La breve presentazione contiene considerazioni sul rapporto tra Start-up e Aziende nell'approccio al cambiamento, con l'introduzione di due strumenti originali di analisi: le "piramidi del cambiamento-innovazione" e la "macchina del cambiamento". Lo scopo dell'autore, Sergio Rossi, è cercare di ridurre le asimmetrie tra i due attori ed accrescere proficuamente la cooperazione.
Vi presentiamo il documento fondamentale per comprendere cos'è l'innovazione e come attivare una dinamica di innovazione continua in azienda. In poche pagine KNOW NET ha riassunto tutta la sua esperienza su questo tema, frutto di cinque anni di lavoro sul campo con le imprese italiane.
- Corporate Venture Capital: investimenti record nel mondo
- Come avvicinarsi al Corporate VC e Accelerator
- La linea francese: aziende nei fondi VC
- Case history: Enel, Sia
- 2016, l’anno dell’Open Innovation
- Digital e Open Innovation: gli strumenti e i processi utili alle aziende
- L’intervista: Solomon Darwin, direttore del Gardwood Center for Corporate Innovation della Berkley University
- 6 libri da leggere
Scouting, Call For Ideas, Crowdsourcing
- La piattaforma europea delle idee
- Dallo scouting al crowdsourcing
- Case History: Cardif, CNL
- FCA e il crowsourcing di U2B
Competenze digitali & innovazione: come svilupparle in aziendaPartners4Innovation
- Cominciare dall’Università
- Gli strumenti: digital readiness e innovation workshop
- Case History 1. L’innovation center di IntesaSanpaolo
- Case History 2. Snam: L’innovazione strutturata collettiva e frugale
Vi presentiamo il documento fondamentale per comprendere cos'è l'innovazione e come attivare una dinamica di innovazione continua in azienda. In poche pagine KNOW NET ha riassunto tutta la sua esperienza su questo tema, frutto di cinque anni di lavoro sul campo con le imprese italiane.
- Corporate Venture Capital: investimenti record nel mondo
- Come avvicinarsi al Corporate VC e Accelerator
- La linea francese: aziende nei fondi VC
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- 6 libri da leggere
Scouting, Call For Ideas, Crowdsourcing
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Competenze digitali & innovazione: come svilupparle in aziendaPartners4Innovation
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FINTECH, OVVERO: IL NUOVO TERMINE DA CUI PARTIRE ANGELO LAZZARI
INVESTIRE IN INNOVAZIONE PER INNOVARE GLI INVESTIMENTI
L’innovazione è un cambiamento. Ma che tipo di cambiamento?
Ma l’innovazione come si realizza?
Sono alcune dell domande a cui l'articolo vuole rispondere.
Cosa c’è di più antico e semplice di leggere un libro?
Amazon è diventata una delle più grandi aziende applicando le potenzialità offerte dall’innovazione digital a un mercato tradizionale. Questo è un esempio di innovazione: un passato che continua nel futuro migliorandolo, senza essere intrappolati nel passato stesso e che lo trascende. Bisogna avere la forza di rompere con le nostre abitudini, di fare previsioni e analisi libere dal passato: come diceva Nietzsche, “il peggior modo per ripagare il maestro è rimanere allievo”.
Oggi l’innovazione è imprescindibile dall’approccio digital, dalla continua interconnessione di dati, cose e/o persone. La conseguenza di questo è che il progresso può e deve avvenire attraverso l’intelligenza collettiva.
L’innovazione è come una torcia che accende altri fiammiferi, senza però che lei perda la propria fiamma e si consumi per loro.
L’innovazione porta a una crescita e si riproduce, ha rendimenti sempre crescenti, ma ciò è possibile grazie allo scambio tra gli individui.
L'importanza dell'innovazione nel fintech, nel mercato finanziario, si evince dal numero sempre maggiore di startup. A mio avviso è necessario cavalcare il momento per poter offrire rapidamente nuovi servizi, come nel caso di Amazon, partendo dal mercato tradizionale. Già oggi ad esempio:
• dalla semplice firma di un mandato è possibile offrire un servizio di identificazione a distanza certificato;
• una app rivolta ai gestori dà la possibilità di interagire direttamente con i clienti, anche potenziali.
Due concetti innovativi: semplicità e sicurezza
Le “fintech” di successo dovranno avere 2 caratteristiche fondamentali: semplicità e sicurezza.
1. Per rendere più semplice la vita del risparmiatore, consentendo allo stesso tempo di aumentare le sue opportunità e l’autonomia di scelta, quando, come e con l’operatore selezionato.
2. Per rendere questo nuovo approccio anche massimamente affidabile, facendo sì che il tutto avvenga nella massima riservatezza e sicurezza.
Alcuni approfondimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=pPkNtN8G7q8
http://www.slideshare.net/visabit/visabit-presentazione
Soluzioni Futura a Università di parma 20 maggio 2015Soluzioni Futura
Il nostro Chief Technology Office Valerio Versace questa mattina ha tenuto una lezione ai ragazzi della Facoltà di Economia dell' Università degli Studi di Parma per il laboratorio "Cooperative What We Are" di Legacoop Emilia Ovest sul perché fare impresa con la cooperativa conviene e come può favorire l'innovazione.
La cooperativa è un network naturale, in cui imprese di settori diversi operano secondo dinamiche non concorrenziali o di collaborazione attiva tramite logiche di sistema. Questo network può alleviare o risolvere i problemi esistenti, e contemporaneamente costituire un’opportunità rispetto alle imprese non cooperative.
www.soluzionifutura.it
Appuntamento#1 di CoopUPBologna - il percorso di formazione, incubazione e networking promosso Confcooperative Bologna e Kilowatt in collaborazione con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna - su value proposition e identità
Può il web creare sviluppo economico ed impiego? Cos'è il mondo "startup"?
L'innovazione tecnologica è considerata come una forza importante nella crescita economica. Oggi più che mai, in era globale, lo sviluppo delle imprese innovative può costituire ricchezza in termini economici, ma anche a livello di impiego. La "startup" come volano di impiego e sviluppo territoriale connessa alle potenzialità del web 2.0.
Kampaay, la rivoluzione degli eventi a portata di click 10 Watt Location
Semplificare l’organizzazione di un evento aziendale è l’obiettivo di Kampaay, startup nata come un aggregatore di servizi che tramite una piattaforma digitale, intuitiva e user-friendly, permette di prenotare in pochi click, forniture e prestazioni di diversi professionisti del settore F&B.
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...Iris Network
Masterclass tenuta da Letizia Piangerelli e Paolo Campagnano in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Venerdì 15 Settembre | ore 9
Masterclass
A cura di
Letizia Piangerelli | CoopUp, CoopUp IN
Paolo Campagnano | Impact Hub Trentino
Con un intervento di Nicola Cabria, Human Foundation
L’atto di innovare è riconosciuto quale elemento imprescindibile per competere e creare valore. Tuttavia, in un mondo interconnesso dove la velocità e la portata della digitalizzazione stanno trasformando la natura stessa di prodotti e servizi, non è soltanto utile domandarsi “perché” innovare, ma anche il “come” diventa rilevante.
L’innovazione condotta soltanto nel chiuso dei propri uffici preposti non è più funzionale allo scopo. La risoluzione di sfide sociali e imprenditoriali è sempre più l’esito di un complesso processo di co-creazione, che coinvolge flussi di conoscenza tra un mix di attori. “Alterare l’ordine delle cose stabilite per fare cose nuove” ha dunque delle implicazioni non solo sui risultati, ma soprattutto sui processi organizzativi e sulle dinamiche culturali e personali dei soggetti che decidono di collaborare.
Nato in un contesto dove la leva e il fine era essenzialmente la tecnologia, l’open innovation si sta trasformando in molti casi in un approccio dove la collaborazione tra persone torna al centro dei processi produttivi, sia in quanto utenti (fonte diffusa di conoscenza), sia in quanto soci e collaboratori (fonte di idee, competenze, esperienze, reti), a prescindere dai ruoli e dalla “residenza” in un organigramma.
La sfida per le organizzazioni che vogliono innovare risiede dunque non tanto nelle idee che si è capaci di generare, ma nella capacità di creare il contesto culturale, organizzativo e ambientale più adeguato per cogliere i benefici che l’apertura può apportare. Hackaton, call4ideas, incubatori aziendali, partnership con startup, spin-off sono solo alcune delle modalità più note per fare innovazione aperta, ma se non utilizzati all’interno di una strategia consapevole rischiano di produrre più costi che benefici, anche in termini reputazionali.
Scopo della Masterclass è fornire una panoramica su come funziona l’open innovation, a partire da casi concreti provenienti anche dal mondo dell’impresa sociale, ed esplorare alcuni strumenti metodologici che possono poi essere riutilizzati nei propri contesti, per sviluppare nuove idee o affinare quelle esistenti, adottare pratiche collaborative, costruire network e spazi utili per attivare dinamiche di innovazione e aumentare la capacità dell’impresa sociale di generare impatto nella società.
FINTECH, OVVERO: IL NUOVO TERMINE DA CUI PARTIRE ANGELO LAZZARI
INVESTIRE IN INNOVAZIONE PER INNOVARE GLI INVESTIMENTI
L’innovazione è un cambiamento. Ma che tipo di cambiamento?
Ma l’innovazione come si realizza?
Sono alcune dell domande a cui l'articolo vuole rispondere.
Cosa c’è di più antico e semplice di leggere un libro?
Amazon è diventata una delle più grandi aziende applicando le potenzialità offerte dall’innovazione digital a un mercato tradizionale. Questo è un esempio di innovazione: un passato che continua nel futuro migliorandolo, senza essere intrappolati nel passato stesso e che lo trascende. Bisogna avere la forza di rompere con le nostre abitudini, di fare previsioni e analisi libere dal passato: come diceva Nietzsche, “il peggior modo per ripagare il maestro è rimanere allievo”.
Oggi l’innovazione è imprescindibile dall’approccio digital, dalla continua interconnessione di dati, cose e/o persone. La conseguenza di questo è che il progresso può e deve avvenire attraverso l’intelligenza collettiva.
L’innovazione è come una torcia che accende altri fiammiferi, senza però che lei perda la propria fiamma e si consumi per loro.
L’innovazione porta a una crescita e si riproduce, ha rendimenti sempre crescenti, ma ciò è possibile grazie allo scambio tra gli individui.
L'importanza dell'innovazione nel fintech, nel mercato finanziario, si evince dal numero sempre maggiore di startup. A mio avviso è necessario cavalcare il momento per poter offrire rapidamente nuovi servizi, come nel caso di Amazon, partendo dal mercato tradizionale. Già oggi ad esempio:
• dalla semplice firma di un mandato è possibile offrire un servizio di identificazione a distanza certificato;
• una app rivolta ai gestori dà la possibilità di interagire direttamente con i clienti, anche potenziali.
Due concetti innovativi: semplicità e sicurezza
Le “fintech” di successo dovranno avere 2 caratteristiche fondamentali: semplicità e sicurezza.
1. Per rendere più semplice la vita del risparmiatore, consentendo allo stesso tempo di aumentare le sue opportunità e l’autonomia di scelta, quando, come e con l’operatore selezionato.
2. Per rendere questo nuovo approccio anche massimamente affidabile, facendo sì che il tutto avvenga nella massima riservatezza e sicurezza.
Alcuni approfondimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=pPkNtN8G7q8
http://www.slideshare.net/visabit/visabit-presentazione
Soluzioni Futura a Università di parma 20 maggio 2015Soluzioni Futura
Il nostro Chief Technology Office Valerio Versace questa mattina ha tenuto una lezione ai ragazzi della Facoltà di Economia dell' Università degli Studi di Parma per il laboratorio "Cooperative What We Are" di Legacoop Emilia Ovest sul perché fare impresa con la cooperativa conviene e come può favorire l'innovazione.
La cooperativa è un network naturale, in cui imprese di settori diversi operano secondo dinamiche non concorrenziali o di collaborazione attiva tramite logiche di sistema. Questo network può alleviare o risolvere i problemi esistenti, e contemporaneamente costituire un’opportunità rispetto alle imprese non cooperative.
www.soluzionifutura.it
Appuntamento#1 di CoopUPBologna - il percorso di formazione, incubazione e networking promosso Confcooperative Bologna e Kilowatt in collaborazione con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna - su value proposition e identità
Può il web creare sviluppo economico ed impiego? Cos'è il mondo "startup"?
L'innovazione tecnologica è considerata come una forza importante nella crescita economica. Oggi più che mai, in era globale, lo sviluppo delle imprese innovative può costituire ricchezza in termini economici, ma anche a livello di impiego. La "startup" come volano di impiego e sviluppo territoriale connessa alle potenzialità del web 2.0.
Kampaay, la rivoluzione degli eventi a portata di click 10 Watt Location
Semplificare l’organizzazione di un evento aziendale è l’obiettivo di Kampaay, startup nata come un aggregatore di servizi che tramite una piattaforma digitale, intuitiva e user-friendly, permette di prenotare in pochi click, forniture e prestazioni di diversi professionisti del settore F&B.
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...Iris Network
Masterclass tenuta da Letizia Piangerelli e Paolo Campagnano in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Venerdì 15 Settembre | ore 9
Masterclass
A cura di
Letizia Piangerelli | CoopUp, CoopUp IN
Paolo Campagnano | Impact Hub Trentino
Con un intervento di Nicola Cabria, Human Foundation
L’atto di innovare è riconosciuto quale elemento imprescindibile per competere e creare valore. Tuttavia, in un mondo interconnesso dove la velocità e la portata della digitalizzazione stanno trasformando la natura stessa di prodotti e servizi, non è soltanto utile domandarsi “perché” innovare, ma anche il “come” diventa rilevante.
L’innovazione condotta soltanto nel chiuso dei propri uffici preposti non è più funzionale allo scopo. La risoluzione di sfide sociali e imprenditoriali è sempre più l’esito di un complesso processo di co-creazione, che coinvolge flussi di conoscenza tra un mix di attori. “Alterare l’ordine delle cose stabilite per fare cose nuove” ha dunque delle implicazioni non solo sui risultati, ma soprattutto sui processi organizzativi e sulle dinamiche culturali e personali dei soggetti che decidono di collaborare.
Nato in un contesto dove la leva e il fine era essenzialmente la tecnologia, l’open innovation si sta trasformando in molti casi in un approccio dove la collaborazione tra persone torna al centro dei processi produttivi, sia in quanto utenti (fonte diffusa di conoscenza), sia in quanto soci e collaboratori (fonte di idee, competenze, esperienze, reti), a prescindere dai ruoli e dalla “residenza” in un organigramma.
La sfida per le organizzazioni che vogliono innovare risiede dunque non tanto nelle idee che si è capaci di generare, ma nella capacità di creare il contesto culturale, organizzativo e ambientale più adeguato per cogliere i benefici che l’apertura può apportare. Hackaton, call4ideas, incubatori aziendali, partnership con startup, spin-off sono solo alcune delle modalità più note per fare innovazione aperta, ma se non utilizzati all’interno di una strategia consapevole rischiano di produrre più costi che benefici, anche in termini reputazionali.
Scopo della Masterclass è fornire una panoramica su come funziona l’open innovation, a partire da casi concreti provenienti anche dal mondo dell’impresa sociale, ed esplorare alcuni strumenti metodologici che possono poi essere riutilizzati nei propri contesti, per sviluppare nuove idee o affinare quelle esistenti, adottare pratiche collaborative, costruire network e spazi utili per attivare dinamiche di innovazione e aumentare la capacità dell’impresa sociale di generare impatto nella società.
Impostare la value proposition 9 febbraio 2016Epistema
Un articolo in piu' parti pensato per gli imprenditori delle PMI italiane e non solo ...
«Una value proposition per gli imprenditori: come fare? ad esempio con la balanced scorecard»
(prima parte)
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...Kilowatt
Appuntamento#2 della quarta edizione di CoopUPBologna - il percorso di formazione, incubazione e networking promosso Confcooperative Bologna e Kilowatt in collaborazione con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna - su proposta di valore e business model.
Narrazioni comuni: Comunità che generano Innovazione sociale (Azzurra Spirito)Sardegna Ricerche
L'intervento di Azzurra Spirito in occasione del seminario "Narrare l'innovazione: comunicare per condividere" che si è tenuto il 5 marzo 2019 a Cagliari.
Il seminario è organizzato all'interno di cambiaMENTI, il programma che mira a valorizzare le migliori idee d'impresa e progetti d'innovazione ad alto valore sociale, culturale e creativo.
Design Thinking & Service Design: Arrivo Due Minuti FaAdriano Toccafondi
Slide del Workshop del 10 Settembre a San Piero a Sieve sul Design Thikning & Service Design. "Arrivo due minuti fa".
Cambiare lavoro. Inventarsi una professione. Trasformare l'azienda per cui lavori. Innovazione di processo.
L'importanza della decisione della direzione nei progetti e il bilanciamento tra la fase divergente e convergente.
Cosa può fare un Innovation Manager per una Piccola-Media Impresa?Andrea Boeri
Questa presentazione ha l’obiettivo di illustrare le modalità con le quali l’Innovation Manager può contribuire allo sviluppo di una tipica Piccola-Media Impresa (PMI) italiana. Il tema è particolarmente attuale alla luce del programma di incentivazione attraverso«voucher», avviato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Di fronte ad uno scenario che mette in difficoltà anche grandi aziende e modelli imprenditoriali di successo, la cultura di impresa di molte PMI deve rinnovarsi e abbracciare più profondamente l’innovazione, non solo del prodotto. Quando l’innovazione diventa la priorità competitiva per affrontare contesti competitivi sempre più complessi e sfidanti, un Innovation Manager può offrire un contributo fondamentale. E’ comunque importante ricordare che l’innovazione non si esaurisce nella tecnologia: per attecchire con successo essa richiede chiarezza strategica, interventi sui processi e sui modelli organizzativi, gestione del cambiamento.
Exposure document. Aperto a commenti fino al 30/6/12.
L’elaborazione del presente documento, aperto a modifiche, è avvenuta in più tappe:
• preparazione di un background document, a cura di Make a Cube3;
• raccolta di suggerimenti, proposte e modifiche, attraverso un workshop organizzato a Milano (5 giugno 2012) cui hanno partecipato circa 40 esperti ;
• revisione del testo e definizione critica delle proposte, a cura di Make a Cube3;
• lancio sul web e raccolta di ulteriori suggerimenti (entro il 30 giugno 2012).
L’intero processo nasce dalla collaborazione tra Make a Cube3, il Forum per la Finanza Sostenibile e Avanzi, nell’ambito della Settimana dell’SRI, un ricco programma di incontri e dibattiti sul tema del Sustainable and Responsible Investing (www.settimanasri.it).
Le proposte di cambiamento in azienda, incluse quelle legate alla ecosostenibilità ambientale, non vengono accettate solo se necessarie: devono essere anche desiderabili. Per esserlo devono essere funzionali (perlomeno nel breve periodo) alle strategie d'impresa che rispondono a problemi più profondi, molto vicini al core business aziendale.
L'intervento tenta di indicare una strada percorribile per accrescere le probabilità di successo nel proporre una innovazione. Il materiale serve da base per le fasi conclusive del secondo Laboratorio QB LAB 2015, organizzato da Manageritalia.
Dalle forme di innovazione (di prodotto, processo, organizzazione, marketing) che non richiedono oramai spiegazioni si sviluppa un discorso sui comportamenti organizzativi che la facilitano e ne mantengono nel tempo gli effetti. I QB Manager sono a tutti gli effetti degli agenti di cambiamento che introducono in azienda un nuovo livello di osservazione trasversale agli altri basato scientificamente e sul measurement. La fase di maturità si produce a causa di un lavoro di facilitazione degli agenti di innovazione sotto alcune spinte contingenti: l'arena competitiva, i cambiamenti culturali, i fattori economici. I cambiamenti dell'ecosostenibilità non si traducono in un big bang, richiedono tempo e fiducia, come quella che si ripone in un'idea innovativa foriera di vantaggi per l'azienda e la comunità. Altri ingredienti sono necessari, come la percezione di coerenza e l'ingaggio interno ed esterno. L'azione dell'agente di cambiamento QB Manager riesce persino ad allenare un'organizzazione al cambiamento.
Prima di due lezioni previste dalla II edizione del QBLAB diretto da Manageritalia Roma.
PEACE - Formazione-intervento in tema di accoglienza ed integrazione studenti...Sergio Rossi
Sperimentazione di un ciclo formativo innovativo per le scuole superiori in tema di integrazione culturale ed accoglienza di studenti immigrati. A cura di Per Formare: Michele Giampietro, Angela Macrì, Sergio Rossi. Realizzato nell'ambito del Progetto P.E.A.C.E.
Fiducia Cooperazione e Capitale Sociale - Sergio Rossi
Fiducia e innovazione
1. "Innovazione e fiducia"
Dall’intervista in seguito all’evento “Una giornata per l’innovazione”
promosso dalla Fondazione Ampioraggio il 13 luglio 2016 a Roma
di: Sergio Rossi
2. All’evento “Una giornata per l’innovazione” promosso dalla Fondazione Ampioraggio il 13 luglio a Roma si è parlato di innovazione.
Abbiamo chiesto a Sergio Rossi di Per Formare quali sono state le sue impressioni da spettatore dell’evento come persona con
esperienza diretta nel campo?
• In relazione al termine “innovazione” applicato ad una azienda, credo sia utile differenziarne il concetto perlomeno in:
Mutazione, Evoluzione, Innovazione in senso stretto.
• Ciò può aiutare a comprendere i meccanismi fiduciari che sostengono, o all’opposto contrastano, il rapporto di cooperazione tra
una azienda e una start-up, essendo la seconda in rapporto ancillare rispetto alla prima.
• Nel primo caso (mutazione) il processo di cambiamento è “tirato” da una decisione dall’alto, come il riposizionamento dei prodotti
dell’azienda sul mercato, o la promozione di una nuova identità di marchio, per cui è facilmente riconoscibile uno stato “prima” e
uno “dopo” per l’azienda che vi ricorre.
• Nel secondo caso (evoluzione) il cambiamento è progressivo, più o meno veloce, e si realizza attraverso il miglioramento continuo
in cui ha un peso molto importante quello introdotto “dal basso” ossia dalle figure operative che si confrontano quotidianamente
con la produzione ed i clienti. In questo caso i cambiamenti per l’azienda sono lenti, costanti, affidabili. Questa modalità di
procedere è stata per pima introdotta dall’industria giapponese.
• Il terzo caso, quello dell’innovazione in senso stretto, è più vicino all’approccio occidentale di tipo «big bang» caratterizzato da una
più o meno grande rivoluzione nei propri prodotti o servizi. E qui il cambiamento coincide proprio con questi ultimi.
• Tutte e tre le tipologie di cambiamento sono correntemente praticate dalle imprese e possono essere inquadrate in una scala che
si presenta pressappoco così:
Piramidi del Cambiamento-Innovazione. Sergio Rossi, 2016
2
3. • Naturalmente i tipi di cambiamento talvolta si sovrappongono, ma dovrebbe essere sempre possibile capire da dove parte
il cambiamento. Uno schema che va preso con una certa elasticità ma può funzionare come modello descrittivo.
Quali sono le implicazioni di queste considerazioni per un ecosistema della innovazione?
• Riguardano soprattutto il rapporto che si va ad instaurare tra le parti. Il concetto di “adozione” di una Start-up da parte di
una impresa, - la definizione è di Confindustria, cfr. Programma “AdottUp” -, dovrebbe essere reso sensibile al tipo di
cambiamento che l’impresa si è prefissato, di modo da ridurre l’asimmetria che esiste tra i due attori (chi porta la novità e
chi la adopera) e favorire una cooperazione vera, dove obiettivi, ruoli e ricadute siano chiari per i partner.
• Il tema è da me sviluppato nell’approccio «Macchina del Cambiamento» che cerca di facilitare una condivisione strategica
tra i due attori economici (l’Azienda e la Start-up) in un contesto piuttosto complesso come quello attuale in cui è sempre
più difficile individuare dove ricercare valore, con quali risorse e modalità, verso quali direzioni.
Intende dire che il più generale concetto di open innovation contiene un vulnus?
• Dipende da come viene implementato. Il solo potere di una Start-up consiste nell’idea che possiede, molto spesso
implementata solo al livello di prototipo e raramente coperta da brevetto. Questo è per esempio quello che avviene per le
innovazioni digitali che rappresentano la gran parte delle innovazioni presenti sul panorama nazionale. Molte idee si
presentano in modo semplice e facilmente appropriabile, ci dobbiamo chiedere quali sono le garanzie per una Start-up di
cogliere i giusti frutti dagli sforzi fatti. E’ importante che l’ecosistema consenta di superare questi ostacoli, che dia “a
Cesare quel che è di Cesare”, per questo possono giocare un ruolo interessante le organizzazioni Terze rispetto al mondo
dell’impresa e della ricerca.
3
4. "Macchina del cambiamento"
Innovazione
Innovazione in senso stretto, è un cambiamento caratterizzato da una più o meno grande
rivoluzione nei propri prodotti o servizi.
Evoluzione
il cambiamento è progressivo, più o meno veloce, e si realizza attraverso il miglioramento
continuo in cui ha un peso molto importante quello introdotto “dal basso”.
Mutazione
il processo di cambiamento è “tirato” da una decisione dall’alto, come il riposizionamento dei propri
prodotti sul mercato, o la promozione di una nuova identità di marchio, per cui è facilmente
riconoscibile uno stato “prima” e uno “dopo”.
Processi di cambiamento
Industry
4.0
Green
Economy
Distretti
Culturali Evoluti
Customer
Experience
Design
…
Paradigmi di sviluppo
•"la proprietà è un onere, non è
efficiente"
•"ripartizione del benessere" che
va a vantaggio dei ceti mediobassi
Sharing
Economy
•"il luogo dove la conoscenza
si crea non coincide sempre
col luogo dove si innova”
•“l’open innovation è l’utilizzo
di flussi di conoscenza
dall’interno verso l’esterno, e
viceversa, per accelerare
l’innovazione interna ed
espandere il mercato
attraverso l’uso di
innovazione sviluppata
dentro l’azienda”
Open
Innovation
•Conciliare
•Innovare
•Competere
Smart
Working
Modi di fruire e produrre
Big Data
Tecnologie di base e
applicate
Contaminazione di idee
e soluzioni
Risorse tangibili / intangibili
Tradizione e
specializzazione
Cultura e Creatività
Competenza e pensiero
computazionale
Direzioni del cambiamento
Verso aree di
Smart
Specialization
Verso nuovi
prodotti/servizi
consumer
Verso nuovi
prodotti/servizi
business
Relazioni e capitale
sociale
Sergio Rossi, 2016
4
5. Nell’incontro “Una giornata per l’innovazione” la discussione ha toccato diversi aspetti, quali sono in sintonia con le sue
premesse?
• Il tema del “trust”, della fiducia nei confronti degli attori economici ed istituzionali, è stato toccato da diversi ospiti ed è
fondamentale. Il task è creare un sistema “autentico” dove funzionino i riconoscimenti e le sanzioni per chi tradisce la fiducia
accordata e per chi si contende le risorse (scarse) liberate dal sistema pubblico. E siccome la fiducia si propaga attraverso la
reputazione è importante pensare ad un sistema di scoring che attesti l’affidabilità dei partner anche sulla sola base della storia
personale dei protagonisti, penso soprattutto alle realtà più giovani.
• Un altro tema, meno discusso, è quello del rischio. Molte delle idee che oggi si sono concretizzate in strumenti di grande attualità
ed impatto socio-economico (si pensi per es. a Facebook) nascono da idee molto semplici che come tali corrono sempre il rischio
di venire abbandonate quando sono ancora in fasce se non si ha la capacità-volontà di provare a farne dei veri prodotti. Facebook
agli esordi era un prodotto molto discutibile per il business di un’azienda e molto carente in tema di privacy. Oggi nessuno lo
discute più e molte aziende lo utilizzano per curare clienti ed immagine. Nessuno ha difficoltà a farsi finanziare un prodotto già
realizzato e di successo, il task è guardare oltre ed investire nel Marketing a sostegno di nuovi modi di fare le cose.
Un argomento difficile da affrontare è se l’innovazione debba essere in qualche modo orientata riguardo agli obiettivi applicativi. Il
suo parere?
• L’Europa per la prima volta si è data un metodo di definizione delle linee su cui investire in innovazione che tiene conto di due
fattori importanti: il primo è che le risorse non sono infinite, anzi; il secondo è che le eccellenze si producono sui territori per
effetto di osmosi, imitazione, tradizione, sintesi di un mix di fattori che hanno una loro profondità storica dunque è giusto ed
opportuno investire in queste aree. Queste caratterizzazioni territoriali si ritrovano ad esempio descritte nelle Smart Specialization
Strategies delle singole regioni.
5
6. Stando a queste premesse, non si imbriglierebbe l’innovazione in senso stretto in aree preesistenti?
• Dobbiamo considerare due cose: la prima è che la digital innovation è trasversale a praticamente tutti i settori, pertanto è ampia la
possibilità di condividere un’innovazione in diversi settori economici. E poiché, come abbiamo detto, larga parte dell’innovazione
delle Start-up fa leva su applicazioni e tecnologie digitali, ponendo dei target non si può che indicare uno sbocco concreto a tanti
sforzi spesso poco orientati. La seconda è legata all’evoluzione d’uso che c’è implicita in ogni soluzione tecnologica. La stessa che
ha portato Marshall Mc Luhan ad affermare, oramai più di trent’anni fa, “il mezzo è il messaggio”. Ossia il mezzo prende il
sopravvento sul messaggio e detta le regole della nuova socialità economica. In tal senso qualsiasi mezzo digitale contiene in sé
tale forza dirompente e può svilupparsi ovunque.
• Per non perdere tempo io intensificherei proprio il confronto tra le risorse creative del territorio e i protagonisti di queste aree di
specializzazione territoriali.
• Diverso è il discorso per la ricerca di base, in seno ad università e centri di ricerca le logiche sono altre e gli orizzonti temporali
molto meno stringenti. Per una Start-up e per una PMI il tempo è tutto, o quasi!
Sergio Rossi è esperto di innovazione e studioso in tema di fiducia e cooperazione in Per Formare Roma
Contatti sergiorossi@performare.eu; sr.sergiorossi@gmail.com
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