in modo
da essere fruibile. Questo vale per ogni contenuto, che finisca sulla carta più o meno tradizionale o
venga pubblicato online.
Quali sono gli strumenti principe per il digital publishing in ambito scolastico che mi sento di
suggerire? InDesign e iBooks Author.
InDesign è un prodotto di Adobe di grande potenza, utilizzato dai professionisti del mondo
dell’editoria. Dietro ai libri più belli e alle pubblicazioni di qualità, quasi sempre c’è un grafico che
utilizza InDesign e tutte le potenzialità di questo fantastico strumento.
Non è complicato, ma bisogna avere un po’ di dimestichezza per poter realizzare i prodotti
secondo standard accettabili.
Con InDesigns si realizzano i documenti di base da cui estrarre contenuto per il web, per i lettori di
libri, per la stampa digitale o per la stampa in offset.
Il materiale di pubblicità e i cartelli del Creatività Day sono sicuramente stati realizzati con
InDesign.
Con questo strumento possiamo scrivere epub, pubblicarli online direttamente da InDesign sulla
Creative Cloud (per gustarne un’anteprima completamente funzionante) o esportarli per poi
distribuirli in altra maniera.
InDesign, purtroppo😉 è multipiattaforma e funziona!
iBooks Author invece è un programma specifico di editing per il mondo Apple, che funziona su
MacBook, iMac e Mac Pro.
Con iBooks Author ognuno di voi può diventare editore di se stesso, pubblicando i propri contenuti
direttamente attraverso iTunes.
iBooks Author è semplice, ha alcuni template già integrati e altri possono essere trovati
nell’AppStore di Mac oppure in siti web dedicati, alcuni a titolo gratuito.
Con iBooks Author si creano libri multitouch, fruibili su iPad e Mac.
L’utilizzo è davvero semplice e ci permette di dare sfogo alla nostra creatività, incorporando anche
molti widget per allargare il contenuto statico di alcuni libri all’inserimento di momenti interattivi (per
la verifica, i video, le immagini interattive e molto altro).
Distribuire è l’ultimo momento di questo intervento, ed è oggi una delle sfide più interessanti.
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3. Intervento Creativity Day 25 febbraio 2016 Paolo Migliavacca - ADE
Un buon prodotto, realizzato con un progetto serio e pubblicato in modo professionale, rimane
poco utile se non viene distribuito alle persone per cui è stato pensato.
Molti di voi sono sicuramente assidui passeggeri di aeroplani. Quanti di voi sanno che esiste una
bella pubblicazione, realizzata da l’ente che in Italia si occupa dell’aviazione civile, che spiega quali
sono i vostri diritti? Probabilmente meno dell’1% dei presenti.
Ecco che allora distribuire i contenuti diventa determinante per rendere utile il lavoro fatto nelle
parti precedenti.
Nel mondo Apple, la distribuzione è affidata a iTunes e iBooks Store, piattaforme in cui ogni tipo di
contenuto viene distribuito in forma gratuita o a pagamento.
Il potenziale di distribuzione è altissimo, serve in questo caso un’attenta opera di informazione per
dire agli interessati che esiste una pubblicazione pronta per essere scaricata…
Esiste il canale tradizionale, quello della stampa cartacea, che è il più diffuso e che vede affermare
sempre più prodotti di qualità sia per i contenuti che dal punto di vista grafico (ricordate i registri
che abbiamo visto all’inizio…?)
Poi ci sono i sistemi di del publishing, di autopubblicazione, ormai diffusi in tutto il mondo che
permettono con un modesto investimento di stampare e distribuire il frutto del proprio lavoro.
Ma come si fa a rendere economicamente sostenibile e vantaggioso il lavoro di progettazione e
pubblicazione? Le piattaforme di distribuzione permettono di valorizzare il singolo contenuto, con
una percentuale della vendita dedicata alla piattaforma stessa.
Esistono poi sistemi in via di costante sviluppo che permettono di poter realizzare e mettere in
vendita contenuti di qualità per le attività didattiche.
Questa è una pagina dello store di Nearpod, in cui alcuni docenti vendono le loro dispense per
alcuni moduli del sistema di formazione statunitense, anche a caro prezzo….
Anche l’editoria in Italia sta facendo qualche passo in avanti e sta cercando validi autori creativi
che siano in grado di sostenere il cambiamento.
Fortunatamente anche le case editrici si stanno facendo qualche passo in avanti, come nel caso di
RCS con Mosaico, Centro Leonardo Education con i multitouchbook, Bibloweb di Spaggiari e
BookInProgress, un’idea di selfpublishing scolastica.
Ringrazio ancora per l’attenzione!
Buon lavoro!
Ecco il link alla presentazione: https://slate.adobe.com/cp/fEQlW/
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