5. ORGANIZZAZIONE DEL MAGAZZINO
La localizzazione, le dimensioni e la
struttura dei magazzini aziendali;
La Logistica
aziendale ha il
La distribuzione fisica Il trasferimento dei
compito di materiali e delle merci dai
dei prodotti e delle
PROGRAMMARE, fornitori dell’azienda;
merci dall’azienda alla
clientela; ORGANIZZARE e
GESTIRE:
Lo stoccaggio e la movimentazione
interna dei vari materiali;
6. ORGANIZZAZIONE DEL MAGAZZINO
Punta a creare e ottimizzare la coordinazione dei processi interni
dell’impresa e i processi di altre aziende con cui entra in rapporto
e ha l’obiettivo di massimizzare il livello del servizio al cliente , al
minor costo e capitale impiegato.
Un elemento fondamentale è la COLLABORAZIONE tra:
FORNITURA PRODUZIONE DISTRIBUZIONE
7. ORGANIZZAZIONE DEL MAGAZZINO
Il magazzino è una struttura logistica formata da fabbricati, aree,
attrezzature e personale in grado di ricevere merci, materie prime, prodotti
finiti, custodendoli e conservandoli per renderli disponibili al momento
opportuno, per la produzione o per la vendita alla clientela.
Imprese mercantili Imprese industriali
Area di Scorte di
ricevimento materie prime e
sussidiarie
Area di
stoccaggio
Scorte di
prodotti finiti e
Area di
sottoprodotti
spedizione
9. Le scorte: classificazioni e costi connessi
alla gestione degli stock
Il termine scorte (o stock) indica la quantità di beni che in un
determinato momento si trovano in giacenza nei magazzini, in attesa di
essere utilizzati nei processi produttivi o di essere distribuiti alla clientela.
Possono essere classificati secondo vari criteri:
• secondo la loro natura;
• secondo la loro provenienza;
• secondo le loro dimensioni;
10. La politica delle scorte
La politica delle scorte è l’insieme delle scelte gestionali con cui il management
regola i flussi di entrata e i flussi in uscita relativi ai materiali impiegati.
Tale politica si concretizza con le decisioni riguardanti:
• Politica degli acquisti;
• Politica della produzione;
• Politica delle vendite;
gli obiettivi sono:
Assicurare continuità e tempestività di svolgimento dei processi tecnici di
produzione;
Assicurare una continuità e una tempestiva alimentazione dei processi di
vendita;
Ottenere le migliori condizioni di approvvigionamento;
Ridurre al minimo i costi connessi al mantenimento;
11. Il just in time
Il just in time (JIT) è un principio generale che si concretizza nel tentativo di
azzerare i tempi di attesa dei materiali e dei componenti, minimizzando anche la
necessita di creare scorte di magazzino.
Sforzo verso la
Capacità produttiva di qualità
riserva
Flessibilità degli
impianti
12. La funzione approvvigionamenti e i piani d’acquisto
Funzione
Piani d’acquisto
approvvigionamento
I suoi compiti sono: Si inseriscono nella generale programmazione
d’impresa, cioè fanno parte del:
• Individuare i mercati di
• Sistema di Budget settoriali
approvvigionamento e i possibili fornitori;
• Selezionare i fornitori, stipulare i Budget generale d’esercizio
contratti e curarne l’esecuzione;
• Coordinare gli acquisti con le esigenze
della produzione o delle vendite;
14. La contabilità di magazzino: documenti e
scritture elementari.
La contabilità di magazzino è composta da un sistema di
rilevazioni :
• le rilevazioni a sole quantità fisiche
• le rilevazioni a quantità e valori
Le operazioni che interessano il magazzino sono:
• movimenti in entrata e in uscita
• movimenti esterni e interni
Per la gestione computerizzata del magazzino è necessario
procedere alla creazione delle voci di magazzino ovvero: il codice
e la descrizione di ciascuno di essi.
15. L’obbligo fiscale della contabilità di magazzino
Alcune aziende hanno l’obbligo fiscale di tenere le scritture
ausiliarie di magazzino.
Le imprese soggette a tale obbligo sono:
•Le aziende di commercio all’ingrosso;
•Le aziende di commercio al dettaglio;
•Le aziende produttrici di servizi;
•Le aziende industriali produttrici di beni omogenei o di serie,
beni differenziati o su commessa ;
E devono essere tenute:
•In forma sistematica;
•Secondo le norme di un ordinata contabilità.
Questa contabilità fiscale di magazzino riguarda aziende con:
• ricavi annui di ammontare superiore a 5.164.568,99
•rimanenze per un valore complessivo superiore a 1.032.913,80
17. Rimanenze di magazzino
La valutazione civilistica e la rilevazione delle
rimanenze di magazzino
Rimanenze di
magazzino
Aspetto Aspetto Valutazione
gestionale contabile delle
rimanenze
Costo Costo di
d’acquisto produzione
18. Rimanenze di magazzino
Le rimanenze di magazzino nel bilancio
d’esercizio
Secondo quanto prevede l’ art. 2424 del Codice Civile, i valori
delle rimanenze finali di magazzino si collocano:
C) Attivo circolante
I – rimanenze
1) materie prime, sussidiarie e di consumo
2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
3) lavori in corso su ordinazione
4) prodotti finiti e merci
5) acconti
Nel Conto Economico del bilancio, compaiono solo le
variazioni delle rimanenze, ossia gli incrementi o
decrementi che i valori delle scorte hanno subito
nell’esercizio.