Fondazione Human+ ha fatto una ricerca sulle pratiche di innovazione nelle PMI italiane, avviata nel 2011 e conclusa nel 2013. Obiettivo di fondo è capire come fanno "open innovation" (cioè in cooperazione con altri soggetti) le aziende all'avanguardia nel proprio settore e diffondere questo know-how ad altre imprese e policy-maker interessati. Qui riportiamo i risultati di ricerca. Per informazioni non esitate a contattarci info@fondazionehumanplus.it qui trovate il report di ricerca completo
Organizzazioni Esponenziali (ExO) - Breve IntroduzioneLuca Leonardini
Cosa sono e da dove nascono le ExO?
Come il modello organizzativo delle ExO può trasformare il mondo per creare un futuro migliore?
Quali sono gli elementi che costituiscono il modello ExO?
Obiettivo di questo primo incontro e di questa presentazione è divulgare le basi del modello ExO, di portare ispirazioni ed esempi concreti per applicare il modello ExO nella realtà quotidiana di ogni realtà aziendale, organizzazione, istituzione, attività professionale, commerciale, imprenditoriale.
- 2016, l’anno dell’Open Innovation
- Digital e Open Innovation: gli strumenti e i processi utili alle aziende
- L’intervista: Solomon Darwin, direttore del Gardwood Center for Corporate Innovation della Berkley University
- 6 libri da leggere
Competenze digitali & innovazione: come svilupparle in aziendaPartners4Innovation
- Cominciare dall’Università
- Gli strumenti: digital readiness e innovation workshop
- Case History 1. L’innovation center di IntesaSanpaolo
- Case History 2. Snam: L’innovazione strutturata collettiva e frugale
Fondazione Human+ ha fatto una ricerca sulle pratiche di innovazione nelle PMI italiane, avviata nel 2011 e conclusa nel 2013. Obiettivo di fondo è capire come fanno "open innovation" (cioè in cooperazione con altri soggetti) le aziende all'avanguardia nel proprio settore e diffondere questo know-how ad altre imprese e policy-maker interessati. Qui riportiamo i risultati di ricerca. Per informazioni non esitate a contattarci info@fondazionehumanplus.it qui trovate il report di ricerca completo
Organizzazioni Esponenziali (ExO) - Breve IntroduzioneLuca Leonardini
Cosa sono e da dove nascono le ExO?
Come il modello organizzativo delle ExO può trasformare il mondo per creare un futuro migliore?
Quali sono gli elementi che costituiscono il modello ExO?
Obiettivo di questo primo incontro e di questa presentazione è divulgare le basi del modello ExO, di portare ispirazioni ed esempi concreti per applicare il modello ExO nella realtà quotidiana di ogni realtà aziendale, organizzazione, istituzione, attività professionale, commerciale, imprenditoriale.
- 2016, l’anno dell’Open Innovation
- Digital e Open Innovation: gli strumenti e i processi utili alle aziende
- L’intervista: Solomon Darwin, direttore del Gardwood Center for Corporate Innovation della Berkley University
- 6 libri da leggere
Competenze digitali & innovazione: come svilupparle in aziendaPartners4Innovation
- Cominciare dall’Università
- Gli strumenti: digital readiness e innovation workshop
- Case History 1. L’innovation center di IntesaSanpaolo
- Case History 2. Snam: L’innovazione strutturata collettiva e frugale
- Corporate Venture Capital: investimenti record nel mondo
- Come avvicinarsi al Corporate VC e Accelerator
- La linea francese: aziende nei fondi VC
- Case history: Enel, Sia
Scouting, Call For Ideas, Crowdsourcing
- La piattaforma europea delle idee
- Dallo scouting al crowdsourcing
- Case History: Cardif, CNL
- FCA e il crowsourcing di U2B
La breve presentazione contiene considerazioni sul rapporto tra Start-up e Aziende nell'approccio al cambiamento, con l'introduzione di due strumenti originali di analisi: le "piramidi del cambiamento-innovazione" e la "macchina del cambiamento". Lo scopo dell'autore, Sergio Rossi, è cercare di ridurre le asimmetrie tra i due attori ed accrescere proficuamente la cooperazione.
Le caratteristiche delle Organizzazioni EsponenzialiLuca Leonardini
Stamani ho l'onore e il piacere di presentare un nuovo seminario sulle ExO agli studenti del Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Ferrara iscritti al corso di Gestione dei processi e cost management con la Professoressa Castellini ed il Professor Roberto Mazzotti.
Le caratteristiche delle organizzazioni esponenziali (ExO) e cosa distingue un progetto imprenditoriale esponenziale da un business tradizionale.
1) Le ExO sono strutture snelle, scalabili veloci nell’adattarsi all’imprevedibilità del contesto nel quale operano.
2) Hanno costi d’ingresso e dell’offerta molto contenuti tendenti a zero (marginalità elevata) perché sfruttano le tecnologie in accelerazione.
3) Fanno leva sull’abbondanza di risorse liberate o generate dallo sviluppo tecnologico.
4) Creano progetti di imprenditorialità consapevole in quanto guidate dalla passione per un problema da risolvere in modo trasformativo.
5) Danno vita a un ecosistema basato su una piattaforma unica e difficilmente replicabile.
6) Grazie a tutto ciò le organizzazioni esponenziali sono capaci di migliorare 10 volte lo stato dell’arte di un settore, di un prodotto o di un servizio, di creare un impatto e una crescita 10 volte superiore a qualunque concorrente.
Nuvolab - Digital e Startup: un Mezzo per il Restart di PMI e Manager (A+ Net...Nuvolab
La visione di Nuvolab e del suo fondatore (Francesco Inguscio) su come e perchè le startup e le nuove tecnologie digitali possono aiutare PMI e manager a ripartire in tempo di crisi. Presentato all'A+Forum di Bologna il 21/11/2014.
Dall’internet delle cose all'industria 4.0Alvaro Busetti
Materiali del seminario Federmanager Academy tenuto a Milano il 22 settembre 2016. Propone un approccio all'Internet delle cose e all'Industria 4.0 nel contesto della Digital Transformation.
PMexpo 2019 | Come nasce l’innovazione, Nicola Camillo, Giordano FerrariPMexpo
Avere una startup, far parte di un processo di incubazione è prima di ogni cosa esperienza. L’apertura del cohort al Texas Medical Center X (Houston) è la nostra ispirazione:
“[Startups are] temporany groups of people who test hypotesis”, è per questo che non dovrebbero essere valutate come di successo con metriche come ROI, ROE, ma più su metriche di impostazione e di modello quali KPI, KVM, apprendimenti manageriali, capacità di generare network, etc..
Parlando di startup spesso si fa l’errore di concentrarsi molto sull’idea e poco sulle persone.
Gli incubatori (e le startup) più innovative nel panorama mondiale stanno cambiando questo paradigma, si stanno concentrando molto più sulle persone che sull’idea.
L’incubazione (ed il percorso che la startup vive nella sua fase iniziale) è più un percorso di formazione che di crescita dell’idea e questo è il valore che se opportunamente raccolto, può portare i frutti migliori.
Exposure document. Aperto a commenti fino al 30/6/12.
L’elaborazione del presente documento, aperto a modifiche, è avvenuta in più tappe:
• preparazione di un background document, a cura di Make a Cube3;
• raccolta di suggerimenti, proposte e modifiche, attraverso un workshop organizzato a Milano (5 giugno 2012) cui hanno partecipato circa 40 esperti ;
• revisione del testo e definizione critica delle proposte, a cura di Make a Cube3;
• lancio sul web e raccolta di ulteriori suggerimenti (entro il 30 giugno 2012).
L’intero processo nasce dalla collaborazione tra Make a Cube3, il Forum per la Finanza Sostenibile e Avanzi, nell’ambito della Settimana dell’SRI, un ricco programma di incontri e dibattiti sul tema del Sustainable and Responsible Investing (www.settimanasri.it).
Vi presentiamo il documento fondamentale per comprendere cos'è l'innovazione e come attivare una dinamica di innovazione continua in azienda. In poche pagine KNOW NET ha riassunto tutta la sua esperienza su questo tema, frutto di cinque anni di lavoro sul campo con le imprese italiane.
Slide del quarto appuntamento di CoopUP Bologna, il percorso di incubazione, networking e formazione di Kilowatt e Confcooperative Bologna, in collaborazione con Emil Banca e Irecoop.
Prima parte dell'incontro “Nuove tecnologie e Digital Workplace: processi, persone, piattaforme”. Il concetto di "posto di lavoro", i nuovi scenari occupazionali. Dalla catena fisica del valore, alla catena virtuale del valore e l'emergere del "knowledge working".
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...Kilowatt
Appuntamento#2 della quarta edizione di CoopUPBologna - il percorso di formazione, incubazione e networking promosso Confcooperative Bologna e Kilowatt in collaborazione con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna - su proposta di valore e business model.
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...Iris Network
Masterclass tenuta da Letizia Piangerelli e Paolo Campagnano in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Venerdì 15 Settembre | ore 9
Masterclass
A cura di
Letizia Piangerelli | CoopUp, CoopUp IN
Paolo Campagnano | Impact Hub Trentino
Con un intervento di Nicola Cabria, Human Foundation
L’atto di innovare è riconosciuto quale elemento imprescindibile per competere e creare valore. Tuttavia, in un mondo interconnesso dove la velocità e la portata della digitalizzazione stanno trasformando la natura stessa di prodotti e servizi, non è soltanto utile domandarsi “perché” innovare, ma anche il “come” diventa rilevante.
L’innovazione condotta soltanto nel chiuso dei propri uffici preposti non è più funzionale allo scopo. La risoluzione di sfide sociali e imprenditoriali è sempre più l’esito di un complesso processo di co-creazione, che coinvolge flussi di conoscenza tra un mix di attori. “Alterare l’ordine delle cose stabilite per fare cose nuove” ha dunque delle implicazioni non solo sui risultati, ma soprattutto sui processi organizzativi e sulle dinamiche culturali e personali dei soggetti che decidono di collaborare.
Nato in un contesto dove la leva e il fine era essenzialmente la tecnologia, l’open innovation si sta trasformando in molti casi in un approccio dove la collaborazione tra persone torna al centro dei processi produttivi, sia in quanto utenti (fonte diffusa di conoscenza), sia in quanto soci e collaboratori (fonte di idee, competenze, esperienze, reti), a prescindere dai ruoli e dalla “residenza” in un organigramma.
La sfida per le organizzazioni che vogliono innovare risiede dunque non tanto nelle idee che si è capaci di generare, ma nella capacità di creare il contesto culturale, organizzativo e ambientale più adeguato per cogliere i benefici che l’apertura può apportare. Hackaton, call4ideas, incubatori aziendali, partnership con startup, spin-off sono solo alcune delle modalità più note per fare innovazione aperta, ma se non utilizzati all’interno di una strategia consapevole rischiano di produrre più costi che benefici, anche in termini reputazionali.
Scopo della Masterclass è fornire una panoramica su come funziona l’open innovation, a partire da casi concreti provenienti anche dal mondo dell’impresa sociale, ed esplorare alcuni strumenti metodologici che possono poi essere riutilizzati nei propri contesti, per sviluppare nuove idee o affinare quelle esistenti, adottare pratiche collaborative, costruire network e spazi utili per attivare dinamiche di innovazione e aumentare la capacità dell’impresa sociale di generare impatto nella società.
- Corporate Venture Capital: investimenti record nel mondo
- Come avvicinarsi al Corporate VC e Accelerator
- La linea francese: aziende nei fondi VC
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Scouting, Call For Ideas, Crowdsourcing
- La piattaforma europea delle idee
- Dallo scouting al crowdsourcing
- Case History: Cardif, CNL
- FCA e il crowsourcing di U2B
La breve presentazione contiene considerazioni sul rapporto tra Start-up e Aziende nell'approccio al cambiamento, con l'introduzione di due strumenti originali di analisi: le "piramidi del cambiamento-innovazione" e la "macchina del cambiamento". Lo scopo dell'autore, Sergio Rossi, è cercare di ridurre le asimmetrie tra i due attori ed accrescere proficuamente la cooperazione.
Le caratteristiche delle Organizzazioni EsponenzialiLuca Leonardini
Stamani ho l'onore e il piacere di presentare un nuovo seminario sulle ExO agli studenti del Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Ferrara iscritti al corso di Gestione dei processi e cost management con la Professoressa Castellini ed il Professor Roberto Mazzotti.
Le caratteristiche delle organizzazioni esponenziali (ExO) e cosa distingue un progetto imprenditoriale esponenziale da un business tradizionale.
1) Le ExO sono strutture snelle, scalabili veloci nell’adattarsi all’imprevedibilità del contesto nel quale operano.
2) Hanno costi d’ingresso e dell’offerta molto contenuti tendenti a zero (marginalità elevata) perché sfruttano le tecnologie in accelerazione.
3) Fanno leva sull’abbondanza di risorse liberate o generate dallo sviluppo tecnologico.
4) Creano progetti di imprenditorialità consapevole in quanto guidate dalla passione per un problema da risolvere in modo trasformativo.
5) Danno vita a un ecosistema basato su una piattaforma unica e difficilmente replicabile.
6) Grazie a tutto ciò le organizzazioni esponenziali sono capaci di migliorare 10 volte lo stato dell’arte di un settore, di un prodotto o di un servizio, di creare un impatto e una crescita 10 volte superiore a qualunque concorrente.
Nuvolab - Digital e Startup: un Mezzo per il Restart di PMI e Manager (A+ Net...Nuvolab
La visione di Nuvolab e del suo fondatore (Francesco Inguscio) su come e perchè le startup e le nuove tecnologie digitali possono aiutare PMI e manager a ripartire in tempo di crisi. Presentato all'A+Forum di Bologna il 21/11/2014.
Dall’internet delle cose all'industria 4.0Alvaro Busetti
Materiali del seminario Federmanager Academy tenuto a Milano il 22 settembre 2016. Propone un approccio all'Internet delle cose e all'Industria 4.0 nel contesto della Digital Transformation.
PMexpo 2019 | Come nasce l’innovazione, Nicola Camillo, Giordano FerrariPMexpo
Avere una startup, far parte di un processo di incubazione è prima di ogni cosa esperienza. L’apertura del cohort al Texas Medical Center X (Houston) è la nostra ispirazione:
“[Startups are] temporany groups of people who test hypotesis”, è per questo che non dovrebbero essere valutate come di successo con metriche come ROI, ROE, ma più su metriche di impostazione e di modello quali KPI, KVM, apprendimenti manageriali, capacità di generare network, etc..
Parlando di startup spesso si fa l’errore di concentrarsi molto sull’idea e poco sulle persone.
Gli incubatori (e le startup) più innovative nel panorama mondiale stanno cambiando questo paradigma, si stanno concentrando molto più sulle persone che sull’idea.
L’incubazione (ed il percorso che la startup vive nella sua fase iniziale) è più un percorso di formazione che di crescita dell’idea e questo è il valore che se opportunamente raccolto, può portare i frutti migliori.
Exposure document. Aperto a commenti fino al 30/6/12.
L’elaborazione del presente documento, aperto a modifiche, è avvenuta in più tappe:
• preparazione di un background document, a cura di Make a Cube3;
• raccolta di suggerimenti, proposte e modifiche, attraverso un workshop organizzato a Milano (5 giugno 2012) cui hanno partecipato circa 40 esperti ;
• revisione del testo e definizione critica delle proposte, a cura di Make a Cube3;
• lancio sul web e raccolta di ulteriori suggerimenti (entro il 30 giugno 2012).
L’intero processo nasce dalla collaborazione tra Make a Cube3, il Forum per la Finanza Sostenibile e Avanzi, nell’ambito della Settimana dell’SRI, un ricco programma di incontri e dibattiti sul tema del Sustainable and Responsible Investing (www.settimanasri.it).
Vi presentiamo il documento fondamentale per comprendere cos'è l'innovazione e come attivare una dinamica di innovazione continua in azienda. In poche pagine KNOW NET ha riassunto tutta la sua esperienza su questo tema, frutto di cinque anni di lavoro sul campo con le imprese italiane.
Slide del quarto appuntamento di CoopUP Bologna, il percorso di incubazione, networking e formazione di Kilowatt e Confcooperative Bologna, in collaborazione con Emil Banca e Irecoop.
Prima parte dell'incontro “Nuove tecnologie e Digital Workplace: processi, persone, piattaforme”. Il concetto di "posto di lavoro", i nuovi scenari occupazionali. Dalla catena fisica del valore, alla catena virtuale del valore e l'emergere del "knowledge working".
Similar to Nuove tesi per rigenerare l’impresa. Le sue componenti sociali oltre il profitto e verso l’innovazione - Anna Grandori (Università Bocconi Milano)
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...Kilowatt
Appuntamento#2 della quarta edizione di CoopUPBologna - il percorso di formazione, incubazione e networking promosso Confcooperative Bologna e Kilowatt in collaborazione con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna - su proposta di valore e business model.
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...Iris Network
Masterclass tenuta da Letizia Piangerelli e Paolo Campagnano in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Venerdì 15 Settembre | ore 9
Masterclass
A cura di
Letizia Piangerelli | CoopUp, CoopUp IN
Paolo Campagnano | Impact Hub Trentino
Con un intervento di Nicola Cabria, Human Foundation
L’atto di innovare è riconosciuto quale elemento imprescindibile per competere e creare valore. Tuttavia, in un mondo interconnesso dove la velocità e la portata della digitalizzazione stanno trasformando la natura stessa di prodotti e servizi, non è soltanto utile domandarsi “perché” innovare, ma anche il “come” diventa rilevante.
L’innovazione condotta soltanto nel chiuso dei propri uffici preposti non è più funzionale allo scopo. La risoluzione di sfide sociali e imprenditoriali è sempre più l’esito di un complesso processo di co-creazione, che coinvolge flussi di conoscenza tra un mix di attori. “Alterare l’ordine delle cose stabilite per fare cose nuove” ha dunque delle implicazioni non solo sui risultati, ma soprattutto sui processi organizzativi e sulle dinamiche culturali e personali dei soggetti che decidono di collaborare.
Nato in un contesto dove la leva e il fine era essenzialmente la tecnologia, l’open innovation si sta trasformando in molti casi in un approccio dove la collaborazione tra persone torna al centro dei processi produttivi, sia in quanto utenti (fonte diffusa di conoscenza), sia in quanto soci e collaboratori (fonte di idee, competenze, esperienze, reti), a prescindere dai ruoli e dalla “residenza” in un organigramma.
La sfida per le organizzazioni che vogliono innovare risiede dunque non tanto nelle idee che si è capaci di generare, ma nella capacità di creare il contesto culturale, organizzativo e ambientale più adeguato per cogliere i benefici che l’apertura può apportare. Hackaton, call4ideas, incubatori aziendali, partnership con startup, spin-off sono solo alcune delle modalità più note per fare innovazione aperta, ma se non utilizzati all’interno di una strategia consapevole rischiano di produrre più costi che benefici, anche in termini reputazionali.
Scopo della Masterclass è fornire una panoramica su come funziona l’open innovation, a partire da casi concreti provenienti anche dal mondo dell’impresa sociale, ed esplorare alcuni strumenti metodologici che possono poi essere riutilizzati nei propri contesti, per sviluppare nuove idee o affinare quelle esistenti, adottare pratiche collaborative, costruire network e spazi utili per attivare dinamiche di innovazione e aumentare la capacità dell’impresa sociale di generare impatto nella società.
Una presentazione in formato "slides" su come presentare un’idea e convincere gli investitori a finanziarla. Documento elaborato nel 2019 da Domenico Aloisi. Tutti i diritti sui contenuti esposti appartengono ai rispettivi proprietari.
**Bibliografia**
Carlo Lorenzani - Unioncamere “Mettersi in proprio: una guida per fare impresa”
Maurizio La Cava “Startup Pitch - Come presentare un’idea e convincere gli investitori a finanziarla”
DocSend “What We Learned from 200 Startups Who Raised $360M”
Chris O'Leary “Elevator Pitch Essentials: How to Create an Effective Elevator Pitch”
Simon Sinek “Partire dal perché: Come tutti i grandi leader sanno ispirare collaboratori e clienti”;
Andrew V. Abela “The presentation”;
Steve Blank “The Four Steps to the Epiphany”;
Alexander Osterwalder “Business Model Canvas: Creare modelli di business”;
Eric Ries “Partire leggeri. Il metodo Lean Startup: innovazione senza sprechi per nuovi business di successo”;
Porter M.E. “How competitive forces shape strategy”;
Cos'è l'innovazione sociale? Chi la pratica? Quali strategia di innovazione sono più adeguate per aumentare l'impatto di iniziative di social innovation?
Emilio Paolucci - Alcune riflessioni sulle nuove forme del lavoro - Digital f...Cultura Digitale
La trasformazione che Internet ed i sistemi informativi hanno creato nei modelli organizzativi delle imprese e nel concetto di lavoro è stata lenta ma continua, rendendo i confini fisici fra “lavoro organizzato” e “lavoro individuale” sempre più sfumati ed incerti, e cambiando radicalmente il concetto di lavoro stesso. Al momento manca una comprensione complessiva del progredire di questa trasformazione, mentre vi sono numerose evidenze puntuali in proposito. Ad esempio, il fatto che il 30% circa delle imprese nel Nord Ovest oggi adotti forme di “telelavoro” o “lavoro disperso” testimonia la presenza di fenomeni di trasformazione del lavoro complessi e finora poco studiati e che vanno al di là del semplice “lavoro da casa” finalizzato ad alcune funzioni amministrative. Allo stesso modo la crescita dell’importanza del canale di vendita attraverso Internet modifica molti processi aziendali. A seguito di ciò nascono nuovi lavori e professionalità aventi in comune il fatto di svolgersi con regolarità al di fuori dei confini fisici delle imprese. I fattori abilitanti di queste trasformazioni sono la standardizzazione e la dematerializzazione di alcuni processi chiave dell’impresa, nonché la presenza di una infrastruttura di comunicazione e da applicazione sempre più diffusa.
SMAU MILANO 2023 | Collaborazioni vincenti: Come le startup possono creare pa...SMAU
SMAU MILANO 2023 | Collaborazioni vincenti: Come le startup possono creare partnership profittevoli con le PMI
Similar to Nuove tesi per rigenerare l’impresa. Le sue componenti sociali oltre il profitto e verso l’innovazione - Anna Grandori (Università Bocconi Milano) (20)
IV Rapporto Iris Network - presentazioneIris Network
Presentata martedì 13 aprile la IV edizione del Rapporto sull’impresa sociale di Iris Network: L’impresa sociale in Italia. Identità, ruoli e resilienza.
Il Rapporto è una pubblicazione periodica che descrive lo stato dell’arte e l’evoluzione dell’impresa sociale in Italia.
Agire sulle radici economiche delle disuguaglianze | Maurizio FranziniIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La plenaria pomeridiana del XVII Workshop sull’impresa sociale ha avuto il piacere di ospitare un keynote speech del professor Maurizio Franzini (professore ordinario di Politica Economica, Dipartimento di Economia e Diritto, Sapienza Università Roma) dal titolo Agire sulle radici economiche della disuguaglianza: il ruolo dell’impresa sociale. Ha introdotto l’intervento Carlo Borzaga (Euricse).
Agire sulle radici psicologiche delle disuguaglianze | Chiara VolpatoIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Gianfranco MarocchiIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Sara DepedriIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Elisa ChiafIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Introduzione alla XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale | Marco Mus...Iris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Impresa sociale e PubblicaAmministrazione: la sfida degli outcome fund. Una p...Iris Network
Mara Airoldi (Government Outcomes Lab, Blavatnik School of Government, University of Oxford)
Keynote speech
XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
The Demand of Social Finance. Evidence from ItalyIris Network
Marco Musella (Università degli Studi di Napoli "Federico II"), Marco Traversi (Project Ahead), Melania Verde
(Università degli Studi di Napoli "Federico II"), Cristiano Masetto (APEUR)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Impact Investing: a new paradigma for the practitioner. Ten years of experien...Iris Network
Lorenza Morandini, Marco Nannini (Impact Hub Milano)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
“Comunicare è un’impresa. Sociale”. Innovazione e visioni per la comunicazion...Iris Network
Giuseppe Manzo, Maria Felicia Gemelli, Eleonora Vanni (Legacoopsociali)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Capitalising the Social, Socializing Capital?. Le narrative sull’imprenditori...Iris Network
Marco Guglielmo (University of Birmingham)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo s...Iris Network
Marco Bellucci (Università degli Studi di Firenze - ARCO Action Research for CO-development), Carmela Nitti (Università degli Studi di Firenze - ARCO Action Research for CO-development), Chiara Chimirri (ARCO Action Research for CO-development), Luca Bagnoli (Università degli Studi di Firenze)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Un confronto internazionale sulla regolamentazione della trasparenza e della ...Iris Network
Giulia Bellante, Laura Berardi, Michele A. Rea (Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Le strategie di finanziamento dell'economia sociale nell'era digitale. Alcuni...Iris Network
Andrea Bassi, Alessandro Fabbri (Università di Bologna)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Le comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo BusnelliIris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Matteo Busnelli (Legacoop Lombardia) nella sessione "Nuove forme dell'abitare".
SESSIONE PARALLELA | giovedì 13 Settembre | ore 14
A cura di Angela Silvia Pavesi | Dipartimento Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano
Rossana Zaccaria | Legacoop Abitanti
Intervengono:
Matteo Busnelli | Legacoop Lombardia
Sara Travaglini | Cooperativa sociale Dar Casa, Milano
Luca Borghi | Cooperativa di abitanti Andria, Correggio (RE)
Zoni | Finabita Legacoop Abitanti
Piccirillo | Confcooperative Habitat
Oggetti alla ricerca. L’abitare, inteso non solo in termini di infrastrutture ma come capacità di insediarsi in contesti sociali ed economici densi di relazioni, rappresenta una sfida di policy making e un campo di azione per una molteplicità di attori: sviluppatori di progetti edilizi, soggetti finanziari, istituzioni pubbliche, gestori di servizi di facilities e di welfare, community manager, produttori di tecnologie ecc. L’insieme di questi soggetti sta dando vita a un ecosistema di risorse che, in forme e modi diversi, “impatta” sui processi di sviluppo abitativo e urbano, operando trasversalmente a diverse politiche (sociali, ambientali, culturali, agricole, economiche, ecc.). L’abitare rappresenta quindi un formidabile generatore di domande di ricerca e, al tempo stesso, un ambito di sperimentazione sociale che scaturisce dall’incrocio tra questo ricco quadro di offerta e una rinnovata “voglia di comunità” che, anche in forma ambivalente, si palesa nella nuova stratificazione della società italiana.
Nuove forme dell'abitare - Cooperativa Di Abitanti | WIS18 | Luca BorghiIris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Luca Borghi (Cooperativa di abitanti Andria) nella sessione "Nuove forme dell'abitare".
SESSIONE PARALLELA | giovedì 13 Settembre | ore 14
A cura di Angela Silvia Pavesi | Dipartimento Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano
Rossana Zaccaria | Legacoop Abitanti
Intervengono:
Matteo Busnelli | Legacoop Lombardia
Sara Travaglini | Cooperativa sociale Dar Casa, Milano
Luca Borghi | Cooperativa di abitanti Andria, Correggio (RE)
Zoni | Finabita Legacoop Abitanti
Piccirillo | Confcooperative Habitat
Oggetti alla ricerca. L’abitare, inteso non solo in termini di infrastrutture ma come capacità di insediarsi in contesti sociali ed economici densi di relazioni, rappresenta una sfida di policy making e un campo di azione per una molteplicità di attori: sviluppatori di progetti edilizi, soggetti finanziari, istituzioni pubbliche, gestori di servizi di facilities e di welfare, community manager, produttori di tecnologie ecc. L’insieme di questi soggetti sta dando vita a un ecosistema di risorse che, in forme e modi diversi, “impatta” sui processi di sviluppo abitativo e urbano, operando trasversalmente a diverse politiche (sociali, ambientali, culturali, agricole, economiche, ecc.). L’abitare rappresenta quindi un formidabile generatore di domande di ricerca e, al tempo stesso, un ambito di sperimentazione sociale che scaturisce dall’incrocio tra questo ricco quadro di offerta e una rinnovata “voglia di comunità” che, anche in forma ambivalente, si palesa nella nuova stratificazione della società italiana.
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...Iris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Chiara Maria Leveque (Fondazione Lang) nella sessione "Misurare l’impatto: metodologie a supporto del cambiamento".
SESSIONE PARALLELA | venerdì 14 Settembre | ore 9
A cura di Elisa Chiaf | Università degli Studi di Brescia – Socialis
Intervengono:
Sara Depedri | Euricse
Stefano Mantovani | Cooperativa sociale Noncello, Pordenone
Sara Marconi | Rete delle Case del Quartiere, Torino
Stefania Ieluzzi | Comune di Torino – Cascina Roccafranca
Nicola Corini | Cooperativa sociale Cauto, Brescia
Chiara Maria Leveque | Fondazione Lang
Serena Kaneklin | Associazione CAF, Milano
Valentina Tosi, Gabriele Guzzetti | Tiresia, Politecnico di Milano
Matteo Olivo | Cooperativa sociale Uscita di Sicurezza, Grosseto
Oggetti alla ricerca. Negli ultimi anni il tema della misurazione d’impatto è entrato prepotentemente nelle agende delle imprese sociali italiane. Dopo la stagione della “rendicontazione sociale”, si è ora nella fase della “misurazione d’impatto”, tesa a definire se il progetto funziona o se genera il cambiamento atteso. A tali domande è necessario rispondere con metodologie complesse, per questo il supporto della ricerca risulta essere fondamentale. Dai metodi partecipativi alle sperimentazioni controllate randomizzate, l’attenzione sul “come si misura l’impatto” è altissima. Durante la sessione si dibatterà sul tema da un altro punto di vista: “come la misurazione è stata utilizzata”, per il cambiamento organizzativo, il supporto allo sviluppo di una policy, il capacity building o la legittimazione?
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...
Nuove tesi per rigenerare l’impresa. Le sue componenti sociali oltre il profitto e verso l’innovazione - Anna Grandori (Università Bocconi Milano)
1. XV WORKSHOP
SULL’IMPRESA SOCIALE.
INNOVAZIONE E RIFORMA
ALL’ULTIMO MIGLIO
Iris Network
Riva Del Garda
14 settembre 2017
Nuove tesi per rigenerare
l’impresa. Le sue componenti
sociali oltre il profitto e verso
l’innovazione
Anna Grandori,
Università Bocconi
2. “La fatale tendenza dell’umanità di smettere di pensare alle cose
quando non sono più dubbie è la causa della metà dei suoi errori”
John Stuart Mill
• Qual è la ragion d’essere dell’impresa?
• L’impresa può avere dei ‘fini’? Quali? E’ vero che
l’impresa privata ha come obiettivo il ‘profitto’?
• E’ vero che l’impresa privata non ha obblighi di
responsabilità sociale? Se ne ha, quali caratteristiche
qualificano l’ ‘impresa sociale’ come ‘più sociale’ delle
altre?
• Quali caratteristiche dell’ impresa sociale favoriscono
e quali possono ostacolare l’innovazione?
AG, 2017
3. Una critica dei luoghi comuni
sull’impresa
Una ricostruzione dell’impresa come
istituzione di una società democratica
fondata sul diritto
Origine delle ‘Tesi’
basata su
- storia e diritto dell’impresa,
-teorie economico-organizzative,
- …e elementi di futuro già presenti
4. Il contratto di ‘società’ (evoluzione della societas romana) è stato
‘inventato’ per associare risorse (umane, fisico-tecniche, finanziarie)
nelle prime grandi ‘imprese’ economiche rischiose e incerte
(prima apparizione di società ‘di capitali’ nella Commenda Rinascimentale)
Un passo indietro nella storia
5. Due passi avanti nel diritto
• Le ‘Compagnie’, o ‘Chartered companies’ (600)
per permettere imprese di maggiori dimensioni e rischio (di solito
mercantili, es ‘Compagnia Indie Orientali’)
- Carta emanata da uno Stato, con ‘royal guarantee’, in
riconoscimento di una funzione di pubblica utilità
- ‘Responsabilità limitata’ dei soci
• Personalità giuridica dell’impresa (800-900)
- Ente ‘terzo’ rispetto ai soci, responsabile erga omnes
- Proprietario delle risorse conferite
- Riconosciuto da uno Stato e istituito da un ‘contratto di società’ in
Civil Law, da un ‘legal act’ in Common Law AG, 2017
6. L’IMPRESA È UNA ‘SOCIETA’’ (da ‘societas’) o
‘COMPAGNIA’ (da ‘cum panis’),
UNA PERSONA (non una cosa) GIURIDICA,
‘TERZA’ rispetto ai soci,
‘RESPONSABILE’ VERSO LA SOCIETÀ (esterna)
AG, 2017
Una definizione (dimenticata?)
7. A cosa serve la ‘terzietà’ e la personalità giuridica
dell’impresa?
• A difendere l’impresa dai soci (come i soci sono difesi
dall’impresa dall’istituto della responsabilità limitata)
• A difendere la società esterna dalle azioni dell’impresa
(anche per conseguenze impreviste, su terzi non in
relazione contrattuale)
-> In questo senso, TUTTE LE IMPRESE SONO
‘SOCIALMENTE RESPONSABILI’
AG, 2017
8. I CONTRATTI E LE PERSONE GIURIDICHE NON HANNO
‘PADRONI’ O ‘PROPRIETARI’
John Kay, Economista, Financial Times Oct 15:
-
AG, 2017
9. • I CONTRATTI E LE SOCIETÀ hanno un ‘OGGETTO’ (object) più che
un ‘OBIETTIVO’ (objective):
Tutte le società devono definire un oggetto del contratto, un
‘oggetto sociale’ , che è una forma di proposito o progetto REALE e
OPERATIVO (specialmente in Civil Law). In Common Law ancora più
esplicito che la Corporation è ‘free purpose’
• LE SOCIETÀ hanno COSTITUZIONI (Statuti) che stabiliscono CHI
PUÒ, CON QUALI REGOLE, DEFINIRE OBIETTIVI (innovazione,
crescita, profitti, benefici ai soci o ad altri) e ENTRO QUALI LIMITI
(COSA SI PUÒ o NON SI PUÒ FARE, p es distribuire gli utili) AG, 2017
Le SOCIETA’ hanno ‘fini’ o ‘obiettivi’?
Possono o devono averne e quali?
10. Obiettivi vincolati e imprese sociali
Alcuni tipi di imprese hanno vincoli sul tipo oggetto sociale
statutariamente definito e limiti alla distribuzione di utili che lo
difendano e rendano prevalente rispetto agli interessi dei soci :
- Progetti a beneficio di terzi non soci (‘Imprese sociali’, ‘Benefit
Corporations’)
- Progetti ‘industriali’, ‘reali’ non finanziari ( ‘Flexible Purpose
Corporations’)
- Patrimoni vincolati a uno scopo (Fondazioni)
AG, 2017
11. Struttura degli obiettivi e innovazione
• CONCRETEZZA
• DIVERSITA’
• FLESSIBILITA’
Punto di riflessione: su quali di queste dimensioni
l’ ‘impresa sociale’ gode di vantaggi ovvero
soffre di svantaggi?
AG, 2017
12. CONCRETEZZA
• Nelle imprese innovative gli obiettivi sono tipicamente ‘reali’,
non ‘monetari’ (sociali, edonistici, esplorativi) – gli obiettivi
monetari non contengono ipotesi di azione (quindi non la
guidano)
• La maggior parte degli investimenti in ricerca, innovazione e
nuove imprese non sarebbero intrapresi affatto se dipendesse
solo da calcoli di massimizzazione del valore monetario atteso
(cfr: Ricerca su imprenditorialità )
AG, 2017
13. Ricerca SPEC (Stanford Project on Emerging Companies) sui primi motivi di
partecipazione a Nuove Imprese in Silicon Valley: ‘Task’ & ‘Love’
Motto preferito di Anita Roddick
fondatrice di The Body Shop:
‘fare una differenza è più importante che fare una fortuna’
Starbucks nacque per soddisfare
il gusto di un buon caffè al bar
anche in America dei suoi fondatori
Elon Musk è un ragazzo (40enne) milionario che dopo
aver fondato Paypal fabbrica razzi per il sogno di portare
l’uomo su Marte…
CONCRETEZZA: Esempi nelle imprese innovative
AG, 2017
14. DIVERSITA’
• Diversi obiettivi sono spesso legati a diversi punti di
vista e saperi
• Tali diversità sono la principale fonte di miglioramento
delle qualità tecnica e economica delle soluzioni trovate
• Molteplici parametri misurano meglio progetti e
performance complesse
(cfr Ricerca in Organizzazione dell’Innovazione)
AG, 2017
15. DIVERSITA’: Esempi nelle imprese innovative
• Gli ‘early stage investors’ considerano
simultaneamente una decina di parametri di attrattività
di un progetto, su tecnologia, prodotto, team, mercati e
concorrenza, aspettative di ritorno finanziario
(cfr: Studi su imprenditorialità e comunità finanziaria )
• Nelle imprese della ‘nuova economia’: l’incidenza
del teamwork è molto superiore che non nelle
imprese tradizionali; diversi attori, che apportano
risorse diverse, sono proporzionalmente
rappresentati nella struttura proprietaria
(cfr: Organizzazione e Governance delle imprese
emergenti) AG, 2017
16. FLESSIBILITA’
• L’innovazione può e deve comportare diversificazione
delle attività, slittamenti di problemi, cambiamento di
obiettivi
• I processi di cambiamento devono essere al contempo
veloci/efficienti e partecipativi/democratici
(Re: Ricerca su processi decisionali, management dell’innovazione)
AG, 2017
17. FLESSIBILITA’: Esempi nelle imprese innovative
Pratiche organizzative Mercatistiche Bur ocratiche Comunitarie Democratiche
Formule Efficienti 2.2 2.4 2.2 2.1
Formule Innovative 2.8 2.1 2.7 2.1
Meccanismi critici : flessibilità mercato interno lavoro;
knowledge sharing/project org; rappresentanza democratica formale negli organi di governo
Formule Inefficienti 1.4 2.5 2.1 1.0
Formule Non Innovative 1.4 2.5 2.0 1.3
Per tutte le basse performance: Deficit di pratiche incentivanti e democraticihe
Per bassa innovazione, anche: Deficit di elementi comunitari, Eccesso di elementi burocratici
Re: Ricerca CRORA METATREND, Grandori-Furnari 2005, 2008
18. Punti di forza e debolezza
delle imprese sociali sulle tre dimensioni
• La CONCRETEZZA degli obiettivi è un vantaggio intrinseco
dell’impresa sociale nell’innovazione
• La fissazione statutaria di obiettivi ‘reali’ (come nelle
imprese ‘sociali’ e ‘purpose-driven’) può ostacolarne la
FLESSIBILITA’ (‘tunnel effects’, alti costi decisionali)
• L’identificazione con l’ obiettivo primario può ridurre la
DIVERSITA’ di pensiero? Esiste un pericolo di eccesso di
‘allineamento di obiettivi’ anche nell’impresa sociale?
AG, 2017
19. Decision making costs in a ‘Benefit Corp’
EA is an Engineering, Science and Technology Incorporated
enterprise, dedicated to the cure of the environment. It
receives request for treating soil, water, buildings etc by both
public and private entities, as well as by individual clients, in
the measure of approximately 1/3 each. ‘We adopted the BC
form’ says it Senior Vice President, ‘basically as a defence
against being acquired. We are now realizing that perhaps we
should defend the firm even from ourselves. We have been
discussing for about 2 years about how to define the ‘benefit’
that our corporation should serve…But what if the composition
of board changes? Then the purpose can also change. The
composition of boards seems to be the critical matter for
‘defending’ the firm purpose” (Source: Interview by the author
to Franz Meyer , EA Senior Vice President, AOM 2015)
AG, in Degli Antoni&Sacconi Forth
20. ‘Tunnel effect’ in impresa ‘a finalità definita’ (sociale)
ispirata alla ‘Flexible Purpose Corporation’
PURPOSE STATEMENT ( NUTRISET Report 2015)
• To prevent and reduce malnutrition, be it acute or chronic, severe or
moderate, among children and other vulnerable populations, and
thereby to contribute to the achievement of Millennium Development
Goals 1 and 4: "to halve the proportion of people who suffer from
hunger” and “to reduce by two-thirds the under-five mortality rate."
• To develop, manufacture and offer ready-to-use foods based on the
most advanced nutritional research and in compliance with
international quality standards;
• To combat malnutrition and improve children's health, from treatment
to prevention via a network of national producers;
• To develop and improve the quality of local agricultural supply chains
(peanuts, oil, etc.) so as to increase the economic and social impact
in the countries, the best way to promote nutritional autonomy.
PROBLEMA:
Barriere all’applicazione dei risultati della ricerca in altri campi
AG, 2017
21. Possibili Soluzioni
• Obiettivi ‘generali’, ‘costituzionali’, di alto livello non
dettagliati / specifici / operativi
• ‘Multi-purpose’ enterprise
• Innovazione inserita tra gli obiettivi statutari
• Responsabilità sociale ‘procedurale’ (rappresentanza,
molteplicità di organi, regole di voto) non solo ‘sostantiva’
(di contenuto degli obiettivi)
• Enti controllanti depositari dei ‘purpose’ (Fondazioni,
Università)
• ….
AG, 2017