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Calabria, è
possibile un
nuovo
turismo?
Scenari di gestione
sistemica e
valorizzazione delle
potenzialità del
patrimonio turistico
Calabrese
Il turismo rappresenta attualmente il settore
strategico per lo sviluppo dell’economia della
Calabria. In base alle ultime rilevazioni fornite è
l’unico che mostra un tasso di crescita di rilievo
a fronte delle frenate di agricoltura ed industria.
È sicuramente il territorio a determinare questa
prevalenza poiché, con i suoi 780 km di costa, la
Calabria è geograficamente la quarta potenza.
La spingono fuori dal podio la Sardegna con
1.897 km, la Sicilia 1.652 km, la Puglia 870 km.
cerca l’avventura, facendo rafting tra le
splendide gole del Fiume Lao; per chi desidera
momenti romantici, da vivere ad Altomonte tra
portali scolpiti e scorci mozzafiato; per chi
vuole percorrere itinerari enogastronomici o
cerca prodotti unici come il cedro della
omonima Riviera, compresa tra Paola e Tortora
o il peperoncino celebrato nel corso del Festival
che si tiene a Diamante (Cosenza).
Tuttavia sfruttare al massimo tutte queste
potenzialità richiede un vero e proprio
approccio sistemico sia da un punto di vista
logistico sia di marketing.
La prima attività da fare è una suddivisione
ideale del territorio indicando le principali vie
di comunicazione.
Il passo successivo sarà una mappatura
minuziosa dell’offerta. In primo luogo per
catturare l’interesse di chi sta pianificando il
proprio soggiorno, che in mancanza di
informazioni indirizzerà la sua attenzione
altrove; in secondo luogo per capire se la
viabilità tracciata sarà in grado di accogliere e
sostenere agevolmente gli spostamenti dei flussi
potenziali.
sia all’entroterra di Ovest della regione.
Snodi fondamentali per raggiungere l’Est sono
invece Castrovillari, Cosenza e il raccordo
Lamezia Terme - Catanzaro.
Un costellazione di strade statali e provinciali
ha infine il compito di collegare città, paesi e
borghi. Tra queste la SS106 Jonica è relazione
la più importante.
Tuttavia il turismo Calabrese non deve essere
associato alla sola stagione estiva. Esiste infatti
una complessità maggiore dell’offerta leisure
che si svincola dalla più conosciuta e sfruttata
balneazione e si presta alla costruzione di
itinerari che portano alla scoperta del territorio e
alla destagionalizzazione di arrivi e presenze.
L’accesso a queste risorse deve necessariamente
passare per una gestione integrata dei flussi in
entrata e della mobilità interna tra i diversi punti
di interesse.
L’estensione longitudinale della Calabria è
importante (da Reggio Calabria a Castrovillari si
percorrono oltre 250 km) e l’arteria di
comunicazione principale l’autostrada A2 che
permettere di accedere sia alla costa
La Calabria, oltre che in automobile può essere
raggiunta in treno e aereo.
Nella stazione di Lamezia Terme Centrale
transitano giornalmente Intercity Sun, Night a
media e lunga percorrenza, Freccia Bianca e
collegamenti veloci Freccia Argento da e per
Roma Termini.
Nello stesso comprensorio possiamo trovare
l’aeroporto principale di Sant’Eufemia Lamezia
che nel 2019 ha movimentato 2,8 mln di
passeggeri, +8,1% vs il 2018.
Restano meno utilizzati Reggio Calabria, 365
mila passeggeri e +2%, e Crotone che ha
raddoppiato il suo traffico con 170 mila
passeggeri dopo un 2018 problematico.
Da questo quadro di mobilità appare chiaro che:
- chi arriva in Calabria ha la possibilità di
raggiungere tutti i luoghi di villeggiatura,
balneari e non;
- una concentrazione delle infrastrutture
nevralgiche di arrivo nella Calabria centrale.
Ma, come precedentemente evidenziato, siamo
di fronte ad una regione lunga, con una
superficie costiera notevole che non deve fare
dimenticare l’attrattività, spesso poco
raccontata, di borghi e città. Oltre che per gli
amanti del sole e del mare c’è posto per chi
La mappatura geografica proposta mette in
risalto tre principali macro aree:
- l’Ovest: la dorsale Tirrenica da Tropea fino
all’estremo Nord della Calabria
- l’Est: da Le Castella, in provincia di Crotone
fino all’alta Calabria Jonica
- il Sud: che racchiude il basso Vibonese e le
provincie Tirreniche e Joniche di Reggio
Calabria.
All’interno delle macro aree si possono isolare
almeno 3 differenti offerte che andranno a
soddisfare 3 differenti bisogni:
- Sport e Avventura: rafting tra le gole del
fiume Lao, Nord Ovest della Calabria
- Mare e Storia: spiaggia de Le Castella e
Castello Aragonese, Centro – Est
- Trekking ed Enogastronomia: Territori del
Monte Poro, Sud Ovest.
Obiettivo di chi gestisce il territorio e le
politiche turistiche sarà, chiaramente, di
indirizzare i flussi verso aree con offerte
coerenti con le loro necessità.
La domanda che ne deriva è: come e quanto
facilmente i potenziali turisti potranno
raggiungere i luoghi di villeggiatura preferiti?
La risposta deve necessariamente passare
attraverso l’analisi del tipo di vacanza che si
vuole fare. La Calabria offre, come altre regioni,
la possibilità di percorrere itinerari ‘‘on the
road’’, alla scoperta del territorio e delle sue
eccellenze, e di soggiornare presso i più comodi
villaggi turistici, generalmente in prossimità del
mare. Alcuni di questi offrono il servizio di
transfer ma la possibilità di avere
un’automobile, di proprietà se si è arrivati
direttamente in macchina o a noleggio se si
arrivati in treno o aereo, è sicuramente
l’alternativa più comoda da valutare, per essere
indipendenti e non negarsi eventuali visite fuori
programma.
Tuttavia, indipendentemente dalla
programmazione di viaggio che si vuole
affrontare e delle zone che si vogliono visitare,
le alternative per arrivare in Calabria sono
relativamente poche, a fronte delle infrastrutture
esistenti. In questo contesto sono gli spostamenti
verso Est ad essere particolarmente penalizzati.
L’Autostrada del Mediterraneo A2 permette,
come già ricordato di raggiungere molti punti
importanti della regione ma:
- è una via che insiste fondamentalmente ad
Ovest;
- arrivare a percorrerla potrebbe significare,
per chi viene da Nord, essersi lasciato alle
spalle già altri 1.000 km.
Il treno e, soprattutto, l’areo sono le soluzioni di
arrivo più veloci e pratiche ma consentono lo
sbarco al centro della Calabria.
La Puglia, terza forza costiera Italiana copre il
Nord e il Sud gli aeroporti di Bari (BRI) e
Brindisi (BDS) distanti 128km.
Territori vasti come Calabria, Sicilia, Sardegna
e Puglia non possono prevedere una copertura
infrastrutturale funzionale all’agevole
raggiungimento di ogni punto della Regione. È
possibile, tuttavia, pensare a un utilizzo ottimale
dello ’’Span of Service’’, cioè del raggio di
servizio, di quelle esistenti.
La Sicilia può avvalersi di 4 aeroporti che
attualmente coprono le esigenze di mobilità
dell’Est e dell’Ovest della Regione.
I passeggeri mobilitati nel corso dell’anno 2019
sono 18mln in crescita rispetto al 2018.
Sono Catania (CTA) e Palermo (PMO) a
contendersi le maggiori fette di traffico,
considerando che Comiso (CIY) e Trapani
(TPS) svolgono un ruolo secondario poiché
relativamente vicini ai due capoluoghi: distano
rispettivamente 86km e 92km.
In Sardegna i 3 aeroporti regionali mobilitano
9mln di passeggeri, in crescita vs il 2018, con
una maggiore concentrazione di traffico a
Cagliari Elmas (CAG) a Sud e Olbia (OLB) a
Nord. Alghero (AHO), che copre il Nord-Ovest
e che dista circa 129km da Olbia, registra 1,4
mln di presenze tra arrivi e partenze.
Con soli due scali i passeggeri mobilitati sono
oltre 8mln, poco meno della Sardegna.
Dalle mappe si evince chiaramente che tali
aeroporti non sono perfettamente funzionali a
tutte le zone delle 3 Regioni. In alcuni casi non
sono neanche troppo distanti tra loro ma
svolgono il fondamentale ruolo di convogliare i
flussi turistici in arrivo verso le zone di
interesse. Per esempio, chi vorrà visitare
l’entroterra del centro della Sicilia sceglierà di
atterrare a Comiso e non a Catania; andare
Stintino sarà più facile da Alghero anziché da
Olbia; raggiungere Lecce sarà più semplice da
Brindisi anziché da Bari.
Gli aeroporti Siciliani, Sardi e Pugliesi hanno
numeri molto più importanti rispetto a quelli
della Calabria perché possono sicuramente
avvalersi di una domanda turistica più ampia e
che è stata più curata nel tempo dal punto di
vista locale e della comunicazione all’esterno.
La Calabria non ha minori potenzialità ma deve
basare la sua crescita turistica su due azioni
fondamentali:
- Curare fino al minimo dettaglio
l’immagine dell’offerta turistica. Basta
semplicemente surfare su internet per notare
un alto grado di dispersione delle
informazioni. Se si cercassero le migliori 10
spiagge calabresi non troppo facilmente ci si
imbatterebbe in mappe come questa.
Calabria, inoltre, non vuol dire solo mare ma
vuol dire anche salute, con le acque termali.
Non bisogna dimenticare poi le World Series
di kite surf a Gizzeria, i borghi medievali
perfettamente conservati e un’offerta
enogastronomica praticamente infinita.
- Facilitare l’accesso a tutte le risorse. La
gestione di un’offerta così vasta è possibile
solo se i potenziali flussi di persone hanno
l’opportunità di raggiungere agevolmente e
con il minimo dei passaggi tutti i punti di
interesse di un territorio. Questo, come già
ricordato, non implica la creazione di una
rete infrastrutturale fittissima ma di un
impiego con i massimi gradi di efficacia e di
efficienza di quella esistente.
Ritornando al concetto di ’’Span of Service’’,
chi vuole scoprire l’alto Jonio o il basso Tirreno
Calabrese non sarà favorito dall’atterrare a
Lamezia Terme. È probabile che scelga di
viaggiare direttamente in macchina per avere un
mezzo a disposizione e non dover calcolare i
tempi tecnici del noleggio.
In chiave sistemica e progettuale è necessario
analizzare e comprendere a fondo un nuovo
’’raggio di servizio’’ degli aeroporti calabresi.
L’aeroporto di Lamezia Terme (SUF) potrebbe
così coprire il Nord e le più prossime zone di
Sud-Ovest e Sud-Est.
L’aeroporto di Crotone (CRV) servirebbe l’Est e
il Nord-Est.
L’aeroporto di Reggio (REG) rappresenterebbe
un valido aiuto per la gestione del Sud.
Un utilizzo diverso degli scali e un conseguente
decentramento degli arrivi decongestionerebbe
la struttura attualmente più carica, che potrebbe
lavorare su nuove relazioni e andrebbe a
sviluppare quel traffico che ancora manca.
Nonostante la presenza di 3 aeroporti i
passeggeri mobilitati sono circa 3,5mln e tutti
concentrati su Lamezia (SUF).
Gli scali Calabresi presentano numeri
nettamente inferiori rispetto agli attori del podio
costiero e 600mila passaggi aggiuntivi, oltre
Lamezia, tra Crotone e Reggio rappresentano un
numero evidentemente esiguo.
La sola presenza di un aeroporto non ne
presuppone l’utilizzo perché attorno ad esso
deve essere presente un ecosistema di mete e
servizi. Le mete fortunatamente non mancano,
anche se spesso a fronte di servizi non proprio
all’altezza. Renderle immediatamente più note e
subito dopo più accessibili sono le fondamenta
su cui basare la costruzione di un’economia
turistica che non è ancora pienamente decollata.
Il confronto del numero dei passeggeri da
Giugno a Settembre evidenzia arrivi e partenze
nettamente inferiori a quelle delle Regioni
’’Concorrenti’’, e ampiamente sotto la media.
È la Sicilia a presentare i valori più importanti
ma è in Sardegna che il traffico estivo mostra la
maggiore incidenza. La Calabria si colloca
perfettamente nella media.
Volendo, infine, normalizzare tutti i dati appena
visti è possibile pensare ad un KPI (key
performance index - indicatore chiave di
performance) che metta in relazione due delle
variabili principali dell’analisi condotta finora: i
km di costa e il movimento passeggeri nei mesi
da Giugno a Settembre.
Per ogni km di costa la Sicilia gestisce 4.002
unità di traffico passeggeri. La Sardegna resta
dietro la Puglia che a sua volta si distanzia
evidentemente dalla Calabria nonostante una
differenza di estensione costiera molto bassa e
pari a 90km: 780km contro 870km.
Tutti i numeri fino a qui presentati tendono a
sostenere la tesi che lo sviluppo di un’economia
solida, sia essa turistica o di altro genere,
necessita di un utilizzo pieno e ragionato di tutte
le risorse a sua disposizione: dalle ricchezze
della zona a tutti i mezzi e strutture che
permetteranno di collocarle all’interno di scenari
più e meno globali.
Attualmente, per essere più competitiva, la
Calabria ha bisogno di migliorare i numeri della
più favorevole stagione estiva, accrescendo
popolarità del suo patrimonio e stimolando
l’interesse di chi viaggia.
D’altro canto, gli stessi viaggiatori si
dimostreranno più propensi a spendere il proprio
tempo in un luogo quanto più saranno indirizzati
fin dall’inizio del proprio viaggio: davanti al
loro laptop. Programmare un percorso in un
determinato luogo e sapere già di poterlo
raggiungere con un mezzo adeguato alzerà
questa inclinazione. Siamo di fronte ad un
concetto di customer-journey che vede il
‘’cliente’’ passare attraverso tre tappe
fondamentali.
Ricerca Visibilità Raggiungibilità
La Ricerca è la prima e fondamentale fase in cui
si digita il dove si vuole andare; più la mia metà
sarà Visibile e ricca di informazioni maggiori
saranno le probabilità che sia scelta; la
Raggiungibilità è il primo elemento di comfort
del viaggio.
Questo ’’cammino’’ deve essere curato ancora
più meticolosamente nel momento in cui si
pensa di sfruttare tutte le potenzialità della
destagionalizzazione, fenomeno che può
migliorare in maniera significativa i numeri
delle presenze turistiche di un luogo. In
Calabria, per esempio, la prima grande risorsa in
quest’ottica è il parco sciistico della Sila che ha
le carte per competere ad alti livelli ma necessita
probabilmente di maggiore imprenditorialità; sul
piano dello sport seguono i già menzionati kite
surf (Gizzeria), rafting (Fiume Lao) e trekking
(Poro). Si conclude con la scoperta dei
patrimoni enogastronomici e dei borghi che
racchiudono storia, cultura e tradizioni
difficilmente reperibili altrove.
Le possibilità e le potenzialità per far nascere
una nuova e più forte economia turistica ci sono
tutte ma un grande progetto si deve comporre di
piccole azioni realizzabili compiute una di
seguito all’altra. Pensare di poter fare sistema
rappresenta il primo importantissimo passo per
creare una lunga ’’to do list’’. Da qui in avanti
si passa alla fase di azione, che consisterà nel
creare dei veri e propri protocolli di
coordinamento per migliorare l’efficienza delle
gestioni del passato e per scoprire nuovi
strumenti di sviluppo.
FONTI
ATTUALITÀ
https://www.ilsole24ore.com/art/il-turismo-spinge-l-economia-calabria-ACgerNW
https://www.turismo.it/sport/articolo/art/rafting-tra-le-splendide-gole-del-fiume-lao-id-21984/
https://lacnews24.it/sport/sport-kite-surf-gizzeria_94011/?fbclid=IwAR0nmDGNK-9IRIHAx5UNRy-1nbsCSu0yM4t4R57KVnCZ1chMVbzpdTZRaVU
https://www.turismo.it/cuore/articolo/art/altomonte-romantico-tuffo-nel-passato-in-calabria-id-20815/
https://www.rivieradeicedri.it/
https://www.peperoncinofestival.org/
http://www.turiscalabria.it/website/?lang=it&categoria=/dove-andare/costa-saraceni/&view_type=s&id=135&title=le-castella.html
https://www.turismo.it/gusto/articolo/art/monte-poro-il-migliore-pecorino-dellitalia-meridionale-id-21814/
https://lacnews24.it/sport/sport-kite-surf-gizzeria_94011/?fbclid=IwAR0nmDGNK-9IRIHAx5UNRy-1nbsCSu0yM4t4R57KVnCZ1chMVbzpdTZRaVU
http://termedicalabria.it/
https://www.enciclopedica.com/lunghezzacosteitaliane_1.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Coste_italiane
http://www.lametino.it/Calabria/presentati-alla-bit-2019-i-dati-sulle-presenze-turistiche-in-calabria.html
https://www.autostradadelmediterraneo.it/
https://www.inrivieradeicedri.it/
https://assaeroporti.com/
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Calabria e' possibile un nuovo turismo

  • 1. Calabria, è possibile un nuovo turismo? Scenari di gestione sistemica e valorizzazione delle potenzialità del patrimonio turistico Calabrese
  • 2. Il turismo rappresenta attualmente il settore strategico per lo sviluppo dell’economia della Calabria. In base alle ultime rilevazioni fornite è l’unico che mostra un tasso di crescita di rilievo a fronte delle frenate di agricoltura ed industria. È sicuramente il territorio a determinare questa prevalenza poiché, con i suoi 780 km di costa, la Calabria è geograficamente la quarta potenza. La spingono fuori dal podio la Sardegna con 1.897 km, la Sicilia 1.652 km, la Puglia 870 km. cerca l’avventura, facendo rafting tra le splendide gole del Fiume Lao; per chi desidera momenti romantici, da vivere ad Altomonte tra portali scolpiti e scorci mozzafiato; per chi vuole percorrere itinerari enogastronomici o cerca prodotti unici come il cedro della omonima Riviera, compresa tra Paola e Tortora o il peperoncino celebrato nel corso del Festival che si tiene a Diamante (Cosenza). Tuttavia sfruttare al massimo tutte queste potenzialità richiede un vero e proprio approccio sistemico sia da un punto di vista logistico sia di marketing. La prima attività da fare è una suddivisione ideale del territorio indicando le principali vie di comunicazione. Il passo successivo sarà una mappatura minuziosa dell’offerta. In primo luogo per catturare l’interesse di chi sta pianificando il proprio soggiorno, che in mancanza di informazioni indirizzerà la sua attenzione altrove; in secondo luogo per capire se la viabilità tracciata sarà in grado di accogliere e sostenere agevolmente gli spostamenti dei flussi potenziali. sia all’entroterra di Ovest della regione. Snodi fondamentali per raggiungere l’Est sono invece Castrovillari, Cosenza e il raccordo Lamezia Terme - Catanzaro. Un costellazione di strade statali e provinciali ha infine il compito di collegare città, paesi e borghi. Tra queste la SS106 Jonica è relazione la più importante. Tuttavia il turismo Calabrese non deve essere associato alla sola stagione estiva. Esiste infatti una complessità maggiore dell’offerta leisure che si svincola dalla più conosciuta e sfruttata balneazione e si presta alla costruzione di itinerari che portano alla scoperta del territorio e alla destagionalizzazione di arrivi e presenze. L’accesso a queste risorse deve necessariamente passare per una gestione integrata dei flussi in entrata e della mobilità interna tra i diversi punti di interesse. L’estensione longitudinale della Calabria è importante (da Reggio Calabria a Castrovillari si percorrono oltre 250 km) e l’arteria di comunicazione principale l’autostrada A2 che permettere di accedere sia alla costa La Calabria, oltre che in automobile può essere raggiunta in treno e aereo. Nella stazione di Lamezia Terme Centrale transitano giornalmente Intercity Sun, Night a media e lunga percorrenza, Freccia Bianca e collegamenti veloci Freccia Argento da e per Roma Termini. Nello stesso comprensorio possiamo trovare l’aeroporto principale di Sant’Eufemia Lamezia che nel 2019 ha movimentato 2,8 mln di passeggeri, +8,1% vs il 2018. Restano meno utilizzati Reggio Calabria, 365 mila passeggeri e +2%, e Crotone che ha raddoppiato il suo traffico con 170 mila passeggeri dopo un 2018 problematico. Da questo quadro di mobilità appare chiaro che: - chi arriva in Calabria ha la possibilità di raggiungere tutti i luoghi di villeggiatura, balneari e non; - una concentrazione delle infrastrutture nevralgiche di arrivo nella Calabria centrale. Ma, come precedentemente evidenziato, siamo di fronte ad una regione lunga, con una superficie costiera notevole che non deve fare dimenticare l’attrattività, spesso poco raccontata, di borghi e città. Oltre che per gli amanti del sole e del mare c’è posto per chi La mappatura geografica proposta mette in risalto tre principali macro aree: - l’Ovest: la dorsale Tirrenica da Tropea fino all’estremo Nord della Calabria - l’Est: da Le Castella, in provincia di Crotone fino all’alta Calabria Jonica - il Sud: che racchiude il basso Vibonese e le provincie Tirreniche e Joniche di Reggio Calabria.
  • 3. All’interno delle macro aree si possono isolare almeno 3 differenti offerte che andranno a soddisfare 3 differenti bisogni: - Sport e Avventura: rafting tra le gole del fiume Lao, Nord Ovest della Calabria - Mare e Storia: spiaggia de Le Castella e Castello Aragonese, Centro – Est - Trekking ed Enogastronomia: Territori del Monte Poro, Sud Ovest. Obiettivo di chi gestisce il territorio e le politiche turistiche sarà, chiaramente, di indirizzare i flussi verso aree con offerte coerenti con le loro necessità. La domanda che ne deriva è: come e quanto facilmente i potenziali turisti potranno raggiungere i luoghi di villeggiatura preferiti? La risposta deve necessariamente passare attraverso l’analisi del tipo di vacanza che si vuole fare. La Calabria offre, come altre regioni, la possibilità di percorrere itinerari ‘‘on the road’’, alla scoperta del territorio e delle sue eccellenze, e di soggiornare presso i più comodi villaggi turistici, generalmente in prossimità del mare. Alcuni di questi offrono il servizio di transfer ma la possibilità di avere un’automobile, di proprietà se si è arrivati direttamente in macchina o a noleggio se si arrivati in treno o aereo, è sicuramente l’alternativa più comoda da valutare, per essere indipendenti e non negarsi eventuali visite fuori programma. Tuttavia, indipendentemente dalla programmazione di viaggio che si vuole affrontare e delle zone che si vogliono visitare, le alternative per arrivare in Calabria sono relativamente poche, a fronte delle infrastrutture esistenti. In questo contesto sono gli spostamenti verso Est ad essere particolarmente penalizzati. L’Autostrada del Mediterraneo A2 permette, come già ricordato di raggiungere molti punti importanti della regione ma: - è una via che insiste fondamentalmente ad Ovest; - arrivare a percorrerla potrebbe significare, per chi viene da Nord, essersi lasciato alle spalle già altri 1.000 km. Il treno e, soprattutto, l’areo sono le soluzioni di arrivo più veloci e pratiche ma consentono lo sbarco al centro della Calabria. La Puglia, terza forza costiera Italiana copre il Nord e il Sud gli aeroporti di Bari (BRI) e Brindisi (BDS) distanti 128km. Territori vasti come Calabria, Sicilia, Sardegna e Puglia non possono prevedere una copertura infrastrutturale funzionale all’agevole raggiungimento di ogni punto della Regione. È possibile, tuttavia, pensare a un utilizzo ottimale dello ’’Span of Service’’, cioè del raggio di servizio, di quelle esistenti. La Sicilia può avvalersi di 4 aeroporti che attualmente coprono le esigenze di mobilità dell’Est e dell’Ovest della Regione. I passeggeri mobilitati nel corso dell’anno 2019 sono 18mln in crescita rispetto al 2018. Sono Catania (CTA) e Palermo (PMO) a contendersi le maggiori fette di traffico, considerando che Comiso (CIY) e Trapani (TPS) svolgono un ruolo secondario poiché relativamente vicini ai due capoluoghi: distano rispettivamente 86km e 92km. In Sardegna i 3 aeroporti regionali mobilitano 9mln di passeggeri, in crescita vs il 2018, con una maggiore concentrazione di traffico a Cagliari Elmas (CAG) a Sud e Olbia (OLB) a Nord. Alghero (AHO), che copre il Nord-Ovest e che dista circa 129km da Olbia, registra 1,4 mln di presenze tra arrivi e partenze. Con soli due scali i passeggeri mobilitati sono oltre 8mln, poco meno della Sardegna. Dalle mappe si evince chiaramente che tali aeroporti non sono perfettamente funzionali a tutte le zone delle 3 Regioni. In alcuni casi non sono neanche troppo distanti tra loro ma svolgono il fondamentale ruolo di convogliare i flussi turistici in arrivo verso le zone di interesse. Per esempio, chi vorrà visitare l’entroterra del centro della Sicilia sceglierà di atterrare a Comiso e non a Catania; andare Stintino sarà più facile da Alghero anziché da Olbia; raggiungere Lecce sarà più semplice da Brindisi anziché da Bari. Gli aeroporti Siciliani, Sardi e Pugliesi hanno numeri molto più importanti rispetto a quelli della Calabria perché possono sicuramente avvalersi di una domanda turistica più ampia e che è stata più curata nel tempo dal punto di vista locale e della comunicazione all’esterno.
  • 4. La Calabria non ha minori potenzialità ma deve basare la sua crescita turistica su due azioni fondamentali: - Curare fino al minimo dettaglio l’immagine dell’offerta turistica. Basta semplicemente surfare su internet per notare un alto grado di dispersione delle informazioni. Se si cercassero le migliori 10 spiagge calabresi non troppo facilmente ci si imbatterebbe in mappe come questa. Calabria, inoltre, non vuol dire solo mare ma vuol dire anche salute, con le acque termali. Non bisogna dimenticare poi le World Series di kite surf a Gizzeria, i borghi medievali perfettamente conservati e un’offerta enogastronomica praticamente infinita. - Facilitare l’accesso a tutte le risorse. La gestione di un’offerta così vasta è possibile solo se i potenziali flussi di persone hanno l’opportunità di raggiungere agevolmente e con il minimo dei passaggi tutti i punti di interesse di un territorio. Questo, come già ricordato, non implica la creazione di una rete infrastrutturale fittissima ma di un impiego con i massimi gradi di efficacia e di efficienza di quella esistente. Ritornando al concetto di ’’Span of Service’’, chi vuole scoprire l’alto Jonio o il basso Tirreno Calabrese non sarà favorito dall’atterrare a Lamezia Terme. È probabile che scelga di viaggiare direttamente in macchina per avere un mezzo a disposizione e non dover calcolare i tempi tecnici del noleggio. In chiave sistemica e progettuale è necessario analizzare e comprendere a fondo un nuovo ’’raggio di servizio’’ degli aeroporti calabresi. L’aeroporto di Lamezia Terme (SUF) potrebbe così coprire il Nord e le più prossime zone di Sud-Ovest e Sud-Est. L’aeroporto di Crotone (CRV) servirebbe l’Est e il Nord-Est. L’aeroporto di Reggio (REG) rappresenterebbe un valido aiuto per la gestione del Sud. Un utilizzo diverso degli scali e un conseguente decentramento degli arrivi decongestionerebbe la struttura attualmente più carica, che potrebbe lavorare su nuove relazioni e andrebbe a sviluppare quel traffico che ancora manca. Nonostante la presenza di 3 aeroporti i passeggeri mobilitati sono circa 3,5mln e tutti concentrati su Lamezia (SUF). Gli scali Calabresi presentano numeri nettamente inferiori rispetto agli attori del podio costiero e 600mila passaggi aggiuntivi, oltre Lamezia, tra Crotone e Reggio rappresentano un numero evidentemente esiguo. La sola presenza di un aeroporto non ne presuppone l’utilizzo perché attorno ad esso deve essere presente un ecosistema di mete e servizi. Le mete fortunatamente non mancano, anche se spesso a fronte di servizi non proprio all’altezza. Renderle immediatamente più note e subito dopo più accessibili sono le fondamenta su cui basare la costruzione di un’economia turistica che non è ancora pienamente decollata. Il confronto del numero dei passeggeri da Giugno a Settembre evidenzia arrivi e partenze nettamente inferiori a quelle delle Regioni ’’Concorrenti’’, e ampiamente sotto la media. È la Sicilia a presentare i valori più importanti ma è in Sardegna che il traffico estivo mostra la maggiore incidenza. La Calabria si colloca perfettamente nella media.
  • 5. Volendo, infine, normalizzare tutti i dati appena visti è possibile pensare ad un KPI (key performance index - indicatore chiave di performance) che metta in relazione due delle variabili principali dell’analisi condotta finora: i km di costa e il movimento passeggeri nei mesi da Giugno a Settembre. Per ogni km di costa la Sicilia gestisce 4.002 unità di traffico passeggeri. La Sardegna resta dietro la Puglia che a sua volta si distanzia evidentemente dalla Calabria nonostante una differenza di estensione costiera molto bassa e pari a 90km: 780km contro 870km. Tutti i numeri fino a qui presentati tendono a sostenere la tesi che lo sviluppo di un’economia solida, sia essa turistica o di altro genere, necessita di un utilizzo pieno e ragionato di tutte le risorse a sua disposizione: dalle ricchezze della zona a tutti i mezzi e strutture che permetteranno di collocarle all’interno di scenari più e meno globali. Attualmente, per essere più competitiva, la Calabria ha bisogno di migliorare i numeri della più favorevole stagione estiva, accrescendo popolarità del suo patrimonio e stimolando l’interesse di chi viaggia. D’altro canto, gli stessi viaggiatori si dimostreranno più propensi a spendere il proprio tempo in un luogo quanto più saranno indirizzati fin dall’inizio del proprio viaggio: davanti al loro laptop. Programmare un percorso in un determinato luogo e sapere già di poterlo raggiungere con un mezzo adeguato alzerà questa inclinazione. Siamo di fronte ad un concetto di customer-journey che vede il ‘’cliente’’ passare attraverso tre tappe fondamentali. Ricerca Visibilità Raggiungibilità La Ricerca è la prima e fondamentale fase in cui si digita il dove si vuole andare; più la mia metà sarà Visibile e ricca di informazioni maggiori saranno le probabilità che sia scelta; la Raggiungibilità è il primo elemento di comfort del viaggio. Questo ’’cammino’’ deve essere curato ancora più meticolosamente nel momento in cui si pensa di sfruttare tutte le potenzialità della destagionalizzazione, fenomeno che può migliorare in maniera significativa i numeri delle presenze turistiche di un luogo. In Calabria, per esempio, la prima grande risorsa in quest’ottica è il parco sciistico della Sila che ha le carte per competere ad alti livelli ma necessita probabilmente di maggiore imprenditorialità; sul piano dello sport seguono i già menzionati kite surf (Gizzeria), rafting (Fiume Lao) e trekking (Poro). Si conclude con la scoperta dei patrimoni enogastronomici e dei borghi che racchiudono storia, cultura e tradizioni difficilmente reperibili altrove. Le possibilità e le potenzialità per far nascere una nuova e più forte economia turistica ci sono tutte ma un grande progetto si deve comporre di piccole azioni realizzabili compiute una di seguito all’altra. Pensare di poter fare sistema rappresenta il primo importantissimo passo per creare una lunga ’’to do list’’. Da qui in avanti si passa alla fase di azione, che consisterà nel creare dei veri e propri protocolli di coordinamento per migliorare l’efficienza delle gestioni del passato e per scoprire nuovi strumenti di sviluppo.
  • 6. FONTI ATTUALITÀ https://www.ilsole24ore.com/art/il-turismo-spinge-l-economia-calabria-ACgerNW https://www.turismo.it/sport/articolo/art/rafting-tra-le-splendide-gole-del-fiume-lao-id-21984/ https://lacnews24.it/sport/sport-kite-surf-gizzeria_94011/?fbclid=IwAR0nmDGNK-9IRIHAx5UNRy-1nbsCSu0yM4t4R57KVnCZ1chMVbzpdTZRaVU https://www.turismo.it/cuore/articolo/art/altomonte-romantico-tuffo-nel-passato-in-calabria-id-20815/ https://www.rivieradeicedri.it/ https://www.peperoncinofestival.org/ http://www.turiscalabria.it/website/?lang=it&categoria=/dove-andare/costa-saraceni/&view_type=s&id=135&title=le-castella.html https://www.turismo.it/gusto/articolo/art/monte-poro-il-migliore-pecorino-dellitalia-meridionale-id-21814/ https://lacnews24.it/sport/sport-kite-surf-gizzeria_94011/?fbclid=IwAR0nmDGNK-9IRIHAx5UNRy-1nbsCSu0yM4t4R57KVnCZ1chMVbzpdTZRaVU http://termedicalabria.it/ https://www.enciclopedica.com/lunghezzacosteitaliane_1.html https://it.wikipedia.org/wiki/Coste_italiane http://www.lametino.it/Calabria/presentati-alla-bit-2019-i-dati-sulle-presenze-turistiche-in-calabria.html https://www.autostradadelmediterraneo.it/ https://www.inrivieradeicedri.it/ https://assaeroporti.com/ Ricerca IPSOS Be-Italy