On-line the document for course Forema (NIUKO) in Confidustria Padova.
knowledge:
1. lean thinking and process improvement
2. supply of stocks
3. kanban system and its tools
skills:
1. pull production
2. visual management
3. just-in-time for supply materials
4. when to use the kanban
Il magazzino ha un impatto significativo sul servizio e sui costi per le Aziende. Di conseguenza la logistica di magazzino non dovrebbe essere vista come un costo più o meno inevitabile ma come una delle leve per la competitività. Il magazzino inoltre è diventato oggi uno strumento complesso ed avanzato dove confluiscono tecnologie informatiche e di material handling. Per questa ragione la progettazione del magazzino e la sua ottimizzazione devono essere affrontate con adeguati livelli di competenza e professionalità.
WMS: PICKING BEST PRACTICES | TECNICHE DI OGGI E DI DOMANI PER L’ATTIVITÀ DI ...Concordia Srl
Per “picking” in magazzino si intende, com’è noto, il prelievo di prodotti derivante da frazionamento di un’unità di carico di livello superiore, allo scopo di soddisfare in modo esatto i quantitativi richiesti da ordini di spedizione o lavorazione. Questa attività di “prelievo frazionato” va acquisendo un ruolo sempre più critico nell’ambito dei sistemi logistici, sia per quanto riguarda la Logistica Produttiva, che la Logistica Distributiva. In termini di costi l’attività di picking è di gran lunga la parte più rilevante dei costi totali delle attività di magazzino, e quella che maggiormente impatta sul livello di servizio. Facciamo il punto sulle migliori tecniche di picking, oggi disponibili, e buttiamo lo sguardo su quelle di un futuro ormai prossimo.
Il percorso:
• Il WMS efficace
• Il WMS come “sistema organizzativo”
• Obiettivo: evasione degli ordini “on time & in full”
• Il Picking: attività dominante per Tempi & Costi
• Metodologie di picking: dal manuale all’automatico
• I sistemi di picking, oggi
• Il Picking di un futuro che è già domani
La gestione delle scorte assume una funzione strategica nella catena logistica in quanto dovrebbe essere caratterizzata da una precisa analisi di ciò che deve essere gestito ed in quale quantità, in funzione di precisi obiettivi di livello di servizio e di costi. L'introduzione di azioni di miglioramento nel settore dello stock management può e deve dar luogo alla contemporanea riduzione dei costi e all'aumento della disponibilità dei prodotti, fino al punto di equilibrio ottimale, unico per ogni Azienda.
SIMCO: Migliorare le prestazioni della logistica senza investireSimco Consulting
Le Aziende individuano nel magazzino una componente strategica della catena logistica e si muovono per aumentare il servizio e per raggiungere la massima efficienza operativa, contenendo i costi....
Per la PMI manifatturiera gestire le commesse, le sue performances, l'allocazione delle ore e la produttività significa poter competere sul mercato. Interpc propone la soluzione gestionale OpenManager Make che grazie ad un rapporto ottimo qualità-prezzo e tempi di implementazione permette di poter disporre di un controllo completo sulla commessa.
Contattaci a info@interpc.it per approfondire
MLS - Un software per la gestione del LEAN ManufacturingAngeloScordo
Un modo migliore di gestire la produzione e di controllare il magazzino. Una soluzione snella sia come requisiti hardware, sia come struttura software. Utilizza i concetti LEAN per ridurre o eliminare i magazzini di processo e per sostituire i metodi Pull al tradizionale Push. Può sostituire vantaggiosamente i tradizionali sistemi MRP II. Colla sua facilità di gestione prende per mano il personale di produzione ed elimina la carta dall'officina.
SIMCO: COME REALIZZARE UNA «LEAN SUPPLY CHAIN» i 10 punti e gli elementi chia...Simco Consulting
L’integrazione dei fornitori: i 10 passi fondamentali per ottenere una “lean supply chain”
La maggior parte delle aziende appartenenti ai diversi settori industriali che hanno impostato il proprio sistema produttivo secondo i principi e le tecniche della “lean manufacturing”, si dichiara non soddisfatta delle prestazioni dei propri fornitori.
Spesso l’implementazione dei principi “lean” nell’ambito della propria realtà produttiva fa emergere e mette in risalto le carenze e le criticità della catena di fornitura, con le conseguenti difficoltà a raggiungere gli obiettivi di miglioramento della qualità, dei livelli di servizio, di riduzione costi e quindi di competitività che il mercato ed il cliente finale richiede.
Queste aziende, pur essendo consapevoli di avere nella gestione ed integrazione dei fornitori un punto critico nel cammino verso l’eccellenza del proprio sistema logistico-produttivo, spesso non dedicano sufficienti risorse ed energie nello sviluppo e miglioramento della propria catena di fornitura.
M&IT Consulting, avendo affiancato diverse importanti aziende in percorsi di valutazione, miglioramento ed integrazione dei fornitori, ha individuato 10 punti chiave su cui le aziende dovrebbero focalizzare le proprie risorse ed energie, al fine di ottenere concretamente una “lean supply chain”.
Supply Chain Management: gestire la catena di distribuzioneForema
La gestione della catena di distribuzione riguarda diverse attività logistiche delle aziende, con l'obiettivo di controllare le prestazioni e migliorarne l'efficienza. Rappresenta un sistematico e strategico coordinamento delle tradizionali funzioni aziendali e delle tattiche prima all’interno di ogni azienda e poi lungo i vari membri della catena di distribuzione con l’obiettivo di migliorare le prestazioni di lungo periodo dei singoli membri e dell’intera catena.
La SCM riconosce che l'integrazione limitata all'interno della azienda non è più sufficiente: oggi è diventato necessario ed indispensabile il coinvolgimento anche della rete di imprese che si trovano a monte e a valle nei processi e nelle attività che producono valore in termini di prodotti e servizi al consumatore finale.
Le aziende non possono più essere viste come unità singole ma come configurazioni-costellazioni di imprese nella classica forma reticolare con nodi interrelati ad altri (rapporti tra imprese e clienti), nelle complesse operazioni di produzione e vendita con l'obiettivo di raggiungere il "focus" della attività aziendale che è quello di soddisfare le esigenze del cliente.
Obiettivo dell’incontro è approfondire la gestione operativa di un'azienda industriale (dagli ordini cliente fino alla spedizione del prodotto, passando per la produzione, la gestione dei magazzini, le politiche di acquisto e delle scorte), evidenziando come la gestione della catena di distribuzione miri a costruire ed ottimizzare i legami ed il coordinamento tra fornitori, clienti e distribuzione.
Festo Master Lean Six Sigma 2014 Green e BlackAlessandro Enna
Integrare gli strumenti Lean e Six Sigma per aumentare la produttività e la redditività dei processi
Avvio Green Aprile 2014 - avvio Upgrade Black Novembre 2014
Presentazione Plannet - Kerakoll Global Logistics 2013 - Sistemi avanzati di ...logisticaefficiente
Kerakoll: l'impatto dell'introduzione di sistemi avanzati di schedulazione e MES sulla ottimizzazione congiunta delle risorse e dei tempi di attraversamento in produzione.
L'INNOVAZIONE NELLA PROGETTAZIONE DEI MAGAZZINI - SIMCO CONSULTINGlogisticaefficiente
L'INNOVAZIONE NELLA PROGETTAZIONE DEI MAGAZZINI - SIMCO CONSULTING
il magazzino moderno, progettare o riorganizzare il magazzino, studio di fattibilità, stima dell'investimento e soluzioni alternative
Soluzioni software per la Lean ProductionTeamSystem
Per saperne di più collegati al Blog di ALYANTE: http://blog.teamsystem.com/alyante
Lean Production la metodologia a supporto del miglioramento continuo
Rinnovare orientando i propri processi alla creazione del Valore per il Cliente. L’organizzazione della fabbrica snella si fonda sulla riduzione o l’eliminazione delle inefficienze riconducendo i processi alla loro semplicità e, insieme, garantisce recuperi di efficienza, tramite l’impiego ottimale delle risorse, ed un miglior livello di servizio al Cliente.
L’applicazione delle logiche gestionali Lean, in un approccio orientato al Miglioramento Continuo, porta ad una riorganizzazione complessiva dei processi di produzione e di tutta l’organizzazione aziendale.
Il magazzino ha un impatto significativo sul servizio e sui costi per le Aziende. Di conseguenza la logistica di magazzino non dovrebbe essere vista come un costo più o meno inevitabile ma come una delle leve per la competitività. Il magazzino inoltre è diventato oggi uno strumento complesso ed avanzato dove confluiscono tecnologie informatiche e di material handling. Per questa ragione la progettazione del magazzino e la sua ottimizzazione devono essere affrontate con adeguati livelli di competenza e professionalità.
WMS: PICKING BEST PRACTICES | TECNICHE DI OGGI E DI DOMANI PER L’ATTIVITÀ DI ...Concordia Srl
Per “picking” in magazzino si intende, com’è noto, il prelievo di prodotti derivante da frazionamento di un’unità di carico di livello superiore, allo scopo di soddisfare in modo esatto i quantitativi richiesti da ordini di spedizione o lavorazione. Questa attività di “prelievo frazionato” va acquisendo un ruolo sempre più critico nell’ambito dei sistemi logistici, sia per quanto riguarda la Logistica Produttiva, che la Logistica Distributiva. In termini di costi l’attività di picking è di gran lunga la parte più rilevante dei costi totali delle attività di magazzino, e quella che maggiormente impatta sul livello di servizio. Facciamo il punto sulle migliori tecniche di picking, oggi disponibili, e buttiamo lo sguardo su quelle di un futuro ormai prossimo.
Il percorso:
• Il WMS efficace
• Il WMS come “sistema organizzativo”
• Obiettivo: evasione degli ordini “on time & in full”
• Il Picking: attività dominante per Tempi & Costi
• Metodologie di picking: dal manuale all’automatico
• I sistemi di picking, oggi
• Il Picking di un futuro che è già domani
La gestione delle scorte assume una funzione strategica nella catena logistica in quanto dovrebbe essere caratterizzata da una precisa analisi di ciò che deve essere gestito ed in quale quantità, in funzione di precisi obiettivi di livello di servizio e di costi. L'introduzione di azioni di miglioramento nel settore dello stock management può e deve dar luogo alla contemporanea riduzione dei costi e all'aumento della disponibilità dei prodotti, fino al punto di equilibrio ottimale, unico per ogni Azienda.
SIMCO: Migliorare le prestazioni della logistica senza investireSimco Consulting
Le Aziende individuano nel magazzino una componente strategica della catena logistica e si muovono per aumentare il servizio e per raggiungere la massima efficienza operativa, contenendo i costi....
Per la PMI manifatturiera gestire le commesse, le sue performances, l'allocazione delle ore e la produttività significa poter competere sul mercato. Interpc propone la soluzione gestionale OpenManager Make che grazie ad un rapporto ottimo qualità-prezzo e tempi di implementazione permette di poter disporre di un controllo completo sulla commessa.
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MLS - Un software per la gestione del LEAN ManufacturingAngeloScordo
Un modo migliore di gestire la produzione e di controllare il magazzino. Una soluzione snella sia come requisiti hardware, sia come struttura software. Utilizza i concetti LEAN per ridurre o eliminare i magazzini di processo e per sostituire i metodi Pull al tradizionale Push. Può sostituire vantaggiosamente i tradizionali sistemi MRP II. Colla sua facilità di gestione prende per mano il personale di produzione ed elimina la carta dall'officina.
SIMCO: COME REALIZZARE UNA «LEAN SUPPLY CHAIN» i 10 punti e gli elementi chia...Simco Consulting
L’integrazione dei fornitori: i 10 passi fondamentali per ottenere una “lean supply chain”
La maggior parte delle aziende appartenenti ai diversi settori industriali che hanno impostato il proprio sistema produttivo secondo i principi e le tecniche della “lean manufacturing”, si dichiara non soddisfatta delle prestazioni dei propri fornitori.
Spesso l’implementazione dei principi “lean” nell’ambito della propria realtà produttiva fa emergere e mette in risalto le carenze e le criticità della catena di fornitura, con le conseguenti difficoltà a raggiungere gli obiettivi di miglioramento della qualità, dei livelli di servizio, di riduzione costi e quindi di competitività che il mercato ed il cliente finale richiede.
Queste aziende, pur essendo consapevoli di avere nella gestione ed integrazione dei fornitori un punto critico nel cammino verso l’eccellenza del proprio sistema logistico-produttivo, spesso non dedicano sufficienti risorse ed energie nello sviluppo e miglioramento della propria catena di fornitura.
M&IT Consulting, avendo affiancato diverse importanti aziende in percorsi di valutazione, miglioramento ed integrazione dei fornitori, ha individuato 10 punti chiave su cui le aziende dovrebbero focalizzare le proprie risorse ed energie, al fine di ottenere concretamente una “lean supply chain”.
Supply Chain Management: gestire la catena di distribuzioneForema
La gestione della catena di distribuzione riguarda diverse attività logistiche delle aziende, con l'obiettivo di controllare le prestazioni e migliorarne l'efficienza. Rappresenta un sistematico e strategico coordinamento delle tradizionali funzioni aziendali e delle tattiche prima all’interno di ogni azienda e poi lungo i vari membri della catena di distribuzione con l’obiettivo di migliorare le prestazioni di lungo periodo dei singoli membri e dell’intera catena.
La SCM riconosce che l'integrazione limitata all'interno della azienda non è più sufficiente: oggi è diventato necessario ed indispensabile il coinvolgimento anche della rete di imprese che si trovano a monte e a valle nei processi e nelle attività che producono valore in termini di prodotti e servizi al consumatore finale.
Le aziende non possono più essere viste come unità singole ma come configurazioni-costellazioni di imprese nella classica forma reticolare con nodi interrelati ad altri (rapporti tra imprese e clienti), nelle complesse operazioni di produzione e vendita con l'obiettivo di raggiungere il "focus" della attività aziendale che è quello di soddisfare le esigenze del cliente.
Obiettivo dell’incontro è approfondire la gestione operativa di un'azienda industriale (dagli ordini cliente fino alla spedizione del prodotto, passando per la produzione, la gestione dei magazzini, le politiche di acquisto e delle scorte), evidenziando come la gestione della catena di distribuzione miri a costruire ed ottimizzare i legami ed il coordinamento tra fornitori, clienti e distribuzione.
Festo Master Lean Six Sigma 2014 Green e BlackAlessandro Enna
Integrare gli strumenti Lean e Six Sigma per aumentare la produttività e la redditività dei processi
Avvio Green Aprile 2014 - avvio Upgrade Black Novembre 2014
Presentazione Plannet - Kerakoll Global Logistics 2013 - Sistemi avanzati di ...logisticaefficiente
Kerakoll: l'impatto dell'introduzione di sistemi avanzati di schedulazione e MES sulla ottimizzazione congiunta delle risorse e dei tempi di attraversamento in produzione.
L'INNOVAZIONE NELLA PROGETTAZIONE DEI MAGAZZINI - SIMCO CONSULTINGlogisticaefficiente
L'INNOVAZIONE NELLA PROGETTAZIONE DEI MAGAZZINI - SIMCO CONSULTING
il magazzino moderno, progettare o riorganizzare il magazzino, studio di fattibilità, stima dell'investimento e soluzioni alternative
Soluzioni software per la Lean ProductionTeamSystem
Per saperne di più collegati al Blog di ALYANTE: http://blog.teamsystem.com/alyante
Lean Production la metodologia a supporto del miglioramento continuo
Rinnovare orientando i propri processi alla creazione del Valore per il Cliente. L’organizzazione della fabbrica snella si fonda sulla riduzione o l’eliminazione delle inefficienze riconducendo i processi alla loro semplicità e, insieme, garantisce recuperi di efficienza, tramite l’impiego ottimale delle risorse, ed un miglior livello di servizio al Cliente.
L’applicazione delle logiche gestionali Lean, in un approccio orientato al Miglioramento Continuo, porta ad una riorganizzazione complessiva dei processi di produzione e di tutta l’organizzazione aziendale.
Soluzioni software per la Lean ManagementTeamSystem
Per saperne di più collegati al Blog di ALYANTE: http://blog.teamsystem.com/alyante
Lean Management per la produttività e la riduzione degli sprechi nelle aziende manifatturiere e commerciali.
La filosofia che sta alla base dell’organizzazione Lean, le tecniche che la contraddistinguono ed i vantaggi conseguenti alla sua introduzione in azienda.
Titolari, Amministratori, Direttori di Produzione, Responsabili della Logistica e d’Organizzazione potranno approfondire la filosofia di riduzione degli sprechi e di pianificazione della filiera produttiva che ha fatto la fortuna delle imprese, non solo giapponesi, che l’hanno voluta abbracciare e far propria. Ne risulterà evidente come il lean management si possa applicare con profitto in tutti i settori produttivi e anche nell’ambito dei servizi. La trattazione riserverà un occhio di riguardo ai fondamentali settori degli approvvigionamenti e della logistica.
I nuovi progetti software tecnologici di TeamSystem rispondono a queste esigenze: una generazione completamente nuova di prodotti incentrati su flessibilità, semplicità di utilizzo ed integrazione, grazie ai quali è possibile trasformare la tecnologia in uno strumento vincente.
UNA MINIERA DI VALORE SOTTO UNA MONTAGNA DI SPRECHIqeoconsulting
La ricerca di competitività e marginalità non può non tener conto di ciò che il Cliente realmente desidera e cioè di che cos’è il “ valore per il cliente” .
Questo concetto sembrerebbe banale se non si rapportassero le attività quotidianamente svolte in azienda con quelle strettamente necessarie per produrre il Valore.
Presentazione dell'innovativo Servizio Sottoprodotti di Sfridoo srl.
Accompagnamo le aziende nella transizione del modello economico da lineare a circolare. Valorizzazione dello scarto e riduzione della produzione di rifiuti costituiscono le prime iniziative da intraprendere per agevolare la transizione.
Tagliare i costi della produzione. Lean production all'epoca dell'industria 4.0FaberLab
La presentazione di Davide Baldi (responsabile dell’hub digitale e Dih di Confartigianato Imprese Varese) e l’esperto Angelo Morlacchi (ingegnere da sempre attento ai principi della lean production) durante l'evento organizzato da Faberlab martedì 12 giugno 2018.
Il Lean è un insieme di principi, metodi e tecniche per la gestione dei processi sia industriali (Lean Production) che amministrativi (Lean Office), che mira ad aumentare il valore fornito al cliente finale e a ridurre sistematicamente gli sprechi e quindi i costi operativi. Scopri il metodo Lean di Assolombarda Servizi
Lean Management - 7 scarti più difficili da non ignorare nella BCC-Consulting FM
In Tutte le realta produttive esistono i sprechi. Qui spiego i 7 sprechi piu Comuni da elliminare. Basati sul Lean Management e il TPM.
Per info e sopraluoghi contattatemi.
Il concetto di “lean” ha le sue radici nella produzione di massa, in particolar modo nell’industria automotive, e identifica una filosofia industriale ispirata al Toyota Production System (TPS), la quale mira a minimizzare gli sprechi fino ad annullarli.
La “lean production” è dunque una generalizzazione e divulgazione in occidente del sistema di produzione Toyota, capace di superare i limiti della produzione di massa sviluppata da Henry Ford e Alfred Sloan, ancora oggi applicata in molte aziende occidentali.
Nei due flow-chart vengono mappate le singole attività, sia dal punto di vista contabile che fisico, di un processo di IN-OUTBOUND legato all'archiviazione fisica del materiale.
Attraverso la determinazione dei tempi e lo studio delle metodologie di lavoro è possibile valutare la produttività delle persone e del sistema, esplicitare l’efficienza dell’organizzazione, razionalizzare i flussi delle attività, bilanciare le fasi di lavoro, evidenziare gli sprechi, individuare azioni di miglioramento.
Criticità e problematiche legate all’implementazione del lean managementRoberto Franchin
Il caso di studio vuole evidenziare le criticità e le problematiche legate all’implementazione di un progetto lean in una piccola media impresa attraverso il caso aziendale S.I.VER.
I problemi delle PMI riguardo l’implementazione lean sono sostanzialmente:
1. la mancanza di risorse dedicate perlopiù con una cultura non affinata allo spirito del miglioramento continuo;
2. flessibilità alle richieste del cliente perché le PMI sono costrette ad accettare anche ordini di piccole dimensioni magari di prodotti fatti appositamente su misura e questo implica purtroppo la compresenza di logiche pull e push tradizionali;
3. difficoltà di dettare i ritmi della produzione a livello di supply chain con i fornitori perché sei una piccola azienda e non riesci ad imporre la propria supremazia.
A livello generale invece la lean production non riesce il più delle volte ad avere riscontri positivi su quel che riguarda gli on time delivery cioè non riesce ad aumentare il numero delle consegne puntuali.
GestSolving è uno studio professionale del Gruppo INNOVO e grazie alla collaborazione dei partner di settore riesce ad offrire sia interventi di consulenza manageriale sia la gestione delle attività no-core del Cliente legate al facility management.
1. Il kanban e la gestione delle scorte
Docente Ing. Roberto Franchin
29 luglio 2015
2. E’ una strategia orientata a semplificare e velocizzare la
gestione dei processi operativi
Processi composti da valore
aggiunto e spreco
Divisione tra valore
aggiunto e spreco
Il lean thinking
Eliminazione/riduzione
degli sprechi
2
3. Alcune aziende sanitarie a
livello nazionale stanno
cominciando ad applicarla
Viene quotidianamente
utilizzata in leading
companies
Il LEAN THINKING è la strategia che ad oggi assicura i migliori
vantaggi competitivi in ogni contesto organizzativo
E’ indipendente dalla complessità del prodotto
Lean: approccio consolidato
3
4. Analisi di bench-marking a livello mondiale hanno evidenziato:
Raddoppio della produttività aziendale
Riduzione delle scorte del 90%
Riduzione del 50% del Time to Market nuovi prodotti
Aumento modesto dei costi nel produrre una piu’ vasta varietà di
prodotti
Ridotti del 50% errori e scarti di produzione/processo
Adottare il LEAN thinking richiede di combattere l’istinto insito in noi di
“aggiungere”,“accumulare”, “immagazzinare”
e complicare tutto quello che in realtà deve essere reso semplice
Risultati della Lean PRODUCTION
4
6. → La barriera all’eliminazione degli sprechi. La parte
più significativa della filosofia lean è probabilmente la
volontà di eliminare tutte le forme di spreco, i
cosiddetti muda: qualunque attività che non crea
valore aggiunto.
Esistono sette fonti di spreco inteso come qualsiasi
forma di utilizzo di risorsa non finalizzata alla
generazione di valore e si possono aggregare in quattro
macro-categorie che trovano applicazioni in più
processi:
→Sprechi da flusso irregolare
→Sprechi da fornitura sbagliata
→Sprechi da risposta inflessibile
→Sprechi da variabilità
7 tipologie di muda:
→ In alcuni casi le attività che causano muda
non sono eliminabili come ad esempio i
tempi legati al cambio stampo, alle
spedizioni, raccolta attrezzi, ecc.. In questi
casi è necessario ridurre al minimo il tempo
impiegato per queste fasi non a valore
aggiunto ma pur sempre necessarie.
Muda - sprechi
6
7. I problemi
vengono
evidenziati
Quando il livello di stock diminuisce
si contrae la disponibilità
Ostacoli e difetti
non percepiti
Superficie dell’acqua
Livellodistock
eccessivo
Prodotti
difettosi
Ritardi di
consegna
Guasti,
arresti,...
Performance
Manodopera
irregolari
Operazioni
anomale
Muda - Stock
7
9. La lean manufacturing
definisce le metodologie
(cosa) e i tools da
applicare per eliminare le
cause dei difetti ed
eliminare gli sprechi dai
processi che creano
valore.
Di seguito le singole
procedure da mettere in
atto per raggiungere il
traguardo lean .
Tools da applicare per raggiungere il traguardo lean
9
10. La domanda, sempre più instabile in termini di quantità e preferenze, favorì l’ascesa di un approccio diverso, in
logica pull, che autorizzava la produzione solamente al manifestarsi di una domanda.
Essa poggia su alcuni concetti chiave come:
10
Logica Pull
Takt time
• ritmo che il sistema produttivo
deve tenere per produrre un
determinato articolo affinché la
domanda del mercato sia
soddisfatta
Pacemaker
• punto di disaccoppiamento, che
detta il ritmo della produzione, a
valle del quale il flusso deve
essere continuo;
Supermarket kanban
• Instaurare un flusso continuo
dalle materie prime al prodotto
finito all’inizio è qualcosa di
irrealistico per motivi tecnologici
e di layout aziendale.
• Ecco il motivo per cui sono
necessari dei magazzini
intermedi, chiamati
SUPERMARKET, che permettono
di controllare e livellare la
produzione a monte della fase
gestita a flusso.
• Importante non confonderli con i
magazzini tradizionali. Il
Supermarket, infatti, ingloba solo
determinati codici con una
quantità massima fissata per
ciascuno.
• Per ognuno dei prodotti presenti,
inoltre, è stata definitaun’unità di
movimentazione, un’ubicazione e
un segnale visivo per il ripristino,
ossia il cartellino KANBAN
10
11. → Cos’è il Takt time. Takt in tedesco significa ritmo perciò il takt time rappresenta ogni quanto tempo bisogna
produrre un componente, un semilavorato o un prodotto per sincronizzare l’intera supply chain dato che si cerca
di accordare la fase a monte degli acquisti e intermedia relativa alla produzione con quanto richiede il mercato per
dettare un ritmo simile o uguale a quello di vendita.
→Produrre al takt time significa dunque:
→realizzare il prodotto e rispondere ai problemi entro il limite di tempo stabilito dal mercato
→eliminare e controllare le cause di fermo/attesa/difettosità non pianificate al che la regolarità operativa e
l’efficienza organizzativa vanno perseguite
→minimizzare i tempi di set up.
→ Il takt time deve rappresentare esclusivamente un obiettivo ideale cui tendere: il target è sincronizzare il più
possibile in ogni periodo dell’anno la produzione al battente commerciale per evitare sovrapproduzione e sprechi.
ClientechiestaDalQuantitàRi
urnonibilePerTTempoDispo
TAKTTIME
Takt time
11
14. Quanto
ordinare
?
Quando
ordinare
?
Sono generate a causa di una serie di motivazioni:
ammortizzare l’imprevedibilità dei consumi;
disaccoppiare le fasi di produzione aventi diversi LT;
realizzare economie di acquisto e produzione in presenza
di costi fissi di spedizione e attrezzaggio;
fronteggiare la stagionalità negli acquisti e/o vendite;
sfruttare oscillazioni dei prezzi dei materiali
Dimensionamento delle scorte
Le scorte di magazzino sono utili per il
funzionamento dell’azienda, ma
comportano degli impegni finanziari ed
economici. Oltre all’impiego di risorse per
la produzione e l’accantonamento di
capitale circolante, infatti, attorno ad esse
gravitano tutta una serie di fattori coinvolti
nella loro gestione, movimentazione e
trasporto.
Al fine di minimizzare il livello dei costi connessi alle scorte,
conservando un livello di servizio appropriato, quindi, è
necessario un dimensionamento dell’entità della giacenza
per assicurare:
EFFICACIA: garantire al cliente, interno o esterno
all’azienda, la disponibilità del materiale nelle quantità
giuste, nel tempo stabilito e nel mix richiesto;
EFFICIENZA FINANZIARIA: liberare risorse finanziarie da
destinare a investimenti sulla qualità del prodotto o
sull’innovazione del processo produttivo;
EFFICIENZA ECONOMICA: disimpegnare alcune risorse
produttive dal governo di queste giacenze
L’ottimizzazione della
gestione delle scorte
dipende dalle risposte
che si danno alle
domande
Gamma
prodotti
Struttura
prodotti
Articolazione
processi
Articolazione
distribuzione
Fressibilità risorse
Complessità
di gestione
14
15. Classificazione delle scorte Costi delle scorte
• Materiali d’acquisto
• WIP
• Componenti e sottoassiemi
• Prodotti finiti
• Parti di ricambio
• Materiali di manutenzione,
riparazione e sostituzione
Per tipologia
• Scorte cicliche
• Scorte di disaccoppiamento
• Scorte di transito
• Scorte di sicurezza
• Scorte stagionali
• Scorte speculative
Per funzione
1. Costi di acquisto del materiale in eccesso
2. Costi di emissione dell’ordine
1. Materiali di acquisto
2. Materiali di produzione interna
3. Costi di mantenimento
3. Costi dei mezzi finanziari immobilizzati
4. Costi della superficie e delle attrezzature
destinate al magazzino
5. Costi legati ad oneri assicurativi e fiscali
1. Costi di invecchiamento
2. Costo dei deprezzamento delle MP
6. Costi di stock-out
15
16. Gestione delle scorte
Obiettivo gestione delle scorte:
Il management aziendale allo scopo di minimizzare l’investimento di capitale circolante e l’impegno di risorse,
garantendo comunque il livello di servizio fissato, dovrà trovare un compromesso, in termini di quantità e
tempistica dell’ordine d’acquisto, che bilanci questi due aspetti.
Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile gestire i flussi di materiali a seconda delle caratteristiche degli
stessi:
natura della domanda
valore di impiego o di consumo
frequenza di consumo
Ogni combinazione di queste tre caratteristiche è associata ad una logica di gestione dei materiali specifica:
16
17. Modelli di gestione a scorta
Le decisioni chiave, riguardo al quantitativo dell’approvvigionamento e al momento migliore in cui ordinare, si
traducono in un calcolo della dimensione ottimale del magazzino e nella determinazione di una data in cui
realizzare l’acquisto e avviare la produzione.
METODO A TEMPO FISSO METODO A QUANTITA’ FISSA
Il periodo di riordino rimane bloccato mentre varia
il volume del lotto di ripristino;
la quantità di merce da ordinare rimane costante
mentre l’intervallo di tempo tra un ordine e l’altro
cambia.
LIVELLO DI REINTEGRO (LRE) = FP MEDIO + SS
QUANTITÀ ORDINE t = LRE – LIVELLO SCORTE t
LIVELLO DI RIORDINO (LRI) = FU * LT + SS
17
18. Modelli di gestione a fabbisogno
Beni a domanda
DIPENDENTE
(MP, SL..)
Beni a domanda
INDIPENDENTE
(PF, ricambi)
La gestione delle scorte a
fabbisogno può essere
effettuata tramite l’ausilio di
due tecniche, alternative:
MRP (Material
Requirements Planning):
tecnica che calcola i
fabbisogni netti dei
materiali a domanda
dipendente
JIT (Just In Time): politica
di gestione a ripristino di
maggior successo degli
ultimi anni.
MRP1 MRP2 ERP
18
19. JUST IN TIME
Ragiona con una logica pull;
determina la quantità di materiale da acquistare e il momento in cui avviare la produzione e
gli acquisti non più tramite pianificazioni informatizzate, bensì con un semplice segnale visivo, il cartellino kanban, che regola la chiamata
a monte per l’approvvigionamento del materiale
L’applicazione di questa filosofia nella gestione della produzione richiede la pianificazione dei soli prodotti finiti, mentre il materiale,
presente ad un livello inferiore nella distinta base, viene messo a disposizione nella fase produttiva in cui è richiesto, nelle quantità
strettamente necessarie, con la qualità richiesta ed esattamente nel momento in cui deve essere utilizzato.
Il funzionamento del modello si basa su sei aspetti fondamentali:
Condizioni necessarie:
JUST IN TIME
PRODUCTIO
N
ELIMINAZION
E DEGLI
SPRECHI:
RESPONSABI
LITÀ
DINAMICA:
PRODUZION
E A FLUSSO:
STOCKLESS
PRODUCTIO
N
PULL
SYSTEM:
FORNITORI PRECISI ED
AFFIDABILI
PRODUZIONE A LOTTI
PICCOLI
RIDUZIONE DEI LIVELLI
GERARCHICI:
QUALITÀ ELEVATA DEL
MATERIALE
19
20. Thanks for your Trust
____________________________
20
Roberto Franchin | Consultant specialist
M +39 340 4823831
| E-M franchin@koinosmanament.it | www.koinosmanagement.it