L'esperienza Piagge Mobili è stata presentata il 24 gennaio 2012 durante una giornata di scambio organizzata dal Med Lazio a Villa Torlonia.
Piagge Mobili è un'esperienza di ricerca-azione in ambito informale sul potenziale di dispositivi mobili e siti di social network per la narrazione personale.
Del cellulare in educazione. Dalla mobile literacy al mobile learningMaria Ranieri
Presentazione sul mobile learning nel quadro del ciclo di conferenze legate al master in "Le nuove competenze digitali: open education, social e mobile learning", Università di Firenze, 29/11/2012
E-Learning, podcasting e Wikipedia per una didattica costruttivistica in retealfiobonfi
Tesi di laurea sui nuovi strumenti disponibili in rete per realizzare un nuovo tipo di didattica "costruttivistica" che rompe con il tradizionale approccio ex-cathedra per dare spazio nella formazione, all'attivita' e alla consapevolezza del discente e alla riconfigurazione del ruolo di facilitatore del docente.
L'esperienza Piagge Mobili è stata presentata il 24 gennaio 2012 durante una giornata di scambio organizzata dal Med Lazio a Villa Torlonia.
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Del cellulare in educazione. Dalla mobile literacy al mobile learningMaria Ranieri
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Materiale utilizzato come appoggio per relazione finale del progetto Media a Scuola (www.connettiamoci.org) rivolto a studenti, genitori e docenti di istituti secondari superiori a Rovigo
Il ruolo dei social network nell’innovazione tecnologica della didattica: la ...Scuola+
L'intervento di Stefania Manca del CNR sull'uso dei social network nella didattica all'incontro con i docenti delle scuole del Lazio per il progetto Scuola+ della Fondazione Rosselli
Rete, social network e sicurezza; quando gli alunni vanno in rete, uso consap...Caterina Policaro
"Rete, social network e sicurezza; quando gli alunni vanno in rete, uso consapevole di internet, problematiche di formazione" Intervento di Caterina Policaro a Bologna 31 marzo 2014 - Seminario Dirigenti Scolastici "E-Leadership: Le competenze "digitali" del Dirigente nella scuola ad alta densità tecnologica"
"Social media e didattica: quali possibilità?" (...e come prevenire qualche r...Caterina Policaro
"Social media e didattica: quali possibilità?" (...e come prevenire qualche rischio) - Formazione docenti IC Cadeo 17 febbraio 2014 - Caterina Policaro
Matematici o Acusmatici? Motivazioni e condivisioni per una didattica 2.0Nicola Chiriano
Relazione al Convegno "Matematica in classe 2014"
Centro PRISTEM, Università "Bocconi" Milano
http://matematica.unibocconi.it/articoli/il-convegno-di-ottobre-milano
Nativi digitali vs Immigrati digitali: mito o realtà?Maria Ranieri
Breve comunicazione (15 minuti) al Convegno SIPED, 3-5 maggio 2012, Università di Firenze. Data la brevità, le slides non dicono molto, ma il messaggio è chiaro: basta formule mantriche sui nativi digitali! Occorrono più dati, più evienze, più conoscenze, specie sulle effettive competenze digitali degli allievi. Segnalo in proposito: Calvani A., Fini A., Ranieri M., Picci P. (2012). Are young generations in secondary school digitally competent? A study on Italian teenagers, COMPUTERS & EDUCATION, vol. 58, pp. 797-807.
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Schoolbook-Social network per la scuola superiore-Presentazione Didamatica-Al...Cettina Allegra
Contributo presentato a DIDAMATICA 2010
Dall’inizio di quest’anno scolastico, l’ITIS “S. Cannizzaro” di Catania ha adottato l’uso di un Social Learning Enviroment: SchoolBook.
SchoolBook è disponibile all'indirizzo www.cannizzaroct.org/socialnet.
SchoolBook è un Social Learning Environment (SLE) esso fornisce un’infrastruttura che supporta diversi tipi di apprendimento sociale e collaborativo, offre uno spazio sicuro personale di lavoro/apprendimento per i singoli individui, nonché spazi di gruppo per progetti e gruppi di apprendimento formale, ma soprattutto offre uno spazio comunitario per l'intera organizzazione scolastica. Integra le social media technologies fondamentali, e fornisce gli strumenti sociali necessari per la collaborazione e la condivisione delle informazioni, ad esempio, social networking, social bookmarking, condivisione di file, blogging e micro-blogging.
Ufficio stampa web come cambia l'ufficio stampa nell'era della trasformazione digitale? E Le Digital PR sono davvero efficaci? Una panoramica su cos'è una Press Room, quali strumenti servono all'addetto stampa, quali le strategie da utilizzare. Francesca Anzalone presenta il corso Ufficio stampa 2.0.
www.netlifesrl.it
http://addettostampa.blogspot.com
E-learning partecipativo a supporto dell’innovazione della formazioneTeleskill Italia
Intervento di Emanuele Pucci, Amministratore Delegato Teleskill, al SIREF Summer School 2014. Un’occasione privilegiata per condividere elementi di e-learning partecipativo, l’approccio Teleskill a supporto dell’innovazione della formazione
IX Summit Italiano
di Architettura dell’Informazione Bologna 23 – 24 ottobre 2015
dall’ascolto
alla progettazione
Il percorso del senso: persone contesti e signi cati
Il IX Summit Italiano di Architettura dell’Informazione vuole essere un momento di crescita e di confronto per la comunità di pratica italiana. Portiamo avanti con convinzione il percorso di ibridazione professionale iniziato da chi ci ha preceduto, aprendoci all’ascolto e facendo di questa pratica un tratto identitario della nostra rete: saper ascoltare gli utenti per progettare meglio e, con lo stesso spirito, rimanere aperti
a stimoli esterni, discipline complementari all’architettura dell’informazione.
Architecta vuole continuare ad essere un’associazione plurale nei suoi interpreti e capillare sul territorio, proponendo e organizzando percorsi di formazione ed eventi di divulgazione ma soprattutto ascoltando e, il psupportando le attività dei propri soci. Il 2016 sarà un anno importante per Architecta che culminerà con la celebrazione dei primi dieci anni di attività dell’associazione e il X Summit Italiano.
Un invito a collaborare e a rimanere in ascolto.
Il board di architecta
Presentazione sul linguaggio pubblicitario per gli alunni della classe 3D della scuola Media Statale G. Galilei di Cecina, corso di media education del progetto www.oltrelospecchio.net www.medtoscana.blogspot.com
Slide utilizzate nel secondo incontro della sperimentazione Links-Up e MyMobile: progettazione e produzione di un CV multimediale con software di facile utilizzo e reperibilità.
Progetto Meeting APP&Games - Formazione Media Education
1. Progetto MeetingProgetto Meeting
App & GameApp & Game
Il benessere dei giovani
verso comunità media-educative
20 febbraio 2015
Dott.sa Isabella Bruni
16. Uso responsabile e positivo dei nuovi
media da parte di bambini e bambine:
•coinvolgerli, consultarli, ascoltarli
•creare le condizioni perché tale
partecipazione avvenga.
Partecipare significa acquisire la possibilità
e la capacità di agire o incidere sulle
decisioni che riguardano la propria vita, sia
in termini individuali che comunitari.
17.
18.
19. L’uso dei nuovi media in classe
Comporta una trasformazione dell’ambiente di apprendimento e
ciò può avvenire in molti modi e con più obiettivi:
• realizzazione di un setting d’aula volto a favorire relazioni,
collaborazioni e un consapevole utilizzo di risorse digitali e
tecnologie
• promozione di una didattica attiva, interattiva, laboratoriale
• percorsi di apprendimento basati sull’esplorazione, la
problematizzazione, la costruzione sociale e comunitaria delle
conoscenze
• Valorizzare gli stili di apprendimento dei nativi digitali
22. E’ possibile utilizzare i Social
Media all'interno della
didattica?
Esistono servizi gratuiti con
tecnologie friendly di
comunicazione interattiva:
un’opportunità per la
creazione di contenuti e
l’interazione con altri utenti.
23. Molti gli ambienti per costruire le lezioni,
condividere immagini, mappe concettuali e
presentazioni:
•Prezi
•Slideshare
•YouTube
Utilizzando i numerosi filmati didattici disponibili,
oppure creando e pubblicando documentazioni
video di un’esperienza didattica della classe, di una
gita, di un esperimento scientifico, ecc.
.
24. Come creare una presentazione
Guida in italiano a «prezi»:
http://www.slideshare.net/LorenzoAmadei/guida-in-italiano-a-prezi
guidainitalianoprezi.pdf
Prezi, che cos’è? Prezi è un servizio online che permette di creare
presentazioni con animazioni, integrando video, musica,
immagini e altro.
Con i tradizionali software per le presentazioni (ad es.
Powerpoint), siamo vincolati a presentare i contenuti in
modo sequenziale, senza molta libertà di passare da un
concetto ad un altro, se non seguendo l’ordine prefissato.
Prezi, invece, crea una sorta di mappa interattiva di
contenuti, permettendoci di muoverci come preferiamo,
sia in modo sequenziale, sia percorrendo altre strade,
magari dettate dagli input del nostro audience.
25. contrazione web e log,
ovvero
“traccia su rete”
“diario in rete”
Sito Web facile da creare e gestire, in cui
gli autori inseriscono contenuti che
possono essere commentati dai lettori.
- Blog tematico per raccogliere ricerche e
esercizi, indicare link a siti e risorse online
- Blog come un punto di riferimento per la
classe, un diario o portfolio di classe
- Blog per comunicare con le famiglie
Chi scrive? Insegnante/Alunni
Friso C. (2009), La scuola davanti al blog. Tecnologie di rete per la didattica, SEI
26. Ambiente online per l'elaborazione collaborativa di testi.
Editato e modificato dai suoi utilizzatori, è composto da pagine web sulle
quali si può scrivere e si possono inserire immagini e video senza
possedere un software specifico per la scrittura di testo o una specifica
conoscenza di html.
Lo scopo è quello di condividere, scambiare immagazzinare e ottimizzare
la conoscenza in modo collaborativo.
Il contenuto di ogni pagina può essere cambiato o modificato da
chiunque appartenente al gruppo.
il fatto che tutti possano agire fa sì che ci sia un controllo continuo.
L’esempio più celebre di wiki è wikipedia.
Uno strumento per realizzare un wiki gratuito è wikispaces.
27. Gli usi didattici:
-strumentale: memorizzazione, consultazione e scambio di
contenuti di apprendimento ;
•formativo: apprendimento in cui il singolo soggetto
trasforma la conoscenza reperibile on line in conoscenza
contestualizzata nel proprio ambiente di studio o di lavoro
- espressivo-relazionale: abilità espressive di scrittura e
comunicazione verso un pubblico più numeroso
-creativo–sperimentale: stimola la creatività e originalità
nell’organizzazione dei contenuti; la sua semplicità d’uso
favorisce la creazione di collegamenti ipertestuali che
rendono il discente protagonista attivo di percorsi
interdisciplinari da sperimentare con la collaborazione di più
classi e più docenti [Teatino, 2010]
28. Social network: quali utilizzare?
Quando optiamo per utilizzare uno strumento di
social networking in un progetto educativo
formativo, ci si presenta una scelta:
Social network di uso comune
Facebook,Twitter, Youtube...
Social network predisposti ad hoc
Edmodo, Schoology, Ning, Elgg...
29. Social Network Didattici
Vantaggi
Ambiente sicuro,
protetto e
circoscrivibile
(iscrizione su invito)
Progettazione
semplificata del SN
Funzioni specifiche
Svantaggi
Quasi sempre in
Inglese
Gli studenti ci
“devono” entrare
appositamente
Tempo necessario per
la familiarizzazione
tecnologica
Social Network dedicati
30. Social Network di uso comune
Vantaggi
Sanno già come
funziona
Sono già iscritti (tutti?)
Possibilità di collegare
studio con realtà
Svantaggi
Piegare a uso didattico
uno strumento di
carattere relazionale e
ludico
Presenza di “rumore”
Necessario ruolo di
traino dell'insegnante
Social Network comuni
31. www.ning.com
Applicazione web multilingua permette di creare social
network personalizzati in maniera facilitata e con molte
funzioni.
ANDIAMO A VEDERE IL NOSTRO SPAZIO VIRTUALE DI
LAVORO!
34. Geolocalizzazione
Per geolocalizzazione si intende la possibilità di
identificare la posizione geografica di un dato
oggetto.
Il servizio ha conosciuto una notevole espansione con la
diffusione dei dispositivi mobili e dei navigatori
satellitari.
La geolocalizzazione può avvenire tramite rete
telefonica cellulare, rete wireless, rete internet ma è
generalmente associata al GPS - Global Positioning
System, ovvero con l'utilizzo di segnali radio dei
satelliti in orbita intorno alla Terra.
35. Geo-based Storytelling
I nuovi dispositivi mobili e i servizi di mappatura del
territorio aprono alla possibilità di creare storie
collegate a luoghi e posizioni fisiche.
Esistono 2 tipologie di geo-based storytelling:
- basata sull'impiego di mappe e cartografie online, sulle
quali inseriamo i nostri contenuti multimediali
- basata sull'utilizzo di segnali e QR code dislocati
direttamente sul territorio fisico.
36. Il QR code
Cosa è
Un codice a barre quadrato dove si possono
inserire diverse informazioni, ad esempio:
indirizzi URL, coordinate geografiche,
informazioni di contatto e altro.
Come si usa
I QR code vengono interpretati da lettori di
codice a barre.
Sempre più spesso vengono utilizzati i
cellulari, con appositi software, spesso
gratuiti,tra cui il più usato è forse I-nigma
www.i-nigma.com
37. Servizi web o app di geo-based
storytelling
App Shoudio
http://shoudio.com/
Include la funzione “Geoplay”: le storie verranno
automaticamente riprodotte quando ci si
avvicina fisicamente al luogo a cui sono
collegate.
Disponibile per Apple e Android