Diversity Management: primo Project Work, Master in Risorse Umane e Organizzazione
OBIETTIVO: Esplorare il vasto ambito del Diversity Management e indagare in particolare l'area relativa alla multiculturalità; analizzare i punti di forza e i punti critici che un'azienda può incontrare implementando politiche di welfare.
A cura di Antonella Campo, Carla Miritello, Lara Pirrone, Giulia Sinito, Lucia Vargiu
Il project work completo è disponibile su http://freeyourtalent.eu/gruppi/pw01-ruo-diversity-management
Slide del corso di Change Management effettuato presso La Spix Italia, un'azienda di archiviazione sostitutiva. Il corso parte da alcune analisi che possono essere svolte all'interno dell'azienda e tenta di dare degli strumenti per comprendere al meglio le necessità di innovare l'azienda. Con un percorso per farlo.
Il racconto nell'animazione sociale per la terza e quarta etàSimone Terenziani
Riflessione sull'importanza del racconto all'interno dei percorsi di animazione per la terza e quarta età, mirando al miglioramento della qualità della vita degli ospiti delle strutture.
Scopo della PNL è darvi le metodologie perché si attui in voi un processo di crescita delle vostre possibilità, per porvi in maniera nuova e più efficace nelle sfide di ogni giorno.
Paura da public speaking o public speaking da paura ??
scopri con noi i segreti dell'arte di parlare in pubblico supportati da presentazioni "eccellenti"..per informazioni info@admind.it oppure andreadimartino@admind.it
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1. Cosa e' il problem solving? Come funziona e come NON funziona.
2. Panoramica delle strategie (PSS, FARE, PDCA, DMAIC) e degli strumenti piu' comuni (Diagrammi di flusso, Analisi di Pareto, Diagramma causa-effetto, Brainstorming, 5w2h).
3. Un esempio concreto, guida al problem solving per developers.
presentazione nell' ambito del Master in counselling socio-educativo organizzato dall' Associazione Argo in partnership con L' Ifrep di Roma e l' Ateneo Salesiano di Roma
I "puristi del WEB-Marketing" storceranno forse il naso. E' un lungo contributo sul WEB, Internet, Marketing, che ho presentato in varie occasioni a chi ne ha solo sentito parlare e davanti alla propria pagina Facebook o sito si è posto delle domande, a cui non ho risposte, ma un insieme di informazioni, spero il più complete possibili come stimolo ad approfondire. WEB Marketing non è la soluzione è un mezzo, come per altro lo è il Marketing Operativo.
Una riflessione sulla gestione del conflitto, nata durante un corso di gestione e tecniche di vendita. Attuale, vista la conflittualità oggi in atto. Aggiornata a Gennaio 2017
Parlare oggi di Diversity Management e Cross Culture Management è quanto mai attuale (e proprio per questo in ETAss abbiamo affrontato questo argomento sotto diversi punti di vista e prospettive).
E' un argomento molto attuale considerando la composizione sempre più multietnica del capitale umano in impresa; lo è a maggior ragione guardando alla globalizzazione dei mercati e alla differenziazione degli interlocutori (clienti e fornitori) con cui le persone si relazionano.
Ma Diversity significa anche considerare le differenze e le peculiarità legate all'incontro e relazione intergenerazionale, così come alle differenti necessità di WLB in funzione di genere ma soprattutto di stato (vissuto personale, età, condizione sociale, ecc.).
Parliamo di tutto questo attraverso la presentazione di sperimentazioni e progetti, guidati da un grande esperto di Management delle Risorse Umane e di Formazione, Filippo Squarcia - HR Director di Starwood Hotels & Resorts.
Per info: ETAss - www.etass.it
Tel. 0362.231231
Parlare oggi di Diversity Management e Cross Culture Management è quanto mai attuale (e proprio per questo in ETAss abbiamo affrontato questo argomento sotto diversi punti di vista e prospettive).
E' un argomento molto attuale considerando la composizione sempre più multietnica del capitale umano in impresa; lo è a maggior ragione guardando alla globalizzazione dei mercati e alla differenziazione degli interlocutori (clienti e fornitori) con cui le persone si relazionano.
Ma Diversity significa anche considerare le differenze e le peculiarità legate all'incontro e relazione intergenerazionale, così come alle differenti necessità di WLB in funzione di genere ma soprattutto di stato (vissuto personale, età, condizione sociale, ecc.).
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1. Cosa e' il problem solving? Come funziona e come NON funziona.
2. Panoramica delle strategie (PSS, FARE, PDCA, DMAIC) e degli strumenti piu' comuni (Diagrammi di flusso, Analisi di Pareto, Diagramma causa-effetto, Brainstorming, 5w2h).
3. Un esempio concreto, guida al problem solving per developers.
presentazione nell' ambito del Master in counselling socio-educativo organizzato dall' Associazione Argo in partnership con L' Ifrep di Roma e l' Ateneo Salesiano di Roma
I "puristi del WEB-Marketing" storceranno forse il naso. E' un lungo contributo sul WEB, Internet, Marketing, che ho presentato in varie occasioni a chi ne ha solo sentito parlare e davanti alla propria pagina Facebook o sito si è posto delle domande, a cui non ho risposte, ma un insieme di informazioni, spero il più complete possibili come stimolo ad approfondire. WEB Marketing non è la soluzione è un mezzo, come per altro lo è il Marketing Operativo.
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Tel. 0362.231231
Parlare oggi di Diversity Management e Cross Culture Management è quanto mai attuale (e proprio per questo in ETAss abbiamo affrontato questo argomento sotto diversi punti di vista e prospettive).
E' un argomento molto attuale considerando la composizione sempre più multietnica del capitale umano in impresa; lo è a maggior ragione guardando alla globalizzazione dei mercati e alla differenziazione degli interlocutori (clienti e fornitori) con cui le persone si relazionano.
Ma Diversity significa anche considerare le differenze e le peculiarità legate all'incontro e relazione intergenerazionale, così come alle differenti necessità di WLB in funzione di genere ma soprattutto di stato (vissuto personale, età, condizione sociale, ecc.).
Parliamo di tutto questo attraverso la presentazione di sperimentazioni e progetti, guidati da un grande esperto di Management delle Risorse Umane e di Formazione, Filippo Squarcia - HR Director di Starwood Hotels & Resorts.
Per info: ETAss - www.etass.it
Tel. 0362.231231
Project Work a cura degli studenti del Master in Risorse Umane e Organizzazione ISTUD 2019-2020 Laura Bucceri, Francesco Casalini, Pier Francesco Evangelista, Filippo Fabbri, Francesca Gramigna, Francesco Ranalli
Verso l’Europa 2020 - imprese e persone che cambiano
Evento Finale del Progetto EMPOWER+ “Rete Europea per la promozione dell’occupabilità: lavoratori senior come Mentor, Coach e Team-Leaders”
Intervento di Franco Civelli - Esperto di risorse umane e organizzazione
“Verso l’Europa 2020, persone e imprese che cambiano” è il titolo con cui si è celebrato il 24 settembre 2013 in IFOA, a Reggio Emilia, l’evento finale del progetto europeo “Empower Plus”, realizzato da un partnership costituita da enti rappresentativi di diversi paesi europei: Grecia, regione della Macedonia Centrale, Germania, Spagna e Italia che con IFOA ha contribuito al progetto apportando la sua esperienza nella formazione.
Il convegno si è soffermato sull’importanza del mantenimento del filo di collegamento intergenerazionale che garantisce la continuità nel ricambio all’interno delle organizzazioni: mantenere il patrimonio di conoscenze che i lavoratori più anziani detengono e studiare e praticare modalità di trasferimento delle competenza ai più giovani significa per le imprese sopravvivere al cambiamento e assicurarsi continuità e innovazione.
Resto perchè cambio: così l’invecchiamento attivo sul posto di lavoro diventa un valore sociale, una ricchezza per l’impresa, un’ opportunità per i giovani, un arricchimento per i lavoratori maturi.
La crescita della diversità in azienda come fattore di vantaggio competitivoFree Your Talent
Project work sul Diversity Management a cura dei partecipanti al Master in Risorse Umane ISTUD Irene Wanda Brovelli, Aliai Lombi, Silvia Magrone, Luca Olivari
Isabella è Senior Executive e Shadow Coach, certificata PCC dal 2001 con più di 2.400 ore di coaching individuali e facilitatore Soft Skills. Emotional Intelligence Coach e trainer dal 2007.
Sociologa appassionata di innovazione tecnologica e scientifica. Studentessa e ricercatrice di nuove tendenze su temi demografici a causa del loro impatto sul cambiamento delle comunicazioni e delle relazioni del genere umano.
Dal 2009 sviluppa un'attività di ricerca parallela sul tema generazionale, di cui ha portato avanti un'attività di studio e analisi basata su workshop e progetti aziendali, completando la prima indagine organizzativa italiana sulle generazioni nei luoghi di lavoro.
Questa attività si è trasformata in un progetto integrato Generation Mover™ che oggi coinvolge Isabella come coach, facilitatore e relatore in iniziative in tutta Italia, sia in azienda che a livello sociale.
Crespi d'Adda UNESCO - Progetto Festival dell'utopiaSilvia Faccio
Progetto proposto ai tavoli di lavoro tematici 2015
#CrespiFORUM
http://www.crespiforum.crespidaddaunesco.org
In una fase economica come quella attuale, caratterizzata da forte crisi e aziende che delocalizzano abdicando con disinvoltura alla loro responsabilità sociale di impresa, è difficile pensare che sia replicabile il modello Crespi - quello, per intenderci, noto a tutti per essere esempio di una cultura illuminata del lavoro, in cui legittimo profitto e qualità della vita nel lavoro convivono felicemente.
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Eppure, nonostante la crisi (anzi forse proprio grazie alla crisi), alcuni elementi positivi che fanno di Crespi un modello replicabile ci sono.
Qui ne cito tre:
1. E’ proprio in tempi di crisi che si fa sempre più forte l’esigenza di progettare nuovi modelli di economia che mettano al centro l’uomo e la qualità della sua vita.
2. Un degno erede del modello di filantropia aziendale come quello di Crespi esiste già oggi: è il borgo di Solomeo, recuperato e valorizzato dall’imprenditore Cuccinelli.
3. Sempre più spesso di sente parlare di umanesimo dell’era digitale, ciò a significare che i semi della filantropia e dell’umanesimo attecchiscono e germogliano meglio proprio in contesti innovativi e tecnologici.
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A quest’ultimo proposito, il contesto bergamasco sembra avere le carte in regola, in quanto vi operano diversi attori di rilievo che offrono tecnologia e innovazione. Penso ad esempio al Kilometro Rosso, all’evento BergamoScienza, al corso di ingegneria tessile di Dalmine, per citarne solo alcuni.
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Fatta questa premessa, la mia proposta è dunque fare di Crespi per qualche giorno all'anno la sede del Festival dell’Utopia.
Questo Festival NON vuole essere affatto un’occasione per vagheggiare di mondi impossibili o fare filosofia, ma vuole essere un CONCRETO cantiere di idee, una rassegna di realistiche BEST PRACTICE, cioè buone pratiche già sperimentate, che attendono di essere replicate e moltiplicate.
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In particolare, propongo Crespi come sede di laboratori e convegni per l’ideazione o presentazione di progetti focalizzati alla conciliazione di due valori che non possono più procedere disgiunti: il benessere dei lavoratori e il profitto aziendale.
La presentazione del Prof. Rullani tratta della gestione delle risorse immateriali nell’era dell’economia globale con particolare attenzione alla gestione del brand e della comunicazione.
Coopstartup non è solo un progetto, è un modo di vedere il futuro. È una visione che spinge a credere in qualcosa partendo da un punto di vista originale: la condivisione.
Con questo sentimento e questa volontà si sono incontrate a Bologna dal 22 al 24 novembre le 29 startup cooperative provenienti da tutta Italia nel “Quarto Meeting Nazionale Coopstartup – Visioni 2017”, promosso da Coopfond in collaborazione con Legacoop Bologna e organizzato in una location d’eccezione, il Fico Eataly World, Fabbrica Italiana Contadina, primo parco agroalimentare nel mondo.
Sintesi curata da Cooperativa RADICI FUTURE
giovanni campagnoli (2009), Organizzazioni e/o aziende giovanili? Giovanni Campagnoli
Università di Novara, 19 maggio 2009:
Facoltà di Economia: "Master per i Beni e le Attività Culturali": Organizzazioni giovanili e/o aziende giovanili?
Project management per la cultura (novembre / dicembre 2015)Giovanni Campagnoli
Quattro incontri di Hangar Piemonte (www.hangarpiemonte.it) rivolti ad operatori / innovatori culturali, sui seguenti argomenti:
Dal sogno al progetto il passaggio dal desiderio acceso da un’idea, alla formalizzazione
La pianificazione strategica delle attività culturali e lo sviluppo di nuovi prodotti culturali
L’organizzazione delle attività culturali
Project management e riuso/rigenerazione di spazi vuoti
Gli incontri sono stati curati da Giovanni Campagnoli.
Poste Italiane e i cybercrime: rischi, minacce e strategie per la lotta al cr...Free Your Talent
Progetto realizzato dagli studenti del Master Giuristi in Azienda ISTUD III edizione. A cura di : Monica Amato, Gaetano Di Salvo
Domenico Gesualdo, Roberto Spina
Project Work a cura degli studenti del Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione Alessandra Arena, Ambra Aversario,
Giorgia De Filippis Delfico, Stefania Di Leo, Francesco Funaro, Mara Ottinà
Business Roundtable. Verso una sostenibilità sistemicaFree Your Talent
Project Work a cura dei partecipanti del Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione Giorgio Amato, Sara Beccaluva, Giorgia Castelli, Alessandro Cerioni, Andrea Cocchi,
Angelita Russo
Le Risorse Umane tra demografia e tecnologia: connessioni e prospettiveFree Your Talent
Project Work a cura degli studenti del Master ISTUD in Risorse Umane e Marketing Tommaso Ferraro, Lorenzo Magni, Andrea Mantelli, Francesca Marocco, Mauro Scibilia, Annapia Sessa
Etica o business? Come le imprese rispondono ai bisogni dei millennials.Free Your Talent
Project Work a cura degli studenti del Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione Astorri Sabrina, Fiorentino Federica, Gennaro Fabio, Giannico Gaia, Rescigno Luca, Suliman Amin
Project Work a cura dei partecipanti al Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione Ilaria Bellini, Barbara Boldrini, Ilaria Bonaccorsi, Giulia Cannavò, Marco Salvatore, Anton Shomali
Project Work a cura degli studenti del Master ISTUD in Marketing Management Nicola Calaprice, Miriam Manca, Valentina Risciotti, Davide Romano, Federica Sabato
Project work a cura dei partecipanti del master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione 2019-2020: Giuseppe Canonico Federico Fenech Maria Francesca Mafrica Eva Palumbo Andrea Parodi Giulia Rinaudo
Digital Transformation - Competenze per il managementFree Your Talent
Project work a cura di A cura di: Erika Borlin, Giovanna Francaviglia, Martina Fratini, Roberta Giuseppina Iurato, Paola Nisticò, Sara Sini, studenti del Master in Risorse Umane e Organizzazione ISTUD 2019-2020
Cibo sostenibile e healthy come nuova forma di approccio ad ambiente e beness...Free Your Talent
Project Work a cura dei partecipanti del Master ISTUD in Food & Beverage management Francesco Agresti, Ilaria Campanella, Riccardo Dispinseri, Tommaso Maria Foggetti
Globalizzazione e contaminazione tra gli stili alimentariFree Your Talent
Project work a cura degli studenti del Master in Food & beverage Management 2019-2020 Francesca Ciucci, Maria Eugenia D’Orazio, Marco Pizzuto, Paola Ricco Galluzzo e Stefano Zago
Project Work sul rapporto tra Industria Alimentare e Grande Distribuzione Organizzata a cura dei partecipanti al Master ISTUD in Food & Beverage Management: Mirco Bagnara, Alice De Franceschi, Luca Gorla, Marco Manzini ed Elettra Pasti
L’Outsourcing delle risorse umane: il talent managementFree Your Talent
L’outsourcing delle risorse umane in particolar modo l’esternalizzazione del Talent Management è il tema del lavoro di Marta Banchini, Lorenzo Di Meo, Edoardo Finizio, Chiara Pugliese e Giovanna Russo, partecipanti al #MasterISTUD in Risorse Umane
Comunità professionali (network formali e non formali) dei professionisti HRFree Your Talent
Project work degli studenti del Master ISTUD in Risorse Umane Federica Fratta, Carmen Grasso, Abdoul Razak Koura, Antonio Oliva, Francesco Rappazzo, Caterina Succi, sul tema delle community dei professionisti hr.
Organizzazione oltre la strategia: diversity managementFree Your Talent
Project work a cura degli studenti del Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione 2018 - 2019, Tareq Aljabr, Elena Bianchi, Eugenio Bonaccorsi, Antonino Lo Giudice, Francesco Miano sul tema del Diversity Management in Azienda
2. COS’È IL DIVERSITY MANAGEMENT
“Un approccio diversificato alla gestione delle risorse umane,
finalizzato alla creazione di un ambiente di lavoro inclusivo,
in grado di favorire l’espressione del potenziale individuale e
di utilizzarlo come leva strategica per il raggiungimento degli
obiettivi organizzativi”
(Barabino, Jacobs e Maggio)
1950-1970: età della disuguaglianza. Tolleranza delle differenze
1970-2000: età dell’uguaglianza. Regolamentazione della differenza
2000-oggi: età dell’equità. Valorizzazione delle differenze
3. DM IN IMPRESA:
NECESSITÀ O LUSSO ORGANIZZATIVO?
Vantaggio competitivo Gestione consapevole
delle differenze
CRITICITÀ
Apparenza vs Essenza
Inclusione vs Ghettizzazione
Costi
VANTAGGI
Avvicinamento tra culture
Sistemi operativi univoci
Comprensione dei bisogni dei
soggetti coinvolti
Cultura aziendale inclusiva
Miglioramento dell’immagine
Creatività e innovazione
4. LE TRE PROSPETTIVE DI INTERVENTO
Eliminare le discriminazioni e favorire
l’uguaglianza
Riconoscere e valorizzare le differenze
Promuovere lo sviluppo delle persone e
delle organizzazioni
5. LE CARTE DELLA DIVERSITÀ
FRANCIA (ottobre 2004): rispetto delle minoranze etniche e
delle differenze culturali
GERMANIA (dicembre 2006): ricadute economiche insite nelle
politiche di gestione della diversità
SPAGNA (marzo 2009): legata al contesto, l’unica inoltre a
richiamare esplicitamente le politiche di work life balance e a far
riferimento alle diversità anche esterne dell’impresa
ITALIA (ottobre 2009): differenze di genere, con specifico
riferimento alle politiche di conciliazione tra la vita lavorativa e quella
familiare
6. VERSO LE ORGANIZZAZIONI
MULTICULTURALI
Il management multiculturale…
aiuta a comprendere il comportamento
degli individui nelle organizzazioni e offre
indicazioni utili a chi lavora per aziende
aventi clienti e collaboratori appartenenti a
culture diverse
+ ETEROGENEITÀ = + ADATTABILITÀ
+ CREATIVITÀ
+ INNOVAZIONE
7. TIPOLOGIE D’INTERVENTO NELLE
ORGANIZZAZIONI
Analisi di
sistema
Azioni di
sviluppo
Politiche di
sensibilizzazione
Azioni di
relazione
•L’Oréal
•Ikea
•Autogrill
•L’Oréal
•Ikea
•Janssen
•L’Oréal
•Ikea
•L’Oréal
•Ikea
8. Azienda leader mondiale nel settore della cosmetica
Impiega circa 72.600 dipendenti in tutto il mondo
Presente in 130 paesi
Perché il diversity management?
Creatività e innovazione
Conoscenza delle realtà locali
Una prova? BB Cream/Fructis Shampoo & Oil/Color Naturals
Vantaggio competitivo
9. I MANAGERS MULTICULTURALI
1. Flessibilità degli schemi mentali
2. Passaggio completo delle informazioni
3. Capacità di integrare i nuovi membri dei team
4. Fluidità della comunicazione sede – team
5. Interpretazione dei comportamenti di diverse culture
Su 40 project development
team, 1/3 sono guidati da
managers multiculurali
10. I PREMI
2004: Global Leadership Award
2009: Label Diversité dal
governo francese
2012: candidata tra le Company
of the Year negli European
Diversity Awards
“Diversity lies at the very heart of our activity”
(Diversities Overview Report, 2005-2010)
11. DIVERSITY MANAGEMENT IN ITALIA
Caratteristiche del sistema italiano:
Panorama imprenditoriale dominato dalle Piccole e
Medie Imprese (PMI)
Assenza di normative sulle pari opportunità per gli
stranieri
Stranieri impiegati in lavori poco qualificati
Pluralità di attori coinvolti (sindacati, organizzazioni
locali, enti no profit)
12. Multinazionale italiana presente in 30 Paesi, con 4.700
punti vendita e 56.000 dipendenti
In Italia: circa 8.000 dipendenti; il 10% stranieri
“Solo con il supporto di
collaboratori provenienti da
culture diverse si possono
affrontare le sfide dei nuovi
mercati”
(Rapporto di sostenibilità 2012)
13. DM: MISURE ADOTTATE
Reclutamento e selezione:
Selezionatori che operano in lingua spagnola, francese e
inglese
Test attitudinali multilingua/prove pratiche
Collaborazioni con Università italiane e straniere per
reclutare profili d’eccellenza
Inserimento dei neoassunti stranieri in azienda:
Questionario per mappare le differenze etnico-culturali
Welcome Kit
14. I RISULTATI
Dipendenti collocati in ruoli idonei alle loro
competenze
Valorizzazione delle differenze per migliorare la
qualità del servizio
15. Ad oggi…
345 punti vendita, 42 paesi, 151.000 dipendenti
Azioni di Diversity Management
Mirroring del territorio
Sensibilizzazione
16. Progetto Plurality di Sesto Fiorentino
2002: inserimento di 37 persone, di cui 25 provenienti da
Paesi non europei e 12 da Paesi europei
Accordi con il Comune per supporto (sportello informativo e
rassegna cinematografica per i cittadini)
Progetto Integ.r.a nello store di Porta di Roma
2005: inserimento di 350 persone (circa 50 stranieri)
Collaborazione con il progetto Integ.r.a per l’integrazione dei
richiedenti asilo politico e rifugiati
Inserimento finale di 35 lavoratori stranieri (15 rifugiati
politici)
17. “Creare un clima che abbracci le
differenze e le somiglianze
incoraggiando e sostenendo lo
sviluppo di un ambiente dove
persone di diverse culture […] siano
le benvenute: un ambiente dove una
forza lavoro eterogenea possa
migliorare i risultati di
business, rafforzare la
competitività e fare di IKEA il
migliore, nonché il più desiderabile
luogo di lavoro”
(www.ikea.it)
LA FILOSOFIA DI
18. “Siamo responsabili nei confronti del nostro
personale, gli uomini e le donne che lavorano con
noi in tutto il mondo. Tutti devono essere
considerati in quanto persone. Dobbiamo
rispettare la loro dignità e riconoscere i loro
meriti.”
( tratto dal CREDO aziendale)
Progetto “At lunch with…”
7 dipendenti stranieri
Piatti tipici dei Paesi
nel Menù della mensa
aziendale
“Questa azienda, indipendentemente dal paese di origine, valuta la qualità della
persona […] Le persone che fanno parte di questa azienda hanno un DNA
comune. Lavorare con colleghi che provengono da altri Paesi è stimolante non
solo da un punto di vista professionale di competenze, ma anche da come
possono vedere determinate realtà sul lavoro”
19. IL DM NON È UN LUSSO SE…
Cambiamento organizzativo
verso una cultura inclusiva
Il DM come parte della
cultura organizzativa
Valorizzazione delle
differenze in un’ottica di
vantaggio competitivo