SlideShare a Scribd company logo
LA GESTIONE
DELL’INVENTARIO
NELL’AFFILIAZIONE
Aspetti del management di una delle procedure
più complesse da eseguire al termine di
ogni anno commerciale
Modern business overview
LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE
1. INTRODUZIONE............................................................................................................................................. 2
1.1 L’AFFILIAZIONE E LE SUE REGOLE........................................................................................................... 2
1.2 IL CONTROLLO DELLO STOCK: UNA PROCEDURA VITALE PER IL BUSINESS .......................................... 2
2. L’INVENTARIO E LE SUE COMPLESSITÀ ........................................................................................................ 4
2.1 QUANDO PROCEDERE ALL’INVENTARIO................................................................................................ 4
2.1 APPROFONDIMENTO: L’INVENTARIO NEL NON-FOOD ......................................................................... 5
3. GLI STRUMENTI A SUPPORTO DELL’INVENTARIO........................................................................................ 7
3.1 STRUMENTI INFORMATICI NON AUTOMATIZZATI ................................................................................ 7
3.2 LA BUROCRAZIA DELL’INVENTARIO ....................................................................................................... 8
4. CONCLUSIONI................................................................................................................................................ 9
SOMMARIO
LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE
1. INTRODUZIONE
1.1 L’AFFILIAZIONE E LE SUE REGOLE
L’affiliazione, che disciplina il rapporto tra due soggetti economicamente e
giuridicamente indipendenti, oltre gli obblighi contrattuali prevede anche l’adesione
ad una serie di standard operativi a cui il franchisee (affiliato) non può ovviare nel
rispetto degli accordi sottoscritti con il franchisor (affiliante). Per avere maggiori
dettagli sul contratto di franchising si rimanda al testo della Legge del 6 Maggio 2004
n.129 - http://www.altalex.com/documents/altalexpedia/2013/01/10/franchising. I
capitoli che seguono saranno interamente dedicati a trattare il management delle
procedure inventariali, che possono presentare complessità diverse in relazione alla
tipologia di stock.
1.2 IL CONTROLLO DELLO STOCK: UNA PROCEDURA VITALE PER IL
BUSINESS
Ogni attività commerciale è tenuta a redigere il proprio inventario ai sensi dell’art.
2217 del cc. Esistono tuttavia delle forti motivazioni che spingono e, allo stesso,
tempo obbligano l’affiliato a portare a termine l’attività di inventario, che non deve
essere legata solo ed essenzialmente ai doveri verso il legislatore. Grazie ad essa si
potranno capire:
- il reale livello dello stock a quantità e a valore
- i reali fabbisogni di prodotti suddivisi per categoria
- i riordini che dovranno essere fatti al franchisor
- i lead time corretti in base ai diversi livelli di disponibilità dei prodotti
commercializzati
LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE
- la bontà delle riserve: prodotti buoni, prodotti da rimettere a nuovo, prodotti
invendibili, stato dei prodotti in vetrina (accessori, gioielli, pelletteria).
A partire da questa serie di consapevolezze sarà possibile affrontare nel migliore dei
modi il nuovo anno commerciale, evitando così di perdere vendite e accogliendo
sempre meglio le richieste di un sempre più informato cliente. Al contempo, al
termine dell’anno, sarà stato assolto anche un obbligo di legge.
LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE
2. L’INVENTARIO E LE SUE COMPLESSITÀ
2.1 QUANDO PROCEDERE ALL’INVENTARIO
Gli intervalli temporali entro i quali portare a termine l’attività di inventario possono
differire in base a:
- la dimensione del business condotto
- le categorie merceologiche commercializzate.
A fronte di ridotte dimensioni aziendali sarà possibile inventariare più volte lungo un
intero anno poiché saranno minori le moli di dati e di referenze che dovranno essere
gestite. Al contrario, nel momento in cui ci si trova di fronte ad un business di respiro
più ampio gli intervalli di controllo sulla merce si allungheranno (arrivando anche a 12
mesi) perché dovrà essere affrontata una dinamica commerciale molto più
complessa. Questa ultima considerazione non esclude però il fatto che anche attori
minori possano imbattersi nella difficoltà di fermare per un periodo di tempo,
certamente limitato, la loro attività commerciale andando incontro a momenti
improduttivi. Per tale ragione anche in realtà all’apparenza più semplici da gestire
l’inventario si presenta come un’attività problematica da gestire e talvolta rinviata a
in periodi successivi a quelli pianificati
L’inventario potrà essere dunque effettuato più volte nell’arco di un anno, o
addirittura di un mese, in base al prodotto commercializzato dall’affiliato. Vanno
incontro a problematiche maggiori coloro che trattano le categorie legate al mondo
del food, soprattutto del fresco e freschissimo. In questi casi la conoscenza degli stock
presenti in negozio è fattore critico per ridurre gli scarti (prodotti che non possono
essere più consumati oltre la scadenza) e non perdere vendite (riducendo il rischio di
riordini troppo bassi). Sono invece minori, se non nulli, i rischi di avaria della merce
LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE
(fatta eccezione per la cosmetica) per i franchisee che commercializzano prodotti non-
food.
In questi casi i fattori che incidono sull’utilizzabilità dello stock riguardano:
- i danni che subisce la merce: in fase di produzione, di transito e di stoccaggio
- tempi di stoccaggio troppo lunghi che portano alla presenza di bad stock nella
cosmesi e profumi
- assortimento limitato che dà luogo a una perdita di vendite e non adeguato ai livelli
di sell-thru medio della categoria.
2.1 APPROFONDIMENTO: L’INVENTARIO NEL NON-FOOD
I principali player franchising del settore che vanno incontro alle complessità citate
poco sopra sono: abbigliamento, gioielli, accessori e pelletteria, cosmesi ed
elettronica.
In particolare coloro che commercializzano ready to wear (abbigliamento) soffrono
maggiormente la presenza di assortimenti poco profondi. Questa condizione si riflette
sul sell-thru, che è il rapporto che esiste tra vendite e stock e caricato a magazzino,
che andrà progressivamente peggiorando all’esaurirsi di articolo, taglia e colore di
ciascuna referenza. Per questo motivo per gli affiliati che trattano l’abbigliamento un
costante (per quanto possibile) monitoraggio delle scorte permetterà di avere gli
articoli più facilmente commercializzabili e che nel corso del tempo faranno anche da
volano trascinando le vendite di prodotti a rotazione più lenta. Evitare i riordini,
pensando di vendere prima tutto lo stock a disposizione, porterà ad una costante
perdita di vendite.
LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE
Tale condizione può avere un minore peso specifico su rivenditori di gioielli, accessori
e pelletteria. Tuttavia nella gioielleria potrebbe configurarsi la presenza di diverse
linea di anelli che hanno diverse fogge (e chiaramente taglie) mentre il mondo degli
accessori e della pelletteria è legato ad un diverso sizing degli articoli che, allo stesso
tempo, presentano una determinata varietà di colori. Il vantaggio, rispetto
all’abbigliamento, può essere un re-indirizzamento della vendita con maggiori
probabilità di successo (eventualità non del tutto così scontata). Per categorie
merceologiche come quelle presentate, è possibile dunque pensare a tempi di
controllo dello stock più lunghi ma non così dilatati per scoraggiare il cliente
all’acquisto.
Ancora diverso è il caso dell’elettronica i cui rivenditori devono assicurare i corretti
livelli di stock su una gamma di prodotti molto ampia. Potrebbe essere possibile
modulare i controlli in base alle diverse rotazioni delle referenze. Ad esempio tutte
quelle che presentano una maggiore frequenza di acquisto potrebbero essere
sottoposte a controlli più ravvicinati nel tempo in modo tale da garantire una corretta
disponibilità a scaffale.
Per le tre macro-categorie sopracitate il criterio di bad stock si fonda sui danni fisici al
prodotto.
Nel mondo della cosmesi, come nel food, si aggiunge il fattore conservazione. Creme,
profumi e particolari make-up se stoccati per troppo a lungo potrebbero risultare
invendibili. Conoscere bene i livelli di stock aiuterà ad evitare di accrescere il bad stock
e ad affrontare meglio la stagionalità di alcune referenze.
Come la cosmesi, abbigliamento e accessori sono soggetti stagionalità e controlli sullo
stock poco dilatati nel tempo contribuiranno alla corretta stesura di piani di riordino.
LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE
3. GLI STRUMENTI A SUPPORTO DELL’INVENTARIO
3.1 STRUMENTI INFORMATICI NON AUTOMATIZZATI
In presenza di dimensioni e complessità commerciali non molto ampie è possibile
immaginare di utilizzare strumenti informatici diversi dai software di gestione
automatici. Possono risultare molto validi anche i fogli di calcolo in excel dove stilare
un elenco delle referenze, indicarne le vendite, lo stock e altri parametri commerciali
come nell’esempio che segue.
Immaginando di commercializzare i prodotti dedicati alla cura della persona e della
casa è plausibile configurare un semplice dashboard come quello illustrato.
CARICHI A MAGAZZINO E VENDITE SELL-THRU
CONCENTRAZION FABBISOGNO
RIORDINI
CONCENTRAZION FABBISOGNO
RIORDINI
Crema Mani Detersivo Piatti Bagnoschiuma
Uomo
Shampoo Donna Sapone
Marsiglia
110
100
95
45
70
55
43
37
12
29
Carico Vendite
Crema Mani Detersivo Piatti Bagnoschiuma
Uomo
Shampoo
Donna
Sapone
Marsiglia
50%
43%
39%
27%
41%
23%
23%
24%
13%
17%
Crema Mani Detersivo Piatti Bagnoschiuma Uomo
Shampoo Donna Sapone Marsiglia
Crema Mani Detersivo Piatti Bagnoschiuma
Uomo
Shampoo
Donna
Sapone
Marsiglia
44
40
38
0
28
LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE
Nell’esempio l’attenzione è posta essenzialmente sul carico iniziale a magazzino e le
successive vendite per capire immediatamente quale sia il livello di sell-thru
raggiunto. A livello di riordini si guarda invece alle categorie di prodotto su cui pesa
maggiormente l’esigenza di effettuare delle richieste di merce (torta) e i valori di
quanto deve essere richiesto al franchisor (istogramma) ipotizzando che il riordino si
debba effettuare a fronte di sell-thru superiori al 33%.
È chiaro che tutti grafici proposti sono esemplificativi solo di alcune situazioni che
possono verificarsi nella realtà e che potrebbero essere modificati in base alle
esigenze del singolo punto vendita.
Come accennato inizialmente cruscotti come quello proposto risultano utili con
complessità commerciale relativamente piccola o media. Nel caso di grandi numeri si
rendono necessari i software di gestione aziendale.
3.2 LA BUROCRAZIA DELL’INVENTARIO
Non è infrequente che le procedure di inventario vengano rimandate o ridotte nel
tempo a causa di una certa “burocrazia” a cui l’affiliato deve fare fronte. L’attività
inventariale è sì gestita in autonomia ma seguendo degli schemi predefiniti dettati dal
franchisor. Tali schemi sono elaborati in base a:
- necessità del franchisor
- sistemi informativi utilizzati dalla sede
- tempi entro cui l’attività deve essere portata a termine.
Per comunicare le esigenze e le regole dal seguire durante il controllo del magazzino
il franchisor invia, nella maggioranza dei casi, una e-mail che comprende tutte le
istruzioni relative al processo.
In alcuni casi possono sopravvenire dei problemi di comunicazione che comportano
ritardi o errori nella gestione dell’inventario stesso.
Le principali cause di mancata comprensione delle istruzioni sono legate a:
- scarsa conoscenza del sistema informativo del franchisor
- cambiamenti delle procedure di inventariazione.
In ultima istanza la routine porta anche a non considerare le comunicazioni
provenienti dal centro perciò a portare avanti l’attività secondo modalità ormai
obsolete.
LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE
4. CONCLUSIONI
In base all’ordinamento legislativo Italiano ogni realtà commerciale è tenuta a
redigere l’inventario di esercizio per dare descrizione completa di tutte le attività a
passività aziendali.
Nella comune prassi commerciale il controllo completo dei magazzini è effettuato al
termine o (immediatamente) all’inizio dell’anno. Fanno eccezione le realtà del food
che devono avere sempre conoscenza delle referenze presenti per ridurre al minimo
le avarie di prodotto.
Conoscere le proprie rimanenze di magazzino deve essere un’esigenza che deve
andare al di là degli adempimenti di obblighi amministrativi e deve essere trainato
dalla dinamica commerciale propria dei prodotti proposti al pubblico.
Ancora di più è fondamentale che l’affiliato comprenda come i dati elaborati vengano
utilizzati dal centro. A tale scopo si rende necessaria un’armonizzazione dei flussi
informativi tra Franchisor e Franchisee cercando di rendere chiari sempre e il più
possibile gli strumenti e le procedure che devono essere seguite.
Il presente articolo mira a descrivere l’importanza di una adeguata conoscenza di ciò
che si vende, rimane in magazzino e a ciò che si riordina per continuare ad avere i
trend di vendita desiderati.
Non è, infine, condizione scontata la comprensione della necessità di far coesistere
attività improduttive (solo all’apparenza) con le dinamiche commerciali e la possibilità
di portarle a termine in più momenti dell’anno.
Maggiori dettagli, informazioni via Twitter @Lowcostadvice13.

More Related Content

What's hot

Tecniche di gestione ristorativa parte prima
Tecniche di gestione ristorativa parte primaTecniche di gestione ristorativa parte prima
Tecniche di gestione ristorativa parte prima
foodservice trainer & consultants
 
WMS: PICKING BEST PRACTICES | TECNICHE DI OGGI E DI DOMANI PER L’ATTIVITÀ DI ...
WMS: PICKING BEST PRACTICES | TECNICHE DI OGGI E DI DOMANI PER L’ATTIVITÀ DI ...WMS: PICKING BEST PRACTICES | TECNICHE DI OGGI E DI DOMANI PER L’ATTIVITÀ DI ...
WMS: PICKING BEST PRACTICES | TECNICHE DI OGGI E DI DOMANI PER L’ATTIVITÀ DI ...
Concordia Srl
 
Gestione Magazzino parte II: Magazzino e Logistica
Gestione Magazzino parte II: Magazzino e LogisticaGestione Magazzino parte II: Magazzino e Logistica
Gestione Magazzino parte II: Magazzino e Logistica
remo luzi
 
Gli strumenti di gestione del magazzino
Gli strumenti di gestione del magazzinoGli strumenti di gestione del magazzino
Gli strumenti di gestione del magazzino
Luca Calderan
 
I sistemi avanzati di picking: quali sono e quando utilizzarli
I sistemi avanzati di picking: quali sono e quando utilizzarliI sistemi avanzati di picking: quali sono e quando utilizzarli
I sistemi avanzati di picking: quali sono e quando utilizzarli
logisticaefficiente
 
Dossier logistica integrata
Dossier logistica integrataDossier logistica integrata
Dossier logistica integrata
mario d'andreta
 
Lezione corso Visual merchandising
Lezione corso Visual merchandisingLezione corso Visual merchandising
Lezione corso Visual merchandising
NAD Nuova Accademia del Design
 

What's hot (10)

Magazzino
MagazzinoMagazzino
Magazzino
 
Tecniche di gestione ristorativa parte prima
Tecniche di gestione ristorativa parte primaTecniche di gestione ristorativa parte prima
Tecniche di gestione ristorativa parte prima
 
Gruppo 2 Il Magazino
Gruppo 2 Il MagazinoGruppo 2 Il Magazino
Gruppo 2 Il Magazino
 
WMS: PICKING BEST PRACTICES | TECNICHE DI OGGI E DI DOMANI PER L’ATTIVITÀ DI ...
WMS: PICKING BEST PRACTICES | TECNICHE DI OGGI E DI DOMANI PER L’ATTIVITÀ DI ...WMS: PICKING BEST PRACTICES | TECNICHE DI OGGI E DI DOMANI PER L’ATTIVITÀ DI ...
WMS: PICKING BEST PRACTICES | TECNICHE DI OGGI E DI DOMANI PER L’ATTIVITÀ DI ...
 
Gestione Magazzino parte II: Magazzino e Logistica
Gestione Magazzino parte II: Magazzino e LogisticaGestione Magazzino parte II: Magazzino e Logistica
Gestione Magazzino parte II: Magazzino e Logistica
 
Gli strumenti di gestione del magazzino
Gli strumenti di gestione del magazzinoGli strumenti di gestione del magazzino
Gli strumenti di gestione del magazzino
 
I sistemi avanzati di picking: quali sono e quando utilizzarli
I sistemi avanzati di picking: quali sono e quando utilizzarliI sistemi avanzati di picking: quali sono e quando utilizzarli
I sistemi avanzati di picking: quali sono e quando utilizzarli
 
Magazzino 4ap
Magazzino 4apMagazzino 4ap
Magazzino 4ap
 
Dossier logistica integrata
Dossier logistica integrataDossier logistica integrata
Dossier logistica integrata
 
Lezione corso Visual merchandising
Lezione corso Visual merchandisingLezione corso Visual merchandising
Lezione corso Visual merchandising
 

Similar to La gestione dell inventario nella affiliazione

Il time to market nel settore moda
Il time to market nel settore modaIl time to market nel settore moda
Il time to market nel settore moda
Gandolfo Dominici
 
Sales Transition Management
Sales Transition ManagementSales Transition Management
Sales Transition Management
Delta Sales
 
Space management e Visual Merchandising in ambito Retail (by Fabio Bullita)
Space management e Visual Merchandising in ambito Retail (by Fabio Bullita)Space management e Visual Merchandising in ambito Retail (by Fabio Bullita)
Space management e Visual Merchandising in ambito Retail (by Fabio Bullita)
Fabio Bullita
 
Modelli Di Consumo E Way Out
Modelli Di Consumo E Way OutModelli Di Consumo E Way Out
Modelli Di Consumo E Way Out
Piero Rossitti
 
Quali costi e benefici legati al livello di magazzino?
Quali costi e benefici legati al livello di magazzino?Quali costi e benefici legati al livello di magazzino?
Quali costi e benefici legati al livello di magazzino?
Edoardo Savoia
 
Stockist Italy presentation in Italian 2016
Stockist Italy presentation in Italian 2016 Stockist Italy presentation in Italian 2016
Stockist Italy presentation in Italian 2016
P.L.T. Forniture Industriali S.r.l.
 
Il sentiero della sostenibilita' per piccoli imprenditori
Il sentiero della sostenibilita' per piccoli imprenditoriIl sentiero della sostenibilita' per piccoli imprenditori
Il sentiero della sostenibilita' per piccoli imprenditori
PAOLO COGNOLI
 
Gestione clienti strategici
Gestione clienti strategiciGestione clienti strategici
Gestione clienti strategici
Cristiano Masiero
 
Come ottimizzare Working Capital lavorando con i Fornitori
Come ottimizzare Working Capital lavorando con i FornitoriCome ottimizzare Working Capital lavorando con i Fornitori
Come ottimizzare Working Capital lavorando con i Fornitori
Advance Operations Management School srl
 
Profit +/- Cash Am 3 2014_1
Profit +/- Cash  Am 3 2014_1Profit +/- Cash  Am 3 2014_1
Profit +/- Cash Am 3 2014_1
Salvatore Patanè
 
KANBAN AND MANAGEMENT STOCKS
KANBAN AND MANAGEMENT STOCKSKANBAN AND MANAGEMENT STOCKS
KANBAN AND MANAGEMENT STOCKS
Roberto Franchin
 
Nfg centro studi brochure
Nfg centro studi brochureNfg centro studi brochure
Nfg centro studi brochure
Claudio D'alloro
 
Lean Manufacturing in tempo di crisi
Lean Manufacturing in tempo di crisi Lean Manufacturing in tempo di crisi
Lean Manufacturing in tempo di crisi
LC lean Company SRLs
 
Category management in farmacia
Category management in farmaciaCategory management in farmacia
Category management in farmacia
Alberto Barlassina
 
Il product lifecycle management nel settore moda
Il product lifecycle management nel settore modaIl product lifecycle management nel settore moda
Il product lifecycle management nel settore moda
Enza Galetta
 
Il marketing dei vini di alta gamma. Il caso Montevetrano.
Il marketing dei vini di alta gamma. Il caso Montevetrano.Il marketing dei vini di alta gamma. Il caso Montevetrano.
Il marketing dei vini di alta gamma. Il caso Montevetrano.Antonio Emanuele Mara
 
Progetto take away ortofrutta
Progetto take away ortofruttaProgetto take away ortofrutta
Progetto take away ortofrutta
PAOLO COGNOLI
 
Gestionale 2 Zucchetti: il gestionale aziendale per le medie e grandi imprese.
Gestionale 2 Zucchetti: il gestionale aziendale per le medie e grandi imprese.Gestionale 2 Zucchetti: il gestionale aziendale per le medie e grandi imprese.
Gestionale 2 Zucchetti: il gestionale aziendale per le medie e grandi imprese.
Zucchetti - Il software che crea successo
 
L'Informatore Agrario - Fieragricola 2012 la vendita diretta e il marketing...
L'Informatore Agrario - Fieragricola 2012   la vendita diretta e il marketing...L'Informatore Agrario - Fieragricola 2012   la vendita diretta e il marketing...
L'Informatore Agrario - Fieragricola 2012 la vendita diretta e il marketing...
L'Informatore Agrario
 
Vissuto e prospettive per l’industria e la distribuzione
Vissuto e prospettive per l’industria e la distribuzioneVissuto e prospettive per l’industria e la distribuzione
Vissuto e prospettive per l’industria e la distribuzione
duepuntozeroresearch
 

Similar to La gestione dell inventario nella affiliazione (20)

Il time to market nel settore moda
Il time to market nel settore modaIl time to market nel settore moda
Il time to market nel settore moda
 
Sales Transition Management
Sales Transition ManagementSales Transition Management
Sales Transition Management
 
Space management e Visual Merchandising in ambito Retail (by Fabio Bullita)
Space management e Visual Merchandising in ambito Retail (by Fabio Bullita)Space management e Visual Merchandising in ambito Retail (by Fabio Bullita)
Space management e Visual Merchandising in ambito Retail (by Fabio Bullita)
 
Modelli Di Consumo E Way Out
Modelli Di Consumo E Way OutModelli Di Consumo E Way Out
Modelli Di Consumo E Way Out
 
Quali costi e benefici legati al livello di magazzino?
Quali costi e benefici legati al livello di magazzino?Quali costi e benefici legati al livello di magazzino?
Quali costi e benefici legati al livello di magazzino?
 
Stockist Italy presentation in Italian 2016
Stockist Italy presentation in Italian 2016 Stockist Italy presentation in Italian 2016
Stockist Italy presentation in Italian 2016
 
Il sentiero della sostenibilita' per piccoli imprenditori
Il sentiero della sostenibilita' per piccoli imprenditoriIl sentiero della sostenibilita' per piccoli imprenditori
Il sentiero della sostenibilita' per piccoli imprenditori
 
Gestione clienti strategici
Gestione clienti strategiciGestione clienti strategici
Gestione clienti strategici
 
Come ottimizzare Working Capital lavorando con i Fornitori
Come ottimizzare Working Capital lavorando con i FornitoriCome ottimizzare Working Capital lavorando con i Fornitori
Come ottimizzare Working Capital lavorando con i Fornitori
 
Profit +/- Cash Am 3 2014_1
Profit +/- Cash  Am 3 2014_1Profit +/- Cash  Am 3 2014_1
Profit +/- Cash Am 3 2014_1
 
KANBAN AND MANAGEMENT STOCKS
KANBAN AND MANAGEMENT STOCKSKANBAN AND MANAGEMENT STOCKS
KANBAN AND MANAGEMENT STOCKS
 
Nfg centro studi brochure
Nfg centro studi brochureNfg centro studi brochure
Nfg centro studi brochure
 
Lean Manufacturing in tempo di crisi
Lean Manufacturing in tempo di crisi Lean Manufacturing in tempo di crisi
Lean Manufacturing in tempo di crisi
 
Category management in farmacia
Category management in farmaciaCategory management in farmacia
Category management in farmacia
 
Il product lifecycle management nel settore moda
Il product lifecycle management nel settore modaIl product lifecycle management nel settore moda
Il product lifecycle management nel settore moda
 
Il marketing dei vini di alta gamma. Il caso Montevetrano.
Il marketing dei vini di alta gamma. Il caso Montevetrano.Il marketing dei vini di alta gamma. Il caso Montevetrano.
Il marketing dei vini di alta gamma. Il caso Montevetrano.
 
Progetto take away ortofrutta
Progetto take away ortofruttaProgetto take away ortofrutta
Progetto take away ortofrutta
 
Gestionale 2 Zucchetti: il gestionale aziendale per le medie e grandi imprese.
Gestionale 2 Zucchetti: il gestionale aziendale per le medie e grandi imprese.Gestionale 2 Zucchetti: il gestionale aziendale per le medie e grandi imprese.
Gestionale 2 Zucchetti: il gestionale aziendale per le medie e grandi imprese.
 
L'Informatore Agrario - Fieragricola 2012 la vendita diretta e il marketing...
L'Informatore Agrario - Fieragricola 2012   la vendita diretta e il marketing...L'Informatore Agrario - Fieragricola 2012   la vendita diretta e il marketing...
L'Informatore Agrario - Fieragricola 2012 la vendita diretta e il marketing...
 
Vissuto e prospettive per l’industria e la distribuzione
Vissuto e prospettive per l’industria e la distribuzioneVissuto e prospettive per l’industria e la distribuzione
Vissuto e prospettive per l’industria e la distribuzione
 

More from Delta Sales

I KPI Retail
I KPI RetailI KPI Retail
I KPI Retail
Delta Sales
 
L'affiliazione e le sue regole
L'affiliazione e le sue regoleL'affiliazione e le sue regole
L'affiliazione e le sue regole
Delta Sales
 
Business plan
Business planBusiness plan
Business plan
Delta Sales
 
(Non) svegliate il retail che dorme
(Non) svegliate il retail che dorme(Non) svegliate il retail che dorme
(Non) svegliate il retail che dorme
Delta Sales
 
Calabria e' possibile un nuovo turismo
Calabria e' possibile un nuovo turismoCalabria e' possibile un nuovo turismo
Calabria e' possibile un nuovo turismo
Delta Sales
 
Delta sales Corporate Presentation
Delta sales Corporate PresentationDelta sales Corporate Presentation
Delta sales Corporate Presentation
Delta Sales
 
Separation economy
Separation economySeparation economy
Separation economy
Delta Sales
 
Travel Retail Overview 2020
Travel Retail Overview 2020Travel Retail Overview 2020
Travel Retail Overview 2020
Delta Sales
 
Strategie di ripresa per il retail smallbusiness
Strategie di ripresa per il retail smallbusinessStrategie di ripresa per il retail smallbusiness
Strategie di ripresa per il retail smallbusiness
Delta Sales
 
Big data e data analitycs come e cosa fare dei dati raccolti
Big data e data analitycs come e cosa fare dei dati raccoltiBig data e data analitycs come e cosa fare dei dati raccolti
Big data e data analitycs come e cosa fare dei dati raccolti
Delta Sales
 
Paper big data management
Paper big data managementPaper big data management
Paper big data management
Delta Sales
 
Delta sales rents
Delta sales   rentsDelta sales   rents
Delta sales rents
Delta Sales
 
Report aeroporti del sud
Report aeroporti del sudReport aeroporti del sud
Report aeroporti del sud
Delta Sales
 
Gift card market
Gift card marketGift card market
Gift card market
Delta Sales
 
Travel retail pos guide
Travel retail pos guideTravel retail pos guide
Travel retail pos guide
Delta Sales
 
Rtw e Made in Italy
Rtw e Made in ItalyRtw e Made in Italy
Rtw e Made in Italy
Delta Sales
 
Travel retail overview
Travel retail overviewTravel retail overview
Travel retail overview
Delta Sales
 
Delta journal n°1
Delta journal n°1Delta journal n°1
Delta journal n°1
Delta Sales
 
Il travel retail che non ti aspetti
Il travel retail che non ti aspettiIl travel retail che non ti aspetti
Il travel retail che non ti aspetti
Delta Sales
 
Introduzione al travel retail
Introduzione al travel retailIntroduzione al travel retail
Introduzione al travel retail
Delta Sales
 

More from Delta Sales (20)

I KPI Retail
I KPI RetailI KPI Retail
I KPI Retail
 
L'affiliazione e le sue regole
L'affiliazione e le sue regoleL'affiliazione e le sue regole
L'affiliazione e le sue regole
 
Business plan
Business planBusiness plan
Business plan
 
(Non) svegliate il retail che dorme
(Non) svegliate il retail che dorme(Non) svegliate il retail che dorme
(Non) svegliate il retail che dorme
 
Calabria e' possibile un nuovo turismo
Calabria e' possibile un nuovo turismoCalabria e' possibile un nuovo turismo
Calabria e' possibile un nuovo turismo
 
Delta sales Corporate Presentation
Delta sales Corporate PresentationDelta sales Corporate Presentation
Delta sales Corporate Presentation
 
Separation economy
Separation economySeparation economy
Separation economy
 
Travel Retail Overview 2020
Travel Retail Overview 2020Travel Retail Overview 2020
Travel Retail Overview 2020
 
Strategie di ripresa per il retail smallbusiness
Strategie di ripresa per il retail smallbusinessStrategie di ripresa per il retail smallbusiness
Strategie di ripresa per il retail smallbusiness
 
Big data e data analitycs come e cosa fare dei dati raccolti
Big data e data analitycs come e cosa fare dei dati raccoltiBig data e data analitycs come e cosa fare dei dati raccolti
Big data e data analitycs come e cosa fare dei dati raccolti
 
Paper big data management
Paper big data managementPaper big data management
Paper big data management
 
Delta sales rents
Delta sales   rentsDelta sales   rents
Delta sales rents
 
Report aeroporti del sud
Report aeroporti del sudReport aeroporti del sud
Report aeroporti del sud
 
Gift card market
Gift card marketGift card market
Gift card market
 
Travel retail pos guide
Travel retail pos guideTravel retail pos guide
Travel retail pos guide
 
Rtw e Made in Italy
Rtw e Made in ItalyRtw e Made in Italy
Rtw e Made in Italy
 
Travel retail overview
Travel retail overviewTravel retail overview
Travel retail overview
 
Delta journal n°1
Delta journal n°1Delta journal n°1
Delta journal n°1
 
Il travel retail che non ti aspetti
Il travel retail che non ti aspettiIl travel retail che non ti aspetti
Il travel retail che non ti aspetti
 
Introduzione al travel retail
Introduzione al travel retailIntroduzione al travel retail
Introduzione al travel retail
 

La gestione dell inventario nella affiliazione

  • 1. LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE Aspetti del management di una delle procedure più complesse da eseguire al termine di ogni anno commerciale Modern business overview
  • 2. LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE 1. INTRODUZIONE............................................................................................................................................. 2 1.1 L’AFFILIAZIONE E LE SUE REGOLE........................................................................................................... 2 1.2 IL CONTROLLO DELLO STOCK: UNA PROCEDURA VITALE PER IL BUSINESS .......................................... 2 2. L’INVENTARIO E LE SUE COMPLESSITÀ ........................................................................................................ 4 2.1 QUANDO PROCEDERE ALL’INVENTARIO................................................................................................ 4 2.1 APPROFONDIMENTO: L’INVENTARIO NEL NON-FOOD ......................................................................... 5 3. GLI STRUMENTI A SUPPORTO DELL’INVENTARIO........................................................................................ 7 3.1 STRUMENTI INFORMATICI NON AUTOMATIZZATI ................................................................................ 7 3.2 LA BUROCRAZIA DELL’INVENTARIO ....................................................................................................... 8 4. CONCLUSIONI................................................................................................................................................ 9 SOMMARIO
  • 3. LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE 1. INTRODUZIONE 1.1 L’AFFILIAZIONE E LE SUE REGOLE L’affiliazione, che disciplina il rapporto tra due soggetti economicamente e giuridicamente indipendenti, oltre gli obblighi contrattuali prevede anche l’adesione ad una serie di standard operativi a cui il franchisee (affiliato) non può ovviare nel rispetto degli accordi sottoscritti con il franchisor (affiliante). Per avere maggiori dettagli sul contratto di franchising si rimanda al testo della Legge del 6 Maggio 2004 n.129 - http://www.altalex.com/documents/altalexpedia/2013/01/10/franchising. I capitoli che seguono saranno interamente dedicati a trattare il management delle procedure inventariali, che possono presentare complessità diverse in relazione alla tipologia di stock. 1.2 IL CONTROLLO DELLO STOCK: UNA PROCEDURA VITALE PER IL BUSINESS Ogni attività commerciale è tenuta a redigere il proprio inventario ai sensi dell’art. 2217 del cc. Esistono tuttavia delle forti motivazioni che spingono e, allo stesso, tempo obbligano l’affiliato a portare a termine l’attività di inventario, che non deve essere legata solo ed essenzialmente ai doveri verso il legislatore. Grazie ad essa si potranno capire: - il reale livello dello stock a quantità e a valore - i reali fabbisogni di prodotti suddivisi per categoria - i riordini che dovranno essere fatti al franchisor - i lead time corretti in base ai diversi livelli di disponibilità dei prodotti commercializzati
  • 4. LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE - la bontà delle riserve: prodotti buoni, prodotti da rimettere a nuovo, prodotti invendibili, stato dei prodotti in vetrina (accessori, gioielli, pelletteria). A partire da questa serie di consapevolezze sarà possibile affrontare nel migliore dei modi il nuovo anno commerciale, evitando così di perdere vendite e accogliendo sempre meglio le richieste di un sempre più informato cliente. Al contempo, al termine dell’anno, sarà stato assolto anche un obbligo di legge.
  • 5. LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE 2. L’INVENTARIO E LE SUE COMPLESSITÀ 2.1 QUANDO PROCEDERE ALL’INVENTARIO Gli intervalli temporali entro i quali portare a termine l’attività di inventario possono differire in base a: - la dimensione del business condotto - le categorie merceologiche commercializzate. A fronte di ridotte dimensioni aziendali sarà possibile inventariare più volte lungo un intero anno poiché saranno minori le moli di dati e di referenze che dovranno essere gestite. Al contrario, nel momento in cui ci si trova di fronte ad un business di respiro più ampio gli intervalli di controllo sulla merce si allungheranno (arrivando anche a 12 mesi) perché dovrà essere affrontata una dinamica commerciale molto più complessa. Questa ultima considerazione non esclude però il fatto che anche attori minori possano imbattersi nella difficoltà di fermare per un periodo di tempo, certamente limitato, la loro attività commerciale andando incontro a momenti improduttivi. Per tale ragione anche in realtà all’apparenza più semplici da gestire l’inventario si presenta come un’attività problematica da gestire e talvolta rinviata a in periodi successivi a quelli pianificati L’inventario potrà essere dunque effettuato più volte nell’arco di un anno, o addirittura di un mese, in base al prodotto commercializzato dall’affiliato. Vanno incontro a problematiche maggiori coloro che trattano le categorie legate al mondo del food, soprattutto del fresco e freschissimo. In questi casi la conoscenza degli stock presenti in negozio è fattore critico per ridurre gli scarti (prodotti che non possono essere più consumati oltre la scadenza) e non perdere vendite (riducendo il rischio di riordini troppo bassi). Sono invece minori, se non nulli, i rischi di avaria della merce
  • 6. LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE (fatta eccezione per la cosmetica) per i franchisee che commercializzano prodotti non- food. In questi casi i fattori che incidono sull’utilizzabilità dello stock riguardano: - i danni che subisce la merce: in fase di produzione, di transito e di stoccaggio - tempi di stoccaggio troppo lunghi che portano alla presenza di bad stock nella cosmesi e profumi - assortimento limitato che dà luogo a una perdita di vendite e non adeguato ai livelli di sell-thru medio della categoria. 2.1 APPROFONDIMENTO: L’INVENTARIO NEL NON-FOOD I principali player franchising del settore che vanno incontro alle complessità citate poco sopra sono: abbigliamento, gioielli, accessori e pelletteria, cosmesi ed elettronica. In particolare coloro che commercializzano ready to wear (abbigliamento) soffrono maggiormente la presenza di assortimenti poco profondi. Questa condizione si riflette sul sell-thru, che è il rapporto che esiste tra vendite e stock e caricato a magazzino, che andrà progressivamente peggiorando all’esaurirsi di articolo, taglia e colore di ciascuna referenza. Per questo motivo per gli affiliati che trattano l’abbigliamento un costante (per quanto possibile) monitoraggio delle scorte permetterà di avere gli articoli più facilmente commercializzabili e che nel corso del tempo faranno anche da volano trascinando le vendite di prodotti a rotazione più lenta. Evitare i riordini, pensando di vendere prima tutto lo stock a disposizione, porterà ad una costante perdita di vendite.
  • 7. LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE Tale condizione può avere un minore peso specifico su rivenditori di gioielli, accessori e pelletteria. Tuttavia nella gioielleria potrebbe configurarsi la presenza di diverse linea di anelli che hanno diverse fogge (e chiaramente taglie) mentre il mondo degli accessori e della pelletteria è legato ad un diverso sizing degli articoli che, allo stesso tempo, presentano una determinata varietà di colori. Il vantaggio, rispetto all’abbigliamento, può essere un re-indirizzamento della vendita con maggiori probabilità di successo (eventualità non del tutto così scontata). Per categorie merceologiche come quelle presentate, è possibile dunque pensare a tempi di controllo dello stock più lunghi ma non così dilatati per scoraggiare il cliente all’acquisto. Ancora diverso è il caso dell’elettronica i cui rivenditori devono assicurare i corretti livelli di stock su una gamma di prodotti molto ampia. Potrebbe essere possibile modulare i controlli in base alle diverse rotazioni delle referenze. Ad esempio tutte quelle che presentano una maggiore frequenza di acquisto potrebbero essere sottoposte a controlli più ravvicinati nel tempo in modo tale da garantire una corretta disponibilità a scaffale. Per le tre macro-categorie sopracitate il criterio di bad stock si fonda sui danni fisici al prodotto. Nel mondo della cosmesi, come nel food, si aggiunge il fattore conservazione. Creme, profumi e particolari make-up se stoccati per troppo a lungo potrebbero risultare invendibili. Conoscere bene i livelli di stock aiuterà ad evitare di accrescere il bad stock e ad affrontare meglio la stagionalità di alcune referenze. Come la cosmesi, abbigliamento e accessori sono soggetti stagionalità e controlli sullo stock poco dilatati nel tempo contribuiranno alla corretta stesura di piani di riordino.
  • 8. LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE 3. GLI STRUMENTI A SUPPORTO DELL’INVENTARIO 3.1 STRUMENTI INFORMATICI NON AUTOMATIZZATI In presenza di dimensioni e complessità commerciali non molto ampie è possibile immaginare di utilizzare strumenti informatici diversi dai software di gestione automatici. Possono risultare molto validi anche i fogli di calcolo in excel dove stilare un elenco delle referenze, indicarne le vendite, lo stock e altri parametri commerciali come nell’esempio che segue. Immaginando di commercializzare i prodotti dedicati alla cura della persona e della casa è plausibile configurare un semplice dashboard come quello illustrato. CARICHI A MAGAZZINO E VENDITE SELL-THRU CONCENTRAZION FABBISOGNO RIORDINI CONCENTRAZION FABBISOGNO RIORDINI Crema Mani Detersivo Piatti Bagnoschiuma Uomo Shampoo Donna Sapone Marsiglia 110 100 95 45 70 55 43 37 12 29 Carico Vendite Crema Mani Detersivo Piatti Bagnoschiuma Uomo Shampoo Donna Sapone Marsiglia 50% 43% 39% 27% 41% 23% 23% 24% 13% 17% Crema Mani Detersivo Piatti Bagnoschiuma Uomo Shampoo Donna Sapone Marsiglia Crema Mani Detersivo Piatti Bagnoschiuma Uomo Shampoo Donna Sapone Marsiglia 44 40 38 0 28
  • 9. LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE Nell’esempio l’attenzione è posta essenzialmente sul carico iniziale a magazzino e le successive vendite per capire immediatamente quale sia il livello di sell-thru raggiunto. A livello di riordini si guarda invece alle categorie di prodotto su cui pesa maggiormente l’esigenza di effettuare delle richieste di merce (torta) e i valori di quanto deve essere richiesto al franchisor (istogramma) ipotizzando che il riordino si debba effettuare a fronte di sell-thru superiori al 33%. È chiaro che tutti grafici proposti sono esemplificativi solo di alcune situazioni che possono verificarsi nella realtà e che potrebbero essere modificati in base alle esigenze del singolo punto vendita. Come accennato inizialmente cruscotti come quello proposto risultano utili con complessità commerciale relativamente piccola o media. Nel caso di grandi numeri si rendono necessari i software di gestione aziendale. 3.2 LA BUROCRAZIA DELL’INVENTARIO Non è infrequente che le procedure di inventario vengano rimandate o ridotte nel tempo a causa di una certa “burocrazia” a cui l’affiliato deve fare fronte. L’attività inventariale è sì gestita in autonomia ma seguendo degli schemi predefiniti dettati dal franchisor. Tali schemi sono elaborati in base a: - necessità del franchisor - sistemi informativi utilizzati dalla sede - tempi entro cui l’attività deve essere portata a termine. Per comunicare le esigenze e le regole dal seguire durante il controllo del magazzino il franchisor invia, nella maggioranza dei casi, una e-mail che comprende tutte le istruzioni relative al processo. In alcuni casi possono sopravvenire dei problemi di comunicazione che comportano ritardi o errori nella gestione dell’inventario stesso. Le principali cause di mancata comprensione delle istruzioni sono legate a: - scarsa conoscenza del sistema informativo del franchisor - cambiamenti delle procedure di inventariazione. In ultima istanza la routine porta anche a non considerare le comunicazioni provenienti dal centro perciò a portare avanti l’attività secondo modalità ormai obsolete.
  • 10. LA GESTIONE DELL’INVENTARIO NELL’AFFILIAZIONE 4. CONCLUSIONI In base all’ordinamento legislativo Italiano ogni realtà commerciale è tenuta a redigere l’inventario di esercizio per dare descrizione completa di tutte le attività a passività aziendali. Nella comune prassi commerciale il controllo completo dei magazzini è effettuato al termine o (immediatamente) all’inizio dell’anno. Fanno eccezione le realtà del food che devono avere sempre conoscenza delle referenze presenti per ridurre al minimo le avarie di prodotto. Conoscere le proprie rimanenze di magazzino deve essere un’esigenza che deve andare al di là degli adempimenti di obblighi amministrativi e deve essere trainato dalla dinamica commerciale propria dei prodotti proposti al pubblico. Ancora di più è fondamentale che l’affiliato comprenda come i dati elaborati vengano utilizzati dal centro. A tale scopo si rende necessaria un’armonizzazione dei flussi informativi tra Franchisor e Franchisee cercando di rendere chiari sempre e il più possibile gli strumenti e le procedure che devono essere seguite. Il presente articolo mira a descrivere l’importanza di una adeguata conoscenza di ciò che si vende, rimane in magazzino e a ciò che si riordina per continuare ad avere i trend di vendita desiderati. Non è, infine, condizione scontata la comprensione della necessità di far coesistere attività improduttive (solo all’apparenza) con le dinamiche commerciali e la possibilità di portarle a termine in più momenti dell’anno. Maggiori dettagli, informazioni via Twitter @Lowcostadvice13.