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Rendicontare l’impatto sociale
delle imprese sociali e degli enti
del terzo settore: metodologie,
indicatori e tre casi di studio in
Toscana
Marco Bellucci1^, Carmela Nitti^1, Chiara Chimirri^, Luca Bagnoli1,
1Università degli Studi di Firenze
^ ARCO – Action Research for CO-development
La ricerca e il contesto
• Sinergia tra la COPAS (Conferenza Permanente delle Autonomie Sociali)
di Regione Toscana, il Dipartimento di Scienze per l'Economia e
l'Impresa dell’Università di Firenze e con la collaborazione dei
ricercatori del centro di ricerca ARCO.
• Obiettivo: proporre e testare un metodo per la misurazione
dell’impatto sociale delle autonomie sociali toscane in attesa di
recepire le linee guida sulla rendicontazione dell'impatto sociale
nell'ambito della riforma del Terzo Settore
Fasi della ricerca (biennio 2017+2018)
Revisione della letteratura
Momenti di discussione con COPAS e tavolo tecnico +
interviste semi-strutturate con esponenti terzo settore
Elaborazione modello di valutazione
Sperimentazione su tre casi di studio
Elaborazione report finale complessivo biennale
Revisione dei principali metodi di valutazione
METODO SROI – Social
Return on Investment ANALISI COSTI BENEFICI
APPROCCIO
CONTROFATTUALE ALLA
VALUTAZIONE DI IMPATTO
VALUTAZIONE DI IMPATTO
SOCIALE DEI PROGETTI DI
VOLONTARIATO SOCIALE
GUIDA PER STARTUP
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SOCIALE ALLA REDAZIONE
DEL “DOCUMENTO DI
DESCRIZIONE
DELL’IMPATTO SOCIALE”
METODO IMPACT
FRAMEWORK
MULTIDIMENSIONALE PER
LA MISURAZIONE DELLA
PERFORMANCE DELLE
IMPRESE SOCIALI
SOCIAL ENTERPRISE
IMPACT EVALUATION
(SEIE)
METODO EVPA –
EUROPEAN VENTURE
PHILANTROPY
ASSOCIATION
Verso la definizione di un modello
• Flessibilità, adattabilità e scalabilità
• Componente partecipativa
• Capacità di dare evidenza qualitativa e quantitativa dell’impatto
Le motivazioni principali per valutare l’impatto
(da interviste semi-strutturate)
Non solo adempimento normativo:
I. Volontà di creare un linguaggio comune
II. Comunicare all’esterno il valore del proprio operato
III. Essere più convincenti nei confronti di potenziali investitori
IV. Motivare i propri dipendenti/volontari/soci
V. Conoscersi meglio e migliorarsi
Un processo di valutazione flessibile
I contenuti del modello
• Nel quadro partecipativo e quali-quantitativo, si potrà redigere un
documento sintetico che descriva l’organizzazione e il suo operato
prendendo in considerazione 7 macro-aree di analisi, ciascuna delle
quali suddivisa in sotto-dimensioni
• Per ognuna di queste dimensioni sono suggeriti alcuni esempi di
indicatori quantitativi e alcuni esempi di contenuti qualitativi
• Ogni organizzazione potrà poi scegliere e attivare gli indicatori ritenuti
migliori per il proprio settore di attività e per le proprie caratteristiche
1) Informazioni preliminari
Titolo	Sezione	 Descrizione	dei	Contenuti	
Storia	 Esposizione	sintetica	della	storia	dell’organizzazione.	Questa	sezione	può	essere	oggetto	
di	un	Focus	Group	durante	i	quali	i	membri	dell’organizzazione	possono	compilare	in	
maniera	partecipativa	la	Linea	del	Tempo	relativa	alla	storia	della	propria	organizzazione.	
Questo	esercizio	è	molto	consigliato	perché	consente	di	riflettere	collettivamente	sulla	
storia	dell’organizzazione,	individuando	i	punti	di	svolta	(positivi	e	negativi).	Lo	scopo	
infatti	è	quello	di	creare	una	narrazione	condivisa	della	storia,	raccogliendo	e	integrando	
i	diversi	punti	di	vista	dei	membri.		
	
Sede	legale	e	presenza	sul	
territorio	
Indicazione	dell’indirizzo	della	sede	legale	e	della	sede	operativa	dell’organizzazione.	
Descrivere	inoltre	il	tipo	di	organizzazione	con	riferimento	alla	presenza	sul	territorio	(es.	
associazione	 locale	 affiliata	 ad	 organizzazione	 nazionale,	 organizzazione	 regionale	
presente	in	diverse	province,	etc.).	
	
Caratteristiche	del	
contesto	di	riferimento	
In	questa	sezione	va	descritto	il	contesto	specifico	all’interno	del	quale	l’organizzazione	
opera	sia	in	riferimento	alla	localizzazione	geografica,	sia	in	riferimento	allo	specifico	
settore	di	intervento	(es.	strutture	di	assistenza	diurna	per	persone	con	disabilità	in	
Toscana	e	in	provincia	di	Firenze;	sportello	di	ascolto	per	donne	vittima	di	violenza	in	
Toscana	etc.).	
	
Valori	 Esposizione	dei	valori	fondanti	dell’organizzazione.		
Obiettivi	 Esposizione	degli	obiettivi	che	l’organizzazione	si	pone	nel	breve	e	nel	lungo	periodo.		
Mission	 Descrizione	della	mission	dell’organizzazione	e	sua	eventuale	evoluzione	nel	tempo.		
Metodologia	 Metodologia,	 processo	 partecipativo,	 coinvolgimento	 stakeholder,	 periodo	
amministrativo	di	riferimento.
2) Identità e governo
Dimensione	 Esempi	di	Indicatori	quantitativi	
	
Esempi	di	contenuti		
qualitativi	
Composizione	istituzionale	
Numero	di	soci	 Assetto	giuridico/istituzionale	
Numero	membri	del	Consiglio	Direttivo	
Organigramma	Numero	membri	del	Consiglio	di	
Amministrazione	
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assemblee	dei	soci	
Processi	decisionali	interni	
Numero	di	assemblee	dei	soci	
(ordinarie)	
Numero	di	assemblee	dei	soci	
(straordinarie)
3) Risorse
11
Dimensione	 Esempi	di	Indicatori	quantitativi	
Esempi	di	contenuti		
qualitativi	
Risorse	
economiche	
Valore	 della	 produzione/Totale	 proventi	 di	
gestione	
Forme	di	finanziamento	utilizzate		
Patrimonio	netto	 	
Indicazione	 delle	 particolari	 forme	 di	
finanziamento	
	
Donazioni	e	lasciti	ricevuti	 	
Rapporto	tra	le	risorse	raccolte	e	risorse	utilizzate	
per	attività	
	
Risorse	
Umane	
Numero	dipendenti		
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(se	attivati)	
Numero	dipendenti	con	contratto	full	time	 	
Numero	dipendenti	con	contratto	part	time	 	
Numero	dipendenti	contratto	indeterminato	 	
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Tipologia	 di	 formazione	 effettuata	 per	
volontari/dipendenti	
Ore	di	formazione/aggiornamento	per	i	volontari	
Livello	 di	 soddisfazione	 di	 volontari/dipendenti	
rispetto	alla	formazione	ricevuta	
Numero	di	dipendenti	formati	 	
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4) Attività
Dimensione	 Esempi	di	indicatori	quantitativi	 Esempi	di	contenuti	qualitativi	
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Numero	di	destinatari	diretti	 Descrizione	destinatari	diretti		
Numero	di	beneficiari	indiretti	 Descrizione	beneficiari	indiretti	
Numero	di	attività	realizzate	
Descrizione	 attività	 svolte	 e	 risultati	
ottenuti	 (con	 specifica	 dei	 fattori	
facilitanti	e	degli	ostacoli	che	sono	stati	
riscontrati	nell'implementazione)	
Efficacia	operato	
Rapporto	tra	numero	di	destinatari	e	numero	richiedenti	
(se	applicabile)	
Valutazione	 degli	 obiettivi	 raggiunti	
rispetto	agli	obiettivi	fissati	
Livello	di	soddisfazione	dei	destinatari	 	
Innovatività	
Nuove	attività	in	progettazione	 Descrizione	 delle	 nuove	 attività	 in	
progettazione	 e	 delle	 innovazioni	
gestionali	introdotte	e	del	loro	grado	di	
implementazione	
Innovazioni	di	gestione	introdotte	
Cambiamento	generato	
DESTINATARI	 DIRETTI:	 miglioramento	 condizioni	 psico-
fisiche	dei	beneficiari	
Restituzione	 qualitativa	 del	 percorso	
partecipativo	sul	cambiamento	generato		
BENEFICIARI	 INDIRETTI:	 miglioramento	 condizioni	 psico-
fisiche	delle	famiglie	dei	beneficiari	
SETTORE	PUBBLICO:	Efficientamento	spesa	pubblica	
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DONATORI:	Soddisfazione/autorealizzazione	nel	donare	
VOLONTARI:	Soddisfazione/autorealizzazione	
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5) Capacità di creare rete sul territorio
Dimensione	 Esempi	di	indicatori	quantitativi	 Esempi	di	contenuti	qualitativi	
Relazioni	con	gli	enti	
locali/	Terzo	
Settore/enti	profit	
Numero	incontri	con	enti	locali	
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Numero	 eventi	 promosse	 con	 enti	 locali/	 Terzo	
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Numero	 di	 azioni/progetti	 promossi	 in	
collaborazione	con	enti	locali/	Terzo	Settore/enti	
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comunità	
Numero	campagne	promozionali/fundraising	
	
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6) Comunicazione
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interna	
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Numero	iscrizioni	newsletter	
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esterna	
Numero	follower	sui	social	media	 	
Ore	di	servizio	di	numeri	telefonici	dedicati	 	
Rendicontazione	sociale	
Ore	di	coinvolgimento	stakeholder	interni	nell'ambito	di	
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Strumenti	 e	 processi	 di	 rendicontazione	
sociale	utilizzati	
Ore	di	coinvolgimento	stakeholder	esterni	nell'ambito	di	
processi	di	rendicontazione	sociale
7) Sostenibilità ambientale
Dimensione	 Esempi	di	indicatori	quantitativi	 Esempi	di	contenuti	qualitativi	
Impatto	ambientale	e	
riduzione	dell'impronta	
ecologica	
Riduzione	delle	emissioni	in	termini	di	CO2	 Criteri	di	selezione	dei	fornitori	
Riduzione	del	consumo	energetico	 Gestione	dei	rifiuti	
Riduzione	di	altri	consumi
Sperimentazione su casi di studio
Cooperativa sociale:
Alice Coop, Prato
Focus: Attività centri diurni per minori
Associazione di Promozione Sociale:
Circolo ARCI G. Simonti, S. Giovanni Valdarno (AR)
Focus: Attività del circolo
Organizzazione di volontariato:
Legambiente Firenze, Firenze
Focus: Valutazione previsionale progetto Anello del Rinascimento
COME SI MISURA IL CAMBIAMENTO?
MAPPA DEGLI
STAKEHOLDER
COINVOLGIMENTO degli
STAKEHOLDER
ANALISI sui
CAMBIAMENTI
SELEZIONE
INDICATORI
SELEZIONE
PROXY
Categoria di
Stakeholder
Cambiamento PROXY
Minori dei centri Azimut
e Nadir
I ragazzi non
abbandonano il percorso
di studi prima del
conseguimento del titolo
Differenziale di reddito
annuale tra chi ha il diploma
delle scuole superiori e chi ha
lasciato la scuola
Fonte: WeWorld
Miglioramento nelle
relazioni sociali
Quota annuale iscrizione
sport di squadra
Fonte: Coni
Miglioramento del senso
civico e di appartenenza
a una comunità
Quota annuale per
partecipazione attività scout
Fonte: Sito Scout Italia
Alice Coop: Stakeholder e cambiamenti principali
Categoria di
Stakeholder
Cambiamento PROXY
Genitori
Migliorano il proprio
rapporto con il minore e
vengono seguiti in un
percorso di educazione
alla genitorialità
Costo percorso di 10 sedute di
counseling genitori – figli
Fonte: tariffario ordine
psicologi e psicoterapeuti
Hanno l’opportunità di
sfruttare il tempo in cui i
minori sono al centro per
dedicarsi a lavoro,
terapie, svago
Spesa media annuale per
babysitter
Fonte: Ministero del Lavoro
Alice Coop: Stakeholder e cambiamenti principali
Categoria di
Stakeholder
Cambiamento PROXY
Dipendenti della
Cooperativa
Opportunità occupazionale
e soddisfazione lavorativa
per lavorare in un ente con
finalità sociali
Stipendio medio dipendente
della Cooperativa
Fonte: Dati forniti dall’ente
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lavoro-correlato
(effetto negativo)
Valorizzazione ore di supporto
psicologico ai dipendenti
della cooperative
Fonte: Dati forniti dall’ente
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e AUSL)
Gli assistenti sociali possono
contare sul supporto della
cooperativa nella presa in
carico dei minori e delle
loro famiglie
Costo medio annuo di servizio
sociale per ogni minore.
Fonte: Fondazione Zancan
Alice Coop: Stakeholder e cambiamenti principali
Categoria di
Stakeholder
Cambiamento PROXY
Soci Frequentatori
Soci possono fruire di
uno spazio di socialità e
partecipare ad eventi di
aggregazione.
Quota annuale iscrizione
associazione sportiva
dilettantistica
Fonte: Istat
I Soci anziani hanno la
possibilità di frequentare
un luogo di ritrovo in cui
si organizzano attività
ludico/sportive
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diurno per anziani
Fonte: Media tariffe centri
diurni
I soci hanno facile
accesso a slot machine
(effetto negativo)
Costo sociale dipendenza da
ludopatia
Fonte: FederSerd
Circolo ARCI G. Simonti
23
Categoria di
Stakeholder
Cambiamento PROXY
Volontari
I volontari hanno
l’opportunità di
effettuare attività di
impegno civico
Valorizzazione economica del
volontariato prevista dalla
“Tabella per la valorizzazione
dell’impegno volontario”
Fonte: CESVOT
I volontari partecipano a
corsi di formazione e
acquisiscono
competenze e
certificazioni spendibili
altrove
Costo medio corso di
formazione su HACCP,
sicurezza e pronto intervento
Fonte: Media tariffe centri di
formazione
Scuole
Le scuole ricevono
donazioni annuali
raccolte grazie al Circolo
e alle sue attività
Valore monetario dei
materiali donati annualmente
alle scuole locali
Circolo ARCI G. Simonti
Categoria di
Stakeholder
Cambiamento PROXY
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naturalistico
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Fonte: Elaborazioni su stime
fornite dall’ente
Persone con ridotta
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Fonte: Elaborazioni su stime
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Legambiente - L’Anello del Rinascimento
Categoria di
Stakeholder
Cambiamento PROXY
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locale
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strutture
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lungo il percorso
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trekker
Fonte: Elaborazioni su stime
fornite dall’ente
Legambiente
Aumenta il numero di
persone che conoscono
Legambiente
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promozione
Fonte: Elaborazioni su stime
fornite dall’ente
Legambiente - L’Anello del Rinascimento
26
Conclusioni
• Necessità di creare un metodo condiviso, accessibile e
adattabile
• Importanza di prevedere le 3 componenti: quantitativa,
qualitativa e partecipativa
• Comparabilità possibile solo per la stessa organizzazione
nel tempo
27
Conclusioni
• Non si può usare come strumento di rating delle
organizzazioni ma come strumento per controllo di
gestione ed efficientamento dei processi
• Importanza di creare un set di proxy per organizzazioni con
attività e finalità simili per agevolare l’auto-valutazione e
fare un primo passo verso una maggiore comparabilità
28
Grazie per l’attenzione
Carmela Nitti
carmela.nitti@arcolab.org
DISEI – Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa –
Università di Firenze
ARCO – Action Research for CO-development

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Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo settore: metodologie, indicatori e tre casi di studio in Toscana

  • 1. Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo settore: metodologie, indicatori e tre casi di studio in Toscana Marco Bellucci1^, Carmela Nitti^1, Chiara Chimirri^, Luca Bagnoli1, 1Università degli Studi di Firenze ^ ARCO – Action Research for CO-development
  • 2. La ricerca e il contesto • Sinergia tra la COPAS (Conferenza Permanente delle Autonomie Sociali) di Regione Toscana, il Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impresa dell’Università di Firenze e con la collaborazione dei ricercatori del centro di ricerca ARCO. • Obiettivo: proporre e testare un metodo per la misurazione dell’impatto sociale delle autonomie sociali toscane in attesa di recepire le linee guida sulla rendicontazione dell'impatto sociale nell'ambito della riforma del Terzo Settore
  • 3. Fasi della ricerca (biennio 2017+2018) Revisione della letteratura Momenti di discussione con COPAS e tavolo tecnico + interviste semi-strutturate con esponenti terzo settore Elaborazione modello di valutazione Sperimentazione su tre casi di studio Elaborazione report finale complessivo biennale
  • 4. Revisione dei principali metodi di valutazione METODO SROI – Social Return on Investment ANALISI COSTI BENEFICI APPROCCIO CONTROFATTUALE ALLA VALUTAZIONE DI IMPATTO VALUTAZIONE DI IMPATTO SOCIALE DEI PROGETTI DI VOLONTARIATO SOCIALE GUIDA PER STARTUP INNOVATIVE A VOCAZIONE SOCIALE ALLA REDAZIONE DEL “DOCUMENTO DI DESCRIZIONE DELL’IMPATTO SOCIALE” METODO IMPACT FRAMEWORK MULTIDIMENSIONALE PER LA MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE DELLE IMPRESE SOCIALI SOCIAL ENTERPRISE IMPACT EVALUATION (SEIE) METODO EVPA – EUROPEAN VENTURE PHILANTROPY ASSOCIATION
  • 5. Verso la definizione di un modello • Flessibilità, adattabilità e scalabilità • Componente partecipativa • Capacità di dare evidenza qualitativa e quantitativa dell’impatto
  • 6. Le motivazioni principali per valutare l’impatto (da interviste semi-strutturate) Non solo adempimento normativo: I. Volontà di creare un linguaggio comune II. Comunicare all’esterno il valore del proprio operato III. Essere più convincenti nei confronti di potenziali investitori IV. Motivare i propri dipendenti/volontari/soci V. Conoscersi meglio e migliorarsi
  • 7. Un processo di valutazione flessibile
  • 8. I contenuti del modello • Nel quadro partecipativo e quali-quantitativo, si potrà redigere un documento sintetico che descriva l’organizzazione e il suo operato prendendo in considerazione 7 macro-aree di analisi, ciascuna delle quali suddivisa in sotto-dimensioni • Per ognuna di queste dimensioni sono suggeriti alcuni esempi di indicatori quantitativi e alcuni esempi di contenuti qualitativi • Ogni organizzazione potrà poi scegliere e attivare gli indicatori ritenuti migliori per il proprio settore di attività e per le proprie caratteristiche
  • 9. 1) Informazioni preliminari Titolo Sezione Descrizione dei Contenuti Storia Esposizione sintetica della storia dell’organizzazione. Questa sezione può essere oggetto di un Focus Group durante i quali i membri dell’organizzazione possono compilare in maniera partecipativa la Linea del Tempo relativa alla storia della propria organizzazione. Questo esercizio è molto consigliato perché consente di riflettere collettivamente sulla storia dell’organizzazione, individuando i punti di svolta (positivi e negativi). Lo scopo infatti è quello di creare una narrazione condivisa della storia, raccogliendo e integrando i diversi punti di vista dei membri. Sede legale e presenza sul territorio Indicazione dell’indirizzo della sede legale e della sede operativa dell’organizzazione. Descrivere inoltre il tipo di organizzazione con riferimento alla presenza sul territorio (es. associazione locale affiliata ad organizzazione nazionale, organizzazione regionale presente in diverse province, etc.). Caratteristiche del contesto di riferimento In questa sezione va descritto il contesto specifico all’interno del quale l’organizzazione opera sia in riferimento alla localizzazione geografica, sia in riferimento allo specifico settore di intervento (es. strutture di assistenza diurna per persone con disabilità in Toscana e in provincia di Firenze; sportello di ascolto per donne vittima di violenza in Toscana etc.). Valori Esposizione dei valori fondanti dell’organizzazione. Obiettivi Esposizione degli obiettivi che l’organizzazione si pone nel breve e nel lungo periodo. Mission Descrizione della mission dell’organizzazione e sua eventuale evoluzione nel tempo. Metodologia Metodologia, processo partecipativo, coinvolgimento stakeholder, periodo amministrativo di riferimento.
  • 10. 2) Identità e governo Dimensione Esempi di Indicatori quantitativi Esempi di contenuti qualitativi Composizione istituzionale Numero di soci Assetto giuridico/istituzionale Numero membri del Consiglio Direttivo Organigramma Numero membri del Consiglio di Amministrazione Partecipazione e democrazia interna Tasso medio di partecipazione alle assemblee dei soci Processi decisionali interni Numero di assemblee dei soci (ordinarie) Numero di assemblee dei soci (straordinarie)
  • 11. 3) Risorse 11 Dimensione Esempi di Indicatori quantitativi Esempi di contenuti qualitativi Risorse economiche Valore della produzione/Totale proventi di gestione Forme di finanziamento utilizzate Patrimonio netto Indicazione delle particolari forme di finanziamento Donazioni e lasciti ricevuti Rapporto tra le risorse raccolte e risorse utilizzate per attività Risorse Umane Numero dipendenti Descrizione dei percorsi di inclusione lavorativa (se attivati) Numero dipendenti con contratto full time Numero dipendenti con contratto part time Numero dipendenti contratto indeterminato Numero dipendenti contratto tempo determinato Numero collaboratori contratto a progetto Numero collaboratori partita iva Turnover dipendenti e/o collaboratori Numero e percentuale di soggetti svantaggiati impiegati Compensi corrisposti ad amministratori, controllori contabili e lavoratori dipendenti N. di volontari Turnover volontari Numero di nuovi volontari N. ore di volontariato Capitale Umano Ore di formazione/aggiornamento per i dipendenti Tipologia di formazione effettuata per volontari/dipendenti Ore di formazione/aggiornamento per i volontari Livello di soddisfazione di volontari/dipendenti rispetto alla formazione ricevuta Numero di dipendenti formati Numero di volontari formati
  • 12. 4) Attività Dimensione Esempi di indicatori quantitativi Esempi di contenuti qualitativi Livelli di output Numero di destinatari diretti Descrizione destinatari diretti Numero di beneficiari indiretti Descrizione beneficiari indiretti Numero di attività realizzate Descrizione attività svolte e risultati ottenuti (con specifica dei fattori facilitanti e degli ostacoli che sono stati riscontrati nell'implementazione) Efficacia operato Rapporto tra numero di destinatari e numero richiedenti (se applicabile) Valutazione degli obiettivi raggiunti rispetto agli obiettivi fissati Livello di soddisfazione dei destinatari Innovatività Nuove attività in progettazione Descrizione delle nuove attività in progettazione e delle innovazioni gestionali introdotte e del loro grado di implementazione Innovazioni di gestione introdotte Cambiamento generato DESTINATARI DIRETTI: miglioramento condizioni psico- fisiche dei beneficiari Restituzione qualitativa del percorso partecipativo sul cambiamento generato BENEFICIARI INDIRETTI: miglioramento condizioni psico- fisiche delle famiglie dei beneficiari SETTORE PUBBLICO: Efficientamento spesa pubblica DIPENDENTI: Soddisfazione di lavorare in un ente con finalità sociale DONATORI: Soddisfazione/autorealizzazione nel donare VOLONTARI: Soddisfazione/autorealizzazione VOLONTARI: Numero di volontari che affermano di aver acquisito nuove competenze tramite il volontariato
  • 13. 5) Capacità di creare rete sul territorio Dimensione Esempi di indicatori quantitativi Esempi di contenuti qualitativi Relazioni con gli enti locali/ Terzo Settore/enti profit Numero incontri con enti locali Mappatura stakeholder con indicazione del tipo di relazione che intercorre tra essi e l'ente Numero eventi promosse con enti locali/ Terzo Settore/enti profit Tipologia di iniziative Numero di azioni/progetti promossi in collaborazione con enti locali/ Terzo Settore/enti profit Relazioni con la comunità Numero campagne promozionali/fundraising Numero di conferenze/iniziative sociali aperte al pubblico
  • 14. 6) Comunicazione Dimensione Esempi di indicatori quantitativi Esempi di contenuti qualitativi Comunicazione interna Numero riunioni con i volontari Strumenti e strategie di comunicazione interna Numero riunioni con i dipendenti Comunicazione esterna Numero iscrizioni newsletter Strumenti e strategie di comunicazione esterna Numero follower sui social media Ore di servizio di numeri telefonici dedicati Rendicontazione sociale Ore di coinvolgimento stakeholder interni nell'ambito di processi di rendicontazione sociale Strumenti e processi di rendicontazione sociale utilizzati Ore di coinvolgimento stakeholder esterni nell'ambito di processi di rendicontazione sociale
  • 15. 7) Sostenibilità ambientale Dimensione Esempi di indicatori quantitativi Esempi di contenuti qualitativi Impatto ambientale e riduzione dell'impronta ecologica Riduzione delle emissioni in termini di CO2 Criteri di selezione dei fornitori Riduzione del consumo energetico Gestione dei rifiuti Riduzione di altri consumi
  • 16. Sperimentazione su casi di studio Cooperativa sociale: Alice Coop, Prato Focus: Attività centri diurni per minori Associazione di Promozione Sociale: Circolo ARCI G. Simonti, S. Giovanni Valdarno (AR) Focus: Attività del circolo Organizzazione di volontariato: Legambiente Firenze, Firenze Focus: Valutazione previsionale progetto Anello del Rinascimento
  • 17. COME SI MISURA IL CAMBIAMENTO? MAPPA DEGLI STAKEHOLDER COINVOLGIMENTO degli STAKEHOLDER ANALISI sui CAMBIAMENTI SELEZIONE INDICATORI SELEZIONE PROXY
  • 18.
  • 19. Categoria di Stakeholder Cambiamento PROXY Minori dei centri Azimut e Nadir I ragazzi non abbandonano il percorso di studi prima del conseguimento del titolo Differenziale di reddito annuale tra chi ha il diploma delle scuole superiori e chi ha lasciato la scuola Fonte: WeWorld Miglioramento nelle relazioni sociali Quota annuale iscrizione sport di squadra Fonte: Coni Miglioramento del senso civico e di appartenenza a una comunità Quota annuale per partecipazione attività scout Fonte: Sito Scout Italia Alice Coop: Stakeholder e cambiamenti principali
  • 20. Categoria di Stakeholder Cambiamento PROXY Genitori Migliorano il proprio rapporto con il minore e vengono seguiti in un percorso di educazione alla genitorialità Costo percorso di 10 sedute di counseling genitori – figli Fonte: tariffario ordine psicologi e psicoterapeuti Hanno l’opportunità di sfruttare il tempo in cui i minori sono al centro per dedicarsi a lavoro, terapie, svago Spesa media annuale per babysitter Fonte: Ministero del Lavoro Alice Coop: Stakeholder e cambiamenti principali
  • 21. Categoria di Stakeholder Cambiamento PROXY Dipendenti della Cooperativa Opportunità occupazionale e soddisfazione lavorativa per lavorare in un ente con finalità sociali Stipendio medio dipendente della Cooperativa Fonte: Dati forniti dall’ente Elevato livello di stress lavoro-correlato (effetto negativo) Valorizzazione ore di supporto psicologico ai dipendenti della cooperative Fonte: Dati forniti dall’ente Enti pubblici (Comune e AUSL) Gli assistenti sociali possono contare sul supporto della cooperativa nella presa in carico dei minori e delle loro famiglie Costo medio annuo di servizio sociale per ogni minore. Fonte: Fondazione Zancan Alice Coop: Stakeholder e cambiamenti principali
  • 22. Categoria di Stakeholder Cambiamento PROXY Soci Frequentatori Soci possono fruire di uno spazio di socialità e partecipare ad eventi di aggregazione. Quota annuale iscrizione associazione sportiva dilettantistica Fonte: Istat I Soci anziani hanno la possibilità di frequentare un luogo di ritrovo in cui si organizzano attività ludico/sportive Retta partecipazione a centro diurno per anziani Fonte: Media tariffe centri diurni I soci hanno facile accesso a slot machine (effetto negativo) Costo sociale dipendenza da ludopatia Fonte: FederSerd Circolo ARCI G. Simonti
  • 23. 23 Categoria di Stakeholder Cambiamento PROXY Volontari I volontari hanno l’opportunità di effettuare attività di impegno civico Valorizzazione economica del volontariato prevista dalla “Tabella per la valorizzazione dell’impegno volontario” Fonte: CESVOT I volontari partecipano a corsi di formazione e acquisiscono competenze e certificazioni spendibili altrove Costo medio corso di formazione su HACCP, sicurezza e pronto intervento Fonte: Media tariffe centri di formazione Scuole Le scuole ricevono donazioni annuali raccolte grazie al Circolo e alle sue attività Valore monetario dei materiali donati annualmente alle scuole locali Circolo ARCI G. Simonti
  • 24. Categoria di Stakeholder Cambiamento PROXY Futuri utenti (trekker) Opportunità di avere un nuovo percorso storico- naturalistico Costo pro-capite di una guida turistica di gruppo Fonte: Elaborazioni su stime fornite dall’ente Persone con ridotta mobilità Costo di un trekking accessibile per persone con disabilità Fonte: Elaborazioni su stime fornite dall’ente Legambiente - L’Anello del Rinascimento
  • 25. Categoria di Stakeholder Cambiamento PROXY Sistema economico locale Rilancio turistico delle strutture ricettive/ristorazione lungo il percorso Stima spesa media per vitto e alloggio consumata dai trekker Fonte: Elaborazioni su stime fornite dall’ente Legambiente Aumenta il numero di persone che conoscono Legambiente Spesa di campaigning e promozione Fonte: Elaborazioni su stime fornite dall’ente Legambiente - L’Anello del Rinascimento
  • 26. 26 Conclusioni • Necessità di creare un metodo condiviso, accessibile e adattabile • Importanza di prevedere le 3 componenti: quantitativa, qualitativa e partecipativa • Comparabilità possibile solo per la stessa organizzazione nel tempo
  • 27. 27 Conclusioni • Non si può usare come strumento di rating delle organizzazioni ma come strumento per controllo di gestione ed efficientamento dei processi • Importanza di creare un set di proxy per organizzazioni con attività e finalità simili per agevolare l’auto-valutazione e fare un primo passo verso una maggiore comparabilità
  • 28. 28 Grazie per l’attenzione Carmela Nitti carmela.nitti@arcolab.org DISEI – Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa – Università di Firenze ARCO – Action Research for CO-development