1. Prefettura
Ufficio Territoriale del Governo di
Biella
Comune di Gaglianico Comune di Sandigliano Comune di Verrone Comune di Candelo
Piani di emergenza esterna delle
industrie a rischio di incidente rilevante
CONSULTAZIONE DELLA POPOLAZIONE
Gaglianico, Sandigliano,
Verrone e Candelo
1
9 Aprile 2019
Comune di Candelo Prot. in arrivo n.0007638 del 20-05-2019
2. Perché siamo qui ?
Ilario Ormezzano SAI è
un’industria a rischio di
incidente rilevante
presente nel territorio
del Comune di
Gaglianico
Oggi parleremo
del Piano di Emergenza
Esterna di Ilario
Ormezzano SAI
2
Comune di Candelo Prot. in arrivo n.0007638 del 20-05-2019
3. La normativa relativa al
in
rischio industriale è
Il PIANO DI EMERGENZA
costante evoluzione.
ESTERNA è approvato
ovvero aggiornato dal
Il più recente intervento Prefetto…
normativo è il decreto
legislativo 105/2015.
L’art. 21 del D.Lgs.
105/2015 stabilisce che il
Prefetto predispone il
PIANO DI EMERGENZA
ESTERNA allo
stabilimento, al fine di
limitare gli effetti dannosi
derivanti da incidenti
rilevanti.
d’intesa con la
Regione e gli
Enti Locali
interessati sentito il
Comitato
Tecnico
Regionale
(CTR)
previa
consultazione
della
popolazione
3
La normativa
Comune di Candelo Prot. in arrivo n.0007638 del 20-05-2019
4. In Prefettura sono stati costituiti tavoli tecnici nei quali collaborano :
In Prefettura sono stati costituiti tavoli tecnici nei quali collaborano :
Prefettura
Regione Piemonte
Comune di Gaglianico, di
Sandigliano, di Verrone
e di Candelo
Vigili del Fuoco
Arpal Piemonte
Elaborazione
delle bozze dei
piani
emergenza
esterna
Asl 3
Biella
Servizio Emergenza Sanitaria
4
Come stiamo lavorando alla pianificazione di emergenza esterna
Comune di Candelo Prot. in arrivo n.0007638 del 20-05-2019
5. Ricezione dei
dati
Pubblicazione dati
Osservazioni
della
popolazione
Redazione
bozza piano
Consultazione
popolazione
invio al CTR per esame Esame bozza
piano con enti
locali
Valutazione da
parte del CTR
Approvazione
piano
Restituzione bozza alla Prefettura
5
Schema delle fasi della pianificazione di
emergenza esterna
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6. Prima di approvare un
Piano di Emergenza
Esterna il Prefetto,
d’intesa con il Comune
consulta la
popolazione I cittadini e gli altri soggetti
interessati possono intervenire
sui temi oggetto della
consultazione
contributo utile per una
pianificazione di emergenza
efficace
6
La consultazione della popolazione
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7. • Descrizione e caratteristiche dell’area interessata
• Natura dei rischi
• Azioni possibili o previste per la mitigazione e la riduzione di
conseguenze ed effetti di un incidente
• Autorità pubbliche coinvolte
• Cronoprogramma della pianificazione
• Azioni previste dal piano di emergenza concernenti il sistema
degli allarmi in emergenza e misure di autoprotezione
7
Le tematiche della consultazione
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8. nel Comune di Gaglianico
Ilario Orme
8
Le industrie a rischio di incidente rilevante presenti
Comune di Candelo Prot. in arrivo n.0007638 del 20-05-2019
9. Ilario Ormezzano SAI
Le industrie a rischio di incidente rilevante presenti
nel Comune di Gaglianico
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10. Prima di passare all’esame
del piano di emergenza
approfondiamo
insieme
esterna
alcune nozioni….
9
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11. Cos’è il rischio industriale ?
Il “rischio industriale” è correlato alla presenza su un dato territorio di stabilimenti
in cui vengono trattate sostanze pericolose.
La presenza di sostanze pericolose, in depositi o impianti di processo, dà origine
ad un PERICOLO.
MA il pericolo NON è il rischio!
Negli impianti vengono adottati
sistemi di prevenzione sistemi di protezione ed eseguiti controlli
Cos’è il rischio industriale ?
Il “rischio industriale” è correlato alla presenza su un dato territorio di stabilimenti
in cui vengono trattate sostanze pericolose.
La presenza di sostanze pericolose, in depositi o impianti di processo, dà origine
ad un PERICOLO.
MA il pericolo NON è il rischio!
Negli impianti vengono adottati
sistemi di prevenzione sistemi di protezione ed eseguiti controlli
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12. E
Falliment
Errori procedurali
La sola presenza di un pericolo non è sufficiente a definire una condizione
di rischio.
Perché il PERICOLO diventi RISCHIO, devono verificarsi due circostanze:
1. Che i sistemi impiantistici di prevenzione falliscano, generando una perdita di
contenimento della sostanza pericolosa;
2. Che anche i sistemi di protezione falliscano, facendo in modo che la sostanza
rilasciata trovi il modo di dare luogo a conseguenze indesiderate con impatti su
popolazione e/o ambiente.
PERICOLO
rrori umani
o delle ridondanze
RISCHIO
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13. Cos’è un incidente
rilevante?
Un’emissione, un
incendio o
un’esplosione di grande
entità che dia luogo a
un pericolo grave,
immediato o differito
per la salute umana o
per l’ambiente,
all’interno o all’esterno
dello stabilimento e in
cui intervengano una o
più sostanze pericolose.
12
Sost. reattiva
Reazioni, sviluppo
di gas tossici /
infiammabili
Sost. tossica
Materia
Tossicità,
inquinamento
ambientale
Sost.
infiammabile
Incendi di nubi,
pozze, jet,
esplosioni di nubi
Rilascio
sostanza
pericolosa
Irraggiamento da incendi
Calore
Energia
Esplosione confinata
Meccanica
Esplosione non confinata
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14. Nel caso in cui si verifichi un
Incidente rilevante……
PIANO
EMERGENZA
INTERNO
a cura del
gestore dello
stabilimento
per mitigare le
conseguenze
dell’incidente
rilevante
si attivano
PIANO
EMERGENZA
ESTERNA
di
competenza del
Prefetto, che lo
approva d’intesa
con la Regione e gli
Enti locali, sentito
il C.T.R.
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15. Parte seconda
Il piano di emergenza esterna per
Ilario Ormezzano SAI
Elementi descrittivi e scenari incidentali
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16. comportamentali da adottare in caso di incidente
• Descrizione ambiente circostante lo stabilimento
• Descrizione sintetica dello stabilimento
• Sostanze pericolose trattate
• Scenari incidentali
• Modello organizzativo di intervento
• Modalità
• Norme
di informazione della popolazione
rilevante
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Che cosa contiene il piano di emergenza esterna?
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17. ilimento
, ubicati nel
ente alla SP
altre attività
al pubblico
nde su una
al confine
à) si trova ad
na aperta
si este
si trova
andigliano
iella-Santhi
i trova ad oltre 1,7 km
zona pianeggiante, di
esterna alla dinamica
ezza sul livello del mare
mitrofa scorre solamente
eposito), a scorrimento
agricolo/irriguo. Vi è
fine di proprietà, mentre
etri.
16
L’ambiente circostante lo stabilimento
.
Gli impianti della Ilario Ormezzano SAI, ubicati nel
comune di Gaglianico, sorgono lateralmente alla SP
230, in una zona dove sono presenti altre attività
commerciali, industriali, ed una aperta al pubblico
(Bowling). L’area interessata si estende su una
superficie di circa 32000 m2 e si trova al confine coi
comuni di Sandigliano, Verrone e Candelo.
la linea ferroviaria più vicina (Biella-Santhià) si trova ad
oltre 1 km
l'aeroporto più vicino (Verrone) si trova ad oltre 1,7 km
Lo stabilimento è situato in zona pianeggiante, di origine
alluvionale ma del tutto esterna alla dinamica fluviale
attuale, posta ad un’altezza sul livello del mare di circa
305 metri. Nella zona limitrofa scorre solamente il Rio
Carletta (circa 70 m dal deposito), a scorrimento
stagionale impiegato per uso agricolo/irriguo. Vi è inoltre
un canale irriguo sul confine di proprietà, mentre
l'acquifero è profondo oltre 6 metri.
Descrizione ambiente circostante lo stabilimento
Comune di Candelo Prot. in arrivo n.0007638 del 20-05-2019
18. L'attività della Ilario Ormezzano SAI S.p.A. è prevalentemente
commerciale di prodotti chimici di base, con fasi di:
approvvigionamento
deposito
stoccaggio (11.290 tonnellate ipotetiche),
movimentazione
eventuali semplici processi di diluizione e neutralizzazione, senza
temperature elevate e/o alte pressioni.
Deposito monitorato costantemente per motivi di sicurezza e qualità
17
prodotti
Descrizione dello stabilimento
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19. l'azienda tratta un gran numero di prodotti chimici, divisi nelle seguenti categorie di pericolo
H1 tossicità acuta Categoria 1
H2 tossicità acuta Categoria 2 e 3
P5c liquidi infiammabili Categoria 2 e 3
P6b sostanze e miscele autoreattive e perossidi organici
P8 liquidi e solidi comburenti
E1 pericoloso per l'ambiente acquatico categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1
E2 pericoloso per l'ambiente acquatico categoria di tossicità cronica 2
O1 sostanze o miscele con indicazione di pericolo EUH014 - reagisce violentemente con l'acqua
Metanolo
Piperidina
Le sostanze trattate nello stabilimento ed i relativi pericoli
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20. massima
2500 25000 22
34. Prodotti petroliferi e combustibili
Categorie delle sostanze pericolose
conformemente al regolamento (CE) n.
1272/2008
Quantità limite (tonnellate) delle
sostanze pericolose, di cui
all'articolo 3, comma 1, lettera l),
per l'applicazione di:
Quantità detenuta o
prevista
(tonnellate)
Requisiti di
soglia inferiore
Requisiti di soglia
superiore
Sezione «H» — PERICOLI PER LA SALUTE
H1 TOSSICITÀ ACUTA Categoria 1, tutte le vie di
esposizione
5 20 6
H2 TOSSICITÀ ACUTA
— Categoria 2, tutte le vie di esposizione
— Categoria 3, esposizione per inalazione
(cfr. nota 7*)
50 200 1463
Sezione «P» — PERICOLI FISICI
P5c LIQUIDI INFIAMMABILI
Liquidi infiammabili categorie 2 o 3 non compresi in P5a e
P5b
5000 50000 1737
P6b SOSTANZE E MISCELE AUTOREATTIVE e PEROSSIDI
ORGANICI
Sostanze e miscele autoreattive, tipo C, D, E o F, oppure
Perossidi organici, tipo C, D, E o F
50 200 70
P8 LIQUIDI E SOLIDI COMBURENTI
Liquidi comburenti, categorie 1, 2 o 3, oppure solidi
comburenti, categoria 1, 2 o 3
50 200 372
Sezione «E» — PERICOLI PER L'AMBIENTE
E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di
tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1
100 200 721
E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di
tossicità cronica 2
200 500 225
Sezione «O» — ALTRI PERICOLI
01 Sostanze o miscele con indicazione di pericolo EUH014 100 500 5
22. Metanolo 500 5000 46,2
38. Piperidina 50 200 30
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25. PERICOLI PER
L’AMBIENTE
Definizioni
Per tossicità acuta per l’ambiente acquatico s'intende la capacità propria di una sostanza di causare danni a un organismo
sottoposto a un’esposizione di breve durata.
Per tossicità cronica per l'ambiente acquatico s'intende la proprietà intrinseca di una sostanza di provocare effetti nocivi su
organismi acquatici durante esposizioni determinate in relazione al ciclo vitale dell’organismo
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28. Il Gestore elabora il Rapporto di
Sicurezza secondo i requisiti
previsti dal D.Lgs. N. 105/2015
Comitato Tecnico Regionale Il CTR effettua l’istruttoria del RDS:
• Verifica la conformità del RDS ai
requisiti normativi stabiliti dal D.Lgs.
N. 105/2015;
Effettua sopralluoghi tesi a garantire
•
che i dati e le informazioni
contenuti del
fedelmente la
stabilimento;
RDS descrivano
situazione dello
• Esprime la valutazione tecnica finale
con eventuali prescrizioni
integrative;
VVF – ISPESL – Regione – Provincia
ARPA ‐ ASL – COMUNI
19
La valutazione del rischio e gli scenari incidentali
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29. I prodotti trattati da questa Azienda per
loro caratteristiche e condizioni di
lavorazione e di stoccaggio, potrebbero
avere rilevanze esterne legate al rilascio
di sostanze.
Nubi vapori tossici
Nubi infiammabili
incendio
Comunque dall’analisi del rapporto di sicurezza, validato dal Comitato Tecnico Regionale
(CTR), si evince che le aree di danno associate agli eventi incidentali, sono in larghissima parte
contenuti all’interno del perimetro dello stabilimento, ove si faccia eccezione per
alcuni eventi quali:
1) l’emissione di una nube tossica di Sodio fluoruro o di Formaldeide che potrebbe interessare
oltre che SP 230, anche la Pettinatura di Verrone o il Bowling o la Autocentauro e
2) l’incendio dei fusti contenenti Trietilammina, che potrebbero irraggiare la prospiciente area di
pertinenza esterna alla Pettinatura di Verrone, con elevate energie sulla soglia dei 5 KW/m2;
3) l'incendio con dispersioni di fumi tossici che potrebbero determinare effetti nocivi reversibili fino a
circa 400 m di distanza
20
Gli impatti provocati da tali eventi, anche grazie alle misure adottate dall’azienda a seguito di
precedenti prescrizioni del CTR, sono caratterizzati da soglie di rischio comunemente ritenute
accettabili.
Dall’analisi del rapporto
di sicurezza risultano i
seguenti scenari
incidentali
Scenari incidentali
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31. Irraggiamento termico e le soglie di riferimento
Terza zona (3 KW/m2)
è dove si sente caldo
Seconda zona (7 KW/m2)
è dove arrivano i lembi delle fiamme
Prima zona (12,5 KW/m2)
è dove c’è il fuoco
Facendo dei paragoni
Lampadina
A 10 cm da Lampadina incandescente si ha un
flusso termico pari a 6.4 kW/m2
Danni reversibili : 3 kw/mq per 30 MIN
22
Gli effetti dell’incendio
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32. IDLH (Immediately Dangerous to Lifeand
Health – è la concentrazione massima di
una sostanza alla quale un individuo sano
può restare esposto per 30 minuti, senza che
l’esposizione gli procuri morte o danni
organici irreversibili e sintomi tali da
impedire l’esecuzione di appropriate azioni
protettive o di evacuare il luogo
dell’incidente. L’unità di misura è mg/m3 (o
ppm).
ad esempio:
per il metanolo
IDLH = 7860 mg/m3
IDLH = 6000 ppm
ILC50 Lethal Concentration 50: il livello di
concentrazione di una sostanza tossica,
assorbita per inalazione che causa il 50% di
letalità in individui sani esposti, riferita ad un
tempo di esposizione compreso tra i 30
minuti e 4 ore. L’unità di misura è mg/m3 (o
ppm)
ad esempio:
per la piperidina
LC50 - Via: Inalazione - Specie: Coniglio
6000 g/m3 - Durata: 2h
LOC- Level of Concern
La concentrazione nell’ambiente di sostanze
pericolose alla quale, per una esposizione
relativamente breve, possono prodursi effetti
dannosi per la salute um
2a
3na ma comunque
reversibili. Il suo valore è generalmente pari a
1/10 di quello dell’ IDLH.
Gli scenari incidentali: le curve di danno, per rilasci tossici
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33. 24
Gli scenari incidentali: le curve di danno, per rilasci energetici
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34. Parte terza
Il piano di emergenza esterna
ILARIO ORMEZZANO SAI
per
L’attivazione del piano e la a gestione
dell’emergenza
25
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35. •
•
•
•
•
dispositivi protezione;
squadra di emergenza interna;
VVF;
Soccorso Sanitario;
Comunica alle Istituzioni
(Prefettura, Questura,
Protezione Civile).
PIANO
EMERGENZA
INTERNO
IL GESTORE
ATTIVA
•
•
Convoca il CCS;
Informa tramite il sindaco le
persone potenzialmente
soggette alle conseguenze
dell’incidente
In caso di
incidente
rilevante…
PIANO
EMERGENZA
ESTERNA
IL PREFETTO
ATTIVA
• Se in macchina allontanarsi dal
luogo dell’incidente;
Se a piedi rifugiarsi in un luogo
chiuso;
Se in casa o al lavoro chiudere
porte e finestre;
Prestare attenzione alle
informazioni date dagli enti
competenti.
26
•
I CITTADINI
ADOTTANO
MISURE DI
AUTOPROTEZIONE •
•
Modello organizzativo di intervento
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36. PREFETTO
Unità di crisi
locale sul
luogo
dell’incidente
Forze
dell’Ordine
Vigili del
Fuoco convoca il Centro
di Coordinamento
dei Soccorsi
Regione
Piemonte
ASL BIELLA
Comuni di
Gaglianico, Verrone e
Sandigliano
ARPA
Città
Metropolitana
Servizio
Emergenza
Sanitaria
Volontariato
27
La gestione dell’emergenza esterna - compiti della Prefettura
Comune di Candelo Prot. in arrivo n.0007638 del 20-05-2019
37. •Delimitazione dello
scenario di
intervento;
•Soccorso tecnico e
sanitario alle
persone;
•Azioni di
contenimento degli
effetti;
•Azione di
spegnimento;
•Attività di messa in
sicurezza delle aree;
28
Risposta Operativa - Unità di Crisi Locale
Comune di Candelo Prot. in arrivo n.0007638 del 20-05-2019
38. •attiva le strutture comunali operative di
protezione civile
•informa la popolazione sull'evento incidentale
e comunica le misure di protezione da far
adottare
•attua le azioni volte a garantire assistenza alla
popolazione e l’individuazione della viabilità
alternativa nonché il presidio di quella interdetta
•segue l'evoluzione della situazione e informa la
popolazione
IL SINDACO
•gestisce la viabilità generale dell’area
circostante al teatro delle operazioni
•controlla gli accessi alle aree di intervento
•presidia i percorsi alternativi garantendo un
regolare flusso dei mezzi di soccorso
LA POLIZIA LOCALE
29
La gestione dell’emergenza esterna
Compiti del Comune
Comune di Candelo Prot. in arrivo n.0007638 del 20-05-2019
39. PER L’AVVISO DELLA POPOLAZIONE
E’ PREVISTO UN IMPIANTO DI
SEGNALAZIONE EMERGENZA IN
ATTO DEDICATO, COSTITUITO DA
SIRENA DI ADEGUATA POTENZA
SONORA
I SISTEMI DI ALLARME INSTALLATI
ALL’INTERNO DELL’AZIENDA SONO
DEDICATI ALLA GESTIONE DELLE
EMERGENZE INTERNE
30
Sistemi di avviso/allarme in caso di incidente
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40. Gestione della viabilità circostante
Identificazione delle aree di impatto dello
stabilimento
Analisi di eventuali elementi sensibili
all’interno dell’area di impatto
Studio volto alla chiusura/alleggerimento della
viabilità nelle aree di impatto dello
stabilimento
Chiusura o controllo della
viabilità
Applicazione delle azioni pianificate al variare
della fase operativa dell’emergenza
31
Emergenza
Pianificazione
«tempo di pace»
VIOLA: INSEDIAMENTO IOB-SAI
BLU: VIABILITA’ PROVINCIALE
VERDE/BIANCO: VIABILITA’ COMUNALE
CERCHIO ROSSO: AREA INTERESSATA
DALL'EMERGENZA
AUTOMEZZI FORZE DELL'ORDINE:UBICAZIONE
POSTI DI BLOCCO
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41. In «tempo di pace»:
Informativa alla popolazione
32
In «tempo di pace» il Comune mette a disposizione:
• Le informazioni fornite dal gestore e presenti nell’allegato 5 del D.Lgs.
105/2015.
• Il Piano di Emergenza Esterna e le informazione sul Rischio Incidente
Rilevante, diffusi al cittadino attraverso i canali comunicativi della Civica
Amministrazione.
La comunicazione alla popolazione
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42. In emergenza
In corso d’evento le comunicazioni riportano
le norme comportamentali che le Autorità
invitano a seguire e forniscono aggiornamenti
sull’evoluzione dell’emergenza.
33
La comunicazione alla popolazione
Comune di Candelo Prot. in arrivo n.0007638 del 20-05-2019
43. SE NECESSARIO,
su indicazione delle Autorità:
Al cessato allarme, resta sintonizzato sulle radio e sui media locali per seguire l’evoluzione del post‐emergenza
34
I comportamenti da seguire
SEMPRE:
Presta attenzione alle
informazioni date dalla Autorità
attraverso i mezzi di
comunicazione;
Fino al cessato allarme, tieniti
informato tramite i media locali
per seguire le indicazioni fornite
dagli organi competenti sulle
misure da adottare e sulla
situazione in atto;
Segui le indicazioni contenute
nelle schede di informazione alla
popolazione per conoscere le
misure di sicurezza da adottare e
le norme di comportamento;
Non recarti sul luogo
dell’incidente.
Rifugiati in un luogo
chiuso, per ridurre
l’esposizione alle sostanze
pericolose emesse e
proteggi nel tragitto
all’aperto le vie
respiratorie;
Chiudi porte e finestre
proteggendo gli spiragli
con tessuti bagnati, spegni
condizionatori ed aeratori
evitando l’interscambio di
aria con l’esterno
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44. 35
Si ringrazia per l’attenzione
Comune di Candelo Prot. in arrivo n.0007638 del 20-05-2019