piccola presentazione sulle maschere tradizionali italiane con breve descrizione dei vestiti e del carattere delle principali maschere regionali. Pensata per studenti austriaci di italiano come LS
Italia, una passeggiata tra maschere, canti, balli...benadia
Un perfetto lavoro di squadra della classe V C dell'I.C. "Anna Fraentzel Celli" su tradizioni, balli, canti e maschere dell'Italia.
Nell'ambito del progetto "Tecnologic@mente ilLIMitati.
piccola presentazione sulle maschere tradizionali italiane con breve descrizione dei vestiti e del carattere delle principali maschere regionali. Pensata per studenti austriaci di italiano come LS
Italia, una passeggiata tra maschere, canti, balli...benadia
Un perfetto lavoro di squadra della classe V C dell'I.C. "Anna Fraentzel Celli" su tradizioni, balli, canti e maschere dell'Italia.
Nell'ambito del progetto "Tecnologic@mente ilLIMitati.
Isabella Andreini La Inamorata Dela Commedia Dell ArteGinaMMartino
(In Italian)
Durante il suo tempo con la troupe, ebbe eseguito in una serie di commedie con lei, come La gelosa Isabella, La Fortunata Isabella, e il pezzo più conosciuto, La Pazzia di Isabella, che ebbe eseguito alle nozze di Ferdinand I de\' Medici e Christine di Lorraine nel 1589. Nel 1603 il Gelosi ebbe eseguito in Francia alla corte di Henry IV, dove la talenta di Isabella fu stata apprezzato dalla regina Maria de \'Medici.
Isabella Andreini La Inamorata Dela Commedia Dell ArteGinaMMartino
(In Italian)
Durante il suo tempo con la troupe, ebbe eseguito in una serie di commedie con lei, come La gelosa Isabella, La Fortunata Isabella, e il pezzo più conosciuto, La Pazzia di Isabella, che ebbe eseguito alle nozze di Ferdinand I de\' Medici e Christine di Lorraine nel 1589. Nel 1603 il Gelosi ebbe eseguito in Francia alla corte di Henry IV, dove la talenta di Isabella fu stata apprezzato dalla regina Maria de \'Medici.
PROGETTO "IL PUPO SICILIANO"
IISS "DANILO DOLCI" PARTINICO (PA).
Il Progetto è stato realizzato con la classe III D dell'Istituto e curato dalla prof.ssa Angelica Piscitello, con l'ausilio del maestro puparo Salvatore Oliveri.
R. Villano - Farmacia in letteratura e teatro - GOLDONIRaimondo Villano
R. Villano "Pharmacy in literature and theater", Patronage of the Noble College of Pharmaceutical Chemistry Universitas Aromatariorum Urbis. It is a study on anthropological, professional and ethical aspects of the pharmaceutical profession through literary and theatrical works. The work is enjoyable and interesting and also promotes consideration for the Institute of Pharmacy. It contains an interesting and rich analogy of pieces taken from poetic, narrative and theatrical works in which the pharmacy and the pharmacist appear. This is a vast panorama carried out over a period of many centuries, hoping it may be significant perhaps to draw not only intrattenimeto and scholarly notes but cultural enrichment and also food for thought. The elements of interest that emerge enrich the knowledge of the pharmacy and deepen anthropological and professional aspects, sometimes penetrating even complexity and criticality ". The selection starts from the Middle Ages
PROGETTO "IL PUPO SICILIANO". Lavoro svolto a scuola e in laboratorio, guidati dal puparo di Alcamo (TR), con la classe III D dell'IISS DANILO DOLCI di Partinico (PA).
R. Villano - Farmacia in letteratura e teatro - DONIZETTIRaimondo Villano
41. R. Villano “La farmacia in letteratura e teatro”, Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. È uno studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014);
2. Pulcinella
La maschera di Pulcinella come la
conosciamo oggi, è stata inventata
ufficialmente a Napoli dall'attore Silvio
Fiorillo nella seconda metà del
Cinquecento, ma il suo costume
moderno fu inventato nell'Ottocento da
Antonio Petito.
Pulcinella è la maschera di Napoli
impersona lo spirito genuino, fatto di
vivacità di spontaneità e di generosità.
Appare sulle scene nelle vesti di un servo
furbo e poltrone, sempre affamato e alla
ricerca di qualcosa da mangiare
3. ARLECCHINO e DOTTOR
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Balanzone (da balanza cioè bilancia, allegoria della Giustizia),
conosciuto anche con il nome di Dottor Balanzone, è una maschera
d’origine bolognese. Appartiene alla schiera dei "vecchi" della
commedia dell'arte, certe volte, infatti, è chiamato Dottor Graziano o
semplicemente il Dottore.
4. Balanzone
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5. Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un’altra a Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio
e Stenterello, largo di mano,
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
”Ti assicuro e te lo giuro
che andrà bene il mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l’altro in bolletta.”
Gianni Rodari
6. Meo Patacca
Meo Patacca è originario del
Lazio.
Meo Patacca è la tipica maschera
romana.
Assieme a Rugatino rappresenta il
coraggio e la spavalderia di tanti
abitanti della città.
A volte è un po’ attaccabrighe, ma
sicuramente molto simpatico.
7. BRIGHELLA E
COLOMBINA:
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8. CoLOMBINA
Il personaggio femminile più famoso
del Carnevale è rappresentato da
Colombina, che è di Venezia.
Colombina impersona il tipo comico
della servetta graziosa. E' seducente,
astuta, vivacissima ed è l'immagine
perfettamente speculare femminile di
Arlecchino. Ha assunto anche altri
nomi Colombina, Corallina,
Franceschina, Betta, Marinetta,
Violetta, e molti altri nomi ancora.
.
9. Insomma…
Tutte le maschere sono
belle perché hanno
tutte una loro
personalità e
rappresentano in
modo scherzoso i
nostri difetti
10. Insomma…
Tutte le maschere sono
belle perché hanno
tutte una loro
personalità e
rappresentano in
modo scherzoso i
nostri difetti