Tesi in Storia del Teatro Contemporaneo di Gianna Giachetti
Tesi in Storia del Teatro Contemporaneo di Gianna Giachetti
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE
Corso di Laurea in Progettazione e Gestione di Eventi e Imprese dell’Arte e dello Spettacolo
«… se ho un talento è quello di amare quel piccolo mondo racchiuso tra le spesse mura di questo edificio e soprattutto mi piacciono le persone che lavorano in questo mondo piccolo, fuori di qui c’è il mondo grande e qualche volta capita che il mondo piccolo riesca a rispecchiare il mondo grande tanto da farcelo capire un po’ meglio… in ogni modo riusciamo a dare a tutti coloro che vengono qui la possibilità se non altro per qualche minuto, per qualche secondo, di dimenticare il duro mondo che è là fuori… il nostro teatro è un piccolo spazio fatto di disciplina, coscienza, ordine e amore».
Da Fanny e Alexander di Ingmar Bergman.
Testo sulla storia del Teatro e la particolarità del linguaggio drammaturgico, a cura di Maria Rosa Panté, docente presso Istituto Superiore d'Adda di Varallo, in www.campustralenuvole.altervista.org
La lezione di Ionesco riletta da Valerio BinascoAgnese Cremaschi
Il Teatro Binario 7 presenta La Lezione di Ionesco, uno dei testi più significativi del Teatro dell’Assurdo, prodotto dalla Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, con la regia di Valerio Binasco.
A seguire, mercoledì 20 gennaio alle ore 20.30, la storica e critica d’arte Simona Bartolena terrà la seconda lezione – approfondimento ad ingresso libero, Il surrealismo sono io: Salvador Dalí e il suo tempo, inserita all’interno della nuova rassegna Teatro+Tempo Arte, che indagherà temi quali l’assurdo, il paradosso, il sogno, l’immaginazione e la visione.
Vengono affrontate e discusse le caratteristiche principali dell'illuminismo nella cultura italiana, attraverso tre dei suoi più grandi rappresentanti: Carlo Goldoni, Vittorio Alfieri e Giuseppe Parini
Il grottesco-dal-testo-alla-scena-ubu-re-di alfred-jarryFoglio di sala
Articolo tratto dalla tesi di laurea di Sara Trecate: "Il grottesco dal testo alla scena: 'Ubu re' di Alfred Jarry". Per contattare l'autrice: info @ fogliodisala.it
www.fogliodisala.it
CdL Scienze dello Spettacolo, Università degli studi di Milano
3. STUDI e FORMAZIONE
Fin da piccolo Goldoni fu affascinato dal mondo del teatro.
Il padre, medico, lo avviò alla professione di avvocato.
Tuttavia la passione per il teatro lo spinse a scrivere le
prime commedie.
Venezia nel 1700 era dominata da una aristocrazia festaiola,
che si dilettava in feste e serate. Il Carnevale durava un
mese e si poteva indossare la maschera proteggendo
l’anonimato, per agire liberamente, raggirando i divieti
della società del tempo, che limitava libertà soprattutto
delle donne e dei nobili.
4. Le maschere veneziane
La BAUTA La MORETTA
A Venezia le
maschere
potevano
essere
indossate per
diversi mesi
all’anno.
Esse
permettevano
alle persone
di diverse
classi
sociali di
mescolarsi,
evitando le
restrizioni.
6. Da AVVOCATO A COMMEDIOGRAFO
A Goldoni fu offerto di
collaborare con l’impresario di
teatro Giuseppe Imer e di
rappresentare le sue opere al
teatro San Samuele a Venezia. Qui
rappresentò la prima commedia
riformata, dove la parte del
protagonista era interamente
scritta: MOMOLO CORTESAN
7. LA COMMEDIA COME SPECCHIO DELLA REALTÀ
Inizialmente, Goldoni non
eliminò completamente le
maschere, ma ne diminuì man
mano l’importanza,
concentrando l’attenzione
sull’ambiente e sul carattere,
attingendo ispirazione alla
vita quotidiana e presentando
sulle scene situazioni e
personaggi vivi e reali.
8. la riforma della commedia
lA DONNA DI GARBO è la prima commedia interamente scritta;
con quest’opera Goldoni avvia la RIFORMA del teatro
restituendo dignità letteraria alla Commedia.
Goldoni opera dei cambiamenti nella Commedia dell’arte che
la trasformano nella Commedia moderna di ambiente o di
carattere, dove alla bassa comicità della Commedia dell’arte
si sostituisce l’ironia e la riflessione sulla società.
9. Modifiche introdotte da goldoni:
● La commedia è scritta interamente in un
copione
● I personaggi non sono più maschere, ma
tipi individualizzati, con caratteri
unici
● Rappresenta le diverse classi sociali del
tempo: Aristocrazia, borghesia, popolino
● Mette in scena difetti e virtù
● Riflette sulla realtà
10. dalle maschere a personaggi individualizzati
Goldoni rappresenta una piccola umanità da acuto
analizzatore dello spirito umano, ma nei suoi toni medi e
generalmente superficiali.
I suoi personaggi non sono tormentati da gravi problemi né
si urtano in contrasti violenti: sono visti e rappresentati
con ilarità e col sorriso sulle labbra, nella loro vita
quotidiana, nei loro dissidi, nelle loro modeste passioni.
11. un teatro per tutti
Le commedie di Goldoni si rivolgono ad un pubblico ampio,
dalla aristocrazia al popolo.
Il linguaggio riflette le differenze sociali, ricalca le
parlate tipiche dei personaggi e del loro ambiente.Alcune
commedie sono anche in dialetto.
L’ambientazione è realistica e ritrae la società del tempo.
Nelle commedie di Goldoni emergono elementi illuministici,
come la critica alla nobiltà e l’elogio della ragione umana.
12. Un successo amaro
Goldoni ottenne un discreto successo con le sue opere, ma
non gli furono neppure risparmiate critiche per la riforma
che portò avanti.
Nell’ultima parte della sua vita, amareggiato dalle critiche
andò a Parigi e divenne precettore delle figlie del Re di
Francia. Ma in seguito alla Rivoluzione Francese (1789)
perse l’incarico e si ritrovò in miseria. Qui morì nel 1793.