SlideShare a Scribd company logo
1 of 15
SHARE THE STRENGTH
Informazione in materia di Rischio di
Incidente Rilevante
-
Lavoratori interni
ai sensi del D. Lgs. 105/2015 Allegato B
1
SHARE THE STRENGTH 2
Obiettivo del corso
DECRETO LEGISLATIVO 26 giugno 2015, n. 105
Attuazione della Direttiva 2012/18/UE (Direttiva Seveso III)
relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti
connessi con determinate sostanze pericolose
Dal momento che le aziende classificate come "a Rischio di Incidente Rilevante" sono
soggette ad una normativa specifica, talvolta complessa, il presente corso si prefigge lo
scopo di fornire al lavoratore quella base di conoscenza necessaria ad operare in sicurezza
in un'azienda di tale tipo. Nello specifico la presente informazione adempie a quanto
previsto nell’Allegato B del D.Lgs. 105/2015 alla voce Informazione.
SHARE THE STRENGTH 3
SISTEMA DI GESTIONE
SGS PIR e HSE
SHARE THE STRENGTH 4
SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle
emergenze
EFFETTI DEGLI SCENARI INCIDENTALI
INCIDENTE RILEVANTE:
Un evento quale un'emissione, un incendio o un'esplosione di grande entità, dovuto a
sviluppi incontrollati che si verifichino durante l'attività di uno stabilimento soggetto al
presente decreto e che dia luogo a un pericolo grave, immediato o differito, per la salute
umana o l'ambiente, all'interno o all'esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o
più sostanze pericolose
AREE DI DANNO:
Gli effetti di un evento incidentale ricadono sul territorio con una gravità decrescente in
base al punto di origine o di innesco dell’evento; proprio in base alla gravità dell’evento il
territorio viene suddivio in ZONE (concentriche).
SHARE THE STRENGTH 5
SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle
emergenze
RILASCIO TOSSICO VALORI DI SOGLIA
I ZONA - DI SICURO IMPATTO: immediatamente adiacente allo
stabilimento è la zona in cui possono esserci effetti letali anche
per persone mediamente sane.
ELEVATA LETALITÀ - LC50 (LethalConcentration50%):
concentrazione in aria di una sostanza che si prevede causi la
morte nel 50% dei soggetti esposti per un certo periodo di tempo
(si esprime in mg/l )
II ZONA – ZONA DI DANNO: zona esterna rispetto alla prima, è
caratterizzata da possibili danni, anche gravi ed irreversibili, per
persone mediamente sane che non intraprendono le corrette
misure di autoprotezione e da possibili danni anche letali per
persone maggiormente vulnerabili (neonati, bambini, malati,
anziani, ecc.).
INIZIO LETALITÀ - IDLH (Immediately Dangerous to Life and
Healthvalue): corrispondente alla massima concentrazione di
sostanza tossica cui può essere esposta una persona in buona
salute, per un periodo di 30’, senza subire effetti irreversibili sulla
salute o senza avere effetti che ne impediscano la fuga.
III ZONA – ZONA DI ATTENZIONE: zona esterna alla precedente, è
caratterizzata dal possibile verificarsi di danni (disagi lievi o danni
reversibili), generalmente non gravi, a soggetti particolarmente
vulnerabili.
SOGLIA DI ATTENZIONE - LoC (Level of Concern): concentrazione
di sostanza, assunta convenzionalmente pari ad un decimo
dell’IDLH, se non meglio specificata, che, se inalata per 30’,
produce danni reversibili alle persone più vulnerabili (anziani,
bambini, ecc.).
SUDDIVISIONE DELLE ZONE IN CASO DI RILASCIO TOSSICO
SHARE THE STRENGTH 6
SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle
emergenze:
RILASCIO TOSSICO IN BIRLA
CARBON ITALY
Rilascio di tail gas per
Perdita significativa dalla
linea di trasporto: rottura
catastrofica.
Rilascio di Acido solfidrico
(H2S) e monossido di
carbonio (CO)
Scenario n. 6 (RdS2016)
SHARE THE STRENGTH 7
SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle
emergenze
DISPERSIONE INFIAMMABILE/FLASH FIRE VALORI DI SOGLIA
I ZONA – ELEVATA LETALITÀ: È il valore al di sopra del quale può
essere attesa la morte delle persone esposte e possibili inneschi alle
strutture di plastica e di legno..
LFL (LowerFlammability Limit- Limite inferiore
di infiammabilità)
II ZONA – INIZIO LETALITÀ: È il valore al di sopra del quale può essere
attesa la morte di alcune persone esposte
½ LFL (LowerFlammability Limit- Limite inferiore
di infiammabilità)
DISPERSIONE INFIAMMABILE IN BIRLA CARBON ITALY
Scenario n. 5 (RdS2016): Foro linea di alimentazione olio combustibile alla sezione di reazione.
Scenario n. 6d (RdS2016): Rilascio di tail gas per Perdita significativa dalla linea di trasporto: rottura
catastrofica.
Scenario n. 7a/b/c (RdS2016): Rilascio di metano per Perdita significativa sulla linea
SUDDIVISIONE DELLE ZONE IN CASO DI DISPERSIONE INFIAMMABILE
SHARE THE STRENGTH 8
SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle
emergenze
SHARE THE STRENGTH 9
SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle
emergenze
SHARE THE STRENGTH 10
SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle
emergenze
SHARE THE STRENGTH 11
SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle
emergenze
IRRAGIAMENTI TERMICI STAZIONARI (JET FIRE) VALORI DI SOGLIA
I ZONA – ELEVATA LETALITÀ: il valore soglia è quello al di sopra
del quale può essere attesa la morte delle persone esposte e
possibili inneschi alle strutture di plastica e di legno..
12,5 kW/m2 RADIAZIONE TERMICA
II ZONA – INIZIO LETALITÀ: il valore soglia è quello al di sopra del
quale può essere attesa la morte di alcune persone esposte
7 kW/m2 RADIAZIONE TERMICA
III ZONA – LESIONI IRREVERSIBILI: È il valore al di sotto del quale
non si prevedono danni di rilievo su operatori protetti esposti per
un lungo periodo di tempo
5 kW/m2 RADIAZIONE TERMICA
IV ZONA: LESIONI REVERSIBILI: il valore soglia è quello al di sotto
del quale non si prevedono danni di rilievo su operatori non
protetti esposti per un lungo periodo di tempo
3 kW/m2 RADIAZIONE TERMICA
IRRAGIAMENTO TERMICO IN BIRLA CARBON ITALY
Scenario n. 5 (RdS2016): Foro linea di alimentazione olio combustibile alla sezione di reazione.
Scenario n. 3 (RdS2016): rilascio di metano per scatto spurio valvola di sicurezza
Scenario n. 7c (RdS2016): Rilascio di metano per Perdita significativa sulla linea
SUDDIVISIONE DELLE ZONE IN CASO DI IRRAGIAMENTO TERMICO
SHARE THE STRENGTH 12
SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle
emergenze
SHARE THE STRENGTH 13
SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle
emergenze
SHARE THE STRENGTH 14
Per concludere: Riepilogo segnali gestione emergenze
N° 3 Segnali acustici discontinui di 10 secondi ciascuno con intervalli di 5 secondi
30 s
N° 1 Segnale acustico continuo della durata di 30 secondi.
10 s
10 s 10 s
I segnali di allarme sono:
In caso di emergenza chiamare la Sala Controllo al numero: 0321 798211 (dall’esterno) o 8211 (dall’interno)
N° 5 Segnali acustici discontinui di 3 secondi ciascuno con intervalli di 1 secondo.
3 s
ALLARME GENERALE
Rimanere sul proprio posto di lavoro, interrompere le attività lavorative mettendo in
sicurezza l’area.
ALLARME RILASCIO TOSSICO
Abbandonare il proprio posto di lavoro e recarsi nel luogo sicuro al chiuso più vicino:
 Il locale all’interno dell’Officina meccanica
 Il locale della Porta carraia
3 s 3 s 3 s
EVACUAZIONE
Abbandonare il proprio posto di lavoro e recarsi al punto di raccolta più vicino:
 Punto tra l’Officina meccanica ed il Laboratorio
 Punto davanti alla Porta Carraia
5 s
5 s
1 s 1 s 1 s 1 s
3 s
SHARE THE STRENGTH
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
15
Clicca sul link qui sotto per iniziare il test
https://my.questbase.com/take.aspx?pin=7249-3606-1247

More Related Content

Similar to Presentazione RIR 4 dipendenti

Rischio Incendio_1
Rischio Incendio_1Rischio Incendio_1
Rischio Incendio_1
seagruppo2
 
SEAGRUPPO - 1. fattori di rischio, prevenzione e protezione, sorveglianza san...
SEAGRUPPO - 1. fattori di rischio, prevenzione e protezione, sorveglianza san...SEAGRUPPO - 1. fattori di rischio, prevenzione e protezione, sorveglianza san...
SEAGRUPPO - 1. fattori di rischio, prevenzione e protezione, sorveglianza san...
seagruppo
 
08 finazzi
08   finazzi08   finazzi
08 finazzi
Daniele Giuffrida
 
Na tech sismi
Na tech sismiNa tech sismi
Na tech sismi
zoltar69
 

Similar to Presentazione RIR 4 dipendenti (20)

110 2015 linee guida-paf_roa_2_04_2015_uvc
110   2015   linee guida-paf_roa_2_04_2015_uvc110   2015   linee guida-paf_roa_2_04_2015_uvc
110 2015 linee guida-paf_roa_2_04_2015_uvc
 
Rischio Incendio_1
Rischio Incendio_1Rischio Incendio_1
Rischio Incendio_1
 
Piano di Emergenza 2019
Piano di Emergenza 2019Piano di Emergenza 2019
Piano di Emergenza 2019
 
SEAGRUPPO - 1. fattori di rischio, prevenzione e protezione, sorveglianza san...
SEAGRUPPO - 1. fattori di rischio, prevenzione e protezione, sorveglianza san...SEAGRUPPO - 1. fattori di rischio, prevenzione e protezione, sorveglianza san...
SEAGRUPPO - 1. fattori di rischio, prevenzione e protezione, sorveglianza san...
 
Ambienti confinati e luoghi sospetti d'inquinamento
Ambienti confinati e luoghi sospetti d'inquinamentoAmbienti confinati e luoghi sospetti d'inquinamento
Ambienti confinati e luoghi sospetti d'inquinamento
 
Regolamento Sicurezza Siemens Magnetom Symphony 1.5T - Gastaldi
Regolamento Sicurezza Siemens Magnetom Symphony 1.5T - GastaldiRegolamento Sicurezza Siemens Magnetom Symphony 1.5T - Gastaldi
Regolamento Sicurezza Siemens Magnetom Symphony 1.5T - Gastaldi
 
Attività rischio incidenti rilevanti - Seveso 3
Attività rischio incidenti rilevanti  - Seveso 3Attività rischio incidenti rilevanti  - Seveso 3
Attività rischio incidenti rilevanti - Seveso 3
 
08 finazzi
08   finazzi08   finazzi
08 finazzi
 
Formazione lavoratori parte generale - vincenzo triolo
Formazione lavoratori   parte generale - vincenzo trioloFormazione lavoratori   parte generale - vincenzo triolo
Formazione lavoratori parte generale - vincenzo triolo
 
Introduzione al rischio amianto
Introduzione al rischio amiantoIntroduzione al rischio amianto
Introduzione al rischio amianto
 
72 ambienti confinati indicazioni operative
72 ambienti confinati indicazioni operative72 ambienti confinati indicazioni operative
72 ambienti confinati indicazioni operative
 
213 2016 inail-impianti-protezionescariche
213   2016   inail-impianti-protezionescariche213   2016   inail-impianti-protezionescariche
213 2016 inail-impianti-protezionescariche
 
97 Rassegna componenti a sicurezza intrinseca - Automazione Oggi N. 388 - Mar...
97 Rassegna componenti a sicurezza intrinseca - Automazione Oggi N. 388 - Mar...97 Rassegna componenti a sicurezza intrinseca - Automazione Oggi N. 388 - Mar...
97 Rassegna componenti a sicurezza intrinseca - Automazione Oggi N. 388 - Mar...
 
R. Villano - Sicurezza domestica (p.te 4): Apparecchi di cottura - Bombole di...
R. Villano - Sicurezza domestica (p.te 4): Apparecchi di cottura - Bombole di...R. Villano - Sicurezza domestica (p.te 4): Apparecchi di cottura - Bombole di...
R. Villano - Sicurezza domestica (p.te 4): Apparecchi di cottura - Bombole di...
 
Img799
Img799Img799
Img799
 
Ambiente protetto: nuovi strumenti per la prevenzione dei danni ambientali
Ambiente protetto: nuovi strumenti per la prevenzione dei danni ambientaliAmbiente protetto: nuovi strumenti per la prevenzione dei danni ambientali
Ambiente protetto: nuovi strumenti per la prevenzione dei danni ambientali
 
Progetto Sicurezza ed Ambiente
Progetto Sicurezza ed AmbienteProgetto Sicurezza ed Ambiente
Progetto Sicurezza ed Ambiente
 
Addetto Ponteggi_AGGIORNAMENTO (4).pptx
Addetto Ponteggi_AGGIORNAMENTO (4).pptxAddetto Ponteggi_AGGIORNAMENTO (4).pptx
Addetto Ponteggi_AGGIORNAMENTO (4).pptx
 
Na tech sismi
Na tech sismiNa tech sismi
Na tech sismi
 
Valori limite di esposizione personale ad agenti chimici
Valori limite di esposizione personale ad agenti chimiciValori limite di esposizione personale ad agenti chimici
Valori limite di esposizione personale ad agenti chimici
 

Recently uploaded

presentazione di arte di michela caporale.pptx
presentazione di arte di michela caporale.pptxpresentazione di arte di michela caporale.pptx
presentazione di arte di michela caporale.pptx
michelacaporale12345
 
PLATONEpresentazionecaricatasu teams-pdf.pdf
PLATONEpresentazionecaricatasu teams-pdf.pdfPLATONEpresentazionecaricatasu teams-pdf.pdf
PLATONEpresentazionecaricatasu teams-pdf.pdf
palestiniaurora
 
presentazione di Storia di michela .pptx
presentazione di Storia di michela .pptxpresentazione di Storia di michela .pptx
presentazione di Storia di michela .pptx
michelacaporale12345
 
Questa è una presentazione di Educazione Civica riguardo la libertà di inizia...
Questa è una presentazione di Educazione Civica riguardo la libertà di inizia...Questa è una presentazione di Educazione Civica riguardo la libertà di inizia...
Questa è una presentazione di Educazione Civica riguardo la libertà di inizia...
nicolofusco13
 

Recently uploaded (20)

Aurora Palestinipresentazione000001.pdtf
Aurora Palestinipresentazione000001.pdtfAurora Palestinipresentazione000001.pdtf
Aurora Palestinipresentazione000001.pdtf
 
presentazione di arte di michela caporale.pptx
presentazione di arte di michela caporale.pptxpresentazione di arte di michela caporale.pptx
presentazione di arte di michela caporale.pptx
 
Le forme allotropiche del C-Palestini e Pancia.docx
Le forme allotropiche del C-Palestini e Pancia.docxLe forme allotropiche del C-Palestini e Pancia.docx
Le forme allotropiche del C-Palestini e Pancia.docx
 
MyEdu Club: il magazine di MyEdu dedicato ai genitori
MyEdu Club: il magazine di MyEdu dedicato ai genitoriMyEdu Club: il magazine di MyEdu dedicato ai genitori
MyEdu Club: il magazine di MyEdu dedicato ai genitori
 
Amburgo la città più smart della Germania
Amburgo la città più smart della GermaniaAmburgo la città più smart della Germania
Amburgo la città più smart della Germania
 
Gli isotopi scienze naturale seconda pres
Gli isotopi scienze naturale seconda presGli isotopi scienze naturale seconda pres
Gli isotopi scienze naturale seconda pres
 
Cap16_Sandro_Botticellipresentazione.pptx
Cap16_Sandro_Botticellipresentazione.pptxCap16_Sandro_Botticellipresentazione.pptx
Cap16_Sandro_Botticellipresentazione.pptx
 
CONCEZIONE DELL'ARTEasiapanciapresentazione.pdf
CONCEZIONE DELL'ARTEasiapanciapresentazione.pdfCONCEZIONE DELL'ARTEasiapanciapresentazione.pdf
CONCEZIONE DELL'ARTEasiapanciapresentazione.pdf
 
Pancia Asia-Pelusi Sara-La pittura romana - Copia (1).pptx
Pancia Asia-Pelusi Sara-La pittura romana - Copia (1).pptxPancia Asia-Pelusi Sara-La pittura romana - Copia (1).pptx
Pancia Asia-Pelusi Sara-La pittura romana - Copia (1).pptx
 
Pancia Asia_relazione laboratorio(forza d'attrito).docx
Pancia Asia_relazione laboratorio(forza d'attrito).docxPancia Asia_relazione laboratorio(forza d'attrito).docx
Pancia Asia_relazione laboratorio(forza d'attrito).docx
 
PLATONEpresentazionecaricatasu teams-pdf.pdf
PLATONEpresentazionecaricatasu teams-pdf.pdfPLATONEpresentazionecaricatasu teams-pdf.pdf
PLATONEpresentazionecaricatasu teams-pdf.pdf
 
Educazione civica-Asia Pancia powerpoint
Educazione civica-Asia Pancia powerpointEducazione civica-Asia Pancia powerpoint
Educazione civica-Asia Pancia powerpoint
 
presentazione di Storia di michela .pptx
presentazione di Storia di michela .pptxpresentazione di Storia di michela .pptx
presentazione di Storia di michela .pptx
 
Piccole Personetestoitaliano-AuroraPalestini.docx
Piccole Personetestoitaliano-AuroraPalestini.docxPiccole Personetestoitaliano-AuroraPalestini.docx
Piccole Personetestoitaliano-AuroraPalestini.docx
 
TeccarelliLorenzo-testoargomentativo.docx
TeccarelliLorenzo-testoargomentativo.docxTeccarelliLorenzo-testoargomentativo.docx
TeccarelliLorenzo-testoargomentativo.docx
 
a scuola di biblioVerifica: come utilizzare il test TRAAP
a scuola di biblioVerifica: come utilizzare il test TRAAPa scuola di biblioVerifica: come utilizzare il test TRAAP
a scuola di biblioVerifica: come utilizzare il test TRAAP
 
Le forme allotropiche del C-Palestini e Pancia.docx
Le forme allotropiche del C-Palestini e Pancia.docxLe forme allotropiche del C-Palestini e Pancia.docx
Le forme allotropiche del C-Palestini e Pancia.docx
 
Questa è una presentazione di Educazione Civica riguardo la libertà di inizia...
Questa è una presentazione di Educazione Civica riguardo la libertà di inizia...Questa è una presentazione di Educazione Civica riguardo la libertà di inizia...
Questa è una presentazione di Educazione Civica riguardo la libertà di inizia...
 
magia, stregoneria, inquisizione e medicina.pptx
magia, stregoneria, inquisizione e medicina.pptxmagia, stregoneria, inquisizione e medicina.pptx
magia, stregoneria, inquisizione e medicina.pptx
 
magia, stregoneria, inquisizione e medicina.pptx
magia, stregoneria, inquisizione e medicina.pptxmagia, stregoneria, inquisizione e medicina.pptx
magia, stregoneria, inquisizione e medicina.pptx
 

Presentazione RIR 4 dipendenti

  • 1. SHARE THE STRENGTH Informazione in materia di Rischio di Incidente Rilevante - Lavoratori interni ai sensi del D. Lgs. 105/2015 Allegato B 1
  • 2. SHARE THE STRENGTH 2 Obiettivo del corso DECRETO LEGISLATIVO 26 giugno 2015, n. 105 Attuazione della Direttiva 2012/18/UE (Direttiva Seveso III) relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose Dal momento che le aziende classificate come "a Rischio di Incidente Rilevante" sono soggette ad una normativa specifica, talvolta complessa, il presente corso si prefigge lo scopo di fornire al lavoratore quella base di conoscenza necessaria ad operare in sicurezza in un'azienda di tale tipo. Nello specifico la presente informazione adempie a quanto previsto nell’Allegato B del D.Lgs. 105/2015 alla voce Informazione.
  • 3. SHARE THE STRENGTH 3 SISTEMA DI GESTIONE SGS PIR e HSE
  • 4. SHARE THE STRENGTH 4 SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle emergenze EFFETTI DEGLI SCENARI INCIDENTALI INCIDENTE RILEVANTE: Un evento quale un'emissione, un incendio o un'esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verifichino durante l'attività di uno stabilimento soggetto al presente decreto e che dia luogo a un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana o l'ambiente, all'interno o all'esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose AREE DI DANNO: Gli effetti di un evento incidentale ricadono sul territorio con una gravità decrescente in base al punto di origine o di innesco dell’evento; proprio in base alla gravità dell’evento il territorio viene suddivio in ZONE (concentriche).
  • 5. SHARE THE STRENGTH 5 SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle emergenze RILASCIO TOSSICO VALORI DI SOGLIA I ZONA - DI SICURO IMPATTO: immediatamente adiacente allo stabilimento è la zona in cui possono esserci effetti letali anche per persone mediamente sane. ELEVATA LETALITÀ - LC50 (LethalConcentration50%): concentrazione in aria di una sostanza che si prevede causi la morte nel 50% dei soggetti esposti per un certo periodo di tempo (si esprime in mg/l ) II ZONA – ZONA DI DANNO: zona esterna rispetto alla prima, è caratterizzata da possibili danni, anche gravi ed irreversibili, per persone mediamente sane che non intraprendono le corrette misure di autoprotezione e da possibili danni anche letali per persone maggiormente vulnerabili (neonati, bambini, malati, anziani, ecc.). INIZIO LETALITÀ - IDLH (Immediately Dangerous to Life and Healthvalue): corrispondente alla massima concentrazione di sostanza tossica cui può essere esposta una persona in buona salute, per un periodo di 30’, senza subire effetti irreversibili sulla salute o senza avere effetti che ne impediscano la fuga. III ZONA – ZONA DI ATTENZIONE: zona esterna alla precedente, è caratterizzata dal possibile verificarsi di danni (disagi lievi o danni reversibili), generalmente non gravi, a soggetti particolarmente vulnerabili. SOGLIA DI ATTENZIONE - LoC (Level of Concern): concentrazione di sostanza, assunta convenzionalmente pari ad un decimo dell’IDLH, se non meglio specificata, che, se inalata per 30’, produce danni reversibili alle persone più vulnerabili (anziani, bambini, ecc.). SUDDIVISIONE DELLE ZONE IN CASO DI RILASCIO TOSSICO
  • 6. SHARE THE STRENGTH 6 SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle emergenze: RILASCIO TOSSICO IN BIRLA CARBON ITALY Rilascio di tail gas per Perdita significativa dalla linea di trasporto: rottura catastrofica. Rilascio di Acido solfidrico (H2S) e monossido di carbonio (CO) Scenario n. 6 (RdS2016)
  • 7. SHARE THE STRENGTH 7 SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle emergenze DISPERSIONE INFIAMMABILE/FLASH FIRE VALORI DI SOGLIA I ZONA – ELEVATA LETALITÀ: È il valore al di sopra del quale può essere attesa la morte delle persone esposte e possibili inneschi alle strutture di plastica e di legno.. LFL (LowerFlammability Limit- Limite inferiore di infiammabilità) II ZONA – INIZIO LETALITÀ: È il valore al di sopra del quale può essere attesa la morte di alcune persone esposte ½ LFL (LowerFlammability Limit- Limite inferiore di infiammabilità) DISPERSIONE INFIAMMABILE IN BIRLA CARBON ITALY Scenario n. 5 (RdS2016): Foro linea di alimentazione olio combustibile alla sezione di reazione. Scenario n. 6d (RdS2016): Rilascio di tail gas per Perdita significativa dalla linea di trasporto: rottura catastrofica. Scenario n. 7a/b/c (RdS2016): Rilascio di metano per Perdita significativa sulla linea SUDDIVISIONE DELLE ZONE IN CASO DI DISPERSIONE INFIAMMABILE
  • 8. SHARE THE STRENGTH 8 SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle emergenze
  • 9. SHARE THE STRENGTH 9 SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle emergenze
  • 10. SHARE THE STRENGTH 10 SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle emergenze
  • 11. SHARE THE STRENGTH 11 SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle emergenze IRRAGIAMENTI TERMICI STAZIONARI (JET FIRE) VALORI DI SOGLIA I ZONA – ELEVATA LETALITÀ: il valore soglia è quello al di sopra del quale può essere attesa la morte delle persone esposte e possibili inneschi alle strutture di plastica e di legno.. 12,5 kW/m2 RADIAZIONE TERMICA II ZONA – INIZIO LETALITÀ: il valore soglia è quello al di sopra del quale può essere attesa la morte di alcune persone esposte 7 kW/m2 RADIAZIONE TERMICA III ZONA – LESIONI IRREVERSIBILI: È il valore al di sotto del quale non si prevedono danni di rilievo su operatori protetti esposti per un lungo periodo di tempo 5 kW/m2 RADIAZIONE TERMICA IV ZONA: LESIONI REVERSIBILI: il valore soglia è quello al di sotto del quale non si prevedono danni di rilievo su operatori non protetti esposti per un lungo periodo di tempo 3 kW/m2 RADIAZIONE TERMICA IRRAGIAMENTO TERMICO IN BIRLA CARBON ITALY Scenario n. 5 (RdS2016): Foro linea di alimentazione olio combustibile alla sezione di reazione. Scenario n. 3 (RdS2016): rilascio di metano per scatto spurio valvola di sicurezza Scenario n. 7c (RdS2016): Rilascio di metano per Perdita significativa sulla linea SUDDIVISIONE DELLE ZONE IN CASO DI IRRAGIAMENTO TERMICO
  • 12. SHARE THE STRENGTH 12 SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle emergenze
  • 13. SHARE THE STRENGTH 13 SGS PIR e HSE - PR-SGS-05 – Gestione delle emergenze
  • 14. SHARE THE STRENGTH 14 Per concludere: Riepilogo segnali gestione emergenze N° 3 Segnali acustici discontinui di 10 secondi ciascuno con intervalli di 5 secondi 30 s N° 1 Segnale acustico continuo della durata di 30 secondi. 10 s 10 s 10 s I segnali di allarme sono: In caso di emergenza chiamare la Sala Controllo al numero: 0321 798211 (dall’esterno) o 8211 (dall’interno) N° 5 Segnali acustici discontinui di 3 secondi ciascuno con intervalli di 1 secondo. 3 s ALLARME GENERALE Rimanere sul proprio posto di lavoro, interrompere le attività lavorative mettendo in sicurezza l’area. ALLARME RILASCIO TOSSICO Abbandonare il proprio posto di lavoro e recarsi nel luogo sicuro al chiuso più vicino:  Il locale all’interno dell’Officina meccanica  Il locale della Porta carraia 3 s 3 s 3 s EVACUAZIONE Abbandonare il proprio posto di lavoro e recarsi al punto di raccolta più vicino:  Punto tra l’Officina meccanica ed il Laboratorio  Punto davanti alla Porta Carraia 5 s 5 s 1 s 1 s 1 s 1 s 3 s
  • 15. SHARE THE STRENGTH GRAZIE PER L’ATTENZIONE 15 Clicca sul link qui sotto per iniziare il test https://my.questbase.com/take.aspx?pin=7249-3606-1247