SlideShare a Scribd company logo
23
PRIMO CAPITOLO
“L’allenatore rende merito alla sua funzione d’insegnante
quando è in grado di realizzare un piano generale di prepara-
zione caratterizzato da strategie semplici, ma sorrette da idee
forti e attuali in merito alla neuromotricità.
Purtroppo può accadere che le nozioni sul funzionamento del
corpo e della psiche siano spesso arcaiche e in qualche caso, as-
solutamente pre-scientifiche.
Di conseguenza, poiché le scelte metodologiche dipendono
dalle interpretazioni personali, se queste sono determinate da
pregiudizi e da resistenze di ordine concettuale, è facile che na-
scano posizioni ideologiche che non giovano alla conoscenza”.
Sempre più spesso si sente affermare che bisogna incrementare il
numero delle esercitazioni con la palla, perché così gli atleti si di-
vertono e soprattutto, è più facile promuovere con alcune di esse,
lo sviluppo di quelle potenzialità biochimiche (aerobiche o anae-
robiche) che in precedenza si pensava potessero essere accresciute
solo attraverso le cosiddette esercitazioni “a secco”.
Tale giustificazione a me sembra semplicistica e frutto di conside-
razioni alquanto superficiali.
Proporre un’attività di gioco per migliorare il rendimento globale
dei giocatori è giustificato invece da ben altre ragioni che se fos-
sero accettate, darebbero atto a una rivoluzione pedagogica e
metodologica di estrema rilevanza.
GESTI SEMPLICI, IDEE FORTI
L’ALLENAMENTO ATTRAVERSO
LE ESERCITAZIONI DI GIOCO
Proprio per questo motivo mi rivolgo a te Mister, raccomandandoti di approfondire
maggiormente gli studi sul come ottimizzare la tua strategia di “insegnamento”, al
fine di vedere concretizzato nei giocatori “un nuovo comportamento motorio”.
A questo riguardo non posso che constatare la lentezza con cui gli studi sulla mo-
tricità si diffondono nel mondo del calcio mentre, sono convinto, si trarrebbero
grandi vantaggi dall’acquisizione di nozioni relative ad alcuni aspetti delle neuro-
scienze.
Commento
©LucianoRossi
Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 23
43
SECONDO CAPITOLO
I concetti che hanno ispirato questo testo possono essere conside-
rati come la naturale conseguenza di quelli espressi in un prece-
dente libro, che aveva già in sé il seme di una strategia di
allenamento legata a quei principi di ordine neurofisiologico che
saranno, nelle pagine seguenti, ripresi, sviluppati e integrati in un
discorso più ampio di apprendimento motorio.
Il libro a cui faccio riferimento é:
“HANDBALL - La preparazione fisica speciale e la psico-pe-
dagogia dell’apprendimento motorio” (Edizioni Ecig, 1985).
Nella prima parte di tale libro scritto per gli allenatori di palla-
mano, affrontai per la prima volta un argomento che mi stava e mi
sta tuttora particolarmente a cuore e cioè quello relativo alla Pre-
parazione Fisica Speciale.
“La PFSle è quella tipologia di allenamento che sintetizza in un’u-
nica esercitazione l’acquisizione di capacità di forza e di resi-
stenza, associate al contemporaneo affinamento della qualità del
gesto tecnico e della strategia tattica”.
Nelle esercitazioni di PFSle assumono rilevanza in particolare, tutti
i fenomeni che mobilizzano integralmente le funzioni cerebrali.
Presa d’informazione, attenzione, percezione, memorizzazione, etc.,
fanno parte infatti, di una complessa fenomenologia neurale atta
a condizionare l’ottimizzazione dei risultati sportivi.
In questo ambito, l’attività muscolare viene valutata il fine e il
mezzo per realizzare una prestazione sportiva. Il fine, in quanto il
muscolo è l’effettore ultimo della strategia motoria e il mezzo, per-
ché è utilizzata dall’organismo per “insegnare” al Sistema Ner-
voso come realizzare la propria attività.
Ecco dunque che l’uomo, nell’ambito della preparazione speciale,
assume la configurazione di un “cervello da plasmare”, attraverso
l’esercizio ripetuto e appositamente programmato, per coinvolgere
e strutturare la complessa organizzazione coordinativa delle strut-
ture nervose.
INTRODUZIONE
Commento
Già a quei tempi (1985) esaltavo i principi indicati nella definizione della PFSle, co-
vando il desiderio che fossero maggiormente presi in considerazione, in quanto ri-
tenevo determinante che gli allenatori cominciassero a proporre delle esercitazioni
che soddisfacessero in toto le esigenze relative all’incremento della prestazione.
©GiorgioRavezzani
Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 43
55
TERZO CAPITOLO
Risulta impensabile per me, affrontare argomenti che rappresen-
tano il cosa fare, senza considerare le modalità operative di cui è
necessario tener conto, per ottimizzare il miglior risultato sportivo.
Intendo con ciò riferirmi al come fare, e cioè a quelle norme di
comportamento suggerite dagli allenatori agli atleti, per favorirne
il processo di apprendimento.
Nell’ambito della metodologia detta “tradizionale”, gli elementi
tecnici che costituiscono il filo conduttore delle esercitazioni, sono
solitamente ripetuti molte volte con lo scopo di creare una motri-
cità automatizzata.
A questo proposito tengo a precisare però che voglio prendere le
distanze dalle modalità con cui gli allenatori propongono tale at-
tività ripetitiva, poiché è basata su principi teorici che non condi-
vido.
Infatti, la modalità con la quale vengono proposti gli esercizi porta
a una tipologia d’apprendimento, comunemente indicato dai pe-
dagogisti con il termine di addestramento.
INTRODUZIONE
UNO SGUARDO ALLA METODOLOGIA TRADIZIONALE
Commento
Appare ovvio che ogni allenatore tenda a insegnare formulando delle ipotesi inerenti
a come egli crede che un individuo sia in grado di imparare l’attività motoria. In con-
seguenza io credo che egli debba avere delle convinzioni culturali riguardo alle Neu-
roscienze. Se queste conoscenze sono obsolete o non aggiornate, sicuramente
l’allenatore sarà orientato a praticare l’unica metodologia che conosce e che io in-
dico come “tradizionale”.
©LucianoRossi
Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 55
63
QUARTO CAPITOLO
Nell’anno 2000, non posso che constatarne l’attualità, il problema
è sempre lo stesso: il corpo del giocatore è considerato (interviste,
articoli, libri) alla stregua di una “fabbrica di energia”.
Infatti, appare del tutto normale che non solo i cultori della pre-
parazione fisica, ma i tecnici, i giocatori, i giornalisti, etc., quando
si riferiscono alle modalità con cui l’organismo trae energia dalle
reazioni biochimiche, utilizzino delle metafore.
Si parla ad esempio, di serbatoi che devono essere riempiti at-
traverso l’allenamento. Più specificatamente, che un giocatore ha
i serbatoi aerobici o anaerobici vuoti e ha bisogno di lavoro per-
sonalizzato per reintegrarli. O ancora, che la squadra si trova in
un periodo di “carico” oppure di “scarico”.
Partiti dalla metafora dell’uomo macchina, ci si è fatti prendere la
mano, così la fantasia ha prevaricato la realtà, tanto che la ten-
denza è ad allenare gli atleti a “comparti fisiologici” che solo suc-
cessivamente, come in una catena di montaggio, sono assemblati
nell’ambito di una strategia di allenamento in cui si ricerca lo svi-
luppo e il mantenimento della forma sportiva.
Nel calcio, l’apoteosi di questa idea si concretizza durante il pe-
riodo di precampionato, in cui la cultura attuale sembra obbligare
i tecnici a “riempire” gli atleti inizialmente con materiale aerobico,
in seguito con quello lattacido ed infine, con quello alattacido
(struttura dell’allenamento a blocchi).
Così, come prima di partire per un lungo viaggio, ai giocatori viene
fatta fare una “scorta”.
“Fare la scorta per il futuro”, nel sapere calcistico collettivo è una
convinzione comune perché si dice, che senza incamerare energia,
i giocatori non potrebbero mantenersi in “forma” per tutto il Cam-
pionato.
Chi crede che al periodo precampionato debba corrispondere un
tipo di preparazione particolare avente come prerogativa quella
di fornire l’energia necessaria a conservare la forma sportiva per
tutto o quasi il campionato, ha scelto o gli è stato suggerito il libro
sbagliato.
IL CORPO COME UNA MACCHINA
LA MIA OPINIONE
©GiorgioRavezzani
Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 63
83
QUINTO CAPITOLO
Questo libro possiede i requisiti per trasmettere un forte messag-
gio agli allenatori, trattando di come sia possibile imparare a per-
fezionare il proprio metodo d’insegnamento.
È un testo dedicato a chi è impegnato nelle Scuole Calcio, nei Set-
tori Giovanili e Dilettantistici, con numerosi spunti utilizzabili anche
dagli allenatori delle squadre professionistiche.
INTRODUZIONE
Commento
Come vedi Mister, il tempo passa ma l’esigenza di trasmettere le nuove conoscenze
(che non sono più nuove, ma inesplorate purtroppo sì) erano e sono in me sempre
presenti. Faccio riferimento a concetti che dovrebbero far riflettere ma, nonostante
siano stati presentati nel mondo del calcio ripetutamente per numerosi anni, non
sono in grado presumibilmente di sollecitare negli allenatori alcun dubbio sul pro-
prio metodo d’insegnamento.
In questo libro, pubblicato nel 2001, i problemi irrisolti di allora sono ancora insoluti.
In più non vedo attualmente alcun passo in avanti, nel senso di qualcuno che ponga
degli interrogativi o che almeno parli di metodi alternativi, anche se siamo tutti con-
sapevoli delle possibili difficoltà pratiche che di conseguenza, si dovrebbero af-
frontare.
In realtà alcuni preparatori fisici provano a interagire in tal senso con i loro tecnici,
ma poi si accorgono che questi ultimi, anche se inizialmente provano a intrapren-
dere una nuova strada, all’insorgere delle prime difficoltà (insuccessi o critiche) ten-
dono a ritornare alle loro “vecchie” abitudini.
Una volta si diceva, se vuoi “cambiare” metodo devi vincere, perché solo così puoi
convincere.
Ma cosa dire allora di Mourinho? Vincere ha vinto. La logica suggerirebbe che nel
bene o nel male, qualche ragionamento sul metodo che applica si sarebbe dovuto
sentire. Avrebbe dovuto sollecitare qualche dubbio o tantomeno una certa curio-
sità. Invece niente o quasi.
Quindi, mi dispiace contraddire coloro i quali da sempre affermano il contrario, ma
neanche chi vince riesce a sollecitare al cambiamento colui il quale si rifiuta di es-
sere sollecitato.
In generale si pensa che Muorinho sia stata una meteora nel mondo del calcio ita-
liano e che per “fortuna è passata senza lasciare traccia (!!)”.
A questo proposito mi viene in mente un detto: a chi si è formata un’idea senza ra-
gionare, non vi sarà alcun ragionamento che gli farà cambiare idea.
È un’affermazione che mi fa un po’ paura, ma io voglio continuare a credere che non
sia così.
©LucianoRossi
Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 83
95
SESTO CAPITOLO
Rispetto ai miei precedenti libri con contenuti estesi e complessi,
quest’ultimo è invece una monografia in cui affronto un argomento
molto circoscritto.
Essendo consapevole che la coordinazione neuromuscolare è una
fenomenologia cui l’organismo partecipa in senso globale, dopo
aver precedentemente indugiato ad analizzare e a criticare al-
cuni aspetti della metodologia attuale, in questo libro ho deciso di
inviare un “messaggio” che possa sollecitare lo spunto per un ra-
gionamento.
Servendomi perciò di una metafora, lancio “Un sasso nello stagno”
e affido alle piccole onde concentriche che ne derivano il compito
di portare il seme della curiosità molto lontano.
L’essenza del messaggio è oltremodo chiara: anche negli esercizi
di rafforzamento, la “gestualità” deve essere coerente e finaliz-
zata alla disciplina praticata.
INTRODUZIONE
Commento
É una mia salda convinzione che le qualità muscolari ritenute utili al giocatore di cal-
cio debbano essere sviluppate attraverso esercitazioni studiate e programmate in-
sieme al preparatore fisico.
Devi sapere però che è durante le esercitazioni con la palla che le cose si complicano,
perché sei tu che, proponendo l’applicazione di strategie tattiche, devi controllare
anche l’esattezza formale e la qualità dei gesti effettuati quando il giocatore non ha il
possesso della palla. Fra questi ti ricordo i cambi di ritmo, le conseguenti accelera-
zioni e i rallentamenti, i cambi di direzione, le modalità del pressing, le varie “forme” di
corsa quando l’atleta cerca di occupare spazi o si sposta per aiutare un compagno.
Tutte le modalità di movimento senza palla sopra descritte, possono anche essere or-
ganizzate separandole dalle esercitazioni con la palla. In questo caso possono essere
“viste” sia come facenti parte di un progetto di incremento del rendimento fisico e sia
come un’attività idonea per la prevenzione degli infortuni muscolari. Dico questo per-
ché le metodiche di prevenzione attualmente applicate, dal mio punto di vista, non
sono convincenti. Perché abbiano senso gli esercizi di prevenzione debbono presen-
tare sia nella forma che nella sostanza, la medesima gestualità e la stessa ritmica che
si presenterà in partita.
Attenzione Mister, a questo proposito ti faccio un’anticipazione relativa a un argomento
che tratterò in seguito. Non esiste alcuna macchina di muscolazione che soddisfi com-
piutamente le esigenze di prevenzione a cui tutti noi aspiriamo, questo né in termini for-
mali, né in termini spaziali. Su questi strumenti ci si esercita infatti su un solo piano di
movimento e con una velocità di contrazione insufficiente relativamente alle esigenze
agonistiche. È per questo motivo che considero inopportuna tale pratica proprio in par-
ticolare, sotto il profilo della prevenzione “antinfortunistica”. Chiarite alcune argomen-
tazioni generali, ora propongo alla tua attenzione una riflessione più approfondita
proprio sui problemi specifici relativi alla prevenzione degli infortuni muscolari.
©GiorgioRavezzani
Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 95
109
SETTIMO CAPITOLO
Tutte le Scienze Umane dalla metà del ‘600 in poi sono state so-
vrastate da un’idea filosofica tanto imponente quanto drammatica
e cioè il dualismo cartesiano.
Con questo peso culturale carico di condizionamenti, anche nel
mondo dello sport si è fatto credere agli aventi causa che l’uomo
potesse avere capacità dapprima “separabili, poi migliorabili e in-
fine, nuovamente assemblabili”.
Con questo obiettivo sono state catalogate molteplici capacità mu-
scolari, organiche e coordinative e per ognuna di queste sono state
identificate le rispettive esercitazioni aventi come scopo quello di
esaltarle al meglio.
INTRODUZIONE
Commento
In ogni singola disciplina sportiva è inequivocabile che alcune capacità fisiche, sup-
portate dal talento personale, diano origine ad un migliore rendimento agonistico.
In questo caso appare logico che sia necessario praticare quegli esercizi analitici
che, migliorando la struttura fisica e/o le singole funzioni organiche, forniscono
anche se a lungo termine, un reale vantaggio.
Per il gioco del calcio Mister, le riflessioni da fare potrebbero riguardare i seguenti
quesiti.
Qual é la qualità fisica che bisogna necessariamente sviluppare al fine di avere la
sicurezza di ottenere un miglioramento agonistico?
Forse la coordinazione generale.
Forse la resistenza aerobica, quella anaerobica lattacida o quella alattacida.
Forse la forza resistente, la massimale, la submassimale, l’eccentrica, l’eccentrico-
concentrica, l’elastica, la pliometrica, l’esplosiva, l’esplosivo-elastica, la reattiva, l’i-
sometrica, l’isocinetica, etc.
Come avrai capito le risposte non sono tanto ovvie.
A questo proposito, spesso nel mondo del calcio per risolvere tali quesiti si è assi-
stito al fenomeno delle inutili “mode” (elettrostimolatori, balzi pliometrici, salite, pe-
sistica con sovraccarichi elevatissimi, cardiofrequenzimetri e per ultimi, in ordine di
tempo, gli accelerometri).
Appare evidente che il calcio sia una disciplina in cui il talento individuale e la ca-
pacità del tecnico di fornire un’organizzazione tattica superiore a quella degli av-
versari, abbiano ancora il soppravvento e contraddicano tutti “gli strumenti” che in
questi ultimi trent’anni sono stati proposti come la corretta panacea per perseguire
risultati ottimali.
Comunque sia ti sarai reso conto che l’idea cartesiana (separare ciò che è unitario)
è ancora fortissima e appare per ora ancora invincibile. Ma come si desume dal ti-
tolo del libro di cui stai leggendo alcuni tratti, si può sperare di averne il soprav-
vento; sarà un lavoro faticoso e difficile ma non impossibile.
Il fatto che possa diventare possibile dipende anche da te.
©LucianoRossi
Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 109
121
OTTAVO CAPITOLO
Inizialmente, il giudizio relativo alla coordinazione motoria di un
soggetto fu espresso attraverso una analisi “al contrario”, cioè os-
servandone la mancanza. Ma questa modalità di studio non portò
alcun beneficio nel progresso della conoscenza, in quanto ben pre-
sto ci si rese conto che il concetto di corretta coordinazione non lo
si poteva ricavare deducendolo dall’analisi del solo processo ef-
ferente.
Questo durò fino a quando la motricità venne considerata l’esatta
proiezione somatica di ciò che era “contenuto” nel cervello il quale,
secondo le convinzioni dell’epoca determinava la riproduzione, con
precisione obbligata, di tutte le forme di movimento.
Ci si basava su una logica molto stretta. Se il centro trasmette una
catena adeguata d’impulsi efferenti verso la periferia, quest’ul-
tima prenderà la forma di movimenti anch’essi regolari e adeguati
allo scopo.
Se però la catena degli impulsi efferenti centrali è organizzata in
modo inadatto, anche la sua proiezione periferica produrrà un
movimento irregolare e inadeguato allo scopo.
Paradossalmente, nel primo e nel secondo caso il movimento si
dovrà considerare coordinato, giacché rappresenta esattamente
il contenuto dell’impulso centrale che “comanda” alla periferia mo-
toria di eseguire movimenti riflessi, identici alla copia corticale.
Gli studi attuali negano che la periferia motoria abbia un rap-
porto così rigido e meccanico con il centro, per cui per spiegare il
processo efferente occorre introdurre un nuovo concetto di co-
ordinazione.
Dato per scontato che al cervello non basta inviare un impulso, per
assicurare che il corpo si muova nella direzione voluta, appare lo-
gico pensare che oltre al sistema efferente primario debbono esi-
stere, nell’organo centrale, sistemi ausiliari più o meno complessi,
che assicurino un controllo completo e costante di tutta la motri-
cità periferica.
Alla luce delle affermazioni precedenti, possiamo concludere che
la coordinazione motoria non sia altro che l’organizzazione del
controllo periferico e nello stesso tempo, il risultato di questa con-
trollabilità nei confronti di tutti gli elementi che sono compresi nel-
l’ambiente circostante.
LA COORDINAZIONE DINAMICA
©GiorgioRavezzani
Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 121
135
NONO CAPITOLO
Numerose volte nei miei scritti precedenti ho fatto riferimento a
due aggettivi: assemblato e integrato. In seguito approfonden-
done il significato, si potrà capire l’importanza del significato che
esprimono in riferimento all’essere umano.
Attualmente, l’atteggiamento di tutti gli addetti ai lavori (i tecnici,
i medici, i terapisti, i dirigenti e perfino i giornalisti specializzati)
porta a un’unica paradossale conclusione: il corpo umano è con-
cepito come una struttura assemblata, costituita da una moltepli-
cità di componenti.
Un “insieme” si dice assemblato quando le singole parti che lo
compongono, attraverso attività diverse e indipendenti, operano
per farlo funzionare nella sua globalità.
Molti allenatori non attenti sono presumibilmente convinti che l’atle-
ta sia una struttura “assemblata” e, agendo di conseguenza, pen-
sano che migliorando la funzionalità di una sua “parte” si abbia
automaticamente l’incremento del funzionamento di “tutto” il resto.
INTRODUZIONE
Commento
Mister quali pensieri ti suggeriscono queste due parole, considerate nell’ambito del-
l’insegnamento del gioco del calcio?
Per ciò che mi riguarda posso dirti che da quando ci ho ragionato attorno, ho cam-
biato molto il modo di approcciarmi all’allenamento. Di questo cambiamento ne sono
fiero, anche se questo nuovo modo di pensare determina una “opposizione” co-
stante della maggior parte dei colleghi ai quali per altro chiedo, come sto facendo
con te, di fermarsi solo qualche attimo a riflettere.
L’ERRORE PRECONCETTO: IL CORPO ASSEMBLATO
Commento
Se prendiamo ad esempio un oggetto qualsiasi, non possiamo che constatare che
sia formato dalla “somma” di innumerevoli parti. Ma come vedremo in seguito un
“oggetto assemblato” non può essere messo a confronto con una struttura biologica
quale è l’uomo, in cui tutte le sue parti invece, sono integrate funzionalmente fra
loro. Del concetto di integrazione ci occuperemo in seguito.
©LucianoRossi
Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 135

More Related Content

What's hot

Treino da Força em Futebolistas
Treino da Força em FutebolistasTreino da Força em Futebolistas
Treino da Força em Futebolistas
Marcelo Pinto
 
L'allenamento degli addominali nel pallanuotista
L'allenamento degli addominali nel pallanuotistaL'allenamento degli addominali nel pallanuotista
L'allenamento degli addominali nel pallanuotista
WaterpoloDevelopment
 
Pagine da allenamento ottimale
Pagine da allenamento ottimalePagine da allenamento ottimale
Pagine da allenamento ottimale
Calzetti & Mariucci Editori
 
Futebol 1ª aula
Futebol 1ª aulaFutebol 1ª aula
Futebol 1ª aulaFelipe Mago
 
Tenis en silla de ruedas
Tenis en silla de ruedasTenis en silla de ruedas
Tenis en silla de ruedas
Rocio de la Torre
 
El cheerleading
El cheerleadingEl cheerleading
El cheerleading
Jeanp18gomez
 
BIOMECÂNICA DA MUSCULAÇÃO.
BIOMECÂNICA DA MUSCULAÇÃO.BIOMECÂNICA DA MUSCULAÇÃO.
BIOMECÂNICA DA MUSCULAÇÃO.
Eziquiel Ribeiro
 
Introduction to Sports Performance Analysis
Introduction to Sports Performance AnalysisIntroduction to Sports Performance Analysis
Introduction to Sports Performance Analysis
Alpesh Jadhav
 
La biblia el comportamiento del entrenador de deportistas
La biblia el comportamiento del entrenador de deportistasLa biblia el comportamiento del entrenador de deportistas
La biblia el comportamiento del entrenador de deportistasColorado Vásquez Tello
 
Par-Q ppt Dr. Mumux
Par-Q ppt Dr. MumuxPar-Q ppt Dr. Mumux
Par-Q ppt Dr. Mumux
Mumux Mirani
 
Radulescu si cojocaru [ghidul antrenorului de fotbal] dumitrescu
Radulescu si cojocaru [ghidul antrenorului de fotbal]   dumitrescuRadulescu si cojocaru [ghidul antrenorului de fotbal]   dumitrescu
Radulescu si cojocaru [ghidul antrenorului de fotbal] dumitrescu
DurgheuAlin
 
CrossFit
CrossFitCrossFit
CrossFit
Laura Soraya
 
9499 Conceito de treino.pdf
9499 Conceito de treino.pdf9499 Conceito de treino.pdf
9499 Conceito de treino.pdf
MarcoAndrSBrando
 
Futbol 9 categoria infantil
Futbol 9   categoria infantilFutbol 9   categoria infantil
Futbol 9 categoria infantilEntrena Master
 
Technology in sports
Technology in sportsTechnology in sports
Technology in sportsaimarestanga
 
Strength training for children
Strength training for childrenStrength training for children
Strength training for children
weightloss toning exercises
 

What's hot (20)

Treino da Força em Futebolistas
Treino da Força em FutebolistasTreino da Força em Futebolistas
Treino da Força em Futebolistas
 
L'allenamento degli addominali nel pallanuotista
L'allenamento degli addominali nel pallanuotistaL'allenamento degli addominali nel pallanuotista
L'allenamento degli addominali nel pallanuotista
 
Pagine da allenamento ottimale
Pagine da allenamento ottimalePagine da allenamento ottimale
Pagine da allenamento ottimale
 
Futebol 1ª aula
Futebol 1ª aulaFutebol 1ª aula
Futebol 1ª aula
 
Tenis en silla de ruedas
Tenis en silla de ruedasTenis en silla de ruedas
Tenis en silla de ruedas
 
El cheerleading
El cheerleadingEl cheerleading
El cheerleading
 
El proceso de entrenamiento en el fútbol
El proceso de entrenamiento en el fútbolEl proceso de entrenamiento en el fútbol
El proceso de entrenamiento en el fútbol
 
BIOMECÂNICA DA MUSCULAÇÃO.
BIOMECÂNICA DA MUSCULAÇÃO.BIOMECÂNICA DA MUSCULAÇÃO.
BIOMECÂNICA DA MUSCULAÇÃO.
 
Joao, desporto adaptado
Joao, desporto  adaptadoJoao, desporto  adaptado
Joao, desporto adaptado
 
Introduction to Sports Performance Analysis
Introduction to Sports Performance AnalysisIntroduction to Sports Performance Analysis
Introduction to Sports Performance Analysis
 
Aerobica
AerobicaAerobica
Aerobica
 
La biblia el comportamiento del entrenador de deportistas
La biblia el comportamiento del entrenador de deportistasLa biblia el comportamiento del entrenador de deportistas
La biblia el comportamiento del entrenador de deportistas
 
Par-Q ppt Dr. Mumux
Par-Q ppt Dr. MumuxPar-Q ppt Dr. Mumux
Par-Q ppt Dr. Mumux
 
Radulescu si cojocaru [ghidul antrenorului de fotbal] dumitrescu
Radulescu si cojocaru [ghidul antrenorului de fotbal]   dumitrescuRadulescu si cojocaru [ghidul antrenorului de fotbal]   dumitrescu
Radulescu si cojocaru [ghidul antrenorului de fotbal] dumitrescu
 
CrossFit
CrossFitCrossFit
CrossFit
 
9499 Conceito de treino.pdf
9499 Conceito de treino.pdf9499 Conceito de treino.pdf
9499 Conceito de treino.pdf
 
Futbol 9 categoria infantil
Futbol 9   categoria infantilFutbol 9   categoria infantil
Futbol 9 categoria infantil
 
Manual hoquei
Manual hoqueiManual hoquei
Manual hoquei
 
Technology in sports
Technology in sportsTechnology in sports
Technology in sports
 
Strength training for children
Strength training for childrenStrength training for children
Strength training for children
 

Viewers also liked

Calcio allenamento funzionale premessa Capanna_Onofri_Ancona
Calcio allenamento funzionale premessa Capanna_Onofri_AnconaCalcio allenamento funzionale premessa Capanna_Onofri_Ancona
Calcio allenamento funzionale premessa Capanna_Onofri_Ancona
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da mercier capire praticare calcio
Pagine da mercier capire praticare calcioPagine da mercier capire praticare calcio
Pagine da mercier capire praticare calcio
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da gips giornale italiano di psicologia dello sport 20
Pagine da gips giornale italiano di psicologia dello sport 20Pagine da gips giornale italiano di psicologia dello sport 20
Pagine da gips giornale italiano di psicologia dello sport 20
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da scuola dello sport 96
Pagine da scuola dello sport 96Pagine da scuola dello sport 96
Pagine da scuola dello sport 96
Calzetti & Mariucci Editori
 
Presentazione Posture e sport Canali
Presentazione Posture e sport CanaliPresentazione Posture e sport Canali
Presentazione Posture e sport Canali
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da scuola dello sport rivista 101
Pagine da scuola dello sport rivista 101Pagine da scuola dello sport rivista 101
Pagine da scuola dello sport rivista 101
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da il mio sport non è il tuo spiritelli
Pagine da il mio sport non è il tuo spiritelliPagine da il mio sport non è il tuo spiritelli
Pagine da il mio sport non è il tuo spiritelli
Calzetti & Mariucci Editori
 
Kettlebell esercizio military press
Kettlebell esercizio military pressKettlebell esercizio military press
Kettlebell esercizio military press
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da strength & conditioning 6
Pagine da strength & conditioning 6Pagine da strength & conditioning 6
Pagine da strength & conditioning 6
Calzetti & Mariucci Editori
 

Viewers also liked (9)

Calcio allenamento funzionale premessa Capanna_Onofri_Ancona
Calcio allenamento funzionale premessa Capanna_Onofri_AnconaCalcio allenamento funzionale premessa Capanna_Onofri_Ancona
Calcio allenamento funzionale premessa Capanna_Onofri_Ancona
 
Pagine da mercier capire praticare calcio
Pagine da mercier capire praticare calcioPagine da mercier capire praticare calcio
Pagine da mercier capire praticare calcio
 
Pagine da gips giornale italiano di psicologia dello sport 20
Pagine da gips giornale italiano di psicologia dello sport 20Pagine da gips giornale italiano di psicologia dello sport 20
Pagine da gips giornale italiano di psicologia dello sport 20
 
Pagine da scuola dello sport 96
Pagine da scuola dello sport 96Pagine da scuola dello sport 96
Pagine da scuola dello sport 96
 
Presentazione Posture e sport Canali
Presentazione Posture e sport CanaliPresentazione Posture e sport Canali
Presentazione Posture e sport Canali
 
Pagine da scuola dello sport rivista 101
Pagine da scuola dello sport rivista 101Pagine da scuola dello sport rivista 101
Pagine da scuola dello sport rivista 101
 
Pagine da il mio sport non è il tuo spiritelli
Pagine da il mio sport non è il tuo spiritelliPagine da il mio sport non è il tuo spiritelli
Pagine da il mio sport non è il tuo spiritelli
 
Kettlebell esercizio military press
Kettlebell esercizio military pressKettlebell esercizio military press
Kettlebell esercizio military press
 
Pagine da strength & conditioning 6
Pagine da strength & conditioning 6Pagine da strength & conditioning 6
Pagine da strength & conditioning 6
 

Similar to Pagine da Capanna il libro per il mister

Pagine da allenare oggi capanna
Pagine da allenare oggi capannaPagine da allenare oggi capanna
Pagine da allenare oggi capanna
Calzetti & Mariucci Editori
 
Promo allenamento funzionale e dintorni
Promo allenamento funzionale e dintorniPromo allenamento funzionale e dintorni
Promo allenamento funzionale e dintorni
Moisè Paolo
 
Pagine da il calcio ieri oggi e domani
Pagine da il calcio ieri oggi e domaniPagine da il calcio ieri oggi e domani
Pagine da il calcio ieri oggi e domani
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da sds scuola dello sport 109
Pagine da sds scuola dello sport 109Pagine da sds scuola dello sport 109
Pagine da sds scuola dello sport 109
Calzetti & Mariucci Editori
 
Presentazione weineck allenamento ottimale
Presentazione weineck allenamento ottimalePresentazione weineck allenamento ottimale
Presentazione weineck allenamento ottimale
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdf
Pagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdfPagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdf
Pagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da SDS Scuola dello Sport 120
Pagine da SDS Scuola dello Sport 120Pagine da SDS Scuola dello Sport 120
Pagine da SDS Scuola dello Sport 120
Calzetti & Mariucci Editori
 
Allenare la forza nei giovani di antonio urso
Allenare la forza nei giovani di antonio ursoAllenare la forza nei giovani di antonio urso
Allenare la forza nei giovani di antonio urso
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da stretch to win
Pagine da stretch to winPagine da stretch to win
Pagine da stretch to win
Calzetti & Mariucci Editori
 
pagine da non solo plank: educazione motoria nella scuola primaria.pdf
pagine da non solo plank: educazione motoria nella scuola primaria.pdfpagine da non solo plank: educazione motoria nella scuola primaria.pdf
pagine da non solo plank: educazione motoria nella scuola primaria.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da Platonov All'inizio dello sport
Pagine da Platonov All'inizio dello sportPagine da Platonov All'inizio dello sport
Pagine da Platonov All'inizio dello sport
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da alessio nella valigia dell'allenatore
Pagine da alessio nella valigia dell'allenatorePagine da alessio nella valigia dell'allenatore
Pagine da alessio nella valigia dell'allenatore
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da Friel La bibbia del ciclimo
Pagine da Friel La bibbia del ciclimoPagine da Friel La bibbia del ciclimo
Pagine da Friel La bibbia del ciclimo
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da Come impariamo a muoverci.pdf
Pagine da Come impariamo a muoverci.pdfPagine da Come impariamo a muoverci.pdf
Pagine da Come impariamo a muoverci.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Edoardo Osti
 
Pagine da training ergoattivo betti
Pagine da training ergoattivo bettiPagine da training ergoattivo betti
Pagine da training ergoattivo betti
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da bompa periodizzazione allenamento
Pagine da bompa periodizzazione allenamentoPagine da bompa periodizzazione allenamento
Pagine da bompa periodizzazione allenamento
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da periodizzazione allenamento_tudor bompa.pdf
Pagine da periodizzazione allenamento_tudor bompa.pdfPagine da periodizzazione allenamento_tudor bompa.pdf
Pagine da periodizzazione allenamento_tudor bompa.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da scuola dello sport 103
Pagine da scuola dello sport 103Pagine da scuola dello sport 103
Pagine da scuola dello sport 103
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da Scienza e movimento 4
Pagine da Scienza e movimento 4Pagine da Scienza e movimento 4
Pagine da Scienza e movimento 4
Calzetti & Mariucci Editori
 

Similar to Pagine da Capanna il libro per il mister (20)

Pagine da allenare oggi capanna
Pagine da allenare oggi capannaPagine da allenare oggi capanna
Pagine da allenare oggi capanna
 
Promo allenamento funzionale e dintorni
Promo allenamento funzionale e dintorniPromo allenamento funzionale e dintorni
Promo allenamento funzionale e dintorni
 
Pagine da il calcio ieri oggi e domani
Pagine da il calcio ieri oggi e domaniPagine da il calcio ieri oggi e domani
Pagine da il calcio ieri oggi e domani
 
Pagine da sds scuola dello sport 109
Pagine da sds scuola dello sport 109Pagine da sds scuola dello sport 109
Pagine da sds scuola dello sport 109
 
Presentazione weineck allenamento ottimale
Presentazione weineck allenamento ottimalePresentazione weineck allenamento ottimale
Presentazione weineck allenamento ottimale
 
Pagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdf
Pagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdfPagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdf
Pagine da Ottimizzare il movimento nello sport.pdf
 
Pagine da SDS Scuola dello Sport 120
Pagine da SDS Scuola dello Sport 120Pagine da SDS Scuola dello Sport 120
Pagine da SDS Scuola dello Sport 120
 
Allenare la forza nei giovani di antonio urso
Allenare la forza nei giovani di antonio ursoAllenare la forza nei giovani di antonio urso
Allenare la forza nei giovani di antonio urso
 
Pagine da stretch to win
Pagine da stretch to winPagine da stretch to win
Pagine da stretch to win
 
pagine da non solo plank: educazione motoria nella scuola primaria.pdf
pagine da non solo plank: educazione motoria nella scuola primaria.pdfpagine da non solo plank: educazione motoria nella scuola primaria.pdf
pagine da non solo plank: educazione motoria nella scuola primaria.pdf
 
Pagine da Platonov All'inizio dello sport
Pagine da Platonov All'inizio dello sportPagine da Platonov All'inizio dello sport
Pagine da Platonov All'inizio dello sport
 
Pagine da alessio nella valigia dell'allenatore
Pagine da alessio nella valigia dell'allenatorePagine da alessio nella valigia dell'allenatore
Pagine da alessio nella valigia dell'allenatore
 
Pagine da Friel La bibbia del ciclimo
Pagine da Friel La bibbia del ciclimoPagine da Friel La bibbia del ciclimo
Pagine da Friel La bibbia del ciclimo
 
Pagine da Come impariamo a muoverci.pdf
Pagine da Come impariamo a muoverci.pdfPagine da Come impariamo a muoverci.pdf
Pagine da Come impariamo a muoverci.pdf
 
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...Ingegneri   l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
Ingegneri l'utilizzo di sovraccarichi per lo sviluppo della forza nella pal...
 
Pagine da training ergoattivo betti
Pagine da training ergoattivo bettiPagine da training ergoattivo betti
Pagine da training ergoattivo betti
 
Pagine da bompa periodizzazione allenamento
Pagine da bompa periodizzazione allenamentoPagine da bompa periodizzazione allenamento
Pagine da bompa periodizzazione allenamento
 
Pagine da periodizzazione allenamento_tudor bompa.pdf
Pagine da periodizzazione allenamento_tudor bompa.pdfPagine da periodizzazione allenamento_tudor bompa.pdf
Pagine da periodizzazione allenamento_tudor bompa.pdf
 
Pagine da scuola dello sport 103
Pagine da scuola dello sport 103Pagine da scuola dello sport 103
Pagine da scuola dello sport 103
 
Pagine da Scienza e movimento 4
Pagine da Scienza e movimento 4Pagine da Scienza e movimento 4
Pagine da Scienza e movimento 4
 

More from Calzetti & Mariucci Editori

Pagine da programmazione annuale allenamento nella pallavolo under 16 e 18.pdf
Pagine da programmazione annuale allenamento nella pallavolo under 16 e 18.pdfPagine da programmazione annuale allenamento nella pallavolo under 16 e 18.pdf
Pagine da programmazione annuale allenamento nella pallavolo under 16 e 18.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da Hybrid training per migliorare la performance e l'aspetto fisico
Pagine da Hybrid training per migliorare la performance e l'aspetto fisicoPagine da Hybrid training per migliorare la performance e l'aspetto fisico
Pagine da Hybrid training per migliorare la performance e l'aspetto fisico
Calzetti & Mariucci Editori
 
Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning 47_48
Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning  47_48Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning  47_48
Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning 47_48
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdf
Pagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdfPagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdf
Pagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da allenamento per la maratona_Billat
Pagine da allenamento per la maratona_BillatPagine da allenamento per la maratona_Billat
Pagine da allenamento per la maratona_Billat
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdf
Pagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdfPagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdf
Pagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da giochi volley s3.pdf
Pagine da giochi volley s3.pdfPagine da giochi volley s3.pdf
Pagine da giochi volley s3.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdf
Pagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdfPagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdf
Pagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da basi metodologiche dell'allenamento
Pagine da basi metodologiche dell'allenamentoPagine da basi metodologiche dell'allenamento
Pagine da basi metodologiche dell'allenamento
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e pratica
Pagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e praticaPagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e pratica
Pagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e pratica
Calzetti & Mariucci Editori
 
pagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Bellucci
pagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Belluccipagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Bellucci
pagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Bellucci
Calzetti & Mariucci Editori
 
Bibliografia Strength & Conditioning 45-46
Bibliografia Strength & Conditioning 45-46Bibliografia Strength & Conditioning 45-46
Bibliografia Strength & Conditioning 45-46
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdf
Pagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdfPagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdf
Pagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
Calcio che passione! 100 campionati di serie A
Calcio che passione! 100 campionati di serie ACalcio che passione! 100 campionati di serie A
Calcio che passione! 100 campionati di serie A
Calzetti & Mariucci Editori
 
pagine da masterball_pittera.pdf
pagine da masterball_pittera.pdfpagine da masterball_pittera.pdf
pagine da masterball_pittera.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdf
Pagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdfPagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdf
Pagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
pagine da ACSM fitness giovanile.pdf
pagine da ACSM fitness giovanile.pdfpagine da ACSM fitness giovanile.pdf
pagine da ACSM fitness giovanile.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da esercizi per la schiena.pdf
Pagine da esercizi per la schiena.pdfPagine da esercizi per la schiena.pdf
Pagine da esercizi per la schiena.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdf
Pagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdfPagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdf
Pagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 
pagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdf
pagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdfpagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdf
pagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdf
Calzetti & Mariucci Editori
 

More from Calzetti & Mariucci Editori (20)

Pagine da programmazione annuale allenamento nella pallavolo under 16 e 18.pdf
Pagine da programmazione annuale allenamento nella pallavolo under 16 e 18.pdfPagine da programmazione annuale allenamento nella pallavolo under 16 e 18.pdf
Pagine da programmazione annuale allenamento nella pallavolo under 16 e 18.pdf
 
Pagine da Hybrid training per migliorare la performance e l'aspetto fisico
Pagine da Hybrid training per migliorare la performance e l'aspetto fisicoPagine da Hybrid training per migliorare la performance e l'aspetto fisico
Pagine da Hybrid training per migliorare la performance e l'aspetto fisico
 
Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning 47_48
Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning  47_48Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning  47_48
Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning 47_48
 
Pagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdf
Pagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdfPagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdf
Pagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdf
 
Pagine da allenamento per la maratona_Billat
Pagine da allenamento per la maratona_BillatPagine da allenamento per la maratona_Billat
Pagine da allenamento per la maratona_Billat
 
Pagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdf
Pagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdfPagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdf
Pagine dal secondo eserciziario pallavolo di Mauro Marchetti.pdf
 
Pagine da giochi volley s3.pdf
Pagine da giochi volley s3.pdfPagine da giochi volley s3.pdf
Pagine da giochi volley s3.pdf
 
Pagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdf
Pagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdfPagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdf
Pagine da Yoga_Anatomy_terza edizione italiana.pdf
 
Pagine da basi metodologiche dell'allenamento
Pagine da basi metodologiche dell'allenamentoPagine da basi metodologiche dell'allenamento
Pagine da basi metodologiche dell'allenamento
 
Pagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e pratica
Pagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e praticaPagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e pratica
Pagine da allenamento pliometrico, evidenze scientifiche, metodologia e pratica
 
pagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Bellucci
pagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Belluccipagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Bellucci
pagine da joy of moving, di C. Pesce, R. Marchetti, A. Motta, M. Bellucci
 
Bibliografia Strength & Conditioning 45-46
Bibliografia Strength & Conditioning 45-46Bibliografia Strength & Conditioning 45-46
Bibliografia Strength & Conditioning 45-46
 
Pagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdf
Pagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdfPagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdf
Pagine da Allenamento Ottimale terza Edizione.pdf
 
Calcio che passione! 100 campionati di serie A
Calcio che passione! 100 campionati di serie ACalcio che passione! 100 campionati di serie A
Calcio che passione! 100 campionati di serie A
 
pagine da masterball_pittera.pdf
pagine da masterball_pittera.pdfpagine da masterball_pittera.pdf
pagine da masterball_pittera.pdf
 
Pagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdf
Pagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdfPagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdf
Pagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdf
 
pagine da ACSM fitness giovanile.pdf
pagine da ACSM fitness giovanile.pdfpagine da ACSM fitness giovanile.pdf
pagine da ACSM fitness giovanile.pdf
 
Pagine da esercizi per la schiena.pdf
Pagine da esercizi per la schiena.pdfPagine da esercizi per la schiena.pdf
Pagine da esercizi per la schiena.pdf
 
Pagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdf
Pagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdfPagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdf
Pagine da Tomporowski McCullick Pesce_giochi di movimento bambini.pdf
 
pagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdf
pagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdfpagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdf
pagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdf
 

Pagine da Capanna il libro per il mister

  • 1. 23 PRIMO CAPITOLO “L’allenatore rende merito alla sua funzione d’insegnante quando è in grado di realizzare un piano generale di prepara- zione caratterizzato da strategie semplici, ma sorrette da idee forti e attuali in merito alla neuromotricità. Purtroppo può accadere che le nozioni sul funzionamento del corpo e della psiche siano spesso arcaiche e in qualche caso, as- solutamente pre-scientifiche. Di conseguenza, poiché le scelte metodologiche dipendono dalle interpretazioni personali, se queste sono determinate da pregiudizi e da resistenze di ordine concettuale, è facile che na- scano posizioni ideologiche che non giovano alla conoscenza”. Sempre più spesso si sente affermare che bisogna incrementare il numero delle esercitazioni con la palla, perché così gli atleti si di- vertono e soprattutto, è più facile promuovere con alcune di esse, lo sviluppo di quelle potenzialità biochimiche (aerobiche o anae- robiche) che in precedenza si pensava potessero essere accresciute solo attraverso le cosiddette esercitazioni “a secco”. Tale giustificazione a me sembra semplicistica e frutto di conside- razioni alquanto superficiali. Proporre un’attività di gioco per migliorare il rendimento globale dei giocatori è giustificato invece da ben altre ragioni che se fos- sero accettate, darebbero atto a una rivoluzione pedagogica e metodologica di estrema rilevanza. GESTI SEMPLICI, IDEE FORTI L’ALLENAMENTO ATTRAVERSO LE ESERCITAZIONI DI GIOCO Proprio per questo motivo mi rivolgo a te Mister, raccomandandoti di approfondire maggiormente gli studi sul come ottimizzare la tua strategia di “insegnamento”, al fine di vedere concretizzato nei giocatori “un nuovo comportamento motorio”. A questo riguardo non posso che constatare la lentezza con cui gli studi sulla mo- tricità si diffondono nel mondo del calcio mentre, sono convinto, si trarrebbero grandi vantaggi dall’acquisizione di nozioni relative ad alcuni aspetti delle neuro- scienze. Commento ©LucianoRossi Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 23
  • 2. 43 SECONDO CAPITOLO I concetti che hanno ispirato questo testo possono essere conside- rati come la naturale conseguenza di quelli espressi in un prece- dente libro, che aveva già in sé il seme di una strategia di allenamento legata a quei principi di ordine neurofisiologico che saranno, nelle pagine seguenti, ripresi, sviluppati e integrati in un discorso più ampio di apprendimento motorio. Il libro a cui faccio riferimento é: “HANDBALL - La preparazione fisica speciale e la psico-pe- dagogia dell’apprendimento motorio” (Edizioni Ecig, 1985). Nella prima parte di tale libro scritto per gli allenatori di palla- mano, affrontai per la prima volta un argomento che mi stava e mi sta tuttora particolarmente a cuore e cioè quello relativo alla Pre- parazione Fisica Speciale. “La PFSle è quella tipologia di allenamento che sintetizza in un’u- nica esercitazione l’acquisizione di capacità di forza e di resi- stenza, associate al contemporaneo affinamento della qualità del gesto tecnico e della strategia tattica”. Nelle esercitazioni di PFSle assumono rilevanza in particolare, tutti i fenomeni che mobilizzano integralmente le funzioni cerebrali. Presa d’informazione, attenzione, percezione, memorizzazione, etc., fanno parte infatti, di una complessa fenomenologia neurale atta a condizionare l’ottimizzazione dei risultati sportivi. In questo ambito, l’attività muscolare viene valutata il fine e il mezzo per realizzare una prestazione sportiva. Il fine, in quanto il muscolo è l’effettore ultimo della strategia motoria e il mezzo, per- ché è utilizzata dall’organismo per “insegnare” al Sistema Ner- voso come realizzare la propria attività. Ecco dunque che l’uomo, nell’ambito della preparazione speciale, assume la configurazione di un “cervello da plasmare”, attraverso l’esercizio ripetuto e appositamente programmato, per coinvolgere e strutturare la complessa organizzazione coordinativa delle strut- ture nervose. INTRODUZIONE Commento Già a quei tempi (1985) esaltavo i principi indicati nella definizione della PFSle, co- vando il desiderio che fossero maggiormente presi in considerazione, in quanto ri- tenevo determinante che gli allenatori cominciassero a proporre delle esercitazioni che soddisfacessero in toto le esigenze relative all’incremento della prestazione. ©GiorgioRavezzani Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 43
  • 3. 55 TERZO CAPITOLO Risulta impensabile per me, affrontare argomenti che rappresen- tano il cosa fare, senza considerare le modalità operative di cui è necessario tener conto, per ottimizzare il miglior risultato sportivo. Intendo con ciò riferirmi al come fare, e cioè a quelle norme di comportamento suggerite dagli allenatori agli atleti, per favorirne il processo di apprendimento. Nell’ambito della metodologia detta “tradizionale”, gli elementi tecnici che costituiscono il filo conduttore delle esercitazioni, sono solitamente ripetuti molte volte con lo scopo di creare una motri- cità automatizzata. A questo proposito tengo a precisare però che voglio prendere le distanze dalle modalità con cui gli allenatori propongono tale at- tività ripetitiva, poiché è basata su principi teorici che non condi- vido. Infatti, la modalità con la quale vengono proposti gli esercizi porta a una tipologia d’apprendimento, comunemente indicato dai pe- dagogisti con il termine di addestramento. INTRODUZIONE UNO SGUARDO ALLA METODOLOGIA TRADIZIONALE Commento Appare ovvio che ogni allenatore tenda a insegnare formulando delle ipotesi inerenti a come egli crede che un individuo sia in grado di imparare l’attività motoria. In con- seguenza io credo che egli debba avere delle convinzioni culturali riguardo alle Neu- roscienze. Se queste conoscenze sono obsolete o non aggiornate, sicuramente l’allenatore sarà orientato a praticare l’unica metodologia che conosce e che io in- dico come “tradizionale”. ©LucianoRossi Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 55
  • 4. 63 QUARTO CAPITOLO Nell’anno 2000, non posso che constatarne l’attualità, il problema è sempre lo stesso: il corpo del giocatore è considerato (interviste, articoli, libri) alla stregua di una “fabbrica di energia”. Infatti, appare del tutto normale che non solo i cultori della pre- parazione fisica, ma i tecnici, i giocatori, i giornalisti, etc., quando si riferiscono alle modalità con cui l’organismo trae energia dalle reazioni biochimiche, utilizzino delle metafore. Si parla ad esempio, di serbatoi che devono essere riempiti at- traverso l’allenamento. Più specificatamente, che un giocatore ha i serbatoi aerobici o anaerobici vuoti e ha bisogno di lavoro per- sonalizzato per reintegrarli. O ancora, che la squadra si trova in un periodo di “carico” oppure di “scarico”. Partiti dalla metafora dell’uomo macchina, ci si è fatti prendere la mano, così la fantasia ha prevaricato la realtà, tanto che la ten- denza è ad allenare gli atleti a “comparti fisiologici” che solo suc- cessivamente, come in una catena di montaggio, sono assemblati nell’ambito di una strategia di allenamento in cui si ricerca lo svi- luppo e il mantenimento della forma sportiva. Nel calcio, l’apoteosi di questa idea si concretizza durante il pe- riodo di precampionato, in cui la cultura attuale sembra obbligare i tecnici a “riempire” gli atleti inizialmente con materiale aerobico, in seguito con quello lattacido ed infine, con quello alattacido (struttura dell’allenamento a blocchi). Così, come prima di partire per un lungo viaggio, ai giocatori viene fatta fare una “scorta”. “Fare la scorta per il futuro”, nel sapere calcistico collettivo è una convinzione comune perché si dice, che senza incamerare energia, i giocatori non potrebbero mantenersi in “forma” per tutto il Cam- pionato. Chi crede che al periodo precampionato debba corrispondere un tipo di preparazione particolare avente come prerogativa quella di fornire l’energia necessaria a conservare la forma sportiva per tutto o quasi il campionato, ha scelto o gli è stato suggerito il libro sbagliato. IL CORPO COME UNA MACCHINA LA MIA OPINIONE ©GiorgioRavezzani Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 63
  • 5. 83 QUINTO CAPITOLO Questo libro possiede i requisiti per trasmettere un forte messag- gio agli allenatori, trattando di come sia possibile imparare a per- fezionare il proprio metodo d’insegnamento. È un testo dedicato a chi è impegnato nelle Scuole Calcio, nei Set- tori Giovanili e Dilettantistici, con numerosi spunti utilizzabili anche dagli allenatori delle squadre professionistiche. INTRODUZIONE Commento Come vedi Mister, il tempo passa ma l’esigenza di trasmettere le nuove conoscenze (che non sono più nuove, ma inesplorate purtroppo sì) erano e sono in me sempre presenti. Faccio riferimento a concetti che dovrebbero far riflettere ma, nonostante siano stati presentati nel mondo del calcio ripetutamente per numerosi anni, non sono in grado presumibilmente di sollecitare negli allenatori alcun dubbio sul pro- prio metodo d’insegnamento. In questo libro, pubblicato nel 2001, i problemi irrisolti di allora sono ancora insoluti. In più non vedo attualmente alcun passo in avanti, nel senso di qualcuno che ponga degli interrogativi o che almeno parli di metodi alternativi, anche se siamo tutti con- sapevoli delle possibili difficoltà pratiche che di conseguenza, si dovrebbero af- frontare. In realtà alcuni preparatori fisici provano a interagire in tal senso con i loro tecnici, ma poi si accorgono che questi ultimi, anche se inizialmente provano a intrapren- dere una nuova strada, all’insorgere delle prime difficoltà (insuccessi o critiche) ten- dono a ritornare alle loro “vecchie” abitudini. Una volta si diceva, se vuoi “cambiare” metodo devi vincere, perché solo così puoi convincere. Ma cosa dire allora di Mourinho? Vincere ha vinto. La logica suggerirebbe che nel bene o nel male, qualche ragionamento sul metodo che applica si sarebbe dovuto sentire. Avrebbe dovuto sollecitare qualche dubbio o tantomeno una certa curio- sità. Invece niente o quasi. Quindi, mi dispiace contraddire coloro i quali da sempre affermano il contrario, ma neanche chi vince riesce a sollecitare al cambiamento colui il quale si rifiuta di es- sere sollecitato. In generale si pensa che Muorinho sia stata una meteora nel mondo del calcio ita- liano e che per “fortuna è passata senza lasciare traccia (!!)”. A questo proposito mi viene in mente un detto: a chi si è formata un’idea senza ra- gionare, non vi sarà alcun ragionamento che gli farà cambiare idea. È un’affermazione che mi fa un po’ paura, ma io voglio continuare a credere che non sia così. ©LucianoRossi Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 83
  • 6. 95 SESTO CAPITOLO Rispetto ai miei precedenti libri con contenuti estesi e complessi, quest’ultimo è invece una monografia in cui affronto un argomento molto circoscritto. Essendo consapevole che la coordinazione neuromuscolare è una fenomenologia cui l’organismo partecipa in senso globale, dopo aver precedentemente indugiato ad analizzare e a criticare al- cuni aspetti della metodologia attuale, in questo libro ho deciso di inviare un “messaggio” che possa sollecitare lo spunto per un ra- gionamento. Servendomi perciò di una metafora, lancio “Un sasso nello stagno” e affido alle piccole onde concentriche che ne derivano il compito di portare il seme della curiosità molto lontano. L’essenza del messaggio è oltremodo chiara: anche negli esercizi di rafforzamento, la “gestualità” deve essere coerente e finaliz- zata alla disciplina praticata. INTRODUZIONE Commento É una mia salda convinzione che le qualità muscolari ritenute utili al giocatore di cal- cio debbano essere sviluppate attraverso esercitazioni studiate e programmate in- sieme al preparatore fisico. Devi sapere però che è durante le esercitazioni con la palla che le cose si complicano, perché sei tu che, proponendo l’applicazione di strategie tattiche, devi controllare anche l’esattezza formale e la qualità dei gesti effettuati quando il giocatore non ha il possesso della palla. Fra questi ti ricordo i cambi di ritmo, le conseguenti accelera- zioni e i rallentamenti, i cambi di direzione, le modalità del pressing, le varie “forme” di corsa quando l’atleta cerca di occupare spazi o si sposta per aiutare un compagno. Tutte le modalità di movimento senza palla sopra descritte, possono anche essere or- ganizzate separandole dalle esercitazioni con la palla. In questo caso possono essere “viste” sia come facenti parte di un progetto di incremento del rendimento fisico e sia come un’attività idonea per la prevenzione degli infortuni muscolari. Dico questo per- ché le metodiche di prevenzione attualmente applicate, dal mio punto di vista, non sono convincenti. Perché abbiano senso gli esercizi di prevenzione debbono presen- tare sia nella forma che nella sostanza, la medesima gestualità e la stessa ritmica che si presenterà in partita. Attenzione Mister, a questo proposito ti faccio un’anticipazione relativa a un argomento che tratterò in seguito. Non esiste alcuna macchina di muscolazione che soddisfi com- piutamente le esigenze di prevenzione a cui tutti noi aspiriamo, questo né in termini for- mali, né in termini spaziali. Su questi strumenti ci si esercita infatti su un solo piano di movimento e con una velocità di contrazione insufficiente relativamente alle esigenze agonistiche. È per questo motivo che considero inopportuna tale pratica proprio in par- ticolare, sotto il profilo della prevenzione “antinfortunistica”. Chiarite alcune argomen- tazioni generali, ora propongo alla tua attenzione una riflessione più approfondita proprio sui problemi specifici relativi alla prevenzione degli infortuni muscolari. ©GiorgioRavezzani Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 95
  • 7. 109 SETTIMO CAPITOLO Tutte le Scienze Umane dalla metà del ‘600 in poi sono state so- vrastate da un’idea filosofica tanto imponente quanto drammatica e cioè il dualismo cartesiano. Con questo peso culturale carico di condizionamenti, anche nel mondo dello sport si è fatto credere agli aventi causa che l’uomo potesse avere capacità dapprima “separabili, poi migliorabili e in- fine, nuovamente assemblabili”. Con questo obiettivo sono state catalogate molteplici capacità mu- scolari, organiche e coordinative e per ognuna di queste sono state identificate le rispettive esercitazioni aventi come scopo quello di esaltarle al meglio. INTRODUZIONE Commento In ogni singola disciplina sportiva è inequivocabile che alcune capacità fisiche, sup- portate dal talento personale, diano origine ad un migliore rendimento agonistico. In questo caso appare logico che sia necessario praticare quegli esercizi analitici che, migliorando la struttura fisica e/o le singole funzioni organiche, forniscono anche se a lungo termine, un reale vantaggio. Per il gioco del calcio Mister, le riflessioni da fare potrebbero riguardare i seguenti quesiti. Qual é la qualità fisica che bisogna necessariamente sviluppare al fine di avere la sicurezza di ottenere un miglioramento agonistico? Forse la coordinazione generale. Forse la resistenza aerobica, quella anaerobica lattacida o quella alattacida. Forse la forza resistente, la massimale, la submassimale, l’eccentrica, l’eccentrico- concentrica, l’elastica, la pliometrica, l’esplosiva, l’esplosivo-elastica, la reattiva, l’i- sometrica, l’isocinetica, etc. Come avrai capito le risposte non sono tanto ovvie. A questo proposito, spesso nel mondo del calcio per risolvere tali quesiti si è assi- stito al fenomeno delle inutili “mode” (elettrostimolatori, balzi pliometrici, salite, pe- sistica con sovraccarichi elevatissimi, cardiofrequenzimetri e per ultimi, in ordine di tempo, gli accelerometri). Appare evidente che il calcio sia una disciplina in cui il talento individuale e la ca- pacità del tecnico di fornire un’organizzazione tattica superiore a quella degli av- versari, abbiano ancora il soppravvento e contraddicano tutti “gli strumenti” che in questi ultimi trent’anni sono stati proposti come la corretta panacea per perseguire risultati ottimali. Comunque sia ti sarai reso conto che l’idea cartesiana (separare ciò che è unitario) è ancora fortissima e appare per ora ancora invincibile. Ma come si desume dal ti- tolo del libro di cui stai leggendo alcuni tratti, si può sperare di averne il soprav- vento; sarà un lavoro faticoso e difficile ma non impossibile. Il fatto che possa diventare possibile dipende anche da te. ©LucianoRossi Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 109
  • 8. 121 OTTAVO CAPITOLO Inizialmente, il giudizio relativo alla coordinazione motoria di un soggetto fu espresso attraverso una analisi “al contrario”, cioè os- servandone la mancanza. Ma questa modalità di studio non portò alcun beneficio nel progresso della conoscenza, in quanto ben pre- sto ci si rese conto che il concetto di corretta coordinazione non lo si poteva ricavare deducendolo dall’analisi del solo processo ef- ferente. Questo durò fino a quando la motricità venne considerata l’esatta proiezione somatica di ciò che era “contenuto” nel cervello il quale, secondo le convinzioni dell’epoca determinava la riproduzione, con precisione obbligata, di tutte le forme di movimento. Ci si basava su una logica molto stretta. Se il centro trasmette una catena adeguata d’impulsi efferenti verso la periferia, quest’ul- tima prenderà la forma di movimenti anch’essi regolari e adeguati allo scopo. Se però la catena degli impulsi efferenti centrali è organizzata in modo inadatto, anche la sua proiezione periferica produrrà un movimento irregolare e inadeguato allo scopo. Paradossalmente, nel primo e nel secondo caso il movimento si dovrà considerare coordinato, giacché rappresenta esattamente il contenuto dell’impulso centrale che “comanda” alla periferia mo- toria di eseguire movimenti riflessi, identici alla copia corticale. Gli studi attuali negano che la periferia motoria abbia un rap- porto così rigido e meccanico con il centro, per cui per spiegare il processo efferente occorre introdurre un nuovo concetto di co- ordinazione. Dato per scontato che al cervello non basta inviare un impulso, per assicurare che il corpo si muova nella direzione voluta, appare lo- gico pensare che oltre al sistema efferente primario debbono esi- stere, nell’organo centrale, sistemi ausiliari più o meno complessi, che assicurino un controllo completo e costante di tutta la motri- cità periferica. Alla luce delle affermazioni precedenti, possiamo concludere che la coordinazione motoria non sia altro che l’organizzazione del controllo periferico e nello stesso tempo, il risultato di questa con- trollabilità nei confronti di tutti gli elementi che sono compresi nel- l’ambiente circostante. LA COORDINAZIONE DINAMICA ©GiorgioRavezzani Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 121
  • 9. 135 NONO CAPITOLO Numerose volte nei miei scritti precedenti ho fatto riferimento a due aggettivi: assemblato e integrato. In seguito approfonden- done il significato, si potrà capire l’importanza del significato che esprimono in riferimento all’essere umano. Attualmente, l’atteggiamento di tutti gli addetti ai lavori (i tecnici, i medici, i terapisti, i dirigenti e perfino i giornalisti specializzati) porta a un’unica paradossale conclusione: il corpo umano è con- cepito come una struttura assemblata, costituita da una moltepli- cità di componenti. Un “insieme” si dice assemblato quando le singole parti che lo compongono, attraverso attività diverse e indipendenti, operano per farlo funzionare nella sua globalità. Molti allenatori non attenti sono presumibilmente convinti che l’atle- ta sia una struttura “assemblata” e, agendo di conseguenza, pen- sano che migliorando la funzionalità di una sua “parte” si abbia automaticamente l’incremento del funzionamento di “tutto” il resto. INTRODUZIONE Commento Mister quali pensieri ti suggeriscono queste due parole, considerate nell’ambito del- l’insegnamento del gioco del calcio? Per ciò che mi riguarda posso dirti che da quando ci ho ragionato attorno, ho cam- biato molto il modo di approcciarmi all’allenamento. Di questo cambiamento ne sono fiero, anche se questo nuovo modo di pensare determina una “opposizione” co- stante della maggior parte dei colleghi ai quali per altro chiedo, come sto facendo con te, di fermarsi solo qualche attimo a riflettere. L’ERRORE PRECONCETTO: IL CORPO ASSEMBLATO Commento Se prendiamo ad esempio un oggetto qualsiasi, non possiamo che constatare che sia formato dalla “somma” di innumerevoli parti. Ma come vedremo in seguito un “oggetto assemblato” non può essere messo a confronto con una struttura biologica quale è l’uomo, in cui tutte le sue parti invece, sono integrate funzionalmente fra loro. Del concetto di integrazione ci occuperemo in seguito. ©LucianoRossi Capanna_Il libro per il mister 23/04/13 12.54 Pagina 135